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L’ANTIBIOTICO RESISTENZA

Ma l'antibiotico-resistenza è ormai un fenomeno diffuso in tutto il mondo e


diventa sempre più preoccupante, con la resistenza a varie classi di antibiotici,
anche a quelli considerati da ultima risorsa.

Se non si corre ai ripari, la situazione potrebbe aggravarsi fino a un punto di non


ritorno: lo mette per la prima volta nero su bianco l'OMS, l'Organizzazione
mondiale della sanità, in un rapporto rilasciato nel 2014.

Quali sono gli antibiotici oggi a disposizione?


Ne esistono oltre quindici classi. L'età d'oro dello sviluppo di questi farmaci è
stata intorno alla metà del secolo scorso, quando numerose nuove molecole
entrarono sul mercato. Da allora, però, il filone si è esaurito. La stragrande
maggioranza degli antibiotici oggi a disposizione è stata sviluppata prima del
1968. L'ultima classe di antibiotici scoperta risale agli anni Ottanta, e l'ultimo
prodotto commercializzato in Europa, nel 2012, è un antibiotico contro le
polmoniti ospedaliere e le infezioni cutanee dovute ai temuti stafilococchi.

Perché si sviluppa la resistenza dei batteri ai farmaci?


Lo sviluppo della resistenza è un normale processo evolutivo. Già nel 1945, nel
suo discorso alla cerimonia del Nobel, Alexander Fleming, scopritore della
penicillina, aveva avvertito che i microrganismi potuto sviluppare resistenza a
questo farmaco meraviglioso. 
La resistenza si è sviluppata da quando esistono gli antibiotici?
Uno dei principali fattori che contribuiscono alla resistenza è la pratica di
trattare gli animali da allevamento con basse dosi di antibiotici per favorire la
crescita ed evitare le malattie negli ambienti sovraffollati degli allevamenti
intensivi. Questa pratica è vietata in Europa dal 2006, ma ancora oggi negli Stati
Uniti l'80 per cento circa degli antibiotici viene impiegato con gli animali.

A quali soluzioni stanno pensando gli scienziati?


La maggior parte ritiene che non ci sia una soluzione unica al problema. Tra le
strategie a cui si pensa ci sono quelle di combinare diversi antibiotici tra quelli
esistenti, di rinforzare le molecole esistenti con sostanze adiuvanti che rendano i
microbi resistenti di nuovo suscettibili e di mettersi alla ricerca di nuovi
composti antibatterici.

MUTAZIONE DEI BATTERI (appunti di scuola)


-Non hanno un nucleo quindi il loro DNA e RNA può cambiare facilmente
-I batteri non si riproducono ma si moltiplicano tra loro quindi producono cloni
che possono mutare e dare origine ad altri ceppi
-Si moltiplicano ad elevatissima velocità

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