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GLI OSTACOLI
ALL’INNOVAZIONE DIDATTICA
E L’ATTUALE PROFILO
PROFESSIONALE DOCENTE
Sommario Sulla base delle recenti indagini degli organismi nazionali ed internazionali, la situazione italiana risulta deficitaria rispetto alla
diffusione delle TIC nel sistema educativo, a diversi livelli. L’osservazione del contesto scolastico attuale, con riferimento alla scuola
secondaria di primo grado, ci ha portato a formulare una domanda di ricerca focalizzata su tre distinti aspetti: le modalità di appropriazione e
di utilizzo delle tecnologie da parte dei docenti, la condivisione dei contenuti e dei processi, l’adozione di strategie di apprendimento e di lavoro
collaborative. Questo contributo intende integrare i dati quantitativi, raccolti dai precedenti studi sulla disponibilità di risorse tecnologiche
nella scuola, con i risultati dell’indagine oggetto dell’articolo sul profilo professionale del docente nella realtà ligure considerata, al fine di fare
emergere il livello di appropriazione delle tecnologie in ambito educativo e gli eventuali aspetti critici nell’uso delle stesse, mettendoli in
relazione con il profilo di competenze delineato. Tale studio ha come obiettivo di sostenere la diffusione di protocolli didattici innovativi, fondati
sulla formazione partecipata dei docenti e finalizzati all’inclusione di tutti i soggetti coinvolti nell’apprendimento.
PAROLE CHIAVE Profilo professionale docenti, TIC, Innovazione didattica, Formazione, Condivisione.
Abstract Recent studies carried out at national and international levels indicate that ICT use in the Italian school system is lagging in a
number of ways. Observation of the situation in lower secondary schools has prompted us to conduct an investigation focusing on three
different areas: teachers’ knowledge and use of technology, sharing of contents and processes, and the adoption of collaborative strategies for
learning and teaching. This paper combines the quantitative data collected from different research studies into digital technologies in the
Italian school system with the results of a survey we conducted into the professional profile of teachers in the Liguria region. The aim is to
reveal the actual level of technology usage and to bring to light critical issues involved. This ultimate goal of this undertaking is to support the
sharing and uptake of innovative practices through teacher-centred professional development that promotes inclusive education.
KEY-WORDS Teachers’ Profile, ICT, Pedagogical Innovation, Training, Sharing.
TD Tecnologie Didattiche, 23(2) 113
le tecnologie nel contesto digitale attuale e che senza formazione iniziale. Una forte esigenza det-
si fondi su una maggiore assunzione di respon- tata dall’anzianità e dai limiti della formazione ini-
sabilità delle scuole rispetto ai percorsi formati- ziale è quella di una più motivata e significativa
vi e all’apprendimento collaborativo. formazione in servizio. Tuttavia, il tasso di parteci-
La normativa legata al Piano per la scuola digitale pazione ad attività di sviluppo professionale tra il
e le iniziative correlate appaiono talvolta come li- 2008 e il 2013 è molto inferiore alla media dei
nee guida avulse dalla realtà quotidiana della vita Paesi TALIS. Tra i bisogni di sviluppo professiona-
scolastica. Per quale ragione gli orientamenti mini- le espressi dai docenti, le tematiche riguardanti le
steriali non vengono recepiti dalle istituzioni scola- competenze tecnologiche hanno assunto maggiore
stiche? Quali sono gli ostacoli che impediscono, a rilevanza negli ultimi 5 anni. Per quanto riguarda
livello locale, investimenti in reti, comunicazione e la percezione dell’autoefficacia e la soddisfazione
cooperazione (Calvani, 2013), significativi per il sul lavoro, i fattori che statisticamente sembrano
rinnovamento della scuola? Quali difficoltà si inter- influire su tali percezioni sono l’esperienza profes-
pongono all’adozione del Web 2.0 a supporto del- sionale (in maniera discordante, cioè la relazione è
le attività gestionali e didattiche del sistema scuo- di segno positivo per quanto riguarda l’efficacia e
la? Perché le iniziative di formazione, confronto, di segno negativo per quanto riguarda la soddisfa-
focus group tra docenti restano eccezioni nel pa- zione professionale), la partecipazione nei proces-
norama nazionale e non sostengono efficacemente si decisionali della dirigenza e l’interazione con i
lo sviluppo professionale? colleghi (TALIS 2013).
