PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 4
Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 5
Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 6
Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 7
Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 8
Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 9
Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 10
Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 11
Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 12
Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 13
Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 14
Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 15
Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 16
Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 17
Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 18
Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 19
Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 20
Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 21
Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 22
Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 24
Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 26
Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 27
Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 28
Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 29
Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 30
Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 31
Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 32
Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 33
Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 34
Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 36
Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 37
Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 38
Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 39
Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 40
Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 41
Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 42
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
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Lezione 002
01. Che cos'è la psicologia ingenua?
L'insieme di tutte quelle conoscenze psicologiche derivanti dal "buon senso" e costruite a partire da conoscenze parziali e/o generiche esperienze passate
Indica genericamente tutte le psicologie che si sono sviluppate a partire dalla fine dell'ottocento fino all'avvento della neuroimmagine e della conoscenze di neuropsicologia
L'errore condizionale
L'errore fondamentale
L'errore di self-serving
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Lezione 003
01. Un bambino di 11-12 mesi è in grado di capire la differenza tra un bicchiere vuoto e un bicchiere pieno?
No, i bambini di 11-12 mesi non sono in grado di comprenderne la differenza poiché non hanno ancora chiara la funzione del bicchiere
Si, i bambini di 11-12 mesi sono perfettamente in grado di capirne la differenza. Inoltre, sono in grado di discriminare anche tra un bicchiere che contiene poco liquido e
uno che ne contiene molto preferendo quest'ultimo
No, i bambini di 11-12 mesi non sono in grado di comprenderne la differenza. Inoltre, non dimostrano di preferirne uno rispetto all'altro e cercano di bere da entrambi
02. Quale dei seguenti non è un errore attribuzionale compiuto dall'adulto nell'osservare lo sviluppo infantile?
03. Perché l'utilizzo della parola meno rappresenta un problema per il bambino fino ai 4 anni?
Perché la parola meno è legata all'operazione matematica della sottrazione che fa riferimento alla reversibilità del pensiero non ancora presente prima dei 4 anni
Perché a differenza del termine più il bambino deve prendere in considerare la presenza di una qualità e allo stesso tempo negarne la presenza
Perché il bambino fatica a distaccarsi dalla tendenza accumulativa del suo pensiero infantile
Perché meno e più vengono capiti solo con l'inizio della scolarizzazione
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Lezione 004
01. Tra le caratteristiche del LAD (Language Acquisition Device) troviamo
Il fatto che sia innato, universale ed alla base dell'apprendimento di ogni lingua
Interattivo-cognitivista
Ambientalista
Psicanalitico
Innatista
03. Secondo Gesell quale tra gli eventi elencati potrebbe alterare gli schemi maturazionali?
Denutrizione
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Lezione 005
01. Che idea di bambino, di sviluppo e di apprendimento caratterizza il comportamentismo?
Il bambino è visto come individuo che agisce sull'ambiente fisico; lo sviluppo è possibile grazie all'esperienza che il bambino fa dell'ambiente, esperienza che gli permette
di costruirsi delle "teorie" su come funziona il mondo questa corrente di pensiero è focalizzata soprattutto su ciò che il bambino può fare in relazione all'ambiente, piuttosto
che sull'influenza che l'ambiente può avere sul bambino
Il bambino è considerato un essere dotato di intelligenza; si sviluppa grazie all'interazione tra organismo e ambiente, l'apprendimento procede per progressive
autoregolazioni e regolazioni interattive con il caregiver, che si pone nella sua zona di sviluppo prossimale questa corrente di pensiero pone attenzione a ciò che il bambino
apprende culturalmente e in co-costruzione con l'ambiente
Il bambino è un essere pulsionale; si sviluppa passando attraverso stadi libidici, predefiniti in maniera innata nell'individuo e, in quanto tali, universali e costanti questa
corrente di pensiero pone attenzione soprattutto all'espressione genetica di "moduli" cerebrali, che hanno caratteristiche innate
Il bambino è considerato una tavoletta di cera e in quanto tale nel suo sviluppo è plasmabile, grazie ai rinforzi ambientali (modellamento) questa corrente di pensiero pone
attenzione unicamente ai comportamenti e all'influenza dell'ambiente sul bambino, disinteressandosi dei processi
02. Quale approccio teorico identifica la psicologia dello sviluppo con la psicologia dell'apprendimento?
Il comportamentismo
Il funzionalismo
Il costruttivismo
Il cognitivismo
Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi modifichino l'ambiente e vengano mantenuti dalle risposte che ricevono
Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi siano sollecitati dagli stimoli che li precedono
Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi siano frutto dell'osservazione di comportamenti compiuti da un altro individuo e delle relative
conseguenze sociali
Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti vengano appresi grazie all'intervento di una figura esterna che agisca nella zona di sviluppo prossimale
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Lezione 006
01. Nell'ottica dell'approccio costruttivista lo sviluppo cognitivo può essere definito come:
Una serie di trasformazioni, ciascuna delle quali riflette un migliore equilibrio tra individuo e ambiente
Una serie di trasformazioni che attraverso cambiamenti solo quantitativi portano dal pensiero infantile al pensiero adulto
02. Riferendoti all'approccio costruttivista allo sviluppo cognitivo quale delle seguenti affermazioni è da ritenersi falsa.
