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CORSO COMPLETO
DI MEMORIA
E allora, ci sei anche tu fra le migliaia di persone che dicono “vorrei avere
più memoria, mi dimentico tutto”?
Se la tua risposta è si, allora come nel mio caso, hai bisogno di trovare la
soluzione a questo problema, e ti garantisco che sei nel posto giusto in
quanto questo libro è stato da me scritto per aiutarti a potenziare la tua
memoria.
Ti capita di dimenticarti il codice del bancomat o peggio sei costretto a
scrivertelo da qualche parte e portarlo sempre con te?
Non riesci a ricordarti date importanti, appuntamenti importanti, numeri
telefonici, la semplice lista della spesa e questo ti crea frustrazione?
Dimentichi spesso dove hai lasciato le chiavi di casa oppure se hai spento il
forno o chiuso il gas?
Ti piacerebbe esporre del materiale davanti ad altri, che sia in una
conferenza pubblica oppure ad un’interrogazione scolastica, ricordando
perfettamente tutti i concetti nella giusta successione?
E che dire dei concorsi per trovare un lavoro?
Vorresti avere la totale sicurezza di ricordare ogni informazione studiata?
Vuoi risolvere in maniera definitiva i problemi di memoria?
Se anche a queste domande hai risposto si, allora ti incoraggio a leggere con
molta attenzione queste informazioni, i risultati saranno eccezionali.
Scoprirai tecniche semplici e pratiche, di utilizzo immediato che ti
aiuteranno moltissimo.
Nella prima parte del libro capirai i motivi per i quali dimentichiamo
facilmente le cose e qual è il vero linguaggio del cervello, fondamentale per
memorizzare facilmente.
Nella seconda parte imparerai le migliori tecniche di memoria conosciute e
sarà fantastico vedere come applicarle con semplicità nella vita di tutti i
giorni.
Ci sono almeno tre motivi per cui non dovresti perdere questa occasione e
apprezzare il lavoro svolto per metterti a disposizione questi consigli.
1° motivo: Guadagnerai tempo.
Immagina di dover affrontare un lungo viaggio, ad esempio il tragitto Bari
Milano, e ti venisse offerta la possibilità di scegliere se in auto o in aereo.
Quale sarebbe la differenza?
É scontato pensare che viaggiando in aereo, rispetto al farlo in auto, avresti
risparmiato molte ore ed inoltre il viaggio sarebbe stato più confortevole.
3° motivo: Guadagnerai in autostima.
Questo è, secondo il mio parere, il risultato più bello che si consegue con
l’applicazione di queste tecniche di memoria.
Scoprirai di avere nella tua mente delle enormi potenzialità che forse non
pensavi possedere aumentando in maniera esponenziale la fiducia che nutri
in te stesso.
Tale rinnovata autostima ti porterà anche a fare scelte e prendere decisioni
che mai, altrimenti, avresti preso nella tua vita.
Quando ho scritto questo libro mi sono ripromesso di essere conciso e
pratico, di arrivare subito al dunque senza girare attorno ai concetti.
Poca teoria e tanta pratica!
Il mio obiettivo e che tu in poco tempo e senza grandi sforzi migliori la tua
memoria per sempre.
Segui con attenzione ogni singola lezione nell’ordine in cui è stabilita e
applica da subito quello che impari.
Esercitati con amici e parenti e soprattutto divertiti mentre impari poiché
come scoprirai nel proseguo della lettura, la passione e la voglia di imparare
sono gli ingredienti fondamentali per il tuo progresso e successo.
INDICE
LEZIONE N.1 “IL LINGUAGGIO DEL CERVELLO”
LEZIONE N.2 “I QUATTRO PASSAGGI FONDAMENTALI”
LEZIONE N.3 “MEMORIA VISIVA E MEMORIA AUDITIVA”
LEZIONE N.4 “ALLA SCOPERTA DEL P A V”
LEZIONE N.5 “ALLA SCOPERTA DELLA 1° TECNICA DI
MEMORIA”
LEZIONE N.6 “L’IMPORTANZA DELL’AUTO-
CONGRATULAZIONE”
LEZIONE N.7 “IL RILASSAMENTO FISICO E MENTALE”
LEZIONE N.8 “LA 2° TECNICA DI MEMORIA” “LA TECNICA
DEI LOCI”
LEZIONE N.9 “I COLORI DELL’ARCOBALENO”
LEZIONE N.10 “LA CREATIVITȦ”
LEZIONE N.11 “IL BRAINSTORMING”
LEZIONE N.12 “LA 3° TECNICA DI MEMORIA” “LA
CONVERSIONE FONETICA”
LEZIONE N.13 “APPLICAZIONI PRATICHE CONVERSIONE
FONETICA”
LEZIONE N.14 “CREIAMO L’ARCHIVIO MENTALE”
LEZIONE N.15 “SORPRENDITI”
LEZIONE N.16 “PERCHE’, QUANDO, COME RIASSUMERE”
LEZIONE N.17 “IMPARA IL CALENDARIO A MEMORIA”
LEZIONE N.18 “IMPARA IL CALENDARIO A MEMORIA” (2
parte)
LEZIONE N.19 “L’AGENDA MENTALE”
LEZIONE N.20 “L’ALFABETO INTERNAZIONALE”
LEZIONE N.21 “IL CODICE MORSE”
LEZIONE N. 22 “MEMORIZZA LE CARTE DA POKER”
LEZIONE N.23 “FINE CORSO”
BONUS N.1 “COME MEMORIZZARE NOMI E COGNOMI”
BONUS N. 2. FAI DIVERTIRE I TUOI BAMBINI
LE REGIONI D’ITALIA
I PIANETI DEL SISTEMA SOLARE
QUIZ FINALE QUANTO CONOSCI LE TECNICHE DI
MEMORIA?
LEZIONE N.2
“I QUATTRO PASSAGGI FONDAMENTALI”
Ed ecco il quarto passaggio, ovvero il RICORDO.
Quindi risulta ovvio che la mancanza di memoria, o ricordo è causata
spesso dalla mancata applicazione dei tre passaggi fondamentali che
precedono il ricordo.
Ti riassumo per semplicità i quattro passaggi fondamentali (A.C.A.R.)
1° ACQUISIZIONE
2° COMPRENSIONE
3° ARCHIVIAZIONE
4° RICORDO
Nella prossima lezione ti parlerò della differenza tra la memoria visiva e la
memoria auditiva.
LEZIONE N.3
“MEMORIA VISIVA E MEMORIA AUDITIVA”
LEZIONE N.4
“ALLA SCOPERTA DEL P A V”
Vorrei iniziare questa lezione facendoti una domanda: qual è la pubblicità
che ricordi di più mandata in onda in questi giorni?
Permettimi di fartene un’altra: qual è stato l’ultimo acquisto che hai fatto
dietro la spinta della pubblicità che avevi visto in tv o su internet o sentito
per radio?
Ti chiedo di pensare alla risposta che daresti a quest’ultima curiosità: qual è
una pubblicità che è stata mandata in onda molti anni fa e che tu non hai
dimenticato?
Perché queste domande?
Le risposte che darai ti aiuteranno a riflettere che dopotutto l’obiettivo della
pubblicità è quello di farti memorizzare determinati prodotti nella tua
mente, farteli desiderare e spingerti a comprarli, e tante volte senza che ce
ne sia realmente un bisogno (ma questo è un argomento che tratterò in
futuro in un altro libro, dove spiegherò i principi fondamentali della
persuasione utilizzati dalla pubblicità).
Sei d’accordo con questo pensiero?
Questo doveroso preambolo per farti comprendere che gli ingredienti della
pubblicità sono racchiusi nel significato del P A V.
Si, vivere intensamente un’immagine che, come hai imparato nella prima
lezione rappresenta il linguaggio ufficiale della mente, attraverso i 5 sensi,
ci permette di memorizzare a lungo termine tutto ciò che assoceremo a
quell’immagine.
Questo meccanismo è qualcosa di straordinario, un potere che abbiamo
nella testa e che dobbiamo sfruttare per la memorizzazione!
Ora, facciamo insieme questo piccolo test: servirà a comprendere che anche
da svegli e vigili il processo è identico.
Immagina di essere a metà giornata, intorno alle ore 11.
Avverti un po’ di fame.
Nel cesto della frutta c’è un kiwi.
Lo osservi bene. La buccia che colore ha?
Quali sono le dimensioni?
É piccolo o grande?
La forma è più tonda o più ovale?
Osservalo bene come se lo volessi disegnare.
Adesso prendilo fra le mani.
La buccia è liscia o ruvida?
Il frutto è morbido o duro?
Immagina che lo passi da una mano all’altra.
Cerca di avvertire col tatto la sensazione che la pelle del kiwi ha fra le tue
mani.
A questo punto puliscilo e avvicinalo al tuo naso.
Odora il profumo che emana.
È intenso, molto forte. E’ un invito ad addentarlo.
Ne tagli un pezzo e lo mangi, poi un altro e un altro ancora.
Che gusto ha?
É molto dolce o agre?
Purtroppo sul più bello ti cade dalle mani e va per terra.
Che suono hai sentito?
Essendo morbido e piccolo, il rumore che ha fatto toccando il pavimento è
stato impercettibile, ma sei riuscito a sentirlo?
Immagina quel suono.
LEZIONE N.5
“ALLA SCOPERTA DELLA 1° TECNICA DI MEMORIA”
Io ho poca memoria!
Di solito è questo che diciamo quando non ricordiamo qualcosa, non è
vero?
Cosa penseresti se ti dicessi che fra qualche manciata di minuti, tu sarai in
grado di ricordare perfettamente, in successione, dalla prima a l’ultima e
dall’ultima alla prima, ben 16 parole completamente diverse una
dall’altra?
Impossibile mi dirai.
Ricordati che la parola impossibile è qualcosa che la memoria non
contempla.
Per amore della correttezza voglio sottolineare che quello che faremo tra
poco, non rappresenta la tecnica di memoria principale che imparerai in
questo corso, anche se la potrai utilizzare nella vita quotidiana in momenti
che riterrai più opportuno, fosse solo per ricordare la lista della spesa
(dettaglio non indifferente se penso alle volte che dovevo tornare al negozio
perché avevo dimenticato qualcosa).
