N° 0 Giornale degli studenti della Facoltà di Farmacia di Genova
Il punto!
T utti abbiamo sentito parlare della
riforma Gelmini. E’ da fare una
precisazione: la riforma Gelmini non
è una Riforma. Sulla stampa, in molti
striscioni, nelle manifestazioni si richia-
mano due realtà diverse: la proposta
del Ministro Mariastella Gelmini sulla
scuola elementare e la legge 133/08
relativa al contenimento della spesa
pubblica, il cui testo ricalca le propo-
ste del Ministro dell’economia Giulio
Tremonti.
Questo articolo cercherà di far chia-
rezza su ciò che riguarda il secondo
punto.
Il decreto è comparso sulla Gazzetta Uf-
ficiale il 21 Agosto, mentre eravamo in
vacanza, e a Novembre con l’approva-
zione del Parlamento è diventato legge
133/08 e contiene misure economiche
riguardanti i più svariati settori, dalla
banda larga alla TAV, dal piano casa
all’Expo di Milano del 2015, manovre
economiche indirizzate anche al taglio
delle spese.
Si articola in quattro punti più uno ag-
giunto:
1) Il taglio progressivo del Fondo di Fi-
nanziamento Ordinario (FFO), è di:
63,5 milioni di euro per il 2009
190 milioni di euro per il 2010
316 milioni di euro per il 2011
417 milioni di euro per il 2012
455 milioni di euro per il 2013
Se nei primi due anni l’incidenza dei
tagli è relativamente contenuta, appare
chiaro, dalla tabella sopra esposta, che
diventa consistente negli ultimi tre anni.
Fatti i debiti confronti, nel 2013 l’FFO
sarà stato ridotto del 21% circa rispetto
al finanziamento per l’anno 2008, che è
stato di 6820 milioni di euro. Ricordo
che anche prima di questo provvedi-
? La Gelmini
mento, l’Italia investiva una percentua-
le veramente esigua del PIL nella la Ri-
cerca. Un ulteriore riduzione del Fondo
si traduce nella reale impossibilità non
solo di finanziare il lavoro di professori
e ricercatori, ma anche di pagare gli sti-
pendi al personale amministrativo, rete
fondamentale ad un sistema Universita-
rio che vuole crescere.
2) Ovvia conseguenza del punto uno:
nell’impossibilità di pagare tutti, strada
obbligata è il taglio nelle assunzioni del
personale. Non viene licenziato nessu-
no! Da quindici anni a questa parte in-
fatti, gli Atenei assumono personale a
tempo determinato, riassumendo ogni
anno sempre le stesse persone, con que-
sto tipo di assunzioni infatti l’Università
italiana riesce a risparmiare molto, data
la sua condizione precaria. Quest’anno,
nella sola Università di Genova, 500
persone rischiano di non essere rias-
sunte. Persone anche capaci, ricercatori
e personale TA che magari hanno lavo-
rato adattandosi alla loro condizione di
precari per anni. Le facoltà dovranno
trovarsi una propria soluzione.
dicembre 2008 - febbraio 2009
3) Seconda ovvia conseguenza del
punto uno: si smette di assumere. Il
cosiddetto blocco del turn over al 20%
è molto facile da capire. Fino al 2012
per assumere una persona bisogna che
ne vadano in pensione cinque, poi ogni
dieci in pensionamento verranno as-
sunte cinque persone. Questo provve-
dimento riduce le speranze di chi vor-
rebbe intraprendere una facile carriera
universitaria.
4) Chiusura della SSIS, la scuola di spe-
cializzazione per l’insegnamento supe-
riore. Costava troppo. Questo è il prov-
vedimento meno famoso, e peraltro il
meno comprensibile. Nessuno dice che
la SSIS funzionasse bene, funzionava
malissimo. Ma proprio quest’anno in
molte Facoltà è stata messa in atto una
riforma dell’ordinamento che è costata
fatica a professori e studenti che ha tra
gli altri scopi quello di far coincidere i
crediti necessari per accedere alla SSIS
con quelli totalizzati al momento della
laurea. Prima la situazione era a dir poco
confusa. Però la SSIS chiude. E per ora,
finché non sarà stata studiata una nuova
formula, l’accesso alle Scuole Superio-
ri è interdetto ai neolaureati.
5) Per concludere: le Università, per ri-
solvere i loro problemi economici, sono
costrette, pur di ricevere finanziamenti
da privati, a trasformarsi in Fondazio-
ni, e diventare persone giuridiche. Il
rischio è che i capitali messi a disposi-
zione dalle imprese non siano investiti
per la La Ricerca in senso puro, ma solo
per business: sì alla ricerca per l’anti-
biotico che fa guadagnare i milioni alle
industrie farmaceutiche, no alle centi-
naia di altre proposte di ricerca che non
presenteranno tornaconti economici a
breve scadenza. Va da sé che alcune Fa-
2 Numero 0
coltà riceveranno anche finanziamenti
cospicui, e altre proprio niente: chi a
parte un filantropo finanzierebbe una
cattedra in Filologia Romanza?
Giornale degli studenti Le facoltà per ottenere i finanziamenti
della Facoltà di Farmacia dovranno diventar tutte virtuose: o per
meriti riconosciuti o perchè al servizio
di Genova
del business; diversamente saranno co-
strette ad aumentare le tasse agli stu-
denti.
LA REDAZIONE Lo storico Franco Cardini ha scritto per
il Secolo d’Italia il 16 luglio 2008: “Il
passaggio dall’Università alla Fonda-
Lorenzo Manca
zione è in un certo senso epocale: sarà il
passaggio da una concezione culturale
Elena Gallia e comunitaria a una patrimoniale e pri-
vatistica del sapere; da una mediocre e
magari, perchè no?, scalcinata Univer-
Francesca Marsano
sità di tutti, a una (forse) buona e (cer-
to) più costosa università per i ricchi.
Giovanni Piaggio Privatizzandosi, alcune università po-
tranno salvarsi: ma in questo modo an-
Alice Caponi drà una volta per tutte a farsi benedire
il diritto allo studio: o meglio lo studio
come diritto.”
Elena Pozzo Le riduzioni previste con questa legge
sono per ora indistinte e colpiscono
Carlo Grisolia indiscriminatamente, senza considera-
re le differenze di funzioni, compiti e
risultati delle varie tipologie di ammi-
Chiara Sabolla nistrazioni.
Il 10 Novembre è stato varato un «prov-
Alessandro Fiori vedimento piccolo di tre articoli e un
quarto di copertura» firmato dal mini-
stro dell’Università e della Ricerca. Il
Angelo Cho nuovo decreto n. 180 dovrebbe dare
una boccata d’ossigeno ai nostri atenei,
Chiara Tardivelli e risolvere qualche problema interpre-
tativo del decreto 133/08
e si riassume in 7 punti chiave:
Pericle Nikas Concorsi più trasparenti. Finora la
commissione era formata da quattro
Riccardo Giraudo membri eletti e un membro esterno.
Le nuove modalità prevedono che
sarà eletto un pool molto ampio di
professori all’interno del quale poi
un sorteggio deciderà chi farà parte
della commissione esaminatrice. “Si
evita così - spiega il ministero - il ri-
schio di predeterminare l’esito dei
Stampa Erga concorsi e si incoraggia un più ampio
Via Biga 52 r - Genova numero di candidati a partecipare”.
Per chi ha conti in rosso niente as-
sunzioni. Vengono frenate le gestioni
finanziarie inadeguate di alcune uni-
mercurio.farmacia@hotmail.it versità. Gli atenei con bilanci in per-
dita non potranno bandire concorsi per
docenti o personale amministrativo.
Mercurio
Dal 2009, tremila posti in più per ri-
cercatori. Sono stati stanziati 150 mi-
lioni di euro per favorire il turn over.
L’obiettivo è quello di favorire l’as-
sunzione di giovani e diminuire l’età
media dei docenti italiani. Incentivi
dunque alle Università per favorire il
pensionamento e l’assunzione di giova-
ni docenti. Gli atenei potranno decidere
di fare entrare solo giovani ricercatori
arrivando quindi a 2 giovani ricercatori
per ogni docente in pensione. Almeno
il 60% delle assunzioni devono essere
destinate ai nuovi ricercatori e le uni-
versità che rinunceranno a trattenere i
docenti oltre i 70 anni di età possono
raddoppiare il numero dei posti per ri-
cercatori.
Finanziamento alle università vir-
tuose. A decorrere dal 2009 una quota
non inferiore al 7% del fondo di finan-
ziamento ordinario e del Fondo straor-
dinario (articolo 2, comma 428, della
Finanziaria 2008) verrà assegnato alle
università in base ai risultati formativi e
delle attività di ricerca, nonché in base
ai processi di razionalizzazione dei cor-
si di laurea e delle sedi. Un decreto del
ministero dell’Istruzione, dell’Univer-
sità e della Ricerca definirà le modali-
tà di erogazione della quota, in base a
parametri individuati da Civr e Cnvsu.
Concorsi già banditi ed enti di ricerca
fuori da turn over. I bandi di concorso
per posti da ricercatore già banditi sono
esclusi dal turn over. 2300 ricercatori
dunque saranno esclusi dal blocco del
turn over. Si precisa inoltre che gli enti
di ricerca sono esclusi dal blocco del-
le assunzioni che è entrato in vigore
per tutte le amministrazioni pubbliche.
Per studenti meritevoli 135 milioni
di euro. Un incremento di 135 milio-
ni di euro sarà destinato ai ragazzi ca-
paci e meritevoli, privi di sufficienti
mezzi economici. Nel 2009-2010, con
il nuovo finanziamento, tutti gli ido-
nei in Italia avranno la borsa di studio
e l’esonero dalle tasse. Sono 180 mila
oggi i ragazzi idonei a ricevere la borsa
di studio e l’esonero dalle tasse univer-
sitarie, ma solo 140.000 li ottengono.
Residenze universitarie, 65 milioni.
Sessantacinque milioni di euro sono
destinati a nuove strutture. Si prevedo-
no 1700 posti letto in più per studenti
universitari.
Lorenzo Manca
Mercurio
Corso di laurea magistrale
in farmacia
N elle varie università d’Italia si
stanno discutendo i nuovi per-
corsi di laurea alla luce degli ormai
prossimi cambiamenti. Infatti in base
al decreto ministeriale 270/04, l’Uni-
versità deve avviare un processo di
riforma dei corsi formativi che si rea-
lizzerà a partire dall’anno accademico
2008/2009 e dovrà essere completato
entro 2010/2011.
Il DM indica di ridurre e razionalizza-
re il numero dei corsi di laurea e delle
prove d’esame, migliorando la qualità e
la trasparenza dell’offerta, spostando la
competizione tra gli atenei da quantita-
tiva a qualitativa, alla luce della nuova
procedura di valutazione con commis-
sari esterni all’università giudicata.
Si dovrà metter mano anche al piano di
studi del corso di laurea specialistica in
Farmacia, e bisognerà cogliere questa
opportunità per riformare un percorso
formativo che appare oggi ancora un
po’ lontano dalle reali esigenze della
professione.
Giancarlo Signore, farmacista, e per
12 anni presidente del Nobile Colle-
gio Chimico Farmaceutico Universi-
tas Aromatariorum di Roma, sostiene
che l’Università italiana non è affatto
in linea non solo con l’impegno so-
ciale oggi richiesto al farmacista, ma
tanto meno con l’idea di una farmacia
del domani. «La nostra università»,
afferma Signore, «è carente nella for-
mazione, sia per gli aspetti legati alla
gestione dell’azienda, sia per quelli più
strettamente professionali; in questi
ultimi anni è cambiato il concetto di
Salute e dunque anche quello il ruolo
del farmacista» Chi educa il farmaci-
sta a questa nuova realtà? «Nessuno»,
risponde Signore, «perché si è rimasti
ancorati a uno schema di altri tempi e
a un modello universitario che non è in
grado di preparare il farmacista al ban-
co». L’ex presidente del Nobile Colle-
gio riconosce che è ingiusto attribuire
questa responsabilità ad una sola istitu-
Università
Riforma
zione: «L’Università ha indubbiamente
le sue colpe o meglio le sue mancanze,
come le hanno , d’altronde, anche i no-
stri massimi rappresentanti di categoria
che sono stati completamente assenti
sul versante delle proposte e quando
hanno parlato, lo hanno fatto con voce
così flebile da non essere sentiti».
«E’ solo una questione di volontà, è
evidente che modificare ciò che ormai
è consolidato da anni potrà incontrare
la resistenza di una parte del mondo
accademico. Tuttavia, mi sembra che
il presente faccia comodo ad altri ma
non al farmacista». Già in passato l’ex
presidente aveva sostenuto la causa di
un rinnovamento del corso di laurea
e dell’introduzione di nuove discipli-
ne, come Scienza dell’Alimentazione,
Dermocosmesi, Fitoterapia e Analisi
cliniche, oltre che Omeopatia e Vete-
rinaria. Il farmacista, conclude Signo-
re, per potersi collocare al centro della
città o del paese come figura sanitaria
di riferimento, non può più ignorare le
nuove esigenze provenienti dalla so-
cietà e dal mondo della salute.
Andrea Mandelli vicepresidente na-
zionale di Fofi e presidente dell’Ordine
dei Farmacisti di Milano dichiara «La
Fofi qualche mese fa ha attivato un ta-
volo con la Conferenza dei presidi per
esplorare le possibili evoluzioni del
corso di laurea specialistica in farma-
cia e riflettere sulle eventuali esigenze.
Abbiamo chiesto al mondo accademi-
co anche di valutare i profili delle lau-
ree europee esistenti e di compiere una
riflessione sulle medicine complemen-
tari: la riforma non deve consistere in
uno scontro tra discipline nella conqui-
sta di qualche ora in più per una a di-
scapito dell’altra, il corso di studi deve
essere coerente e orientato a formare
una figura professionale unica, con le
sue peculiarità. La Fofi sta svolgendo
un’opera ben conscia delle problema-
tiche legate alla formazione degli stu-
denti infatti negli ultimi 3 anni ci siamo
Numero 0 3
occupati di problemi importanti senza
dimenticare che in questa faccenda non
siamo gli unici e diretti depositari e of-
friamo comunque il nostro contributo
in maniera collaborativa».
Annarosa Racca, presidente di Fe-
derfarma, risponde così alla domanda
su come l’Università e il mondo del
lavoro debbano collaborare: «Il futuro
della categoria è legato a doppio filo
con quello dell’Università ed è quin-
di, di interesse reciproco, mantenere
un dialogo permanente e costruttivo,
condividendo percorsi di preparazione
alla professione, agevolando i miglio-
ri rapporti nella formazione continua.
All’esperto del farmaco sono sempre
più richieste doti manageriali e atten-
zione alle novità informatiche sia per
il monitoraggio delle ricette sia perché
l’informatica costituisce fonte d’infor-
mazioni per la farmacia». Non a torto
perchè dal 2009 potranno arrivare di-
rettamente in farmacia ricette in via te-
lematica spedite dal medico, richiamate
nel momento in cui il cliente le richie-
desse. «Serve un farmacista che deve
essere sempre più attento agli aspetti
fiscali della professione. L’Università
credo dovrebbe dare nozioni di tipo
informatico, manageriale, finanziario
e fiscale, ma anche cenni di psicologia
che possano permettere di avere farma-
cisti ancora più preparati all’incontro
col pubblico».
Felice Ribaldone, presidente dell’Or-
dine dei Farmacisti della provincia di
Genova, in un’intervista rilasciata al
nostro giornale, insiste sulla collabora-
zione che deve esistere tra professione
ed università:
«L’Università ha il compito di formare
dei professionisti idonei, ma spesso al
termine del corso di studi, ci si rende
conto che la preparazione teorica for-
nita è lontana dalle esigenze del lavoro
quotidiano, con lacune e disagi. Alcu-
ni corsi hanno riguardato materie non
strettamente pertinenti la professione,
4 Numero 0
altri corsi hanno insegnato materie per-
tinenti ma non aggiornate nei contenuti.
Con i cambiamenti della realtà politico-
sociale del paese e dei bisogni dei citta-
dini la nostra professione richiede una
preparazione congrua più orientata in
senso biologico-patologico a valenza
medico sanitaria, per rispondere meglio
alle esigenze dell’utenza. Inoltre il co-
stante progresso scientifico deve essere
tenuto presente nell’aggiornamento dei
contenuti didattici, con una maggiore
collaborazione con il mondo professio-
nale (ordini, sindacati, aziende farma-
ceutiche), in quanto un interscambio tra
diverse realtà può essere proficuo alla
formazione dei discenti; soprattutto per
i futuri farmacisti che lavoreranno in
farmacia, tematiche gestionali e azien-
dali (farmacoeconomia, marketing, le-
gislazione applicata, counseling) non
possono essere dimenticate nel quadro
di un corretto svolgimento della profes-
sione degli anni 2000.
Infine penso che pur esistendo il prati-
cantato, strumento formativo ufficiale,
questo debba essere più curato e sup-
portato da corsi propedeutici al suo
svolgimento, per far comprendere me-
glio le dinamiche aziendali-burocrati-
che-legislative che riguardano l’eserci-
zio farmaceutico.
Fare di un laureato un buon profes-
sionista è un compito da condividere
tra Ordine professionale e Università;
il perseguirlo, nei termini più ampi e
corretti con reciproca soddisfazione, è
un obbligo soprattutto verso le gene-
razioni future che stanno iniziando un
percorso formativo»
Alessandro Balbi, professore e presi-
de della Facoltà di Farmacia di Geno-
va, da parte sua dichiara «le disposi-
zioni del DM 270/04 ed in particolare
le linee guida del Ministero per i nuovi
ordinamenti didattici (DM 26 Luglio
2007) forniscono importanti indica-
zioni perché gli Atenei possano rea-
lizzare un’offerta formativa costruita
attorno allo studente. Punto di forza
della riforma è proprio l’adozione di
un’organizzazione della didattica fon-
data su principi di piena efficacia ed
efficienza, al fine di realizzare percorsi
formativi di qualità, privilegiando le
esigenze dell’utenza studentesca. Ed è
in quest’ottica che vanno letti gli obiet-
tivi formativi e qualificanti indicati dal
Università
Ministro dell’Università per la Classe
delle lauree magistrali in Farmacia e
Farmacia Industriale (CTF). Il centro
dell’azione prevista dal Ministro è il
farmaco, l’approfondita conoscenza
della sua attività in rapporto all’inte-
razione con le biomolecole a livello
cellulare e sistemico, le interazioni fra
farmaci e quelle tra farmaci e alimenti
che costituiscono la base della prepa-
razione del farmacista sia nei confronti
del paziente al banco attraverso il “con-
siglio” sia nei riguardi del medico.
Il coordinamento con gli Ordini pro-
fessionali ed il loro diretto coinvol-
gimento, già avviato dalla Facoltà di
Farmacia di Genova, permetterà di ve-
nire incontro alle esigenze professionali
con l’introduzione di nuove discipline
ormai essenziali (immunologia, farma-
covigilanza) e con la valorizzazione di
attività formative collaterali (attività a
scelta dello studente, attività affini ed
integrative, altre attività formative),
per introdurre elementi di moderniz-
zazione non più procrastinabili ( ge-
stione aziendale,approfondimenti delle
discipline alimentari e cosmetologiche
ecc.).»
Da recenti sondaggi il pubblico ricono-
sce nella figura del farmacista l’impor-
tanza del consiglio, in che modo la fa-
coltà prepara il laureando in farmacia
a questo aspetto della professione che
fin ora si è affinato solo dietro il banco
della farmacia?
Già oggi, la Facoltà di Farmacia di Ge-
nova offre un’ampia scelta di corsi che
permettono al laureato, oltre all’eserci-
zio delle classiche attività professionali
(preparazione della forma farmaceu-
tica, controllo dei medicinali in labo-
ratori privati e pubblici, preparazione,
controllo, immagazzinamento e distri-
buzione dei medicinali negli ospedali,
consigli nel settore dei medicinali ecc.)
anche attività che consistono nel con-
siglio di prodotti dietetici, cosmetici,
nutrizionali ed erboristici. Sono, infatti,
presenti i seguenti insegnamenti: Scien-
za dell’alimentazione e della nutrizione
umana (4 CFU; a scelta), Chimica degli
alimenti (4 CFU; curriculare), Alimenti
e Prodotti dietetici (10 CFU; Curricu-
lare), Formulazione e legislazione dei
prodotti cosmetici (10 CFU; curricula-
re), Fisiopatologia della cute (4 CFU;
curriculare), Botanica farmaceutica e
Mercurio
farmacognosia (10 CFU; curriculare)
e molti altri ancora (vedi libretto rosa).
Per quanto riguarda il campo più squisi-
tamente analitico sono presenti i corsi di
Chimica analitica clinica (4 CFU; curri-
culare), Controllo di qualità e metodo-
logia della sperimentazione (4 CFU; a
scelta), Analisi dei dati mediante stru-
menti informatici (4CFU; curriculare),
Chemiometria (4CFU; a scelta) oltre a
quelli classici di Analisi dei Medicinali
I e II che comprendono l’analisi dei me-
taboliti e l’Analisi strumentale dei far-
maci dove lo studente impara ad usare
le moderne tecniche di analisi (HPLC,
Gas-cromatografia, Massa) indispen-
sabili nei moderni laboratori di analisi.
L’offerta formativa, in ogni modo, potrà
ulteriormente essere implementata con
cenni di Medicina veterinaria (in corso
di definizione, essendo in Sede assen-
te la Facoltà di Veterinaria) e con altre
cognizioni che nasceranno dal confron-
to con le varie realtà professionali, con
l’Industria e con i curricula delle lauree
europee esistenti.
Per quanto riguarda l’Omeopatia e le
cosiddette medicine complementari?
“Nozioni di Omeopatia potrebbero
essere incluse nei corsi a carattere far-
macologico ma va sottolineato che at-
tualmente questa disciplina è interdetta
nell’ambito universitario italiano per-
ché priva di fondamento scientifico.
Per attuare e stimolare la mobilità degli
studenti attraverso i programmi Era-
smus e Leonardo vi sono stati incon-
tri con i rappresentanti delle facoltà di
Farmacia dell’Unione Europea.
Speriamo che le nostre aspettative ed i
nostri sforzi non siano vanificati da ta-
gli ai finanziamenti non mirati, e che si
abbia il coraggio di colpire laddove gli
sprechi ci sono o ci sono stati”.
Da quanto emerge dalle interviste, alla
luce di novità inderogabili e di nuove
problematiche di necessario intervento,
il desiderio di tutte le forze universita-
rie e professionali è quello di collabo-
rare creando una figura a tutto campo,
senza guerre intestine e nostalgie di
materie passate. È quindi auspicabile
una tavola rotonda alla quale gli ordini
professionali e l’università si confron-
tino tempestivamente su le riforme da
attuare.
Lorenzo Manca
 Mercurio Università Numero 0 5