Le credenze e le conoscenze infantili possono essere molto differenti da quelle dell'adulto e alle volte possono sembrare assurde e bizzarre
03. Per l'approccio organismico il concetto cardine della psicologia dello sviluppo è
Il condizionamento
L'equilibrio
Lo scaffolding
Il cambiamento
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Lezione 007
01. L'utilizzo di conoscenze legate all'implicito procedurale viene superato...
...quando il bambino diviene in grado di utilizzare il pensiero riflessivo che gli consente di attribuire un senso e un significato esplicito a comportamenti ed eventi
...quando il bambino diviene in grado di regolare il suo stato emotivo e di comunicare con gli altri utilizzando un lessico emotivo appropriato
...quando il bambino diviene in grado di utilizzare il pensiero logico che gli consente di distinguere tra causa e conseguenza aumentando la sua comprensione del mondo
che lo circonda
02. Cosa significa che Bruner sintetizza la visione della conoscenza secondo il pensiero di Piaget e di Vygotskij?
Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di costruire significati di cui gli individui si avvalgono a seconda delle loro necessità
Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di costruire significati di cui gli individui si avvalgono a seconda della fase dello sviluppo in cui si trovano
Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di pensiero che solo lavorando in modo sequenziale possono consentire agli individui di arrivare a
padroneggiare il mondo che li circonda
Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di processare le informazioni il cui utilizzo dipende dalla cultura di appartenenza del soggetto
È una tipologia di pensiero che cerca di cogliere il significato degli eventi tramite la contestualizzazione poiché si tratta di un pensiero interpretativo che tiene conto sia del
fenomeno, culturalmente situato, sia della soggettività degli attori
È una tipologia di pensiero che cerca le cause generali ed universali dei fenomeni
04. Quando si parla di sviluppo cognitivo spesso si fa riferimento al pensiero di tre grandi autori: Piaget, Vygotskij e Bruner quali sono le differenze, se ve ne
sono, nell'idea che questi autori hanno del bambino?
Per Piaget il bambino è epistemico e logico, mentre per Vygotskij e Bruner il bambino è culturale
Per Piaget e Bruner il bambino è epistemico e logico, mentre per Vygotskij il bambino è esclusivamente culturale
Per Piaget il bambino è epistemico e logico, per Vygotskij invece il bambino è culturale e infine per Bruner il bambino è rappresentazionale e narrativo
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Lezione 008
01. Quale relazione lega funzioni invarianti e strutture varianti secondo Piaget?
Funzioni invarianti e strutture varianti sono espressioni della tendenza psicologica all'organizzazione
Skinner
Vygotskij
Piaget
Chomsky
04. Secondo Piaget lo sviluppo procede per stadi successivi che caratterizzano diversi e specifici periodi dell'età evolutiva nello specifico Piaget parla di:
(1) sensomotorio: dalla nascita a circa 1 anno, (2) preoperatorio: da 1 a circa 3 anni, (3) operatorio concreto: da 3 anni a circa 10 anni, (4) operatorio formale: dai 10 anni
in avanti
(1) preoperatorio: dalla nascita circa 1 anno, (2) operatorio concreto: da 1 a circa 3 anni, (3) operatorio formale: da 3 anni a circa 10 anni, (4) operatorio metacognitivo: dai
10 anni in avanti
(1) preoperatorio: dalla nascita a circa 2 anni, (2) operatorio concreto: da 2 a circa 6 anni, (3) operatorio formale: da 6 anni a circa 12 anni, (4) operatorio metacognitivo:
dai 12 anni in avanti
(1) sensomotorio: dalla nascita a circa 2 anni, (2) preoperatorio: da 2 a circa 6 anni, (3) operatorio concreto: da 6 anni a circa 12 anni, (4) operatorio formale: dai 12 anni in
avanti
Il potenziale di apprendimento
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Lezione 009
01. Cosa distingue le cognizioni adulte dalle cognizioni infantili?
Il livello di coscienza: quelle infantili sono implicite mentre quelle adulte sono coscienti. I bambini non sanno di sapere mentre gli adulti possono richiamare alla mente le
loro rappresentazioni mentali quando ne hanno desiderio o necessità
Le caratteristiche delle rappresentazioni: le rappresentazioni infantili sono legate al solo pensiero logico, le rappresentazioni adulte sono invece possibili a livello astratto e
ipotetico
Il livello di coscienza: quelle infantili sono coscienti mentre quelle adulte sono implicite. I bambini non hanno ancora automatizzato le rappresentazioni del mondo, questo
crea una differenza con gli adulti che possono contare su processi automatizzati che garantiscono risposte coerenti all'ambiente senza che sia necessario l'intervento di un
controllo cosciente.
Le caratteristiche delle rappresentazioni: le rappresentazioni infantili sono solo dominio-specifiche, mentre quelle adulte sono dominio-generale
02. A quale età secondo Piaget il bambino riesce a rappresentarsi l'oggetto a trovarlo anche in seguito a spostamenti invisibili e soltanto inferiti?
Tra i 6 e i 12 mesi
Tra i 18 e i 24 mesi
Tra i 12 e i 18 mesi
Tra i 24 e i 36 mesi
04. Che cosa distingue le reazioni circolari primarie dalle reazioni circolari secondarie, e queste ultime dalle reazioni circolari terziarie?
Le prime sono dirette verso una persona/oggetto, le seconde verso situazioni/eventi legati alle esperienze dirette del soggetto, le terze verso delle rappresentazioni mentali
delle prime due
Le prime sono dirette verso se stessi, le seconde verso le altre persone e le terze verso più persone contemporaneamente
Le prime sono dirette su se stessi, le seconde sul mondo esterno, le terze sono caratterizzate dall'applicazione sperimentale di schemi nuovi a situazioni e oggetti
Le prime sono dirette verso una persona /oggetto, le seconde verso due persone/oggetti, le terze verso tre o più persone/oggetti
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Lezione 010
01. "Leggi il seguente scambio di battute tra un adulto e un bambino: "Adulto: perché le nuvole si muovono? Bambino: perché vogliono andare a vedere posti
belli! "Secondo la teoria di Piaget questo tipo di risposta è tipica di un bambino che si trova nello stadio?"
