Sei sulla pagina 1di 12

Helitray Noemi Cerrato

Prof. Pier Luca Freschi


Accademia di Belle Arti di Bologna
Corso di Concept Planning
A/A 2019/2020
ǢREM
Ǣrem è un’azienda che si occupa della realizzazione di prodotti eco-
friendly in previsione delle generazione future e per tentare di migliorare
l’impatto ambientale della produzione di prodotti. Tenta di spingersi oltre
l’ordinario realizzando prodotti innovativi. Cerca inoltre di rendere i
prodotti sicuri e funzionali. Produce nel rispetto dell’ambiente, cercando
di abbassarne l’impatto a partire dalla produzione arrivando fino allo
smaltimento. L’obiettivo è dunque quello di produrre oggetti, grandi o
piccoli che aiutino a vivere e che migliorino certi aspetti della vita, sicuri,
comodi, che siano riciclabili e quindi riutilizzabili in altro modo.
Ǣrem rimane sempre al passo con le innovazioni e con quelle che
possono essere le necessità e richieste degli acquirenti e ciò che serve ai
prodotti per renderli accattivanti e piacevoli alla vista oltre che funzionali.
L’azienda vuole inserire nella sua produzione un prodotto che possa
ridurre l’impatto ambientale, non solo in ambiente privato ma pubblico,
ponendo su strade dei posacenere da terra che possano essere d’aiuto
nella lotta contro l’inquinamento. Ha quindi deciso di fornire un brief di
vari punti su cui il futuro prodotto dovrà basarsi.
L’azienda Ǣrem sta cercando qualcuno che possa realizzare qualcosa di innovativo e differente rispetto a ciò
che il mercato ha da offrire ad oggi, cercando forme più sinuose e che abbia funzionalità differenti. Ho
deciso di accogliere la sfida e mi è stato quindi fornito un Brief con i seguenti punti.

BRIEF:
• Deve trarre ispirazioni da fonti naturali
• Essendo un portacenere deve raccogliere in modo efficace i resti di sigarette e sigari
• Forma innovativa
• Possibilmente deve avere colori tenui
• Realizzato con materiali riutilizzabili
• Basso costo di produzione
• Deve avere una struttura flessibile e non troppo pesante
• Eco-Friendly
Prima di tutto, per sapere su cosa devo lavorare faccio una piccola ricerca sulla storia delle sigarette ed in breve
dei portacenere.
La nascita della sigaretta è controversa. Fu probabilmente inventata da soldati musulmani durante l'assedio di
San Giovanni d'Acri (Israele) del 1831-2. Essendo in guerra e non avendo a disposizione il narghilè sembra
usassero i tubetti di carta svuotati dalla polvere da sparo inserendo del tabacco manualmente. L’altra opinione
più quotata sembra essere quella che attribuisce l’invenzione ad alcuni soldati inglesi, sbarcati sempre a San
Giovanni d'Acri nel 1840, essendo privi di pipe e di tabacco, fabbricarono speciali sigarette ricorrendo a foglie
di tè arrotolate.

Se la nascita delle sigaretta la si rimanda ad una di queste due opzioni, il suo arrivo nel mondo moderno, non
tanto della sigaretta ma quanto dell'uso di inalare il fumo prodotto dal tabacco, avvenne l'8 novembre 1587
quando Raleigh portò in Gran Bretagna (sotto il regno di Elisabetta I), delle foglie di tabacco e altri vegetali
provenienti dalle terre vicine al fiume Orinoco. Nel 1885 James Buchanan Duke, penso di investire nella
produzione di sigarette, e fece bene perché fu da quel momento che iniziò la commercializzazione delle
moderne sigarette.
Tutti conosciamo da cosa esse sono costituite quindi non starò a dilungarmi su questo particolare.
Ho cercato qualche informazione in più anche sui posacenere, pare però non si sappia chi sia stato ad
inventare il primo. Ciò che è sicuro è che una vera rivoluzione, è avvenuta grazie a Bruno Munari nel 1957,
anno in cui l’artista ha progettato il posacenere «Cubo», nel quale, per la prima volta viene sconvolto il
concetto di posacenere, dato che diversamente da prima i mozziconi non erano più visibili perché
ricadevano all’interno. Anche se all’inizio nessuno dimostrò interesse per questo prodotto, dopo tre anni
dalla realizzazione di questo progetto, l’azienda Danese decise di inserire l'oggetto all'interno del suo
catalogo che ebbe poi un gran successo.