Questo test ti servirà a comprendere come, se disponiamo dello strumento
giusto, e lo sappiamo utilizzare dovutamente, il risultato sarà sorprendente.
Per fare un esempio pensa ad un macellaio che deve tagliare la carne e non
dispone dei giusti coltelli, e utilizza magari quelli semplici da cucina.
Ritieni che manterrebbe a lungo il suo lavoro?
Ora ti lascio il tempo che desideri per memorizzarle tutte, dopodiché copri
la lista e riscrivile in ordine.
Sii onesto, non sbirciare.
Ora verifica il risultato.
Generalmente la nostra mente, secondo alcuni studi condotti da George
Miller nel 1956, riesce a processare e in questo caso a memorizzare un
numero pari a 7 più o meno 2 elementi.
Quindi se sei riuscito a ricordare dalle 5 alle 9 parole, senza sbagliare, ti
faccio i miei complimenti, ma adesso ti insegno come memorizzarle tutte e
sedici.
Divertiti con me, usa la tua creatività, la tua fantasia!
Ricordati quello che abbiamo imparato sul P A V (paradosso,azione,
vivido) e sforzati di applicarlo.
Che l’esercizio cominci.
Immagina di avere di fronte a te un grande schermo come fossi al cinema e
inizia a guardare e vedi
una grande RUOTA panoramica (prima parola -ruota);
mentre si rilassa sulla sdraio questo pulcino si accende una sigaretta ed
inizia a fumare, ma distrattamente una cicca fa incendiare la sdraio ed esce
tanto FUMO;
bisognerebbe chiamare i pompieri per spegnere le fiamme, ma stranamente,
visto che nelle vicinanze c’è un CANTANTE che sta tenendo il suo
concerto, questi lascia il suo pubblico e va a spegnere l’incendio;
in seguito a questo gesto eroico il cantante viene omaggiato da tutti e
portato su un’altissima TORRE per essere acclamato;
dato che di mestiere fa il cantante, tutti gli chiedono una canzone, ma
appena inizia a cantare, è così stonato che gli lanciano addosso
tanti PROSCIUTTI;
sono veramente tanti i prosciutti lanciati, e per terra ne rimangono quantità
enormi quindi si decide di metterli tutti insieme in un grande CAMION;
questo camion è un tantino strano, non va né a benzina né a diesel, ma
viaggia grazie al VENTO;
il vento è fortissimo tanto che questo camion esce dall’orbita terrestre, fa un
paio di giri e finisce sulla LUNA;
visto che si trova già lì, l’estate è ormai prossima, il camionista decide di
chiamare i suoi familiari sulla terra e tutti insieme si fanno una
bella VACANZA;
dopo l’euforia iniziale, sopraggiunge la noia e allora, il camionista compra
sulla luna una grande TELEVISIONE e inizia a guardarla;
la prima immagine che appare sul mega schermo è una
meravigliosa AUTOMOBILE;
questa automobile è strana, viene guidata non da una persona, ma da un
grosso e paffuto GATTO;
ovviamente, non sapendo guidare, il gatto sbanda a destra e sinistra e
finisce con lo sbattere contro un grosso albero di CILIEGIE;
dopo lo scontro queste ciliegie cadono una ad una dall’albero e come
palline rotolano fino a scivolare nel MARE che si trova lì vicino.
Adesso rileggi le 16 parole, dapprima ripetile ad alta voce accompagnandoti
con la storiella che ti ho raccontato, quindi ripetile una seconda volta,
sempre ad alta voce, mentre nella tua mente ripercorri la storia.
Io sono sicuro che se hai svolto bene questo divertente esercizio, hai
memorizzato tutte e 16 le parole e sei in grado di enunciarle dalla prima
all’ultima e viceversa.
Questo test della memoria, dove ritroviamo comunque gli ingredienti del
paradosso e dell’azione, ribadisco il concetto, non è la tecnica principale
che imparerai.
Questo test ha solo lo scopo di farti rendere conto che utilizzando il
linguaggio del cervello, ovvero le immagini, si ottengono risultati
meravigliosi, e che quindi con il giusto strumento la memorizzazione è
sempre possibile.
A proposito, tra qualche giorno prova a vedere se ti ricordi queste 16 parole.
Ti garantisco che le dimenticherai solo quando lo deciderai tu, quando non
avrai più bisogno di ricordarle!
Nella prossima lezione affronteremo l’importantissimo argomento
dell’auto-congratularsi, la linfa vitale dell’autostima.
USA QUESTO SPAZIO PER RISCRIVERE LE 16 PAROLE
LEZIONE N.6
“L’IMPORTANZA DELL’AUTO-CONGRATULAZIONE”
Come è andato il test della lezione precedente?
Se lo hai svolto correttamente sono certo che stai ancora a coccolarti del
successo avuto e forse stai già dimostrando le tue capacità ad amici e
parenti.
L’auto-congratulazione, ricordati è un fattore importante per il tuo
progresso.
Non ti sto dicendo che devi esaltarti, ma essere contenti ogni volta che si
raggiunge un risultato positivo, alimenta e diventa uno sprone per
perseverare nel percorso intrapreso.
Immagina di pesare tanti chili e di decidere di metterti a dieta.
Cosa ti spingerà a continuare a fare tanti sacrifici nella tua alimentazione?
Sono sicuramente i risultati che otterrai, man mano che vedrai l’ago della
bilancia segnare un numero inferiore.
Ora immagina che il dietologo o nutrizionista ti dicesse che devi perdere 20
kg.
Credi sia più fattibile perderli tutti in un mese o è più proficuo perderne un
paio al mese per diversi mesi?
Penso che la risposta sia scontata.
Quale messaggio voglio trasmetterti?
Goditi i risultati che ottieni, metti in pratica quello che impari da subito, e
un piccolo risultato alla volta significherà un grande risultato alla fine.
LEZIONE N.7
“IL RILASSAMENTO FISICO E MENTALE”
Che stress!
Quante volte abbiamo pronunciato queste parole!
Sono certo che anche tu, in alcuni momenti della tua vita, ti sarai sentito
sopraffatto da questo macigno chiamato stress.
Si corre da una parte all’altra, la vita frenetica del sistema occidentale ci
impone dei ritmi elevati e l’idea di fermarci qualche minuto e rilassarci a
volte sembra quasi un’utopia.
Desidero subito tranquillizzarti, rassicurandoti che non dovrai investire
tempo per imparare particolari tecniche di rilassamento fisico e mentale.
Questo per due motivi essenziali; il primo è che te ne suggerirò io alcune
semplici e di immediato utilizzo, il secondo motivo è la mia esperienza
personale con la quale ti garantisco che senza alcuna tecnica di rilassamento
particolare ho ugualmente ottenuto meravigliosi risultati.
Ovviamente, se vorrai, su internet potrai scoprire una moltitudine di queste
tecniche e decidere di seguirle, ma questa sarà una tua scelta personale.
Ho ritenuto doveroso farti questo preambolo, per il semplice fatto che per
memorizzare, come abbiamo imparato nelle precedenti lezioni, è necessario
visualizzare e creare immagini mentali, utilizzando soprattutto la parte
destra del nostro cervello adibita alla creatività.
Il rilassamento mentale e fisico consegue questo obiettivo e ti esorto a
considerarlo come se fosse l’integratore necessario per allenare la mente e
permetterle di operare nel modo più completo possibile.
La prima tecnica di rilassamento fisico di cui ti parlo è quella che avrai
visto in qualche film western dove il postiglione della diligenza,(o
cocchiere della carrozza, se non conosciamo questo tipo di genere
cinematografico), dopo che veniva assalito da indiani e fuorilegge e trafitto
da frecce o pallottole, non crollava a terra e rimaneva nella posizione detta a
cassetta.
Questa posizione consiste nell’essere seduti con i piedi ben piantati, gambe
leggermente divaricate, gomiti all’altezza della vita e busto bilanciato.
È importante perché conferisce stabilità a tutto il corpo, e la si può
utilizzare in ogni momento, in ogni luogo, e in ogni circostanza.
A dimostrazione dell’ efficacia, l’inventore del training
autogeno, il neurologo Johannes Heinrich Schultz, la raccomandava ai suoi
pazienti come tecnica per rilassarsi.
Niente di più semplice.
Nelle foto seguenti osserva la postura di questi uomini e nota come sia una
posizione facile da assumere, anzi diremo quasi naturale.
Sto cercando di condurti a piccoli passi nel comprendere appieno il
funzionamento della memoria, in quanto capisco bene che, soprattutto
quello di oggi è un argomento un tantino più complicato.
Non avere fretta e goditi ogni piccola informazione che imparerai.
Ora la domanda che sorge spontanea è la seguente: se è vero che ho bisogno
di essere più creativo e concentrato e quindi rilassato mentalmente perché
ho necessità di creare immagini mentali che sono essenziali per
memorizzare, in quanto il linguaggio del cervello sono le immagini, e se è
vero che questo rilassamento mentale e questa elevata concentrazione si ha
quando il cervello è in stato alfa, io devo aspettare la sera tardi o la mattina
appena sveglio per poter fare esercizi, visualizzare e creare le immagini che
mi servono per allenare la memoria?
La risposta è un secco no
Studi scientifici del settore ci rassicurano che un metodo semplicissimo per
rilassarci mentalmente è quello di “visualizzare i colori dell’arcobaleno
secondo il loro ordine naturale”.
Niente di più semplice, come ti avevo promesso, senza spendere soldi e
tempo prezioso.
E più ti abituerai a farlo, in qualunque momento della giornata lo riterrai
propizio e più diventerà un automatismo che farà parte della tua vita.
Si, questo semplice esercizio porterà la tua mente nello stato alfa e sarai più
concentrato e creativo!
LEZIONE N.8
“LA 2° TECNICA DI MEMORIA”
“LA TECNICA DEI LOCI”
Stai per tenere una conferenza dinanzi a molte persone?
