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ARTICOLO 21 COSTITUZIONE ITALIANA

Oggi, tutti diamo per scontato il fatto di poter parlare liberamente ed esprimere le nostre opinioni senza
doverci nascondere o subire censure o discriminazioni. Si tratta però di una conquista che l’umanità ha
raggiunto solo di recente e che peraltro non ha ancora toccato ogni angolo del globo. Un tempo non molto
lontano la gente veniva perseguitata, torturata, uccisa, bruciata viva se manifestava idee diverse da quelle
del potere. La storia è piena di martiri che hanno combattuto fino alla morte per sostenere le proprie
opinioni: religiose, politiche, filosofiche, sociali. 

A discapito di tutto ciò, l’articolo 21 della Costituzione italiana tutela la nostra libertà d’espressione:

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro
mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i
quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge
stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità
giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che
devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa
non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della
stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon
costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.”

L’articolo 21 della nostra Costituzione sancisce la libertà di parola e di stampa, questo significa che nessun
cittadino italiano può essere perseguitato per aver reso pubbliche le proprie idee. Infatti in una società
democratica non basta la libertà di parola, è indispensabile la possibilità di manifestare il proprio pensiero.

Non c’è democrazia senza libertà di manifestare le proprie opinioni ma prima è necessario avere la
possibilità di creare queste opinioni. (Nel momento in cui la Costituzione è stata scritta e approvata i mezzi
di comunicazione di massa erano principalmente i giornali e la radio. Dagli anni Cinquanta a essi si è
aggiunta la televisione e a partire degli anni Novanta Internet. Nonostante ciascuno di questi media abbia
caratteristiche proprie, i principi sanciti dalla Costituzione possono in tutti i casi trovare applicazione senza
la necessità di istituire nuove regole.) L’articolo 21 si preoccupa in particolare di garantire la libertà di
stampa, abolendo i controlli polizieschi di epoca fascista. Essa consiste nella libertà di diffondere notizie,
giudizi, opinioni per mezzo di libri e giornali o di altri organi di informazione quali, come citato
precedentemente, radio, televisione e Internet.

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