Per la definizione del profilo professionale del do- A livello locale, sono state fatte interessanti rifles-
cente facciamo riferimento, oltre alla disciplina del sioni sulla nozione di identità collettiva, culturale e
CCNL8, al quadro sulle competenze del docente professionale e sul ruolo dei processi partecipativi
UNESCO 20119, agli studi europei e di confronto in rete nello sviluppo di una comunità di pratica di
con altri paesi (TALIS 2013, Osservatorio interna- docenti (Donadio & Cipolli, 2014), analisi che in-
zionale sull’Education (Argentin & Giancola, dagano in maniera quantitativa la disponibilità del-
2013), Agenzia europea per lo sviluppo dell’istru- le risorse tecnologiche sul territorio e il loro utiliz-
zione inclusiva10, agli studi condotti a livello inter- zo da parte dei docenti12, nonché ricerche che va-
regionale sul profilo professionale docenti neoas- lutano le opinioni degli insegnanti sull’integrazione
sunti (Gianferrari, 2009; 2010), a quelli condotti delle tecnologie a scuola (Benigno, Chifari & Chior-
a livello territoriale (Donadio & Cipolli, 2014) e al- ri, 2014)13. I risultati di tali indagini mettono in lu-
le pubblicazioni del Centro studi Confindustria11 ce la necessità che l’assegnazione di risorse finan-
per la riflessione sul reclutamento e sulle prospet- ziarie a supporto del digitale apra la strada ad al-
tive di crescita professionale. tre tecnologie rispetto alle lavagne interattive e che
Gli studi internazionali mettono in luce i seguenti favorisca tra gli insegnanti forme di apprendimen-
elementi: il corpo docenti italiano delle scuole se- to continuo e informale fra pari. Inoltre, le valuta-
condarie di primo grado è il più anziano rispetto al- zioni basate sulla scala delle opinioni dei docenti
la media dei Paesi TALIS e la maggioranza del nel processo di integrazione della tecnologia in
campione considerato non ha ricevuto una forma- classe potrebbero costituire uno strumento di au-
zione inziale all’insegnamento. La preparazione tovalutazione prezioso per la riconsiderazione del
iniziale degli insegnanti risulta ancora inadeguata profilo docente e la gestione dello stress generato
a un utilizzo efficace delle tecnologie nei processi dall’impiego delle TIC.
educativi e l’integrazione delle tecnologie nei per- Le problematiche che emergono evidenziano il livel-
corsi di formazione e nelle azioni didattiche non è lo mediocre di competenza tecnica dei docenti, gli
consolidata (Galliani & Mes- ostacoli legati alla disponibilità e alla funzionalità
sina, 2013). A parità di altre degli strumenti e delle connessioni di rete, l’assenza
8 Contratto collettivo nazionale di lavoro, art. 26, 27. condizioni, gli insegnanti che di figure preposte all’assistenza tecnica (Parmigiani,
9 http://unesdoc.unesco.org/images/0021/
002134/213475e.pdf hanno fruito di formazioni 2012) e di supporto alla didattica (TALIS 2013). Le
10 http://www.european-agency.org/sites/default/files/te4i specifiche sulla didattica si richieste legittime indirizzate alle direzioni scolasti-
-profile-of-inclusive-teachers_Profile-of-Inclusive- sentono meglio preparati ri- che regionali e alle istituzioni convergono verso lo
Teachers-IT.pdf
11 People first. Il Capitale sociale e umano, la forza del spetto ai colleghi. Le stime stanziamento di risorse sufficienti per creare un ter-
Paese. Retrieved from http://www.confindustria.it/ per l’Italia suggeriscono che i reno tecnologico stabile e per alimentare la volontà
studiric.nsf/06267032601c9a71422567d100474106/4 docenti con una formazione di interazione, collaborazione e ricerca degli inse-
73a76b2f5896fe9c1257cac0054e835/$FILE/Biennale
iniziale nella didattica della gnanti, al fine di maturare nuove modalità didatti-
%20CSC%202014.pdf
12 Le dotazioni multimediali per la didattica nelle scuole propria disciplina hanno una che, complesse ed inclusive (Parmigiani, 2012).
