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112 Oddone, F. & Firpo, E. (2015). Gli ostacoli all’innovazione didattica e l’attuale profilo professionale docente.

ocente. TD Tecnologie Didattiche, 23(2), 112-120.

GLI OSTACOLI
ALL’INNOVAZIONE DIDATTICA
E L’ATTUALE PROFILO
PROFESSIONALE DOCENTE

Francesca Oddone, Elena Firpo | Università degli Studi di Genova, DLCM |


francesca.oddone@gmail.com | elena.firpo@gmail.com
* Francesca Oddone | Università degli Studi di Genova, DLCM |
Piazza Santa Sabina 2, 16124 Genova, Italia | francesca.oddone@gmail.com

Sommario Sulla base delle recenti indagini degli organismi nazionali ed internazionali, la situazione italiana risulta deficitaria rispetto alla
diffusione delle TIC nel sistema educativo, a diversi livelli. L’osservazione del contesto scolastico attuale, con riferimento alla scuola
secondaria di primo grado, ci ha portato a formulare una domanda di ricerca focalizzata su tre distinti aspetti: le modalità di appropriazione e
di utilizzo delle tecnologie da parte dei docenti, la condivisione dei contenuti e dei processi, l’adozione di strategie di apprendimento e di lavoro
collaborative. Questo contributo intende integrare i dati quantitativi, raccolti dai precedenti studi sulla disponibilità di risorse tecnologiche
nella scuola, con i risultati dell’indagine oggetto dell’articolo sul profilo professionale del docente nella realtà ligure considerata, al fine di fare
emergere il livello di appropriazione delle tecnologie in ambito educativo e gli eventuali aspetti critici nell’uso delle stesse, mettendoli in
relazione con il profilo di competenze delineato. Tale studio ha come obiettivo di sostenere la diffusione di protocolli didattici innovativi, fondati
sulla formazione partecipata dei docenti e finalizzati all’inclusione di tutti i soggetti coinvolti nell’apprendimento.
PAROLE CHIAVE Profilo professionale docenti, TIC, Innovazione didattica, Formazione, Condivisione.

Abstract Recent studies carried out at national and international levels indicate that ICT use in the Italian school system is lagging in a
number of ways. Observation of the situation in lower secondary schools has prompted us to conduct an investigation focusing on three
different areas: teachers’ knowledge and use of technology, sharing of contents and processes, and the adoption of collaborative strategies for
learning and teaching. This paper combines the quantitative data collected from different research studies into digital technologies in the
Italian school system with the results of a survey we conducted into the professional profile of teachers in the Liguria region. The aim is to
reveal the actual level of technology usage and to bring to light critical issues involved. This ultimate goal of this undertaking is to support the
sharing and uptake of innovative practices through teacher-centred professional development that promotes inclusive education.
KEY-WORDS Teachers’ Profile, ICT, Pedagogical Innovation, Training, Sharing.
TD Tecnologie Didattiche, 23(2) 113

