Sei sulla pagina 1di 4

ARTE PRIMA LEZIONE MODULO

Siamo nel periodo in cui cominciano le invasioni barbariche e si costituiscono i regni


romano barbarici, Quindi ci fu un significativo cambiamento culturale artistico nella
penisola italiana. In particolare andiamo a parlare di Ravenna, un importante divenne
anche capitale italiana. Con la deposizione di Romolo Augusto inizio il regno di
Odoacre, che fece l’errore di inviare l’aquila che era il simbolo dell’impero romano,
Zenone, l’imperatore di oriente si accordò con il re degli Ostrogoti Teodorico per
invadere la penisola italica di Odoacre e così Teodorico re degli Ostrogoti nel 493
conquistò la penisola italica e fondò il regno ostrogoto di Teodorico. teodorico fu un
ammiratore degli imperatori romani, in particolare di Traiano che era considerato
unottimo principe e nel periodo Enrico ci fu un periodo di pace e di stabilità, vuole
essere celebrato anche come nuovo Traiano e tra l’altro proprio a Ravenna fece
realizzare delle opere significative come il mausoleo di Teodorico. Governò fino al 540
quando salì al trono di Costantinopoli Giustiniano, che stato un importante imperatore
d’oriente perché fu l’autore del corpus iuris civilis. Nell’epoca di Giustiniano quindi
anche il diritto romano ebbe una certa importanza. Giustiniano aveva il desiderio di
ricomporre l’antica unità dell’impero romano dell’età di Traiano in cui l’impero aveva
raggiunto la sua massima estensione. Così avviò la guerra greco-gotica o gotico-
bizantina (la guerra tra i bizantini e gli ostrogoti). Nel 540, un generale dell’esercito di
Giustiniano, Belisario riuscì a conquistare Ravenna che era stata la capitale dell’impero
romano d’occidente. Così nel 540 con la caduta di Ravenna, comincia la fase
giustinianea e comunque bizantina. E questa fase bizantina si conclude con la morte di
Giustiniano nel 565, così si concluse questo periodo d’oro della città di Ravenna. Però il
periodo bizantino si protrae ancora per qualche secolo nella penisola italica fino al 568.
Nel 568, nella penisola italica arrivarono i longobardi, questo popolo di origine barbarica
proveniente dall’antica Pannonia, era un popolo non romanizzato rispetto agli Ostrogoti.
Arrivarono i longobardi e conquistarono gran parte dell’Italia settentrionale e
successivamente riuscirà a conquistare anche tutto il meridione. Adesso la penisola era
divisa in tre parti: la Langobardia Maior cioè la parte settentrionale, la Langobardia
Minor cioè la parte meridionale e la Romagna che li taglia a metà. I longobardi
inizialmente non costituivano del tutto longobardo ma delle città che erano dei ducati:
erano retti da un duca che era una specie di vice re del re longobardo e i ducati più
importanti: a nord era Pavia e a sud il ducato di Benevento.Inoltre in questo periodo
Benevento diventò la città più importante del meridione perché divenne la capitale dei
ducati del meridione.
1 argomento modulo
L’arte a Ravenna
Vabbè ma è una cittadina provinciale che però in circa un secolo e mezzo è diventata
improvvisamente la città più importante al mondo, nel periodo che va proprio dal 402 al
465 fino all’epoca di Giustiniano. Inoltre è un esempio di conservazione benfatta del
patrimonio culturale, questi monumenti sono conservati integralmente, questa è l’unicità
di Ravenna, un esempio è la chiesa di San Vitale che è completa di tutti i mosaici interni
e di tutte le strutture esterne, non è stata mai modificata nel corso della storia. Il periodo
imperiale va dal 402 al 476, in particolare fu proprio il figlio di Teodosio, cioè Onorio che
nel 402 spostò la capitale da Mediolanum a Ravenna; Onorio e Arcadio erano due figli
di Teodosio, uno ebbe l’Occidente cioè norio e Arcadio l’Oriente. In quest’epoca
ovviamente la successione era solo maschile però Onorio e Arcadio avevano una
sorella di nome Galia Placidia, persona importante per l’aristocrazia ravennate e infatti
le fu dedicato un mausoleo molto importante: il mausoleo di Galia Placidia, Lei morì
proprio nel 450, anno in cui fu terminata la costruzione della sua tomba monumentale.
