MARTEDÌ 7 GIUGNO 2011
R LA GAZZETTA DELLO SPORT
CALCIOSCOMMESSE L’INCHIESTA
P
LE REAZIONI
I club di A:
«Siamo tutti
indignati»
Immediate le reazioni dei 5
club di A tirati in ballo ieri.
No comment solo dal Genoa.
Le squadre di A riunite in
assemblea hanno espresso
«indignazione per quanto
emerge dall’inchiesta».
E la Serie A «si riserva ogni
tipo di azione a tutela del
valore anche reputazionale
del calcio italiano».
Ecco le 3 partite di A
C’è Fiorentina-Roma
e due volte il Lecce:
con Genoa e Cagliari
Pirani: «Paoloni mi disse di giocare l’over, aveva informazioni da
giocatori romanisti e leccesi». Si valuta anche il millantato credito
DAI NOSTRI INVIATI
FRANCESCO CENITI
LUIGI PERNA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CREMONA dPrendete nota: sono
Fiorentina-Roma 2-2, Lecce-Ca-
gliari 3-3 e Genoa-Lecce 4-2 le tre
partite di Serie A finite nel mirino
degli inquirenti dopo l’interroga-
torio di garanzia effettuato vener-
dì scorso dall’odontoiatra Pirani
(tuttora agli arresti). Ma questo
non vuol dire che siano state tro-
vate prove di tarocco su queste sfi-
de. Tutt’altro, siamo ancora in
uno stadio embrionale. Come
hanno ricordato gli stessi magi-
strati, per parlare di un allarga-
mento delle indagini bisognerà
trovare dei robusti riscontri a
quello che al momento è soltanto
L’INCHIESTA HA GIA’ PORTATO AD ALCUNI ARRESTI E ORA LA SVOLTA E’ VICINA
Napoli indaga sulle infiltrazioni camorristiche
Il capo del pool partenopeo Cantelmo ha
nel mirino il clan D’Alessandro. Presto un
incontro con la Procura di Cremona
MAURIZIO GALDI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNapoli raddoppia. Questo
sembrava ieri mattina nei cor-
ridoi della Procura di Napoli.
All’inchiesta sulle scommesse
e le infiltrazioni camorristiche
dell’aggiunto Rosario Cantel-
mo, si aggiungeva quella di
Giovanni Melillo. Niente pau-
ra. Tutto resta com’è. In realtà
a Napoli da tempo un pool, co-
ordinato da Melillo, si occupa
dei cosiddetti reati da stadio:
x ROSELLA
SENSI
Presidente della Roma
La Roma è una società
seria e pulita. Sono allibita
e infastidita. Gli inquirenti
facciano il loro dovere,
ma prego i media
di non mettere tutti
nel calderone
una semplice ipotesi investigati-
va, nata dopo una rivelazione di
un indagato. Certo, c’è un motivo
perché proprio queste 3 gare risul-
tano «attenzionate», mentre mol-
tissime altre sono state giudicate
irrilevanti dai giudici. Un motivo
legato a doppio filo al teste chiave
delle possibili combine: Paoloni.
Lui vende l’informazione ai suoi
compagni di merende che dopo
l’imbeccata decidono di giocare
l’over (più di 3 gol). Quello che
gli investigatori temono, però, è
che la soffiata di Paoloni sia frutto
di un millantato credito, dovuto
al disperato tentativo di recupera-
re soldi e credito verso chi lo pres-
sava in modo continuo, fino alle
minacce, dopo il flop di Inter-Lec-
ce 1-0 (perdita secca di 150 mila
euro per l’over mancato). Insom-
violenze, scommesse, minac-
ce a calciatori, a società, illeci-
ti sportivi. Spesso proprio il la-
voro del pool aveva creato in
passato fraintendimenti con
calciopoli dei pm Narducci e
Capuano, soprattutto per le vi-
site napoletane del procurato-
re federale Palazzi, in contatto
stretto con Melillo per i fatti
violenti.
Doppia inchiesta Nessuna dop-
pia inchiesta. Melillo sta lavo-
rando su alcuni fenomeni di ri-
x ANDREA DELLA VALLE
Azionista di riferimento
della Fiorentina
La Fiorentina «si dichiara
estranea a qualsiasi ipotesi
di illecito ed esclude in
modo categorico il proprio
coinvolgimento. Auspica
che le indagini vengano
fatte con rapidità»
ma, siamo al momento lontanissi-
mi dal possibile coinvolgimento
delle società finite nel verbale del-
l’interrogatorio. Si può, però, al-
meno capire il contesto che deter-
mina la presenza di questi 5 club.
Quanti gol Pirani nel suo interro-
gatorio è stato un fiume in piena:
il calcio è la passione di una vita,
come l’Inter (a proposito: l’ex por-
tiere Zenga ha fatto sapere di non
essere suo amico, ma di conoscer-
lo appena). Dalla passione nasce
il vizio delle scommesse. Un’atti-
vità che lo costringe a lunghe tele-
fonate per avere più informazio-
ni possibili, ma nello stesso tem-
po si mescolano possibili ipotesi
di reato a semplici informazioni e
commenti. L’odontoiatra, ad
esempio, è in tribuna anche in oc-
ciclaggio che la camorra fareb-
be anche attraverso giri di
scommesse soprattutto su ope-
ratori asiatici e su piattaforma
di betting exchange (scambio
di scommesse). Probabilmen-
te si tratta di una costola che
parte da un’indagine per la
quale un’informativa in questi
giorni è stata più volte rievoca-
ta e relativa ai movimenti del
clan degli scissionisti.
Inchiesta principale L’inchiesta
principale vede impegnati, ol-
tre Cantelmo, i sostituti Filip-
pelli e Siragusa e parte proprio
dalle infiltrazioni camorristi-
che del clan D’Alessandro.
Quell’inchiesta già ha portato
ad arresti, ma è ban lontana
x MASSIMO
CELLINO
Cagliari
Chi ha fatto il nome del
Cagliari ne pagherà le
conseguenze. In 20 anni di
presidenza ho sempre
lasciato la squadra fuori
dalla m... del calcio. Ci
costituiremo parte civile
casione di Milan-Inter. Comun-
que, non è questo il passaggio
che c’interessa e ha interessato i
magistrati. Oltre agli addebiti
contestati, infatti, Pirani nomina
di sua spontanea volontà Fioren-
tina-Roma, Lecce-Cagliari e Ge-
noa-Cagliari inquadrandole in
un contesto che rispecchia l’inda-
gine in corso. Questo: Paoloni
«vende» le tre partite come «fat-
te», vale a dire taroccate. Dà indi-
cazioni a Pirani di giocare l’over e
fornisce le sue personali garan-
zie. Sostiene (o millanta) di ave-
re avuto informazioni dirette dai
giocatori di Roma e Lecce (non
sono stati fatti dei nomi, però). A
questo punto Pirani informa Ero-
diani della cosa, ma nell’interro-
gatorio quest’ultimo ha escluso
di essere a conoscenza di notizie
dall’essere chiusa. Grazie a di-
verse testimonianze acquisite
sui movimenti di scommesse, i
carabinieri di Castellammare
di Stabia starebbero per fare il
salto. Innanzitutto l’operatore
austriaco SkySport 365, nei
prossimi giorni verrà a Napoli
per completare la sua audizio-
ne e presentare un elenco di
partite, questa volta anche di
serie A, sulle quali sono stati
registrati movimenti anomali
di scommesse. Napoli, Lazio,
Roma, Bologna e Lecce, sareb-
bero alcune delle società le cui
partite potrebbero entrare nel
mirino degli inquirenti (a fian-
co il dettaglio) . È utile ricorda-
re che si tratta di deduzioni
che vengono da esami dei flus-
x PIERANDREA
SEMERARO
Presidente del Lecce
Finirà tutto in una bolla di
sapone, come la scorsa
settimana per le notizie
sulla partita con l’Inter.
