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Il Tarantismo e la notte della taranta

L’italia è un paese meraviglioso, non solo per l’arte, la storia o le persone gentili,
ma anche per le sue tradizioni. La notte della Taranta è una tradizione secolare,
ma il festival è une delle feste più significative, che ha avuto origine nella Regione
Puglia, al Sud d’Italia. Questo festival si realizza ogni anno dal 1998, e la
celebrazione più grande si fa a Melpignano per valorizzare la cultura e la tradizione
del Salento, che parte ad agosto ma si svolge in 3 giorni. Attualmente è un festival
che viene trasmesso anche dal canale di TV Rai1 e la prossima edizione si terrà il
27/08/2022 in cui si accolgono cantanti e artisti nazionali e internazionali, una
meraviglia! Per capire il motivo per cui si celebra questa festa è necessario capire
alcuni eventi storici e i termini di base.

Questa festa è associata ad un fenomeno chiamato tarantismo ed un tipo di ballo


chiamato Pizzica. L’origine del tarantismo risale al Medioevo, e anche sembra
derivi dalla città di Taranto, e il termine si riferisce a una forma di isteria alternati a
disturbi emotivi o allucinazioni (quello che oggi si conosce come epilessia o
solamente una isteria) che colpiva per le donne che lavoravano nei campi e che si
pensava fossero state morse da tarantole (un tipo di ragno italiano).

Si enfatizza sul termine perché in questa città si pensa sia stato condotto il primo
esperimento volto a dimostrare come una taranta, se sollecitata da un giusto ritmo
musicale, il compagno o il marito iniziava a ballare per potere farla sudare il
veleno, ormai entrata nel folklore. Di conseguenza il morso di questi ragni
produceva nel malcapitato una forma di malessere che poteva essere curata solo
praticando un esorcismo, chiamato pizzica. In questo esorcismo, lo scopo era
indurre le donne tarantate in uno stato di trance, che veniva indotto dalla musica,
per cui il veleno del ragno veniva scacciato dal corpo.

Una curiosità di questo periodo è che le taranti erano affidati alla protezione di San
Paolo, che oltre a proteggere dai morsi dei serpenti, è protettore dei morsi della
tarantola e in realtà dietro al morso si cela soprattutto la manifestazione di uno
sfogo di sopravvivenza nei confronti di una società patriarcale: quando le donne
sono oppresse viene negata loro la libertà, sviluppano profondi malesseri, che
possono sfociare in depressione o in disperazione.

Con il passare del tempo e l’instaurazione della pizzica, questa concezione si è


evoluta verso un nuovo significato che è associato al modo in cui si svolge il ballo:
collettivo, in coppia o di corteggiamento. Quando la pizzica è interpretata da
uomini, il suo significato è competitivo e quando si interpreta in coppia… alla fine
del ballo, la donna sventola il fazzoletto come sfida al pretendente ad unirsi alla
sua danza, e solo dopo come simbolo d’amore che viene concesso al giovane
innamorato lei glielo consegna come simbolo di un futuro matrimonio.
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