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Prefazione

Quanti segreti nascondono le donne ?


Avrei potuto esordire in modo diverso, forse con l’amletica espressione
“essere o non essere…” oppure anche come il Don Abbondio del Manzoni
nei Promessi Sposi: “Carneade, chi era costui ?”.
Ma per principio non vado a riprendere frasi già scritte e preferisco aver
pensato a questo incipit … anche se non so se qualcuno magari ha scritto
questo prima di me ma se nessuno lo avesse fatto sono però certo che
molti uomini se lo sono chiesto e lo hanno pensato chissà quante volte.

Ringrazio intanto Maria Grazia e Tiziana per avermi chiesto di scrivere due
parole per la prefazione a questo nuovo libro, che loro dicono scritto a
quatto mani, mentre io mi permetto di sostenere che quello che
andrete a leggere è un libro di poesia scritto con tutti i sensi di una donna,
anzi, di due donne, uniche e incommensurabili come solo l’ “essere donna”
può rendere le donne.

Che cosa è in fondo “fare” della propria sensualità una normale


componente della vita ? Essa lo è.
Che cosa è farne poesia ? Essa lo è.
Che cosa è parlare apertamente d’amore e delle sensazioni che solo
l’amore può dare ?
Dire, dirsi, parlare, parlarsi, farsi complici e ladri, rubare per rubarsi, prendere
per dare e darsi a chi si prende … per amore, solo per Amore …

“Le donne andavano a letto tardi e facevano l’amore in silenzio … che era
ancora peccato..” questo si può leggere nel mio libro “Maggio” che parla
del mondo contadino degli anni ’60.

Ma gli anni passano, il mondo cambia, le donne cambiano e niente è più


come una volta.
Ma se vogliamo la poesia da sempre è stata il dolce rifugio di molte donne
che in essa e con essa, forse solo con essa, riuscivano a raccontare il loro
intimo, i loro segreti altrimenti inconfessabili.

Leggendo le poesie di Maria Grazia Vai e di Tiziana Mignosa la mente non


può esimersi dal ripescare letture quasi proibite al tempo della scuola e se
non proibite mai prese in considerazione nelle ore di “italiano e letteratura”
in cui gli insegnanti si preoccupavano di ben altro che non di far leggere
agli allievi (o cocci vuoti da riempire di nozioni…) certa “poesia” che
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avrebbe potuto “scandalizzare” e in ogni caso sarebbe stata “non
compresa” nei “programmi didattici ministeriali”.
Così chi amava la poesia doveva “cercarsela” fuori dal contesto scolastico
… nelle biblioteche ed in ore “rubate” al poco tempo che rimaneva libero
da quegli studi imposti e male impostati…
E’ per questo “fai da te culturale” che il pensiero mi ritorna, leggendo
queste due splendide poetesse, ai nomi di altre poetesse che hanno
cantato amore ed eros fino dai tempi dell’ antica Grecia. Saffo è una
testimone di questa “lirica della passione”, audace fino alla trasgressività,
che canta con le liriche indirizzate alle fanciulle del suo “tiaso”.
In Italia si possono trovare esempi di una certa poesia fatta di “ribellione
silenziosa” e di “passione struggente” in alcuni sonetti di una fanciulla che
visse in Toscana nel 1.200 e di cui non si conosce il nome ma che fu
chiamata “Compiuta Donzella”.
E sempre in questo contesto vorrei ricordare alcuni nomi di poetesse
Italiane del ‘500 :
Gaspara Stampa, Vittoria Colonna, Veronica Gambara, Veronica Franco e
Tullia d’Aragona.

In Francia, Marceline Desbordes Valmore, fu definita da Paul Verlaine e da


Rambaud, poeti affermati, la sola donna di genio e di talento del XIX
secolo.
In America Latina quattro straordinarie figure femminili nacquero nello
spazio di pochi anni, dal 1889 al 1895. Sono: Gabriela Mistral, cilena,
Delmira Agustini e Juana de Ibarbourou, uruguayane e Alfonsina Storni,
argentina.
Come tutte le poetesse che hanno avuto il coraggio di scoprirsi, di mostrare
a tutti il loro cuore e le loro passioni politiche o private, sono state tacciate
di femminismo dai soliti benpensanti.
In realtà esse incarnano il femminismo e ne rappresentano le radici.
Ricche di una sensualità filtrata attraverso la più raffinata cultura all’interno
della loro particolare originalità, esse riflettono i grandi movimenti europei,
dal Simbolismo al Surrealismo al Futurismo, di cui la psicoanalisi andava
sempre più nutrendo la poesia.

