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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Elementi di statistica e di
calcolo delle probabilità

Prof. Andrea Grassi, Ph.D. © 2020 - Corso di Impianti Meccanici 1


Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Statistica

Statistica
• È una scienza che si propone di classificare una
popolazione composta da 𝑁 individui in
relazione ad un unico aspetto (attributo) che
interessa l’indagine.
• Def: popolazione: è l’insieme di individui sui
quali si effettua l’indagine statistica. Gli individui
devono possedere l’attributo che si intende
studiare.

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Statistica

• Def: attributo: generalmente indicato con 𝑋, è


una particolare caratteristica degli individui della
popolazione che si manifesta in essi con forme
(valori argomentali) differenti. L’attributo, per
essere tale, deve soddisfare le seguenti
caratteristiche:
– Ogni individuo deve poter possedere una e una sola forma
dell’attributo.
– Più individui possono possedere la stessa forma dell’attributo
(concetto di classe).
– L’attributo deve essere presente con almeno due forme
diverse, cioè la popolazione deve essere eterogenea rispetto
all’attributo.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Statistica

• L’attributo X può altresì essere:


– discreto, se assume un numero finito di forme;
– continuo, se assume tutte le possibili forme con
continuità.

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Variabile statistica ad una dimensione

Variabile statistica ad una dimensione


• Consideriamo un attributo discreto che può
assumere 𝑛 forme (o valori argomentali).

𝑥1 , 𝑥2 , … , 𝑥𝑛

• La variabile statistica è rappresentata con una


doppia successione in corrispondenza biunivoca
tra le forme dell’attributo e la frequenza con cui
l’attributo si è manifestato nella popolazione
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Variabile statistica ad una dimensione

𝑥1 𝑥2 … 𝑥𝑛 forme dell’attributo
𝑋 ቐ
𝑓1 𝑓2 … 𝑓𝑛 frequenze assolute

• Oppure, in termini di frequenze relative

𝑥1 𝑥2 … 𝑥𝑛 forme dell’attributo

𝑋 𝑓1 𝑓2 𝑓𝑛
… frequenze relative
𝑁 𝑁 𝑁
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Variabile statistica ad una dimensione

• Valgono le seguenti relazioni

෍ 𝑓𝑖 = 𝑁
𝑖=1

𝑛
𝑓𝑖
෍ =1
𝑁
𝑖=1

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Variabile statistica ad una dimensione

• Le frequenze godono della proprietà additiva.


• Quindi, se si crea una classe

𝐶1 = 𝑥1 , 𝑥2 , 𝑥3

• La sua frequenza assoluta sarà

𝑓𝐶1 = 𝑓1 + 𝑓2 + 𝑓3

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Rappresentazione grafica di una variabile statistica

Rappresentazione grafica di una variabile


statistica
• Fornisce una rappresentazione qualitativa della
variabile statistica.
• Si riportano i valori argomentali sulle ascisse e le
frequenze (assolute o relative) sulle ordinate,
ottenendo la distribuzione delle frequenze.
• Le altezze delle linee sono proporzionali alla
frequenza.

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Rappresentazione grafica di una variabile statistica

x1 x2 xn x

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Rappresentazione grafica di una variabile statistica

• Quando i valori argomentali sono parecchi,


conviene definire delle classi e passare alla
rappresentazione ad istogrammi.
• Data la valenza della proprietà additiva, la
frequenza di una classe è la somma delle
frequenze dei valori argomentali contenuti nella
classe stessa.
• Si deve dapprima definire una unità di misura, ad
esempio 𝑚0 .

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Rappresentazione grafica di una variabile statistica

• Le altezze degli istogrammi sono quindi date


dalla relazione
𝑓𝐶𝑖 𝑓𝐶𝑖 1
𝑦𝑖 = 𝑚 = = ∙ ෍ 𝑓𝑘
𝑖 𝑘𝑖 𝑘𝑖
𝑚0 𝑥𝑘 ∈𝐶𝑖

dove
𝑚𝑖
𝑘𝑖 =
𝑚0
rappresenta l’ampiezza della classe 𝑖-esima in
termini di numero di unità di misura.
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Rappresentazione grafica di una variabile statistica

• Si possono avere classi di ampiezza costante.


(nel caso rappresentato di valore pari alla misura 𝑚0 )
f

y1

x1 x2 xn x

C1 C2 Cp

m0

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Rappresentazione grafica di una variabile statistica

• Può essere a volte utile definite classi di


ampiezza diversa.
f

y1

x1 x2 xn x
C1 C2 Cq
m1

m0
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Cumulativa di frequenze

Cumulativa di frequenze (o funzione di


distribuzione)
• Si indica con 𝐹, ed è rappresentata dalla
seguente doppia successione in corrispondenza
biunivoca

𝑥1 𝑥2 … 𝑥𝑛
𝑋 𝑓1 𝑓1 + 𝑓2 𝑓1 + 𝑓2 + ⋯ + 𝑓𝑛
𝐹1 = 𝐹2 = … 𝐹𝑛 = =1
𝑁 𝑁 𝑁

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Cumulativa di frequenze

• La 𝐹𝑖 è quindi definita come


𝑖
𝑓𝑘
𝐹𝑖 = ෍
𝑁
𝑘=1

• Si osserva inoltre che 0 ≤ 𝐹 𝑋 ≤ 1, essendo


𝑛
𝑓𝑘
𝐹𝑛 = ෍ = 1
𝑁
𝑘=1

• Per la proprietà additiva delle frequenze, il concetto


di cumulativa può essere esteso alle classi.
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Cumulativa di frequenze

f
N

x1 x2 xn x

C1 C2 Cp
F

0
C1 C2 Cp

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Moda, mediana e quantili

Moda, mediane e quantili


• Def: moda. È il valore argomentale a cui
corrisponde la massima frequenza rispetto ai
valori argomentali che lo precedono e lo seguono.
f

x1 x2 xn x

C1 C2 Cp

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Moda, mediana e quantili

• Possono esistere varabili statistiche plurimodali


(come quella della slide precedente), unimodali o
zeromodali.

f f
unimodale zeromodale

x x

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Moda, mediana e quantili

• Def: mediana. È quel valore argomentale 𝑥𝑀 (o


𝐶𝑀 ) tale che il 50% della popolazione assume
valori argomentali ≤ 𝑥𝑀 (o ≤ 𝐶𝑀 ).
F

0.75

0.5
M Q3
0.25
Q1
0
C1 C2 C3 C6 C7 Cp

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Moda, mediana e quantili

• I quantili sono definiti come la mediana, solo che


sono riferiti a:
– 𝐹 ≤ 0.25, primo quantile 𝑄1 ;
– 𝐹 ≤ 0.5, secondo quantile 𝑄2 , coincidente con
la mediana 𝑀 per definizione;
– 𝐹 ≤ 0.75, terzo quantile 𝑄3 ;

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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

Rappresentazione sintetica di una variabile


statistica

• Fornisce una rappresentazione quantitativa della


variabile statistica e ci permette di studiarla con
regole matematiche.
• La rappresentazione sintetica è basata sui
cosiddetti momenti.