Sono mesi che ti prepari per un esame universitario ed è arrivato il tuo
momento?
Domani sarai interrogato in storia o letteratura e hai timore di non ricordarti
la giusta sequenza delle informazioni?
Devi ricordarti in ordine la tua agenda di impegni lavorativi, di qualunque
genere essi siano?
Devi fare la spesa e non vuoi tornare indietro perché avrai scordato
qualcosa?
Se ti rivedi in una di queste ipotetiche situazioni, allora hai bisogno di
imparare ad usare la “potentissima tecnica dei loci“.
Cicerone aveva fissato nella sua mente un percorso ben specifico, come
poteva essere ad esempio quello che lui faceva ogni giorno per recarsi dalla
sua casa fino al Senato.
In questo tragitto aveva identificato, nella successione reale diversi luoghi
(loci) precisi e ben definiti e a questi aveva associato i punti chiave dei suoi
discorsi.
In questa maniera aveva creato una scaletta infallibile, in quanto conosceva
perfettamente la successione dei luoghi che incontrava giornalmente e
quindi non poteva sbagliarsi, e gli serviva semplicemente ripercorrere
mentalmente il tragitto da lui definito e i concetti tornavano magicamente
alla mente.
Facciamo un esempio esplicativo.
Pensiamo che Cicerone in questo tragitto da casa sua al Senato incontrava
prima un pozzo, poi un grosso albero, quindi un laghetto ed infine una
grande stalla.
Aveva quindi identificato 4 luoghi precisi sul suo cammino.
Ipotizziamo che i quattro argomenti di cui doveva parlare erano nell’ordine:
1) “il processo contro Verre”, governatore della Sicilia”,
2) “le finanze di Roma”,
3) “il rafforzamento militare”,
4) “la salute dei romani”.
Ora gli bastava inserire ogni argomento nel suo luogo, sempre in maniera
grottesca e paradossale e nella sua mente visualizzare che, mentre
camminava si avvicinava al pozzo, si affacciava e vedeva nel fondo il suo
nemico Verre che si agitava nell’acqua mentre cercava di tenersi stretta la
sua Sicilia.
Continuava il suo cammino e sul grosso albero che riempiva quel bel posto
c’era qualcosa di strano, invece che essere pieno di foglie era pieno di soldi
e così ricordava che il secondo argomento da trattare erano le finanze di
Roma.
Proseguendo incontrava un bel laghetto e all’interno vedeva i soldati
insieme ai centurioni mentre lavavano la propria armatura e quindi il terzo
argomento era il rafforzamento militare, infine come ultimo incontrava la
grande stalla e al suo interno visualizzava i cavalli con camici di infermieri
e ricordava che l’ultimo argomento era la salute dei romani.
Essendo padrone delle informazioni da trattare non era per Cicerone
difficile ricordarle nel suo ordine!
Ho voluto appositamente giocare con questo esempio, ma il mio obiettivo è
che comprendi perfettamente il meccanismo.
Sperando che sia stato tutto chiaro, vediamo qualche suggerimento per te.
Prendi foglio e penna e scrivi i numeri da 1 a 10.
Rifletti un attimo e pensa a quali punti precisi incontri quando ti rechi da
casa al lavoro o a scuola o al supermercato, a seconda della tua attività.
Può essere il negozio sotto casa, il gommista all’angolo, il benzinaio,
qualunque cosa, l’importante è che sia ben definita e nella giusta
successione in cui compare.
Se si trovano sullo stesso lato della strada è ancora meglio, ove non fosse
possibile fai in modo che tra un luogo e l’altro ci sia una distanza definita.
Ora non ti resta che associare in maniera simpatica, umoristica ogni
argomento chiave che tratterai al luogo specificato e il gioco è fatto.
Provaci, credici e i risultati ti sbalordiranno.
Per amore dell’informazione questa tecnica dei loci è simile alla tecnica
delle stanze.
Si differenzia per il fatto che i luoghi o punti ben definiti sono le stanze di
casa con arredamento compreso.
Siccome tutti sappiamo perfettamente come è strutturata la nostra casa, non
sarà difficile creare un percorso definito dalla porta di ingresso alla stanza
da letto, o viceversa, piuttosto che alla cucina o al balcone.
La regola è sempre la stessa: i posti identificati devono essere chiari nella
mente, sempre gli stessi e nel giusto ordine.
Assoceremo ogni argomento alla sua stanza, giocando con la fantasia e
ricorderemo tutto con sicurezza.
Disponendo adesso del giusto strumento quale la tecnica dei loci sarà
entusiasmante imparare i colori dell’arcobaleno.
LEZIONE N.9
“I COLORI DELL’ARCOBALENO”
Nella tecnica dei loci si faceva riferimento al fissare punti o luoghi relativi
ad un tragitto specifico quale poteva essere ad esempio quello da casa a
scuola, piuttosto che al lavoro o al supermercato a seconda dell’attività che
svolgiamo.
In più abbiamo indicato la possibilità di utilizzare le stanze della nostra casa
nel giusto ordine, cosa che ovviamente conosciamo alla perfezione.
Poiché non posso avere a disposizione queste informazioni per tutti gli
amici che con passione continuano a seguirmi, ho pensato di fissare i 7
luoghi di facile identificazione, relativi a 7 città italiane con le loro
caratteristiche peculiari.
Partendo, per comodità dal nord al sud troviamo
1° luogo “Il Duomo di Milano”
2° luogo “La laguna di Venezia”
3° luogo “La torre di Pisa”
4° luogo “Il Colosseo a Roma”
5° luogo “I Sassi di Matera”
6° luogo “lo Stretto di Messina”
7° luogo “L’Etna a Catania”
Sono luoghi italiani famosi e familiari, ora non ci resta che associare quello
che dobbiamo imparare e memorizzare a ciò che conosciamo già (assioma
dell’apprendimento).
Primo colore: ROSSO.
Immaginiamo di essere a Milano (1° luogo) in vacanza e vedere il
Duomo ricoperto da tantissime Fragole.
Secondo colore: ARANCIONE.
Immaginiamo di essere a Venezia (2° luogo) e vedere la laguna
trasformata in spremuta di arance lanciate in acqua dai turisti.
Terzo colore: GIALLO.
Immaginiamo di essere a Pisa (3° luogo) e vedere la gente lanciare
limoni giganti contro la torre per poterla raddrizzare.
Quarto colore: VERDE.
Immaginiamo di essere a Roma e il derby Roma Lazio si gioca al
Colosseo (4° luogo) che ha un fantastico campo da calcio con erba
verdissima.
Quinto colore: BLU.
Immaginiamo di essere ai Sassi di Matera ( 5° luogo) e all’ingresso a
staccare i biglietti per accedervi c’è un simpaticissimo Puffo.
Sesto colore: INDACO.
(Questo colore è un po’ anomalo, si confonde tra il violetto e il blu e
molti fisici moderni lo stanno eliminando dai colori ufficiali
dell’arcobaleno)
Immaginiamo di essere arrivati allo stretto di Messina (6° luogo) e a
guidare il traghetto che ci porterà in Sicilia non c’è il capitano, ma il
Sindaco (vedi assonanza “indaco-sindaco”).
Sono certo che anche in questo divertente esercizio avrai notato
l’importanza di creare immagini mentali paradossali e grottesche, questo
per il motivo tante volte ripetuto in questo corso, che la mente memorizza
facilmente ciò che esce dagli schemi ufficiali.
Ora non ti resta che verificare se hai imparato la giusta successione dei
colori dell’arcobaleno e divertiti anche ad insegnarlo ad amici e conoscenti.
Rimarrai sbalordito della facilità con cui la tua mente associa i luoghi ai
colori.
Più volte abbiamo dovuto creare, immaginare, visualizzare per poter
imparare ad usare il linguaggio del cervello.
Penso sia doveroso da parte mia, giunti a questo punto del percorso, fornirti
alcune indicazioni, nella prossima lezione, su come ritornare a sfruttare
quell’arte innata e purtroppo soffocata negli anni da un tipo di
apprendimento obsoleto a cui ci hanno abituato,
chiamata creatività.
Una persona anziana, mentre si dedicava al suo orticello, trovò nel terreno
una moneta molto antica.
Dopo averla accuratamente pulita si accorse che poteva essere un
ritrovamento molto prezioso.
Fatta in bronzo puro riportava da entrambi i lati l’effige dell’imperatore
Cesare Augusto e sul bordo impressa la data 46 a.C.
Felicissima e sicura di ottenere una lauta ricompensa per il ritrovamento,
questa persona anziana si recò presso una sede numismatica per far
quotare la sua moneta, ma ricevette una grande delusione: la moneta era
falsa.
Sapresti indicarne la ragione?
Quello che hai appena letto è un esercizio che ha lo scopo di stimolare la
tua creatività.
Indipendentemente dal fatto che conosci o meno la soluzione a questo
quesito, è fondamentale, per allenare la nostra mente, sviluppare questa
importante caratteristica.
Quando eravamo bambini, essere creativi era la regola e non l’eccezione.
Ricorderai sicuramente che bastavano due posate e un pentolino e
giocavamo con la nostra prima batteria rock, oppure poche costruzioni che
diventavano automobili impegnate in gare mozzafiato o che si
trasformavano in robot alle prese con guerre interplanetarie.
Potrei continuare all’infinito, ma devo fermarmi in quanto la nostra
creatività ad un certo punto è stata soffocata da un tipo di apprendimento
scolastico che ha favorito più la parte razionale e logica del cervello (parte
sinistra) sacrificando quella fantasiosa e creativa (parte destra).
Senza volermi addentrare nei meandri dell’insegnamento scolastico, anche
perché non è questo il mio scopo, sarebbe interessante capire come mai i
bambini fino a quando frequentano l’asilo imparano tanto e hanno voglia di
essere sempre presenti, poi quando iniziano le scuole, dalle elementari ai
gradi successivi, smettono di entusiasmarsi alla voglia di studiare e
imparare ottenendo risultati che non sempre rallegrano i genitori.