Galla Placidia
Il mausoleo sorge di fronte la chiesa di San vitale, questo mausoleo è proprio un
esempio di mausoleo ravennate e poi diventa il prototipo di tutta l’architettura
ravennate, tutti i monumenti di Ravenna furono poi costruiti sul modello di Galia
Placidia. Questi edifici esternamente appaiono molto spogli, sono realizzati in mattoni a
faccia vista senza nessun tipo di rivestimento, questi mattoni però definiscono dei
volumi spirometrici, cioè dei volumi molto squadrati delimitati da facce piane
esternamente, al massimo ci sono degli elementi decorativi quasi impercettibili come
per esempio questi timpani dentellati o pure ci sono delle arcate cieche che fungono da
elementi decorativi. Le coperture di questi ambienti sono realizzate con tetti a falde
spioventi. All’interno notiamo le pareti rivestite da mosaici in tessere in pasta vitrea a
foglia oro, è molto usato il blu che rappresenta i lapislazzuli, materiali preziosissimi e le
pareti sono ricoperte di marmi policromi in opus sectile, cioè ad intarsi a marmi colorati,
motivi geometrici. La pianta del mausoleo, come per tradizione dei mausolei imperiali e
a pianta centrale, hanno voluto realizzare una pianta a croce greca però irregolare,
quindi le pareti non sono ortogonali, i bracci della croce non sono né perfettamente latini
e né greche perché non si capisce bene se è una croce latina o greca, possiamo dire
sia croce greca e croce latina irregolare oppure comunque una pianta centrale
irregolare. Tutte queste irregolarità perché è proprio questo il simbolo dell’architettura
tardo imperiale dell’epoca bizantina, cioè quella del simbolo dell’imperfezione della
costruzione umana rispetto alla costruzione divina. Poi come abbiamo già detto prima,
l’esterno spoglio e l’interno sfarzoso, rappresenta il rapporto simbolico fra il corpo (cioè
l’esterno povero e semplice) e l’anima (l’interno sfarzoso). Questa pianta a croce greca
irregolare molto semplice, ci sono i bracci che sono coperti da volte a botte e
l’intersezione tra i due bracci si chiama crociera, la crociera cupola invece è coperta da
una cupola, la cupola siccome è un’imposta pressoché circolare, si deve raccordare ad
una campata rettangolare e quindi rimarrebbero 4 vuoti. Questi vuoti però vengono
riempiti con una struttura a volta che ha praticamente tre lati triangolari curvilinei e si
chiama pennacchio serico, questa è proprio la novità tipicamente bizantina. Tutto quello
che all’interno è curvilinea, all’esterno diventa poligonale, questa è un’altra caratteristica
dell’architettura ravennate, Le volte a botte per esempio all’esterno sono dei tetti
spioventi, la cupola che internamente è sferica all’esterno è nascosta da una struttura
poligonale chiamata tiburio. Il tiburio una struttura poligonale a tetto a falde che nascono
e ricopre una struttura voltata interna e in tutte le costruzioni di Ravenna si utilizza il
tiburio. In questo caso la cupola internamente è emisferica, esternamente c’è un tiburio
parallelepipedo coperto da un tetto a padiglione, si chiama su pianta quadrata. Le
superfici interne sono riccamente ricoperte da mosaici a contrasto con la povertà
esterna, in particolare appena si entra al centro c’è la cupola di fronte c’è un altro
braccio coperto da una volta a botte. Sulle pareti proprio di fronte all’ingresso ci sono i
mosaici interessanti, in particolare sono mosaici a tessere in pasta vitrea, sono tutti
realizzati in opus vermiculatum cioè le tessere non sono disposte in file parallele ma
sono disposte in file curvilinee che seguono la curvatura dei volumi delle superfici che
devono coprire. Nella parete superiore, quella immediatamente sotto i pennacchi della
cupola, ci sono due figure di santi e vestiti con la tunica e la toga, che affiancano la
finestra vera e propria, ai loro piedi c’è una specie di acquasantiera a cui si abbeverano
due colombe bianche, sono simboliche come immagini. In basso invece, nella lunetta
che si trova sulla parete di fondo È raffigurato San Lorenzo, uno dei primi martiri della
cristianità, sul lato opposto c’è proprio un armadio che si apre e all’interno ci sono i
quattro vangeli.