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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

• Def: momento di ordine 𝒌 rispetto al polo 𝝑


𝑛
𝑘
𝑓𝑖
𝑚𝑘,𝜗 = ෍ 𝑥𝑖 − 𝜗 ∙
𝑁
𝑖=1

• I momenti più significativi sono tre:


1) Media: momento di ordine 1 rispetto al polo 0:
𝑛 𝑛
1
𝑓𝑖 𝑓𝑖
𝑀 = 𝑥ҧ = 𝑚1,0 = ෍ 𝑥𝑖 − 0 ∙ = ෍ 𝑥𝑖 ∙
𝑁 𝑁
𝑖=1 𝑖=1

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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

2) Valore quadratico medio: momento di ordine 2


rispetto al polo 0:
𝑛 𝑛
2
𝑓𝑖 2 𝑓𝑖
𝑀2 = 𝑚2,0 = ෍ 𝑥𝑖 − 0 ∙ = ෍ 𝑥𝑖 ∙
𝑁 𝑁
𝑖=1 𝑖=1

3) Varianza: momento di ordine 2 rispetto al polo


𝑀:
𝑛
2 2
𝑓𝑖
𝜎 = 𝑚2,𝑀 = ෍ 𝑥𝑖 − 𝑀 ∙
𝑁
𝑖=1
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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

• La media indica la posizione dell’attributo


all’interno della popolazione, mentre la varianza
indica come i valori argomentali si disperdono
attorno alla media.
• Si hanno inoltre altri parametri significativi:
Scarto: rappresenta la distanza tra il valore
argomentale e la media:

𝜐𝑖 = 𝑥𝑖 − 𝑀

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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

Scarto quadratico medio (o deviazione


standard):

𝑛
𝑓𝑖
𝜎= 𝜎2 = 2
෍ 𝑥𝑖 − 𝑀 ∙
𝑁
𝑖=1

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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

Osservazioni
1) La variabile statistica formata dagli scarti (𝜐) ha
valor medio nullo:
𝑛 𝑛
1
𝑓𝑖 𝑓𝑖
𝑚1,0 𝜐 = ෍ 𝜐𝑖 − 0 ∙ = ෍ 𝑥𝑖 − 𝑀 ∙ =
𝑁 𝑁
𝑖=1 𝑖=1

𝑛 𝑛
𝑓𝑖 𝑓𝑖
= ෍ 𝑥𝑖 ∙ − 𝑀 ∙ ෍ = 𝑀 − 𝑀 ∙ 1 = 0
𝑁 𝑁
𝑖=1 𝑖=1

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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

2) La media 𝑀 è il valore del polo 𝜗 per cui è


minimo il momento del secondo ordine:
𝑛
2
𝑓𝑖
𝑚2,𝜗 = ෍ 𝑥𝑖 − 𝜗 ∙
𝑁
𝑖=1
𝑛
𝑑𝑚2,𝜗 𝑓𝑖
= −2 ∙ ෍ 𝑥𝑖 − 𝜗 ∙ = 0
𝑑𝜗 𝑁
𝑖=1

𝑛 𝑛 𝑛
𝑓𝑖 𝑓𝑖 𝑓𝑖
෍ 𝑥𝑖 − 𝜗 ∙ ෍ = 0 ⇒ 𝜗 = ෍ 𝑥𝑖 = 𝑀
𝑁 𝑁 𝑁
𝑖=1 𝑖=1 𝑖=1

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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

3) Vale la relazione 𝜎 2 = 𝑀2 − 𝑀2
𝑛
2
𝑓
2 𝑖
𝜎 = ෍ 𝑥𝑖 − 𝑀 =
𝑁
𝑖=1

𝑛 𝑛 𝑛
2 𝑓𝑖 𝑓𝑖 2
𝑓𝑖
= ෍ 𝑥𝑖 − 2 ∙ 𝑀 ∙ ෍ 𝑥𝑖 + 𝑀 ∙ ෍ =
𝑁 𝑁 𝑁
𝑖=1 𝑖=1 𝑖=1

= 𝑀2 − 2 ∙ 𝑀 ∙ 𝑀 + 𝑀2 ∙ 1 = 𝑀2 − 𝑀2

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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

Esercizio
• Un’indagine statistica eseguita su di una classe di
30 individui per studiare la distribuzione dell’età
ha dato i seguenti risultati:
età 18 20 23 24 25 28 29 30 37 40 42
frequenza 3 4 6 5 2 3 1 2 2 1 1

• Si calcolino media, valore quadratico medio,


varianza e deviazione standard.

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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

Soluzione
𝑛
𝑓𝑖
𝑀 = ෍ 𝑥𝑖 ∙ =
𝑁
𝑖=1
18 ∙ 3 + 20 ∙ 4 + 23 ∙ 6 + 24 ∙ 5 + 25 ∙ 2 + 28 ∙ 3 + 29 ∙ 1 + 30 ∙ 2 + 37 ∙ 2 + 40 ∙ 1 + 42 ∙ 1
= =
3+4+6+5+2+3+1+2+2+1+1

= 25.7 anni

𝑛
𝑓𝑖
𝑀2 = ෍ 𝑥𝑖2 ∙ =
𝑁
𝑖=1

182 ∙ 3 + 202 ∙ 4 + 232 ∙ 6 + 242 ∙ 5 + 252 ∙ 2 + 282 ∙ 3 + 292 ∙ 1 + 302 ∙ 2 + 372 ∙ 2 + 402 ∙ 1 + 422 ∙ 1
= =
3+4+6+5+2+3+1+2+2+1+1

= 699
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Rappresentazione sintetica di una variabile statistica

𝜎 2 = 𝑀2 − 𝑀2 = 699 − 25.72 = 38.51

𝜎 = 𝜎 2 = 38.51 = 6.21 anni

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità


• Lo studio statistico visto finora è riferito ad una
serie di valori argomentali e frequenze note a
priori.
• In particolare, si definisce un esperimento (es:
misura delle età degli individui della classe), poi
si effettuano le misurazioni ed infine, sulla base
dei dati ottenuti, si possono definire alcune
caratteristiche come 𝑀, 𝑀2 , e 𝜎 2 .

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

• Ora invece supponiamo di avere a che fare con


un esperimento ripetibile, il cui risultato sia
governato da variabili casuali, cioè che non è
possibile prevedere a priori. Nella pratica, le
variabili casuali sono i disturbi che modificano il
valore della misura.
• Se si effettua l’esperimento una sola volta, non si
è sicuri che il risultato ottenuto sia quello “vero”.

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Calcolo delle probabilità

Esempio
• consideriamo che l’esperimento sia il lancio di un
dado.
• Se al primo lancio esce il numero 2, non significa
che ad ogni altro lancio uscirà sempre il 2.
• Questo perché il risultato è governato da
variabili casuali imprevedibili.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

• Per aggirare il problema, effettuiamo prove


ripetute dello stesso esperimento e acquisiamo
tutti i possibili risultati e le frequenze con cui
questi si sono manifestati.
• Effettuiamo poi un’analisi statistica dei risultati.
• Quindi:
• popolazione: l’insieme delle 𝑁 prove effettuate;
• argomento 𝑋 (o variabile casuale): tutti i possibili
risultati dell’esperimento;
𝑓𝑖
• : frequenze relative dei valori argomentali 𝑥𝑖 .
𝑁
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

• Definiamo:
𝐴 l’insieme di tutti i possibili risultati
dell’esperimento.
𝐵 un sottoinsieme di 𝐴 che rappresenta i
risultati che corrispondono ad un esito
positivo dell’esperimento.
Esempio: Consideriamo il lancio del dado, e definiamo
come esito positivo dell’esperimento l’uscita del
numero 2, quindi:
𝐴 = 1,2,3,4,5,6
𝐵= 2
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

• Se effettuiamo l’esperimento un numero


grandissimo di volte, notiamo che la frequenza
𝑓𝐵
relativa con la quale l’esperimento risulta
𝑁
verificato tende ad un limite costante.
• Cioè, esiste un numero 𝑝 tale che, se
l’esperimento è ripetuto un numero infinito di
volte, la frequenza relativa con la quale
l’esperimento risulta verificato tende a 𝑝.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

• Matematicamente:
𝑓𝐵
∃𝑝 ∶ ∀𝑁 →∞ ⟹ ⟶𝑝
𝑁
• Questa legge è detta legge empirica del caso e
rappresenta una regolarità statistica.
• Pur avendo a che fare con esperimenti governati
da fenomeni casuali che portano a risultati
diversi, elaborando un grande numero di risultati
si può notare che questi ultimi si distribuiscono
con una certa regolarità.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

• Dalla legge empirica del caso è stata derivata la


teoria assiomistica della probabilità, che,
essendo un assioma, non può essere dimostrata.
• Questa teoria definisce la funzione di probabilità
e la probabilità che un evento ha di verificarsi.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