MARIA GRAZIA VAI - La poesia dell’intimo svelato.

I soliti benpensanti potrebbero sicuramente scandalizzarsi leggendo queste


poesie di Maria Grazia Vai.
Io credo invece che non ci sia possibilità alcuna di scandalizzarsi di fronte
all’ Arte di esprimere sensazioni e sentimenti che fanno parte del “mondo”
di una donna, ma non solo, che ne disegnano una personalità passionale
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e coinvolgente ma allo stesso tempo fragile e composta, amante che non
tace e non fugge il desiderio ma al contempo ne traccia i contorni con un
linguaggio lieve e suadente, che coinvolge il lettore nella consapevolezza
di esserne completamente preso, attratto in un complesso di sensazioni cui
non può sottrarsi, sia esso uomo o donna.
Un uomo potrà sognare, una donna trovare se stessa o scoprire come
potersi “ritrovare” ed essere “se stessa”.
Non si possono tracciare confini in amore e neppure dettare leggi o voler
sottostare a quelle che da sempre sono state dettate da chi pensa che l’
amore possa essere in qualche modo relegato ad un ruolo che non gli
compete e cioè quello di “puro sentimento” che esclude ogni desiderio di
darsi e di ricevere, di donarsi alla persona che si ama e di volere altrettanto.
Nella poesia di Maria Grazia Vai l’ Amore non si placa e non si ferma, va
sempre oltre ogni spazio in cui
sembra perdersi e non si arrende neppure nella lontananza e forse è
proprio in essa che diventa dolce ossessione e fremente desiderio :

E ti respiro mentre ti penso


E il pensarti mi toglie il respiro

Amore come incessante pensiero rivolto all’ amato, amore profondamente


carnale eppure complesso e di una “Purezza” infinita che eleva la parola a
forma di armonico amplesso, tra brividi e sospiri, che si compone e
compenetra sentimenti e sensazioni mischiandoli con odori e sapori , con la
dolcezza dell’attimo vissuto e la constatazione mai amara del rimpianto di
qualcosa che si è avuto e che ancora si potrà avere e poi di nuovo
perdere e di nuovo avere …

E avvilupparmi ai tuoi pensieri,


mentre ti penso - e vibro
come un assolo di violino

Direi proprio che Maria Grazia Vai trasporta il lettore nella propria intimità e
nelle proprie passioni, ma nello stesso tempo lo conduce in una avventura
mai del tutto reale, colma di interrogativi che si presentano in ogni
momento e che lasciano adito al dubbio. In atmosfere rarefatte e cullati
da sussurri e parole che si fanno poesia, in notti di solitudini e di malinconici
rimpianti, di assenze e di vibranti attese è logico chiedersi, alla fine e solo
per il piacere di ottenere una risposta, se il mondo in cui ci sentiamo
trasportati sia reale o solo un sogno che vorremmo non finisse mai …
E quindi rimane nel lettore attento l’eterno dilemma : Realtà o sogno ?

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Una poesia che ci fa conoscere la donna nel suo intimo e ne esprime con
passione e sentimento ogni più recondito segreto.

TIZIANA MIGNOSA - La poesia dell’ Amore disilluso.