Tutte le architetture costruite a Ravenna tra il 402 e il 465 hanno le stesse
caratteristiche. Qual è il periodo Ostrogotico e quello Giustinianeo.Zenone invia
Teodorico, il re degli Ostrogoti a conquistare Ravenna, infatti la città viene conquistata
proprio dal re degli Ostrogoti e Teodorico nel 493 in effetti conquista la città e fonda
questo regno romano-barbarico. Quindi in realtà il periodo ostrogotico comincia nel 493
con Teodorico, Teodorico fu un imperatore pacificatore e si spirò come modello
imperiale a Traiano, volle realizzare in qualche modo a Ravenna delle costruzioni che
ricordassero la sua figura.
MAUSOLEO DI TEODORICO p351
Teodorico volle essere sepolto secondo proprio il criterio di un imperatore romano,
infatti fece costruire in su onore in mausoleo imperiale a Ravenna, è stato realizzato
proprio nell’anno in cui morì nel 526, nel mausoleo di Teodorico possiamo notare che il
livello dell’ingresso è come se fosse leggermente sottoposto, c’è una grande mobilità
geologica infatti il livello si è alzato e abbassato.
La caratteristica di questo mausoleo è che ha caratteri sia romani che barbarici,
innanzitutto è a pianta centrale come tutti i mausolei tardo antichi però a pianta
decagonale, è composto da due celle sovrapposte e un’altra differenza rispetto agli altri
mausolei tardo antichi ravennati di questo periodo è il materiale di costruzione. Quindi è
l’unico tra tutti i monumenti dall’età imperiale fino all’età Giustinianea realizzato in pietra
d’Istria. Questi blocchi scolpiti e sagomati incastrati perfettamente con delle zanche di
bronzo secondo una tecnica dell’opus quadratum romanico. Le celle sono sovrapposte
e sono di ampiezza diversa, La cella inferiore è più ampia mentre quella superiore è più
stretto, la cella inferiore e decagonale all’esterno ed è cruciforme all’interno ( a croce
greca). Mentre invece la cella superiore e cilindrica e decagonale all’esterno, c’è una
specie di dislivello tra la parte superiore la parte inferiore quindi c’è un deambulatorio
esterno a livello della seconda camera funeraria. Il tutto è coperto da una cupola
ribassata, ha una caratteristica particolare, è una cupola monolitica di 230 di pietra
d’Istria. Questa è proprio una tecnica ostrogota e non romana, perché i romani
l’avrebbero costruita sicuramente in opus caementicium. All’interno di questa camera
superiore, c’è proprio il sarcofago in porfido rosso di Teodorico, è stato collocato prima
di costruire la calotta appunto perciò non si può più muovere. I 10 spigoli del registro
inferiore sono segnati da arcate profonde a tutto sesto, però c’è una particolarità ovvero
i ponti che compongono l’arco sono sagomati a zig zag, Questo tipo di tecnica si
chiama anatirosi, cioè è una tecnica costruttiva tipica mente romana a far si che l’arco si
possa quasi collocare ad incastro. Alla base della calotta monolitica ci sono 12 archi E
su ogni arco possiamo leggere il nome di uno dei dodici apostoli. Alla base c’è un fregio
che come la calotta è tipicamente barbarico, il fregio è stato realizzato con un
ornamento decorativo a tenaglia che è tipico dell’oreficeria ostrogota. Nel 527 sale al
trono di Costantinopoli Giustiniano che tentó di ricomporre l’unità dell’antico impero
romano.

Potrebbero piacerti anche