Le “ANIME” della Costituzione sono costituite dai principi che si ricavano
dalla lettura del testo costituzionale.
La “FELICITA’ COSTITUZIONALE” consiste in un equilibrio fra principi che, presi uno per uno, spingerebbero in direzioni contrapposte. 1. PRINCIPIO DEMOCRATICO Il principio democratico afferma << la sovranità appartiene al popolo >> (articolo 1 Cost.). Il principio democratico richiede che il potere politico si fondi sulla VOLONTA’ POPOLARE. La democrazia può assumere diverse forme: rappresentativa, diretta o partecipativa. C’è un elemento, che tuttavia, le congiunge, la PUBBLICITA’, la TRASPATRENZA nei modi di esercizio del potere. 2. PRINCIPIO PERSONALISTA Il principio personalista afferma la centralità dell’essere umano nell’universo giuridico: la persona umana è al centro del sistema; l’uomo viene prima dello Stato, non il contrario. (articolo 2 Cost.). In questo articolo va annotato l’uso del verbo “riconoscere”, con cui si vuole indicare che i diritti umani preesistono allo Stato, sicché lo Stato non può che prenderne atto. Quindi viene confermato dall’aggettivo INVIOLABILE (articolo 13 Cost.) 3. PRINCIPIO LAVORISTA Il principio lavorista afferma la centralità del lavoro nell’ordinamento della Repubblica:<< L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro>>, (articolo Costituzione). L’articolo 4 della nostra Costituzione attribuisce allo Stato un compito molto importante ma anche molto difficile da realizzare, quello di garantire il diritto al lavoro a tutti i cittadini. Data la centralità che il lavoro ha nel nostro ordinamento, la Costituzione lo tutela mediante apposite GARANZIE, come il diritto alla retribuzione adeguata, al riposo settimanale e alle ferie annuali retribuite (art. 36); una tutela speciale è prevista poi per il lavoro minorile (art. 37), per la disoccupazione involontaria e per i casi di malattia del lavoratore (art. 38). 4. PRINCIPIO EGUAGLIANZA Tutte queste sono dette disuguaglianze naturali (il colore della pelle, uomo o donna) contrapponendovi le disuguaglianze sociali che invece sono le ricchezze chi più chi meno. Le scure del diritto può abbattersi sulle disuguaglianze in 2 modi: • Per sancirne l’irrilevanza, così da vietare ogni tipo di discriminazione. • TRATTAMENTO GIURIDICO, a colui che, a causa di tali differenze, viene a trovarsi in una posizione di svantaggio. o EGUAGLAINZA FORMALE, tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali. (articolo 3 comma 1) o EGUAGLIANZA SOSTANZIALE, dice che cassa è compito della Repubblica muovere gli ostacoli economici e sociali, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, sociale ed economica dello Stato. (articolo 3 comma 2) 5. PRINCIPIO DI SOLIDARIETA’ Il principio di solidarietà afferma che ogni cittadino ha una responsabilità personale nei confronti degli altri, verso la comunità di cui fa parte (art. 2)
Il principio di solidarietà emerge anche dal catalogo dei doveri
costituzionali: il dovere di svolgere un’attività lavorativa (art. 4), di voto (art. 48), di difendere la Patria (art. 52), di fedeltà alla Repubblica (art. 54), di concorrere alle spese pubbliche attraverso l’imposizione tributaria (art. 53), di educare e mantenere i figli (art. 30). 6. PRINCIPIO LAICITA’ Lo Stato italiano garantisce la libertà di religione, ma non si interessa degli affari religiosi e non ne è condizionato. ORDINAMENTO INTERNAZIONALE In base al principio internazionalista, l’Italia promuove, favorisce e partecipa alle organizzazioni internazionali volte ad assicurare «la pace e la giustizia fra le Nazioni» (art. 11 Cost.). Il principio internazionalista si traduce anche nel netto rifiuto della guerra «come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». ARTICOLO 6 La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche ARTICOLO 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
ARTICOLO 10 L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle
norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
ARTICOLO 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa
alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. ORDINAMENTO INTERNAZIONALE ARTICOLO 36 Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. LAVORATIVO
ARTICOLO 37 La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità
di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione. EGUAGLIANZA
ARTICOLO 38 Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei
mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L'assistenza privata è libera. LAVORATIVO