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domande

1) l'autore nega il bisogno di introdurre la tecnologia in ambito scolastico , poiché è facile notare come i
giovani ormai passino più tempo con dipsotivi tecnologici, che a parlare.

perciò afferma il bisogno della scuola della parola, senza dispositivi tecnologici, i quali non potrebbero
garantire un incremento nell'apprendimento.

viene quindi proposta la scuola della parola per favorire le interazioni umane tramite il dialogo, ed essa
viene considerata più funzionale all'educazione scolastica, rispetto ad un'istituzione caratterizzata dallo
scambio si messaggi, e perciò senza dialogo.

2) il registro utilizzato è medio, la sintassi è in prevalenza paratattica ma è presente anche l'ipotassi.

3)termini come eziologia e diagnosi sono termini che permettono di capire la competenza medica
dell'autore, mentre le varie citazioni a Montaigne fanno capire l'aspetto umanistico della sua formazione.

4)

commento

io mi trovo d'accordo con quanto detto dall'autore, penso che introdurre troppa tecnologia possa essere
una fonte di distrazione, e che possa quindi portare a conseguenze negative sull'apprendimento.

per quanto riguarda la mia esperienza personale, penso che il dialogo sia una necessità ed è
imprescindibile, esso garantisce un’istruzione scolastica sicuramente migliore, e come diceva Socrate il
dialogo è ciò che rende la nostra vita degna di essere vissuta, e seppure sia possibile dialogare anche con i
messaggi scritti, ciò non può essere considerato uguale. quindi mi trovo totalmente d'accordo sul preferire
la scuola della parola rispetto ad un prototipo scuola senza interazioni sociali ed emozioni, ovvero quella
totalmente basata sulla messaggistica istantanea e il quais invadente utilizzo di tecnologia.

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