Stadio preoperatorio
Stadio sensomotorio
02. A quale età secondo Piaget il bambino diviene capace di imitare anche a distanza di tempo un modello?
A 18 mesi
A 24 mesi
A 6 mesi
A 12 mesi
03. Secondo Piaget quali tra i seguenti non è un comportamento che testimonia la presenza della funzione simbolica?
Il gioco simbolico
L'operazionalizzazione
L'imitazione differita
Il linguaggio
Una forma interiorizzata di azioni precedentemente sperimentate sul mondo fisico e reversibili
L'azione manipolatoria che il bambino compie sulla realtà fisica per conoscere il mondo circostante
Una competenza innata del bambino che gli premette di appropriarsi dell'esperienza che fa nella realtà
L'immagine mentale che il bambino costruisce della realtà e che consente di immaginare l'oggetto
05. Tra gli ostacoli all'uso delle operazioni mentali nello stadio preoperatorio di Piaget non ritroviamo.
Ragionamento prelogico
L'egocentrismo
La rigidità di pensiero
L'ascetismo
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Lezione 011
01. Il compito delle tre montagne viene utilizzato da Piaget per indagare:
Il pensiero ipotetico-deduttivo
La seriazione
L'egocentrismo infantile
La percezione visiva
Il bambino si rappresenta mentalmente gli oggetti e può usare i simboli (le parole e le immagini mentali)
Compare il pensiero logico e la capacità di compiere operazioni mentali (classificazione, seriazione, ecc.)
Il bambino "comprende" il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali
Scarso utilizzo dei simboli e dei sistemi di simboli, artificialismo, egocentrismo, realismo, schemi motori combinati.
04. Nella concezione stadiale di Piaget, il passaggio dal primo al secondo stadio di sviluppo è determinato:
Dal progressivo sviluppo della capacità di conoscere il mondo attraverso le azioni svolte su di esso (reazioni circolari primarie, secondarie e terziarie)
Dalla capacità di svolgere alcune operazioni mentali di tipo reversibile (che segnano la genesi del pensiero logico)
Dall'avvento dell'attività rappresentativa: utilizzo di simboli, parole, immagini che rappresentano altre cose
05. Egocentrismo, animismo, rigidità e ragionamento prelogico sono ostacoli alle forme di pensiero tipiche dell'adulto che caratterizzano:
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Lezione 012
01. Il pensiero operatorio concreto è caratterizzato da:
02. In quale stadio secondo Piaget il bambino acquisisce i principi di conservazione, seriazione e classificazione
Operatorio formale
Preoperatorio
Operatorio concreto
Sensomotorio
03. Secondo Piaget la transizione tra il secondo e il terzo stadio dello sviluppo cognitivo da quale acquisizione è caratterizzata?
Il bambino si rappresenta mentalmente gli oggetti e può usare i simboli (le parole e le immagini mentali)
Compare il pensiero logico e la capacità di compiere operazioni mentali (classificazione, seriazione, ecc.)
Il bambino "comprende" il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali
05. "Leggi la seguente descrizione: "A un bambino vengono presentate due palline di plastilina della stessa dimensione e gli si chiede in quale delle due ci sia più
plastilina. Quando gli è chiaro che le due palline sono uguali si procede a creare un cilindro lungo e stretto utilizzando una delle due palline. Al termine
dell'operazione gli si chiede nuovamente in quale delle due ci sia più plastilina. "Di cosa si tratta?"
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Lezione 013
01. Gli adolescenti hanno sviluppato delle capacità cognitive che gli consentono di
Attribuire validità ai principi morali sulla base dell'autorità che li ha sanciti e dalla forza con cui vengono fatti rispettare (morale eteronoma)
Superare la crisi che Erickson definisce di "generatività-stagnazione", attraverso forme di produttività e creatività (compiti di sviluppo)
Operazioni logiche che individuano conseguenze appropriate basandosi su premesse che riguardano contenuti precedentemente sperimentati in modo concreto
Operazioni concrete messe in atto in modo sperimentale sul reale, che definisce la relazione premesse conseguenze attraverso un processo di prove ed errori
Operazioni logiche che sulla base di premesse ipotetiche individuano le conseguenze appropriate
03. Perché lo stadio di sviluppo così come è inteso nell'accezione di Piaget non può più essere considerato un approccio teorico valido ed utilizzabile?
Perché lo sviluppo non procede per salti qualitativi che si ripropongono in tutti gli individui
04. All'interno delle critiche al lavoro di Piaget qual è una delle possibili interpretazioni del fallimento delle prove di conservazione da parte dei bambini?
Alla seconda domanda il bambino potrebbe cambiare la sua risposta perché pensa che se gli viene chiesto nuovamente di rispondere probabilmente la mia prima risposta
era sbagliata
Alla seconda domanda il bambino potrebbe non cambiare la sua risposta a causa della permanenza di una certa rigidità di pensiero
Alla seconda domanda il bambino potrebbe cambiare la sua risposta perché ingannato dalla percezione visiva ancora immatura
Alla seconda domanda il bambino potrebbe non cambiare la sua risposta a causa di un comportamento oppositivo tipico di questa fascia d'età
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Lezione 014
01. Secondo Vygotskij lo sviluppo cognitivo così come il linguaggio
Il potenziale di apprendimento
03. Il modello che fa da cornice alla teoria vygotskijana dello sviluppo cognitivo:
È definito comportamentismo e prevede che l'individuo apprenda attraverso un meccanismo di associazione stimolo-risposta
È definito costruttivismo sociale e ipotizza che lo sviluppo cognitivo derivi da una partecipazione attiva in un ambiente sociale
È definito costruttivismo prevede che l'individuo sia attivo esploratore dell'ambiente fisico
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Lezione 015
01. Cos'è la zona di sviluppo prossimale?
È il tempo che il bambino impiega ad apprendere una nuova conoscenza, quando sostenuto da un tutor (ad es. Il genitore o l'insegnante o un compagno più esperto)
È la distanza tra il livello effettivo e il livello potenziale (sostenuto da una guida) di sviluppo
02. All'interno dello studio dello sviluppo cognitivo cosa rappresenta lo scaffolding?
Il processo grazie al quale gli adulti offrono aiuto al bambino nella soluzioni dei problemi, adattando i loro interventi alle sue capacità
La capacità di rappresentarsi e di condividere con l'interlocutore le conoscenze sul mondo e sulla persona
Il processo mentale grazie al quale l'individuo incorpora nuove esperienze relazionali nelle proprie rappresentazioni mentali
La caratteristica centrale che definisce lo stile di attaccamento sicuro, per cui il bambino sa di poter contare sulla madre e per questo può allontanarsi con sicurezza da lei
per esplorare l'ambiente
Mantiene sempre e solo un'autoregolazione perché il processo di apprendimento è una funzione intrapersonale
