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COME LAVORARE CON

LE EPROM
A cura di
Michele Mortarino
Marco Palamà

1) Dil 32 pin Otp


2) Dil 28 pin Windowed
3) Psop 44 pin
4) Plcc 44 pin
5) Plcc 32 pin

Indice:
1. Introduzione Pag. 2
2. Le regole fondamentali Pag. 2
3. Le Eprom DIL Pag. 3
4. Le memorie PLCC Pag. 4
5. Le memorie PSOP Pag. 5
6. Gli Zoccoli Pag. 6

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Introduzione

Le eprom che sono maggiormente utilizzate sulle centraline, si dividono in tre distinti modelli:

DIL PLCC PSOP

Ad ognuna di loro occorre applicare un processo di lavorazione per la dissaldatura totalmente


differente; ciò è dovuto alle diverse caratteristiche fisiche che presentano. L’obiettivo finale rimane
comune per tutti e tre i modelli: un lavoro preciso, pulito, e veloce.
Con pochi e semplici accorgimenti, è possibile ottenere un buon risultato, anche per chi non ha mai
avuto a che fare con un saldatore e con l’elettronica, è indispensabile solo un minimo di manualità e
d’attenzione.
Questo manuale nasce dall’esigenza di fornire sia all’utente alle prime armi, che a chi ha già un
minimo d’esperienza, una metodologia precisa, e definita, conforme a quella adottata da
ALIENTECH.

Le cinque regole fondamentali

1. Segnare prima di dissaldare l’orientamento della eprom ponendo attenzione dalla parte da cui è
girato il pin 1
2. Non inquinare mai la centralina con trucioli, avanzi di stagno o qualsiasi altro oggetto che possa
formare un corto circuito; lavorare quindi su di un piano pulito e sgombro da altri oggetti
metallici
3. Le saldature devono essere brillanti e non opache, perché quelle che presentano un aspetto
opaco, possono essere saldature fredde, che non conducono correttamente e possono creare
malfunzionamenti, difficilmente localizzabili. Qualora si evidenziasse il problema, per risolverlo
basta applicare una goccia di flussante e riprendere lo stagno con il saldatore
4. Assicuratevi sempre del corretto orientamento dei componenti negli adattatori
5. Controllate sempre tutti i cavi di connessione del programmatore compresi quelli d’alimentazione
alla rete elettrica

Il flussante e la pasta salda sono un valido


aiuto per dissaldare, ma se utilizzati in dosi
eccessive e non rimossi accuratamente,
possono creare malfunzionamenti anche a
distanza di giorni o settimane. Quindi Pulire,
con un detergente valido (trielina o avio) ed
un pennello pulito che servirà ad asportare
l’eccesso di flussante dai componenti. Eseguire
l’operazione sempre nello stesso senso.

Le Attrezzature

Per lavorare sulle memorie, sono necessari alcuni strumenti:

• La stazione saldante\dissaldante
Tra i molti modelli in commercio, ALIENTECH utilizza la stazione dissaldante ERSA 60W, che per
caratteristiche, e funzionalità si è rivelata ottimale;
• I prodotti coadiuvanti per saldare
Flussante, stagno, detergente, possono influenzare notevolmente la riuscita di un lavoro, quindi
consigliamo di prendere prodotti di buona qualità.
• Il programmatore di Eprom
Come per le stazioni dissaldanti, i modelli in commercio sono decine, quelli che ALIENTECH
utilizza e fornisce, sono EMP20 della NEEDHAM’S ELECTRONICS, e ALL 011 della HI-LO.
• Il Computer
Portatile o fisso, il computer riveste un compito importantissimo.
Bisogna quindi affidarsi ad
apparecchi di ottima qualità, efficienti, e possibilmente non obsoleti (il requisito minimo,
Pentium100 o equivalenti, con almeno 8M di RAM).
Come sistema operativo sono preferibili tutti i Windows che utilizzano ancora il DOS (W95, W98,
W98 s.e.,) per tutti gli altri (W98 Millennium Edition, e W2000), è necessaria una partizione DOS
del disco, dove poter far girare i software dei programmatori.

