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ANDORRA
Non esistono linee ferroviarie né aeroporti
Legata a Francia da un’unione doganale, a Spagna da unione postale
Non aderisce né al Trattato di Schengen né all’UE, ma utilizza la moneta dell’euro e vive le
stesse agevolazioni commerciali dei Paesi membri
Sistema agricolo protezionista
Andorra Telecom: società statale di telecomunicazione (da radio a Internet)
Paradiso fiscale
AZERBAIGIAN
Le misure adottate in termini di privatizzazione dei terreni statali, riforme fondiarie,
liberalizzazione dei prezzi, riforme fiscali, creazione di un ambiente favorevole per il business e
per lo sviluppo di infrastrutture di mercato giocarono un ruolo fondamentale in questo periodo di
transizione. Sin dal 1995, le prime riforme agrarie della CSI e misure come l’abolizione dei
sovkhoz e dei kolkhoz con la distribuzione delle loro terre, del bestiame e delle proprietà diedero
luogo a seri cambiamenti strutturali e fecero emergere un nuovo tipo di relazioni in agricoltura.
Da un punto di vista istituzionale, le riforme fondiaria e agraria sono state già concluse. Più di
1350 migliaia di ettari di terreno sono stati distribuiti liberamente agli abitanti di villaggi rurali e
sono state costituite aziende agricole private in sostituzione dei sovkhoz e dei kolkhoz. Il privato
copre oggi quasi il 100% del settore agricolo. Un altro aspetto importante della politica
economica del periodo di transizione è stato anche lo sviluppo di infrastrutture. L’attuazione dei
progetti relativi ai corridoi per il trasporto Est-Ovest e Nord-Sud iniziò a favorire il sistema di
trasporti azerbaigiano, permettendo un utilizzo efficiente della sua portata di traffico. Uno degli
orientamenti più importanti nelle riforme economiche sistematiche e continuative attuate dal
1995 è stata la privatizzazione dei terreni statali e l’instaurazione di condizioni favorevoli allo
sviluppo di una libera imprenditorialità.
A quel punto, il primo passo nella privatizzazione delle proprietà statali era stato completato ed
era cominciato il secondo programma di privatizzazione. All’interno di questo programma, le
aziende di comunicazione, dei trasporti, della chimica, della manifattura e dell’energia furono
aperte alla privatizzazione. Di conseguenza, come risultato di una privatizzazione di massa, la
quota del PIL del settore privato raggiunse il 55% nel 2003. Si stima che durante la seconda
fase del periodo di transizione siano stati predisposti e attuati numerosi programmi
socioeconomici a sostegno dello sviluppo economico dell’Azerbaigian: Programmi statali per lo
sviluppo delle piccole e medie imprese; Programma statale per l’attuazione delle riforme nel
sistema statistico statale; Programmi statali per lo sviluppo del settore agrario; Programmi
statali per la privatizzazione delle proprietà statali, ecc. Dalla fine del 1995, fu registrato un
grande progresso nel passaggio del Paese alle relazioni commerciali; in sostanza, emerse un
modello di sviluppo economico profondamente rinnovato e furono formulati i parametri chiave
della politica socioeconomica. In seguito, vennero instaurate politiche fiscali e monetarie rigide e
vennero portate a termine serie riforme delle imposte e delle norme doganali. Vennero attuate
azioni globali in materia di liberalizzazione dei prezzi, attività economica estera e mercato
valutario, limitazione del potere dello stato nelle attività commerciali delle società, creazione di
istituti commerciali (Forex, credito, assicurazioni e leasing) e creazione di un ambiente
favorevole all’imprenditoria e ad attrarre investimenti esteri. Il periodo in questione è stato
caratterizzato da uno sviluppo continuo dell’economia del paese. Il PIL crebbe in media del 9%
all’anno mentre si triplicava il PIL pro-capite; anche il settore privato crebbe di tre volte
raggiungendo il 73% del PIL. Il salario mensile medio aumentò di 5,6 volte, gli investimenti
esteri e interni aumentarono rispettivamente di 8,8 e 5,6 volte. L’indice dei prezzi al consumo
calò dal 512% nel 1995 al 2,2% nel 2003. Le entrate del budget statale aumentarono di tre
volte mentre il deficit era ridotto al minimo. La presenza dell’Azerbaigian nell’economia del
Caucaso meridionale superò il 50%.
Ott ’17 156 beni pubblici all’asta (25 società per azioni, 64 piccole imprese statali, 67 area
non-residenziali)
Legislazione su elettricità volta a creare quadro giuridico per la liberalizzazione del mercato
entro il 2025, consentendo la privatizzazione delle centrali elettriche statali e i generatori
privati per sviluppare nuovi impianti e vendere energia.
KAZAKISTAN
Gran parte dell'economia del Kazakistan, gestita esclusivamente dallo stato fino al 1991, è stata
privatizzata, comprese le compagnie televisive, elettriche e petrolifere. Circa 17.000 aziende
sono state vendute. Il settore privato è dominato da un piccolo gruppo di importanti compagnie
con interessi diversificati, che vanno dalle attività finanziarie e di investimento a negozi e
ristoranti, tutte con legami stretti, spesso di parentela, con il governo.
La privatizzazione della terra e dell'agricoltura è stata più lenta, poiché i kazaki temevano che
ciò avrebbe consolidato il dominio coloniale russo e avrebbe distrutto i diritti terrieri storici delle
orde e dei clan. Molti kazaki vivono ancora nelle vecchie fattorie collettive, in genere molto
povere.
L'Astana Bank, terzo istituto di credito nel Paese, è stata acquisita nel 2007 dall'Unicredit.
Fonti: Wikipedia, Repubblica, Camera dei Depu tati, Zeppelin, Treccani, Ambasciata della
repubblica dell’Azerbaigian, Energia Oltre, Inside Over