Il Lecce ne uscirà pulito,
noi siamo estranei
a queste vicende
su Fiorentina-Roma, mentre sul-
le altre due non ha confermato e
neppure smentito. Fin qui il ver-
bale. Da spiegare, invece, perché
potrebbe trattarsi di un millanta-
to credito.
Il ruolo di Paoloni Alla base del-
l’informazione c’è la figura di Pao-
loni, stritolato dai debiti e persi-
no disposto a narcotizzare i suoi
compagni della Cremonese pur
di centrare una scommessa. Il ti-
more degli inquirenti, dunque, è
che il portiere negli ultimi mesi
abbia sparato nomi di squadre e
risultati dandoli per «sicuri»,
quando in realtà erano solo sue
speranze. In altre parole, millan-
tava di conoscere in anticipo un
risultato: nel caso la partita fosse
davvero finita in quel modo, pote-
va passare all’incasso. Nella situa-
zione opposta avrebbe potuto di-
fendersi parlando di «combine
saltata all’ultimo momento per
cause sconosciute». Tanto è vero
che i risultati segnalati sono spes-
so quelli più probabili. E comun-
que fatte le debite spiegazioni e
usate tutte le cautele del caso, al
momento gli inquirenti stanno
cercando le prove dei possibili ta-
rocchi. Oggi il pm ne chiederà
conto a Pirani (per lui l’avvocato
Scaloni presenterà la richiesta
dei domiciliari) nel contro inter-
rogatorio. Vedremo se ci saranno
ulteriori colpi di scena o se le 3
partite usciranno dall’inchiesta
ancora più velocemente di come
ci sono entrate.
si di scommesse e sulle quali
non si possono dare giudizi di
merito.
Sviluppi A questo punto, co-
munque è ipotizzabile che il
capo della Procura di Napoli
Giovandomenico Lepore si
debba sentire con il collega di
Cremona Di Martino per avvia-
re un lavoro di coordinamento
sull’operato dei sostituti. Gli
arresti di Parlato (originario
di Vico Equense) e di Paoloni a
Benevento sono punti di con-
tatto inequivocabili delle due
inchieste. Filippelli su alcune
partite del Benevento stava in-
dagando proprio a seguito di
segnalazioni di giocate anoma-
le che venivano anche dai se-
questri di alcune agenzie fini-
te sotto il controllo dei clan ca-
morristici che stavano allar-
gando i loro orizzonti anche al
Giovandomenico Lepore INFOPHOTO calcio Sudamericano.

COME ANDARONO LE TRE PARTITE
FIORENTINA-ROMA 2-2
Per Totti è indimenticabile:
doppietta e 201 gol in carriera
Fiorentina-Roma è, in ordine
di tempo, la prima delle tre
partite finite nel mirino degli
inquirenti, secondo i quali la
banda degli scommettitori
avrebbe avuto la sicurezza
dell’«over», ovvero del fatto
che sarebbero stati segnati
almeno 3 gol. In effetti la sfida
del Franchi finirà 2-2. È la 30a
giornata, si gioca il 20 marzo
2011. La sfida resta
indimenticabile soprattutto
per Francesco Totti, che con
una doppietta supera quota
200 gol in Serie A, arrivando a
LECCE-CAGLIARI 3-3
Corvia firma la rimonta
quattro minuti dopo il 90’
Sotto i riflettori finisce
anche Lecce-Cagliari del 17
aprile scorso, 33a giornata:
il 3-3 conclusivo è frutto di
un’incredibile rimonta dei
padroni di casa, fino a tre
minuti dal 90’ sotto 1-3.
Risultato che comunque
sarebbe bastato alla banda
degli scommettitori, che
aveva puntato, anche in
questo caso, sull’«over».
«Gara vera», avevano
chiarito nel dopopartita
il tecnico del Cagliari
Donadoni e il presidente del
Lecce Semeraro. Il Cagliari
GENOA-LECCE 4-2
Tre reti in appena mezz’ora
E Di Michele sblocca subito
Un’altra partita nel mirino è
Genoa-Lecce del 23 aprile,
34a giornata, sei giorni dopo
Lecce-Cagliari. Anche qui
l’obiettivo degli scommettitori è
l’over, che si concretizza dopo
appena mezz’ora di partita. Il
risultato si sblocca infatti già al
3’ grazie a Di Michele che porta
in vantaggio il Lecce con un
gran sinistro a giro che si infila
sotto l’incrocio (nella foto ANSA),
e al 7’ Floro Flores pareggia
(in sospetto fuorigioco),
poi ancora Di Michele, al 30’
riporta avanti la squadra
di De Canio, per l’1-2 che vale
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201 in carriera. È però la Viola
a passare per prima al 21’ del
primo tempo con Mutu, al
quale il capitano della Roma
risponde appena 6 minuti
dopo su rigore (nella foto ANSA)
assegnato per fallo di
Comotto su Riise. Passano
altri otto minuti e arriva l’over,
perché la Fiorentina torna in
vantaggio con Gamberini. La
squadra di Mihajlovic colpisce
due traverse, con Santana e
Vargas, poi al 7’ della ripresa
Totti con uno splendido destro
al volo segna il 2-2.
passa al 20’ p.t. con una
volée di Acquafresca. Al 4’
della ripresa il pari leccese
con Mesbah, ma tra il 22’
e il 26’ il Cagliari dilaga,
con Conti di testa (che fissa
l’over, nella foto LAPRESSE)
e con Acquafresca in
contropiede. Al 42’ Fabiano
dimezza lo svantaggio,
poi a campo aperto Cossu
e Ragatzu sprecano la
chance del 2-4. E al quarto
di recupero Corvia in mezza
girata fa 3-3, regalando
al Lecce un punto pesante
in chiave salvezza.
appunto l’over. In chiusura di
primo tempo, al 42’, Palacio
segna il 2-2. Nella ripresa il
Palacio all’8’ firma il sorpasso
rossoblu, Floro Flores al 16’
centra anche lui la doppietta
per il 4-2 finale. Il successo del
Genoa era inaspettato alla
vigilia, visto che la squadra di
Ballardini non aveva grandi
esigenze di classifica: ma il
Grifone in campo non fa sconti
nonostante l’invito della curva
genoana a «mollare» punti al
Lecce per sfavorire di riflesso
la corsa salvezza della
Sampdoria.