L ’Associazione Italia-
na Studenti di Far-
macia nasce dall’idea
di alcuni ragazzi italia-
ni che hanno fatto della
necessità di vivere al
meglio quell’arco di
tempo contraddistinto
dallo studio universita-
rio. L’Aisf  è un’associazione nazionale che
rappresenta la maggior forza studentesca di
farmacia sul territorio; essa è finalizzata alla
formazione degli studenti della Facoltà di
Farmacia e dei giovani laureati in Farmacia,
Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e del-
le lauree non Specialistiche della Facoltà di
Farmacia. L’AISF, permette ai suoi iscritti di
incrementare le proprie conoscenze organiz-
zando giornate di studio e congressi, il più
importante dei quali è il Congresso Naziona-
le che ogni dicembre chiude l’anno di lavoro
e inaugura quello nuovo, su temi inerenti la
formazione professionale dei laureandi in
farmacia; inoltre, essendo essa in contatto
con enti pubblici e privati del settore farma-
ceutico, dà la possibilità di partecipare ad
importanti eventi con condizioni d’accesso
vantaggiose, com’è per esempio in occasione
di Cosmofarma.
L’ AISF  promuove:
• Contatti e scambi di informazioni tra gli
studenti di Farmacia italiani ed europei
• Colloqui di orientamento professionale,
facilitando l’inserimento nel mondo lavo-
rativo
• Seminari, conferenze, simposi e convegni
scientifici
• Visite ad industrie del settore farmaceutico
L’ AISF  ha rapporti con gli ordini profes-
sionali e con i più importanti Enti del pianeta
Farmacia:
FOFI (Federazione degli Ordini dei Farma-
cisti Italiani)
FederFarma (Federazione Nazionale Unita-
ria dei Titolari di Farmacia Italiani)
SIFO (Società Italiana dei Farmacisti Ospe-
dalieri)
FeNAGIFar (Federazione Nazionale Asso-
ciazione Giovani Farmacisti)
ADF (Associazione Distributori di Farmaci)
e partecipa ai più importanti congressi Na-
zionali ed Internazionali del settore farma-
ceutico.
Tutte queste iniziative arricchiscono il curri-
culum formativo dei soci grazie ad attestati
molti dei quali validi per l’attribuzione di
CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI e
favoriscono il miglioramento professionale
del futuro farmacista.
L’AISF a Genova offre ai propri soci la
possibilità di usufruire di diversi vantaggi
tra cui: un aula studio con 4 tavoli munita di
postazioni informatiche con collegamento
gratuito a internet e stampante, la possibilità
di usufruire degli appunti migliori di tutte le
discipline dei 5 anni di corso, sconti e molte
altre agevolazioni.
L’aisf è tante altre cose, ma è difficile de-
scriverle o parlarne... meglio viverle.
Matteo Salomone
(socio AISF Genova)