Il motivo più semplice potrebbe risalire nel soffocamento della loro
creatività, infatti quando imparano giocando e divertendosi, la loro mente
si abitua ad associare la parola studio a qualcosa di bello e questo
favorisce l’apprendimento.
Mi fa sorridere quando, dopo aver insegnato ai più piccoli alcune strategie
di memoria e tecniche per imparare più facilmente, mi confidano che
sarebbero stati felici se la scuola insegnasse a studiare in quel modo
innovativo, creativo e divertente.
Ovviamente le regole e la disciplina sono anch’esse fondamentali e
sicuramente concorrono alla formazione completa dei ragazzi, ma solo
l’insieme dei due aspetti, razionale e logico da una parte e creativo dall’altra
consegue risultati soddisfacenti.
Dopo questa parentesi doverosa affermiamo che per sviluppare la creatività
quando non si è più bambini è necessario uscire dagli schemi ufficiali, dai
blocchi mentali.
Ci siamo abituati ai condizionamenti e sono questi che non lasciano
emergere il lato creativo presente in noi.
Inoltre il nostro cervello è pigro, cerca di ottimizzare al massimo le energie
e quindi è necessario da parte nostra fare uno sforzo mentale extra.
Per essere creativi bisogna abituarsi a vedere qualsiasi problema da
risolvere da angolazioni diverse, anzi da ogni angolazione possibile.
È interessante anche il metodo che usava il famoso giornalista russo Sergej
Seresevskij il quale poteva ripetere, anche dopo molto tempo, testi
complessi, poesie in lingue straniere, lunghe formule scientifiche e tanto
altro.
Aveva sviluppato la straordinaria capacità di trasformare tutti i possibili
problemi in immagini, creando nella sua testa delle scene come se le
vedesse in un film.
Ad esempio quando gli venne presentato un suono di 2.000 Hertz che è
ovviamente qualcosa di astratto, disse: “Assomiglia un po’ a fuochi
d’artificio colorati di una tonalità rosso-rosa.”
L’applicazione di questa tecnica gli permetteva di non essere intrappolato in
una soluzione scontata, ma astraendo il suo pensiero ne trovava sempre di
creative.
Dobbiamo ammettere che non esiste una bacchetta magica che ci rende più
creativi.
Come un muscolo per crescere ha bisogno di allenarsi, così una persona
per diventare creativa ha necessità di fare molti esercizi.
Sviluppare la parte creativa della nostra mente è utile anche nell’affrontare
quiz e prove preselettive per eventuali concorsi, dove questo tipo di
domande sono puntualmente presenti.
L’argomento creatività è molto elaborato e spero di averti dato qualche
informazione utile.
Alla tua rinnovata conoscenza aggiungi anche questo elemento: quando ti
approcci ad un problema usa con te stesso le giuste parole, ovvero
sostituisci al “devo fare questo”, al “voglio fare questo”, le frasi “scelgo di
fare questo”, “posso fare questo”.
Ti porranno in una condizione mentale propositiva e attiva utile a far
emergere il meglio della tua creatività.
Torniamo all’esempio iniziale.
Sapresti dirmi perché la moneta era falsa?
Semplicemente perché è impossibile avere una moneta con su scritto 46
a.C.
Rifletti: come faceva a sapere chi l’aveva realizzata che dopo 46 anni
sarebbe arrivato Cristo?
É come se uno storico vissuto negli anni 1914-18 chiamasse quella guerra
“la prima guerra mondiale”.
Sapeva già che ci sarebbe stata la seconda guerra mondiale?
Più giusto chiamarla “la grande guerra”.
Rompere gli schemi mentali: il segreto per essere persone creative!
Un'altra forma di creatività è il brainstorming di cui ti scriverò nella
prossima lezione.
LEZIONE N.11
“IL BRAINSTORMING”
LEZIONE N.12
“LA 3° TECNICA DI MEMORIA”
“LA CONVERSIONE FONETICA”
“l’unico posto dove la parola risultato viene prima della parola sacrificio
è il vocabolario”
Anonimo
Ti racconto una breve storia.
In un piccolo paesino di montagna fu indetta una gara tra tutti i boscaioli
del posto.
Chi avrebbe tagliato più alberi in un’ora avrebbe vinto un bel premio.
Iniziata la gara tutti, ad eccezione di uno che chiameremo per comodità
Antonio, cominciarono con determinazione e prontezza a tagliare più alberi
possibili.
Antonio cominciò mezz’ora in ritardo rispetto agli altri.
Quando il tempo fu scaduto i giudici contarono gli alberi e con stupore
notarono, e quindi premiarono Antonio, il quale in soli 30 minuti aveva
ottenuto un risultato migliore rispetto ai restanti partecipanti alla gara.
Ovviamente si precipitarono a chiedere come avesse fatto nella metà del
tempo assegnato a garantirsi quel risultato.
La risposta di Antonio fa riflettere.
Egli disse che aveva usato i primi 30 minuti per affilare la lama.
Ti ho riportato questo aneddoto in quanto, quello che ora ti chiedo di fare è
affilare la lama, ovvero dedicare uno sforzo extra, l’unico che dovrai fare
nell’intero corso, per imparare quello che ti insegnerò.
Una volta acquisite queste nozioni vedrai che tutto il resto sarà in discesa.
Se ricordi la lezione n.2 dove abbiamo parlato dei quattro passaggi
fondamentali che conducono alla memorizzazione, abbiamo evidenziato
che prima del ricordo è necessario acquisire,comprendere
e archiviare l’informazione.
Adesso ti condurrò passo-passo nella costruzione del primo archivio
mentale che si basa sulla conversione fonetica.
Questo meraviglioso sistema fu introdotto per la prima volta in Germania
da Stanislaus Mink von Wessenhein e divulgato dal filosofo Leibniz.
Si base sull’associare ad ogni numero, dallo 0 al 9 dei suoni grammaticali.
A questi suoni si aggiungeranno delle vocali e diverranno delle immagini.
Tu avrai costruito nella tua mente dieci cassetti, tutti numerati con immagini
e ogni cassetto lo riempirai collocando l’informazione che ti serve
ricordare.
LEZIONE N.14
“CREIAMO L’ARCHIVIO MENTALE”
Cassetto n.3 lettera M, aggiungiamo le vocali e troviamo la
parola “AMO“.
Immaginiamo un amo da pesca, magari colorato, gigantesco.
Dovrà essere la tua immagine.
Il n.3 sarà sempre l’immagine che hai creato.
Cassetto n.8 lettere F V, aggiungiamo le vocali e troviamo la
parola “UFO“.
Immagina un simpatico ufo che scende sulla terra, tutto strano.
Dovrà essere la tua immagine.
Il n.8 sarà sempre l’immagine che hai creato.
Bene!
Adesso ripetiamo insieme i primi dieci cassetti.
Per conto tuo divertiti a indicare un numero e subito associare l’immagine
corrispondente.
Quindi fai la cosa inversa, pensa all’immagine e ricordati il numero.
Fatti aiutare da un parente o da un amico e testa se hai memorizzato il tutto.
Ricordati che l’immagine che hai deciso per ogni numero, una volta
impostata nella tua mente non dovrai mai piu’ cambiarla!
cassetto n.1 thè
cassetto n.2 Noè
cassetto n.3 amo
cassetto n.4 Re
cassetto n.5 ala
cassetto n.6 ciao
cassetto n.7 ago
cassetto n.8 ufo
cassetto n.9 boa
cassetto n.10 tazza
LEZIONE N.15
“SORPRENDITI”
Per il n. 2 immagina Noè che terminato il diluvio, dato che l’arca è bagnata
prenda una spugna e lava tutta l’imbarcazione.
Il n.2 (Noè) è spugna.
Stai pescando e attaccato al tuo amo gigante fuoriesce dal mare uno strano
fungo.
Il n.3 (amo) è fungo.
Per il n.5 immagina che su un ala di un uccello nasca e cresca un
meraviglioso giglio.
Il n.5 (ala) è giglio.
Hai presente il motorino ciao.
Fai finta che su questo motore ci sono tutti i tuoi amici insieme a tua zia,
uno dietro l’altro seduti comodamente sul sellino.
Il n.6 (ciao) è amicizia.
Per il n.7 ago immaginati mentre ti fai una puntura con un ago gigantesco di
fronte ad uno specchio di casa tua. “Che dolore”
Il n.7 (ago) è specchio.
Il n.9 è boa, quindi pensa che un grosso boa inghiotti di un sol colpo con la
sua grossa bocca un treno
Il n.9 (boa) è treno.
Desidero che impari il meccanismo poiché lo potrai applicare a tutti i campi
in cui necessita ricordare delle informazioni.
Ti servirà semplicemente associare quello che vuoi ricordare con i cassetti
mentali che hai creato.
Ogni informazione, piccola o grande che sia, semplice o difficile che
appaia, potrai memorizzarla collocandola nell’archivio mentale che ormai
hai ben definito nella tua testa utilizzando sempre un’associazione
grottesca, paradossale.
Vedrai quanto la tua mente con estrema rapidità e semplicità ricorderà
quello che deve ricordare!
LEZIONE N.16
“PERCHE’, QUANDO, COME RIASSUMERE”
Forse sarà questa la tua prima reazione all’idea di imparare a memoria tutti i
giorni dell’anno 2018 (che prendiamo come modello per imparare il
metodo) e sapere quindi ogni giorno del mese a quale giorno della
settimana corrisponde.
Oggi abbiamo a disposizione agende cartacee nonché dispositivi mobili
quali cellulari o tablet e abbiamo la possibilità di sapere, in seduta stante, il
calendario non solo di anni a noi vicini ma anche di anni molto futuri nel
tempo.
E allora perché avventurarci in questa impresa?
Per almeno due ragioni; la prima risiede nel fatto, tanto ovvio quanto
scontato e altrettanto remoto, che in seguito ad una serie di imprevisti
potremo trovarci senza l’uso di strumenti tecnologici (ammettiamo per
ipotesi che facciamo naufragio e ci ritroviamo su un isola deserta come
accadde a Tom Hanks nel film Cast away),
la seconda, più concreta, è che la riuscita di questo test darà la conferma
ulteriore alla consapevolezza delle nostre capacità mentali, le quali
ribadiamo, con le giuste strategie sono in grado di ottenere risultati
strabilianti.