(MIUR 2014). Retrieved from http://www.istruzione.it/ probabilità quattro volte mag- Infine, anche rispetto agli orientamenti pedagogi-
allegati/2014/focus_osservatorio_tecnologico_2013_2 giore di sentirsi ben preparati co-didattici, il contesto italiano non sembra bene-
014.pdf
13 Scala ITIS. Retrieved from http://sites.itd.cnr.it/scala nell’esercizio delle proprie ficiare delle ricadute positive delle sperimentazioni
ITIS/ competenze, rispetto a quelli messe in campo in altri Paesi - approccio collabo-
TD Tecnologie Didattiche, 23(2) 115
rativo, classe capovolta, tecnologie di gruppo - e la La dimensione del target eleggibile è stata deter-
formazione dei docenti alle metodologie didattiche minata con riferimento alla dotazione del persona-
alternative appare ancora inadeguata. le docente assegnato alla Provincia di Genova
(1579 unità per l’a.s. 2013-2014)15, il target per
METODO E STRUMENTI DI RICERCA gli IC appartenenti al solo Comune di Genova è pa-
I dati raccolti a supporto della ricerca oggetto di ri a circa 1200 unità (cfr. Open Data MIUR, porta-
questo articolo si inseriscono nel quadro di uno le Scuola in chiaro)16. Non è stato fissato uno spe-
studio di tipo esplorativo: l’obiettivo è raccogliere cifico tasso di partecipazione. Sono pervenute 110
informazioni relative alle abitudini di fruizione del- risposte (9% target).
le tecnologie da parte dei docenti, sia nella vita Data l’uniformità riscontrata nella composizione
personale sia in quella professionale, indagare la strutturale del campione di comodo, si ritiene che
familiarità con le strategie di lavoro collaborativo e i dati raccolti possano essere considerati abba-
la disponibilità alla formazione. stanza indicativi per guidare le fasi successive del-
A questo scopo è stato creato un questionario ano- la ricerca e consentire, eventualmente, di riaggiu-
nimo rivolto ai docenti della scuola secondaria di stare obiettivi e metodi di indagine. Rispetto alla
primo grado di tutte le discipline, che è stato invia- popolazione target, bisogna tuttavia osservare che
to agli Istituti Comprensivi del Comune di Genova i dati ottenuti provengono da poco più del 50%
(40) e diffuso tramite le segreterie scolastiche. So- delle istituzioni coinvolte sul territorio. È possibile
no state sollecitate il 100% delle scuole seconda- ipotizzare che il filtro esercitato dalle segreterie
rie di primo grado del Comune, ripartite su un to- scolastiche a cui è stato inviato il link al questiona-
tale di 64 plessi. rio abbia costituito in alcuni casi un “imbuto” che
Il campione di popolazione individuato è di dimen- ha ostacolato il raggiungimento di tutto il persona-
sioni contenute e tendenzialmente omogeneo per le in servizio e tale modalità di diffusione dovreb-
quanto riguarda l’aspetto anagrafico (età, sesso, be essere modificata (o integrata) in caso di som-
numero di anni di insegnamento), la copertura del- ministrazioni future.