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MARTEDÌ 7 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT R
y
PARTITE
E FLUSSI
Scommesse
improbabili:
ANOMALI
Queste le
partite su cui si
le altre gare
sono
concentrati
flussi anomali di
scommesse
secondo il
bookmaker
austriaco
Giovedì il capo della Mobile Lo Presti avrà
SkySport365
l’informativa del bookmaker austriaco
Brescia- DAL NOSTRO INVIATO
Bologna 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
3-1 CREMONA dAltre partite di Serie
la quota dell’1 A (ma anche tanta B) finiranno
crolla con sette presto sotto la lente d’ingrandi-
giorni di mento degli investigatori. Questa
anticipo volta, però, non saranno le rivela-
zioni di un indagato (come nel ca-
Lazio- so di Pirani) ad attirare le attenzio-
Genoa 4-2 ni della Procura, ma l’informativa
del bookmaker austriaco Sky-
le puntate si Sport365 che da mesi cerca di con-
concentrano trastare il fenomeno delle scom-
sull’X del primo messe anomale (primo esposto
tempo (e infatti
presentato per Bari-Livorno 4-1 di
è 1-1 al 45’) e
vittoria Lazio Coppa Italia a dicembre). L’incon-
alla fine tro con il capo della squadra mobi-
le, Lo Presti, è previsto per giovedì
mattina. Non solo, il giorno dopo i
Lecce- rappresentanti di SkySport365 Il gol di Rivas in na), con la quota dell’uno che crol-
Lazio 2-4 viaggeranno in direzione Napoli,
dove sono attesi dal pm Filipelli
Bari-Livorno la con 7 giorni d’anticipo e le pri-
dopo la prima 4-1 di Coppa me puntate arrivate dalla Tosca-
rete laziale della Dda: l’informativa sarà gira- Italia dell’1 na, dove è presente un gruppo
fioccano le ta anche a lui e andrà a integrare dicembre: da molto temibile in tema di match
puntate live una serie di deposizioni sponta- questa partita il fixing; c’è Lazio-Genoa 4-2 con un
sull’over 4.5 nee dei mesi scorsi, diventate par- primo esposto mare di puntate sul pari del primo
te dell’indagine condotta dalla di Skysport365 tempo e poi su over e vittoria della
Procura napoletana. squadra di Reja (fischiata dal-
Novara- ARCIERI
l’Olimpico dopo l’1-1 parziale): le
Siena 2-2 Flussi anomali Le partite contenu- scommesse arrivano tutte dalla zo-
sullo 0-0 al 25’ te nel file sono tante. Ovviamente na di Roma e a poche ore dall’ini-
le puntate live il bookmaker non ha prove dirette zio; Lecce-Lazio 2-4 con un im-
vanno sulla X e di combine, ma porterà all’atten- pressionante andamento delle
sull’over 2,5 zione degli inquirenti i flussi ano- quote in Live sull’over 4.5 (vale a
dire ci vogliono 5 gol per vincere
mali sulle scommesse, i luoghi di
Ascoli- provenienza delle giocate e la spie- la scommessa) dopo la prima rete
gazione matematica di come quel- laziale. Ma c’è anche la B con No-
Siena 3-2 le partite nel gergo degli addetti vara-Siena 2-2 che ha registrato
scommesse ai lavori sono da considerare «fat- movimenti mostruosi sul pari e
anomale su 1 e te». In sostanza, quando una quo- over 2.5 in modalità live, con la
over: a 15’ dalla ta va nella direzione opposta a quota dell’over che nonostante la
fine la vittoria sfida fosse inchiodata sullo 0-0 do-
quello che logica e regole impor-
dell’Ascoli, sotto po 25’, lo vedeva quotato a 1.1;
rebbero, c’è solo una spiegazione:
0-2, è pagata Ascoli-Siena 3-2 con scommesse
chi scommette fiumi di denaro è a anomale su 1 e over, incredibile
meno di quella conoscenza (o pensa di sapere) di
del Siena sul live la quotazione dell’1 a 15’
come andrà a finire. dalla fine: pagato meno della vit-
toria esterna nonostante i toscani
La lista Prendiamo a esempio qual- siano avanti 2-0... Ovviamente i
che partita presente nell’informa- flussi anomali e le strane coinci-
tiva per capire i dettagli. Per l’ulti- denze non costituiscono prove di
mo campionato di A c’è Bre- reato: spetterà agli inquirenti tro-
scia-Bologna 3-1 (già nominata di varle.
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 MARTEDÌ 7 GIUGNO 2011
R LA GAZZETTA DELLO SPORT

CALCIOSCOMMESSE GLI INTERROGATORI
Micolucci: «Con l’Ascoli k.o.
avrei preso i soldi di Pirani»
Il difensore prima si contraddice poi ammette il tentativo d’illecito
«Doni? Non lo conosco». Parziali conferme anche da Sommese
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CREMONA dNel pieno dell’inter-
rogatorio, a un certo punto Vit-
torio Micolucci è stato messo di
fronte all’evidenza delle sue
stesse parole. Il gip Guido Salvi-
ni gli ha fatto ascoltare la regi-
strazione dell’intercettazione
in cui il giocatore dell’Ascoli,
parlando al telefono con l’odon-
toiatra anconetano Marco Pira-
ni, figura chiave dell’inchiesta
«Last Bet» sul calcio scommes-
se, si scusa per il risultato della
partita Ascoli-Atalanta 1-1, che
secondo gli inquirenti era con-
cordata per la vittoria dell’Ata-
lanta. «Eh, mi dispiace hai capi-
to? Purtroppo loro... non si son
presentati mai in avanti capito
che ti voglio dire?... Cioè farla
in maniera eclatante non pos-
so...», dice Micolucci. E ancora:
«Ti prometto che te li faccio re-
cuperare... In un modo o nell’al-
tro te li faccio recuperare».
Doppia versione Frasi evidenti,
IL PERSONAGGIO DALLO SCHIANTO PER COLPA DEL SONNIFERO DI PAOLONI ALLA «STRETTA DI MANO» CON DONI FINO ALL’ESILIO DI ACQUI TERME
Miracolato, indagato, scaricato: una vita da Gervasoni
Disavventure,
tatuaggi e sentimenti
dell’uomo chiave di
Atalanta-Piacenza
DAL NOSTRO INVIATO
ROBERTO PELUCCHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ACQUI TERME (Alessandria) dCarlo
Gervasoni a Piacenza non si è
più visto da quando è scoppiato
lo scandalo che l’ha travolto. La
Digos l’ha prelevato mercoledì
dalla sede societaria e l’ha scor-
riferite a un episodio sul quale
Pirani aveva fatto ammissioni
nell’interrogatorio di venerdì.
Ieri però Micolucci ha risposto
in maniera discordante. Non
ha negato di aver pronunciato
quelle parole, ma ha spiegato
che la sua era tutta una sceneg-
giata per lasciare credere a Pira-
ni, che gli aveva offerto 15 mila
euro per il suo impegno, di aver
fatto qualcosa che in realtà non
aveva mai fatto. Poi, però, incal-
tato prima in questura e poi a
casa per proteggerlo dalla rab-
bia dei tifosi. Da quel momento
nessuno della società l’ha più
contattato. Mentre a Bergamo
per Cristiano Doni si organizza-
no marce di solidarietà, Gerva-
soni è stato scaricato da tutti.
Ad Acqui Terme, dove abita
con la moglie, in questi giorni
si vede poco, e anche gli ami-
ci più stretti faticano a parlar-
gli, soltanto rarissimi sms.
La partita Gervasoni, profilo
alla D’Artagnan, è conside-
rato una figura chiave del-
l’inchiesta per il presunto ta-
roccamento di Atalanta-Pia-
In alto, vicino al titolo, il
difensore dell’Ascoli, Vittorio
Micolucci, 27 anni, in auto al
suo arrivo a Palazzo di
Giustizia di Cremona per
l’interrogatorio di garanzia.
Sopra il suo compagno di
squadra, il centrocampista
Vincenzo Sommese, 34 anni,
con gli occhiali e, di spalle, il
suo avvocato RASTELLI
Il difensore
del Piacenza
Carlo
Gervasoni, 29
anni SCOLPINI
zato dalle domande, ha aggiun-
to che se la partita fosse stata
vinta dall’Atalanta avrebbe in-
tascato i soldi. Micolucci ha det-
to di non aver mai conosciuto il
capitano atalantino Cristiano
Doni. Sostenendo di essere qua-
si perseguitato da personaggi
dell’ambiente che tentavano di
avvicinarlo con proposte, alle
quali si sottraeva. Elemento
che di per sé, in mancanza di
una denuncia alle autorità, co-
stituirebbe un illecito sportivo.