Annunciamo la rinascita dell’Aisf

Dopo molto tempo di inattività l’Aisf è pronta a risorgere... Da quando è nata questa associazione molti sono stati gli obbiettivi
raggiunti, alcuni veramente importanti come la summer university organizzata a genova nel 2005 che ha portato a genova più di
100 studenti provenienti da molte facoltà di farmacia europee, congressi in alcune capitali, e molti incontri per conoscersi me-
glio... Il nostro obbiettvo a partire da gennaio 2009 è quello di riprendere questa attività, perciò in collaborazione con la facoltà
organizzeremo nel nuovo anno una riunione atta a eleggere il nuovo presidente e i vari collaboatori per iniziare poi la raccolta
di adesioni da parte degli studenti. Abbiamo bisogno di voi! Presto troverete affisso nelle aule studio il giorno e il luogo dell’as-
semblea. Tutti insieme riusciremo ad raggiungere il nostro obbiettivo.

Bestiario studentesco
Durante una ripetizione del corso di Chimica Farmaceutica e tossicologica:
Docente: perchè negli insaccati vengono inseriti come conservanti i nitriti?
Studente (dopo lunga riflessione): ah si! per la presenza di ....saccaromiceti!
Durante l’esame di Chimica Farmaceutica applicata
Docente: cosa rappresenta il gruppo Eme in una proteina coniugata come l’Emoglobina?
Studente: pensa e ripensa, ma non trova  risposte alla domanda
Docente (con l’intento di aiutare lo studente): gruppo pro....gruppo pros....
Studente (colto da lampo di genio): gruppo PROSTATICO!! (invece di prostetico).
Durante l’esame di Tecnica e Legislazione dei Prodotti erboristici
Docente: cosa servono gli oleoliti vegetali?
Studente: spaesato, non trova alcuna risposta
Docente: pensi ad esempio agli oleoliti per frizioni
Studente: continua a manifestare stupore
Docente: cosa si intende per frizioni?
Studente: nessuna risposta (con espressione in viso del tipo: “ma cosa mi va a chiedere sto’ qua?..)
Docente (cercando di sdrammatizzare e nello stesso tempo aiutare..): frizioni di....macchine, camion, corriere...?
Studente:  ah certo!! scusi ma non mi veniva il termine esatto!!...
Durante un’esame di stato, il che acquisisce maggior valore:
Il Professore (con l’intento di scherzare brevemente con il candidato): mi parli della pianta organica di Farmacia
Candidato nell’esame di stato: ehm.... è una pianta a fusto perenne con foglie....
6 Numero 0
D al 20 al 24 ottobre si è svolto a Du-
brovnik, in Croazia, la quinta as-
semblea autunnale organizzata da EPSA
(Associazione Europea Studenti di Far-
macia) in collaborazione con ESCP (As-
sociazione Europea di Farmacia Clinica).
Il tema principale di questo importante
evento era: “Modelli di cura farmaceutica
e innovazioni terapeutiche”. Il program-
ma scientifico è stato molto ricco di infor-
mazioni e aggiornamenti riguardanti gli
sviluppi della pratica clinica farmaceuti-
ca. Altre tematiche trattate durante il sim-
posio sono state il morbo di Alzheimer e
ciò che il futuro può riservare per questa
malattia, la prevenzione di errori clinici,
il Lifelong Learning Programme (pro-
gramma di apprendimento permanente
o LLP), l’ IMP (progetto sulla mobilità
individuale), l’ulteriore formazione post-
laurea, l’obesità e alcuni nuovi farmaci in
commercio. Tutte le giornate sono state
accompagnate dai tradizionali workshops,
tenuti da esperti in vari settori che hanno
permesso, attraverso il confronto, la di-
scussione e il lavoro di gruppo, di trattare
argomenti come il diabete in età adole-
scenziale, gestione dello spreco del me-
dicinale, mobilità, motivazione e svilup-
po professionale, approfondimento sulle
scienze farmaceutiche e naturalmente il
ruolo di EPSA al Parlamento Europeo.
Alla fine del simposio, è stato rilasciato
Iscriviti adesso al 21° EuroMeeting della DIA a Berlino
La DIA (Drug Information Association, l’as-
sociazione sull’informazione delle droghe)
organizza un EuroMeeting a cui participeran-
no oltre 3000 professionisti di oltre 50 paesi.
Saranno riuniti insime professionisti nel cam-
po dell’industria biofarmaceutica, dell’orga-
nizzazione dei servizi di contratto, dei centri
di ricerca, dei ministri della salute, organizza-
zioni sui pazienti. La DIA europea incoraggia
attivamente la partecipazione degli studenti a
questo meeting attraverso i suoi premi accade-
mici dedicati agli studenti.
Il 21° EuroMeeting si terrà tra il 23 – 25 Mar-
zo 2009 e sarà composto da oltre 125 sessio-
ni, 240 stand e due grandi network reception.
Saranno proposte un buon numero di nuove
iniziative che saranno preziose agli studenti a
cui vi parteciperanno.
Un breve briefing giornaliero per gli studenti
Delle guide che avranno il compito di far in-
Università
News da Dubrovnik:
Cronaca del simposio
un attestato di partecipazione e l’assegna-
zione di 2 punti validi per il consegui-
mento del programma di apprendimento
permanente (LLP), un vero e proprio
certificato riconosciuto dall’Unione EU-
ROPEA, università e industrie. Questo
rilevante certificato viene rilasciato dopo
il raggiungimento di 5 punti.
Gran parte dell’ evento è stato pianificato
da EPSA, la quale si è impegnata a invita-
re rappresentanti di famose industrie far-
maceutiche, relatori dell’ EMEA (agenzia
europea per i medicinali) e studenti asso-
ciati all’ ESCP e EPSA. Erano presenti
120 partecipanti, provenienti da 19 diver-
se nazioni, con un età compresa tra i 19 e
i 29 anni. Inoltre EPSA si è presa cura di
tutti i problemi logistici (trasporto verso
e da ogni luogo) e di accomodazione. Gli
studenti partecipanti erano tutti alloggiati
in albergo con pensione completa, si sono
anche organizzati parties con open bar,
contrare gli studenti con i professionisti che
attenderanno al meeting.
Una reception speciale per gli studenti e i neo-
laureati
Opzione 1: diventa uno studente standista
all’EuroMeeting. Gli studenti a tempo pieno,
residenti o persone che parteciperanno all’Eu-
roMeeting sono incoraggiate a presentare un
estratto da presentare alla commissione degli
stand che se verrà accettato potrà essere pre-
sentato all’EuroMeeting. Saranno accettati un
massimo di 20 persone.
I benefici per coloro che saranno selezionati
sono: biglietto aereo per Berlino - 3 notti in
hotel - Registrazione gratuita all’EuroMee-
ting. Gli estratti che verrano accettati saran-
no pubbliccati sulla rivista Drug Information
Journal all’inizio del 2009.
Un totale di 1800 EURO sarà a disposizione
per i vincitori.
Mercurio
una cena di gala e una visita guidata di
Dubrovnik.
Questi eventi consentono l’incontro, lo
scambio di esperienze, conoscenze e idee
tra studenti di farmacia e scienze farma-
ceutiche provenienti da ben 29 diverse
nazioni (vi ricordo che nella primavera
2008 si sono contati ben 120 mila iscrit-
ti!). Simposi come questo permettono la
partecipazione a workshop e offrono a
EPSA la possibilità di capire cosa stà a
cuore a noi studenti, i nostri problemi e le
nostre aspettative. Le nostre idee verran-
no prese in considerazione da questa as-
sociazione e se valide di argomentazione
saranno anche portate a livello europeo.
Bisogna anche ricordare che eventi or-
ganizzati da EPSA e ECPS forniscono ai
relativi partecipanti un esperienza inter-
nazionale, certamente divertente,essendo
accompagnate da feste e serate organiz-
zare, favorendo scambi culturali.
Purtroppo però, bisogna constatare che
la presenza da parte degli studenti italia-
ni a questi congressi non è molto elevata,
pertanto vi invito a visitare i siti di EPSA
(www.epsa-online.org) e del prossimo
evento che si terrà a Reims,in Francia nel
aprile 2009, sempre organizzato da questa
associazione (www.epsa-congress2009.
com) con l’augurio di una vostra futura
partecipazione.
Carlo Grisolia
Per maggiori informazioni: www.diahome.org
Opzione 2:   Registrati e potresti avere una
riduzione di 100 euro sulla tassa di registra-
zione.
La DIA europea offre 100 euro di riduzione
sulla tassa di registrazione per gli studen-
ti a tempo pieno che vogliono partecipare
all’EuroMeeting di Berlino. Per registrarsi a
questa speciale riduzione (le registrazioni on-
line non sono possibili), per favore contattare la
DIA Europe Customer Service (servizio clienti
della DIA europea) al +41 61 225 51 51 dal lu-
nedì al venerdì tra le 08:00 e le 17:00 o manda-
re una email a diaeurope@diaeurope.org.
Per maggiori informazioni potete chiedere a
Maureen McGahan a maureen.mcgahan@
diaeurope.org o chiamare il +41 61 225 5160
o andando al sito to www.diahone.org
traduzione a cura di Angelo Cho
Mercurio Università Numero 0 7