INTRODUZIONE logie digitali nella formazione dei docenti (Galliani


Sulla base delle recenti indagini degli organismi & Messina, 2013) è una delle motivazioni che
nazionali ed internazionali (cfr. OCSE PISA 20121, maggiormente stimolano i nostri studi.
OCSE TALIS 20132, Osservatorio Tecnologico
MIUR 20143), la situazione italiana risulta defici- CONTESTO E ANALISI DEI BISOGNI
taria rispetto alla diffusione dell’innovazione nel si- All’interno della scuola pubblica, i traguardi di
stema educativo, a diversi livelli. In particolare, al- competenza sono fissati dalle Indicazioni ministe-
cuni fattori sembrano ostacolare l’accesso alle tec- riali. Le strategie di lavoro adottate dagli insegnan-
nologie digitali e la diffusione di protocolli di lavo- ti sono personali (con indicazioni collegiali) e pos-
ro collaborativi e complessi. sono essere supportate da strumenti sia tradizio-
Questo contributo si basa sull’osservazione del nali sia tecnologici. Oltre la metà (56%) dei docen-
contesto scolastico attuale - con riferimento alla ti delle scuole secondarie di primo grado opera in
scuola secondaria di primo grado e alla città di Ge- istituti i cui dirigenti hanno segnalato scarsità o
nova - e intende mettere in evidenza tre importan- inadeguatezza sia dei materiali didattici, sia di tec-
ti aspetti legati all’introduzione delle tecnologie nologie e software utili per l’insegnamento, nonché
nella scuola: le modalità di accesso ed utilizzo del- (47% del campione) un insufficiente accesso a In-
le tecnologie da parte dei docenti, l’eventuale con- ternet (TALIS 2013).
divisione dei contenuti e dei processi, l’adozione di Con il Piano Nazionale Scuola Digitale, definito dal
strategie di apprendimento e di lavoro collaborati- MIUR nel 2013, gli istituti scolastici, che godono
ve. L’osservazione mira a fare emergere il livello di dell’autonomia, sono incoraggiati a modificare gli
appropriazione delle tecnologie in ambito educati- ambienti scolastici e a mettere in atto un’offerta
vo e gli eventuali aspetti critici nell’uso delle stes- formativa coerente rispetto ai cambiamenti della
se. I tre aspetti menzionati, benché non nuovi nel- società contemporanea (legge 104/2013)5.
la letteratura, sembrano meritare un ulteriore mo- Tale azione si inserisce nell’ambito delle attività
mento di indagine per verificare se gli ostacoli (per- dell’Agenda digitale della CE e si articola intorno a
cepiti e/o reali) che emergono nell’implementazio- sette obiettivi principali, tra i quali la democratiz-
ne dell’innovazione didattica possano essere mes- zazione dell’accesso a Internet attraverso la forma-
si in relazione con l’attuale profilo professionale del zione alle TIC, grazie a molteplici iniziative pilota.
docente (Midoro, 2013). Per il periodo 2013-2014 la CE pubblica un qua-
Il metodo individuato per rispondere alla domanda dro di valutazione annuale sull’attuazione del-
formulata è la conduzione di uno studio esplorati- l’agenda digitale6 rispetto agli obiettivi previsti, nel
vo (studio di caso), mediante l’elaborazione e la quale sottolinea l’urgenza di imprimere un’accele-
somministrazione di un questionario anonimo. Il razione all’innovazione digitale e al Cloud Compu-
campione dei partecipanti è stato geograficamen- ting.
te delimitato all’interno della popolazione degli in- A fronte di tali orientamenti, la relazione annuale
segnanti di scuola secondaria di primo grado del dell’OCSE sul digitale (2013)7 sottolinea il ritardo
Comune di Genova. dell’Italia rispetto agli obiettivi prefissati e gli esi-
L’analisi dei risultati ottenuti intende integrare, li- gui investimenti sul digitale. Tenuto conto delle re-
mitatamente agli aspetti considerati e al focus del- strizioni di bilancio a cui il Paese deve far fronte,
la ricerca, i dati quantitativi già disponibili (Conte- l’OCSE suggerisce che le azioni del MIUR favori-
sto e analisi dei bisogni), evidenziando il grado di scano in maniera efficace:
appropriazione delle tecnologie digitali da parte 1. l’integrazione delle TIC negli edifici scolastici e
dei docenti, gli ostacoli connessi all’accesso a tali nelle classi;
tecnologie e al consolidarsi di setting di tipo colla- 2. la creazione di una rete di
borativo fondati sulla condivisione dei contenuti e Laboratori per l’Innovazio- 1 http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2012/rappnaz/
dei processi. ne, ovvero di scuole pilota, Rapporto_NAZIONALE_OCSE_PISA2012.pdf
2 http://www.istruzione.it/allegati/2014/TALIS_Guida
In prospettiva, questa riflessione, maturata nel- che mettano in campo _lettura_con_Focus_ITALIA.pdf
l’ambito del Dottorato di ricerca in Digital Huma- strategie basate su una mi- 3 http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione
nities dell’Università di Genova, è finalizzata a gliore organizzazione sco- /prot2667_13
4 http://avanguardieeducative.indire.it/
supportare ulteriori ricerche sul profilo professio- lastica e su pratiche didat- 5 Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), Legge 104, 12
nale del docente nella realtà ligure considerata, tiche innovative; settembre 2013. Retrieved from http://www.agid.gov.it/
nonché interventi di sviluppo professionale finaliz- 3. la diffusione tra gli inse- competenze-digitali/piano-nazionale-scuola-digitale
6 Agenda digitale europea. Retrieved from
zati a superare i pregiudizi e le criticità legate al- gnanti di nuove forme di http://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/881_digita
l’uso delle tecnologie all’interno del sistema del- apprendimento informale; l-venice-opportunita-per-cambiare-in-europa-ma-se-
l’istruzione pubblica. Sostenere la diffusione di 4. il sostegno ai docenti, nel- cambia-anche-l-italia.htm
protocolli didattici innovativi4, fondati sulla cultu- l’ambito di una formazione 7 Programma nazionale Agenzia per l’Italia digitale.
Retrieved from http://www.irasenazionale.it/editoria/
ra partecipativa della progettazione didattica (Per- continua e permanente, 16-in-evidenza/43-rapporto-ocse-sul-piano-digitale-
sico & Pozzi, 2013) e sull’integrazione delle tecno- che segua l’evoluzione del- nazionale
114 F. Oddone, E. Firpo