Capitolo 1
Le Eprom DIL (Dual In Line)

Inizialmente erano le uniche eprom


presenti sulle centraline, poi per la
necessità di aggiungere sempre più
informazioni, sono state sostituite da
eprom più capaci, ma sono ancora
presenti su centraline di auto che
non devono gestire un’elettronica
molto complessa.
Le eprom DIL, presentano una forma
a parallelepipedo con disposti sui
fianchi più lunghi due file di pin
(Vedi fig. 1)

Si saldano, come la maggior parte dei componenti discreti, attraverso un foro passante sulla scheda
e la saldatura viene applicata sulla superficie opposta a quella del componente.
La dissaldatura di questi componenti è abbastanza difficoltosa se non si è in possesso di attrezzature
adatte, ma con un minimo di pazienza possibile per chiunque.

L’attrezzatura base necessaria consiste in:

• Saldatore
• Stagno
• Pompetta dissaldante o stazione dissaldante
aspirante
• Pinzetta di estrazione memorie DIL

Come Procedere:

Consigliamo di operare sui piedini collegati a massa per ultimi, in quanto più difficoltosi a causa
dell’ampia superficie da scaldare che li caratterizzano.

1. Scaldare con il saldatore (350°) la piazzola e portare in fusione lo stagno presente sul pin. Con la
pompetta aspirante asportare lo stagno, avvicinandola il più possibile alla punta del saldatore;
2. Avvicinare la pompetta alla piazzola, e attivare il meccanismo di aspirazione. Se il procedimento
non riesce riapplicare dello stagno e ripetere l’operazione.
3. Per i pin che sono collegati a massa, il procedimento è identico eccezion fatta per la temperatura
del saldatore che deve essere leggermente maggiore (380°-400°)
4. Anche qui se la dissaldatura non dovesse riuscire al primo tentativo, riapplicare lo stagno e
riprovare.
5. Una volta sicuri di avere asportato tutto lo stagno da tutti i piedini, muovere il componente e
visualizzare quali piedini non si muovono sotto sollecitazione. Questi sono ancora saldati per una
minima parte alla piazzola dal lato componenti, perché essendo il reoforo di due ordini differenti
di grandezza va ad appoggiarsi sulla piazzola e rimane attaccato.
6. In questa fase bisogna essere molto cauti, perché si rischia di asportare assieme alla eprom
anche una parte della piazzola o una pista danneggiando lo stampato irreparabilmente, quindi
con molta cautela con delle pinzette o uno strumento adatto, muovere leggermente il piedino
affinché si stacchi. Quando è un solo piedino ad opporre ancora resistenza lo si può scaldare con
il saldatore e contemporaneamente rimuovere il componente.
7. Una volta rimossa, l’eprom va accuratamente pulita da eventuali eccedenze di stagno che
potrebbero falsare la lettura.
8. A questo punto non rimane altro che leggere l’eprom tramite un lettore di Eprom (Noi
consigliamo, HiLo All 07/11, o EMP20) seguendo attentamente tutte le procedure che variano da
lettore a lettore. Possiamo solo aggiungere che molte volte, la lettura di un eprom, dipende dalla
sua pulizia ed integrità. Gli errori più comuni sono la presenza di sbavature di stagno o di
flussante sui pin, che falsano il risultato, oppure pin che piegati non toccano il contatto
dell’adattatore. Quindi leggerla più di una volta, togliendo e riposizionando il componente sullo
zoccolo per essere certi di aver letto correttamente i dati contenuti.

Capitolo 2
Le Eprom PLCC

Il secondo formato di eprom più comune dopo le DIL, è


certamente la PLCC; piccola, capace e facilmente
riscrivibile nel caso delle Flash.
La PLCC si presenta come un piccolo quadratino, con i
pin disposti su tutti e quattro i lati e ricurvi verso
l’interno. Il suo montaggio su scheda è SMD (Surface
Mounted Device), in altre parole non ha i fori passanti
sulla scheda come le DIL.

Attrezzatura necessaria per la dissaldatura delle PLCC:

• Pinze Dissaldanti (stazione ERSA 60W)


• Punte RD2, per PLCC 32
• Punte QD3, per PLCC 44
• Siringa di Flussante
• Treccia dissaldante
• Trielina
• Saldatore con punte da 1,8 mm e 0,4mm
• Morsa da banco
• Stagno

Attenzione:
Segnare correttamente il verso in cui è girata l’eprom e, se in presenza di più memorie (vedi Centr.
TDI e simili) distinguere la posizione di ognuna.