• Def: funzione probabilità e probabilità


Siano
𝐸1 , 𝐸2 , … , 𝐸𝑛 tutti i possibili eventi (risultati) che si
possono verificare in un esperimento;
𝐸𝑖 ed 𝐸𝑗 , con 𝑖 ≠ 𝑗, due eventi che si escludono a
vicenda;
𝐸𝑖 + 𝐸𝑗 un nuovo evento in cui 𝐸𝑖 ed 𝐸𝑗 sono
considerati in modo indifferenziato;
𝑆 = 𝐸1 + 𝐸2 + ⋯ + 𝐸𝑛 l’evento certo, cioè quello che
comprende tutti i possibili risultati e che quindi si
verifica ad ogni ripetizione dell’esperimento.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

Si dice che 𝑃 è una funzione probabilità, e che


𝑃 𝐸𝑖 è la probabilità dell’evento 𝐸𝑖 , se

1) 𝑃 𝐸𝑖 ≥ 0
2) 𝑃 𝐸𝑖 + 𝐸𝑗 = 𝑃 𝐸𝑖 + 𝑃 𝐸𝑗
3) 𝑃 𝑆 = 1

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

• Come si può notare, la teoria assiomistica della


probabilità non fornisce nessun metodo per
stabilire la probabilità di un evento.
• La probabilità di un evento è quindi qualcosa che
può essere fissata arbitrariamente purché
soddisfi i 3 principi precedentemente esposti.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

• Nella pratica, la probabilità può essere assegnata


nei seguenti modi:
1. in base alla frequenza relativa con cui l’evento si
verifica, se si hanno a disposizione i risultati di molti
esperimenti;
2. in base al rapporto tra il numero di possibili risultati
in cui l’esperimento è verificato ed il numero totale
dei possibili risultati, se i risultati sono equiprobabili
(es: dado);
3. in base al grado di fiducia che si ha nel verificarsi di
un certo evento.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità

• Teorema di Bernouilli (anche detto legge dei


grandi numeri)
Fissato un numero 𝜀 piccolo a piacere, la probabilità che
la differenza tra la probabilità 𝑝 dell’evento e la
𝑓
frequenza relativa con cui l’evento si è verificato negli
𝑁
𝑁 esperimenti sia minore di 𝜀 è uguale a 1 se 𝑁 tende
all’infinito (praticamente, se 𝑁 è molto grande).

𝑓
lim 𝑃 𝑝− <𝜀 =1
𝑁→∞ 𝑁

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità totali e composte

Probabilità totali e composte

• Sia 𝑆 l’insieme di tutti gli 𝑛 possibili risultati


dell’esperimento.
• Ipotizziamo che tutti i risultati abbiano la stessa
probabilità di verificarsi (equiprobabilità).
• Consideriamo un evento 𝐸1 che rappresenta tutti
i risultati positivi dell’esperimento.

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Probabilità totali e composte

S
n

E1
n1

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità totali e composte

• Quando vige l’ipotesi di equiprobabilità, la


probabilità dell’evento 𝐸1 è data da:

𝑛1
𝑃 𝐸1 =
𝑛

Nel caso del lancio del dado, se il dado non è


truccato (equiprobabilità), la probabilità che esca
1
uno qualunque dei numeri in un lancio è .
6

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità totali e composte

• Si considerino ora due eventi 𝐸1 e 𝐸2 correlati tra


loro, cioè che vi sia la possibilità che si verifichino
entrambi in un esperimento.
S
n
E2 n2
𝑛1′ = 𝑛1 − 𝑛12
n2
E1
n12
𝑛2′ = 𝑛2 − 𝑛12
n1
n1

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità totali e composte

• Si possono determinare le seguenti probabilità:

𝑛1′ + 𝑛2′ + 𝑛12


𝑃 𝐸1 ∪ 𝐸2 =
𝑛

𝑛1′ + 𝑛2′ + 2 ∙ 𝑛12


𝑃 𝐸1 + 𝑃 𝐸2 =
𝑛

𝑛12
𝑃 𝐸1 𝐸2 =
𝑛

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità totali e composte

• Vale la relazione:

𝑃 𝐸1 ∪ 𝐸2 = 𝑃 𝐸1 + 𝑃 𝐸2 − 𝑃 𝐸1 𝐸2

• Se i due eventi 𝐸1 ed 𝐸2 sono tra loro


incompatibili, cioè, se si verifica l’uno non si può
verificare l’altro (insiemi disgiunti), si ha che:

𝑃 𝐸1 ∪ 𝐸2 = 𝑃 𝐸1 + 𝑃 𝐸2

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Probabilità totali e composte

Esempio
• Si considerino due dadi. Si vuole determinare la
probabilità che in un lancio dei due dadi esca il 7.

1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 Ω
2,1 2,2 2,3 2,4 2,5 2,6
3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 3,6 6 1
𝑃 7 = =
4,1 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 36 6
5,1 5,2 5,3 5,4 5,5 5,6
6,1 6,2 6,3 6,4 6,5 6,6
Ω
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

Probabilità condizionata
• Si considerino due eventi 𝐸1 ed 𝐸2 , definiti come
negli insiemi mostrati in precedenza.
• Si supponga per ipotesi che in un esperimento si
sia verificato l’evento 𝐸2 .
• Si vuole conoscere la probabilità che in
quell’esperimento si sia verificato anche l’evento
𝐸1 .

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

• Si vuole cioè determinare la probabilità che si


verifichi 𝐸1 dato che si è verificato 𝐸2 .
𝑛12 𝑛12 𝑛 𝑃 𝐸1 𝐸2
𝑃 𝐸1 |𝐸2 = = ⋅ =
𝑛2 𝑛 𝑛2 𝑃 𝐸2
Si può anche scrivere:
𝑃 𝐸1 𝐸2 = 𝑃 𝐸1 |𝐸2 ⋅ 𝑃 𝐸2
oppure
𝑃 𝐸2 𝐸1 = 𝑃 𝐸2 |𝐸1 ⋅ 𝑃 𝐸1
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

• Ovviamente, se gli insiemi di 𝐸1 ed 𝐸2 sono


disgiunti, cioè gli eventi sono incompatibili, si ha
che:
𝑃 𝐸1 |𝐸2 = 𝑃 𝐸2 |𝐸1 = 0
• Si dice che 𝐸1 è indipendente da 𝐸2 se:
𝑃 𝐸1 |𝐸2 = 𝑃 𝐸1

In questo caso, e solo in questo caso, si ha che:


𝑃 𝐸1 𝐸2 = 𝑃 𝐸1 ⋅ 𝑃 𝐸2
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

Esempio
• Si abbiano 40 transistor, di cui 5 sono difettosi e
10 parzialmente difettosi, mentre i rimanenti 25
sono di qualità standard.
• Ogni transistor ha la stessa probabilità di essere
pescato dal contenitore.
• Estraiamo un transistor e vediamo che non è
difettoso.
• Vogliamo conoscere la probabilità che esso sia di
qualità standard.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

Soluzione
Definiamo
𝑛 = 40
𝐷 = 5, l’insieme dei difettosi
𝑍 = 10, l’insieme dei parzialmente difettosi
𝑄 = 25, l’insieme degli standard

Dato che il transistor non è difettoso, può essere di


qualità standard oppure parzialmente difettoso.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

𝑃 𝑄𝐷𝐶
𝑃 𝑄|𝑍 + 𝑄 = 𝑃 𝑄|𝐷𝐶 =
𝑃 𝐷𝐶

Dato che 𝐷 𝐶 = 𝑍 + 𝑄, allora 𝑄 è interamente


contenuto in 𝐷 𝐶 , quindi:

𝑃 𝑄𝐷𝐶 = 𝑃 𝑄
Perciò si ottiene:
25
𝑃 𝑄 40 5
𝑃 𝑄|𝐷𝐶 = = = = 71.4%
𝑃 𝐷 𝐶 35 7
40
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

Formula di Bayes
• Si considerino i seguenti insiemi di risultati
equiprobabili.