le tecnologie nel contesto digitale attuale e che senza formazione iniziale. Una forte esigenza det-
si fondi su una maggiore assunzione di respon- tata dall’anzianità e dai limiti della formazione ini-
sabilità delle scuole rispetto ai percorsi formati- ziale è quella di una più motivata e significativa
vi e all’apprendimento collaborativo. formazione in servizio. Tuttavia, il tasso di parteci-
La normativa legata al Piano per la scuola digitale pazione ad attività di sviluppo professionale tra il
e le iniziative correlate appaiono talvolta come li- 2008 e il 2013 è molto inferiore alla media dei
nee guida avulse dalla realtà quotidiana della vita Paesi TALIS. Tra i bisogni di sviluppo professiona-
scolastica. Per quale ragione gli orientamenti mini- le espressi dai docenti, le tematiche riguardanti le
steriali non vengono recepiti dalle istituzioni scola- competenze tecnologiche hanno assunto maggiore
stiche? Quali sono gli ostacoli che impediscono, a rilevanza negli ultimi 5 anni. Per quanto riguarda
livello locale, investimenti in reti, comunicazione e la percezione dell’autoefficacia e la soddisfazione
cooperazione (Calvani, 2013), significativi per il sul lavoro, i fattori che statisticamente sembrano
rinnovamento della scuola? Quali difficoltà si inter- influire su tali percezioni sono l’esperienza profes-
pongono all’adozione del Web 2.0 a supporto del- sionale (in maniera discordante, cioè la relazione è
le attività gestionali e didattiche del sistema scuo- di segno positivo per quanto riguarda l’efficacia e
la? Perché le iniziative di formazione, confronto, di segno negativo per quanto riguarda la soddisfa-
focus group tra docenti restano eccezioni nel pa- zione professionale), la partecipazione nei proces-
norama nazionale e non sostengono efficacemente si decisionali della dirigenza e l’interazione con i
lo sviluppo professionale? colleghi (TALIS 2013).
Per la definizione del profilo professionale del do- A livello locale, sono state fatte interessanti rifles-
cente facciamo riferimento, oltre alla disciplina del sioni sulla nozione di identità collettiva, culturale e
CCNL8, al quadro sulle competenze del docente professionale e sul ruolo dei processi partecipativi
UNESCO 20119, agli studi europei e di confronto in rete nello sviluppo di una comunità di pratica di
con altri paesi (TALIS 2013, Osservatorio interna- docenti (Donadio & Cipolli, 2014), analisi che in-
zionale sull’Education (Argentin & Giancola, dagano in maniera quantitativa la disponibilità del-
2013), Agenzia europea per lo sviluppo dell’istru- le risorse tecnologiche sul territorio e il loro utiliz-
zione inclusiva10, agli studi condotti a livello inter- zo da parte dei docenti12, nonché ricerche che va-
regionale sul profilo professionale docenti neoas- lutano le opinioni degli insegnanti sull’integrazione
sunti (Gianferrari, 2009; 2010), a quelli condotti delle tecnologie a scuola (Benigno, Chifari & Chior-
a livello territoriale (Donadio & Cipolli, 2014) e al- ri, 2014)13. I risultati di tali indagini mettono in lu-
le pubblicazioni del Centro studi Confindustria11 ce la necessità che l’assegnazione di risorse finan-
per la riflessione sul reclutamento e sulle prospet- ziarie a supporto del digitale apra la strada ad al-
tive di crescita professionale. tre tecnologie rispetto alle lavagne interattive e che
Gli studi internazionali mettono in luce i seguenti favorisca tra gli insegnanti forme di apprendimen-
elementi: il corpo docenti italiano delle scuole se- to continuo e informale fra pari. Inoltre, le valuta-
condarie di primo grado è il più anziano rispetto al- zioni basate sulla scala delle opinioni dei docenti
la media dei Paesi TALIS e la maggioranza del nel processo di integrazione della tecnologia in
campione considerato non ha ricevuto una forma- classe potrebbero costituire uno strumento di au-
zione inziale all’insegnamento. La preparazione tovalutazione prezioso per la riconsiderazione del
iniziale degli insegnanti risulta ancora inadeguata profilo docente e la gestione dello stress generato
a un utilizzo efficace delle tecnologie nei processi dall’impiego delle TIC.
educativi e l’integrazione delle tecnologie nei per- Le problematiche che emergono evidenziano il livel-
corsi di formazione e nelle azioni didattiche non è lo mediocre di competenza tecnica dei docenti, gli
consolidata (Galliani & Mes- ostacoli legati alla disponibilità e alla funzionalità
sina, 2013). A parità di altre degli strumenti e delle connessioni di rete, l’assenza
8 Contratto collettivo nazionale di lavoro, art. 26, 27. condizioni, gli insegnanti che di figure preposte all’assistenza tecnica (Parmigiani,
9 http://unesdoc.unesco.org/images/0021/
002134/213475e.pdf hanno fruito di formazioni 2012) e di supporto alla didattica (TALIS 2013). Le
10 http://www.european-agency.org/sites/default/files/te4i specifiche sulla didattica si richieste legittime indirizzate alle direzioni scolasti-
-profile-of-inclusive-teachers_Profile-of-Inclusive- sentono meglio preparati ri- che regionali e alle istituzioni convergono verso lo
Teachers-IT.pdf
11 People first. Il Capitale sociale e umano, la forza del spetto ai colleghi. Le stime stanziamento di risorse sufficienti per creare un ter-
Paese. Retrieved from http://www.confindustria.it/ per l’Italia suggeriscono che i reno tecnologico stabile e per alimentare la volontà
studiric.nsf/06267032601c9a71422567d100474106/4 docenti con una formazione di interazione, collaborazione e ricerca degli inse-
73a76b2f5896fe9c1257cac0054e835/$FILE/Biennale
iniziale nella didattica della gnanti, al fine di maturare nuove modalità didatti-
%20CSC%202014.pdf
12 Le dotazioni multimediali per la didattica nelle scuole propria disciplina hanno una che, complesse ed inclusive (Parmigiani, 2012).
(MIUR 2014). Retrieved from http://www.istruzione.it/ probabilità quattro volte mag- Infine, anche rispetto agli orientamenti pedagogi-
allegati/2014/focus_osservatorio_tecnologico_2013_2 giore di sentirsi ben preparati co-didattici, il contesto italiano non sembra bene-
014.pdf
13 Scala ITIS. Retrieved from http://sites.itd.cnr.it/scala nell’esercizio delle proprie ficiare delle ricadute positive delle sperimentazioni
ITIS/ competenze, rispetto a quelli messe in campo in altri Paesi - approccio collabo-
TD Tecnologie Didattiche, 23(2) 115