Questo significa maggiore autostima e maggiore sicurezza nel prendere
decisioni importanti e personalmente credo, come già affermato tante volte
in questo percorso, sia la meta più bella che si raggiunge con l’acquisizione
delle tecniche di memoria.
Ma passiamo all’azione pratica e illustriamo il metodo per imparare il
calendario 2018 e che sarà identico per ogni anno successivo, come noterai
anche nella prossima lezione.
Dobbiamo far ricorso a due tecniche imparate.
La prima è quella ormai famosa della conversione fonetica, la seconda è la
tecnica che prevede il concatenare un elemento al successivo mediante una
storiella buffa e simpatica.
Per comodità riassumiamo la conversione fonetica:
Numero lettere
1 T D
2 N GN
3 M
4 R
5 L GL
6 C G (suono dolce)
7 CH, GH (suono duro)
8 F V
9 P B
0 S SC Z
Seguimi passo-passo senza distrarti.
La prima cosa che dobbiamo fare è identificare tutte le prime domeniche di
ogni mese dell’anno 2018
GENNAIO 7 CH
FEBBRAIO 4 R
MARZO 4 R
APRILE 1 D
MAGGIO 6 C
GIUGNO 3 M
LUGLIO 1 T
AGOSTO 5 L
SETTEMBRE 2 N
OTTOBRE 7 CH
NOVEMBRE 4 R
DICEMBRE 2 N
Avrai notato che abbiamo associato ad ogni numero il corrispondente suono
fonetico.
Adesso dividiamo l’anno 2018 in 4 parti, sostituiamo al mese il suono
fonetico della lettera corrispondente alla prima domenica e formiamo parole
di senso compiuto.
1° parte gennaio(7), febbraio(4), marzo(4) CH, R, R correre
2° parte aprile(1), maggio(6), giugno(3) D, C, M decimo
3° parte luglio(1),agosto(5),settembre(2) T, L, N tallone
4° parte ottobre(7)novembre(4), dicembre(2) CH, R, N carne
Le 4 parole che dobbiamo ricordare per sapere a memoria l’intero anno
2018 sono: “CORRERE-DECIMO-TALLONE-CARNE”.
Per memorizzarle, creo una storiella e immagino che vado a correre in una
gara e arrivo decimo perché mi sono fatto male al tallone e per togliere il
dolore ci metto sopra una fetta di carne.
Pensa, memorizzando queste semplici 4 parole, che peraltro sono ordinate
anche come frase di senso compiuto riuscirai a stupire te stesso e gli altri.
Come procedere?
Partiamo dal semplice presupposto che le settimane sono composte da sette
giorni, quindi se io so che la prima domenica di luglio è il giorno 1, saprò
anche che le altre domeniche sono 1+7+7+7 ovvero 8, 15, 22, 29
Spero che riesci a seguirmi in questa logica.
Se ora mi chiedessero che giorno sarà il 18 luglio, mi basterà sapere che se
il giorno 1 è domenica e il 15 è domenica, il 18, tre giorni dopo domenica
sarà per forza mercoledì.
E come faccio a ricordarmi con assoluta certezza che la prima domenica di
luglio è il giorno 1?
Con le 4 parole prima imparate.
Mi spiego meglio.
CoRReRe equivale a gennaio(C), febbraio(RR), marzo(R), quindi se mi
chiedessero il 7 febbraio che giorno sarà, prendo la lettera RR che
corrisponde a febbraio (ti ricordo che le doppie valgono sempre uno poiché
parliamo di suoni fonetici) e poiché RR corrisponde al n.4 e dato che la
prima domenica di febbraio è il giorno 4, se volessi sapere che giorno sarà il
7 mi basterà fare 4+3 ovvero da domenica proseguire per tre giorni e
giungere al mercoledì.
Altro esempio.
DeCiMo equivale a aprile(D), maggio(C), giugno(M), quindi se mi
chiedessero il 25 maggio che giorno sarà, prendo la lettera C che
corrisponde a maggio, e poiché C corrisponde al n.6 e poiché la prima
domenica di maggio è il giorno 6, se volessi sapere che giorno sarà il 25, mi
basterà fare 6+7+7 e so le altre domeniche cioè 13 e 20 maggio.
A questo punto da 20 a 25 sono cinque giorni quindi parto da domenica 20
maggio aggiungo cinque giorni e arrivo a venerdì 25 maggio.
Ancora un esempio per spigarmi meglio.
TaLLoNe equivale a luglio(T), agosto(LL), settembre(N), quindi se mi
chiedessero il 12 agosto che giorno sarà, prendo la lettera LL che
corrisponde al mese di agosto, e poiché LL corrisponde al n.5, e poiché la
prima domenica di agosto è il giorno 5, se volessi sapere che giorno sarà il
12 agosto mi basterà fare 5+7(i giorni della settimana) e saprò con assoluta
sicurezza che il giorno 12 agosto è domenica.
Ultimo esempio
CaRNe equivale a ottobre(C), novembre(R), dicembre(N), quindi se mi
chiedessero il 25 dicembre che giorno sarà, prendo la lettera N che
corrisponde al mese di dicembre e poiché N corrisponde al n.2, e poiché la
prima domenica di dicembre è il giorno 2, se volessi sapere che giorno sarà
il 25 dicembre mi basterà fare 2+7+7+7 e so le altre domeniche di dicembre
ovvero 9 16 23.
A questo punto da 23 a 25 sono due giorni, quindi partendo da 23 che è
domenica, aggiungo lunedì e martedì, cioè due giorni e so con assoluta
certezza che il 25 dicembre 2018 sarà un martedì.
Prova adesso a fare tu qualche esercizio.
Ricordati che hai bisogno solo di 4 parole ed ognuna corrisponde a tre mesi
dell’anno.
CORRERE gennaio-febbraio-marzo
DECIMO aprile-maggio-giugno
TALLONE luglio-agosto-settembre
CARNE ottobre-novembre-dicembre
Che giorno sarà il 13 giugno?
Che giorno sarà il 17 ottobre?
Che giorno sarà il 25 novembre?
Che giorno sarà il 15 agosto?
Che giorno sarà il 3 luglio?
Se hai compreso bene il meccanismo, ti assicuro al 100% che non avrai
possibilità di sbagliare.
Se invece non riesci ancora, ti incoraggio a rileggere questa lezione fino a
quando non capirai bene il metodo.
Se stai leggendo questa lezione e il 2018 è già passato, ricordati che la cosa
importante è comprendere il metodo che è uguale per ogni anno.
Noterai infatti l’esempio del 2019 che tratterò per comodità nella prossima
lezione.
LEZIONE N.18
“IMPARA IL CALENDARIO A MEMORIA” (2 parte)
Come procedere?
Prendendo spunto da quanto appreso per l’anno 2018 decidiamo di sapere
in anticipo che giorno sarà il 18 giugno 2019.
Il mese di giugno rientra nella parola COLLANA che raggruppa aprile-
maggio-giugno.
Ricordiamo che per giugno si prende in considerazione la lettera N, la quale
a sua volta corrisponde al n.2 come prima domenica del mese.
Per sapere che giorno sarà il 18 mi basta aggiungere al n.2 sette giorni e ho
la seconda domenica del mese e altri sette giorni e ho la terza domenica del
mese, ovvero(2+7+7=16).
Per sapere il giorno 18 mi basta aggiungere alla domenica 16 altri due
giorni, lunedì e martedì e quindi con assoluta certezza e impossibilità di
sbagliare saprò che nel 2019 il 18 giugno sarà un martedì.
Più complicato a spiegarlo che attuarlo!
Per esercitarti e capire se sei riuscito a consolidare la tecnica prova a
individuare questi giorni, poi controlla su un calendario 2019 e testa i tuoi
risultati.
8 gennaio 2019
15 febbraio 2019
19 maggio 2019
15 agosto 2019
1 novembre 2019
26 dicembre 2019
Con la stessa tecnica puoi divertirti per tutti i giorni che vuoi e ti assicuro
che esiste zero possibilità di errore.
Mi auguro di essere stato chiaro nell’esporti queste tecniche e mi auguro
soprattutto che possa la loro applicazione produrre in te soddisfazione.
Ricordati di auto-congratularti.
Nella pagina successiva prova a divertirti costruendo il tuo calendario
dell’anno 2020 oppure del 2021,2022 ecc.
Ti aiuto indicandoti per il 2020 tutte le prime domeniche di ogni mese
Gennaio 5
Febbraio 2
Marzo 1
Aprile 5
Maggio 3
Giugno 7
Luglio 5
Agosto 2
Settembre 6
Ottobre 4
Novembre 1
Dicembre 6
Ricordati il metodo:
1° Effettua la conversione fonetica (numeri in lettere/suoni)
2° Dividi l’intero anno in quattro sezioni comprendenti 3 mesi in
successione
3° Aggiungi le vocali e inventa 4 parole di senso compiuto.
4° Collega ogni parola alla successiva creando una storia buffa.
In questo modo avendo a disposizione le 4 parole che racchiudono i 12
mesi, ricordare il calendario 2020 sarà un gioco da ragazzi!
Ti scrivo le 4 parole che ho personalmente creato per l’anno 2020
LINATE (5 2 1)
LUMACA (5 3 7)
LANCIA (5 2 6)
ORTAGGI (4 1 6)
LEZIONE N.19
“L’AGENDA MENTALE”
“Agenda mentale”!
Siamo nel mese di giugno e mentre sei con amici, parenti, colleghi di lavoro
o clienti viene fissato un incontro che si terrà a distanza di molto tempo.
Ipotizziamo che qualcuno dei soggetti prima menzionati fissi con voi un
appuntamento per il 16 ottobre.
Ora voi non avete ne penna e foglietto e nemmeno un dispositivo mobile
dove segnare questa data.
Cosa faremo per memorizzare questo impegno a distanza di mesi e avere
l’assoluta sicurezza di ricordarlo?