In Europa con Erasmus un’esperienza

umana ricca e indimenticabile
I l programma LLP- Erasmus vi permet-
te di trascorrere un periodo di studio
compreso fra i tre e i dodici mesi in di-
verse università europee convenzionate;
presso la Facoltà di Farmacia della sede
straniera potrete seguire corsi e sostene-
re esami, che verranno riconosciuti nella
vostra carriera universitaria, oppure po-
trete preparare una tesi di laurea a ca-
rattere sperimentale, o ancora effettuare
”stages” e svolgere il tirocinio di pratica
professionale.
Sfruttando questa opportunità entrerete
in contatto con uno stile di vita e un siste-
ma educativo differenti; un’esperienza di
studio all’estero valorizzerà sicuramente
il vostro curriculum e avrete inoltre l’op-
portunità di conoscere la lingua e la cul-
tura di un altro paese, di cui potrete nel
tempo libero visitare le città d’arte e le
bellezze naturali.
Il Manifesto delle borse di mobilità Era-
smus per il prossimo anno accademico
2009-10, di cui vi allego una bozza, sarà
prossimamente pubblicato sul sito web
d’Ateneo e verrà affisso presso tutte le
strutture didattiche.
Se siete interessati, vi invito a contat-
tarmi personalmente per chiarimenti e
spiegazioni, e vi suggerisco di parteci-
pare alla giornata informativa “Erasmus
day” che, come ogni anno la Facoltà or-
ganizzerà in collaborazione con l’Ufficio
mobilità internazionale dell’Ateneo, per
fornirvi ogni delucidazione su requisiti,
procedure, documenti, scadenze, benefi-
ci ecc.
Infine, se siete veramente convinti, ricor-
datevi di compilare online e poi conse-
gnare allo Sportello dello studente l’ap-
posito modulo di candidatura, entro il
termine previsto.
Sia l’Unione Europea sia l’Università di
Genova stanziano dei fondi come parzia-
le contributo alle spese per la permanenza
all’estero; le selezioni per l’attribuzione
delle borse di studio Erasmus avverran-
no sulla base del curriculum degli studi,
delle conoscenze linguistiche e delle mo-
tivazioni personali.
Silvio Palmero
Referente Erasmus
Delegato Commissione
Mobilità Studenti - Facoltà di Farmacia

In ANTEPRIMA per Mercurio:

Facoltà di Farmacia Borse Mobilità LLP/ERASMUS anno accademico 2009-2010

n. mesi x
Stato n. posti Università straniera Referente Disciplina
borsa

Francia 1 6 Université Montpellier I Silvio Palmero Farmacia

Francia 1 6 Université “Claude Bernard”, Lyon 1 Silvio Palmero Farmacia

Francia 1 6 Université de la Mediterranée, Marseille II Silvio Palmero Farmacia

Francia 2 6 Université Paris Descartes Silvio Palmero Farmacia

Francia 1 6 Université “Victor Segalen”, Bordeaux 2 Silvio Palmero Farmacia

Francia 1 6 Université “Paul Sabatier”, Toulouse III Silvio Palmero Farmacia

Spagna 2 10 Universitat de Barcelona Silvio Palmero Farmacia

Spagna 2 9 Universidad Complutense de Madrid Silvio Palmero Farmacia

Spagna 2 10 Universidad San Pablo - CEU, Madrid Silvio Palmero Farmacia

Spagna 1 10 Universidad de Sevilla Silvio Palmero Farmacia

Spagna 2 10 Universitat de Valencia Silvio Palmero Farmacia

Portogallo 2 10 Instituto Superior de Ciências da Saúde Silvio Palmero Farmacia

8 Numero 0 Università Mercurio

Ecco la risposta del gruppo di facebook all’annosa domanda

Perché??
CTF
1 Essere un gradino superiore ai farmacisti
2 Avere conoscenze approfondite di chimica far-
maceutica
3 Avere conoscenze approfondite di tecnologia
farmaceutica
4 Avere conoscenze in chimica degli alimenti
5 Avere conoscenze in chimica dei prodotti co-
smetici
6 Avere una prospettiva di lavoro pari all’80%
7 Avere un approccio diretto con le tecniche di
analisi chimica
8 Avere un approccio diretto con gli animali dello
stabulario in sezione farmacologia
9 Inoltre definisco ctf come un corso multi disci-
plinare in quanto porta lo studente ad avere
conoscenze molto approfondite anche sulle
materie biologiche
10 Essere laureato!
Farmacia
1 Per non essere un topo di laboratorio come
quelli di CTF
2 Per sapere che il succo di pompelmo inibisce il
citocromo p450!!!
3 Perchè mio babbo ha una farmacia e quindi chi
me lo fa fare di iscrivermi a CTF
4 Perchè in fin dei conti cambia poco
5 Perchè posso dire sono un Farmacista invece
di dire sono un laureato in scienze e tecnolo-
gie farmaceutiche
6 Perchè se voglio fare Marketing in un’indu-
stria farmaceutica non mi serve a niente ave-
re fatto CTF invece che farmacia
7 Perchè se voglio lavorare in un’industria far-
maceutica nel campo regolatorio o legislativo
non mi serve a niente avere fatto CTF invece
di farmacia.
8 Perchè se voglio lavorare in farmacia non mi
serve a niente avere fatto CTF invece di far-
macia.
9 Perchè l’unica cosa che CTF ti dà in più di far-
macia è la faccia da secchione.
10 Perchè è il rapporto umano che conta, e la chi-
mica in questo campo fa poca strada.