rativo, classe capovolta, tecnologie di gruppo - e la La dimensione del target eleggibile è stata deter-
formazione dei docenti alle metodologie didattiche minata con riferimento alla dotazione del persona-
alternative appare ancora inadeguata. le docente assegnato alla Provincia di Genova
(1579 unità per l’a.s. 2013-2014)15, il target per
METODO E STRUMENTI DI RICERCA gli IC appartenenti al solo Comune di Genova è pa-
I dati raccolti a supporto della ricerca oggetto di ri a circa 1200 unità (cfr. Open Data MIUR, porta-
questo articolo si inseriscono nel quadro di uno le Scuola in chiaro)16. Non è stato fissato uno spe-
studio di tipo esplorativo: l’obiettivo è raccogliere cifico tasso di partecipazione. Sono pervenute 110
informazioni relative alle abitudini di fruizione del- risposte (9% target).
le tecnologie da parte dei docenti, sia nella vita Data l’uniformità riscontrata nella composizione
personale sia in quella professionale, indagare la strutturale del campione di comodo, si ritiene che
familiarità con le strategie di lavoro collaborativo e i dati raccolti possano essere considerati abba-
la disponibilità alla formazione. stanza indicativi per guidare le fasi successive del-
A questo scopo è stato creato un questionario ano- la ricerca e consentire, eventualmente, di riaggiu-
nimo rivolto ai docenti della scuola secondaria di stare obiettivi e metodi di indagine. Rispetto alla
primo grado di tutte le discipline, che è stato invia- popolazione target, bisogna tuttavia osservare che
to agli Istituti Comprensivi del Comune di Genova i dati ottenuti provengono da poco più del 50%
(40) e diffuso tramite le segreterie scolastiche. So- delle istituzioni coinvolte sul territorio. È possibile
no state sollecitate il 100% delle scuole seconda- ipotizzare che il filtro esercitato dalle segreterie
rie di primo grado del Comune, ripartite su un to- scolastiche a cui è stato inviato il link al questiona-
tale di 64 plessi. rio abbia costituito in alcuni casi un “imbuto” che
Il campione di popolazione individuato è di dimen- ha ostacolato il raggiungimento di tutto il persona-
sioni contenute e tendenzialmente omogeneo per le in servizio e tale modalità di diffusione dovreb-
quanto riguarda l’aspetto anagrafico (età, sesso, be essere modificata (o integrata) in caso di som-
numero di anni di insegnamento), la copertura del- ministrazioni future.
le discipline rappresentate (100%) e la distribuzio-
ne sul territorio. Caratteristiche del campione
Il questionario è stato strutturato come segue: una e profilo degli intervistati
breve presentazione della ricerca seguita da 46 Il campione di 110 insegnanti è costituito dal 79%
domande. Le prime 5 sono di pura indagine ana- di donne e dal 21% di uomini, la maggioranza
grafica, 31 quesiti prevedono risposte a scelta (78%) ha un’età compresa fra i 40 e i 59 anni (41%
multipla, 4 quesiti prevedono una scala di valori e fascia 40-49, 37% fascia 50-59, 14% fascia 30-
6 prevedono la possibilità di inserire testo. 39, 8% oltre i 60 anni). Il 21% degli insegnanti che
Le domande aperte tendono a indagare l’opinione hanno compilato il questionario appartengono al-
degli insegnanti riguardo l’uso di determinati stru- l’I.C. Don Milani-Colombo, il 17% all’I.C. Quinto-
menti digitali e a fare emergere quale è la perce- Nervi, il 14% all’I.C. San Martino-Borgoratti, segui-
zione degli insegnanti rispetto alle recenti teorie to da un lungo elenco di scuole, per un totale di 21
sull’apprendimento. In particolare, si è cercato di istituzioni scolastiche rispondenti su 40. Tredici do-
evidenziare quali ostacoli concreti interferiscono centi non hanno specificato
con la messa in atto di buone pratiche e di strate- l’appartenenza alla scuola. La
gie cooperative, quali esigenze di formazione ven- maggioranza è costituita da 14 https://docs.google.com/forms/d/1oD7hXkaw-
CqlUaCo6r8VbsbPQicBreswE6aTNGX-pdc/edit
gono manifestate e, infine, quali sono le condizio- docenti di Lettere, Matematica 15 http://www.istruzioneliguria.it/images/stories/
ni che gli insegnanti ritengono necessarie per valo- e Scienze, Sostegno ed ha, in Comunicazioni/2013/settembre/dati_scuola_liguria__
rizzare la dimensione di comunità professionale. media, 18 anni di servizio nel- as_2013-14_1.pdf
16 http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/
La struttura del questionario si articola in 5 sezioni: la scuola.
- profilo anagrafico e professionale (5 domande)
- tecnologie, utilizzo personale (10) Tecnologie: utilizzo personale
- tecnologie, utilizzo didattico (10) SI (%) NO (%)
- condivisione, setting collaborativo (9) Possiedi un computer? 109 (99%) 1 (1%)
- formazione continua, disponibilità e percezione Possiedi un tablet? 70 (64%) 40 (36%)
degli intervistati (12). Possiedi uno smartphone? 70 (64%) 40 (36%)
Lo strumento è stato realizzato attraverso l’appli- Hai accesso a Internet quotidianamente? 108 (98%) 2 (2%)
cazione Modulo Google Drive e diffuso via e-mail Hai una connessione Internet presso il tuo domicilio? 109 (99%) 1(1%)
agli indirizzi istituzionali degli Istituti Comprensivi, Hai conseguito una patente o certificazione informatica? 15 (14%) 95 (86%)
tramite link cliccabile14. La fase di somministra- Possiedi un indirizzo e-mail personale? 108 (98%) 2 (2%)
zione ha avuto la durata di un mese (data di invio Possiedi un computer? 109 (99%) 1 (1%)
del questionario: 9 aprile 2014, chiusura della
raccolta dati: 9 maggio 2014). Tabella 1. Tecnologie, utilizzo personale.
116 F. Oddone, E. Firpo

Utilizzo del calcolatore e dei dispositivi mobili


RISULTATI DELL’INDAGINE
100% Opinioni degli intervistati sull’uso
90%
80%
91% 89% delle tecnologie in classe
70%
78% Le modalità di utilizzo personale delle tecnologie
60% digitali si riflettono nell’impiego che i docenti ne
50% 55%
40%
54%
fanno in classe. La percezione dell’uso delle tecno-
30%
32%
logie in classe, secondo il 69% del campione,
29%
20% 25% esprime una necessità di competenza specifica
10% 7% 7%