Vygotskij
Piaget
Skinner
Bruner
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Lezione 016
01. Quale delle seguenti non è una critica mossa alla teoria di Vygotskij?
Non ha considerato l'influenza dei processi che sottostanno all'apprendimento (come le capacità percettive, attentive, mnemoniche..) Variano con l'età e influenzano
l'interazione con gli altri
Ha considerato maggiormente l'adulto e le influenze socio-culturale, piuttosto che il bambino e il suo apporto soggettivo allo sviluppo
02. Quale delle seguenti non è una fase di progressione attraverso la zona di sviluppo prossimale?
La prestazione è pianificata
La prestazione è automatizzata
03. Qual è la miglior definizione del concetto di tutoring efficace riferendosi al contributo di Rogoff
Procedura grazie alla quale gli adulti aiutano i bambini ad acquisire varie conoscenze mediante la collaborazione in situazioni di problem-solving e in una vasta gamma di
interazioni casuali e informali
Procedura grazie alla quale, in un gruppo di pari, il più esperto fornisce indicazioni affinché il novizio possa adeguatamente partecipare in un contesto di apprendimento
strutturato
Procedura grazie alla quale l'adulto fornisce al bambino tutte le informazioni necessarie e sufficienti ad essere un membro attivo della sua comunità di apprendimento
Procedura grazie alla quale i bambini acquisiscono attraverso attività pratiche standardizzate i principi del sapere necessari per la loro corretta evoluzione
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Lezione 017
01. Nello studio dello sviluppo cognitivo uno dei maggiori contributi è stato dato da Bruner, uno studioso dello sviluppo recentemente scomparso. Il pensiero di
questo autore si differenzia da quello di Piaget e di Vygotskij per l'accento posto su capacità infantili differenti. Nello specifico Bruner ritiene che per acquisire
un pensiero maturo il bambino debba necessariamente passare attraverso
Uno stadio di sviluppo psicosessuale, caratterizzato da invidia per il genitore del proprio sesso e attrazione per il genitore del sesso opposto
Alcune fasi che lo porteranno a codificare le informazioni provenienti dall'ambiente, similmente a un computer
02. In che senso si può dire che Vygotskij aderisce al pensiero del razionalismo illuministico?
Riconoscendo l'importanza dell'astrazione: ai suoi livelli di sviluppo intellettivo più alto l'individuo diviene in grado di occuparsi di questioni filosofico-esistenziali
Riconoscendo l'importanza dell'eterogeneità del funzionamento mentale: i passaggi precedenti dello sviluppo del pensiero non vengono abbandonati, ma sono conservati e
ritornare ad essi significa regredire
Riconoscendo l'importanza dell'influenza sociale: nel passaggio dalla realtà intrapersonale a quella interpersonale l'individuo costruisce il suo sviluppo intellettuale
Riconoscendo l'importanza dell'equilibrio del funzionamento mentale: le acquisizioni fatte dal bambino devono tendere a garantire l'equilibrio del sistema razionale
Per Piaget lo sviluppo procede verso l'esteriorizzazione, mentre per Vygotskij procede verso l'interiorizzazione
Per Piaget lo sviluppo procede verso l'interiorizzazione, mentre per Vygotskij procede verso l'esteriorizzazione
04. Parlando di Piaget e Vygotskij e delle loro teorie si può dire che
Entrambi gli autori rifiutano sia l'oggettivismo che il soggettivismo delle teorie psicologiche
05. L'approccio allo sviluppo cognitivo di Piaget e Vygotskij, all'interno di quale quadro concettuale di riferimento si collocano?
Comportamentismo
Approccio ecologico
Organicismo
Psicologia culturale
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Lezione 018
01. Quale tra le seguenti affermazioni sulla rappresentazione esecutiva teorizzata da Bruner è falsa
È caratterizzata da programmi motori in cui c'è rappresentazione dello scopo e degli atti da compiere per raggiungere lo scopo
È la forma di rappresentazione esclusiva nel primo anno di vita e viene abbandonata in età adulta
03. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è:
Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche
Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche
04. Secondo Bruner, per arrivare ad acquisire un pensiero maturo, il bambino passa attraverso alcune forme di rappresentazione:
Rappresentazione pre-cognitiva (ovvero una rappresentazione emotiva), sub-simbolica (basata su rappresentazioni per immagini) e simbolizzata (utilizzo del linguaggio)
Rappresentazione esecutiva (la realtà è codificata attraverso l'azione), iconica (si basa sull'immagine) e simbolica (utilizzo di sistemi simbolici come linguaggio, musica,
numeri)
Rappresentazione egocentrica e rappresentazione sociale (il passaggio dall'una all'altra avviene grazie all'attività di interiorizzazione)
Rappresentazione intenzionale (comprensione che le proprie azioni influenzano l'altro), preverbale (emozioni e intenzioni si integrano nella comprensione della realtà) e
simbolica (simbolizzazione di pensieri ed emozioni attraverso le parole)
05. Secondo Bruner il superamento della rappresentazione di tipo iconico in favore di una rappresentazione di tipo simbolico è alla base della capacità:
Tipiche della ToM (teoria della mente) in cui l'inferenza gioca un ruolo fondamentale nel permettere al bambino di interpretare il mondo interno dell'altro
Tipiche di una visione della realtà che va al di là dell'informazione data e consente di formulare inferenze e aspettative
Tipiche delle stereotipizzazioni che avvengono a seguito dell'acquisizione da parte del bambino della capacità di categorizzazione e seriazione
Tipiche dell'età adulta di utilizzare e contestualizzare simboli e procedure (come la gestione della valuta monetaria, i cartelli stradali, le indicazioni di tossicità o
pericolosità) indispensabili per poter intessere rapporti all'interno della cultura/società di appartenenza
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 019
01. Con il suo lavoro Bruner
Ha proposto che, nel processo di acquisizione del pensiero maturo, il bambino passi attraverso tre forme di rappresentazione: esecutiva, iconica e simbolica
Una forma di immaginazione, tipica della rappresentazione iconica (che si sviluppa dopo la rappresentazione esecutiva)
Una forma di rappresentazione del mondo e in quanto tale è parte integrante del pensiero
03. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è:
Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche
Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche
La realtà è codificata attraverso forme di pensiero complesso che collegano gli schemi d'azione e le rappresentazioni percettive
