il mio cuore si spezza per Odisseo cuore ardente, misero!, che lunghi dolori sopporta lontano dai suoi, nell’isola in mezzo all’onde2, dov’è l’ombelico del mare3: 50 isola ricca di boschi, una dea4 v’ha dimora, la figlia del terribile Atlante, il quale del mare tutto conosce gli abissi, regge le grandi colonne, che terra e cielo sostengono da una parte e dall’altra5. La figlia sua trattiene quel misero, afflitto, 55 e sempre con tenere, malïose6 parole lo incanta, perché scordi Itaca. Invece Odisseo, nel desiderio di scorgere sia pur solo il fumo, che balza dalla sua terra, vuole morire. E ancora il tuo cuore non si commuove, Olimpio7. Forse Odisseo 60 non t’era gradito, facendoti offerte presso le navi argive nell’ampia Troia? Perché così t’adirasti con lui?» E rispondendo disse Zeus che aduna8 le nuvole: «Creatura mia, che parola t’uscì dal riparo dei denti9. Come posso scordare il divino10 Odisseo, 65 che fra i mortali eccelle per mente e offriva eccellenti sacrifici ai numi immortali, che il cielo vasto possiedono? Ma Poseidone che scuote la terra11 inflessibilmente è irato per il Ciclope, a cui l’occhio accecò, per Polifemo divino, la cui forza è massima 70 fra tutti i Ciclopi; lo genero Tòosa, la ninfa
1. Cronide: patronimico di Zeus, figlio di Crono. A rivolgersi a lui è la figlia Atena.
2. nell’isola... onde: l’isola di Ogigia. 3. ombelico del mare: centro del mare. 4. una dea: la ninfa Calipso. 5. Atlante... dall’altra: Atlante era un gigante, nato prima degli dèi; partecipò alla lotta dei giganti contro Zeus e, sconfitto, ricevette la punizione di reggere le colonne che dividono la terra dal cielo. 6. malïose: lusinghiere. 7. Olimpio: Zeus, la cui dimora è il monte Olimpo. 8. aduna: raduna, ma anche comprende in sé. 9. che parola... denti: formula ricorrente il cui significato (“che cosa hai detto!”) è reso mediante l’immagine della parola che supera la barriera dei denti. 10. divino: aggettivo che accompagna il nome di molti eroi, anche se essi non necessariamente discendono da una divinità. 11. che scuote la terra: Poseidone era anche dio dei terremoti, che scatenava battendo il tridente. figlia di Forchis, signore del mare instancabile, nei cupi anfratti unita con Poseidone. Perciò Poseidone Enosíctono12, se pur non l’uccide, fa errare lontano dalla sua terra Odisseo. 75 Ora però studiamo noi tutti quanti il ritorno, come sarà. Smetterà Poseidone la collera sua, non potrà contro tutti gli dèi immortali voler lottare da solo!» E gli rispose la dea Atena occhio azzurro: 80 «O nostro padre Cronide, sovrano tra i potenti, se questo è caro ai numi beati che alla sua casa torni l’accorto Odisseo, allora, Ermete messaggero, argheifonte13 mandiamo all’isola Ogigia, che subito 85 alla dea trecce belle14 dica decreto immutabile, il ritorno del forte Odisseo, perché possa tornare.
Odissea, Libro I, vv. 45[7]-86, trad. di R. Calzecchi Onesti, Einaudi
12. Enosíctono: che scuote la terra (vedi nota 11).
13. argheifonte: epiteto di Ermes, che significa “uccisore di Argo”, un mostro dai molti occhi che Ermes aveva ucciso su richiesta di Zeus. 14. trecce belle: epiteto ricorrente di Calipso che indica la sua bellezza.