0%
(Tabella 2).
ail et eb ork sic
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kyp
e
itin
g m
Blo
g
och
i
Il 33% degli insegnanti si è avvalso della casella di
E-m ern u W Netw Mu Ed Fo
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i al i d eo/ C ha Vid
e
So
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testo (Altro) per scrivere liberamente la propria
Figura 1. Uso del calcolatore e dei dispositivi mobili nella opinione sulle TIC (Tabella 2). I commenti perve-
quotidianità (utilizzo personale). nuti dimostrano un grado di consapevolezza eleva-
to sulle potenzialità e sui limiti delle tecnologie, in-
Quasi tutti i rispondenti possiedono un calcolatore dividuano le TIC come strumento indispensabile
(99%), una connessione Internet presso il domici- per formarsi, in quanto le tecnologie vengono per-
lio (99%) e un indirizzo di posta elettronica (98%), cepite come risorse più attuali e complete degli
solo il 64% possiede un dispositivo mobile (tablet strumenti tradizionali, nonché come strumenti pre-
o smartphone). Riguardo al livello di padronanza ferenziali, in caso di disturbi di letto-scrittura o di-
degli strumenti informatici, il 39% del campione sabilità. Inoltre, gli insegnanti sottolineano che le
dichiara di avere una competenza sufficiente degli TIC permettono di svolgere gli argomenti didattici
strumenti, il 36% ritiene di avere una buona com- previsti in maniera pluridisciplinare ed evidenziano
petenza informatica. Soltanto il 14% dichiara di tutti i punti forti delle TIC, come strumenti facilita-
aver conseguito una patente o certificazione infor- tori dell’inclusione, della concentrazione, della
matica (Tabella1). motivazione, della pluridisciplinarità, dell’intera-
Per quanto riguarda l’uso delle TIC nella vita quo- zione e della comunicazione. Tuttavia, emerge al-
tidiana e il tempo dedicato ad esse, la maggior tresì come queste siano percepite con pregiudizio
parte del campione (46%) afferma di dedicare al- da una certa parte di formatori (le TIC comportano
l’uso delle tecnologie tra 1 e 2 ore, il 25% meno di un notevole dispendio di tempo perché le strumen-
un’ora, il 22% tra 2 e 4 ore, mentre il restante 7% tazioni non funzionano adeguatamente o perché
utilizza le tecnologie per più di 4 ore al giorno. Il gli utilizzatori non hanno sufficienti competenze
primo utilizzo che ne fanno i docenti (Figura 1) è per sfruttarne appieno le potenzialità). Infine, talu-
quello di inviare posta elettronica (91% del cam- ni insegnanti lamentano che le TIC possono esse-
pione), seguito immediatamente dalla navigazione re motivo di deconcentrazione e di isolamento del-
su Internet (89% del campione). la persona e che, se male utilizzate, rischiano di
diventare strumenti fini a se stessi, in particolare
quando sostituiscono l’apprendimento di gruppo o
limitano gli insight dati dal cooperative learning.
Tecnologie: utilizzo in classe Nonostante la molteplicità dei commenti citati, la
Cosa pensi dell’uso delle tecnologie a scuola? N (%) percezione dell’uso delle tecnologie per la didatti-
Richiedono competenze specifiche 76 (69%) ca è globalmente positivo (Tabella3). Infatti, a do-
Sono una modalità come un’altra di erogazione di contenuti 68 (62%) manda specifica, il 75% del campione ritiene che
Sono motivo di deconcentrazione per gli alunni 5 (5%) potenzino la didattica tradizionale, il 71% che aiu-
Le tecnologie abbassano i livelli culturali 1 (1%) tino gli alunni in difficoltà, il 66% che siano accat-
Il loro utilizzo rappresenta una perdita di tempo per l’insegnante 1 (1%) tivanti e motivino l’apprendimento. Meno dell’1%
Altro 36 (33%) ritiene che le TIC rappresentino una perdita di tem-
Tabella 2. Tecnologie, utilizzo in classe. po per l’insegnante (Tabella2).

Frequenza e modalità di utilizzo


delle tecnologie in classe
Quali delle seguenti affermazioni sono vere per te? N (%)
La sezione riguardante la frequenza e le modalità
Potenziano la didattica tradizionale 82 (75%)
di utilizzo didattico rivela che soltanto il 29% dei
Aiutano gli alunni in difficoltà 78 (71%)
docenti utilizza le tecnologie ogni giorno a scuola.
Le tecnologie sono accattivanti e motivano all’apprendimento 73 (66%)
Tra i motivi che giustificano uno scarso utilizzo del-
Le tecnologie stanno modificando le metodologie didattiche 67 (61%)
le tecnologie, il 76% del campione rispondente al-
Sono un passatempo/ un momento ludico 16 (15%)
la domanda in oggetto afferma di incontrare osta-
Altro 7 (6%)
coli pratico-logistici che non ne favoriscono l’utiliz-
Tabella 3. Opinione degli insegnanti sulle TIC. zo. Il 40% afferma che il proprio istituto scolastico
TD Tecnologie Didattiche, 23(2) 117