𝐸 𝐹
𝐸𝐹 Ω

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

𝐸 𝐹
𝐶 𝐸𝐹 Ω
𝐸 = 𝐸𝐹 ∪ 𝐸𝐹 𝐸𝐹 𝐶

𝑃 𝐸 = 𝑃 𝐸𝐹 + 𝑃 𝐸𝐹 𝐶
Sviluppando si ottiene:
𝑃 𝐸 = 𝑃 𝐸|𝐹 ∙ 𝑃 𝐹 + 𝑃 𝐸|𝐹 𝐶 ∙ 1 − 𝑃 𝐹
Si nota come questa formula rappresenti una
media pesata rispetto a 𝑃 𝐹 .
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

Esempio
• Un laboratorio di analisi analizza il sangue per
verificare la presenza di un determinato virus.
• Il test ha una efficienza del 99%, cioè il test può
rilevare un falso positivo (presenza del virus in
un individuo sano) con probabilità del 1%.
• Il virus è presente nello 0.5% della popolazione.
• Si calcoli la probabilità che un individuo a cui
viene diagnosticato il virus sia effettivamente
malato.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

Soluzione
Definiamo
𝑀, insieme degli individui malati
𝑇, insieme degli individui per i quali il test
fornisce il risultato positivo

Si richiede di calcolare la seguente probabilità:


𝑃 𝑀𝑇 𝑃 𝑇𝑀
𝑃 𝑀|𝑇 = =
𝑃 𝑇 𝑃 𝑇

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

Osserviamo che
𝑇 = 𝑇𝑀 ∪ 𝑇𝑀𝐶
in quanto l’insieme degli individui per i quali il test
fornisce il risultato positivo è dato dall’unione di
quelli malati per i quali il test ha funzionato
correttamente, più quelli sani 𝑀𝐶 per i quali il
test ha dato un falso positivo.
Possiamo quindi esprimere 𝑃 𝑇 utilizzando la
formula di Bayes:
𝑃 𝑇 = 𝑃 𝑇|𝑀 ∙ 𝑃 𝑀 + 𝑃 𝑇|𝑀𝐶 ∙ 1 − 𝑃 𝑀
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Probabilità condizionata

Quindi
𝑃 𝑇𝑀 𝑃 𝑇|𝑀 ∙ 𝑃 𝑀
𝑃 𝑀|𝑇 = = =
𝑃 𝑇 𝑃 𝑇|𝑀 ∙ 𝑃 𝑀 + 𝑃 𝑇|𝑀𝐶 ∙ 1 − 𝑃 𝑀

0.99 ∙ 0.005
= = 0.332
0.99 ∙ 0.005 + 0.01 ∙ 1 − 0.005

Il test è quindi in grado di rilevare un malato vero


con una probabilità di solo il 33.2%, in quanto una
probabilità di avere falsi positivi del 1%, applicata
ad una popolazione che è sana per il 99.5%, rende
comunque il test non sufficientemente preciso.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabile casuale a una dimensione

Variabile casuale a una dimensione


• Def: variabile casuale.
una quantità variabile 𝑋 suscettibile di assumere
valori argomentali 𝑥1 , 𝑥2 , … , 𝑥𝑛 ciascuno dei
quali può essere estratto a caso rispettivamente
𝑛
σ
con probabilità 𝑝1 , 𝑝2 , … , 𝑝𝑛 tali che 𝑖=1 𝑝𝑖 = 1.

𝑥1 𝑥2 … 𝑥𝑛 forme dell’attributo
𝑋 ቐ
𝑝1 𝑝2 … 𝑝𝑛 probabilità

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabile casuale a una dimensione

• La variabile statistica e la variabile casuale sono


concettualmente diverse.
• La prima è il risultato di una classificazione
effettiva eseguita su individui concreti, la
seconda è il risultato di una classificazione
ipotetica che non riguarda la composizione della
popolazione ma le modalità con cui le estrazioni
sono fatte sulla popolazione.
• Anche le variabili casuali possono essere
rappresentate in modo grafico o sintetico come
si è già visto per le variabili statistiche.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabile casuale discreta

Variabile casuale discreta

• Un variabile casuale è discreta quando può


assumere un numero finito di valori argomentali
in un intervallo.
• In una variabile casuale discreta, ad ogni valore
argomentale corrisponde un valore di probabilità
finito.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabile casuale discreta

p n
 pi = 1
i =1

p2

p1 pn

x1 x2 xn x

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabile casuale continua

Variabile casuale continua


• Una variabile casuale è continua quando assume
infiniti valori argomentali in un determinato
intervallo.
• Quando una variabile casuale è continua non ha più
senso parlare di probabilità di estrazione di un
determinato valore argomentale.
• Ciò è dovuto al fatto che, dovendo essere pari a 1 la
somma delle probabilità di tutti i valori ed essendo
questi in numero infinito, la probabilità di ogni
singolo valore argomentale non può che essere
infinitesima.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabile casuale continua

• Quindi, nel caso di variabile casuale continua si


parla solo di probabilità che il valore estratto
appartenga ad un intervallo finito.
• Si definiscono quindi:

𝑓 𝑥 funzione densità di probabilità

𝑓 𝑥 𝑑𝑥 probabilità infinitesima del generico valore 𝑥

𝐹 𝑥 = න 𝑓 𝜏 𝑑𝜏 funzione di distribuzione cumulata


𝐴
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabile casuale continua

f (x ) f (x ) dx

A a b B x
dx

F (x )
1
F (b )

F (a )
0
A a b B

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabile casuale continua

• Quindi la probabilità è rappresentata dall’area


sottesa dalla curva.
• Valgono le seguenti relazioni:
𝑏

𝑝 𝑎 ≤ 𝑥 ≤ 𝑏 = 𝐹 𝑏 − 𝐹 𝑎 = න 𝑓 𝑥 𝑑𝑥
𝑎
𝐵

𝑝 𝐴 ≤ 𝑥 ≤ 𝐵 = 𝐹 𝐵 − 𝐹 𝐴 = 𝐹 𝐵 = න 𝑓 𝑥 𝑑𝑥 = 1
𝐴

• L’estremo A può anche valere −∞, così come


l’estremo B può anche valere +∞.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Rappresentazione sintetica di una variabile casuale

Rappresentazione sintetica di una variabile


casuale
• Anche per le variabili casuali sono definiti i
momenti.

Variabile casuale discreta Variabile casuale continua

𝑛 𝐵
𝑘 𝑘
𝑚𝑘,𝜗 = ෍ 𝑥𝑖 − 𝜗 ∙ 𝑝𝑖 𝑚𝑘,𝜗 = න 𝑥 − 𝜗 ∙ 𝑓 𝑥 𝑑𝑥
𝑖=1 𝐴

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Rappresentazione sintetica di una variabile casuale


Variabile casuale discreta Variabile casuale continua
Media
𝑛 𝐵

𝑀 = ෍ 𝑥𝑖 ∙ 𝑝𝑖 𝑀 = න 𝑥 ∙ 𝑓 𝑥 𝑑𝑥
𝑖=1 𝐴

Valore quadratico medio


𝑛 𝐵

𝑀2 = ෍ 𝑥𝑖2 ∙ 𝑝𝑖 𝑀2 = න 𝑥 2 ∙ 𝑓 𝑥 𝑑𝑥
𝑖=1 𝐴
Varianza
𝑛 𝐵

𝜎 2 = ෍ 𝑥𝑖 − 𝑀 2 ∙ 𝑝𝑖 𝜎2 = න 𝑥 − 𝑀 2 ∙ 𝑓 𝑥 𝑑𝑥
𝑖=1 𝐴
𝜎 2 = 𝑀2 − 𝑀2
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabili casuali a più dimensioni

Variabili casuali a più dimensioni


• Variabile casuale somma:
𝑍 = 𝑋 + 𝑌 + ⋯+ 𝑊
• Variabile casuale prodotto:

𝑍 = 𝑋 ∙ 𝑌 ∙ ⋯∙ 𝑊

• In generale, possono esistere variabili casuali che


sono derivate da una serie di operazioni
matematiche su altre variabili casuali.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabili casuali a più dimensioni