le discipline rappresentate (100%) e la distribuzio-
ne sul territorio. Caratteristiche del campione
Il questionario è stato strutturato come segue: una e profilo degli intervistati
breve presentazione della ricerca seguita da 46 Il campione di 110 insegnanti è costituito dal 79%
domande. Le prime 5 sono di pura indagine ana- di donne e dal 21% di uomini, la maggioranza
grafica, 31 quesiti prevedono risposte a scelta (78%) ha un’età compresa fra i 40 e i 59 anni (41%
multipla, 4 quesiti prevedono una scala di valori e fascia 40-49, 37% fascia 50-59, 14% fascia 30-
6 prevedono la possibilità di inserire testo. 39, 8% oltre i 60 anni). Il 21% degli insegnanti che
Le domande aperte tendono a indagare l’opinione hanno compilato il questionario appartengono al-
degli insegnanti riguardo l’uso di determinati stru- l’I.C. Don Milani-Colombo, il 17% all’I.C. Quinto-
menti digitali e a fare emergere quale è la perce- Nervi, il 14% all’I.C. San Martino-Borgoratti, segui-
zione degli insegnanti rispetto alle recenti teorie to da un lungo elenco di scuole, per un totale di 21
sull’apprendimento. In particolare, si è cercato di istituzioni scolastiche rispondenti su 40. Tredici do-
evidenziare quali ostacoli concreti interferiscono centi non hanno specificato
con la messa in atto di buone pratiche e di strate- l’appartenenza alla scuola. La
gie cooperative, quali esigenze di formazione ven- maggioranza è costituita da 14 https://docs.google.com/forms/d/1oD7hXkaw-
CqlUaCo6r8VbsbPQicBreswE6aTNGX-pdc/edit
gono manifestate e, infine, quali sono le condizio- docenti di Lettere, Matematica 15 http://www.istruzioneliguria.it/images/stories/
ni che gli insegnanti ritengono necessarie per valo- e Scienze, Sostegno ed ha, in Comunicazioni/2013/settembre/dati_scuola_liguria__
rizzare la dimensione di comunità professionale. media, 18 anni di servizio nel- as_2013-14_1.pdf
16 http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/
La struttura del questionario si articola in 5 sezioni: la scuola.
- profilo anagrafico e professionale (5 domande)
- tecnologie, utilizzo personale (10) Tecnologie: utilizzo personale
- tecnologie, utilizzo didattico (10) SI (%) NO (%)
- condivisione, setting collaborativo (9) Possiedi un computer? 109 (99%) 1 (1%)
- formazione continua, disponibilità e percezione Possiedi un tablet? 70 (64%) 40 (36%)
degli intervistati (12). Possiedi uno smartphone? 70 (64%) 40 (36%)
Lo strumento è stato realizzato attraverso l’appli- Hai accesso a Internet quotidianamente? 108 (98%) 2 (2%)
cazione Modulo Google Drive e diffuso via e-mail Hai una connessione Internet presso il tuo domicilio? 109 (99%) 1(1%)
agli indirizzi istituzionali degli Istituti Comprensivi, Hai conseguito una patente o certificazione informatica? 15 (14%) 95 (86%)
tramite link cliccabile14. La fase di somministra- Possiedi un indirizzo e-mail personale? 108 (98%) 2 (2%)
zione ha avuto la durata di un mese (data di invio Possiedi un computer? 109 (99%) 1 (1%)
del questionario: 9 aprile 2014, chiusura della
raccolta dati: 9 maggio 2014). Tabella 1. Tecnologie, utilizzo personale.
116 F. Oddone, E. Firpo
0%
(Tabella 2).
ail et eb ork sic
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Il 33% degli insegnanti si è avvalso della casella di
E-m ern u W Netw Mu Ed Fo
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So
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testo (Altro) per scrivere liberamente la propria
Figura 1. Uso del calcolatore e dei dispositivi mobili nella opinione sulle TIC (Tabella 2). I commenti perve-
quotidianità (utilizzo personale). nuti dimostrano un grado di consapevolezza eleva-
to sulle potenzialità e sui limiti delle tecnologie, in-
Quasi tutti i rispondenti possiedono un calcolatore dividuano le TIC come strumento indispensabile
(99%), una connessione Internet presso il domici- per formarsi, in quanto le tecnologie vengono per-
lio (99%) e un indirizzo di posta elettronica (98%), cepite come risorse più attuali e complete degli
solo il 64% possiede un dispositivo mobile (tablet strumenti tradizionali, nonché come strumenti pre-
o smartphone). Riguardo al livello di padronanza ferenziali, in caso di disturbi di letto-scrittura o di-
degli strumenti informatici, il 39% del campione sabilità. Inoltre, gli insegnanti sottolineano che le
dichiara di avere una competenza sufficiente degli TIC permettono di svolgere gli argomenti didattici
strumenti, il 36% ritiene di avere una buona com- previsti in maniera pluridisciplinare ed evidenziano
petenza informatica. Soltanto il 14% dichiara di tutti i punti forti delle TIC, come strumenti facilita-