Come procedere con il flussante:

1. Stendere il prodotto sul perimetro dei pin in maniera uniforme, prestando attenzione a non
depositarne altrove;
2. Con del nastro adesivo (meglio se di carta) contornare l’eprom, affinché il flussante non vada a
infiltrarsi da altre parti al di fuori di quelle interessate (Vedi fig.234)
3. Selezionare le punte delle pinze della stazione dissaldante in base al componente (plcc32, plcc44
o superiori).
4. Impostare la temperatura delle pinzette (350°) in base al tipo di punte che state utilizzando (Per
le stazione ERSA vedi Tabella 1)
Tabella per le stazioni dissaldanti ERSA
Tipo Impostazione
FD8 per Psop44 7
RD2 per Plcc32 8
QD3 per Plcc44 8
(Tab. 1)

5. Quando la pinza è in temperatura, afferrare delicatamente il componente con le estremità delle


punte e premere verso il basso in modo che tutti i pin del componente siano toccati dal
dissaldatore;
6. Muovere le pinzette con dei movimenti rotatori leggeri per permettere alla punte di assestarsi e
cercare di rimuovere il componente dalla piastra, in un tempo ragionevole (15 sec. Max)
evitando quindi di surriscaldarlo e danneggiarlo; se entro una quindicina di secondi non siete
ancora riusciti, allontanate la pinzette e aspettate pochi attimi e riprovate.
7. Una volta rimossa, appoggiare la PLCC su una superficie resistente al calore e lasciatela
raffreddare qualche minuto.
8. Procedere alla pulizia delle piazzole, appoggiando la treccia dissaldante all’isoletta facendo una
lieve pressione con il saldatore caldo. Rimuovere lo stagno eccedente.
9. Pulite le piazzole con un panno pulito imbevuto di trielina.
10. Bloccate la memoria in una morsa da banco, senza piegare i pin (magari interponendo tra le
ganasce un materiale gommoso) Con il componente bloccato, procedete come per le piazzole:
appoggiate la treccia dissaldante su un pin e facendo una leggera pressione con il saldatore caldo
tirate la treccia in modo da rimuovere completamente ogni traccia di stagno che potrebbe falsare
la lettura.
11. Puliti tutti i pin dallo stagno rimuovete con della trielina le tracce di flussante sicuramente ancora
presenti sulla memoria.
12. Leggete tramite il programmatore di eprom a vostra disposizione (EMP20, ALL-07/-11 o altro) il
contenuto, accertandovi della veridicità del risultato, eseguendo una verifica dopo la lettura. Se il
Cheksum dovesse cambiare ad ogni lettura, il problema è di un pin che non fa contatto nella
maniera corretta, ricontrollate quindi l’orientamento della PLCC nello zoccolo adattatore, e che
tutti i pin siano correttamente allineati e puliti; Eventualmente riprocedete con i punti 10 e 11,
fino ad ottenere una lettura sempre uguale anche dopo aver rimosso e riposizionato il
componente nello zoccolo adattatore più volte.
13. Prestate attenzione al tipo di eprom che state leggendo, e al tipo di adattatore che state usando,
perché le PLCC 32 pin non è detto che utilizzino sempre lo stesso adattatore;
14. Infatti per tutte le eprom denominate flash o superiori a 512k (28F256, 28F512, 28F010, 29F010
etc.) si utilizza un adattatore che nella parte inferiore presenta 32 pin (32 FLASH/010) mentre
per le altre non riscrivibili o inferiori (27C256, 27C512, 27C010, 27C020, etc.) l’adattatore
presenterà solamente 28 piedini nella parte Dil (32 256/512).

Capitolo 3
LE EPROM PSOP

Ultime nate nel campo delle memorie,


le eprom PSOP abbinano una gran
capacità di immagazzinamento dati
alle dimensioni ridotte, rendendo
sempre più diffuso questo tipo di
componente.
L’aspetto esterno è simile a quello
delle DIL, un rettangolo con due file di
pin disposte sui fianchi lunghi, ma
molto più piatte e con i pin a
montaggio superficiale (SMD) come le
PLCC.
Attrezzatura indispensabile:

• Pinza dissaldante con punte per


PSOP44
• Saldatore
• Punta 1.8 mm
• Punta 0,4 mm
• Stagno
• Treccia dissaldante
• Siringa di Flussante
• Trielina o Avio