• Si possono definire diverse proprietà delle


variabili casuali a più dimensioni.
𝑀 𝑘∙𝑋 =𝑘∙𝑀 𝑋 con 𝑘 numero reale

𝑀 𝑋 ± 𝑌 ± ⋯± 𝑊 = 𝑀 𝑋 ± 𝑀 𝑌 ± ⋯± 𝑀 𝑊

• Le seguenti proprietà sono valide se e solo se è


soddisfatta l’ipotesi di variabili casuali
indipendenti.
𝑀 𝑋 ∙ 𝑌 ∙ ⋯∙ 𝑊 = 𝑀 𝑋 ∙ 𝑀 𝑌 ∙ ⋯∙ 𝑀 𝑊
𝜎2 𝑋 ± 𝑌 ± ⋯ ± 𝑊 = 𝜎2 𝑋 + 𝜎2 𝑌 + ⋯ + 𝜎2 𝑊
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabili casuali a più dimensioni

Se

𝑍 = 𝑎1 ∙ 𝑋 ± 𝑎2 ∙ 𝑌 ± ⋯ ± 𝑎𝑛 ∙ 𝑊 ± 𝑏

si ha che

𝑀 𝑍 = 𝑎1 ∙ 𝑀 𝑋 ± 𝑎2 ∙ 𝑀 𝑌 ± ⋯ ± 𝑎𝑛 ∙ 𝑀 𝑊 ± 𝑏

𝜎 2 𝑍 = 𝑎12 ∙ 𝜎 2 𝑋 + 𝑎22 ∙ 𝜎 2 𝑌 + ⋯ + 𝑎𝑛2 ∙ 𝜎 2 𝑊

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Variabili casuali a più dimensioni

Si consideri una relazione del tipo:


𝑍 =𝛼∙𝑋∙𝑌±𝑘

si ha che

𝑀 𝑍 =𝛼∙𝑀 𝑋 ∙𝑀 𝑌 ±𝑘

𝜎2 𝑍 = 𝛼2 ∙ 𝜎2 𝑋 ∙ 𝜎2 𝑌

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Funzioni di distribuzione

Funzioni di distribuzione
• Sono funzioni matematiche che permettono di
rappresentare e di calcolare, la probabilità di
eventi casuali in funzione del tipo di evento
stesso.
• nel caso di variabili casuali discrete, consentono
di determinare la probabilità dello specifico
valore argomentale, nel caso di variabili casuali
continue, esprimono la funzione di densità di
probabilità.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)


• Si consideri un evento 𝐸 ripetibile che ammette
solo due possibili risultati, cioè, o risulta
verificato o risulta non verificato.
• Siano:
𝑝 probabilità che 𝐸 si verifichi
nell’esperimento (costante in tutti gli
esperimenti)
𝑞 =1−𝑝 probabilità che 𝐸 non si verifichi
nell’esperimento (costante in tutti gli
esperimenti)
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

• Definiamo una variabile casuale 𝑋𝑖 tale che il suo


valore argomentale rappresenti il numero di
volte in cui l’evento 𝐸 si può verificare in un
singolo esperimento.
• Dato che, nell’ambito di un solo esperimento,
l’evento può non verificarsi oppure verificarsi
una sola volta, la variabile casuale 𝑋𝑖 ammetterà
solo due valori argomentali.
0 1
𝑋𝑖 ቐ
𝑞 𝑝
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

• Ora considero una nuova variabile casuale


definita nel seguente modo:
𝑛

𝑋 = ෍ 𝑋𝑖
𝑖=1
dove 𝑛 rappresenta il numero di ripetizioni
dell’esperimento.
• I valori argomentali della variabile casuale 𝑋
rappresentano quindi il numero di volte che
l’esperimento si è verificato nell’ambito delle 𝑛
ripetizioni effettuate, cioè sono la serie dei
numeri interi da 0 a 𝑛.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

• La probabilità del generico valore argomentale


𝑥𝑘 dipenderà da tutti i diversi modi con cui 𝐸
potrà verificarsi 𝑘 volte su 𝑛.
• Esempio, 2 volte su 4:
𝑝 𝑝 𝑞 𝑞 Ogni diverso modo ha
𝑝 𝑞 𝑝 𝑞 sempre probabilità pari a
𝑝 𝑞 𝑞 𝑝 𝑝2 ∙ 𝑞 2
𝑞 𝑝 𝑝 𝑞
𝑞 𝑝 𝑞 𝑝 che deve essere sommato
𝑞 𝑞 𝑝 𝑝 su tutte le possibili diverse
combinazioni.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

• Si ottiene quindi:
𝑛
𝑝𝑘 = ∙ 𝑝𝑘 ∙ 𝑞𝑛−𝑘
𝑘
𝑛
dove 𝑘 è il valore argomentale in esame e è
𝑘
il fattore binomiale, che fornisce il numero di
tutte le possibili diverse combinazioni:

𝑛 𝑛!
=
𝑘 𝑛 − 𝑘 ! ∙ 𝑘!

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

• La variabile casuale 𝑋 è quindi rappresentata nel


seguente modo:

0 1 … 𝑘 … 𝑛
𝑋 ൞ 𝑛 𝑛 𝑘 𝑛−𝑘
𝑞𝑛 𝑝𝑞𝑛−1 … 𝑝 𝑞 … 𝑝𝑛
1 𝑘

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

• La rappresentazione sintetica di 𝑋𝑖 è:

𝑀 𝑋𝑖 = 0 ∙ 𝑞 + 1 ∙ 𝑝 = 𝑝

𝜎 2 𝑋𝑖 = 0 − 𝑝 2
∙𝑞+ 1−𝑝 2
∙𝑝 =
= 𝑝2 ∙ 𝑞 + 𝑞 2 ∙ 𝑝 = 𝑝 ∙ 𝑞 ∙ 𝑝 + 𝑞 =
=𝑝∙𝑞

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

• La rappresentazione sintetica di 𝑋 è:
𝑛

𝑀 𝑋 = ෍ 𝑀 𝑋𝑖 = 𝑛 ∙ 𝑀 𝑋𝑖 = 𝑛 ∙ 𝑝
𝑖=1

𝜎 2 𝑋 = ෍ 𝜎 2 𝑋𝑖 = 𝑛 ∙ 𝑝 ∙ 𝑞
𝑖=1

𝜎 𝑋 = 𝜎2 𝑋 = 𝑛 ∙ 𝑝 ∙ 𝑞

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

• La distribuzione binomiale è tanto più


simmetrica quanto più 𝑝 → 0.5

p=0.2 p=0.5

0.450 0.350
5 5
0.400
10 0.300 10
0.350 20 20
40 0.250 40
0.300

0.250 0.200

0.200 0.150
0.150
0.100
0.100

0.050 0.050

0.000 0.000
0 10 20 30 40 0 10 20 30 40
k k

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

Esercizio
• Determinare la probabilità che, lanciando 3 volte
una moneta, si verifichi:
a) 3 volte testa
b) 2 volte croce, 1 volta testa
c) almeno 1 volta testa
d) non più di 1 volta croce
Soluzione
• Se la moneta non è truccata, si ha:
𝑝 = 0.5 𝑞 = 0.5
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

a) applicando l’equazione
3 3 3−3
3!
𝑝 3 = 0.5 0.5 = 0.53 = 1 ∙ 0.125 = 0.125
3 3! 0!

b) 2 croce e 1 testa è equivalente a 2 testa e 1


croce
3 2 3−2
3!
𝑝 2 = 0.5 0.5 = 0.52 0.5 =
2 2! 3 − 2 !

= 3 ∙ 0.125 = 0.375

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

c) si verifica almeno 1 testa quando non si verifica


3 volte croce

𝑝 almeno 1 testa = 1 − 𝑝 3 = 1 − 0.125 = 0.875

d) o 0 volte o 1 volta croce

𝑝 =𝑝 0 +𝑝 1 =𝑝 3 +𝑝 2 =

= 0.125 + 0.375 = 0.5

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

Esercizio
• Il 12% dei bulloni prodotti da una macchina sono
difettosi.
• Determinare la probabilità che, su 4 bulloni
prodotti, vi siano:
a) 1 bullone difettoso
b) 2 bulloni difettosi
c) al massimo 2 bulloni difettosi

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

Soluzione
• Si ha

𝑛=4 𝑝 = 0.12 𝑞 = 0.88

a) applicando l’equazione

4 1 4−1
4!
𝑝 1 = ∙ 0.12 ∙ 0.88 = ∙ 0.12 ∙ 0.883 =
1 1! 4 − 1 !