Mondo, cerca di capire! Il poeta - nel sonno - scopre la legge della stella e
la formula del fiore.
(Marina Cvetaeva – 1892-1941)

Leggere una poesia non è assolutamente la cosa più facile da fare! Prima
di tutto perché è necessario trovare il momento giusto, il momento in cui la
nostra mente è disposta ad estraniarsi completamente da ogni altro
pensiero e a cercare la porta che ci conduca dentro una persona a noi
estranea ma disposta a concedersi e forse anche già pronta, molto più di
te, a prendersi la tua anima … e poi anche perché è necessario trovarsi nel
posto giusto e nella giusta atmosfera.
Allora io credo che, ammesso di esserci assicurati il momento giusto, prima
di leggere queste poesie di Tiziana, bisogna essere certi di stare in mezzo
alla natura, ma ove questo non fosse possibile, andate almeno ad una
finestra e possibilmente spalancatela sul mondo …
Questa “poesia” sarà il vento che sferza sul viso, saranno i profumi, i colori,
la pioggia ed il sole, il silenzio ed il rumore, sarà desiderio ed emozione, gelo
e calore, anima e corpo …

Vento sui crinali


respiro
fino in fondo all’anima
libertà che il gelo dell’inverno spazza via.

La poesia di Tiziana “vive” di sensazioni che provengono dal profondo e si


confrontano sempre con una realtà che si staglia ben oltre e proietta il
lettore in una dimensione onirica e allo stesso tempo colma di tutto ciò che
è possibile “gustare” con gli occhi e che diventa tanto “vera” da goderla
con tutti i nostri sensi.

Il pensiero dell’ amato spesso si “confonde” con l “amore assoluto” e di


esso si nutre, di desiderio e di lontananza, di respiri e di calore che quasi si
diffondono nell’aria, di sospiri e di malinconia che mai però diventa
rimpianto. E l’ Amore non è mai platonico, è amore di pelle e brividi, di
calore e di gelo, quasi ad insinuarsi nelle viscere a far esplodere il mondo in
un insieme di “cocci” che poi si amalgamano nell’attimo in cui l’ amarsi
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raggiunge il suo equilibrio perfetto. E’ così che “accade” l’ Amore … in una
estasiante passione che ci misura, uomo e donna che soli esistiamo in esso,
con tutto ciò che ci circonda e che riusciamo a compenetrare solo
nell’assoluto sentimento che ci lega alla vita.

Bocciolo
che di sorpresa
rose e spine sul diletto delle ventidue
al tepore della novità
si schiude

Mi permetto ancora di far notare un particolare : le due poesie scritte a


quattro mani ci fanno ancora meglio comprendere come e quanto queste
due poetesse siano in piena sintonia di poetica e di vita…
In esse Maria Grazia e Tiziana “compenetrano perfettamente” le loro
personalità e danno modo al lettore ancora una volta di interrogarsi sul
tema poetico di ognuna. E’ qui che si intrecciano i loro due “mondi” e
riescono a creare due poesie di cui ognuna riflette nell’altra le proprie
sensazioni cercando di “viverle” come nello specchio della propria anima.
Tanto che è impossibile individuare chi delle due abbia scritto “cosa”… E si
potrebbe addirittura pensare che invece Maria Grazia abbia scritto
“Languide emozioni” e Tiziana “Il Mare in autunno” .

E adesso direi che forse per troppo tempo ho “distratto” il lettore, ove
avesse voluto soffermarsi su questa prefazione, rinunciando a leggere
subito le poesie di questo bellissimo volume.
Per questo intendo semmai scusarmi … non per aver letto in anteprima le
poesie !

Chi ha il privilegio di tenere fra le mani questo libro mi comprenderà … solo


dopo aver letto con la massima attenzione … e con il cuore aperto alla
poesia, all’ amore e alla passione !

Italo Zingoni

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Languide emozioni
( Sulle note Cafe del mar Stan Getz )

Emozioni dello stesso sogno


che afferro
e sul fremito lascio andare

sfumature a sfioro sulla pelle


stessa sostanza
che voglio ma che ho paura di tenere.

Gocce dello stesso brivido


che asciugo
ma col fiato stretto ai fianchi voglio bere

lembi sottili ricamati a velo


umidi pensieri
nei sorseggi a labbra schiuse d’una rosa

Maria Grazia Vai & Tiziana Mignosa

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Il gioco delle ventidue

Bocciolo
che di sorpresa
rose e spine sul diletto delle ventidue
al tepore della novità
si schiude

era quasi palpabile


l’energia che l’altra sera ho annusato nell’aria
frizzante e sottile
mi ha tenuto compagnia
lungo la notte desta.

