Elettroni sparsi in una sfera carica positivamente.
2. MODELLO DI RUTHERFORD Scoperta di un nucleo piccolo e denso dov’è concentrata la massa dell’atomo.
3. SPETTROSCOPIA ATOMICA E PRIME INTUIZIONI SULLA NATURA ONDULATORIA DEGLI ELETTRONI
Gli atomi assorbono solo determinate lunghezze d’onda dunque i fotoni possono avere solo energie ben definite.
MODELLO ATOMICO DI BOHR:
gli elettroni si muovono intorno al nucleo seguendo orbite circolari MODELLO PLANETARIO QUANTIZZATO (spiegava solo lo spettro dell’idrogeno)
4. NATURA ONDULATORIA DELL’ELETTRONE E CORRELAZIONE ONDA-PARTICELLA
RELAZIONE DI DE BROGLIE: h Spiega l’esistenza degli λ= stati stazionari e mv impedisce agli elettroni la lunghezza d’onda è correlata all’energia. di casere nel nucleo
5. PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG
Non è possibile osservare natura ondulatoria e particellare simultaneamente: Velocità natura ondulatoria Posizione natura corpuscolare NON è POSSIBILE DETERMINARE CONTEMPORANEAMENTE VELOCITA’ E POSIZIONE Se quindi per ciascuno stato si può specificare l’energia (correlata alla velocità) non si può conoscere con esattezza la posizione occupata. Per definire la posizione (probabilistica) si parlerà in termini di ORBITALE: Regione dello spazio dov’è probabile individuare l’elettrone. EQUAZIONE DI SCHRODINGER PER INDIVIDUARE GLI ORBITALI non possiede una sola soluzione ma una famiglia di soluzioni caratterizzata dalla combinazione di 3 numeri quantici che individuano un certo orbitale.