Sportello dello studente

Si ricordano agli studenti alcune importanti scadenze:
• per chi dovesse presentare l’Assegnazione Tesi, si ricorda che, per vedersela assegnata a Gennaio
2009, sarà necessario presentare l’apposito modulo (corredato dall’Autocertificazione degli esami)
entro la chiusura per le feste di Natale del Di.C.T.F.A .
• chi volesse laurearsi a marzo 2009, deve presentare la domanda di laurea, con la ricevuta di compila-
zione del Questionario AlmaLaurea, entro Natale (la data ufficiale verrà stabilita quando il DiC.T.F.A.
stabilirà la chiusura natalizia)
 Mercurio
Iniziativa recupero tappi
F orse non tutti si sono accorti che nelle
nostre aule studio, sono stati inseriti
dei raccoglitori per tappi di plastica, volti a
finanziare progetti idrici in zone dell’Afri-
ca che ancor oggi sono sprovviste di pozzi
per la raccolta dell’acqua.
Da dove arriva quest’iniziativa promossa
dal nostro tecnico di laboratorio Osvaldo:
La raccolta dei tappi di plastica è nata da
un’iniziativa della Caritas Diocesana di
Livorno, in collaborazione con la ditta
Galletti Ecoservice, impegnata nella rac-
colta e trasporto di rifiuti speciali e nel ri-
ciclaggio e stoccaggio di materiali plastici.
Dal 2003 l’iniziativa ha come obiettivo
il sostegno ai progetti di approvvigiona-
mento idrico che la nostra associazione
porta avanti nella Regione di Dodoma in
Tanzania.
Il grande successo dell’iniziativa sta nel
fatto che tutti possono partecipare, avendo
ogni giorno a che fare con bottiglie e conte-
nitori di plastica, non è un compito gravo-
Sbadiglia che ti passa…
I n media una persona sbadiglia circa 220
mila volte nella vita, con una media di 7-8
volte nell’arco della giornata, tuttavia, sebbe-
ne tutti sbadiglino, non sì è ancora capito con
chiarezza la causa di questo riflesso involon-
tario.
Lo sbadiglio è un atto comune a uomini ed
animali: anche cani gatti, topi, pesci serpenti
e uccelli hanno la capacità di sbadigliare.
Per quanto riguarda gli esseri umani è stato
dimostrato, inoltre, che già dalla undicesima
settimana di gestazione i feti manifestano
delle contrazioni della bocca accompagnate
dall’abbassamento della lingua che durano
pochi secondi, che possono essere considera-
te una sorta di sbadigli primordiali.
Già nel 1941 uno studioso tedesco aveva indi-
viduato quattro categorie di sbadiglio:
Sbadiglio di fatica accompagnato da variazio-
ni di gas a livello polmonare
Sbadiglio del risveglio che facilita la respira-
zione
Sbadiglio di fame associato a contrazioni del-
la muscolatura addominale
Sbadiglio psichico che indica stati psichici
come la noia ed è seguito da una riduzione
della frequenza cardiaca.
Fino a qualche tempo fa, era diffusa la teoria
per cui lo sbadiglio era considerato un mec-
canismo destinato a mantenere attivo e vigile
l’organismo, assicurando una maggiore ossi-
genazione polmonare ed impedendo ai bron-
Università
so e difficile raccoglierne i rispettivi tappi.
Cosa occorre? La memoria: dobbiamo ri-
cordarci ogni volta che gettiamo un conte-
nitore di togliere il tappo (se è in plastica
PE) e conservarlo.
Un gesto così semplice può rappresenta-
re una via per il miglioramento di vita in
molti villaggi della Tanzania, completa-
mente sprovvisti di acqua potabile.
chioli di stringersi eccessivamente, premendo
gli uni contro gli altri. Sempre secondo questa
teoria lo sbadiglio servirebbe inoltre a man-
tenere i muscoli all’erta prima di uno sforzo:
questo spiega perché musicisti ed atleti sono
spesso colpiti da “attacchi di sbadigli” prima
dei concerti o delle gare.
Secondo un’altra teoria, si sbadiglia di più
quando ci si trova da alta quota, in quanto è
necessario assicurare un maggiore apporto di
ossigeno in un luogo in cui l’atmosfera è più
rarefatta, ma anche in luoghi affollati o men-
tre facciamo uno sforzo fisico intenso.
Robert Provine, neuro scienziato e psicologo
dell’Università del Maryland, pubblicò una
ricerca che dimostrava che la presenza della
CO2 dell’aria non era correlabile con la fre-
quenza degli sbadigli.
Oggi una nuova ricerca offre una nuova inter-
pretazione: sbadigliare permetterebbe infatti
di attivare un meccanismo di raffreddamen-
to del cervello che entra in azione in caso di
sforzo - psichico intenso, proprio come avvie-
ne nelle automobili quando, al raggiungimen-
to di una temperatura eccessiva interviene la
ventola.
Gli scienziati che studiano questo fenomeno
hanno eseguito un test.
Il test ha dimostrato che il 50% dei sogget-
ti che avevano respirato normalmente o con
la bocca soltanto si è fatto contagiare dagli
sbadigli dei filmati. Ciò non è accaduto ai
Numero 0 9
Già moltissime persone hanno deciso di
aderire a questo progetto. I promotori
sono rappresentati da diverse realtà: pri-
vati cittadini, amministrazioni comunali e
provinciali, aziende di raccolta dei rifiuti,
associazioni, scuole, esercizi commercia-
li, ecc. È un’azione che ha un valore eco-
logico e di salvaguardia ambientale e
stimola, a una sempre maggiore attenzio-
ne verso il riciclaggio. E’ inoltre un gesto
che ha un grande valore di solidarietà.
In Italia la raccolta dei tappi viene rea-
lizzata prevalentemente in Toscana ed è
coordinata da organizzazioni religiose, la
Caritas o le Confraternite di Misericordia.
La rete più estesa è gestita dalla Caritas di
Livorno che da due anni raccoglie tappi in
città e in molti comuni della provincia e li
ricicla grazie a un accordo con una società
specializzata.
Gli obiettivi da raggiungere sono molti:
RICICLIAMO!
Un consiglio di Mercurio
soggetti che respiravano solo con il naso e a
quelli che tenevano sulla fronte la compressa
fredda poiché i vasi sanguigni che attraversa-
no il naso fanno parte del sistema di raffred-
damento del nostro cervello, per cui respirare
con il naso o raffreddare la fronte abbassa la
temperatura del sangue che arrivato al cervel-
lo ha una temperatura non troppo elevata e per
questo motivo evita che si attivi quel sistema
di raffreddamento che porta allo sbadiglio.
A sentir parlare di sbadigli o solo vedere
un’altra persona farlo, provoca in noi la ri-
produzione del medesimo gesto, questo av-
viene perché lo sbadiglio appartiene a quella
categoria di comportamenti che in psicologia
sono detti di “imitazione immediata”, cioè
comportamenti che portano il soggetto a ri-
produrre automaticamente il comportamento
osservato in un altro soggetto.
Ancora oggi molti mammiferi utilizzano lo
sbadiglio per sincronizzare cicli sonno-veglia
della comunità, in particolare lo sbadiglio del
maschio dominante può indicare al branco
che è ora di dormire.
Per quanto riguarda noi esseri umani, lo sba-
diglio può essere un modo inconscio di sfo-
gare noia o rabbia repressa. In pratica quando
non vogliamo o non riusciamo a sbilanciarci
è il nostro corpo che lo fa per noi, ciò spiega
perché tendiamo a nascondere lo sbadiglio:
capiamo il significato e lo controlliamo, o al-
meno ci proviamo.
Francesca Marsano
10 Numero 0 Università Mercurio

Notizie dal CSB di Farmacia

a cura di Michela Fierro e Violante Notarnicola

INFORMAZIONI GENERALI
• Indirizzo: viale Benedetto XV, 3 (I piano) - C.A.P 16132
• Telefono direzione: 010-3538375       
• Telefono amministrazione: 010-3538337       
• Telefono sala lettura/prestito: 010-3538327       
• Fax: 010-3538358
• E-mail: csbfar@unige.it
• Posti in sala lettura: 45

CHI SIAMO
Staff: Michela Fierro. Servizi di Biblioteca, Violante Notarnicola. Direzione, Cinzia Latini Amministrazione
e Servizi integrati di biblioteca
Comitato Tecnico Scientifico (2008-2011): Prof. Alessandro Balbi, Prof. Giambattista Bonanno (Presidente),
Prof. Gabriele Caviglioli, Dr.ssa Michela Fierro, Dr.ssa Violante Notarnicola (Direttore), Prof. Anna Pittaluga,
Sig.na Camilla Zambelli (2007/10).

ORARIO della Sala Studio

Si ricorda che la sala studio è a disposizione degli utenti con gli stessi orari di apertura del Dipartimento di
Scienze Farmaceutiche.
Nella sala studio è possibile studiare con i propri testi e connettersi via wireless con pc personali.

ORARIO PER L’EROGAZIONE DEI SERVIZI

Grazie alla collaborazione degli studenti 150 ore (ex art. 13 L. 390/91) assegnati al CSB di Farmacia, al Centro Servizi della Facoltà
e al Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, l’erogazione dei servizi fino al 31 dicembre 2008 avverrà con il seguente orario:
mattino. LU-VE dalle ore 9: alle ore 12:30
pomeriggio LU-GIO dalle ore 14: alle ore 17:30

SERVIZI EROGATI
Reference (prima informazione), consultazione, prestito locale, prestito interbibliotecario, servizio di fotocopie, fornitura di docu-
menti (Document Delivery), accesso a banche dati on line.
- Postazioni informatiche
Sono attive n. 7 postazioni informatiche (internet) tutorate
Sono in progress i lavori per realizzare 4 postazioni informatiche per l’utilizzo di computer personali
- Connessione wireless attiva da Ottobre 2008.

QUESTIONARIO (rilevazione maggio settembre 2008)

Indirizzato agli utenti della sala studio/consultazione/prestito del CSB di Farmacia è servito a raccogliere la valutazione complessiva
dei servizi erogati. La compilazione del questionario ha contribuito ad ampliare e a migliorare l’organizzazione dei servizi offerti.
Hanno risposto al questionario n.12 studenti

Facoltà di farmacia CTF 7

Facoltà di farmacia FAR 1
Facoltà Scienze MFN SC. AMBIENTALI 2
Facoltà altre 2

Nella tabella seguente sono riassunte in dettaglio le valutazioni che gli studenti hanno espresso nelle 12 schede compi-
late relativamente ai servizi erogati:
Mercurio Università Numero 0 11
E’ stato richiesto agli utenti di segnalare tra i 12 servizi elencati i 5 servizi ritenuti più importanti.
I questionari hanno dato il seguente risultato:
- Adeguatezza dell’orario di apertura della sala studio ( n. 6 segnalazioni).
- Il servizio di prestito di libri di testo e relativo rinnovo (n. 6 segnalazioni).
- Il servizio fotocopie e stampa (n. 5 segnalazioni)
- Postazioni informatiche CSB (n. 5 segnalazioni)
- Postazioni informatiche PC propri (n.3 segnalazioni)
- Pulizia e confort dei locali (n. 5 segnalazioni)
- Consultazione (n.1 segnalazione)
Questi sono stati i suggerimenti e le richieste particolari:
la richiesta di apertura della sala anche il venerdì pomeriggio;
la possibilità di estensione del prestito: 1 settimana con rinnovo è considerata limitante;
la possibilità di connettersi via wireless con Pc personali. Spesso i Pc non funzionano e quindi sarebbe più utile una rete wireless.
Riguardo al confort emerge la richiesta di migliorare la climatizzazione della sala in particolare per la stagione estiva.
Alcuni studenti hanno evidenziato la loro soddisfazione riguardo al servizio reso al bancone dai colleghi 150 ore.
Si ricorda che il modulo è sempre a disposizione sul bancone; periodicamente vengono effettuate le rilevazioni.
Partecipate numerosi: e’ anche nel vostro interesse!