Ecco che entra in gioco un’altra perla della memoria: l’agenda mentale.
Impareremo insieme il metodo più semplice e rapido per memorizzare tutti i
mesi dell’anno.
Utilizzeremo, come ormai avrai capito perfettamente seguendo questo
corso, le immagini, elemento indispensabile per la memorizzazione a lungo
termine, supportate dalla tecnica del P A V.
Iniziamo a memorizzare il mese di GENNAIO; ti basterà pensare ad
un’immagine simpatica che ti fa ricordare questo mese.
Io personalmente lo associo ad un pupazzo di neve.
Quindi quando vorrò ricordarmi del mese di gennaio, visualizzerò nella mia
mente un buffo pupazzo di neve!
Per il mese di MARZO associamo l’immagine di un grosso ombrello.
Il detto recita: “marzo pazzerello esce il sole e apri l’ombrello”.
Quindi quando vorrò ricordarmi del mese di marzo, visualizzerò nella mia
mente un grosso ombrello che mi ripara dalla pioggia!
Il mese di APRILE con il proverbio “aprile dolce dormire” mi fa venire in
mente una comodissima amaca.
Quindi quando vorrò ricordarmi del mese di aprire, visualizzerò nella mia
mente io che mi faccio una bella dormita su una soffice amaca!
Tutti al mare.
É sicuramente questa l’immagine perfetta del mese di LUGLIO.
Quindi quando vorrò ricordarmi del mese di luglio, visualizzerò nella mia
mente una bella giornata di mare!
AGOSTO a me fa venie in mente una vecchia canzone dei Righeira del
1985, “l’estate sta finendo” e l’immagine che associo sono degli
ombrelloni da mare chiusi.
Quindi quando vorrò ricordarmi del mese di agosto, visualizzerò nella mia
mente una triste spiaggia piena di ombrelloni chiusi! “Che amarezza”.
Per concludere l’anno assoceremo al mese di DICEMBRE l’immagine di
un albero di Natale, essendo questo festività legata a questo mese in
particolare.
Quindi quando vorrò ricordarmi del mese di dicembre, visualizzerò nella
mia mente un albero di natale circondato da tanti regali impacchettati!
Molto bene!
Abbiamo creato queste associazioni di immagini mentali e mesi dell’anno,
associazioni che ovviamente puoi fare tue oppure decidere di cambiarle con
altre che ritieni più adatte alla tua esperienza di vita e quindi di più facile
memorizzazione, con il solo appunto importante di fissare indelebilmente
queste immagini scelte e non cambiarle mai più.
Costruiscile come fossero 12 cassetti del tuo armadietto personale
etichettati ognuno con il mese dell’anno nel loro ordine naturale e
l’immagine corrispondente.
Come operare quindi per imprimere con sicurezza un appuntamento a
distanza di tempo?
Avevamo detto nell’introduzione a questa lezione che l’esempio da
considerare era relativo all’incontro da tenere il 16 ottobre, e noi ci
trovavamo ancora nel mese di giugno.
Se rifletti attentamente e se ovviamente hai seguito scrupolosamente questo
corso imparando la tecnica della conversione fonetica, allora saprai dire con
certezza che il giorno 16 essendo formato dal numero 1 quindi suono D e il
numero 6 suono dolce C allora il n.16 è rappresentato dalla parola DOCCIA
e quindi dall’immagine di una bella doccia.
Il mese di ottobre è associato all’immagine di un calice di birra, quindi
…….
se voglio memorizzare che il 16 ottobre mi dovrò incontrare con Tizio e
voglio ricordarmi con assoluta certezza di questa data, visualizzerò nella
mia mente questa scena: “mentre sono sotto la doccia (16) sto bevendo il
mio bel calice di birra tedesca (ottobre) e ricevo la telefonata di Tizio che
mi indica dove vederci.
Appuntamento con Tizio il 16 ottobre.
LEZIONE N.20
“L’ALFABETO INTERNAZIONALE”
Lettera B associata alla parola Batman.
Facile pensare al supereroe dei fumetti.
Lettera D associata alla parola Delta.
Pensiamo ad un fantastico deltaplano.
Lettera E associata alla parola Eco.
Chi non si è mai divertito a risentirsi con il proprio eco?
Lettera J associata alla parola Judo, il famoso sport appartenente alle arti
marziali.
Lettera L associata alla parola lima.
Pensiamo ad un carcerato con una grossa lima intento a segare le sbarre
della sua cella.
Lettera M associata alla parola Mike Bongiorno, il famosissimo
presentatore TV mentre esclama “allegria”!
Lettera P associata alla
parola Papa. Puoi immaginare uno di quelli che conosci meglio.
Lettera Q associata alla parola Quadro.
Puoi immaginare un famoso quadro come quello della Gioconda.
Lettera S associata alla parola Serra.
Quali verdure hai prodotto nella tua serra?
Lettura T associata alla parola Tango, il seducente ballo con la rosa tra le
labbra.
Lettera V associata alla parola Vittoria e ci viene in mente il segno della V
di vittoria.
Lettera W associata alla parola Whisky.
Non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Immagina quello che conosci di più o che di solito bevi dopo cena.
Lettera X associata alla parola raggi X.
Immagina uno scheletro che si fa i raggi alla testa.
A ALFA ROMEO
B BATMAN
C CHARLIE CHAPLIN
D DELTAPLANO
E ECO
F FATTORIA
G GOLF
H HOTEL
I INDIA
J JUDO
K KILO
L LIMA
M MIKE BONGIORNO
N NOVEMBRE
O OSCAR
P PAPA
Q QUADRO
R ROMEO
S SERRA
T TANGO
U UNIFORME
V VITTORIA
W WHISKY
X RAGGI X
Y YOT
Z ZORRO
Quali potrebbero essere le applicazioni pratiche di questo schedario
mentale?
Quella che considero pazzesca è la memorizzazione dell’alfabeto morse che
pensa imparerai in soli 20 minuti, nella prossima e ultima lezione prima
delle conclusioni finali.
Esempio
targa auto “BY 321 MT”
Scopri come è facile memorizzarla con questa tecnica.
Immagina BATMAN (B) che prende il sole su un lussuoso YOT (Y), arriva
la polizia e lo mette in manette (m-n-t, 3-2-1), lo portano non in caserma ma
da MIKE BONGIORNO (M) e gli fanno ballare un bel TANGO (T).
Schedario alfabetico+ schedario numerico e il gioco è fatto.
Questa visualizzazione si porrà nella memoria a lungo termine e sarai tu a
decidere quando dimenticarla.
Provare per credere!
Un’altra applicazione potrebbe essere quella di creare una successione di
cassetti dalla A alla Z, in base a quante informazioni ci serve memorizzare e
depositare tali informazioni nel cassetto corrispondente.
Per esempio se voglio ricordarmi che oggi devo prima incontrare Tizio, poi
devo fare la spesa a mia moglie , quindi devo prendere i bambini da scuola,
devo portarli nel pomeriggio a calcetto e stasera prima di rientrare devo fare
la ricarica al cellulare, mi basterà applicare questa tecnica dello schedario
alfabetico e quindi memorizzerò le informazioni in questo modo:
LEZIONE N.21
“IL CODICE MORSE”
IL CODICE MORSE
lettera alfabeto visivo associazione codice Morse
A ALFA ROMEO RETE
B BATMAN TERRORE
C CHARLIE CHAPLIN TORTURA
D DELTAPLANO TORERO
E ECO ORO
F FATTORIA ARROTARE
G GOLF TUTORE
H HOTEL ORARIO ORARIO
I INDIA AURORA
J JUDO RIDOTTO
K KILO TORTA
L LIMA RITIRARE
M MIKE BONGIORNO TUTA
N NOVEMBRE TRIO
O OSCAR DATATO
P PAPA ROTTURA
Q QUADRO ATTIRATO
R ROMEO RITIRO
S SERRA RIARARE
T TANGO ODIO
U UNIFORME RARITA’
V VITTORIA IRRORATO
W WISKY ARDITO
X RAGGI X IRRADIO
Y YOT TRADITO
Z ZORRO OTTURARE
Augurandomi di averti appassionato in questa lezione e suggerendoti di
esercitarti per consolidare questo codice internazionale, ti invito a seguirmi
nei saluti conclusivi di questo corso di memoria completo (base + avanzato)
A proposito se ti dovessi trovare nei guai, adesso sai come mandare un
LEZIONE N. 22 “MEMORIZZA
LE CARTE DA POKER”
Per creare l’immagine del 7 di cuori uniamo il
suono CH corrispondente al seme di cuori e la CH corrispondente alla
conversione fonetica del n.7 e con fantasia otteniamo la parola
COCCO.
La carta 7 di cuori sarà sempre visualizzata con l’immagine di un
rinfrescante cocco.
Per creare l’immagine del 9 di cuori uniamo il
suono CH corrispondente al seme di cuori e la B corrispondente alla
conversione fonetica del n.9 e con fantasia otteniamo la parola CUBO.
La carta 9 di cuori sarà sempre visualizzata con l’immagine di un
cubo, magari quello di Rubik.
CARTE IMMAGINE
1 (Asso) Chiodo
2 Cane
3 Chioma
4 Carro
5 Colla
6 Ceci
7 Cocco
8 Caffè
9 Cubo
10 Casa
Una parola che inizi per CH e faccia rima con re potrebbe essere CUORE.
Quindi quando uscirà il K di cuori penserò ad un grande cuore.
CARTE IMMAGINE
1 (Asso) Chiodo
2 Cane
3 Chioma
4 Carro
5 Colla
6 Ceci
7 Cocco
8 Caffè
9 Cubo
10 Casa
J Cantante
Q Catenina
K Cuore
Il 3 di picche sarà ottenuto dalla lettera P (iniziale del seme di
picche)+ M (conversione fonetica del n.3)= PIUME.
Il 3 di picche sarà da te memorizzato immaginando delle belle piume.
Il 4 di picche sarà ottenuto dalla lettera P (iniziale del seme di
picche)+ R (conversione fonetica del n.4)= PERA.
Il 4 di picche sarà da te memorizzato immaginando una bella pera.