Le cene Oltre che per Ascoli-Ata-
lanta, il bianconero è chiamato
in causa anche per Livor-
no-Ascoli 1-1. Nell’ordinanza
di custodia cautelare del gip,
gli si attribuisce un ruolo stabi-
le nel condizionare le partite, al-
terandone il risultato con pre-
stazioni negative. «Micolucci
ha sempre giocato in campo so-
lo per far vincere l’Ascoli» ha ri-
battuto il suo avvocato, Danie-
la Pigotti. «Aveva un contratto
da 630 mila euro fino al 2014
(l’Ascoli però è in grave difficol-
tà economica; ndr) e l’interesse
che la squadra si salvasse. Inol-
cenza (3-0). Secondo quanto ri-
portato nell’ordinanza del gip
Salvini, il difensore avrebbe ri-
cevuto da Gianfranco Parlato,
collaboratore tecnico del Via-
reggio, disposizioni «affinché,
in occasione della partita, an-
dasse incontro a Cristiano Doni
(capitano atalantino, ndr) a
stringergli la mano a suggello
dell’accordo». Il difensore
avrebbe puntato 10 mila euro
sull’over. Ma Gervasoni è an-
che una vittima, in questa sto-
riaccia. Quando giocava nella
Cremonese, il 14 novembre
2010 fu uno dei giocatori «ad-
dormentati» dal compagno di
squadra Marco Paoloni, che
tre non sono vere alcune circo-
stanze che gli vengono attribui-
te, come la partecipazione a
una cena con Sommese».
Legame Per Micolucci, che ora
dovrà affrontare un confronto
molto più serrato davanti al
pubblico ministero Roberto di
Martino, sarà chiesta la revoca
degli arresti domiciliari. Ieri a
"vegliarlo" nell’androne del Tri-
bunale di Cremona c’era la sua
compagna. Secondo gli inqui-
renti, era stato l’altro biancone-
ro Vincenzo Sommese, fuori ro-
sa da gennaio per «motivi am-
bientali» e alle prese con i debi-
ti, a darlo in pasto agli scommet-
titori, indicandolo come il gio-
catore dell’Ascoli a cui fare rife-
rimento. Sommese, che ha de-
posto prima di Micolucci, ha fat-
to parziali ammissioni su Asco-
li-Atalanta e sugli altri episodi a
lui contestati. Ammettendo di
aver scommesso su alcune parti-
te. Un recidivo: nel 2007 era
già stato squalificato 5 mesi.
Non si sarebbe parlato di Doni.
Mentre Sommese avrebbe ne-
gato di aver fatto il nome dell’al-
aveva versato un sonnifero nel
tè durante l’intervallo di Cremo-
nese-Paganese. Con i riflessi an-
cora annebbiati, durante il viag-
gio di ritorno a casa tamponò
un’auto e uscì di strada sul-
l’A21. Si salvò per miracolo.
Sensibile Fin qui il personaggio
così come ce lo raccontano le
cronache degli ultimi giorni.
Ma c’è un altro Gervasoni. Il
Gervasoni figlio, marito, ami-
co, compagno di squadra. Il
Gerva, così lo chiamano tutti, è
un ragazzo definito «simpatico
e bizzarro». Il suo corpo è un
murale, tatuaggi ovunque. Sul-
la schiena sono disegnati lo
MARTEDÌ 7 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT R
tro bianconero Pederzoli, che ri-
sulta da un’intercettazione.
«Sono dispiaciuto per l’Ascoli,
la società era all’oscuro di tut-
to» ha fatto sapere Sommese at-
traverso il suo avvocato Enrico
Calabrese, che difende l’ex del
Toro pur essendo tifoso juventi-
no. «Il suo ruolo era marginale
— sostiene il legale, che ha otte-
nuto per ora il trasferimento di
Sommese ai domiciliari a Tori-
no —. Inoltre ha chiarito che i
documenti debito/credito a lui
riferiti (un atto notarile con ipo-
teca su immobile, ndr) sono le-
gati a rapporti personali con Pi-
rani». In pratica Sommese, ami-
co dell’odontoiatra, avrebbe
chiesto un prestito (circa 140
mila euro) in un momento di
difficoltà. Intanto gli investiga-
tori della squadra mobile vo-
gliono vederci chiaro sul pre-
sunto «tesoretto» di Pirani, che
si troverebbe in una cassetta di
sicurezza intestata al figlio
Francesco, presso un istituto
bancario di Camerano. Perciò
hanno chiesto l’autorizzazione
al pm. Oggi o domani dovrebbe
arrivare.
stemma di famiglia e un enor-
me Alberto da Giussano, per-
ché il Gerva sostiene con orgo-
glio di avere avuto un antenato
che ha combattuto la battaglia
di Legnano del 1176. «Ricorda-
tevi di Guarente», dicono poi co-
loro che non credono al suo
coinvolgimento nello scanda-
lo. Già, Guarente. Lui e Gerva-
soni dal 2004 al 2006 hanno
giocato nel Verona e sono subi-
to diventati amici, dividendo lo
stesso appartamento. Nel 2005
Guarente fu colpito da un’in-
fiammazione del sistema nervo-
so, che lo paralizzò per settima-
ne. E ai piedi del letto, 24 ore su
24, c’era una persona: il Gerva.
 MARTEDÌ 7 GIUGNO 2011
R LA GAZZETTA DELLO SPORT
CALCIOSCOMMESSE LE INTERCETTAZIONI
«Beppe dice di portargli
i suoi cinquemila euro»
Il ruolo di Signori attraverso le telefonate degli altri, ma non solo:
beccato dalla polizia al summit di Bologna con Erodiani e Bellavista
MARCO IARIA
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dÈ una specie di eminenza gri-
gia, così temuta e rispettata che
il suo nome non deve essere
pronunciato. «Il Beppe naziona-
le», quello «che ha fatto 200 gol
in Serie A». Ma mai Beppe Si-
gnori, tutto intero, come lo co-
noscono i tifosi. Secondo il gip
Salvini è «l’elemento centrale
del gruppo di scommettitori di
Bologna e ha partecipato con
Giannone e Bruni (i commercia-
listi tuttofare, ndr) a una serie
di scommesse sulle partite truc-
cate». Agli arresti domiciliari,
Signori sarà interrogato doma-
ni. Ma quali elementi ci sono
contro di lui? Premessa: nell’or-
dinanza non compaiono sue te-
lefonate. La sua presenza, tutta-
via, aleggia in numerose con-
versazioni tra i protagonisti del-
la «cricca». E gli inquirenti pun-
tano sulla prova regina: il 15
marzo, nello studio di Gianno-
ne e Bruni a Bologna, si tiene
un summit col tabaccaio Erodia-
ni e l’ex calciatore Bellavista
per la pianificazione di combi-
ne e relative scommesse. C’è pu-
PETRUCCI
«Task force?
Da soli non ce
la facciamo»
ROMA «Da soli non ce la
facciamo. Qui c’è la malavita
organizzata: ecco perché ho
appena firmato e inviato una
lettera ai ministri di Economia,
Interni e Giustizia per chiedere
aiuto». Gianni Petrucci,
presidente del Coni, conferma
l’esito dell’incontro di domenica
con il numero uno Figc
Giancarlo Abete. Via dunque
alla «task force: del resto —
ancora Petrucci dopo la Giunta
Coni — anche il Cio si è rivolto
all’Interpool e la Fifa all’Fbi.
Non so se questo scandalo
supererà Calciopoli. Sì, sono
preoccupato, ma pure convinto
dei verdetti dell’ultima Serie A.
Nel calcio si parla solo di soldi.
Ma con Abete abbiamo chiesto
sanzioni pecuniarie come l’Uci
fa con il doping». Già nel
consiglio federale di giovedì
Abete porterà la modifica
dell’articolo 6: «Vogliamo
attivare l’obbligo di denuncia
sulle scommesse. La task force
è necessaria, la Procura
federale non ha i mezzi.