non possiede tecnologie all’avanguardia e il 16% Perché non utilizzi le tecnologie in classe? N (%)
sostiene che il Dirigente scolastico non promuove (punti deboli delle tecnologie)
formazione sul tema delle tecnologie (Tabella 4). Incontro ostacoli pratici/logistici che non ne favoriscono l’utilizzo 34 (76%)
Al contrario, tra coloro che sono motivati all’uso La mia scuola non possiede tecnologie all’avanguardia 18 (40%)
delle tecnologie, l’81% afferma che ama integrare (netbook, tablet, LIM, ecc.)
la propria strategia didattica con attività e stru- Il Dirigente scolastico non promuove formazione 7 (16%)
menti non tradizionali, il 53% che le tecnologie fa- sul tema delle tecnologie
voriscono l’inclusione, il 48% che il proprio istitu- Sono una spesa troppo ingente per la scuola 5 (11%)
to scolastico possiede tecnologie all’avanguardia Non sono capace ad utilizzarle o non mi piace modificare 5 (11%)
(Tabella 5). Le percentuali indicate sono calcolate la mia strategia didattica
in base alla frequenza delle singole risposte sul to- Non ottengo i risultati previsti rispetto 3 (7%)
tale dei rispondenti (quesiti a scelta multipla non agli obiettivi disciplinari prefissati
esclusiva e non obbligatoria). Non ottengo i risultati previsti rispetto 2 (4%)
Un altro dato che emerge dal questionario è il tipo agli obiettivi educativi prefissati
di tecnologia che viene usato di preferenza nella I genitori non sono favorevoli 1 (2%)
pratica didattica (Figura2). all’adozione di nuovi strumenti didattici
Sono una perdita di tempo per l’insegnante 2 (2%)
Tecnologie utilizzate di preferenza Non so come valutare le attività e gli apprendimenti 0
100%
90% Temo il giudizio dei colleghi e della dirigenza 0
80%
Non sono sicure per gli alunni 0
70% 75% 74%
60%
Altro 5 (11%)
62%
50% 56%
40%
Tabella 4. Motivazioni che dissuadono dall’utilizzo delle tecnologie in classe
30%
20% 25%
Perché utilizzi le tecnologie in classe? (punti di forza delle tecnologie) N (%)
6%
10% Mi piace integrare la mia strategia didattica 79 (81%)
0%
et de
o
LIM ble
t
a… on
e con attività e strumenti non tradizionali
ern /Vi /Ta ph
Int dio r afo
rm
art
Au mp
ute
Pia
tt Sm Le tecnologie favoriscono l’inclusione 51 (53%)
Co
La mia scuola possiede tecnologie all’avanguardia 47 (48%)
Figura 2. Tecnologie e supporti digitali utilizzati in classe. (netbook, tablet, LIM, ecc.)
Ottengo migliori risultati rispetto agli obiettivi disciplinari prefissati 37 (38%)
Tale risultato è coerente con il tipo di attività che
Ottengo migliori risultati rispetto agli obiettivi educativi prefissati 22 (23%)
viene prevalentemente svolta in classe (Tabella 6).
Sono un fattore di risparmio economico per la scuola 18 (19%)
(fotocopie, carta)
Condivisione e collaborazione
Sono un consumatore di tecnologie multimediali 15 (15%)
Per quanto riguarda gli aspetti della metodologia e
Adoro le sfide e sostengo la necessità di un ripensamento 15 (15%)
del lavoro collaborativo sono state indagate le abi-
del ruolo dell’insegnante
tudini del personale docente rispetto agli ambienti
Il Dirigente scolastico promuove la formazione 13 (13%)
di lavoro condiviso e la familiarità con i modelli di-
sul tema delle tecnologie
dattici azionali, interattivi ed inclusivi.
Sono un fattore di risparmio di tempo per l’insegnante 11 (11%)
I risultati raccolti mostrano che il 69% del campio-
I genitori sono favorevoli all’adozione di nuovi strumenti didattici 9 (9%)
ne non conosce alcuna piattaforma per l’apprendi-
Le tecnologie consentono una più efficace valutazione 8 (8%)
mento. Il 65% non conosce ambienti di lavoro in
delle attività e degli apprendimenti
Rete per l’apprendimento collaborativo (Moodle,
Altro 1 (1%)
che pure risulta dal sondaggio l’ambiente open
source più comune, è familiare al 23% dei docen- Tabella 5. Motivazioni a supporto dell’uso delle tecnologie in classe.
ti intervistati). Il 60% dei docenti non conosce co-
Per quali attività usi le tecnologie in classe? N (%)
munità di docenti. Il 55% dei docenti afferma che
Visionare documenti video 85 (77%)
la propria scuola non possiede un aggregatore di
Produrre documenti elettronici (scrittura, audiovisivi) 56 (51%)
materiali didattici. Infine, la maggioranza del cam-
Consultare Siti Web educativi 54 (49%)
pione non ha confidenza con le metodologie didat-
Navigare su Internet 52 (47%)
tiche alternative alla pratica trasmissiva: l’83% af-
Condividere materiali 44 (40%)
ferma di non conoscere né applicare i principi del-
(Dropbox, Google Drive, Wikispaces, Social Network)
l’insegnamento capovolto (Baker, 2000), né le
Ascoltare tracce audio 40 (36%)
strategie di apprendimento collaborativo (Aronson
Comunicare con altre persone 20 (18%)
& Patnoe, 2011), né la didattica per episodi di ap-
Gestire progetti collaborativi (es. eTwinning o eTandem) 5 (5%)
prendimento situato (Rivoltella, 2013). Nonostan-
Altro 8 (7%)
te ciò, il 60% del campione sostiene di lavorare
abitualmente in équipe (Tabella 7). Tabella 6. Attività supportate dalle tecnologie.
118 F. Oddone, E. Firpo

Il fattore tempo, la mancanza di spazi o attrezza- Apprezzamento della formazione


