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Storia della musica

Università di Genova 2021/22 – prof. Raffaele Mellace

La vedova allegra e la civiltà musicale viennese della belle époque

La musica a Vienna
1866-1938

Coordinate musicali

L’ultima generazione romantica


• Bruckner (m. 1896): l’isolato, tra chiesa e sinfonia
• Brahms (m.1897): romanticismo, classicismo, l’istituzione
• J. Strauss jn. (m. 1899): il re del valzer

Le nuove generazioni
• Mahler (1897-1907: direttore dell’opera): tardoromanticismo - modernità
• Zemlinsky
• Schoenberg
• Berg
• Webern

L’industria dell’intrattenimento musicale

trasfigurazione artistica dell’energia, della vitalità, della visione edonistica e


ottimistica dell’esistenza

• La danza
• L’operetta
• La musica folklorica

• Franz von Suppé

• Johann Strauss jn.

cfr. Il racconto della musica europea, pp. 348-356, 417-422, 507-510


Brahms: Danza ungherese n. 5 – Quintetto op. 111, 3° tempo

Nel vigoroso Quintetto op. 111 di Johannes Brahms, sollecitato dall’amico e sodale
ungherese Joseph Joachim, convivono, in un autore in cui difficilmente li
cercheremmo, i due volti della Vienna di Brahms: la sofisticata civiltà musicale
dell’intrattenimento che ha il suo simbolo nel valzer e il patrimonio folklorico slavo e
zigano, portato sonoro di quel «tragico amore dei paesi della Corona per l’Austria»,
che per Joseph Roth costituiva l’autentica fonte della «variopinta allegrezza della
città capitale e residenza imperiale». Una simile consapevolezza doveva averla
sviluppata anche il tedesco Brahms, ormai viennese d’adozione, mentre vergava
quello che avrà agevolmente immaginato come uno dei suoi ultimi lavori, nella stessa
Ischl in cui 24 anni dopo Francesco Giuseppe avrebbe sciaguratamente firmato
l’inizio della Grande Guerra e insieme la fine dell’Austria.

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