= 0.327

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione binomiale (o di Bernouilli)

b) applicando l’equazione
4
𝑝 2 = ∙ 0.122 ∙ 0.884−2 = 0.0669
2

c) o 0, o 1, o 2
4
𝑝 0 = ∙ 0.120 ∙ 0.884−0 = 0.599
0
𝑝 = 𝑝 0 + 𝑝 1 + 𝑝 2 = 0.599 + 0.327 + 0.0669 =

= 0.992

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

Distribuzione di Poisson (o degli eventi rari)


• Si applica in quei casi in cui la probabilità che il
singolo evento ha di verificarsi è estremamente
bassa.
• Es: il numero di suicidi che può avvenire in un
mese in una città; il numero degli incidenti che
può accadere in un giorno agli operai di una
fabbrica.
• È importante definire l’estensione dell’intervallo
di osservazione, che può essere spaziale e/o
temporale.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

• I valori argomentali della variabile casuale


rappresentano il numero di volte che l’evento si
è verificato nell’intervallo di osservazione.
• La forma della distribuzione è determinata dal
parametro 𝜆, definito come il numero medio di
eventi che si verificano nell’unità di tempo (o di
spazio) di osservazione.
• Affinché una variabile casuale possa essere
distribuita secondo una distribuzione di Poisson
deve soddisfare 3 requisiti (vedi slide seguente).

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

1) Stazionarietà: in un intervallo infinitesimo


𝑡, 𝑡 + 𝑑𝑡 la probabilità cha un evento ha di
verificarsi deve essere 𝜆 ∙ 𝑑𝑡 per ogni 𝑡.
2) Non multiplicità: in un intervallo infinitesimo
𝑡, 𝑡 + 𝑑𝑡 la probabilità che due o più eventi
hanno di verificarsi è trascurabile rispetto alla
probabilità che un solo evento ha di verificarsi.
3) Indipendenza: in un intervallo finito 𝑡1 , 𝑡2 gli
eventi si presentano indipendentemente l’uno
dall’altro.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

• Se queste condizioni sono verificate, la


probabilità in una distribuzione di Poisson è data
da:
𝜆𝑘 −𝜆
𝑝𝑘 = ∙𝑒 con 𝑘 = 0,1, … , +∞
𝑘!
• La variabile casuale secondo Poisson è quindi
definita nel seguente modo:
0 1 2 … 𝑘 …
𝑋 𝜆2 −𝜆 𝜆𝑘 −𝜆
𝑒 −𝜆 𝜆 ∙ 𝑒 −𝜆 ∙𝑒 … ∙𝑒 …
2! 𝑘!
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

• La rappresentazione sintetica di 𝑋 è data da:


+∞

𝑀 𝑋 = ෍ 𝑘 ∙ 𝑝𝑘 = 𝜆
𝑘=0

+∞

𝑀2 𝑋 = ෍ 𝑘 2 ∙ 𝑝𝑘 = 𝜆2 + 𝜆
𝑘=0

𝜎 2 𝑋 = 𝑀2 − 𝑀2 = 𝜆

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

• Come si nota, la poissoniana è caratterizzata dal


fatto che ha una media uguale alla varianza.
• Ciò può essere utile per verificare se una
variabile casuale può essere rappresentata con la
distribuzione di Poisson.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

Poisson
1.0
0.9 0.005

0.8 0.2
6
0.7
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0.0
0 5 10 15 20
k

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

Esercizio
• Si è osservata la produzione di un impianto per
100 giorni, e si è monitorata la produzione di
pezzi difettosi:

n. pezzi difettosi al giorno n. di giorni


0 45
1 37
2 11
3 5
4 1
5 1

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

• Si richiede di:
– Esprimere analiticamente la probabilità di
produrre 𝑘 pezzi difettosi in una generica
giornata.
– Calcolare la probabilità di avere 0 pezzi
difettosi in una generica giornata
Soluzione
• Consideriamo la «giornata» come intervallo di
osservazione e proviamo a vedere se si può
applicare la distribuzione di Poisson.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

• Calcoliamo il valor medio delle osservazioni:


45 ∙ 0 + 37 ∙ 1 + 11 ∙ 2 + 5 ∙ 3 + 1 ∙ 4 + 1 ∙ 5
𝑀= = 0.83
100

• Calcoliamo la varianza delle osservazioni:

45 ∙ 02 + 37 ∙ 12 + 11 ∙ 22 + 5 ∙ 32 + 1 ∙ 42 + 1 ∙ 52
𝑀2 = = 1.67
100

𝜎 2 = 𝑀2 − 𝑀2 = 1.67 − 0.832 = 0.98

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

• Con un minimo grado di approssimazione


possiamo considerare 𝑀 ≃ 𝜎 2 , quindi
rappresentiamo la probabilità con la
distribuzione di Poisson.
• Il parametro 𝜆 rappresenta il valor medio, quindi:

𝜆 = 𝑀 = 0.83

0.83𝑘 −0.83
𝑝𝑘 = ∙𝑒
𝑘!

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione di Poisson

• La probabilità di avere 0 pezzi difettosi in una


giornata è quindi pari a:

0.830 −0.83
𝑝0 = ∙𝑒 = 𝑒 −0.83 = 0.436
0!

• Abbiamo quindi una probabilità del 43.6% di


avere una giornata senza produzione di pezzi
difettosi.
• Come si può notare si avvicina molto alla
frequenza osservata di 45 giorni su 100.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

Distribuzione Gaussiana (o Normale)


• Si usa per variabili casuali di tipo continuo.
• Questa distribuzione rappresenta bene gli errori
dovuti a fenomeni naturali.
• Una variabile casuale 𝑋 è distribuita
normalmente quando la sua funzione densità di
probabilità è del tipo:

1 𝑥−𝑀 2

𝑓 𝑥 = ∙ 𝑒 2∙𝜎2 con −∞ < 𝑥 < +∞
2𝜋 ∙ 𝜎
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• La funzione cumulata
𝑥
1 𝜏−𝑀 2

𝐹 𝑥 = න ∙ 𝑒 2∙𝜎2 𝑑𝜏
2𝜋 ∙ 𝜎
−∞

• Per indicare una variabile casuale 𝑋 distribuita


normalmente con media 𝑀 e deviazione
standard 𝜎 si usa la notazione:

𝑋 ~ 𝒩 𝑀, 𝜎

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• La probabilità che un valore argomentale 𝑥


ricada nell’intervallo 𝑥1 , 𝑥2 è quindi pari a:

𝑝 𝑥 ∈ 𝑥1 , 𝑥2 = 𝐹 𝑥2 − 𝐹 𝑥1 =

𝑥2
1 𝜏−𝑀 2

= න ∙ 𝑒 2∙𝜎2 𝑑𝜏
2𝜋 ∙ 𝜎
𝑥1

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Graficamente

0.14 1
f(x) F(x)
s2=10 0.9
0.12 s2=30
0.8
s2=100
0.1 0.7
s
0.6
0.08

s 0.5
0.06
0.4

0.04 0.3
s2=10
0.2
s2=30
0.02
0.1 s2=100

0 0
-20 -10 0 10 20 30 40 -20 -10 0 10 20 30 40
x x

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

1
• La 𝑓 𝑥 presenta un massimo pari a per
2𝜋∙𝜎
𝑥 = 𝑀, e presenta due flessi per 𝑥 = 𝑀 − 𝜎 e
𝑥 = 𝑀 + 𝜎.
• Come si può facilmente notare, la 𝑓 𝑥 è
funzione della media 𝑀 e della deviazione
standard 𝜎.
• Ogni volta che quei due valori cambiano, si è
costretti a risolvere di nuovo l’integrale per poter
calcolare le probabilità.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