Sarebbe bene destinare parte
dei proventi delle scommesse
contro i flussi anomali delle
partite a rischio. In ogni caso, i
campionati non slitteranno.
Certo, abbiamo la necessità di
accelerare e di rinforzare il
quadro accusatorio. Ma la
giustizia sportiva continuerà ad
operare per responsabilità
oggettiva. Le squadre di A
coinvolte? Serve prudenza, non
sbattiamo il mostro in prima
pagina». Ma la Figc sapeva
della denuncia di Erodiani
all’Ufficio Indagini? «Io no», fa
Abete. Palazzi sì, dal 25 maggio.
Davide Stoppini
re Signori. Gli agenti di polizia
sono appostati lì sotto, lo osser-
vano, lo pedinano, lo riconosco-
no. Lo vedono pure salire a bor-
do di una Smart che risulta esse-
re intestata a lui. Il giorno do-
po, Bellavista telefona a Erodia-
ni e gli comunica quanto i Bolo-
gnesi di Signori hanno messo a
disposizione per l’imminente
Atalanta-Piacenza: «Sessanta
(60 mila euro, ndr) ci dà Bep-
pe». Il 19 marzo si gioca l’incon-
tro di Bergamo, quello del-
l’Over. Finisce 3-0 ed è un suc-
cesso per tutti. Addirittura, co-
me racconta Erodiani a Parlato,
il gruppo di Bologna era pronto
a puntare 1-2 milioni sui siti
asiatici sull’Over 3,5 (cioè più
di tre gol) dopo che l’Atalanta
fosse passata in vantaggio.
Le operazioni fallite
Paoloni promette mari e monti
per Inter-Lecce del 20 marzo.
Tutti sono convinti che arrivino
gol a grappoli, invece i neraz-
zurri vincono solo 1-0. È un tra-
collo per le casse degli scom-
mettitori bolognesi, che aveva-
no investito 150 mila euro su
un’operazione data per sicura,
Giuseppe Signori, 43 anni, è agli arresti domiciliari ANSA
anche perché in una conversa-
zione non ancora agli atti si arri-
va a ipotizzare la corruzione di
ben sette giocatori: «Quattro di-
fensori più due centrocampisti
più il centravanti che tirava con-
tro l’allenatore. Qui invece han-
no giocato tutti alla morte». È
qui che si rompe il rapporto fi-
duciario tra gli uomini di Signo-
ri e le persone incaricate di con-
tattare i giocatori da comprare.
Si presenta subito, però, l’occa-
sione per recuperare le perdite
con la partita del giorno dopo
di Prima divisone, Beneven-
to-Pisa. Roba facile: in porta c’è
Paoloni, basta lui per confezio-
nare un bell’Over 3,5 (cioè al-
meno quattro gol totali). Bella-
vista comunica la combine a
Bruni, pronto a riferirlo a Signo-
ri.
BELLAVISTA: «Allora tutto
confermato... tutto ok».
BRUNI: «Eh».
BELLAVISTA: «I patti sono
quelli che sono... entro mezzo-
giorno non si deve muovere nul-
la... quindi poi».
BRUNI: «Entro mezzogiorno...
perfetto».
BELLAVISTA: «Sì... quella con-
ferma e poi... ed è conferma an-
che per lunedì... così loro si at-
trezzano».
BRUNI: «Allora chiamo subito
Beppe (Signori, ndr)».
Risultato? 1-0 per il Benevento
e Paoloni migliore in campo!
Giannone è furibondo. Chiama
Paoloni e gli manifesta le do-
glianze di Signori, che su quel-
l’Over 3,5 aveva puntato 5 mila
euro.
GIANNONE: «Se tu dici che re-
cuperi questi allora ti dico per-
ché questo te lo mando a dire
da un altro... che ha fatto due-
cento gol in serie A... che ieri
sulla tua invece ha giocato cin-
quemila euro... allora mi ha det-
to "se lo senti oggi digli domani
quando viene di portarti pure i
cinquemila euro miei"».
PAOLONI: «Eh sì ho capito».
Le mancate combine hanno
causato un danno complessivo
di 300 mila euro al gruppo bolo-
gnese. Giannone pretende un ri-
sarcimento da Paoloni, non lo
ottiene e allora chiama in causa
Corvia, il calciatore di Inter-Lec-
ce che Paoloni sosteneva fosse
stato corrotto.
GIANNONE: «Guarda che quel-
li ti credono tranquillamente...
a questo punto, visto che tu sei
nella squadra con noi... e dici la
verità... ti chiedono solo la cor-
tesia di accompagnarli da Cor-
via».
Cerca di rimediare Erodiani,
che rappresenta a Giannone la
sua preoccupazione: «In primis
fare recuperare i soldi a te, a
Manlio (Bruni, ndr) e a Beppe
(Signori, ndr)... la prossima
partita ve la diamo gratis e loro
recuperano tutto».
3 domande
a...
FRANCO CARRARO
MEMBRO DEL CIO
«Indagini
campione
stile doping»
di RUGGIERO PALOMBO
Franco Carraro, il
1Maroni
ministro dell’Interno
ha annunciato in
un’intervista rilasciata alla
Gazzetta dello Sport la
nascita di «corpi speciali
anti truffa». Contento?
«Molto. È quella task force
stile pool antimafia che
auspicavo da tempo.
Da quando a gennaio lo
dissi proprio al vostro
giornale. Allora il ministro
Maroni preferì trincerarsi
dietro un diplomatico
"no comment". Oggi, in
pieno calcioscommesse,
agire è diventata una
necessità.
È la strada giusta, perché la
giustizia sportiva non può
fare niente senza l’aiuto di
quella ordinaria».
2 Ulteriori suggerimenti?
«Come Maroni ha in
qualche modo già lasciato
intendere, è fondamentale
agire sul fronte della
prevenzione. Credo siano
indispensabili indagini
campione, sulla falsariga di
quanto avviene nella lotta al
doping. Certo, non con le
stesse frequenze che si
adottano su quel fronte, ma
qualcosa del genere.
I tesserati devono sapere di
essere sempre soggetti a dei
controlli, anche a costo di
violare in parte la loro
privacy. Le squalifiche,
specie a fine carriera, non
spaventano nessuno.
E il problema non si risolve
limitandosi ad inasprire le
sanzioni. La partita più
importante si gioca prima:
convincendo il tesserato a
restare lontano da certe
tentazioni».
Piaga delle scommesse
3 più grande di quella del
doping?
«Non ancora, ma lo può
diventare. C’è questo grande
rischio, anche se oggi siamo
appena agli inizi, e per
questo il fenomeno si può
stroncare o quantomeno
limitare. La delinquenza
comune opera dove ci sono
dei buchi organizzativi, se
quei buchi vengono chiusi
magari finisce col guardare
altrove. Ecco perché spero
moltissimo che le inchieste
di Cremona e di Napoli ci
sappiano dire non solo quali
e quanti illeciti a
scommettere ci sono stati,
ma anche chi sono stati i
mandanti».
 MARTEDÌ 7 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT R
 MARTEDÌ 7 GIUGNO 2011
R LA GAZZETTA DELLO SPORT

CALCIOSCOMMESSE L’INCHIESTA

CINQUE PROCURE
ALL’ATTACCO
Illeciti e puntate
Tutti i campionati
sono sotto tiro
Cremona, Napoli, Bari, Potenza e Reggio
Calabria e presto potrebbe aggiungersi Roma
FRANCESCO CENITI
MAURIZIO GALDI
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ROMA dCremona, Napoli, Ba-

ri, Potenza, Reggio Calabria e
presto potrebbe aggiungersi
Roma. Quante Procure si stan-
no occupando di scommesse e
di illeciti del mondo del cal-
cio? La domanda è lecita in
queste ore in cui il calcio è tra-
volto dalle scommesse dalla se-
rie A alle serie minori. Vedia-
mo nel dettaglio il lavoro in tut-
ta Italia.