Il 6 di picche sarà ottenuto dalla lettera P (iniziale del seme di
picche)+G (conversione fonetica del n.6)= PIOGGIA.
Il 6 di picche sarà da te memorizzato immaginando una giornata di pioggia.
Il 7 di picche sarà ottenuto dalla lettera P (iniziale del seme di
picche)+ GH (conversione fonetica del n.7)= PIEGA.
Il 7 di picche sarà da te memorizzato immaginando una strana piega di un
foglio.
L’8 di picche sarà ottenuto dalla lettera P (iniziale del seme di
picche)+F (conversione fonetica del n.8)= PUFFO.
L’8 di picche sarà da te memorizzato immaginando uno dei famosi puffi.
Una parola che inizi per P e faccia rima con regina potrebbe
essere PAPERINA.
Una parola che inizi per P e faccia rima con re potrebbe essere PURE’.
Quindi quando uscirà il K di picche penserò ad un buon purè.
F+1 (asso di fiori) = F+ t = FOTO
F+2 (n)= FONO
F+3 (m)= FUMO
F+4 (r)= FARO
F+5 (l)= FOLLA
F+6 (c)= FECI
F+7 (ch)= FICO
F+8 (v)= FAVA
F+9 (p)= FIABA
F+0 (s) = 10= FOSSO
F+FANTE (JACK)= FURFANTE
F+REGINA (Q)= FIGURINA
F+RE (KING)= FIORE
Passiamo infine al seme di quadri.
Useremo per convenzione comunemente accettata da tutti l’iniziale D.
LEZIONE N.23
“FINE CORSO”
Bravissimo/a.
Non serve aggiungere altro al tuo impegno e alla tua dedizione dimostrate
nel seguire tutte le lezioni di questo corso.
Se hai creduto veramente che queste informazioni ti servano nella vita e se
ti sei divertito nell’appassionarti alle tecniche di memoria che hai imparato,
allora sono certo che il motto di questo sito è diventato il tuo motto.
Ora hai più memoria e con questa capacità nelle tue mani potrai scordarti
definitivamente la parola “dimenticare”.
Ora hai più sicurezza in quanto quello che ti servirà ricordare per un
esame, per un’interrogazione, per un concorso o semplicemente per non
dimenticare la lista della spesa, lo ricorderai con assoluta sicurezza.
Ora hai più autostima poiché sei diventato consapevole delle immense
capacità che possiedi e hai sostituito la parola impossibile con la frase ”ce la
farò sicuramente”.
Forse ora prenderai anche decisioni che prima di aver seguito questo corso
non avresti minimamente pensato di prendere.
Ora hai meno ansia come conseguenza naturale della sicurezza di
affrontare impegni importanti che ti relazionano con altri e con la certezza
di non dimenticare quanto studiato o pensato fra le tue mura domestiche.
Come un bravo artigiano che conosce e sa adoperare ogni strumento utile al
suo lavoro, anche tu adesso sei in possesso di tutti gli strumenti necessari
per diventare un esperto di memoria.
Con la passione con cui hai alimentato i tuoi sforzi e continuando ad
esercitarti con serietà, da solo e con amici, non ti resta che diventare sempre
più abile nell’uso delle suddette tecniche e strategie di memorizzazione,
ovvero dei tuoi nuovi strumenti di lavoro.
Il corso di memoria completo termina qui.
Ti ringrazio di cuore per avermi seguito.
Per ricordare questo nome pensiamo a questa donna con una grossa
Sim telefonica appesa al naso tipo piercing.
Ogniqualvolta incontreremo una ragazza di nome Simona,
l’associazione da visualizzare dovrà essere sempre la stessa.
MEMORIZZARE I COGNOMI
Per memorizzare diversi cognomi in successione bisogna creare dapprima
una storiella buffa e grottesca e in questa concatenare gli stessi cognomi,
uno con l’altro.
Basta usare delle parole che come assonanza si somigliano e il gioco è fatto.
Esempio pratico (uso nomi di personaggi famosi)
1 Amendola Claudio
2 Manzoni Alessandro
3 Cherubini Lorenzo
4 Ranieri Massimo
5 Villaggio Paolo
6 Totti Francesco
7 Costanzo Maurizio
Creo la mia storia
Posso decidere di imparare a memoria il primo cognome (Amendola) e poi
iniziare la storia oppure cominciare da subito in questo modo:
Questo mio modo di fare è irrispettoso nel luogo sacro in cui sto e
quindi per punirmi appaiono due angeli cherubini (cherubini);
Io cerco di giustificarmi, ma questi cherubini mi trasformano la
bistecca di manzo in una brutta rana (Ranieri);
Ovviamente posso decidere di memorizzare anche vie, numeri civici e
tanto altro se applico tutte le tecniche imparate in questo corso di memoria.
LE REGIONI D’ITALIA
Se ti dovessero chiedere quante regioni ci sono in Italia ti basterà crearti
questa associazione mentale:
Immagina che in Italia soffi sempre un forte vento.
Vento è un termine simile al numero 20 e quindi se crei in te questa
immagine ricorderai con totale sicurezza che le regioni d’Italia sono 20.
Dapprima te le elenco in modo casuale, quindi inventando una storiella
buffa le impareremo nell’ordine qui sotto riportato.
Ovviamente questa è la mia storia, tu o tuo figlio potrete crearvi la vostra
storia con i vostri collegamenti grotteschi. Consiglio di far questo in quanto
il risultato sarà ancora più ottimale perché frutto della creatività individuale.
1° VALLE D’AOSTA
2° PIEMONTE
3° VENETO
4° FRIULI VENEZIA GIULIA
5° TRENTINO ALTO ADIGE
6° LOMBARDIA
7° LIGURIA
8° EMILIA ROMAGNA
Prima parola proiettata sullo schermo virtuale è Valle D’Aosta.
Immagina una grande valle e in questa valle vedi un enorme
Piede (Piemonte);
Questo piede è cosi grosso che fuoriescono tutte le Vene (Veneto):
Il possessore di questo piede si preoccupa e quindi chiama la sua amica
infermiera di nome Giulia che abita a Venezia (Friuli Venezia Giulia);
Giulia si rende conto che la situazione è grave e porta il suo amico in un
ospedale lontano e lo fa prendendo il Treno (Trentino Alto Adige);
Siccome il viaggio è lungo e scomodo perché i sedili sono tutti rovinati, al
paziente col piede grosso gli vengono tanti dolori ai Lombi (Lombardia);
Il dolore è davvero intenso quindi l’infermiera decide di dare al paziente un
potente Liquore (Liguria);
Al paziente quel liquore non piace tanto e si arrabbia con l’infermiera
dicendole che il suo liquore preferito è la Vecchia Romagna etichetta
bianca (Emilia Romagna).
Adesso prova a raccontare nuovamente la storiella a voce alta cercando di
ricordare tutte le regioni del Nord Italia elencate.
Subito dopo racconta la storiella nella tua mente ed a voce alta pronuncia
solo le diverse regioni d’Italia memorizzate.
Scoprirai con quanta facilità e rapidità il tuo cervello ricorderà il tutto.
Ti aggiungo un altro beneficio che questa divertente tecnica consegue: ciò
che viene memorizzato si deposita nella memoria a lungo termine e questo
significa che tutto quello che hai imparato non lo scorderai più.
Significa in altre parole che da questo momento in poi e per tutta la vita
le regioni d’Italia non le dimenticherai più.
Proseguiamo con le regioni del centro Italia, utilizzando sempre la stessa
tecnica e soprattutto ricorrendo alle creative immagini mentali.
9° LAZIO,
10° MARCHE,
11° TOSCANA,
12° UMBRIA.
13° SARDEGNA
La tecnica è la medesima e divertendoci con la nostra fantasia creiamo la
storiella buffa e grottesca.
Possiamo decidere di concatenare il primo nome da memorizzare (Lazio)
con l’ultima regione del Nord Italia analizzata (Emilia Romagna), oppure
iniziare da zero.
Nel primo caso immaginiamo che il paziente a cui non è stato dato il suo
liquore preferito ovvero la Vecchia Romagna (Emilia Romagna) si
innervosisca e si vesta da cowboy prendendo un lungo lazzo (Lazio);
Vestito in questo modo passa il resto della sua vita tanto da andare in
pensione, ma sorpresa delle sorprese non può ricevere la pensione perché
non ha versato le marche (Marche);
Ormai avvilito e sconfortato si concede al vizio del fumo e acquista un
importante sigaro toscano (Toscana);
Con in bocca questo sigaro e ormai senza mete girovaga per il paese e la
gente che lo vede lo insulta dicendo che è sempre ubriaco (Umbria);
Visto che è ubriaco si costituisce e va in prigione che però è piena di
detenuti che in cella sono cosi tanti da essere stretti
come sardine (Sardegna).
Nel secondo caso, se vuoi partire da zero puoi ripetere la stessa storia con la
differenza che il primo elemento lo dovrai memorizzare senza associazione.
Siamo giunti alla parte conclusiva dell’esercizio mnemonico e ci
concentriamo adesso sulle regioni del Sud Italia (Italia Meridionale).
Anche in questo caso facciamo prima un elenco e poi procediamo
decidendo, come nel caso precedente, di concatenare la prima regione del
Sud con l’ultima del centro esaminata oppure possiamo ripartire da zero.
A te la scelta.
14° ABRUZZO
15° MOLISE
16° CAMPANIA
17° PUGLIA
18° BASILICATA
19° CALABRIA
20° SICILIA
Eravamo rimasti con il paziente in una cella affollata come sardine
(Sardegna) ed ora siccome siamo in estate e tutti sudano il tipo si lamenta
con le guardie che non gli permettono di farsi una doccia e grida “puzzo”
(Abruzzo);
A questo punto le guardie prendono una grossa mole (Molise) e lo portano
in campagna (Campania) affinché possa lavarsi all’aperto;
Finalmente pulito decide di passare la notte in una stalla e di dormire
sulla paglia (Puglia);
Ormai è un uomo nuovo e quindi più vicino a Dio, pertanto si reca in
una basilica (Basilicata) dove ascolta la messa;
Stranamente ad officiare non è un prete normale ma un grosso e
pericoloso calabrone (Calabria);
Dato la pericolosità, ad ogni sua richiesta il nostro caro paziente è costretto
a rispondere sempre Si (Sicilia).