@ alla tua biblioteca - strumenti per l’uso 1

La SALA STUDIO è lo spazio a piano terra dove potete studiare con libri propri, lavorare con i vostri pc e connettervi via wireless negli orari
di apertura del Dipartimento.
Negli orari in cui è presente il personale al bancone vengono erogati i servizi di biblioteca.
Inoltre vi potete rivolgere allo staff del CSB che si trova al 1° piano stanza n.30.
Vuoi cercare i libri di testo consigliati dai docenti per gli esami (Bibliografia) e inseriti sul Web?
Puoi trovarli all’indirizzo: www.farmacia.unige.it.
Clicca su Attività formative,
Insegnamenti ufficiali - programmi
Lista dei corsi di Laurea
Scegli il corso e poi l’esame e in fondo al programma ,se presente, è riportata la bibliografia..
Vuoi sapere in quale biblioteca puoi trovare i libri di testo che ti servono?
Consulta il Catalogo all’indirizzo: www.sba.unige.it
Clicca su Catalogo unificato
Clicca su Entra
Puoi scegliere tra i vari tipi di ricerca: ad esempio Ricerca per scorrimento, poi scrivi il titolo del libro che cerchi (o l’autore o il soggetto).
Se ti serve in prestito clicca su Copie per biblioteca, scegli tra le biblioteche che lo possiedono e vedrai quante copie sono disponibili e il loro
periodo di prestabilità (per Farmacia una settimana o il weekend/ dalla chiusura all’apertura).
Eventualmente puoi prenotare e rinnovare il prestito anche telefonicamente.
Si ricorda che puoi esprimere i tuoi “desiderata” per l’acquisizione di libri nel modulo presente al bancone.
12 Numero 0
Farmaci nello sport
L ’uso di farmaci per migliorare le
prestazioni fisiche sta crescendo
non solo tra gli atleti professionisti e
culturisti, ma anche tra sportivi ama-
toriali. Vediamo di parlare dei benefi-
ci reali e, soprattutto, dei rischi per la
salute che una scelta spesso inconsa-
pevole comporta.
Steroidi e anabolizzanti
Chimicamente correlati al testostero-
ne, sono stati sviluppati per favorire
la sintesi proteica nei pazienti debili-
tati. Alcuni sono attivi per via orale;
altri devono essere somministrati per
via parenterale (nandrolone decano-
ato, testoterone enantonato). Assun-
to a dosi sovrafisiologiche a quelle
raccomandate per l’ipogonadismo
maschile, per diverse settimane, as-
sociato a una dieta adeguata e ad un
mirato programma di allenamento, il
testosterone aumenta la massa magra,
il volume e la forza muscolare. I cul-
turisti a volte usano dosi ancora più
alte per poter sostenere duri carichi di
lavoro. Il trattamento prevede cicli di
6-12 settimane, seguiti da periodi di
mantenimento per ridurre la compar-
sa di effetti indesiderati. Gli anaboliz-
zanti possono causare una varietà di
effetti avversi di tipo muscolo-sche-
letrico, endocrino, metabolico, car-
diovascolare e cosmetico, molti dei
quali dose-dipendenti. Determinano
difetti nella struttura del connettivo
che predispongono a rotture di ten-
dini sottosforzo e nei giovani sotto i
20 anni, causano saldatura prematura
delle epifisi con blocco permanente
dell’accrescimento. Aumentano gli
enzimi epatici che possono provoca-
re ittero colestatico e pelosi epatica
(degenerazioni cistica emorragica);
il rischio di tossicità epatica è massi-
mo con l’assunzione di steroidi orali
alchilati in posizione C-17α, come
il metiltestosterone e lo stanozolo-
lo. Sia negli uomini che nelle donne
provocano untuosità delle cute e dei
capelli e acne (acne cistica sul volto
e sulla schiena). Nel maschio gli ana-
bolizzanti sopprimono la secrezione
Scienza
di gonadotropine ipofisarie, ridu-
cendo la spermatogenesi e la fertili-
tà; l’uso prolungato provoca atrofia
dei testicoli e ipertrofia prostatica.
La conversione degli anabolizzanti
in estrogeni può indurre la compar-
sa di ginecomastia (evitabile a detta
di alcuni assumendo antiestrogeni
come il tamoxifene). Nelle femmine,
causano disordini mestruali, atrofia
mammaria con visibile virilizzazio-
ne e aumento della libido. Gli effetti
virilizzanti come l’irsutismo, le cal-
vizie, l’ingrossamento del clitoride e
l’approfondimento della voce, sono
irreversibili. Aumentano il coleste-
rolo LDL diminuendo quello HDL;
ad alte dosi aumentano il processo di
emostasi, aumentando l’ematocrito
col rischio di aggregazione piastri-
nica e la comparsa di eventi trombo-
tici. Numerose sono le segnalazioni
di danno cardiaco grave, infarto e
morte improvvisa di giovani atleti e
culturisti che facevano uso cronico
di anabolizzanti ad alte dosi. Gli ana-
bolizzanti aumentano l’irritabilità,
l’aggressività e gli impulsi distruttivi
o autolesionisti. Per quanto riguarda
gli effetti psicologici questi tendono
a scomparire alla sospensione, anche
se in condizione di dipendenza si la-
menta stanchezza, anoressia, cefalea
e depressione.
Ormone della crescita
Il Gh regola la composizione cor-
porea attraverso meccanismi di tipo
anabolizzante e lipolitico. Viene usa-
to (per via sottocutanea) con la con-
vinzione di aumentare il volume e
la forza muscolare, ridurre il grasso
corporeo,incrementando la resistenza
alla fatica e rinforzando tendini ,ac-
celerandone la guarigione dopo un
trauma. Studi controllati con placebo
hanno dimostrato che dosi sovrafi-
siologiche di GH, abbinate all’al-
lenamento intenso, non sono state
in grado di aumentare la massa, la
sintesi proteica in misura superiore a
quanto ottenuto col solo allenamen-
to intenso. Solo il GH ricombinante
Mercurio
è sicuro, quello umano è bandito per
rischio di trasmissione del morbo di
Creutzfeld-Jakob (“mucca pazza”).
Gli effetti dell’uso cronico di dosi
sovra fisiologiche di GH non sono
tutt’ora noti, probabilmente sono si-
mili a quelli prodotti da un eccesso
di GH(acromegalia), il che comporta
modificazioni scheletriche e iperpla-
sia tissutale con un aumentato rischio
di ipertensione, cardiopatie, ictus,
diabete, osteoartrosi, cancro colon
rettale e morte prematura.
Insulina
“L’ormone dell’abbondanza” di-
minuisce la degradazione proteica
svolgendo un effetto anabolizzante
indiretto che viene usato per aumen-
tare la massa muscolare e i depositi
di glicogeno. Gli schemi più seguiti
prevedono la somministrazione due
volte al die di 10U di insulina rapida,
o 20-40 minuti dopo ogni sessione
di allenamento, abbinato a una dieta
ricca di carboidrati e proteine. La sua
somministrazione ad alti dosaggi e in
casi non patologici fa aumentare no-
tevolmente il rischio di ipoglicemia;
poco si sa sugli effetti indesiderati a
lungo termine, né se l’insulina, spes-
so associata agli anabolizzanti per
controbilanciare la tendenza alla for-
mazione di grasso, aumenti i rischi
cardiaci.
Eritropoietina
L’eritropoietina stimola la produzio-
ne di globuli rossi dal midollo osseo,
aumentando l’ematocrito e la concen-
trazione dell’emoglobina nel sangue.
L’aumentata cessione di ossigeno ai
tessuti migliora la prestazione sporti-
va e la resistenza fisica alla fatica in
maniera analoga a quanto ottenibile
con allenamento in altura o alla rein-
fusione di sangue predepositato, noto
come “doping ematico”. Gli atleti
maggiormente coinvolti sono impe-
gnati in sforzi prolungati come cicli-
smo e sci di fondo. L’EPO aumenta la
viscosità ematica causando cefalea,
dolore articolare, aumento della pres-
Mercurio
sione, encefalopatia, convulsioni ed
eventi trombotici, compreso l’ictus e
l’infarto. Quando l’ematocrito supera
il 50-55% e in caso di disidratazione
il rischio è massimo.
Stimolanti centrali
Le amfetamine, la cocaina e l’efedri-
na, vengono assunte per migliorare le
prestazioni psicomotorie, ridurre la
fatica e il peso corporeo. In atleti im-
pegnati in gare di durata, le amfeta-
mine hanno provocato più morti per
aritmia, infarto e colpo di calore che
qualsiasi altra sostanza dopante. Pro-
vocano inoltre: irritabilità, insonnia,
cefalea, vertigini, ansia, vasocostri-
zione, tachicardia e in caso di sovra-
dosaggio studi hanno notato aumento
della pressione arteriosa, palpitazio-
ni, agitazione e delirio.
L’uso prolungato può portare a di-
pendenza e a gravi reazioni avverse
di tipo psichiatrico. La cocaina può
causare convulsioni, infarto e ictus,
ed è stata anch’essa implicata in de-
cessi di atleti.
Clenbuterolo
E’ un β2stimolante orale a lunga du-
rata d’azione, disponibile in alcuni
paesi europei. Tra i culturisti, assun-
to a dosi più alte di quelle usate per
l’asma, ha fama, basata su studi com-
piuti su animali, di farmaco anabo-
lizzante “brucia-grassi”, privo degli
effetti indesiderati degli anabolizzan-
ti. Gli effetti indesiderati sono quelli
tipici dei β2-stimolanti (es. tremori,
cefalea, tachicardia).
Integratori alimentari
La creatina è un derivato degli ami-
noacidi glicina, arginina e metionina,
in parte sintetizzata da fegato, reni,
pancreas e in parte introdotto con ali-
menti (carne e pesce). Il 95% è im-
magazzinata nei muscoli scheletrici,
il restante 5% viene distribuito tra
cuore, cervello e testicoli. Della cre-
atina stoccata nei muscoli scheletrici,
il 40% è in forma libera e il 60% in
forma fosforilata. Quest’ultima for-
ma costituisce il substrato di base per
la conversione dell’adenosina difo-
sfato (ADP) in adenosina trifosfato
(ATP), necessaria alla contrazione
Scienza
muscolare. L’apporto supplementare
di creatina, aumentandone la concen-
trazione muscolare, dovrebbe tradur-
si in una più rapida rigenerazione di
ATP e un innalzamento della soglia
di affaticamento dei muscoli, mi-
gliorandone la performace. I risultati
degli studi sono contradditori: alcuni
ne indicano l’utilità in quelle attività
sportive descritte da sforzi intensi e
brevi, ripetuti nel tempo, altri non ne
confermano il dato. Le informazioni
sulla sicurezza sono scarse; gli eventi
avversi sembrano modesti (aumento
di peso, crampi muscolari, disturbi
gastrointestinali), ma gli effetti a lun-
go termine, sulla funzione renale ed
epatica, non sono noti. La normativa
italiana sancisce un limite di assun-
zione di 3gr/die nella popolazione ge-
nerale e 6 gr/die per atleti sottoposti
ad allenamenti di forza e sprint, per
2 settimane (onde non sopprimere la
sintesi endogena).
L’uso degli amminoacidi a catena
ramificata (BCAA, Branched Chain
Amino Acids) nella pratica sportiva
ha avuto inizio negli anni ’80, quan-
do è stata avanzata l’ipotesi che i
BCAA (leucina, isoleucina e valina)
fossero in grado di favorire la ripre-
sa dopo l’esercizio fisico. Agli am-
minoacidi ramificati si attribuisce la
capacità di rallentare la sensazione di
fatica cosiddetta “centrale”(non deri-
vante dai muscoli ma dal SNC) in se-
guito a esercizio fisico prolungato; la
Numero 0 13
fatica centrale è stata associata a un
aumento dei livelli cerebrali di sero-
tonina, dovuto a un maggior passag-
gio di triptofano libero attraverso la
barriera ematoencefalica. Poiché gli
aminoacidi ramificati e il triptofano
competono per lo stesso tipo di tra-
sporto, si ritiene che l’intergrazione
dei primi potrebbe impedire il calo
dei livelli di BCAA nel plasma, osta-
colare l’accesso di triptofano libero
al cervello e rendere, così, meno pro-
babile l’insorgere della fatica dovuta
all’abbondanza di serotonina cerebra-
