Sei sulla pagina 1di 1

L’esempio precedente è preso dall’Album della Gioventù di Schumann, la “Marcia di

soldati”. Sopra il pentagramma ogni livello di linea vuole mettere in evidenza rispettivamente, dal
basso all’alto, gli incisi, le semifrasi, le frasi. Notiamo che la prima semifrase è caratterizzata
armonicamente da un’estensione di T attraverso la S. La seconda semifrase presenta anch’essa
un’estensione di T, alla fine della semifrase, ora attraverso la D. A livello melodico le due
estensioni sono collegate dal fatto che iniziano entrambe sulla nota “si”, per cui, così come a livello
di frase troviamo un’altra estensione, ugualmente anche la melodia può essere letta ad un livello più
astratto, come una successione del tipo “si……si la sol”, ovvero “si……sol”. Per evidenziare
ancora lo stretto legame tra armonia e profilo melodico, vediamo come la prima estensione provoca
la nota di volta “mi”, per cui a livello di semifrase viene evidenziata la successione melodica “re-
mi-re” tra le prime due battute. Analogamente succede con l’inizio della seconda frase, mentre la
fine del periodo presenta l’estensione della D attraverso la DD. Qui avviene la risoluzione della
traiettoria armonica, con la cadenza sospesa sulla D, e quindi l’abbandono del periodo su una
posizione armonicamente “aperta”, in attesa di conclusione.

L’esempio precedente si riferisce ad un Valzer di Schubert. In questo caso dobbiamo


evidenziare innanzitutto il fatto che tutto il periodo si svolge sostanzialmente a livello profondo
come un’unica cadenza del tipo T-S-D-T. Interessante la piccola digressione, in forma di
estensione, sulla funzione Sp, che attraverso la sua dominante (D)Sp acquista per un momento una
posizione di rilievo. Le due frasi infine hanno una struttura differente: la prima consiste di due
procedimenti simili, condotti per semifrase, del tipo estensione + altra funzione, a strutturare una
progressione, ovvero estensione di T + funzione di S per la prima semifrase, e poi estensione di Sp
+ funzione di D per la seconda. L’ultima frase appare più statica, muovendosi intorno alla nota mi
bemolle, con una estensione di D condotta su un ritmo armonico più lento rispetto alle estensioni
precedenti. Da notare infine che la progressione genera un’ascesa verso l’ultima frase, per cui
abbiamo un doppio gioco melodico, con le note iniziali delle mis. 1, 3, 5, ovvero do-re bemolle-mi
bemolle, oppure con le note più gravi del gruppo in levare e delle batt. 2, 4, 8, ovvero mi bemolle,
fa, sol, la bemolle.

Potrebbero piacerti anche