Come procedere:
1. Segnare con un pennarello indelebile d
2. ove è posizionato il pin #1
3. Contornare la memoria con nastro di carta per evitare che il flussante si diffonda nella centralina
4. Posizionare il flussante sulle due file di pin
5. Selezionare la temperatura adatta alla pinzette (vedi Tab1)
6. Posizionare delicatamente la pinzette lungo le due file di pin e premere leggermente verso il
basso
7. Sollevare l’eprom delicatamente una volta sicuri di aver portato in fusione lo stagno di tutti i pin
8. Pulire con saldatore e punta da 1,8mm i pin sulla superficie di contatto.
9. Pulire con treccia dissaldante le piazzole della scheda e rimuovere le tracce di flussante con un
panno pulito e della trielina o detergente

La lettura di questa memoria può risultare difficoltosa a causa di molti fattori. I punti sotto citati
servono come una guida alla risoluzione dei problemi:

• Definire con sicurezza quale tipo di memoria PSOP si ha tra le mani, in commercio ne esistono
parecchie che differiscono di poco l’una dall’altra, quindi leggere accuratamente la sigla che è
riportata sul componente, e associarla ad una delle voci sottostanti:
• 28F200
• 29F200 B
• 29F200 T
• 29F400 B
• 29F400 T
• 29F800 B
• 29F800 T

• La parte fondamentale che contraddistingue il tipo di Psop oltre al modello(28Fxxx, 29Fxxx


etc.) è la dicitura “B” o “T” che può essere espresso sotto forma di due lettere (AB, BB, BC, CB,
AT, BT, CT, TC, XB, XT, etc…) ma la seconda è sempre o “B” o “T”.
• Selezionare quindi la memoria in base anche alla caratteristica “B” o “T” nel menù di selezione
delle memorie.
• Assicurarsi di avere l’aggiornamento del software, che permette di leggere quel tipo di eprom,
eventualmente scaricarlo da Internet dal sito della ditta che produce il vostro programmatore
(trovate l’indirizzo sulla scatola o sulle istruzioni del programmatore).
• Controllate che tutti i piedini del componente, siano allineati.
• Controllate sempre più di una volta di aver inserito correttamente la memoria nell’adattatore e
lo stesso nello zoccolo del programmatore.
• Se si sta lavorando su una memoria già usata, bisogna prestare attenzione alla protezione dei
settori. Queste Eprom hanno una sorta di protezione in scrittura che va rimossa tramite un
comando del programmatore (Data Protection), per poterle cancellare e riscrivere.

Capitolo 3
GLI ZOCCOLI

Molte volte, dopo aver dissaladato un’eprom, per comodità si salda uno zoccolo.
Gli zoccoli sono quei componenti che permettono il montaggio di una memoria, su una scheda,
senza saldature. Essi sono, degli adattatori, che da una parte vengono saldati sul circuito , mentre
dall’ altra, accolgono il dispositivo, tramite dei contatti.
Questo tipo di operazione, è consigliata nei casi in cui è necessario leggere o programmare l’eprom
più volte, anche a distanza di giorni.
Ogni tipo di memoria ha il suo zoccolo, quelli usati per le centraline, più frequentemente sono:
• Plcc (32, 44, 52, 68, Pin),
• Dil (24, 28, 32, 40, pin),
• Psop (44, pin)

Gli zoccoli, si montano come le eprom, quindi sia le Psop


sia le plcc sono a montaggio superficiale, mentre le dil no.
Le più complicate da montare sono sicuramente le PLCC,
perché i piedini sono seminascosti da una griglia che
rende difficile raggiungerli con la punta del saldatore;
In questo ultimo caso, si può rimuovere la griglia, saldare
i pin e riposizionarla magari con l’aiuto di qualche,
collante.

Bisogna prestare molta attenzione, quando si saldano questi dispositivi , a non lasciare alcuna
traccia di flussante, o corti tra i pin perché potrebbero, risultare gravemente dannosi.
Pulire accuratamente, dopo aver saldato tutti i pin, con la trielina e controllare di aver saldato
correttamente, senza sbavature.
Per i Dil e i Psop, vale il medesimo discorso, pulire bene e controllare che le saldature siano brillanti
e precise.

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