Cremona È l’inchiesta in primo

piano. Le 611 pagine di ordi-
nanza che hanno portato misu-
re cautelari in carcere o ai do-
miciliari per sedici persone so-
no davanti agli occhi di tutti e
gli sviluppi sono nelle pagine
anche di queste edizione della
Gazzetta. Il salto ulteriore in
avanti verrà nelle prossime ore
con gli approfondimenti che il
pm Di Martino si prepara a fa-
re su alcune partite del campio-
nato di serie A e soprattutto sul-
la filiera che ha portato al ritro-
vamento degli assegni e dei sol-
di che venivano investiti nelle
scommesse,
Napoli Qui la vicenda si compli-
ca in quanto all’opera sono
due pool di magistrati: quello
coordinato dall’aggiunto Rosa-
rio Cantelmo e quello di Gio-
vanni Melillo. Il secondo pool
si occupa dei reati sportivi in
generale e ha una specializza-
zione sui reati da stadio (vio-
lenze, ma anche illeciti) e sta-
rebbero operando sulle scom-
messe legate al riciclaggio.
È l’inchiesta di Cantelmo e dei
suoi sostituti Filippelli e Sira-
gusa, ad avere al momento gli
sviluppi più interessanti. La ge-
stione illecita delle scommesse
sulle partite di calcio soprattut-
to Lega Pro, ma anche qualcu-
na delle serie superiori, è emer-
sa nel corso di accertamenti
svolti dai carabinieri di Castel-
lammare di Stabia sulle attivi-
tà di riciclaggio del clan D'Ales-
sandro, di Castellammare di
Stabia. Una indagine che nell'
ottobre scorso, oltre a una se-
rie di arresti, potrò alla scoper-
ta di alcune partite truccate
per le quali furono indagati
due calciatori, l'attaccante Cri-
stian Biancone, che ha giocato
nel Sorrento e nell'Avellino, e
all'iscrizione nel registro degli
indagati del portiere Vitangelo
Spadavecchia, ex Sorrento e
Andria. L'organizzazione si sa-
rebbe ramificata anche all'este-
ro (con tentativi di condiziona-
L’ex portiere della Cremonese e poi del Benevento, Marco Paoloni ANSA
IN PRIMO PIANO IL LAVORO
DEL GIP SALVINI: LE 611 PAGINE
DI ORDINANZA HANNO PORTATO
A MISURE CAUTELARI IN CARCERE
O AI DOMICILIARI PER 16 PERSONE
GLI INDAGATI SONO 28
re risultati di campionati euro-
pei e sudamericani). Vi sono ri-
scontri di forti giocate su un in-
contro del torneo tedesco (Bo-
chum-Energie Cottbus).
Bari L’inchiesta dei carabinieri
di Bari si concentra su una sola
partita: la gara di coppa Italia
Bari-Livorno (4-1). L’inchiesta
parte dalla denuncia presenta-
ta dall’operatore austriaco Sky-
Sport365 che aveva subito un
forte danno dalla concentrazio-
ne di giocate su quest’incon-
tro. Sembra che la maggior par-
te delle giocate provenisse tut-
ta dalla Toscana e che comun-
que il Bari sarebbe stato al-
l’oscuro di quello che stava av-
venendo tanto che dalla Puglia
il movimento di scommesse fu
normale. La particolarità che
ha destato anche l'interesse de-
gli investigatori sta nel fatto
che al momento del pagamen-
to delle vincite, SkySport365
ha richiesto come da legge la
documentazione antiriciclag-
gio e tutt’ora moltissimi vinci-
tori hanno rinunciato ad incas-
sare le vincite. Un esposto il
gruppo austriaco l’ha presenta-
ta al Gat, nucleo frodi telemati-
che, della Guardia di Finanza
che ha attivato la Procura di
Roma.
Potenza L’inchiesta di Potenza
ruota al movimento di scom-
messe che l’allora presidente
del Potenza, Postiglione, face-
va — secondo l’accusa e un
pentito — utilizzando fondi
che provenivano dalla malavi-
ta organizzata. Il 7 luglio ci sa-
rà l’ultima udienza prelimina-
re con i probabili rinvii a giudi-
zio.
Reggio Calabria È l'inchiesta
delle Dda reggina che meno ha
a che fare direttamente con le
scommesse, ma che riguarda
principalmente l’acquisizione
del potere da parte delle ’ndri-
ne anche attraverso la gestio-
ne delle squadre di calcio loca-
li. Dopo il Sapri e l’ex Rosarne-
se, il clan Pesce puntava a com-
prare anche il Cosenza, forse
per il salto di qualità. Nelle or-
dinanze della Dda anche la se-
gnalazione di come i clan usas-
sero i calciatori anche «per ri-
solvere problemi» quali anche
la consegna della droga.
Un’analoga inchiesta della pro-
cura di Santa Maria Capua Ve-
tere (Caserta) ha portato all’ar-
resto di due calciatori coinvol-
ti proprio nella consegna di
droga e sono state sequestrate
agenzie di scommesse.

AlbinoLeffe-Piacenza
e lo strano silenzio
Palazzi indagò su quell’anomalo 3-3 di dicembre
ma da allora zero notizie: ora potrebbe riprovarci
DAL NOSTRO INVIATO
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CREMONA dC’è una partita che
non compare praticamente
mai nelle intercettazioni che
costituiscono l’impianto accu-
satorio dell’inchiesta di Cre-
mona. Parliamo di AlbinoLef-
fe-Piacenza 3-3 dello scorso di-
cembre. E’ un fatto curioso,
perché proprio quella sfida è
stata indicata persino sul web
come la «madre di tutti i taroc-
chi». Non solo, sulla sfida la
Procura sportiva aveva aperto
un fascicolo per la denuncia
quasi unanime di tutti i princi-
pali bookmaker italiani, Snai
in testa che proprio in un’inter-
vista alla Gazzetta aveva chie-
sto in modo esplicito alla Fe-
dercalcio di «prendere contro-
misure efficaci». Adesso, alla
luce del bubbone esploso e
con il Piacenza richiamato pe-
santemente in causa per una
gara giocata sempre a Berga-
mo, ma contro l’Atalanta, sa-
rebbe interessante sapere che
cosa intende fare Palazzi. An-
che perché non risulta abbia ri-
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Blockbuster Inc. Tutti i diritti riservati. ©2011 Sony Computer Entertainment America Inc. Published by Sony Computer
Entertainment Europe. Developed by Sucker Punch Productions, LLC. All rights reserved.
Il gol segnato da Matteo Momentè, 24 anni, in AlbinoLeffe-Piacenza LAPRESSE
chiesto tutti gli atti alla Dda di
Napoli che ha messo nel miri-
no la sfida per possibili infiltra-
zioni della camorra nelle gio-
cate.
Che cosa era accaduto Il 20 di-
cembre 2010 AlbinoLeffe-Pia-
cenza pareggiano 3-3 al termi-
ne di una sfida all’apparenza
rocambolesca. In realtà erano
molti gli scommettitori ben in-
formati sul risultato finale.
L’enorme flusso anomalo co-
stringe i bookmaker a togliere
dal palinsesto la sfida (con un
sospetto ritardo di un operato-
re che aveva delle agenzie ge-
stite dal clan D’Alessandro, co-
me sostiene la Dda di Napoli),
ma sul web la pacchia non fini-
sce. Anzi, se possibile aumen-
ta: guarda caso la maggior par-
te delle puntate furono pro-
prio sul pareggio con tanti gol.
