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ORGASMO

MULTIPLO
MASCHILE

EMMA NEWPORT
INTRODUZIONE

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Uno dei desideri inconfessati della maggior parte
degli uomini è quello di riuscire a prolungare a
piacimento gli incontri amorosi e soddisfare pienamente
la propria compagna annullando la distanza siderale che
talvolta esiste tra i tempi di lui e quelli di lei necessari a
raggiungere l’orgasmo. Il fatto straordinario è che ciò è
possibile, e non da oggi ma da millenni. Più o meno tutti
hanno sentito parlare dell’orgasmo multiplo femminile,
pochi sanno però che questa gioia è riservata anche ai
maschietti. Nelle pagine che seguiranno vi illustrerò che
essa è alla portata di ogni uomo disposto ad impararne
le tecniche con esercizi semplici ed innocui, senza
ricorrere ad alcun tipo di farmaco o erba miracolosa, e
senza spendere soldi.
Comprendo la vostra incredulità perché è la
medesima che ho provato io quando mi sono occupato
per la prima volta di questo argomento. Temevo di
perdermi nel misterioso mondo del tantra o di trovarmi
di fronte all’ennesima riproposizione delle tradizionali
tecniche per risolvere i problemi di eiaculazione
precoce. Mi sono ben presto ricreduto perché le tecniche
dell’orgasmo multiplo maschile sono semplici da
comprendere e rivoluzionarie negli effetti. Tutto ciò che
viene richiesto è dedicare pochi minuti al giorno agli
esercizi e la pazienza di procedere un passo alla volta,
senza scoraggiarsi o annoiarsi. Vi assicuro che ne varrà
la pena.

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Molte persone, anche tra coloro che operano in
ambito scientifico, identificano ancora l’orgasmo con
l’eiaculazione, pensando che essi siano la medesima
cosa. Non è così. Il primo passo per acquisire la capacità
di provare orgasmi multipli maschili è comprendere che
orgasmo ed eiaculazione sono due cose distinte. Poi
bisogna imparare a separarle, a raggiungere l’orgasmo
senza eiaculare (o solo parzialmente) ma soprattutto
senza perdere l’erezione, per poter continuare il
rapporto sessuale.
Negli ultimi trent’anni diversi studiosi americani
hanno approfondito l’argomento ed individuato i
meccanismi che regolano l’eccitazione ed il
raggiungimento del piacere maschile. Essi hanno messo
a punto semplici tecniche che consentono all’uomo di
vivere la propria sessualità senza l’ansia della
prestazione e dedicando attenzione ai bisogni ed ai
desideri della partner. A questa recente scoperta della
medicina occidentale i maestri del taoismo che,
concependo il sesso come scambio di energia lo
consideravano elemento essenziale nella pratica medica,
erano giunti in Cina già duemila e cinquecento anni fa.
Di nuovo vi starete chiedendo ciò che mi sono
chiesto io: se è così semplice e al tempo stesso
rivoluzionario perché non ne ho mai sentito parlare?
Ritengo che il motivo principale stia nella mentalità
sessofobica della cultura occidentale moderna. Per
secoli è stato inculcato nelle menti degli uomini che il
sesso era qualcosa di peccaminoso, di cui vergognarsi,
di cui non parlare, relegato nel buio delle camere da

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letto o nei bordelli. A questo tabù si aggiungeva un’altra
aberrazione culturale: il mito del maschio dominante ed
infallibile che sottomette la femmina avendo come
unico scopo il soddisfacimento dei propri istinti e la
prosecuzione della specie.
Per fortuna tutto ciò sta cambiando, ma
incombono altre insidie nell’era della globalizzazione e
del Grande Fratello divenuto realtà: basti pensare alle
manipolazioni dell’industria pornografica il cui
obiettivo è fare soldi più velocemente possibile. Essa
costruisce le scene sui movimenti ritmici della mano
maschile e focalizza l’attenzione sull’eiaculazione come
prova dell’orgasmo, alimentando nei fruitori la falsa
convinzione che le due cose debbano coincidere e
spingendoli a consumare in fretta il piacere.
Il mio intento è riuscire a dare un piccolo
contributo alla diffusione di conoscenze che nel mondo
antico erano privilegio di pochi eletti e che oggi sono
accessibili a tutti. L’approccio vuole essere semplice e
pragmatico, fondato su solide basi scientifiche ed
esperienze personali. Se volterete pagina inizierete un
viaggio straordinario che cambierà il vostro modo di
pensare all’amore ed alla fine del quale nulla sarà come
prima.