Bene, spero che avrai compreso il metodo e che il lavoro più difficile da
fare è solo all’inizio quando dovrai crearti la storia.
Ricordare poi il tutto sarà di una facilità disarmante e in caso di
interrogazione scolastica o compiti vari o nella semplice comunicazione
quotidiana non farai più una magra figura.
Spero soprattutto che ti sia divertito perché quando c’è gioco le cose si
ricordano molto facilmente.
1. MERCURIO
2. VENERE
3. TERRA
4. MARTE
5. GIOVE
6. SATURNO
7. URANO
8. NETTUNO
9. PLUTONE
CONCLUSIONI
Come promesso ho cercato di insegnarti le 3 tecniche fondamentali di
memoria nella maniera più semplice e pratica.
Ho voluto evitare di inondarti con particolari e informazioni che avrebbero
solo reso più complicato e dispendioso in termini di tempo l’apprendimento
di queste tecniche.
L’unica cosa che ora ti chiedo di fare è applicarle da subito e beneficiare dei
risultati che certamente otterrai.
Non dimenticarti mai concetti fondamentali come l’auto- congratulazione e
la creatività e ricordati sempre che solo quando facciamo qualcosa con
passione e anche con un po’ di divertimento, il nostro apprendimento
diventa rapido.
Non mi resta che ringraziarti per la fiducia accordatami e salutarti con una
massima che mi auguro condividerai
IMPORTANTE PER TE
Avendo terminato la lettura di questo libro hai completato il primo
passo verso la tua crescita e la tua formazione e quindi la tua capacità
di memorizzare.
Il secondo passo da fare adesso è aumentare la tua capacità di
apprendimento facendola diventare rapida.
Il mio secondo libro, già disponibile su Amazon, dal titolo
“Super Apprendimento 5x” ( facente parte della collana
“Sprigiona il tuo genio) ti aiuterà a raggiungere questo meraviglioso
obbiettivo.
In fondo troverai il primo capitolo riprodotto integralmente così potrai
gustare già il contenuto.
QUIZ FINALE
QUANTO CONOSCI LE
TECNICHE DI MEMORIA?
Caro lettore è il momento di sondare le tue conoscenze relativamente al
mondo delle tecniche di memoria.
Se hai seguito l’intero corso di memoria qui presente e hai letto questo mio
manuale con molta attenzione, allora non avrai difficoltà a rispondere alle
varie domande presenti nel test.
Memoria visiva
Memoria auditiva
Memoria cinestesica
Galileo Galilei
Alberto Moravia
Cicerone
1 ora
1 settimana
1 giorno
1 Anno
3 Mesi
20 minuti
Soluzione quiz
Sono certo che se hai seguito attentamente ogni lezione di questo libro avrai
risposto correttamente a tutte le domande.
In caso contrario ti incoraggio a rileggerti i capitoli riferiti alle risposte che
hai sbagliato.
Il mio personale consiglio è quello di tenere sempre a portata di mano
questo manuale e rileggerlo più volte.
La tua memoria diverrà prodigiosa!
SUPER APPRENDIMENTO
5X
Lettura veloce
Comprensione veloce
Risultati immediati
Indice
Introduzione, 10
1° Lezione “Come e perché porsi una meta”, 13
2° Lezione “L’importanza delle giuste motivazioni”, 22
3° Lezione “Il metodo di studio perfetto”, 32
4° Lezione “La PNL nello studio”, 39
5° Lezione “I 3 canali preferenziali”, 46
6° Lezione “I tempi dell’apprendimento”, 58
7° Lezione “Le parole chiave e le parole concetto”, 65
8° Lezione “La lettura veloce”, 76
9° Lezione “Le mappe mentali”, 89
10° Lezione “La regola delle tre P”, 98
11° Lezione “Sottolineare: Come,Quando,Perché”, 107
12° Lezione “Esami e concorsi”, 112
13° Lezione “Il colloquio di lavoro”, 132
Quiz finale, 139
1° Lezione
“Come e perché porsi una meta”
Quale immagine ti viene in mente quando senti la parola meta?
Personalmente penso ad un giocatore di football americano che dopo aver
corso tutto il campo con il suo bel pallone esulta facendo meta.
Meta ovvero obiettivo raggiunto.
Ho voluto iniziare questo nuovo percorso che ti porterà ad acquisire nuove
competenze nel campo dell’apprendimento rapido con questo esempio, per
affermare una tanto semplice quanto scontata constatazione.
Per quanto concerne invece le negazioni, gli avverbi e le congiunzioni
queste non subiscono una trasformazioni in immagini, ragion per cui
vengono trascurate dalla mente.
Quindi impara a formulare le mete sempre in termini positivi; avrai fatto già
il 30% del lavoro, in quanto il cervello si predisporrà per il conseguimento
di tale meta o obiettivo.
Il secondo parametro di una buona meta è che deve essere raggiungibile e
flessibile.
Se non ho mai corso in vita mia e mi voglio iscrivere subito ad
una maratona di 42 Km, sicuramente non raggiungerò mai il traguardo,
vincere sarebbe poi un’utopia impensabile.
Se invece mi alleno in maniera progressiva e con gradualità mi pongo
l’obiettivo di percorrere prima 5 poi 10, quindi 20, 30 ,40 km allora potrò
pensare di poter raggiungere la mia meta.
Raggiungere una meta che ci si era prefissata produce gioia e soddisfazione,
aumentando la propria autostima e divenendo un pilastro sul quale costruire
altre mete.
Diversamente non raggiungere una meta prefissata produce insoddisfazione
e può diventare demotivante per sforzi futuri.
Pertanto poniti mete che siano alla tua portata e impegnati per conseguirle
nei tempi giusti.
Una volta raggiunto lo scopo prefiggiti una nuova meta, questa volta più
difficile e così via.
Avrai aggiunto un altro 20% di lavoro già concretizzato al tuo cervello.
Terzo parametro è che una meta deve essere sensoriale.
Significa questo che quando mi pongo un obiettivo lo devo vivere con i
miei 5 sensi.
Devo immaginare di aver già raggiunto tale meta, la devo vedere, sentire,
toccare, percepire, e in questo modo la mia mente proverà anzitempo la
stessa soddisfazione come se avesse già raggiunto l’obiettivo.
Questa è una importante caratteristica del nostro cervello che non distingue
l’immaginazione dalla realtà facendoci provare, anche solo con
l’immaginazione, tutta la gamma delle emozioni presenti nella natura
umana.
Quello che ti sto scrivendo potrebbe apparirti strano, ma un semplice
esempio chiarirà ogni cosa.
Ti è mai capitato mentre sognavi di essere inseguito da qualcuno o qualcosa
che ti faceva paura, e di svegliarti di soprassalto nel mezzo della notte e
avvertire che il cuore ti batteva forte?
O ancora, ti è mai capitato durante il sogno di avventurarti in una lotta con
qualcuno o qualcosa, una lotta che ti privava di energie, e svegliarti
avvertendo una sensazione di spossatezza?
Queste sensazioni le proviamo perché per la mente umana non fa differenza
se quello che stiamo vivendo stia realmente accadendo, oppure lo stiamo
solo immaginando intensamente.
Il cervello sprigionerà le emozioni che conosce legate a quello che sta
avvenendo, reale o finto che sia.
Basti pensare che questo meraviglioso meccanismo della mente umana
viene sfruttato in maniera poco etica e amorale per quanto riguarda il sesso
virtuale dove non esiste più la necessità di avere un contatto fisico con una
persona in carne e ossa ma basta immaginare e visualizzare intensamente
con tutti i sensi la situazione per provare gli stessi piaceri fisici come se
fosse tutto reale.
Risulta scontato dedurre che, se già provo immensa gratificazione solo
pensando al momento in cui ho raggiunto la mia meta, (diranno alcuni
sognando ad occhi aperti), quanto sarò felice nel raggiungerla davvero?
Il consiglio quindi è quello di usare l’immaginazione perché quando è usata
in modo etico diventa uno strumento potentissimo nelle nostre mani per
progredire verso risultati insperati.
Questa ultima affermazione si sposa perfettamente con il quarto parametro
di una buona meta ovvero l’etica.
Una meta deve essere accettata eticamente e moralmente da noi e dagli altri
per poter essere realizzata.
Per chiarire faccio l’esempio di una donna che nonostante ripetuti tentativi e
molti sforzi profusi per dimagrire non riusciva a raggiungere il suo peso
forma.
Una psicoterapeuta scoprì nelle varie sedute che il motivo risiedeva nel
fatto che inconsciamente la donna temeva che, se fosse diventata magra la
sua fedeltà al marito sarebbe stata compromessa a causa della sua bellezza e
degli uomini che le sarebbero girati attorno e questo timore le impediva di
raggiungere il suo traguardo.
Nella sua testa aveva deciso di non dimagrire, perché la sua meta si
scontrava con la sua morale.
Quindi prima di pormi una meta devo essere sicuro di quali siano i miei
valori e le mie credenze e non scontrarmi con essi.
Ovviamente valori e credenze si possono cambiare, ma questo argomento
rientra in altro campo anch’esso affascinante.
Riepiloghiamo i 4 parametri che fanno di una meta una buona meta.
1° Deve essere posta in termini affermativi e non negativi.
2° Deve essere raggiungibile ponendo con flessibilità mete intermedie se
necessario.
3° Deve essere sensoriale
4° Deve essere congrua alla nostra e altrui etica e morale.
Applica questi consigli è sicuramente quando dovrai porti un nuovo
obiettivo saprai cosa fare e non fare.
Se pormi una meta è fondamentale per progredire verso il successo in
qualsiasi campo della vita, altrettanto importante è l’atteggiamento che
devo manifestare.
Nella prossima lezione scoprirai quanto è importante sviluppare le giuste
motivazioni.