le. Altro vantaggio, non meno impor-
tante, consisterebbe nella capacità di
ridurre la degradazione delle proteine
durante lo sforzo fisico, aumentare la
massa magra e favorire la produzio-
ne di energia. A differenza degli altri
aminoacidi, i BCAA vengono ossida-
ti dalle cellule muscolari per fornire
energia alla cellule preposte alla for-
mazione di ATP e fosfocreatina.
Il deidroepiandrosterone (DHEA) è
un precursore surrenalico degli an-
drogeni e degli estrogeni. L’integra-
tore è prodotto da una pianta: lo yam
selvatico messicano. Non è dimostra-
to che alle dosi usualmente impiegate
(100mg/die) il DHEA sia in grado di
aumentare la massa muscolare e mi-
gliorare le prestazioni fisiche; mentre
i rischi per sovradosaggio e uso pro-
lungato sono in parte assimilabili a
quelli degli steroidi anabolizzanti.
Lorenzo Manca
14 Numero 0
Fisica natalizia
Pensavo...
...nessuna specie conosciuta di ren-
ne può volare. Ma vi sono 300.000
specie di organismi viventi che
devono ancora essere classificati
e, benché la maggior parte di essi
siano insetti o batteri, non si può
escludere completamente la possi-
bilità che possano esistere renne
in grado di volare, che solo babbo
Natale sembra aver visto.
Nel mondo vi sono circa 2miliardi di
ragazzi (sotto i 18anni), dato che
(sembra che) Babbo natale non vi-
siti ragazzi musulmani, indù, ebrei
e buddisti, il lavoro si riduce for-
tunatamente a 19% del totale- 378
milioni stimati. Ad una media cen-
sita di 4,1 persone per abitazione,
le case da visitare sono 91,8 milio-
ni. Si presume che vi sia almeno un
«bravo ragazzo» che babbo natale
deve visitare per casa.
Ammesso che Babbo Natale come
sembra logico, viaggi da Est ver-
so Ovest, ha ben 31ore disponibili
per il suo lavoro. Questo comporta
822,6 visite PER SECONDO.
Qui viene il bello: dato che il viaggio
è lungo e ci vuole tempo, supponia-
mo che, in 1/1000 di secondo, Bab-
bo natale, muovendosi a velocità
supersonica,riesca a parcheggiare,
saltar fuori dalla slitta, scende-
re per il camino, riempire le cal-
ze, mettere i regali sotto l’albero,
mangiare qualsiasi cosa sia stata
lasciata, RISALIRE per il camino,
balzare nuovamente sulla slitta e
dirigersi alla casa successiva.
Nemmeno il più veloce degli uomi-
ni riuscirebbe a fare una di queste
azioni in questo minuscolo lasso di
tempo, figuriamoci poi Babbo Nata-
le (che non è certo famoso per la
sua agilità) a farle tutte e di segui-
to!
Dando per scontato che queste
91,8 milioni di case siano distri-
buite omogeneamente sulla crosta
terrestre (cosa che sappiamo non
vera, ma per semplicità di calcolo
assumiamo come vera), la media è
Scienza
di 0,78 miglia per casa (1,154km),
e il viaggio totale è di 75,5 milioni
di miglia (112 milioni di km), senza
contare le fermate per fare quello
che ognuno di noi fa almeno una vol-
ta al giorno, per il cibo e contando
che Babbo Natale rimanga sveglio
per 31 ore lavorando al massimo.
Questo implica che la slitta di Bab-
bo Natale si muova a circa 650 mi-
glia al secondo (962 km/s), 3000
volte la velocità del suono.
A titolo indicativo, il più veloce
veicolo dell’uomo, la sonda spaziale
Ulisse, viaggia alla «misera» veloci-
tà di 27,4 miglia/sec (40,5 km/s)
Sempre che le misteriose renne
volanti possano raggiungere tale
velocità (una renna normale può
raggiungere al massimo le 15 mi-
glia l’ora_22km/h); il carico che la
slitta assume è un altro elemento
molto interessante. Assunto che
ogni ragazzo non riceva nulla di
più di un lego medio (2 libbre, cir-
ca 900grammi) la slitta trasporta
340.200.000g, senza contare Bab-
bo Natale stesso, che è sempre de-
scritto sovrappeso, e senza valuta-
re che tutto ciò debba stare sulla
slitta. A terra una renna normale
porta circa 300libbre 136 kg). An-
che accettando l’ipotesi che queste
velocissime «renne volanti» possano
trainare un peso dieci volte supe-
riore, non ci basteranno otto renne,
e neppure dieci. Abbiamo bisogno di
Mercurio
250.148 renne. Questo incrementa
il peso lordo a 352.400 tonnellate,
senza dimenticare la slitta!
Sempre a titolo informativo, questo
è quattro volte il peso della portae-
rei “Queen Elizabeth”.
Le 353.400 tonnellate che viaggia-
no a 650 miglia al secondo creano
un enorme attrito con l’atmosfera.
Anche se la slitta con il carico e le
renne avessero forma aerodinamica
(cosa difficile per una slitta con 90
milioni di scatole di lego di carico,
un volume non trascurabile), viag-
giare a quella velocità provochereb-
be il riscaldamento di tutto, nella
stessa misura di un’astronave al
rientro nell’atmosfera, e dato che,
né renne, né regali, né Babbo Nata-
le sono degli stessi materiali dello
Space Shuttle…
La prima coppia di renne assorbirà
14,3 quintilioni di Joules al secondo.
Per ciascuna. In breve si volatiz-
zeranno praticamente all’istante,
esponendo la coppia successiva e
creando un assordante Bang super-
sonico nella loro scia.
L’intero gruppo di renne (125.074
coppie) verrà vaporizzato in 4,26
millesimi di secondo. Si spieghe-
rebbe così la famosa stella cadente
della notte di Natale.
Oltre al fatto che senza renne la
slitta precipiterà, e l’attrito con
l’atmosfera la disintegrerà insieme
a i regali e al nostro conducente che
sarà soggetto a forze centrifughe
pari a 17.500,06 gravità; un Bab-
bo Natale di 250libbre (11kg) (che
sembrerebbe comicamente magro)
sarebbe inchiodato al fondo della
slitta da una forza di 4.315.015 lib-
bre (1.957.420 kg).
In conclusione, se Babbo Natale ha
mai tentato di consegnare i regali
alla vigilia di Natale, ora dev’ esse-
re seriamente debilitato…
Non preoccupatevi, anche quest’an-
no ci sarà qualcuno che come gli anni
passati vi farà trovare qualcosa
sotto l’albero, e piuttosto non siate
voi a dimenticarvi di qualcuno.
Un pensiero da Mercurio
Mercurio
ALICE e il paese delle meraviglie
La mia esperienza al CERN di Ginevra
N ell’iniziare a scrivere questo
articolo mi sono subito scon-
trato con due grandi difficoltà: la
prima è stata quella di non scrivere
notizie note a tutti ma restare co-
munque divulgativo; la seconda, più
difficile, è stato non cadere nella re-
torica dell’esperimento più grande al
mondo e via dicendo. Questa è però
l’aria che si respira al CERN, tanto
che gli studenti quest’estate hanno
organizzato una caccia al tesoro, anzi
al “Graal della Fisica”. L’aspettativa
che tutti i fisici hanno negli esperi-
menti che stanno per partire è grande,
perché a questi è affidato il compito
di fare luce su molti aspetti dell’uni-
verso e non solo la ricerca dell’ormai
fantomatico “bosone di Higgs”.
Come ormai molti giornali hanno
scritto, il bosone di Higgs è l’ulti-
mo tassello che manca al “modello
standard”, una sorta di elenco di tut-
ti i costituenti primi della materia. Il
bosone in questione ha poi un ruolo
particolare: è quello che dà massa a
tutte le altre particelle primigenie, ma
questo è un argomento molto compli-
cato.
Virus non definitivamente eradicabile, come si può contrastare?
L ’Herpes Labialis o “febbre delle
labbra” è causato dal virus a DNA
Herpes Simplex di tipo 1 e si trasmette
attraverso la saliva o posate e bicchieri
infetti.
Il primo contatto tra virus e corpo
dell’ospite avviene quasi sempre da bam-
bini: può presentarsi in maniera asintoma-
tica oppure provocare febbre ed invadere
completamente le labbra. In seguito alla
prima manifestazione, il virus permane
nell’organismo dell’ospite e non può es-
sere eliminato, in quanto si nasconde nei
gangli nervosi.
Trattandosi di un’ infezione latente si han-
no recidive dell’Herpes Simplex Labialis,
caratterizzate da una lesione unica sotto-
Scienza
Vi sono molti altri aspetti ignoti che
gli esperimenti cercheranno di rende-
re più chiari.
Durante quest’estate ho avuto la for-
tuna di svolgere le mie ricerche per
la tesi triennale proprio presso uno di
questi esperimenti: ALICE (A Large
Ion Collider Experiment), che si pro-
pone di sfruttare al meglio il funzio-
namento di LHC durante i run di ioni.
L’acceleratore di Ginevra è infatti
principalmente progettato per acce-
lerare protoni, ma vi verranno anche
accelerati ioni pesanti (tra cui il piom-
bo) per poter raggiungere durante le
collisioni uno stato di materia super-
compressa e supercalda che dovreb-
be avere caratteristiche particolari.
A quelle temperature (o energie) gli
ioni non solo si dovrebbero rompere,
ma la materia come noi la conoscia-
mo non dovrebbe più esistere poiché
le forze che ne governano la struttura
dovrebbero risultare più deboli. Gli
stessi costituenti (protoni e neutroni)
dovrebbero “fondere” lasciando il
posto ad un fluido in cui i quark e i
gluoni che li formano sono liberi di
muoversi. Tutto ciò ha un che di affa-
Herpes Labialis
forma di chiazza eritemato - edematosa di
piccole dimensioni e in seguito ricoperta
di vescicole raccolte a grappolo. La pre-
senza di più vescicole dà luogo alla com-
parsa di bolle, che dopo qualche giorno si
evolvono in croste.
I primi sintomi si manifestano circa dieci
ore prima dell’ eruzione cutanea e consi-
stono in: arrossamento, prurito e bruciore
localizzato.
È importante riconoscere questi sintomi
per poter contrastare il virus prima che
abbia terminato il processo di duplicazio-
ne, che causa la lesione labiale. Il farmaco
di maggior impiego è l’Aciclovir (nome
commerciale Zovirax).
Nel caso in cui non si riuscisse ad interve-
Numero 0 15
scinante per un fisico in quanto non si
era mai riusciti a “vedere” un quark
libero prima di ora, si erano solo visti
aggregati in strutture più complesse
tra cui tutti i nuclei degli atomi che
ci circondano. Questa libertà parziale
(definita “deconfinamento”) sarebbe
praticamente identica a quella che
si era verificata pochissimi istanti
dopo la nascita dell’universo, quando
le temperature erano simili a quelle
riprodotte. Di fatto non si sa molto
sulle proprietà di questo “fluido” e
le teorie sono molto discordanti su di
esso, il che rende il tutto ancora più
interessante anche per i risvolti co-
smologici che delle scoperte inaspet-
tate potrebbero avere.
E ora permettetemi di chiudere con
una nota dolente: purtroppo se do-
vesse venir varata la scellerata rifor-
ma ora al vaglio del governo, per i
ricercatori italiani, ALICE rischia di
restare nel paese delle meraviglie e
basta.
Mauro Verzetti
Studente L.S. in interazioni
fondamentali c.o.
Università degli studi di Torino.
nire prima della comparsa delle vescicole
è possibile applicare creme a base di Pen-
ciclovir, come ad es. il Vectavir.
L’Herpes Labialis si può scatenare in sog-
getti fisicamente e mentalmente stressati
o con basse difese immunitarie e altri fat-
tori di rischio sono: l’eccessivo caldo o
freddo, il ciclo mestruale, la gravidanza,
infezioni febbrili, cattiva alimentazione.
Per questi motivi è opportuno limitare gli
sforzi fisici, proteggersi dalle radiazioni
solari e seguire un’ alimentazione corretta.
Inoltre per non causare ulteriori infezioni è
assolutamente sconsigliato ricorrere a rime-
di “fai da te”, quali: applicazione di succo di
limone,dentifricio, aglio e ghiaccio.
Elena Pozzo e Chiara Sabolla
16 Numero 0 Scienza Mercurio