Il potenziale di apprendimento
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 020
01. Che cos'è il compito di vera credenza?
Gli stati mentali considerati fondamentale per l'interpretazione del comportamento degli individui sono le loro credenze
Gli stati mentali considerati fondamentali per l'interpretazione del comportamento degli individui sono le loro credenze e i loro desideri
Le credenze e i desideri causano sia le azioni che le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono
Le credenze causano le azioni e i desideri causano le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono
I desideri causano le azioni e le credenze causano le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono
Non viene considerata adattiva la capacità del bambino di comprendere che le azioni possono essere determinate da credenze erronee
04. La teoria della mente si riferisce alla capacità di attribuire agli altri desideri, credenze e intenzioni. Ad oggi, la maggior parte degli studiosi concorda
nell'affermare che la presenza di una teoria della mente si possa collocare intorno ai:
3-4 anni
5-6 anni
2 anni
6 anni
05. "Leggi il seguente dialogo: Giulia: Mamma, voglio il gelato Mamma: No, prima devi finire di mangiare quello che hai nel Piatto Giulia: ma io lo voglio,
adesso vado a prenderlo Può essere considerato un esempio di:"
Artificialismo
Animismo
Pensiero trasduttivo
06. "Leggi il seguente dialogo: Mamma: Andrea, hai fatto male a Luca! Perché l'hai fatto? Andrea: Perché Luca è cattivo, voleva rompere il mio trenino
Mamma: Pensi che Luca l'abbia fatto apposta? Andre: Sì, penso che Luca è cattivo Può essere considerato un esempio di:"
Animismo
Pensiero trasduttivo
07. A quale età un bambino è generalmente in grado di risolvere un compito di falsa credenza di II ordine?
6-7 anni
8-9 anni
2-3 anni
4-5 anni
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
08. Quali tra le seguenti non è una funzione della teoria della mente?
Funzione emotiva
Funzione sociale
Funzione protettiva
Funzione comunicativa
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 021
01. Per poter superare un compito di credenza di II ordine quale capacità deve avere il bambino?
Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve sostituire la sua interpretazione della realtà con
l'interpretazione dell'altro.
Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di rappresentarsi il contenuto della mente dell'altro come diverso dal
proprio
Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve mediare l'interpretazione della realtà con la
credenza degli altri.
Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà ed avere a disposizione un pensiero ricorsivo di tipo triadico
02. "Leggi il seguente protocollo:1. Al bambino si racconta la storia di John e Mary che giocano insieme nel parco2. Lì vedono un carretto dei gelati3. Mentre
Mary va a casa a prendere il denaro per comprare il gelato John vede il carretto spostarsi verso la chiesa4. Anche Mary, però, viene a conoscenza, all'insaputa di
John che il gelataio si è spostato Dove pensa John che Mary sia andata a comprare il gelato? Di che cosa di tratta?"
03. "Leggi il seguente protocollo:1. Il bambino, insieme a un amico, viene condotto in una stanza con la promessa che il ricercatore mostrerà loro il contenuto di
una scatola2. All'amico, però, viene anche detto di aspettare il suo turno fuori dalla porta3. All'interno della stanza viene mostrata al bambino una scatola di
Smarties4. Si chiede al bambino che cosa pensa che ci sia nella scatola5. Il bambino risponde Smarties6. A questo punto gli si mostra che in realtà si sbaglia e che
la scatola contiene una matita7. Entra il suo amico a cui verrà mostrata la scatola. il bambino deve dire cosa si aspetta che l'amico pensi ci sia nella scatola. Di che
cosa di tratta?"
04. "Leggi il seguente protocollo:1. Sally e Anne sono due bambole, hanno l'una un cestino e l'altra una scatola.2. Sally ha in mano una palla, la ripone nel suo
cestino3. Sally se ne va via per fare una passeggiata.4. Anna prende la palla dal cestino e la mette nella sua scatola.5. Poi Sally torna e vuole giocare con la sua
palla. Sally dove andrà a cercare la sua palla? Di che cosa di tratta?"
05. "Leggi il seguente protocollo: Viene narrata la storia di un personaggio che desidera giocare con il proprio gattino. Ma il gatto non si trova in casa: può essere
sia in cucina che in giardino. Si informa il bambino che il protagonista crede che sia in giardino. Quindi gli viene chiesto dove il personaggio cercherà il gattino. Di
che cosa di tratta?"
06. "Leggi il seguente protocollo:1. Maxi, in presenza della madre, ripone un pezzo di cioccolata in un determinato armadio della cucina e in seguito si allontana
per giocare2. Durante la sua assenza la mamma, per cucinare, prende il cioccolato dall'armadio dove era stato riposto e lascia la parte rimanente in un altro
armadietto3. Poi la madre si allontana dalla scena4. A questo punto Maxi ritorna in cucina5. Non ha assistito allo spostamento (inatteso) della cioccolata e quindi
ignora la nuova collocazione Maxi dove cercherà la cioccolata? Di che cosa di tratta?"
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
07. Per poter superare un compito di credenza di I ordine quale capacità deve avere il bambino?
Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve sostituire la sua interpretazione della realtà con
l'interpretazione dell'altro.
Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà ed avere a disposizione un pensiero ricorsivo di tipo triadico
Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve mediare l'interpretazione della realtà con la
credenza degli altri.
Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di rappresentarsi il contenuto della mente dell'altro come diverso dal
proprio
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 022
01. La risposta fisiologica del disgusto è caratterizzata da:
Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
Aumento del battito cardiaco e della temperatura della pelle, viso rosso
Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
Aumento del battito cardiaco e della temperatura della pelle, viso rosso
05. A quale età indicativamente si può presumere che il bambino passa da reazioni emotive ad emozioni vere e proprie con valenza comunicativa?
4-5mesi
Dopo i 12 mesi
7-8 mesi
2-3 mesi
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 023
01. La risposta fisiologica della tristezza è caratterizzata da:
Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
03. All'interno della teoria della differenziazione l'ansia è in relazione con il sistema circospezione - paura. A che età compare secondo questa teoria dello
sviluppo emotivo?
A 2 anni
A 12-13 mesi
A 6 mesi
04. Quale tra le seguenti non è un'abilità legata con la possibilità di provare un'emozione?
La presenza di intenzionalità
05. Secondo Darwin quali sono le due funzioni principali delle emozioni?
Permettere all'individuo di scaricare tensione (ad es. Attraverso le manifestazioni di pianto, etc.) E consentire la riorganizzazione della vita psichica dell'individuo
Fornire indizi sulla sicurezza o il pericolo di una situazione e intimidire i potenziali nemici
Preparare l'individuo all'azione e comunicare agli individui della stessa specie informazioni sul proprio stato interno
Comunicare informazioni sullo stato emotivo interno e consentire la definizione del comportamento socialmente più adeguato
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 024
01. Quale delle seguenti non è una strategia di autoregolazione?
L'evitamento fisico
La concettualizzazione
La rievocazione
03. Quali delle seguenti abilità non è considerata un'abilità indispensabile per essere considerati emotivamente competenti?
04. Quale tra le seguenti teorie sullo sviluppo emotivo non è mai stata formulata in psicologia?
Alla nascita siamo in uno stato di eccitazione indifferenziata, a partire dal quale si articoleranno le diverse emozioni (teoria della differenziazione emotiva)
Alla nascita siamo capaci di produrre già alcune emozioni fondamentali e differenziate tra loro, che hanno un fine adattivo e organizzativo per il piccolo (teoria
differenziale delle emozioni)
Alla nascita sono presenti tutte le emozioni fondamentali, che non risultano subordinate allo sviluppo cognitivo e che hanno lo scopo di regolare il rapporto tra organismo e
ambiente (approccio funzionalista)
Alla nascita, grazie a un dispositivo innato (biologico) per l'acquisizione emotiva, possediamo una sorta di "grammatica universale" delle emozioni, che caratterizza tutte le
culture; nel tempo il bambino scoprirà le regole delle emozioni. L'adulto non ha un ruolo nell'insegnare la competenza emotiva, poiché tutto è governato biologicamente
(approccio innatista)
È ancora assente e si svilupperà solamente nel periodo scolare con la comparsa delle emozioni autocoscienti
È già pienamente funzionante in quanto si basa sulla presenza della teoria della mente che compare intorno ai 2 anni
È legata allo comprensione del fatto che le emozioni sono legate ai desideri e alle credenze di un individuo
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 025
01. I bambini con attaccamento insicuro disorganizzato (pattern D)
Non sono in grado di organizzare una strategia unitaria di comportamento ed emette segnali inadeguati a mantenere e strutturare il legame con la madre
Non sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
Sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
Bowlby
Koehler
Atkinson
Tolman
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 026
01. Il bambino mantiene profonda attenzione sui giochi presenti nella stanza, non guarda la madre quando è presente in assenza della madre e persino in
presenza di un'estranea non si agita, ma riesce a continuare a giocare tranquillo questi comportamenti, osservati durante la strange situation, ci possono far
pensare a...
Un attaccamento sicuro
Un attaccamento insicuro-evitante
Sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
Non sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
Un bisogno secondario
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 027
01. Cos'è la strange situation?
È un'applicazione della teoria di Bowlby in contesti educativi (quali l'asilo nido o la scuola dell'infanzia)
È una tecnica che consente di vedere su uno schermo sia il volto del bambino piccolo sia quello della madre, per analizzare la loro interazione
È una procedura sperimentale che consente di studiare le reazioni del bambino all'immobilità del volto materno, che simula la depressione
La vicinanza fisica ed emotiva, che si realizza nei contesti frequentati dal bambino, tra il bambino e le sue figure di accudimento durante i primi anni di vita
Il rapporto che si instaura tra il bambino e chi si prende cura di lui, se quest'ultimo costituisce una "base sicura" (che consente l'equilibrio tra vicinanza ed esplorazione)
Il legame del bambino con la madre (o altra figura con la stessa funzione), che emerge subito dopo la soddisfazione dei bisogni primari/fisiologici (fame, sete, sonno)
Il legame che si instaura tra il bambino e chi si prende cura di lui, che si sviluppa pienamente verso la fine del primo anno di vita
Sono immagini mentali che si sviluppano in età scolare e consentono di svolgere calcoli matematici senza supporti visivi, ma in maniera astratta
Sono modelli che si esprimono nel legame con la madre, valutabili verso la fine del primo anno di vita tramite apposite procedure sperimentali osservative
Sono rappresentazioni mentali di sé e della figura di attaccamento, che si sviluppano intorno ai 18 mesi, basati su modelli ripetuti di esperienze relazionali con la madre
Sono modelli mentali che si creano nei primi mesi di vita, grazie al principio di regolazione attesa, di rottura e riparazione e dei momenti affettivi intensi
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 028
01. Cosa misura il paradigma sperimentale noto come Strange Situation?
02. Durante la procedura sperimentale di valutazione dell'attaccamento vengono osservati questi comportamenti: il bambino in presenza della madre e
dell'estranea preferisce interagire con la madre ed esplorare l'ambiente circostante; quando la madre si allontana può esprimere segni di sconforto e quando
ritorna ricerca attivamente la vicinanza fisica della madre. Quale tipo di attaccamento caratterizza questo bambino?