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CAPITOLO PRIMO

IL TABU’ DEL SESSO

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Questo libro è diretto agli uomini ma è stato
scritto pensando alle donne perché sono loro che
potranno trarre i maggiori benefici dalla assimilazione
delle tecniche per raggiungere orgasmi maschili multipli
da parte dei loro amanti.

LA RIVOLUZIONE SESSUALE

Dalla fine degli anni sessanta, la rivoluzione sessuale e


l’emancipazione femminile hanno profondamente
modificato il modo delle donne di vivere la sessualità ed
il rapporto di coppia. Prima di allora ad esse era negato
il diritto di provare piacere nel sesso e chi ne era alla
ricerca veniva considerata una donna di malaffare.
In questi quarant’anni abbiamo assistito ad un
fiorire di studi e ricerche scientifiche che hanno
analizzato il comportamento sessuale di donne e uomini.
Grande attenzione è stata dedicata all’orgasmo
femminile, alle sue diverse forme e ai modi per
raggiungerlo, assumendo spesso per definitive e
scontate le conoscenze esistenti su quello maschile.
Le donne hanno potuto dare sfogo alle proprie
fantasie erotiche sperimentando posizioni e pratiche
sessuali che in un passato non lontano costituivano reato
in diversi paesi. La parità all’interno della coppia ha
costretto l’uomo a tenere finalmente conto delle

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esigenze della partner, a non finalizzare il rapporto
sessuale unicamente al raggiungimento del proprio
orgasmo bensì a focalizzare l’attenzione sul piacere
della donna.
Questa ventata d’aria fresca che ha attraversato le
alcove del mondo occidentale, ha portato indubbi
benefici ad entrambi i sessi. Statisticamente le cose
sembrano migliorate almeno nella durata dei rapporti
sessuali (calcolati dall’inizio della penetrazione) passata
dai due o tre minuti rilevati nelle ricerche sul
comportamento sessuale maschile condotte da Alfred
Kinsey nel 1948 ai sei o sette minuti emersi dalle
ricerche più recenti. Negli uomini questi cambiamenti
hanno creato diffuse ansie di prestazione che ne minano
fortemente la capacità di continuare ad interpretare il
ruolo storico di sesso forte.

DIFFERENZE NELL’ECCITAMENTO
MASCHILE E FEMMINILE

Le difficoltà dell’uomo trovano una spiegazione nel


complesso dei differenti meccanismi che regolano
l’eccitazione femminile e maschile. Secondo gli ultimi
studi, nelle donne prevale l’influenza di stati d’animo e
di fattori esterni, mentre nell’uomo essa è più legata alla
fisicità e si manifesta generalmente con l’erezione.
Tutto ciò sembra trovare riscontro nei diversi livelli di

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testosterone e di altri ormoni prodotti nell’uomo e nella
donna e nel ruolo svolto da alcuni neurotrasmettitori.
Il risultato pratico che maggiormente qui ci
interessa è che spesso l’uomo è già vicinissimo a
raggiungere l’orgasmo mentre alla donna manca ancora
molto, essa anzi si trova in una fase in cui ha bisogno di
essere stimolata più intensamente. Lei grida “non ti
fermare”, “ancora”, “più forte”, “di più” e lui vorrebbe
accontentarla ma sa che continuando a spingere in pochi
secondo eiaculerà. Non vi è nulla di più frustrante per
entrambi che dover interrompere il rapporto senza che
lei abbia potuto assaporare il piacere dell’orgasmo e lui
avere la conferma della propria virilità rappresentata
dalla capacità di soddisfarla. Al disappunto di lei ed alla
frustrazione di lui è possibile porre rimedio con le
tecniche dell’orgasmo maschile multiplo.
La buona notizia è che per divenire padroni di
queste tecniche non occorre essere degli uomini
eccezionali o dei superdotati. Come ho già detto
nell’introduzione esse sono alla portata di tutti, a patto
che si sia costanti nella esecuzione dei pochi e semplici
esercizi richiesti. Ciò d’altro canto vale per tutte le
nuove esperienze: ricordate quanto impegno vi è costato
ad esempio imparare a giocare a tennis, suonare uno
strumento o ballare il tango? Qui vi si chiede molto
meno, ma la ricompensa è infinitamente più preziosa e
duratura.

