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Posted: 04/06/2011 by franceschito in Attualità
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Su quale fonte energetica


punteresti?

j Impianto eolico
k
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j Centrale Termoelettrica a carbone o


k
l
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n
gas naturale

j Impianto fotovoltaico
k
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j Centrale Nucleare
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Nucleare Sì o Nucleare No?


Posted: 04/06/2011 by franceschito in Attualità
Etichette: confronto, costo, elettricità, energia, eolico, fonte energetica, fotovoltaico, nucleare, svantaggi, vantaggi
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Quanto abbiamo sentito parlare di nucleare in questi giorni? Quante volte abbiamo sentito di
centrali, di scorie, inquinamento, CO2, fonti rinnovabili e non rinnovabili… Ma in realtà quanto

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ne sappiamo veramente? Vi propongo di fare un confronto tra le varie fonti energetiche…


Iniziamo!

Fonti non rinnovabili

Credo sia giusto partire dalle fonti non rinnovabili dato che la produzione di energia si basa
principalmente su queste.

Le centrali basate su fonti non rinnovabili si può dire che abbiano tutte lo stesso principio di
funzionamento: tramite un combustibile (carbone, gas naturale o uranio) riscaldano grandi masse
d’acqua per produrre vapore che farà girare delle turbine collegate ad un alternatore che produce
energia elettrica. La differenza fondamentale sta quindi nel tipo di combustibile utilizzato…

Il CARBONE e il GAS NATURALE sono i combustibili fossili più utilizzati per produrre
energia, il petrolio viene utilizzato in una minoranza di centrali ma si sta abbandonando il suo
utilizzo. Oggi il rendimento medio di questo tipo di centrali è intorno al 40-50% per centrali a
carbone, e del 60% utilizzando gas naturale. Il grande vantaggio è il basso costo dei combustibili
(specialmente per il carbone) e la possibilità di erogare grandi potenze mantenendo la produzione
costante. Per contro il carbone è molto inquinante e dalla combustione si produce CO2, il
principale responsabile dei cambiamenti climatici e del fenomeno conosciuto come effetto serra.
Per il gas naturale l’inquinamento è minore rispetto al carbone, ma particolari situazioni
geopolitiche che a volte ne mettono in discussione l’approvvigionamento costituiscono un
problema. In ultimo bisogna ricordare che si stima una disponibilità nelle riserve di gas di 50-60
anni, da tenere in considerazione!

Il NUCLEARE è la fonte di energia più discussa e controversa… Prima di tutto ci terrei a sfatare
un mito: il denso “fumo bianco” che esce dalle enormi torri delle centrali altro non è che vapore
acqueo, assolutamente non inquinante e pericoloso visto che l’acqua che evapora non viene mai a
contatto con il materiale radioattivo. Dunque, il funzionamento di questo tipo di centrali lo si può
sintetizzare così: all’interno dei reattori avviene un processo di fissione nucleare dell’uranio
tramite reazioni controllate, che viene utilizzato per fornire vapore da inviare alla turbina che
messa in rotazione consente all’alternatore di produrre energia elettrica. Ora, questo tipo di
centrali hanno grandi vantaggi: producono quantità di energia maggiori rispetto alle centrali
termoelettriche; sono necessarie quantità di combustibile molto ridotte, e quindi i costi per la
materia prima sono piuttosto bassi; non immettono CO2 e nessun tipo di altri inquinanti nell’aria.
Il problema è che si ha la produzione di scorie nucleari, che a onor del vero non si sa con certezza
come sia meglio trattare. La quantità di scorie prodotta si aggira sui 3-4 m3 annui per centrale,
quantità ridotte che attualmente vengono stoccate in depositi sotterranei sicuri. La pericolosità
delle centrali è un altro tema importante, ma l’impiantistica e i sistemi di controllo sono
tecnologicamente evoluti e di altissima qualità, e proprio per le rigide regolo di sicurezza la
costruzione di una centrale è piuttosto lenta (4-5 anni).

Fonti rinnovabili

EOLICO: il funzionamento delle pale eoliche è piuttosto intuibile, i vantaggi sono molti in quanto
il vento è una risorsa inesauribile, che fornisce energia pressoché costante (a differenza del
fotovoltaico che garantisce produzione di energia solo a determinate ore del giorno o periodi
dell’anno), e il generatore ha costi contenuti. Gli svantaggi sono però meno evidenti di quanto
sembri. Iniziando dall’impatto visivo che è però un giudizio più soggettivo, i problemi principali
riguardano la rumorosità che a 150 m dalle pale arriva a 45 dB, e non è da sottovalutare
l’occupazione del suolo, in quanto sono impianti piuttosto ingombranti. In Europa si sfruttano
impianti eolici soprattutto in Spagna, Germania, Portogallo e Danimarca. La possibilità di
sfruttare il vento dipende ovviamente dalle caratteristiche morfologiche del terreno e dalla
posizione, sicuramente nazioni come Danimarca, Spagna e Portogallo sono avvantaggiate dalle

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loro caratteristiche, la Germania è però la dimostrazione che questa non è una condizione
vincolante.

FOTOVOLTAICO: questa credo sia la fonte energetica della quale più si parla e meno si conosce.
Partiamo dal principio: i vantaggi sono evidenti e svariati, quali ad esempio la flessibilità
nell’utilizzo dei panelli che possono essere piazzati in ambienti urbani ed extraurbani, a terra o sui
tetti di case e palazzi, su superfici più o meno ampie. Gli svantaggi sono però altrettanti, anche se
purtroppo molto meno evidenti. Principalmente il fatto che la costruzione di pannelli e quindi di
un impianto fotovoltaico di qualsiasi dimensione è decisamente molto molto costosa rispetto a
qualsiasi altra fonte. Per onestà è necessario ammettere che senza gli incentivi statali non ci
sarebbe assolutamente convenienza nell’installare un impianto fotovoltaico, infatti la costruzione
dei pannelli è piuttosto dispendiosa e hanno perciò prezzi elevati, poi ci sono i costi di montaggio
dell’impianto senza però trascurare la manutenzione. La durata di un pannello è tra i 20-25 anni,
contando però che alla fine del ciclo di vita il rendimento è decisamente minore rispetto al primo
periodo. Proprio la dismissione dei pannelli è un problema assolutamente reale anche se taciuto.
Ci sono in realtà due tipi di pannelli: nel primo caso il pannello è rivestito da una lastra di vetro
temperato, che si smaltisce come il cristallo, ed è rifinito dai profili metallici. C’è poi uno strato di
EVA (Etil Vinil Acetato) che si smaltisce come si fa con le tovaglie impermeabili. Cavi e junction
box si utilizzano normalmente in edilizia. Discorso diverso, invece, quando i pannelli contengono
telloruro di cadmio, che è una sostanza tossica ed altamente inquinante. In Germania, che nel
settore fotovoltaico è all’avanguardia, si sono accorti che molti di questi impianti vanno sostituiti,
proprio perché appare davvero illogico lavorare con filosofie ecologiche, utilizzando materiali
pericolosi per la natura e per l’uomo. Soluzione: si rinviano i problemi tra 20 anni per ora ci
teniamo sulla testa i pannelli e si rinvia il problema tra 20 anni!

Terminerei il discorso con un grafico che mostra a confronto il costo per kWh prodotto delle 5
fonti energetiche che sono state analizzate.

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