Attaccamento sicuro
Assenza di attaccamento
Caratterizza quei bambini che durante il primo anno di vita hanno sperimentato un rapporto con una figura di attaccamento insensibile ai loro segnali e rifiutante sul piano
del contatto fisico, anche in circostanze stressanti
Caratterizza quei bambini che non sono in grado di organizzare una strategia comportamentale unitaria e sono incapaci di comportamenti coerenti verso la figura di
attaccamento
Caratterizza quei bambini che durante la separazione dalla madre esprimono evidenti segni di stress, disagio e angoscia che non vengono placati nemmeno con il ritorno
della madre
Caratterizza quei bambini che sembrano spendere un quantitativo di tempo equivalente nei comportamenti esplorativi e in quelli di attaccamento
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 029
01. Marco, durante la procedura classica di valutazione dell'attaccamento, quando è con la mamma tende a non esplorare l'ambiente ed è tutto impegnato a
cercare la sua vicinanza. Quando la mamma esce dalla stanza, marco appare inconsolabile e piange disperato. Al suo rientro marco mostra rabbia verso la mamma
avvicinandosi a lei e picchiandola con la mano.
Attaccamento disorganizzato
Attaccamento sicuro
Assenza di attaccamento
02. Quando nella strange situation viene osservato l'effetto "base sicura", cosa si intende?
La capacità della mamma di rispecchiare le emozioni del figlio e sostenerlo nella regolazione emotiva
La capacità del bambino di esplorare l'ambiente, anche in assenza della figura di riferimento
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 030
01. Secondo Erikson, il periodo adolescenziale è caratterizzato:
Da una fase transitoria di autoregolazione, caratterizzata da modalità aggressive verso sé e/o verso gli altri
02. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età del gioco (stadio 3)?
03. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza la prima infanzia (stadio 2)?
Generatività vs Stagnazione
Intimità vs Isolamento
04. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età neonatale (stadio 1)?
Identità vs Dispersione
05. Secondo la teoria di Erikson ogni età è caratterizzata da specifiche crisi psicosociali. Secondo questo autore intorno ai 65 anni possiamo assistere
Alla ricerca di un nuovo senso di identità (col rischio della dispersione dell'identità)
Al superamento delle posizioni precedenti e al raggiungimento di una serenità intellettuale (col rischio di una inversione di tendenza che porti a negare la propria fase di
vita in favore di atteggiamenti adolescenziali)
Alla possibilità di muoversi autonomamente e in maniera intraprendente (col rischio che la moralità blocchi l'iniziativa)
Dalla presa in considerazione delle perdite (di persone e lavorative) e della morte, con l'accettazione di ciò che è stata la prima infanzia e la propria vita in generale
Da cambiamenti fisici importanti e da contraddizioni come la voglia di indipendenza e il bisogno di sicurezza dato dalla famiglia di origine
07. Quale delle seguenti affermazioni sul modello di Erikson può essere ritenuta corretta?
È focalizzata sull'identità della persona nel ciclo di vita, intesa come "mito personale"
Identifica degli stadi di vita sovrapponibili agli stadi psicosessuali dello sviluppo individuati da Freud
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 031
01. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età anziana (stadio 8)?
Intimità vs Isolamento
02. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età scolare (stadio 4)?
Intimità vs Isolamento
03. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'adolescenza (stadio 5)?
Intimità vs Isolamento
Identità vs Dispersione
04. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza il giovane adulto (stadio 6)?
Intimità vs Isolamento
Generatività vs Stagnazione
05. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza la maturità (stadio 7)?
Generatività vs Stagnazione
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 032
01. A cosa fa riferimento l'apprendimento per i comportamentisti?
02. In un contesto scolastico assistiamo a un bambino che osserva ripetutamente una sua insegnante lodare con una certa frequenza un suo compagno di classe
perché svolge molto bene i compiti a casa. Con il tempo il bambino sembra cercare di comportarsi allo stesso modo. Cosa è avvenuto?
Condizionamento operante
Metacognizione
Effetto Rosenthal
Apprendimento osservativo
Ha iniziato ad occuparsi dell'apprendimento imitativo, dei comportamenti modellanti e della figura educativa
Ha iniziato ad occuparsi della relazioni tra apprendimento, processi per il suo conseguimento e contesti di istruzione
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 033
01. La memoria dichiarativa
Si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nell'attuare un compito, è un tipo di conoscenza tacita e non consapevole
Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita, contiene informazioni spazio-temporali che specificano dove e quando si è verificato l'evento ed è organizzata
cronologicamente
Si riferisce alla conoscenza esplicita di fatti, come la definizione di una parola o le circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona
Si riferisce a conoscenze astratte e generali, trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia si è formata ed è organizzata in modo tassonomico e associativo
Attenzione e memoria
Condizionamento e memoria
03. Secondo Atkinson e Shiffrin quale dei magazzini di memoria consente all'individuo di selezionare le informazioni da trattenere in memoria?
Registro sensoriale
Memoria di lavoro
Si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nell'attuare un compito, è un tipo di conoscenza tacita e non consapevole
Si riferisce a conoscenze astratte e generali, trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia si è formata ed è organizzata in modo tassonomico e associativo
Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita, contiene informazioni spazio-temporali che specificano dove e quando si è verificato l'evento ed è organizzata
cronologicamente
Si riferisce alla conoscenza esplicita di fatti, come la definizione di una parola o le circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona
05. Quale tra i seguenti magazzini non fa parte del modello di memoria di lavoro proposto da Baddley:
Ciclo fonologico
Registro mnestico
Taccuino visuospaziale
Buffer episodico
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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 034
01. Per memoria implicita si intende:
02. Quale tra le seguenti non è una modifica della memoria che avviene nei bambini con il progredire dell'età?
Si riduce lo span
Attenzione selettiva - immissione dati (input) - abbandono o conservazione - generazione di risposte (output)
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 035
01. Quali caratteristiche dell'interazione adulto-bambino utilizzate in famiglia secondo la ricerca non sono collegate alle competenze cognitive del bambino?