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LE FASI DELL’ECCITAMENTO

Per circoscrivere il nostro campo d’indagine ricordiamo


brevemente la classica divisione in quattro fasi del ciclo
della risposta sessuale adottata da Masters e Johnson:
eccitamento, plateau, orgasmo, risoluzione.
Le manifestazioni più evidenti dell’eccitamento
sono l’erezione del pene nell’uomo, l’erezione del
clitoride e generalmente la lubrificazione vaginale nella
donna (anche se fattori psicologici possono giocare un
ruolo rilevante).
La fase di plateau è uno stato di eccitamento più
avanzato in cui il pene pienamente eretto diviene di un
colore rosso scuro e le ghiandole di Cowper producono
il liquido preseminale; nella donna l’utero si ingrossa, le
piccole e grandi labbra assumono un intenso colore
rosso, il clitoride si ritrae.
L’orgasmo è la fase culminante dello stato di
eccitazione, caratterizzata da un senso di intenso
piacere, da contrazioni ritmiche localizzate nella zona
genitale ma talvolta capaci di espandersi a tutto il corpo
o a parti di esso. A queste sensazioni sono associati un
aumento della frequenza cardiaca e della pressione
arteriosa, una respirazione accelerata e tensione
muscolare. L’origine e il controllo di tutti questi
fenomeni sono localizzati nel cervello.
Per raggiungere l’orgasmo i tempi sono
notevolmente variabili e vanno da due minuti ad un ora,

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mentre la sua durata va dai cinque ai trenta secondi (con
punte massime rilevate da Hartman e Fithian di un
minuto).
Durante la fase refrattaria il sangue defluisce dai
genitali, battito, pressione e respiro si normalizzano, ed
immancabilmente l’uomo perde l’erezione. Egli è
pervaso da un senso di stanchezza e spossatezza; il più
delle volte il gioco dei sensi ha fine prima di quanto si
desideri.

ORGASMO ED EIACULAZIONE

Nell’uomo l’eiaculazione è un riflesso indotto


dell’orgasmo ed avviene a sua volta in due fasi:
emissione ed espulsione. Nella prima (detta anche di
contrazione) i testicoli si avvicinano al corpo, il seme
sale da essi mescolandosi al liquido prodotto dalla
prostata e da altre ghiandole ed è spinto dalle
contrazioni della prostata nel bulbo uretrale posto alla
base del pene. Psicologicamente questo momento
rappresenta il punto di non-ritorno, quello in cui l’uomo
ha la consapevolezza della inevitabilità
dell’eiaculazione. Nella fase di espulsione il muscolo
pubococcigeo dà inizio alle contrazioni espellendo lo
sperma dall’uretra.
Appare evidente a questo punto che considerare
orgasmo ed eiaculazione un unico processo costituisce
un grave errore. A scanso di equivoci ribadiamo che per

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orgasmo multiplo maschile non si intende la capacità di
riuscire ad avere una nuova erezione il più presto
possibile, ma piuttosto non perderla tra un orgasmo e
l’altro. Per riuscire nell’impresa dovrete acquisire
sufficiente consapevolezza del vostro corpo e delle
sensazioni che provate.
Al giorno d’oggi di sesso si parla molto ma
spesso se ne sa ancora troppo poco. Nella realtà della
vita quotidiana tra gli uomini le esperienze non vengono
condivise, si recitano copioni stereotipati, raramente vi è
uno scambio di informazioni e ciascuno è affidato a sé
stesso, con il rischio di restare per molto tempo vittima
dei propri errori.
Un rapporto sessuale soddisfacente è fondamentale
per una relazione salda e duratura. Ma anche per chi non
ha un legame fisso acquisire queste conoscenze ed
impadronirsi delle tecniche descritte nei capitoli
seguenti può costituire un aiuto prezioso per accrescere
la propria autostima e migliorare l’approccio con l’altro
sesso. Si aprono dinanzi a voi nuovi mondi ed infinite
possibilità di sperimentazione.