aver conseguito una patente o certificazione infor- tori dell’inclusione, della concentrazione, della
matica (Tabella1). motivazione, della pluridisciplinarità, dell’intera-
Per quanto riguarda l’uso delle TIC nella vita quo- zione e della comunicazione. Tuttavia, emerge al-
tidiana e il tempo dedicato ad esse, la maggior tresì come queste siano percepite con pregiudizio
parte del campione (46%) afferma di dedicare al- da una certa parte di formatori (le TIC comportano
l’uso delle tecnologie tra 1 e 2 ore, il 25% meno di un notevole dispendio di tempo perché le strumen-
un’ora, il 22% tra 2 e 4 ore, mentre il restante 7% tazioni non funzionano adeguatamente o perché
utilizza le tecnologie per più di 4 ore al giorno. Il gli utilizzatori non hanno sufficienti competenze
primo utilizzo che ne fanno i docenti (Figura 1) è per sfruttarne appieno le potenzialità). Infine, talu-
quello di inviare posta elettronica (91% del cam- ni insegnanti lamentano che le TIC possono esse-
pione), seguito immediatamente dalla navigazione re motivo di deconcentrazione e di isolamento del-
su Internet (89% del campione). la persona e che, se male utilizzate, rischiano di
diventare strumenti fini a se stessi, in particolare
quando sostituiscono l’apprendimento di gruppo o
limitano gli insight dati dal cooperative learning.
Tecnologie: utilizzo in classe Nonostante la molteplicità dei commenti citati, la
Cosa pensi dell’uso delle tecnologie a scuola? N (%) percezione dell’uso delle tecnologie per la didatti-
Richiedono competenze specifiche 76 (69%) ca è globalmente positivo (Tabella3). Infatti, a do-
Sono una modalità come un’altra di erogazione di contenuti 68 (62%) manda specifica, il 75% del campione ritiene che
Sono motivo di deconcentrazione per gli alunni 5 (5%) potenzino la didattica tradizionale, il 71% che aiu-
Le tecnologie abbassano i livelli culturali 1 (1%) tino gli alunni in difficoltà, il 66% che siano accat-
Il loro utilizzo rappresenta una perdita di tempo per l’insegnante 1 (1%) tivanti e motivino l’apprendimento. Meno dell’1%
Altro 36 (33%) ritiene che le TIC rappresentino una perdita di tem-
Tabella 2. Tecnologie, utilizzo in classe. po per l’insegnante (Tabella2).
non possiede tecnologie all’avanguardia e il 16% Perché non utilizzi le tecnologie in classe? N (%)
sostiene che il Dirigente scolastico non promuove (punti deboli delle tecnologie)
formazione sul tema delle tecnologie (Tabella 4). Incontro ostacoli pratici/logistici che non ne favoriscono l’utilizzo 34 (76%)
Al contrario, tra coloro che sono motivati all’uso La mia scuola non possiede tecnologie all’avanguardia 18 (40%)
delle tecnologie, l’81% afferma che ama integrare (netbook, tablet, LIM, ecc.)
la propria strategia didattica con attività e stru- Il Dirigente scolastico non promuove formazione 7 (16%)
menti non tradizionali, il 53% che le tecnologie fa- sul tema delle tecnologie
voriscono l’inclusione, il 48% che il proprio istitu- Sono una spesa troppo ingente per la scuola 5 (11%)
to scolastico possiede tecnologie all’avanguardia Non sono capace ad utilizzarle o non mi piace modificare 5 (11%)
(Tabella 5). Le percentuali indicate sono calcolate la mia strategia didattica
in base alla frequenza delle singole risposte sul to- Non ottengo i risultati previsti rispetto 3 (7%)
tale dei rispondenti (quesiti a scelta multipla non agli obiettivi disciplinari prefissati
esclusiva e non obbligatoria). Non ottengo i risultati previsti rispetto 2 (4%)
Un altro dato che emerge dal questionario è il tipo agli obiettivi educativi prefissati
di tecnologia che viene usato di preferenza nella I genitori non sono favorevoli 1 (2%)
pratica didattica (Figura2). all’adozione di nuovi strumenti didattici
Sono una perdita di tempo per l’insegnante 2 (2%)
Tecnologie utilizzate di preferenza Non so come valutare le attività e gli apprendimenti 0
100%
90% Temo il giudizio dei colleghi e della dirigenza 0
80%
Non sono sicure per gli alunni 0
70% 75% 74%
60%
Altro 5 (11%)
62%
50% 56%
40%
Tabella 4. Motivazioni che dissuadono dall’utilizzo delle tecnologie in classe
30%
20% 25%
Perché utilizzi le tecnologie in classe? (punti di forza delle tecnologie) N (%)
6%
10% Mi piace integrare la mia strategia didattica 79 (81%)
0%
et de
o
LIM ble
t
a… on
e con attività e strumenti non tradizionali
ern /Vi /Ta ph
Int dio r afo
rm
art
Au mp
ute
Pia
tt Sm Le tecnologie favoriscono l’inclusione 51 (53%)
Co
La mia scuola possiede tecnologie all’avanguardia 47 (48%)
Figura 2. Tecnologie e supporti digitali utilizzati in classe. (netbook, tablet, LIM, ecc.)