Variabile casuale normale standardizzata


• Definiamo la seguente variabile casuale:
𝑋−𝑀
𝑍=
𝜎
dove
𝑋 ~ 𝒩 𝑀, 𝜎

• Anche 𝑍 è quindi una variabile casuale, in


quanto è una combinazione lineare di 𝑋.
• Ci chiediamo quale sia la sua distribuzione.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Possiamo scrivere:
1 𝑀
𝑍 = ∙𝑋−
𝜎 𝜎
• Quindi
1 𝑀 1 𝑀
𝑀 𝑍 = ∙𝑀 𝑋 − = ∙𝑀− =0
𝜎 𝜎 𝜎 𝜎

1 1
𝜎 𝑍 = 2 ∙ 𝜎 𝑋 = 2 ∙ 𝜎2 = 1
2 2
𝜎 𝜎

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Per determinare la sua funzione di distribuzione,


partiamo da:
𝑥∗
1 𝑥−𝑀 2

𝐹 𝑥∗ = න ∙ 𝑒 2∙𝜎2 𝑑𝑥
2𝜋 ∙ 𝜎
−∞

• Sostituendo
𝑥−𝑀
𝑧= ⟹ 𝑥 = 𝑀 + 𝑧 ∙ 𝜎 ⟹ 𝑑𝑥 = 𝜎 ∙ 𝑑𝑧
𝜎


𝑥 −𝑀
𝑧 =
𝜎
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Otteniamo:
𝑧∗
1 𝑧∙𝜎 2
∗ −
𝐹 𝑧 = න ∙ 𝑒 2∙𝜎2 ∙ 𝜎 ∙ 𝑑𝑧 =
2𝜋 ∙ 𝜎
−∞
𝑧∗
1 𝑧2
= න ∙ 𝑒− 2 ∙ 𝑑𝑧
2𝜋
−∞

• 𝑍 è quindi detta variabile casuale normale


standardizzata in quanto è così distribuita
𝑍~ 𝒩 0,1
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Riassumendo:

𝑍~ 𝒩 0,1

1 𝑧2

𝑓 𝑧 = ∙ 𝑒 2
2𝜋

𝑧
1 𝜏2

𝐹 𝑧 = න ∙ 𝑒 2 ∙ 𝑑𝜏
2𝜋
−∞
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

0.5

f(z) 1
2 
0.4

0.3

0.2

0.1

0
-5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 z 5

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Come si può notare, la distribuzione normale


standardizzata non dipende direttamente da 𝑀 e
da 𝜎, quindi il suo integrale è stato calcolato una
volta per tutte e si trova riportato in opportune
tabelle.
• Data quindi una generica variabile casuale
distribuita come 𝒩 𝑀, 𝜎
𝑝 𝑥 ∈ 𝑥1 , 𝑥2 = 𝐹 𝑥2 − 𝐹 𝑥1 =
𝑥1 − 𝑀 𝑥2 − 𝑀
=𝑝 𝑧∈ , = 𝐹 𝑧2 − 𝐹 𝑧1
𝜎 𝜎
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Calcoliamo alcuni valori notevoli.


𝑝 𝑥 ∈ 𝑀 − 𝜎, 𝑀 + 𝜎 =
𝑀+𝜎 1

= න 𝑓 𝑥 𝑑𝑥 = න 𝑓 𝑧 𝑑𝑧 ≃ 0.6826 = 68.27%
𝑀−𝜎 −1

𝑝 𝑥 ∈ 𝑀 − 2𝜎, 𝑀 + 2𝜎 =
𝑀+2𝜎 2

= න 𝑓 𝑥 𝑑𝑥 = න 𝑓 𝑧 𝑑𝑧 ≃ 0.9545 ≃ 95.45%
𝑀−2𝜎 −2
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

𝑝 𝑥 ∈ 𝑀 − 3𝜎, 𝑀 + 3𝜎 =
𝑀+3𝜎 3

= න 𝑓 𝑥 𝑑𝑥 = න 𝑓 𝑧 𝑑𝑧 ≃ 0.9974 ≃ 99.74%
𝑀−3𝜎 −3
0.5

f(z)
0.4

0.3

0.2

0.1

0
-5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 z 5

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Teorema centrale della statistica

Teorema centrale della statistica


(Central limit theorem)
• Siano 𝑋1 , 𝑋2 , … 𝑋𝑛 variabili casuali distribuite in
modo non necessariamente normale, aventi
media e varianza rispettivamente pari a 𝑀𝑖 e 𝜎𝑖2 ,
∀ 𝑖 = 1, … , 𝑛.
• Si consideri la nuova variabile casuale Ψ definita
come
𝑛

Ψ = ෍ 𝑋𝑖
𝑖=1
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Teorema centrale della statistica

• Il teorema centrale della statistica sancisce che


Ψ = σ𝑛𝑖=1 𝑋𝑖 è asintoticamente normale se 𝒏 è
sufficientemente elevato, con
𝑛

𝑀 Ψ = ෍ 𝑀 𝑋𝑖
𝑖=1

𝜎 2 Ψ = ෍ 𝜎 2 𝑋𝑖
𝑖=1

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Teorema centrale della statistica

se vigono le seguenti ipotesi


1) le variabili casuali 𝑋𝑖 hanno più o meno lo
stesso ordine di grandezza;
2) le variabili casuali 𝑋𝑖 sono indipendenti tra
loro;
3) deve esistere, per la funzione somma,
almeno un momento del secondo ordine
finito.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

Esercizio
• Su di un lotto di produzione di 200 guarnizioni è
stato fatto un rilevamento statistico del diametro
interno ottenendo i seguenti risultati:
𝑀 = 0.502 in
𝜎 = 0.005 in
• Il campo di tolleranza accettato è ± 0.006 in.
• Supponendo che i diametri nel lotto di
produzione siano distribuiti in modo normale, si
determini la percentuale attesa degli scarti.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

Svolgimento
• Definiamo 𝑋 come la variabile casuale che
rappresenta il diametro interno:
𝑋~ 𝒩 0.502, 0.005
• Calcoliamo la probabilità che il generico
diametro 𝑥 ricada all’interno del campo di
tolleranza
0.502 − 0.006 ≤ 𝑥 ≤ 0.502 + 0.006
0.496 ≤ 𝑥 ≤ 0.508
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Per facilitare il calcolo delle probabilità ci


riferiamo alla normale standardizzata 𝑍:
0.496 − 0.502
𝑧1 = = −1.2
0.005
0.508 − 0.502
𝑧2 = = 1.2
0.005
• Dobbiamo quindi calcolare:

𝑝 𝑧 ∈ 𝑧1 , 𝑧2 = 𝐹 𝑧2 − 𝐹 𝑧1

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Quindi:
𝑝 𝑧 ∈ 𝑧1 , 𝑧2 = 0.8849 − 0.1151 = 0.7698

• La probabilità di avere uno scarto 𝑝𝑆 sarà quindi


il complementare a 1 della probabilità sopra
calcolata:

𝑝𝑆 = 1 − 𝑝 𝑧 ∈ 𝑧1 , 𝑧2 = 1 − 0.7698 = 0.2302

𝑝𝑆 ≃ 23%

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

Esercizio

• Si supponga di dover lanciare una moneta non


truccata per 100 volte.
• Si vuole conoscere la probabilità di ottenere
testa da un minimo di 45 ad un massimo di 63
volte.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

Svolgimento
• Un primo modo di risolvere il problema è quello
di utilizzare la distribuzione di Bernouilli, visto
che abbiamo a che fare con un esperimento
ripetuto che ammette solo 2 possibili soluzioni.