Alla fine il volume del solo live
si è aggirato in circa 10 milioni
di euro. In un video su YouTu-
be, «AlbinoLeffe-Piacenza
fixed game» si vede l’andamen-
to delle scommesse durante la
partita: i dubbi diventano qua-
si certezze vedendo la quota
dell’X sempre altissima, nono-
stante l’altalena dei vantaggi.
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MARTEDÌ 7 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT R
IL CASO SCAMPIA
Balotelli:
«Sono stato
un ingenuo»
Ingenuo allora, disgustato
oggi. Mario Balotelli ha voluto
chiarire la vicenda della visita
a Scampia di un anno fa in
compagnia di due camorristi.
«Ho visitato tanti posti
stupendi a Napoli, come
Piazza del Plebiscito — scrive
Supermario sul suo sito
ufficiale — ma ho chiesto di
visitare anche quelli fuori dagli
itinerari turistici perché
sapevo, dopo aver visto il film
Gomorra, che mi aveva colpito
molto, che c’è anche un’altra
realtà. Anche in Brasile nel
2008 ho chiesto di visitare le
favelas e i quartieri più poveri
di Bahia, dove ho incontrato
persone, parlato con loro e
improvvisato partite con i
bambini delle favelas».
Il racconto di Balotelli
prosegue con una partita di
calcio con i bambini dei
quartieri spagnoli e appunto la
discussa «gita» a Scampia:
«Dopo poco ho chiesto io
stesso di venir via perché mi
sono reso conto che la
situazione poteva essere
pericolosa». Mario confessa di
essere stato «ingenuo» ma si
dice «profondamente
disgustato», perché la sua
vicenda è stata accostata a
quella delle scommesse, «con
cui non ho niente a che fare,
né tantomeno ho a che fare
con la criminalità organizzata».

SERIE BWIN IL PROTAGONISTA
El Shaarawy
Il faraone timido
ora alza la cresta
Padre egiziano, madre italiana, il Genoa nel cuore
Sembra Hamsik e con il Padova va a giocarsi la A
ALESSIO DA RONCH
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dIl sorriso di Stephan El Shaa-
rawy può cancellare l’amarez-
za del calcio italiano. Simpati-
co, riservato, educato, ma an-
che veloce, geniale, talentuoso.
Un ragazzino come tanti. La
scorsa settimana in pochi lo
hanno riconosciuto all’esame
per l’ammissione da privatista
alla maturità. Eppure era a Sa-
vona, dove è cresciuto, dove tor-
na appena può, soprattutto per
frequentare gli amici dei bagni
Barbadoro. E’ strano persino
pensare che quel ragazzino con
i capelli tagliati con la cresta sbi-
lenca, come Hamsik, sia il pro-
tagonista della B e la futura stel-
la del Genoa. Quasi impossibile
immaginarlo come appare in
un filmato che circola su Inter-
net, intento a palleggiare nello
spogliatoio del Padova, capace
persino di piazzarsi la palla sul
collo, piegato in avanti, e sfilar-
si via la maglia senza farla cade-
re. Stephan domenica sera, do-
po aver eliminato il Varese con
una doppietta, ha detto di so-
gnare un giorno di vestire la ma-
glia del Real Madrid.
Il modello Magari prima che se
ne vada Kakà, il suo idolo, il gio-
catore al quale si ispira. «Lui – è
il commento di Michele Sbrava-
ti, responsabile del settore gio-
vanile del Genoa e suo scoprito-
re – sa abbinare tecnica e veloci-
tà. Questo lo rende speciale».
Stephan, insomma, pensa e agi-
LEGA PRO Il giudice sportivo
Alessandria: d.s. inibito un anno
10 giornate a Biava, 6 a Croce
FIRENZE dBatosta disciplinare
sull'Alessandria da parte del
giudice sportivo di Lega Pro.
Lunghe squalifiche per due
giocatori e un dirigente, gros-
sa ammenda alla società. I tut-
to sono stati squalificati 34 gio-
catori: 28 di Prima divisione, 6
di Seconda. Ecco il dettaglio.
Alessandria Dieci giornate a
Biava che, al termine della ga-
ra, entrava negli spogliatoi
pur non essendo in distinta e
offendeva e minacciava gli uf-
ficiali di gara; spingeva l'arbi-
tro due volte e tentava di col-
pirlo con un pugno; si dilegua-
va verso il campo e tentava di
aggredire il quarto arbitro, fer-
mato dagli addetti alla sicurez-
za. Sei giornate a Croce per of-
fese all'arbitro: dopo l'espulsio-
ne, colpiva al petto il quarto ar-
bitro e lo offendeva. Due gior-
nate a Romeo, espulso. Inibito
per oltre un anno (fino al 30
giugno 2012) il d.s. Nario Car-
sce più velocemente degli altri.
Non solo sa compiere gesti tec-
nici importanti, ma lo fa senza
tempo di reazione in mezzo. In
più è spesso letale, decisivo.
Sbravati lo scoprì giovanissi-
mo, nel Legino. A quei tempi la-
vorava per il Savona, ma lo por-
tò a Genova quando iniziò l’av-
ventura da dirigente con il Gri-
fone, dopo che vi aveva avviato
la sua carriera di calciatore:
«Lo tesserammo nel luglio
2004 – racconta -, quando
aveva soltanto undici an-
ni e mezzo. Non pote-
va neppure giocare
con i Giovanissi-
mi. Ma io e Do-
natelli, il
d.s., già al-
lora sape-
vamo che
sarebbe arrivato. Era già ed è
tutt’ora un centrocampista of-
fensivo duttile, capace di gio-
care in mezzo o sulla fascia».
El Shaarawy non andrà al Re-
al Madrid, o almeno non lo
farà subito. Preziosi lo
aspetta di ritorno nel suo
Genoa (insieme ad altri pro-
dotti della cantera rossoblù
come Lazarevic, Ragusa e Co-
fie), la squadra per cui ha già
vinto (campionato e coppa Ita-
lia primavera) e siglato un re-
cord. Stephan, infatti, ha esor-
dito in A contro il Chievo a Vero-
na, nel dicembre 2008, quando
Gasperini lo inserì al posto di
Jankovic. Aveva 16 anni, un me-
se e 24 giorni. Mai nessuno nel-
la lunga storia del Grifone, ave-
dini per offese e minacce di
morte agli arbitri e per aver
tentato di colpire con un pu-
gno il direttore di gara (è stato
fermato da un guardalinee).
Ammenda di 12mila euro per
lanci di bengala, fumogeni e
petardi; guardalinee colpito
da sputi e pietre; lancio di un
orologio di metallo verso un
addetto federale; al termine
un gruppo di sostenitori entra-
va sul terreno di gioco e insul-
tava i giocatori della Salernita-
na, gli arbitri e gli addetti fede-
rali.
Altre di Prima Saltano l’andata
della finale playoff Ceccarelli
(Verona), Mezavilla (Juve Sta-
bia) e D'Alterio (Salernitana):
erano diffidati e sono stati am-
moniti. Giocatori espulsi: due
giornate ad A. Fiore (Cosen-
za), Cudini (Monza), D'Anto-
ni e Imburgia (Ternana); una
a Pacciardi (Benevento), Zo-
mer (Alto Adige), Guerci (Per-
Stephan El Shaarawy,
18 anni, prima
stagione nel Padova:
è arrivato in prestito
dal Genoa TERRUSO
FINALI PLAYOFF
Domenica si giocano le cinque
finali dei playoff con l’andata in
Prima divisione e il ritorno in
Seconda. Ecco il programma
degli incontri (ore 16):
PRIMA DIVISIONE
GIRONE A Verona-Salernitana.
