PAG 506+512 (solo la prova
ontologica)+541+542+547 (le prove)
LA SCOLASTICA → col termine
scholasticus, in latino, si intendeva
l’insegnante delle arti liberali che
successivamente diventa il docente di
filosofia e teologia. Quindi se noi
pensiamo al termine scolastica, è
proprio collegato al discorso
dell’insegnamento.
Che cosa succede in questo periodo?
in questo periodo il problema
fondamentale, È quello di cercare di
far comprendere agli uomini quelle
che erano state le verità rivelate →
questo si poteva fare attraverso
l’educazione, e siccome tutto il
discorso educativo era nelle mani della
chiesa, il problema riguardava proprio
l’educazione dei chierici (quindi i
chierici che dovevano essere educati a
poter far comprendere quelle che
erano le verità rivelate). Le verità
rivelate si fondevano sui dogmi (che
erano stati fatti dai padri della
chiesa…). Quindi l'uomo doveva
riuscire in qualche modo a fede; cioè fin dove l'essere umano
comprenderli →il modo migliore:
Innanzitutto bisognava fare riferimento
ai concili (era la chiesa con i suoi
concili a dare una certa spiegazione a
questi dogmi).
Che cosa succede?
Per poter comprendere meglio
utilizzavano la filosofia, in particolare
la filosofia greca → la filosofia diventa
quindi “ancella della teologia”. Questo
determina il fatto che tutti gli autori che
vengono interpretati (Aristotele,
Platone) Vengono sottratti a quello che
era il proprio tempo ( Questo significa
che si prendeva Aristotele e Platone e
loro si utilizzava a quello che era
l'interpretazione… Queste verità di
Aristotele e Platone venivano utilizzate
per spiegare quel concetto religioso).
Questo determinerà un problema →
Quando vedremo l'umanesimo e
Rinascimento ci sarà poi un effetto
contrario, Nel senso che poi ci sarà la
ripresa dei classici, e quindi non
avremo più l'interpretazione fatta da
loro ma si andrà a prendere la forma
di Aristotele e Platone nella forma
originale, Sì interpreteranno, e di
contestualizzarli e quindi di capire
come le loro verità erano all'interno di
un contesto. Nel Umanesimo e
Rinascimento c'è la ripresa degli
antichi classici, ma non per
supportare la religione, ma per capire
dove questi questi erano arrivati per
poter vedere se si potevano prendere
delle informazioni (Copernico parte dai
pitagorici, ed elabora poi tutta la sua
teoria eliocentrica)
Qual’è il problema di fondo?
Il problema di fondo su cui questi
discutono e riflettono è sempre lo
stesso→ il rapporto tra la ragione e la
può utilizzare la ragione, non solo, ma
è libero di utilizzare la ragione senza
che la chiesa, come organo,
intervenga A dare un'interpretazione,
fin dove l'essere umano è libero per
utilizzare la ragione per dare delle
spiegazioni a delle verità di Fede. →
QUI ABBIAMO ANSELMO D’AOSTA.
→ è un abate, viene implicato nella
vicenda della chiesa inglese, perché
anche lui difendeva i propri privilegi.
2 opere:
➔ Monologion
➔ Proslogion
Qual è il motto di Agostino? credi per
capire capisci per credere → parto
dalla fede, quindi riesco a
comprendere, maggiore comprensione
e aumenta la fede.
(Anselmo dice no) Il motto di Anselmo
è solo credo per capire. → lui dice che
in realtà la ragione non può che
confermare le verità della fede, cioè io
posso arrivare alla verità solo
attraverso la fede, e la ragione non
può che confermare?, e se la ragione
è contro quello che dice la fede, in
realtà è la fede quella che sbaglia.
(UN’ALTRA SPIEGAZIONE: le verità
della fede sono in genere confermate
dalla ragione, infatti ci dice credo per
capire, quindi la ragione può solo
aiutare a capire queste verità. Se c’è
una contrapposizione tra fede e
ragione, è sicuramente la fede ad aver
ragione).
In questo periodo, si può dimostrare
l’esistenza di Dio. Anselmo nel
Monologion, prova a dimostrare
l’esistenza di Dio. La prova che
presenta nel Monologion è questa, e
dice se noi ci guardiamo intorno nel
mondo, abbiamo tante cose buone,
ma la bontà di queste cose è graduale,
ci deve essere per forza qualcosa che
è buono per eccellenza, e questo non
può essere che Dio.
Nel Proslogion, è presente quella che
viene definita la prova ontologica→
Lui parte dal presupposto che noi
possediamo l’idea di Dio come un
essere perfetto. Se dio è un essere
perfetto deve necessariamente
esistere perchè altrimenti sarebbe
imperfetto (presupposto logico, dal
punto di vista logico funziona). (Dio ha
creato l’uomo e gli ha impresso l’idea
di perfezione) (RIPETIZIONE:Quando
noi pensiamo a dio, lo pensiamo come
un essere perfetto, ed essendo
perfetto deve necessariamente
esistere, perché altrimenti non sarebbe
tale).