ture e di motivazione per l’assenza di riconosci- proposta dalle istituzioni scolastiche
mento delle ore dedicate a queste attività sono in-
5%
dividuati nelle risposte aperte come principali
12% 21%
ostacoli all’instaurarsi di pratiche di lavoro collabo- Non adeguata
rativo tra colleghi. Poco adeguata
Adeguata
Formazione Piuttosto utile
30%
32% Molto utile
I risultati descritti sopra sono congruenti con i da-
ti relativi alla formazione. La maggioranza dei do-
centi (92%) si dice interessato alla formazione
Figura 3. Apprezzamento della formazione proposta dalle
continua e il 91% afferma di svolgere abitualmen- istituzioni scolastiche.
te attività formative. Tuttavia, mentre il 57% del
campione afferma di aver seguito corsi specifici Percezione dell’investimento
sull’uso delle TIC, soltanto il 18% ha partecipato a sulla formazione
formazioni specifiche sul tema dell’apprendimento
collaborativo (Tabella 8). Esiste quindi un gap tra 14% 16%
la formazione sulle nuove tecnologie e la formazio- Non adeguata
ne sulle metodologie didattiche innovanti. Purtrop- Poco adeguata
19% Adeguata
po questo non contribuisce all’efficacia della for-
28% Piuttosto utile
mazione, poiché è noto come nuovi strumenti ne- Molto utile
cessitino dell’applicazione di nuovi paradigmi di- 23%
dattici.
In generale, le opinioni dei docenti evidenziano
Figura 4. Percezione investimento delle dirigenze sulla formazione.
una certa inadeguatezza nell’offerta di occasioni di
sviluppo professionale: i dati relativi alla formazio- La percezione degli insegnanti rispetto agli investi-
ne obbligatoria messa in atto dagli istituti scolasti- menti fatti dalle dirigenze scolastiche converge nel-
ci indicano che il 53% del campione ritiene tale of- l’indicare che l’investimento sulle tecnologie appare
ferta poco o per nulla adeguata (Figura3). privilegiato rispetto a quello sulla formazione docen-
te. Il 44% del campione ritiene che l’investimento
sulla formazione non sia adeguato, mentre nella
Lavoro condiviso e didattica attiva SI (%) NO (%)
percezione relativa agli investimenti sulle tecnologie
Conosci piattaforme per l’apprendimento e la condivisione? 34 (31%) 76 (69%)
la percentuale scende al 36% (Figura 4 e Figura 5).
Conosci ambienti di lavoro in Rete 38 (35%) 72 (65%)
Il questionario evidenzia infine che la maggior parte
per l’apprendimento collaborativo?
del campione di docenti che ha partecipato al son-
Conosci comunità di docenti per la condivisione 44 (40%) 66 (60%)
daggio sarebbe disponibile a dedicare alle attività
di materiali/progetti?
formative in media 10 ore annue (Figura 6).
La tua scuola possiede una piattaforma 50 (45%) 60 (55%)
Gli ambiti nei quali gli insegnanti gradirebbero par-
o contenitore di materiali didattici condivisi?
tecipare a un training specifico sono numerosi: al
Conosci i principi della didattica per EAS, 19 (17%) 91 (83%)
primo posto emergono le nuove tecnologie (55%),
la Flipped Classroom, il Cooperative Learning?
quindi la formazione sulle strategie didattiche col-
Lavori abitualmente in équipe? 66 (60%) 44 (40%)
laborative (52%) e sulla lavagna interattiva (47%)
Tabella 7. Setting collaborativi. (Figura 7).

Formazione SI (%) NO (%) Tipo di formazione fruita


Sei interessato alla formazione continua? 101 (92%) 9 (8%)
Svolgi abitualmente attività formative? 100 (91%) 10 (9%)
Hai seguito corsi specifici sul tema delle TIC? 63 (57%) 47 (43%) LIM (13), TIC ex SSIS (9), TIC e DSA ex SSIS
(3), EPICT (3), Pearson (2), Zanichelli (2),
Creare e-book (2)
Hai seguito corsi specifici 20 (18%) 90 (82%) Cooperative Learning (6),SSIS (3),
sul tema d’apprendimento collaborativo? Poseidon (1), Progetto RSC (1), Comenius (2),
Advanced Instructional Strategies
in virtual Classrooms (1)
La tua scuola partecipa ad iniziative 68 (62%) 42 (38%)
di formazione sul modello “reti di scuole”?
Tabella 8. Formazione continua.
TD Tecnologie Didattiche, 23(2) 119

Ambiti di interesse per la formazione specifica


Percezione dell’investimento
60%
sulle tecnologie 55%
50%
52%
40% 47%

15% 11%
30% 35%
Non adeguata 30%
20% 27%
24%
Poco adeguata 10% 18% 5%
25%
25% Adeguata 0%
Piuttosto utile log
ie ive tiv
a ne en
to ral
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e
nli
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t isio ltu zio azi o
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Molto utile olla na on pre
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25% Nu ic he vag e fici ic Pro am
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Str D
Figura 5. Percezione investimento delle dirigenze sulle tecnologie. Figura 7. Ambiti di interesse per la formazione in servizio.

