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Nel secondo atto sino al finale abbiamo invece:

S D T °Tp °S°S °Sl T °S°S °Sl S °Sp °Tl °Sl DD °Tp

ovvero:
°S D °T °S °S T °S °T °S D °T
°S D °T °S °T °S °T °S D °T
°S D °T °S °T °S D °T
°S D °T °S D °T

L’ultimo finale:

T °Sp °Tp °T S T

quindi:

°T °S °T °S °T
°T °S °T
°T

Il tutto quindi acquisterebbe una logica formale di ampio respiro secondo le seguenti
considerazioni:

1. la prima parte del primo atto appare fondamentalmente imperniata sulla funzione di °T
2. il primo finale rimane aperto su D
3. la prima parte del secondo atto invece non è riducibile ad un'unica funzione, ma partecipa a
livello profondo di due grandi cadenze
4. l’ultimo finale riporta sostanzialmente a °T, funzione su cui è principalmente basato.

Rimandiamo ad altra sede la verifica di eventuali collegamenti tra le funzioni individuabili a livello
macroformale, che stabiliscono una logica strutturale e dei punti di volta funzionali ben precisi, e la
struttura drammaturgica del libretto.

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