GIRONE B Juve Stabia-Atletico
Roma.
PROGRAMMA Le due finali di
ritorno si giocano domenica 19.
SECONDA DIVISIONE
GIRONE A Feralpi Salò-Pro Patria
(andata 1-1).
GIRONE B Carrarese-Prato
(andata 0-1).
GIRONE C Trapani-Avellino
(andata 1-2).
REGOLAMENTO In caso di parità di
punteggio e di gol dopo la gara di
ritorno, si va ai supplementari; se
la parità persiste, è promossa la
squadra meglio piazzata, ossia
quella che gioca in casa il ritorno.
va fatto così presto. E’ cresciuto
pensando al Genoa, papà e
mamma sono tifosi rossoblù, co-
me lo erano tutti quelli rimasti
a bocca aperta, poco prima del-
l’ultimo derby contro la Samp-
doria, quando lo videro arriva-
re allo stadio a piedi, con la sua
sciarpa, i soliti jeans.
In ritiro Un giorno, era estate e
lui era appena tornato da un ri-
tiro con una nazionale giovani-
le, il Genoa decise di portarlo in
ritiro. Ad Acqui lo aspettava Ga-
sperini. Lui stava giocando a be-
ach volley sulla spiaggia, dovet-
tero cercarlo col megafono.
Nessun problema: Stephan
non passò neppure da casa. Ad
Acqui arrivò come era ai bagni:
maglietta, jeans tagliati e zai-
netto sulle spalle, attraversò la
gradinata e si presentò all’in-
gresso: «Sono El Shaarawy».
Un cognome che ora fa colpo,
lo rende riconoscibile e gli è val-
so il soprannome di Faraone.
Ma all’inizio qualche problema
lo ha dato. A lungo non fu
convocato nelle selezioni
giovanili perché tutti lo ri-
tenevano straniero. Lui,
invece, è nato a Savona, è
italianissimo come mam-
ma Lucia, papà Sabri è egizia-
no, di Tanta, emigrato poi
al Cairo per laurearsi in psi-
cologia. E’ a Savona da de-
cenni, anzi era, perché in
questi mesi ha vissuto a
Padova, insieme a Ste-
phan. Dalla fami-
glia gli deriva il
suo modo di
essere,
semplice,
sereno.
Sbravati lo ha sostenuto anche
durante l’ultimo inverno, quan-
do un infiammazione tendinea
lo ha stoppato per un po’. Lo
chiamava, lo seguiva: «Sono pro-
blemini naturali – confida -,
qualcuno a volte dimentica che
ha solo 18 anni. Certo, se aves-
se giocato sempre, chissà
quanti gol avrebbe già realiz-
zato?» In ogni caso ha vinto,
ex equo con Fabbrini, il pre-
mio Golden gol come mi-
gliore giocatore della B.
Non è andato a Sorrento
a ritirarlo. Meglio così:
si sarebbe presentato
con maglietta, ber-
muda e zainetto…
gocrema) e Cejas (Ternana).
Non espulsi: tre giornate a
D'Anna (Benevento) per atteg-
giamento minaccioso verso
l'arbitro, poi colpiva con una
spinta l'addetto federale; una
a Evacuo (Benevento), De Gio-
sa e Di Nunzio (Sorrento),
Rantier e Sosa (Taranto), Iaco-
poni (Foligno), Albanese (Al-
to Adige), Ferrario e Qualem-
bo (Monza), Lolaico e Pana-
riello (Pergocrema), Cazzola
(Ravenna) e Fanucci (Terna-
na). Dirigenti: inibito fino al
30 Gervasi (Cosenza). Am-
mende: 5.000 Verona (cori
razzisti); 3.500 Monza (guar-
dalinee colpito da sputi e siga-
rette accese; cori offensivi ver-
so l'istituzione calcistica), Per-
gocrema (cori razzisti) e Atleti-
co Roma (cori razzisti); 1.500
Benevento e Taranto; 1.000
Salernitana e Sorrento.
Seconda divisione Saltano il ri-
torno delle finali playoff sei
giocatori. Giocatori espulsi:
una giornata a Vigiani (Carra-
rese). Non espulsi: una giorna-
ta a Nossa (Pro Patria), Dura-
via (Carrarese), Ferri e Varutti
(Prato) e Filippi (Trapani).
Ammende: 1.500 euro Avelli-
no, 500 Trapani.
MARTEDÌ 7 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT R
w
IL GIUDICE SPORTIVO
I NUMERI
Novara: un turno di stop
per Bertani e Morganella
9
MILANO Quattro giocatori squalificati per una
I gol realizzati
da El Shaarawy
in questa
stagione con la
giornata dopo le semifinali di ritorno dei playoff:
Bertani e Morganella (Novara), Colombo
(Reggina) e Dos Santos (Varese). Ammende: 4
mila euro al Padova per cori razzisti, 3 mila al
Novara per insulti a un guardalinee.
maglia del
Padova: 7 in
campionato, 2
nei playoff
PADOVA Ieri mattina ripresa la preparazione:
seduta defaticante, nessun problema per la
squadra di Dal Canto. Aperta la prevendita con
prelazione per gli abbonati. Da oggi, invece, i
biglietti saranno a disposizione di tutti. Si va
verso un altro esaurito dello stadio Euganeo.
3
NOVARA Seduta defaticante per chi ha giocato
con la Reggina, gli altri hanno disputato una
partitella con la Primavera. A riposo Ludi per un
Le presenze problema al retto femorale: giovedì non gioca. Il
in serie A di El nuovo d.s., dopo Sensibile, sarà Mauro
Sharaawy, con Pederzoli: con lui arriva anche Cristiano Giaretta.
il Genoa nella
stagione IL REGOLAMENTO
2008-09 (1) e in Ecco il meccanismo che regola playoff e playout
quella di serie B, necessari per determinare un’altra
successiva (2) promozione e un’altra retrocessione.
PLAYOFF In finale, in caso di parità di risultato e
di gol dopo il ritorno, si giocano i supplementari;
29
se la parità persiste, va in A la squadra meglio
piazzata, cioè quella che gioca il ritorno in casa.
PLAYOUT Dopo il ritorno, in caso di parità, si
Le presenze salva la squadra meglio piazzata, ossia quella
di El Shaarawy che gioca il ritorno in casa. Quindi, dopo lo 0 0
nelle nazionali dell’andata, sabato all’AlbinoLeffe basta il pari e il
giovanili, divise Piacenza deve andare a Bergamo a vincere.
tra Under 16 (8),
Under 17 (15),
Under 18 (3) e
Under 19 (3)
PANCHINE
Cremonese: oggi
si presenta Brevi
Il calcio di Lega Pro, scosso
dallo scandalo scommesse,
riparte. Significativa, in tal
senso, la mossa della
Cremonese, il club che ha
dato il via all’inchiesta. Oggi la
società grigiorossa presenta il
nuovo allenatore: si tratta di
Oscar Brevi, che in questa
stagione ha allenato
brillantemente il Como e
conseguito il patentino di
seconda categoria. La stessa
Cremonese avrà inoltre un
nuovo responsabile degli
osservatori: si tratta di Enrico
Dalè, già d.s. del Mantova.
LE ALTRE Il Carpi oggi
ufficializza l’ingaggio di
Maddaloni, nei prossimi
giorni il Pavia farà lo stesso
con Benny Carbone. In
Seconda divisione il Casale
ha annunciato la conferma di
Il centrocampista Daniele Croce, Buglio; il mercato invece lo
28 anni, per la prima stagione ha farà Pasquale Gigliotti.
giocato nell’Alessandria LIVERANI