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In sintesi

• La rivoluzione sessuale ha modificato il rapporto


tra donna e uomo restituendo alla prima il diritto a
provare piacere e costringendo il secondo a tenere conto
dei bisogni e dei desideri della donna.

• I differenti meccanismi che regolano l’eccitamento


maschile e femminile spiegano i diversi tempi necessari
per raggiungere l’orgasmo e determinano spesso ansie
di prestazione e senso di inadeguatezza nell’uomo,

• L’unica risposta in grado di ridare serenità


all’uomo e regalare la felicità sessuale alla coppia è
rappresentata dalle tecniche dell’orgasmo multiplo
maschile.

• Secondo il modello di Masters e Johnson la


risposta sessuale è divisa in quattro fasi: eccitamento,
plateau, orgasmo e risoluzione.

• La maggior parte degli studiosi ancora oggi incorre


nell’errore di identificare orgasmo ed eiaculazione
considerandoli un unico processo. La chiave di volta
delle tecniche dell’orgasmo maschile multiplo sta
proprio nel separare (del tutto o in parte) orgasmo ed
eiaculazione.:

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CAPITOLO SECONDO

CENNI DI ANATOMIA MASCHILE

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Prima di passare alla parte pratica è necessario
fare qualche breve riflessione sui nostri attrezzi del
mestiere. Non è un’esagerazione dire che molti uomini
conoscono meglio l’anatomia femminile che quella
maschile. Eppure è indispensabile conoscere il proprio
corpo per imparare a leggere i segnali che esso ci invia e
controllarne le reazioni.

IL PENE E LA MASTURBAZIONE

Cominciamo dal vecchio amico pene fonte di felicità e


turbamenti. Diciamo subito che esso non è un muscolo e
pertanto non può essere allenato in palestra per
svilupparne le dimensioni, ma il suo uso più o meno
regolare consente di tenerlo in buona forma ed
impedisce che si ritiri all’interno del corpo creando
l’illusione ottica di un accorciamento. Le sue
dimensioni sono da sempre oggetto di discussione e
motivo di preoccupazione. Secondo i dati più recenti il
90% degli uomini ha un pene eretto lungo tra i 13 ed i
18 centimetri con un valore statisticamente normale cioè
più frequente intorno ai 15 centimetri (un uomo su
quattro), mentre nei superdotati la lunghezza sfiora i 30
centimetri. Tuttavia, se serve ad alleviare le angosce di
qualcuno ricordo che la lunghezza della vagina va dai 7
ai 10 centimetri e che determinante per riuscire a
soddisfare una donna non è la lunghezza del pene ma il
suo completo controllo.

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Generalmente, nei maschietti la scoperta della
propria sessualità avviene in età adolescenziale
attraverso la masturbazione, praticata di nascosto, con il
terrore di essere scoperti, la paura di commettere
peccato, la voglia di arrivare in fretta all’orgasmo
identificato con l’eiaculazione. Sono pochi i ragazzi che
da soli scoprono il modo di trattenerla sviluppando
autonomamente la capacità di divenire multiorgasmici,
la maggior parte si accontenta di un unico orgasmo. I
modelli di raggiungimento del piacere così acquisiti,
buoni o cattivi che siano, vengono assimilati e traslati
nei rapporti con i futuri partner.

IL MUSCOLO PUBOCOCCIGEO

Per voi è giunto il momento di mettere in discussione le


vecchie abitudini ed aprirvi al cambiamento. Il
principale alleato nella conquista della multiorgasmicità
sarà il muscolo pubococcigeo, che per semplicità e
brevità d’ora innanzi chiameremo semplicemente
muscolo PC. In realtà è un gruppo di muscoli che si
estende dal coccige fino al punto in cui il pene si
inserisce nell’osso pubico. Esso si contrae nella fase di
espulsione dell’eiaculazione spingendo fuori lo sperma.
Per individuarlo basta concentrarvi mentre fate pipì: si
tratta infatti dello stesso muscolo che contraete per
interrompere la minzione.

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