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Nelle parole in cui avviene la flessione, cioè il cambiamento della parte finale, possiamo
individuare diversi elementi.
tema terminazione
La radice è l’elemento comune a tutte le parole di una famiglia lessicale e porta con sé
un significato di base. Per esempio, la radice am- è comune ad amor, amabilis, amare.
La desinenza è la parte che si aggiunge alla fine della parola per indicare il caso, il
genere, il numero e la persona.
I suffissi sono elementi che possono essere inseriti fra la radice e la desinenza. Esistono
vari tipi di suffissi e una parola può averne uno, più di uno, o anche non averne nessuno.
Per esempio, amo è formata solo da radice “am” e desinenza “o”, mentre amabam è
formata da radice + vocale tematica “a” + suffisso “ba” + desinenza “m”.
Un tipo particolare di suffisso è la vocale tematica, che può essere inserita dopo la
radice per formare il tema.
Il tema è formato dalla radice e dagli eventuali suffissi, inclusa la vocale tematica (quando
c’è). In particolare, i verbi formano temi diversi per le varie “famiglie” di tempi.
Esempio: amabam si forma tema del presente “ama-”, mentre amavit si forma dal tema
del perfetto “amavi-”. Entrambi questi temi si formano a partire dalla radice am-.
Come in altre lingue indoeuropee (per esempio il greco, ma anche l’inglese), anche in
latino la radice a volte può essere apofonica, cioè può variare la sua parte vocalica per
formare modi e tempi verbali diversi o casi diversi.
Per esempio, la radice del verbo ago, -is, egi, actum, agere è ag- / eg-