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LE EPROM
A cura di
Michele Mortarino
Marco Palamà
Indice:
1. Introduzione Pag. 2
2. Le regole fondamentali Pag. 2
3. Le Eprom DIL Pag. 3
4. Le memorie PLCC Pag. 4
5. Le memorie PSOP Pag. 5
6. Gli Zoccoli Pag. 6
Le eprom che sono maggiormente utilizzate sulle centraline, si dividono in tre distinti modelli:
1. Segnare prima di dissaldare l’orientamento della eprom ponendo attenzione dalla parte da cui è
girato il pin 1
2. Non inquinare mai la centralina con trucioli, avanzi di stagno o qualsiasi altro oggetto che possa
formare un corto circuito; lavorare quindi su di un piano pulito e sgombro da altri oggetti
metallici
3. Le saldature devono essere brillanti e non opache, perché quelle che presentano un aspetto
opaco, possono essere saldature fredde, che non conducono correttamente e possono creare
malfunzionamenti, difficilmente localizzabili. Qualora si evidenziasse il problema, per risolverlo
basta applicare una goccia di flussante e riprendere lo stagno con il saldatore
4. Assicuratevi sempre del corretto orientamento dei componenti negli adattatori
5. Controllate sempre tutti i cavi di connessione del programmatore compresi quelli d’alimentazione
alla rete elettrica
Le Attrezzature
• La stazione saldante\dissaldante
Tra i molti modelli in commercio, ALIENTECH utilizza la stazione dissaldante ERSA 60W, che per
caratteristiche, e funzionalità si è rivelata ottimale;
• I prodotti coadiuvanti per saldare
Flussante, stagno, detergente, possono influenzare notevolmente la riuscita di un lavoro, quindi
consigliamo di prendere prodotti di buona qualità.
• Il programmatore di Eprom
Come per le stazioni dissaldanti, i modelli in commercio sono decine, quelli che ALIENTECH
utilizza e fornisce, sono EMP20 della NEEDHAM’S ELECTRONICS, e ALL 011 della HI-LO.
• Il Computer
Portatile o fisso, il computer riveste un compito importantissimo.
Bisogna quindi affidarsi ad
apparecchi di ottima qualità, efficienti, e possibilmente non obsoleti (il requisito minimo,
Pentium100 o equivalenti, con almeno 8M di RAM).
Come sistema operativo sono preferibili tutti i Windows che utilizzano ancora il DOS (W95, W98,
W98 s.e.,) per tutti gli altri (W98 Millennium Edition, e W2000), è necessaria una partizione DOS
del disco, dove poter far girare i software dei programmatori.
Capitolo 1
Le Eprom DIL (Dual In Line)
Si saldano, come la maggior parte dei componenti discreti, attraverso un foro passante sulla scheda
e la saldatura viene applicata sulla superficie opposta a quella del componente.
La dissaldatura di questi componenti è abbastanza difficoltosa se non si è in possesso di attrezzature
adatte, ma con un minimo di pazienza possibile per chiunque.
• Saldatore
• Stagno
• Pompetta dissaldante o stazione dissaldante
aspirante
• Pinzetta di estrazione memorie DIL
Come Procedere:
Consigliamo di operare sui piedini collegati a massa per ultimi, in quanto più difficoltosi a causa
dell’ampia superficie da scaldare che li caratterizzano.
1. Scaldare con il saldatore (350°) la piazzola e portare in fusione lo stagno presente sul pin. Con la
pompetta aspirante asportare lo stagno, avvicinandola il più possibile alla punta del saldatore;
2. Avvicinare la pompetta alla piazzola, e attivare il meccanismo di aspirazione. Se il procedimento
non riesce riapplicare dello stagno e ripetere l’operazione.
3. Per i pin che sono collegati a massa, il procedimento è identico eccezion fatta per la temperatura
del saldatore che deve essere leggermente maggiore (380°-400°)
4. Anche qui se la dissaldatura non dovesse riuscire al primo tentativo, riapplicare lo stagno e
riprovare.
5. Una volta sicuri di avere asportato tutto lo stagno da tutti i piedini, muovere il componente e
visualizzare quali piedini non si muovono sotto sollecitazione. Questi sono ancora saldati per una
minima parte alla piazzola dal lato componenti, perché essendo il reoforo di due ordini differenti
di grandezza va ad appoggiarsi sulla piazzola e rimane attaccato.
6. In questa fase bisogna essere molto cauti, perché si rischia di asportare assieme alla eprom
anche una parte della piazzola o una pista danneggiando lo stampato irreparabilmente, quindi
con molta cautela con delle pinzette o uno strumento adatto, muovere leggermente il piedino
affinché si stacchi. Quando è un solo piedino ad opporre ancora resistenza lo si può scaldare con
il saldatore e contemporaneamente rimuovere il componente.