Incoraggiamento a delegare
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 036
01. Quale tra le seguenti non è una definizione di metacognizione
La metacognizione rappresenta la conoscenza che un individuo ha del proprio funzionamento cognitivo e dei processi di controllo che mette in atto nell'esecuzione di un
compito
La metacognizione rappresenta la consapevolezza circa tutto ciò che già si sa su un determinato argomento
02. Secondo Borkowski e Muthukrishna non basta conoscere molte strategie, bisogna saperle utilizzare in modo flessibile e coerente con:
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 037
01. L'apprendimento autoregolato:
Definisce in modo esplicito i compiti che l'individuo deve svolgere per apprendere al meglio
Prevede un insieme di procedure che possono essere applicate in tutti i contesti per ottenere il massimo profitto
L'insieme delle strategie che l'individuo mette in atto per risolvere il compito
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 038
01. L'intelligenza è:
02. Riferendosi al modello di Zimmerman (2008) quale delle seguenti non è una fase dell'autoregolazione?
Fase di performance
Fase strategica
Fase di autoriflessione
Fase previsionale
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Lezione 039
01. La concezione innatista e quella costruttivista:
Sono gli estremi di un continuum all'interno del quale si collocano le concezioni personali sull'intelligenza
Consentono di definire in modo assoluto e definitivo la collocazione di ciascun individuo rispetto all'intelligenza
Sono due concezioni antitetiche relative all'intelligenza e ogni individuo deve consapevolmente scegliere in quale collocarsi
Come la capacità globale di agire in modo propositivo riferendosi in generale alla personalità nella sua totalità
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 040
01. Secondo la teoria triarchica dell'intelligenza di Sternberg esistono tre sub teorie
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 041
01. Quale tra le seguenti affermazioni sugli stili cognitivi è falsa
Ognuno di noi utilizza contemporaneamente più stili e, a seconda delle situazioni, preferisce stili diversi
È compito dell'insegnante far lavorare il ragazzo in modo tale che utilizzi esclusivamente i suoi stili cognitivi preferenziali
Conoscere i diversi stili cognitivi favorisce una maggior consapevolezza sul loro utilizzo e sulla loro adeguatezza a ciascun compito specifico
Non esiste uno stile migliore ma a seconda del tipo di compito e del contesto, è opportuno privilegiarne uno rispetto ad un altro
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 042
01. Per stile cognitivo si intende:
Una tendenza relativamente stabile che porta l'individuo ad attribuire in modo corretto i vissuti emotivi a seguito di un evento ansiogeno
Quando mi confronto con un compito sono interessato a svolgerlo nel minor tempo possibile
Quando mi confronto con un compito penso bene prima di agire per non commettere errori
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 043
01. Quale delle seguenti descrizioni non può essere considerata una definizione di gruppo?
Un gruppo esiste quando due o più individui si percepiscono come membri di una medesima e specifica categoria sociale
Un gruppo esiste quando due o più individui condividono una stessa realtà sociale, culturale o economica, ma anche territoriale-organizzativa.
Un gruppo esiste quando due o più individui si definiscono come membri del gruppo ed è ritrovabile il riconoscimento dell'esistenza del gruppo da parte di almeno una
persona estranea
02. Quale dei seguenti non è un orientamento legato alla partecipazione alla vita di gruppo?
Orientamento al compito
Orientamento personale
Orientamento all'empatia
Orientamento al comando
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Lezione 044
01. Quale tra le seguenti risposte riporta correttamente le tre aree delle categorie d'interazione di Bales?
Area socio-emozionale a risposta empatica - Area socio-emozionale a risposta nevrotica - Area socio-emozionale a risposta psicotica
Area socio-emozionale a risposta prosocial - Area dei compiti a risposta neutra - Area socio-emozionale a risposta aggressiva
Area socio-emozionale a risposta positiva - Area dei compiti a risposta neutra - Area socio-emozionale a risposta negativa
Area socio-emozionale a risposta affettiva - Area dei compiti a risposta neutra - Area socio-emozionale a risposta distanziante
Completa libertà del gruppo relativamente alla suddivisione e alle modalità di esecuzione dei compiti
La partecipazione al gruppo da parte del leader è modesta e in larga misura limitata ad azioni dimostrative
03. In caso di carente regolazione emotiva da parte dell'insegnante quali sono le emozioni negative per l'insegnate?
Gioia e sorpresa
Disgusto e disprezzo
Rabbia e tristezza
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Lezione 045
01. In caso di carente regolazione emotiva da parte dell'insegnante quali sono le emozioni negative per lo studente?
Rabbia e tristezza
Disgusto e disprezzo
Gioia e sorpresa
Regolazione emotiva
Soddisfazione sentimentale
Concezione dell'intelligenza
Ricerca di supporto
03. Quando si parla di competenza emotiva degli insegnati a quali abilità ci si riferisce?
All'abilità o meno posseduta dall'insegnante di creare un clima positivo all'interno della classe
Conoscenza delle emozioni, conoscenza delle cause delle emozioni e capacità di regolazione delle emozioni
All'abilità o meno posseduta dall'insegnante di riconoscere le vere emozioni provate dagli studenti
Conoscenza delle basi fisiologiche delle emozioni, conoscenza delle principali teorie sulle emozioni e abilità di mascheramento
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 046
01. Quale delle seguenti è l'approccio alla comunicazione scuola-famiglia promosso da Bartolomeo (2004)?
02. Quale delle seguenti risposte identifica i quattro sistemi proposti da Urie Brofenbrenner per leggere lo sviluppo e l'adattamento in modo sistemico?
L'intelligenza si costruisce in rapporto con l'ambiente, il quale a sua volta è mediato dal temperamento
La situazione ambientale da cui è influenzato il bambino è costituita da quello che definisce come "mesosistema"
05. Quale dei seguenti non è un percorso per una scuola interculturale?
Accoglienza dell'altro
Conoscenza reciproca
Co-costruzione
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Lezione 047
01. Quale tra i seguenti non è una tipologia di cyberbullismo?
Flaming
Rivelazione
Sostituzione d'identità
Scaffolding
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