Ottengo migliori risultati rispetto agli obiettivi disciplinari prefissati 37 (38%)
Tale risultato è coerente con il tipo di attività che
Ottengo migliori risultati rispetto agli obiettivi educativi prefissati 22 (23%)
viene prevalentemente svolta in classe (Tabella 6).
Sono un fattore di risparmio economico per la scuola 18 (19%)
(fotocopie, carta)
Condivisione e collaborazione
Sono un consumatore di tecnologie multimediali 15 (15%)
Per quanto riguarda gli aspetti della metodologia e
Adoro le sfide e sostengo la necessità di un ripensamento 15 (15%)
del lavoro collaborativo sono state indagate le abi-
del ruolo dell’insegnante
tudini del personale docente rispetto agli ambienti
Il Dirigente scolastico promuove la formazione 13 (13%)
di lavoro condiviso e la familiarità con i modelli di-
sul tema delle tecnologie
dattici azionali, interattivi ed inclusivi.
Sono un fattore di risparmio di tempo per l’insegnante 11 (11%)
I risultati raccolti mostrano che il 69% del campio-
I genitori sono favorevoli all’adozione di nuovi strumenti didattici 9 (9%)
ne non conosce alcuna piattaforma per l’apprendi-
Le tecnologie consentono una più efficace valutazione 8 (8%)
mento. Il 65% non conosce ambienti di lavoro in
delle attività e degli apprendimenti
Rete per l’apprendimento collaborativo (Moodle,
Altro 1 (1%)
che pure risulta dal sondaggio l’ambiente open
source più comune, è familiare al 23% dei docen- Tabella 5. Motivazioni a supporto dell’uso delle tecnologie in classe.
ti intervistati). Il 60% dei docenti non conosce co-
Per quali attività usi le tecnologie in classe? N (%)
munità di docenti. Il 55% dei docenti afferma che
Visionare documenti video 85 (77%)
la propria scuola non possiede un aggregatore di
Produrre documenti elettronici (scrittura, audiovisivi) 56 (51%)
materiali didattici. Infine, la maggioranza del cam-
Consultare Siti Web educativi 54 (49%)
pione non ha confidenza con le metodologie didat-
Navigare su Internet 52 (47%)
tiche alternative alla pratica trasmissiva: l’83% af-
Condividere materiali 44 (40%)
ferma di non conoscere né applicare i principi del-
(Dropbox, Google Drive, Wikispaces, Social Network)
l’insegnamento capovolto (Baker, 2000), né le
Ascoltare tracce audio 40 (36%)
strategie di apprendimento collaborativo (Aronson
Comunicare con altre persone 20 (18%)
& Patnoe, 2011), né la didattica per episodi di ap-
Gestire progetti collaborativi (es. eTwinning o eTandem) 5 (5%)
prendimento situato (Rivoltella, 2013). Nonostan-
Altro 8 (7%)
te ciò, il 60% del campione sostiene di lavorare
abitualmente in équipe (Tabella 7). Tabella 6. Attività supportate dalle tecnologie.