TOMMASO D’AQUINO
Riceve la sua prima educazione a
Montecassino, successivamente viene
nominato maestro presso l’università
di Parigi. Nel 1259 torna in Italia, e gli
viene affidato l’incarico di riordinare
quelli che sono gli studi dell’ordine
domenicano. Nel 1269 torna a Parigi,
poi rientra in Italia nel 1272 per
insegnare a Napoli. Nel 1274 viene
designato da Gregorio X per recarsi al
concilio di Lione, ma durante il viaggio
si ammala e muore. Nonostante sia
morte, lui si fa sentire, tant’è vero che
lo chiamavano “bue muto” → aveva un
aspetto fisico molto massiccio, che
ricordava il bue, era una persona
molto silenziosa e riflessiva per questo
muto.
Si dedica molto alla all’attività
intellettuale. Tommaso riprende
Aristotele in modo massiccio, però lo
riprende e lo adatta alle proprie
esigenze che sono quelle della
religione cristiana. Il problema di
Tommaso è lo stesso di tutta la
Scolastica → rapporto tra fede e
ragione. Lui dice che in realtà l’uomo,
attraverso la rivelazione, potrebbe
comprendere le verità della fede, ma
non sempre riesce, per cui è
necessario che la ragione aiuti l’uomo
a comprendere le verità della fede. E
quindi la ragione è utile alla fede per 3
motivi:
1. perchè dimostra i preamboli
della fede → uno di questi
preamboli è l’esistenza di Dio.
Quindi la ragione aiuta a
dimostrare i preamboli della
fede come l’esistenza di Dio.
 2. chiarisce attraverso delle
analogie, o delle similitudini i
misteri delle rivelazione
(pensiamo alla trinità)
3. combatte le eresie
Se c’è contrapposizione tra ragione e
fede, ha ragione la fede.
Tommaso elabora 5 vie per dimostrare
l’esistenza di Dio(critica la prova
ontologica di Anselmo, perché il fatto
che io penso non mi dice che questa
cosa esiste):
1) La prima prova è la prova
Aristotelica→ prova che viene
definita cosmologica, perché?
quando un corpo si muove,
deve essere necessariamente
mosso da qualcos’altro.
Andando all’infinito ci deve
essere qualcosa che muove,
ma non è mosso. → questo è
Dio “PRIMO MOTORE
IMMOBILE” Aristotelico.
2) La seconda prova è la prova
causale→ se noi guardiamo la
realtà ogni cosa ha una propria
causa, andando a ritroso ci
deve essere una causa prima
incausata (di cui non è causa
nient’altro) → questo è Dio.
3) La terza prova è la prova del
possibile necessario → le cose
possibili esistono solo se ci
sono le cose necessarie
(ES.ognuna di noi è ognuna
delle tante possibilità che
potevano venir fuori dall’unione
dei nostri genitori, i nostri
genitori sono delle necessità noi
siamo delle possibilità → noi
diventiamo necessità per la
generazione futura.) Andando a
ritroso abbiamo il necessario
per eccellenza che non è il
risultato di una possibilità.
4) La quarta prova è gradi di
perfezione → ci sono cose più o
meno perfette, ci sono tanti
elementi di perfezione, ci deve
essere l’essere perfetto per
eccellenza → questo è Dio.
5) La quinta prova è la finalità
delle cose → cioè è come se
tutte le cose fossero ordinate
per poter raggiungere un fine,
tutto è ordinato per un fine, chi
fa quest’ordine? → questo è
Dio.
L’etica x Tommaso
Tommaso dice che l'agire segue
l’essere. L’uomo è stato creato da Dio,
essendo stato creato da Dio, per
natura non può far altro che tendere
verso Dio. Tende verso Dio perché
l’uomo ha come obiettivo la felicità, e
la felicità non può essere che arrivare
a Dio.
Come si organizza questa cosa? Lui
dice che in realtà ognuno di noi ha un
progetto e c’è la provvidenza, che è
ciò che dio fa quindi tutti gli eventi che
dio organizza lo fa perché noi
possiamo realizzare quel progetto.
Quindi Dio su ognuno di noi ha un
progetto, attraverso la provvidenza,
sistema le cose affinchè noi possiamo
realizzare questo progetto (progetto=
progetto di vita perché ci da tutte le
possibilità per poter realizzare quel
progetto). Dio sa anche cosa sceglierà
l’uomo (PRIESCIENZA), cioè sa già se
l’uomo scieglierà di seguire quel
progetto o no→ ma lascia libera scelta
all’uomo (dio crea dei progetti che
portano alla salvezza).
L’uomo per natura tende verso il bene,
e se non segue il progetto che Dio ha
per lui peccherà.

⇩
per questa sua tendenza, l’uomo
possiede le 4 virtù cardinali (per
natura):
1. giustizia
2. temperanza
3. fortezza
4. prudenza
Le virtù date da Dio sono le virtù
teologali:
1. fede
2. speranza
3. carità
Il tendere verso il bene viene chiamato
Sinderesi → è l’abito, la tendenza del
comportarsi bene grazie alla coscienza
(come demone socratico)→ l’uomo
dentro di sé sa se sta dicendo cose
giuste o sbagliate.
Stato e leggi (importante perchè
l’uomo deve e necessita di vivere con
gli altri):
➔ di natura o eterna:
1. inclinazione alla vita a
voler preservare
2. inclinazione a procreare
3. inclinazione a vivere e a
conoscere la società
➔ umana: inventata dagli uomini
➔ divina: cerca di indirizzare gli
uomini alla beatitudine
Chiesa e Stato
La chiesa ha come obiettivo la
salvezza dell’anima, ed è giusto che
essa sia superiore allo stato perché
può guidare l’uomo in entrambe le
situazioni. → la chiesa deve
controllare lo stato