𝑝 = 0.5 ; 𝑞 = 1 − 𝑝 = 1 − 0.5 = 0.5

100 100
𝑝= ∙ 0.545 ∙ 0.5100−45 + ⋯ + ∙ 0.563 ∙ 0.5100−63
45 63

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Un altro modo, che consente una stima più


veloce, è quello di applicare il teorema centrale
della statistica.
• Definiamo 𝑋𝑖 come la variabile casuale che
rappresenta il singolo lancio della moneta
0 1
𝑋𝑖 ቐ con 𝑝 = 0.5 e 𝑞 = 0.5
𝑞 𝑝
• Consideriamo che venga lanciata per un numero
𝑛 di volte pari a 100.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Sappiamo che
𝑀 𝑋𝑖 = 𝑝 𝜎 2 𝑋𝑖 = 𝑝 ∙ 𝑞
• Definiamo ora Λ tale che
100

Λ = ෍ 𝑋𝑖
𝑖=1
• Il teorema centrale della statistica ci dice che Λ
sarà distribuita in modo asintoticamente
normale con media pari alla somma delle medie
e varianza pari alla somma delle varianze.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Quindi:
𝑛 𝑛

𝑀 Λ = ෍ 𝑀 𝑋𝑖 = ෍ 𝑝 = 𝑛 ∙ 𝑝
𝑖=1 𝑖=1

𝑛 𝑛

𝜎 2 Λ = ෍ 𝜎 2 𝑋𝑖 = ෍ 𝑝 ∙ 𝑞 = 𝑛 ∙ 𝑝 ∙ 𝑞
𝑖=1 𝑖=1

Λ → 𝒩 𝑛 ∙ 𝑝, 𝑛 ∙ 𝑝 ∙ 𝑞

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Sostituendo i valori:
𝑀 Λ = 𝑛 ∙ 𝑝 = 100 ∙ 0.5 = 50
𝜎 2 Λ = 𝑛 ∙ 𝑝 ∙ 𝑞 = 100 ∙ 0.5 ∙ 0.5 = 25

𝜎 Λ = 𝜎 2 Λ = 25 = 5
• Dobbiamo calcolare la probabilità che il valore
argomentale sia compreso tra
44.5 63.5

……
45 63
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

• Riferendosi alla normale standardizzata:


44.5 − 50
𝑧44.5 = = −1.1
5
63.5 − 50
𝑧63.5 = = 2.7
5

• Perciò:
𝑝 = 𝐹 2.7 − 𝐹 −1.1 = 0.996533 − 0.1357 = 0.8608

𝑝 ≃ 86%

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione Gaussiana

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione esponenziale

Distribuzione esponenziale
• È una variabile casuale continua.
• Nella pratica può essere utilizzata per
rappresentare il tempo di attesa prima che si
verifichi un certo evento casuale.
• Ad esempio, il tempo di interarrivo dei clienti
allo sportello di una banca.
• La distribuzione esponenziale è l’unica
distribuzione continua che possiede la proprietà
memoryless, cioè definisce un processo casuale
senza memoria del passato.
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione esponenziale

• La funzione densità di probabilità è definita nel


seguente modo:
𝑓 𝑥 = 𝜆 ∙ 𝑒 −𝜆∙𝑥 con 0 ≤ 𝑥 < +∞

dove 𝜆 > 0 è il parametro che rappresenta


l’intensità del fenomeno.
• La funzione cumulata:
𝑥
𝐹 𝑥 = 𝑃 𝑋 ≤ 𝑥 = න 𝜆 ∙ 𝑒 −𝜆∙𝜏 𝑑𝜏 = 1 − 𝑒 −𝜆∙𝑥
0
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione esponenziale

• Graficamente:

0.006 1
𝒇(𝒙) 𝑭(𝒙) 0.9
0.005
0.8
0.7
0.004
0.6
0.003 0.5
0.4
0.002
0.3
0.2
0.001
0.1

0 0
0 100 200 300 400 500 600 0 100 200 300 400 500 600

𝒙 𝒙

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione esponenziale

• La rappresentazione sintetica:
1
𝑀 𝑋 =
𝜆

2
𝑀2 𝑋 = 2
𝜆

2
1 2
𝜎 𝑋 = 𝑀2 − 𝑀 = 2
𝜆

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione esponenziale

• Il parametro 𝜆 rappresenta il reciproco della


media del fenomeno, quindi se il fenomeno che
modelliamo è, ad esempio, il tempo di
interrarrivo dei clienti ad uno sportello bancario,
𝜆 rappresenta il reciproco del tempo medio degli
interarrivi dei clienti, anche detto rateo medio di
interrarrivo.
• Se il fenomeno è il guasto di una macchina, 𝜆
rappresenta il reciproco del tempo medio al
guasto, anche detto rateo medio di guasto.

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione esponenziale

Proprietà memoryless
• La variabile casuale esponenziale è l’unica
variabile continua che possiede la proprietà di
assenza di memoria.
• Detta 𝑋 una variabile casuale esponenziale,
l’assenza di memoria può essere così
matematicamente formulata:

𝑃 𝑋 > 𝑠 + 𝑡|𝑋 > 𝑡 = 𝑃 𝑋 > 𝑠 ∀ 𝑠, 𝑡 ≥ 0

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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione esponenziale

• Riferendoci all’esempio di una macchina


soggetta a rotture, la proprietà ci dice che se al
tempo 𝑡 la macchina non si è ancora rotta
𝑋 > 𝑡 , la probabilità che continui a funzionare
per un ulteriore tempo 𝑠, cioè 𝑃 𝑋 > 𝑠 + 𝑡 , è
semplicemente uguale alla probabilità che
funzioni per un tempo 𝑠, cioè 𝑃 𝑋 > 𝑠 .
• Quindi, indipendentemente dal tempo 𝑡 al quale
si osserva il sistema, se la macchina non è rotta,
la probabilità che continui a funzionare per un
tempo 𝑠 è sempre pari a 𝑃 𝑋 > 𝑠 .
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione esponenziale

• Per dimostrare la proprietà memoryless, ci


ricordiamo, dalle probabilità composte, che:
𝑃 𝑋 > 𝑠 + 𝑡, 𝑋 > 𝑡
𝑃 𝑋 > 𝑠 + 𝑡|𝑋 > 𝑡 =
𝑃 𝑋>𝑡
• Dobbiamo quindi dimostrare che:
𝑃 𝑋 > 𝑠 + 𝑡, 𝑋 > 𝑡
=𝑃 𝑋>𝑠
𝑃 𝑋>𝑡
• Che equivale a:
𝑃 𝑋 >𝑠+𝑡 =𝑃 𝑋 >𝑠 ∙𝑃 𝑋 >𝑡
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Distribuzione esponenziale

• Ma dato che:

𝑃 𝑋 > 𝑥 = 1 − 𝐹 𝑥 = 1 − 1 − 𝑒 −𝜆∙𝑥 = 𝑒 −𝜆∙𝑥


• Si ha che:
𝑃 𝑋 > 𝑠 + 𝑡 = 𝑒 −𝜆∙ 𝑠+𝑡

• Che, per le proprietà delle potenze, equivale a


𝑒 −𝜆∙ 𝑠+𝑡
= 𝑒 −𝜆∙𝑠−𝜆∙𝑡 = 𝑒 −𝜆∙𝑠 ∙ 𝑒 −𝜆∙𝑡
• Che è equivalente a scrivere
𝑃 𝑋 >𝑠+𝑡 =𝑃 𝑋 >𝑠 ∙𝑃 𝑋 >𝑡
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Coefficiente di variazione

Coefficiente di variazione
• Il coefficiente di variazione ci dà una indicazione
su quanto l’effetto delle variabilità è rilevante
rispetto alla media.
• Esso è quindi definito come:
𝜎
𝐶𝑉 =
𝑀
• Il coefficiente quadratico di variazione:
𝜎2
𝑆𝐶𝑉 = 2
𝑀
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Elementi di statistica e di calcolo delle probabilità

Coefficiente di variazione

• Valori tipici del coefficiente di variazione:

• Si può osservare che la distribuzione esponenziale


ha un coefficiente di variazione pari a 1.
Ciò implica che un processo memoryless,
derivando da una esponenziale, ha un livello di
variabilità moderata, quindi decisamente
significativa.
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