118 F. Oddone, E. Firpo
15% 11%
30% 35%
Non adeguata 30%
20% 27%
24%
Poco adeguata 10% 18% 5%
25%
25% Adeguata 0%
Piuttosto utile log
ie ive tiv
a ne en
to ral
e ne on
e
nli
ne
no rat era
t isio ltu zio azi o
tec bo int div dim rcu ut a mm te
Molto utile olla na on pre
n
nte val gra ien
ove c
nti
c
ap ai b
25% Nu ic he vag e fici ic Pro am
att , la um eci att le,
did LIM Str Did tua
gie rb i sp vir
ate istu LIM
Str D
Figura 5. Percezione investimento delle dirigenze sulle tecnologie. Figura 7. Ambiti di interesse per la formazione in servizio.
scuola. Parte di tali difficoltà possono essere impu- delle TIC, sia in quello degli orientamenti didattici
tate all’attuale profilo di competenze del docente. su scala globale (costruttivismo, connettivismo, di-
I dati forniti dall’ultima sezione del questionario dattica rovesciata, apprendimento sociale, approc-
hanno infine indicato gli ambiti in cui le esigenze cio azionale, ecc.), comportano un grave impedi-
di formazione sono più forti (le tecnologie digitali, mento ad ibridare le metodologie e a generare ex-
le strategie didattiche collaborative, le lavagne in- pertise trasversale, che si traduce con il perdurare
terattive, gli strumenti di condivisione). di condizioni di lavoro scarsamente interattive (e
Sicuramente l’opinione degli insegnanti è spesso talvolta frustranti) e l’approfondirsi del divario tra il
ambivalente e si muove da un vigoroso entusiasmo mondo della scuola e la società attuale. Con riferi-
per le tecnologie, a forti resistenze. Ciò dipende mento alla necessità di generare nuove competen-
dalla personalità, dalle attitudini e competenze e ze progettuali e digitali e di metterle in relazione
dal contesto (cfr. la nozione di early adopters in con la percezione di auto-efficacia degli insegnan-
Rogers E. M., 2003). Tuttavia, il contributo dei do- ti, ulteriori approfondimenti sono in fase di studio.
centi appare essenziale per individuare le lacune Nell’ottica di un accompagnamento al cambia-
insite nel profilo professionale e per fare emergere mento (Benigno, Chifari & Chiorri, 2014), una for-
gli sforzi che gli stessi devono compiere per tra- mazione partecipata e massiva dei docenti, la cir-
ghettare il sistema educativo attuale verso modelli colazione di competenze, la condivisione di buone
didattici innovativi, che favoriscano lo sviluppo di pratiche e strategie virtuose, il coordinamento tra
strategie di apprendimento efficaci e trasversali. insegnanti, tra scuole, tra scuole e Istituzioni, sem-
Rispetto ai tre ambiti sui quali si è concentrata l’in- brano fondamentali. Tali condizioni potranno inci-
dagine (le modalità di accesso ed utilizzo delle tec- dere in maniera determinante su tutti quei fattori
nologie da parte dei docenti, l’eventuale condivi- (Rivoltella, 2013) propedeutici all’irrobustimento
sione dei contenuti e dei processi, l’adozione di di un profilo professionale evoluto e alla crescita di
strategie di apprendimento e di lavoro collaborati- una classe docente consapevole, motivata, a pro-
ve), la scarsità delle politiche dedicate alle risorse prio agio con gli strumenti disponibili e con archi-
umane, che emerge negli studi condotti a livello tetture didattiche più aperte e complesse.
nazionale o internazionale, appare come uno dei
fattori che più gravemente impatta sulla mancan- Il contributo è stato elaborato insieme dalle autrici per quan-
za di conoscenze e strumenti, anche a livello loca- to riguarda la creazione e la somministrazione del questiona-
le. A questa si aggiunge la mancanza di occasioni, rio, il focus della ricerca e il reperimento delle fonti. Nella ste-
formali o informali, per discutere di didattica ed sura dell’articolo, in particolare Francesca Oddone si è occu-
avviare un confronto tra colleghi e specialisti del pata della parte teorica, dell’interpretazione dei dati e della
settore. Competenze insufficienti sia nell’ambito redazione ed Elena Firpo si è occupata dell’analisi dei dati.
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