7. Una volta rimossa, l’eprom va accuratamente pulita da eventuali eccedenze di stagno che
potrebbero falsare la lettura.
8. A questo punto non rimane altro che leggere l’eprom tramite un lettore di Eprom (Noi
consigliamo, HiLo All 07/11, o EMP20) seguendo attentamente tutte le procedure che variano da
lettore a lettore. Possiamo solo aggiungere che molte volte, la lettura di un eprom, dipende dalla
sua pulizia ed integrità. Gli errori più comuni sono la presenza di sbavature di stagno o di
flussante sui pin, che falsano il risultato, oppure pin che piegati non toccano il contatto
dell’adattatore. Quindi leggerla più di una volta, togliendo e riposizionando il componente sullo
zoccolo per essere certi di aver letto correttamente i dati contenuti.
Capitolo 2
Le Eprom PLCC
Attenzione:
Segnare correttamente il verso in cui è girata l’eprom e, se in presenza di più memorie (vedi Centr.
TDI e simili) distinguere la posizione di ognuna.
1. Stendere il prodotto sul perimetro dei pin in maniera uniforme, prestando attenzione a non
depositarne altrove;
2. Con del nastro adesivo (meglio se di carta) contornare l’eprom, affinché il flussante non vada a
infiltrarsi da altre parti al di fuori di quelle interessate (Vedi fig.234)
3. Selezionare le punte delle pinze della stazione dissaldante in base al componente (plcc32, plcc44
o superiori).
4. Impostare la temperatura delle pinzette (350°) in base al tipo di punte che state utilizzando (Per
le stazione ERSA vedi Tabella 1)
Tabella per le stazioni dissaldanti ERSA
Tipo Impostazione
FD8 per Psop44 7
RD2 per Plcc32 8
QD3 per Plcc44 8
(Tab. 1)
Capitolo 3
LE EPROM PSOP
Come procedere:
1. Segnare con un pennarello indelebile d
2. ove è posizionato il pin #1
3. Contornare la memoria con nastro di carta per evitare che il flussante si diffonda nella centralina
4. Posizionare il flussante sulle due file di pin
5. Selezionare la temperatura adatta alla pinzette (vedi Tab1)
6. Posizionare delicatamente la pinzette lungo le due file di pin e premere leggermente verso il
basso
7. Sollevare l’eprom delicatamente una volta sicuri di aver portato in fusione lo stagno di tutti i pin
8. Pulire con saldatore e punta da 1,8mm i pin sulla superficie di contatto.
9. Pulire con treccia dissaldante le piazzole della scheda e rimuovere le tracce di flussante con un
panno pulito e della trielina o detergente
La lettura di questa memoria può risultare difficoltosa a causa di molti fattori. I punti sotto citati
servono come una guida alla risoluzione dei problemi:
• Definire con sicurezza quale tipo di memoria PSOP si ha tra le mani, in commercio ne esistono
parecchie che differiscono di poco l’una dall’altra, quindi leggere accuratamente la sigla che è
riportata sul componente, e associarla ad una delle voci sottostanti:
• 28F200
• 29F200 B
• 29F200 T
• 29F400 B
• 29F400 T
• 29F800 B
• 29F800 T
Capitolo 3
GLI ZOCCOLI
Molte volte, dopo aver dissaladato un’eprom, per comodità si salda uno zoccolo.
Gli zoccoli sono quei componenti che permettono il montaggio di una memoria, su una scheda,
senza saldature. Essi sono, degli adattatori, che da una parte vengono saldati sul circuito , mentre
dall’ altra, accolgono il dispositivo, tramite dei contatti.
Questo tipo di operazione, è consigliata nei casi in cui è necessario leggere o programmare l’eprom
più volte, anche a distanza di giorni.
Ogni tipo di memoria ha il suo zoccolo, quelli usati per le centraline, più frequentemente sono:
• Plcc (32, 44, 52, 68, Pin),
• Dil (24, 28, 32, 40, pin),
• Psop (44, pin)
Bisogna prestare molta attenzione, quando si saldano questi dispositivi , a non lasciare alcuna
traccia di flussante, o corti tra i pin perché potrebbero, risultare gravemente dannosi.
Pulire accuratamente, dopo aver saldato tutti i pin, con la trielina e controllare di aver saldato
correttamente, senza sbavature.
Per i Dil e i Psop, vale il medesimo discorso, pulire bene e controllare che le saldature siano brillanti
e precise.