Calde maree
vanno
e poi ritornano
tra la forza del potere
il tremolio del dubbio e lo stupore

gelido graffio, brivido e piacere … fanno l’amore con la pelle.


Alla parola che si spoglia
il sussulto
si fa presto treccia
carezza e sferza
assolvono i pensieri.

Leggero è il tocco
anima ad anima
rassicura l’angelo
deciso ma impalpabile
strappa paura e tempo

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ma la donna
di sorriso allaccia la puntata e fugge
dono si fa dono all’attimo
strega e carne
adesso.

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Le jeu de vingt deux heures

Bouton
que de surprise
roses et épines autour de la délectation de vingt deux heures
à la tiédeur de la nouveauté
s'entrouvre

c'était presque palpable


l'énergie que l'autre soir j'ai flairé dans l'air
pétillante et subtile
elle m'a tenu compagnie
tout au long de la nuit éveillée.

Chaudes marées
elles vont
et puis reviennent
entre la force du pouvoir
le tremblement du doute et la stupeur
griffure glaciale, frisson et plaisir... je fais l'amour avec la peau.
A la parole qui se déshabille
le sursaut
se fait vite tresse
caresse et fouet
les pensées s'acquittent.

Léger est le toucher


ame à ame
rassure l'ange
décidé mais impalpable
arrache la peur et le temps

mais la femme
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de sourire noue l'épisode et fuit
don elle se fait don à l'instant
sorcière et chair
maintenant.

Tiziana Mignosa

traduzione di : Gilda Massari

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Se mi guardi

Vestirmi di te, vorrei.


Dei tuoi sguardi
sdraiati
a margine degli occhi.

Sentirli
ciondolare al seno

E non avere altro


dentro al cuore
se non un bacio
a tracimarmi lento

Goccia su goccia
fiato nel fiato
negli orli più nascosti
fra lembi
di pelle increduli
e sopiti

Nei tuoi occhi,


vorrei
essere fibra,
filo
d'anima
imbastita

E se mi guardi,
vorrei

leggermi Amore.

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Si tu me regardes

M'habiller de toi,je voudrais


de tes regards
allongés
en marge de tes yeux,

Les sentir
balancer au sein

Et n'avoir rien d'autre


dans le coeur
sinon un baiser
pour me déborder lentement

Goutte sur goutte


souffle dans le souffle
dans les rebords les plus cachés
entre les pans
de peaux incrédules
et apaisées

Dans tes yeux,


je voudrais
etre fibre,
fil d'ame
batie

Et si tu me regardes,
je voudrais
me lire Amour

(Maria Grazia Vai - traduzione di : Gilda Massari)

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Tiziana Mignosa & Maria Grazia Vai

TRENTATRESOSPIRI

ISBN 978-88-6332-060-2

Sigla: Edizioni Miele


Collana: Percorsi InVersi
Genere: silloge poetica
Formato: 14x21 cm
Pagine: 216
Prezzo: Euro 12.00
Edizione: prima
Volumi: 1
Confezione: brossura

Quanti segreti nascondono le donne?


questo libro, che le autrici dicono scritto a quatto mani, è in realtà
un libro di poesia scritto con tutti i sensi di una donna, anzi, di due
donne, uniche e incommensurabili come solo l’ “essere donna” può
rendere le donne.
Che cosa è in fondo “fare” della propria sensualità una normale
componente della vita ? Essa lo è.
Che cosa è farne poesia ? Essa lo è.
Che cosa è parlare apertamente d’amore e delle sensazioni che
solo l’amore può dare ?
Dire, dirsi, parlare, parlarsi, farsi complici e ladri, rubare per rubarsi,
prendere per dare e darsi a chi si prende … per amore, solo per
Amore…

Testo a fronte in lingua francese – Traduzione di Gilda Massari


Prefazione di Italo Zingoni

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«Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi o, come
gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.»
[Flaubert - Lettera a Mille de Chantepie, 1857]

Il nostro slogan?

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