Nonostante non abbia trovato nulla sull’origine


dei posacenere da terra, il fatto che siano stati
inventati si lega secondo me alla necessità di
dover gettare i mozziconi di sigarette mentre si
cammina e non solamente al tavolo
sorseggiando un caffè.
Iniziando a ragionare sulle qualità richieste per il futuro prodotto, vado a ricercare qualche spunto partendo
dalla natura.
Riflettendo sulla forma più ovvia che un portacenere possa avere, penso ad una forma cilindrica, allungata,
magari con le estremità arrotondate e mi giunge alla mente il bozzolo della farfalla.

Procedendo nella mia ricerca, penso a quale altra forma ricordi vagamente quella
del bozzolo della farfalla ma che sia più simmetrica e penso ad una capsula o
pillola.
Continuando a riflettere sulla forma, quella derivante dalle capsule e dal baco non sono abbastanza particolari
e non credo conferirebbero originalità o innovazione al futuro portacenere. Mi serve quindi qualcosa di più
armonico, movimentato e continuando a pensare alla struttura mi chiedo cos’altro mi possa dare ispirazione
che sia ricollegabile alla natura e penso alla sezione aurea. Essa infatti è sempre stata usata sia nell’arte ed
anche nella natura su cui si pensa siano basati molti elementi naturali.

È da sempre simbolo di armonia e proporzione ed è


ciò che mi serve per rendere il portacenere meno
invasivo possibile in modo che si integri con
l’ambiente e non abbia forme spigolose che possano
disturbare.
Vado quindi a concentrarmi sul lato naturale, infatti come anticipato, la sezione aurea è considerata la base
della forma di molti elementi naturali, come il Nautilus che è una delle migliori rappresentazioni della fusione
tra proporzioni e natura.

Il colore tenue del Nautilus può essere una buona opzione


come futura colorazione.
Questa forma seppur molto intrigante mi fa sorgere qualche
dubbio su come dovrei poi sviluppare il posacenere dato che si
estende in largo ma sento di essere sulla strada giusta.
Guardando la forma delle conchiglie posso facilmente ricavare alcune linee che mi potrebbero
essere d’aiuto nel futuro start project, derivanti dalla forma del Nautilus ed in generale delle
conchiglie.

Dato che come detto prima la forma


del Nautilus si estende in larghezza e
non in altezza, allora continuerò
seguendo la strada delle seconda
conchiglia, magari cercando una
forma più affusolata.
Decido quindi di procedere su questa strada, cercando però di rimanere su forme armoniose e curiose che
possano dare una svolta ad un portacenere per poterlo renderle particolare più di un portacenere qualunque.
Cercando su internet spunti per un nuovo sviluppo e non trovando momentaneamente nulla, mi sono messa a
cercare quali fossero le novità in ambito ecosostenibilità ed ho scoperto questo palazzo in via di costruzione a
Taipei, chiamato Agorà Garden.
Guardando la sua forma ho avuto un’illuminazione, mi ha ricordato esattamente la forma del DNA, è armonico
e ha una forma elicoidale.

Continuando quindi a riflettere su questa forma, mi serve qualcosa


di ancora più adattabile e visto che dovrà essere eco-friendly,
vorrei usare questa richiesta oltre che figurativamente anche
letteralmente.
Tentando di trovare ciò che mi serviva, digitando «forme elicoidali» ho scovato la forma che credo mi servirà,
in natura, l’unione perfetta tra la forma elicoidale e la natura: i viticci delle piante.
Essi hanno un ruolo molto importante in quanto creano una «molla» come per sostenere la parte gracile
della pianta che non riesce a sostenersi in autonomia e potrebbe essere un concetto interessante da utilizzare
nella prossima parte di progettazione.

L’insieme dei colori, la forma particolare e l’armonia delle forme potrebbero


essere ciò che caratterizzerà l’oggetto nello start project dove andrò ad
elaborare tutti gli elementi.
Le fonti d’ispirazione primaria sono state l’arte e la natura sotto i suoi molteplici aspetti, e saranno proprio le
caratteristiche citate che saranno la fonte per l’elaborazione finale del prodotto nella parte di start project.

Helitray

START PROJECT

Potrebbero piacerti anche