si TALIS), percezione condivisa dal 92% dei diri-


Disponibilità annua alla formazione genti scolastici (56% Paesi TALIS). Infine la bassa
la percentuale dei docenti che riportano di aver po-
18% tuto usufruire di opportunità di sostegno allo svi-
26% 5 ore luppo professionale nel periodo di riferimento TA-
10 ore LIS si riflette pienamente nella situazione locale
20 ore osservata. Tra gli ostacoli alla partecipazione, il
> 20 ore problema della mancanza di incentivi era avvertito
23% 33%
da oltre l’80% del campione TALIS 2013.
A fronte di questa percezione svalutante, dai risul-
tati raccolti emerge una motivazione forte alla for-
Figura 6. Disponibilità dei docenti alla formazione (numero di ore). mazione continua, cui si contrappone una scarsa
strutturazione di ambienti professionali collabora-
DISCUSSIONE tivi, aspetto che ha un potenziale interessante re-
Il profilo degli insegnanti che emerge dai dati rac- lativamente alla ricerca sullo sviluppo professiona-
colti nella città di Genova è coerente con i dati le del docente (e che meriterebbe di essere inda-
emersi negli studi nazionali, sia per quanto riguar- gato in studi ulteriori).
da l’anagrafica, sia per quanto riguarda l’accesso Sembra quindi che la realtà ligure presa in esame
difficoltoso alle TIC, in parte a causa della scarsità non si distacchi in maniera significativa dalla real-
e dell’inadeguatezza dei mezzi a disposizione del- tà nazionale. Si può ipotizzare che aumentare la
le scuole, in parte a causa della limitata familiari- partecipazione dei docenti ad alcuni tipi di attività
tà dei docenti con l’utilizzo di tali supporti. di sviluppo professionale potrebbe favorire l’uso di
Gli ostacoli percepiti sono sia di tipo pratico-logi- pratiche didattiche innovative, così come l’appar-
stico, sia correlati alla mancanza di una proposta tenenza attiva a una rete di formatori. All’interno
di formazione da parte delle dirigenze. Gli stessi della popolazione TALIS, gli insegnanti italiani che
ostacoli vengono evidenziati di fronte all’adozione hanno partecipato ad attività di networking sono
di setting di lavoro collaborativo: la maggioranza risultati più propensi a utilizzare le TIC e a far la-
delle scuole non possiede aggregatori di risorse di- vorare gli studenti su attività progettuali. Inoltre la
dattiche, non dispone di spazi deputati e di tempi partecipazione ad attività di sviluppo professiona-
dedicati al lavoro in team, non offre occasioni di le è associata nelle conclusioni TALIS 2013 a livel-
formazione alle strategie cooperative e alle TIC. li più alti di auto-efficacia e di soddisfazione pro-
Come emergeva anche nello studio TALIS 2013, a fessionale.
questi aspetti si aggiunge quello del riconoscimen-
to professionale: il campione riporta – tramite le ri- CONCLUSIONI
sposte aperte – una totale mancanza di sostegno e L’analisi degli studi condotti in Italia e l’interpreta-
scarsi incentivi alla partecipazione ad attività di zione dei risultati raccolti ha contribuito ad eviden-
sviluppo professionale da parte delle dirigenze. ziare le abitudini del corpo docente nella scuola
Inoltre si sottolinea l’assenza di riconoscimento superiore di primo grado rispetto all’uso delle TIC,
dell’impegno associato alla professione insegnante la diffusione di strategie didattiche non tradiziona-
(progettazione didattica, iniziative individuali di li e di protocolli di lavoro collaborativi. L’analisi del
formazione, lavoro sommerso) da parte della so- questionario ha altresì individuato, almeno in par-
cietà. Tale dato è coerente con l’88% delle rispo- te, i principali ostacoli alla collaborazione e alla
ste degli insegnanti italiani nell’indagine TALIS, i condivisione di materiali e pratiche, così come le
quali percepiscono che l’insegnamento è scarsa- difficoltà concrete (logistiche, oggettive o soggetti-
mente valorizzato nella società attuale (69% Pae- ve) connesse all’utilizzo delle tecnologie nella
120 F. Oddone, E. Firpo

scuola. Parte di tali difficoltà possono essere impu- delle TIC, sia in quello degli orientamenti didattici
tate all’attuale profilo di competenze del docente. su scala globale (costruttivismo, connettivismo, di-
I dati forniti dall’ultima sezione del questionario dattica rovesciata, apprendimento sociale, approc-
hanno infine indicato gli ambiti in cui le esigenze cio azionale, ecc.), comportano un grave impedi-
di formazione sono più forti (le tecnologie digitali, mento ad ibridare le metodologie e a generare ex-
le strategie didattiche collaborative, le lavagne in- pertise trasversale, che si traduce con il perdurare
terattive, gli strumenti di condivisione). di condizioni di lavoro scarsamente interattive (e
Sicuramente l’opinione degli insegnanti è spesso talvolta frustranti) e l’approfondirsi del divario tra il
ambivalente e si muove da un vigoroso entusiasmo mondo della scuola e la società attuale. Con riferi-
per le tecnologie, a forti resistenze. Ciò dipende mento alla necessità di generare nuove competen-
dalla personalità, dalle attitudini e competenze e ze progettuali e digitali e di metterle in relazione
dal contesto (cfr. la nozione di early adopters in con la percezione di auto-efficacia degli insegnan-
Rogers E. M., 2003). Tuttavia, il contributo dei do- ti, ulteriori approfondimenti sono in fase di studio.
centi appare essenziale per individuare le lacune Nell’ottica di un accompagnamento al cambia-
insite nel profilo professionale e per fare emergere mento (Benigno, Chifari & Chiorri, 2014), una for-
gli sforzi che gli stessi devono compiere per tra- mazione partecipata e massiva dei docenti, la cir-
ghettare il sistema educativo attuale verso modelli colazione di competenze, la condivisione di buone
didattici innovativi, che favoriscano lo sviluppo di pratiche e strategie virtuose, il coordinamento tra
strategie di apprendimento efficaci e trasversali. insegnanti, tra scuole, tra scuole e Istituzioni, sem-
Rispetto ai tre ambiti sui quali si è concentrata l’in- brano fondamentali. Tali condizioni potranno inci-
dagine (le modalità di accesso ed utilizzo delle tec- dere in maniera determinante su tutti quei fattori
nologie da parte dei docenti, l’eventuale condivi- (Rivoltella, 2013) propedeutici all’irrobustimento
sione dei contenuti e dei processi, l’adozione di di un profilo professionale evoluto e alla crescita di
strategie di apprendimento e di lavoro collaborati- una classe docente consapevole, motivata, a pro-
ve), la scarsità delle politiche dedicate alle risorse prio agio con gli strumenti disponibili e con archi-
umane, che emerge negli studi condotti a livello tetture didattiche più aperte e complesse.
nazionale o internazionale, appare come uno dei
fattori che più gravemente impatta sulla mancan- Il contributo è stato elaborato insieme dalle autrici per quan-
za di conoscenze e strumenti, anche a livello loca- to riguarda la creazione e la somministrazione del questiona-
le. A questa si aggiunge la mancanza di occasioni, rio, il focus della ricerca e il reperimento delle fonti. Nella ste-
formali o informali, per discutere di didattica ed sura dell’articolo, in particolare Francesca Oddone si è occu-
avviare un confronto tra colleghi e specialisti del pata della parte teorica, dell’interpretazione dei dati e della
settore. Competenze insufficienti sia nell’ambito redazione ed Elena Firpo si è occupata dell’analisi dei dati.

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