Ricercatori italiani scoprono

una nuova molecola per la cura dell’HIV
G li studiosi del laboratorio di virologia
molecolare diretto da Giovanni Maga,
all’Istituto di genetica molecolare del Con-
siglio nazionale delle ricerche di Pavia
(Igm-Cnr), in collaborazione con il labo-
ratorio di chimica farmaceutica dell’uni-
versità di Siena, diretto da Maurizio Botta,
hanno scoperto una molecola farmacologi-
camente attiva, in grado di bloccare l’infe-
zione del virus dell’HIV.
Il suo bersaglio è un enzima cellulare, a
differenza della terapia attuale che si basa
invece su molecole dirette contro enzimi
virali.
Giovanni Maga ha spiegato in una nota che
“il virus Hiv è un parassita delle cellule uma-
ne, non essendo in grado di riprodursi al di
fuori dell’organismo infetto e come un vero
predatore, il virus si introduce nella cellula
colpita dall’infezione (solitamente un linfo-
cita del sangue) e la spoglia delle sue risorse
nutritive ed energetiche per duplicare il pro-
prio genoma e costruire nuovi virioni. Al
termine di questo processo di spoliazione,
i nuovi virus escono dalla cellula, la quale,
esaurite le sue energie, muore”.
Il virus Hiv una volta introdotto nella cel-
lula ospite prende il controllo di numerosi
enzimi cellulari, distogliendoli dalle loro
normali funzioni e obbligandoli a lavorare
per produrre nuove particelle virali. Uno di
questi enzimi è la proteina cellulare DDX3
che normalmente interviene nella produ-
zione delle proteine cellulari, facilitando
il flusso di informazione genetica tra il nu-
cleo (dove l’informazione viene custodita)
e il citoplasma (dove l’informazione viene
tradotta in nuove proteine). Il virus Hiv
si inserisce in questo circuito e fa sì che
DDX3 trasporti solo l’informazione gene-
tica virale, per massimizzare la produzione
di proteine virali a scapito di quelle cellu-
lari. Quindi DDX3 è un cofattore essenzia-
le per la riproduzione del virus all’interno
delle cellule umane.
Partendo da queste premesse, i ricercatori
hanno utilizzato tecniche computerizzate
per disegnare una molecola "su misura"
per la proteina DDX3, che, successivamen-
te sintetizzata e provata nei test biologici,
si è dimostrata in grado di interferire con
l’azione di DDX3, bloccandola.
I risultati della ricerca, pubblicati sulla
rivista Journal of Medicinal Chemistry
dell’American Chemical Society, dimo-
strano come il blocco dell’azione di DDX3
causi l’interruzione della replicazione vira-
le nelle cellule infette dal virus Hiv, senza
danneggiare le cellule non infette che, al
contrario del virus, posseggono meccani-
smi in grado di compensare la perdita di
DDX3. Per la prima volta si è sintetizzato
un farmaco diretto contro un enzima cellu-
lare che è in grado di bloccare l’infezione
da Hiv. Gli enzimi cellulari, invece, hanno
una capacità inferiore di mutare, perciò un
farmaco diretto contro un enzima della cel-
lula avrebbe più probabilità di conservare
la sua efficacia anche per tempi lunghi di
terapia.

Aforismi
a cura di Lorenzo Manca
“Quand’ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte. Ma io sono sempre riuscito a trovarli” (Woody
Allen)
“Credevo di essere un amante eccezionale, finchè non scoprì che lei aveva l’asma” (Emil Cioran)
“Shakespeare: incontro di una rosa e di una scure…” (Emil Cioran)
“Fallire la propria vita significa accedere alla poesia – senza il supporto del talento” (Emil Cioran)
“Solo gli spiriti superficiali si accostano a un’idea con delicatezza” (Emil Cioran)
“Modelli di stile: la bestemmia, il telegramma, l’epitaffio” (Emil Cioran)
“Non c’è salvezza se non nell’imitazione del silenzio. La nostra loquacità è prenatale. Razza di parolai, di spermatozoi verbosi,
noi siamo chimicamente legati alla parola” (Emil Cioran)
“All’interno di ogni desiderio lottano un monaco e un macellaio” (Emil Cioran)
“L’arte di amare? E’ saper unire a un temperamento di vampiro la discrezione di un anemone” (Emil Cioran)
“Nella ricerca del tormento, nell’accanimento alla sofferenza, solo il geloso può competere con il martire. Eppure, si canonizza
uno e si ridicolizza l’altro” (Emil Cioran)
“L’umanità, l’affabilità, la fraterna compassione, sono cose più necessarie al malato che le medicine” (Fedor Dostoevskij)
“Chi non applica nuovi rimedi dev’essere pronto a nuovi mali; perchè il tempo è il più grande degli innovatori” (Francis Ba-
con)
“La natura ci destinò per medicina di tutti i mali la morte” (Giacomo Leopardi)
Mercurio
S e mai vi è capitato di desiderare la
fama e la gloria perenne, quale solu-
zione migliore di vincere il premio Nobel.
È una via certa, seppure non esattamente
la più semplice, per diventare famosi e
importanti universalmente. Da quel mo-
mento tutti vi ascolteranno e proveranno
a risplendere di luce riflessa. Intorno al
premio più famoso del mondo c’è al gior-
no d’oggi una magia che neppure il suo
fondatore, l’inventore svedese Alfred No-
bel, avrebbe potuto immaginare, quando
scrisse il suo testamento nel 1895.
Dopo i problemi dei primi anni, il presti-
gio del premio Nobel crebbe velocemen-
te. Oggi i nomi di tutti i vincitori vengo-
no comunicati in ottobre, circa due mesi
prima della cerimonia di assegnazione
che si svolge il 10 dicembre. I vincitori
nel campo della fisica e della chimica
vengono designati dall’Accademia Reale
delle Scienze e dal Karolinska Institutet,
entrambi di Stoccolma. L’Accademia
Svedese è responsabile del premio per la
letteratura, mentre il premio per la pace
viene assegnato da una commissione
eletta dal Parlamento Norvegese ad Oslo.
Mentre la schiera di vincitori di ogni anno
gioisce, sono già in atto i lavori di sele-
zione per i vincitori dell’anno successivo,
e a settembre inizia il lavoro delle nomine
dei possibili candidati per l’anno dopo.
Le accademie e università, svedesi ed
estere, così come i precedenti vincitori del
Nobel, hanno il diritto di avanzare delle
proposte. In genere vengono proposti tra i
200-350 candidati per ogni premio.
Oggi l’interesse per Nobel e la sua do-
nazione è considerevolmente maggiore
che nel 1901. Il sito internet della Fon-
dazione Nobel, dove tra l’altro si posso-
no trovare le presentazioni dei vincitori e
tutte le conferenze dal 1901 ad oggi, ha
ogni anno 18 milioni di visitatori. Quan-
do vengono resi noti i nomi dei vincitori,
la stampa mondiale fa la fila per ottenere
interviste e il canale televisivo inglese
BBC, durante la settimana del Nobel in
dicembre, trasmette una tavola rotonda
con tutti i vincitori per discutere di temi
molto dibattuti.
Vediamo ora alcuni dei premi vinti
quest’anno. Hans Jörnvall, presidente del
comitato del Nobel per la medicina ha
annunciato l’assegnazione del premio, da
parte del Karolinska Institutet, al tedesco
Harald zur Hausen e ai francesi Françoise
Scienza
Nobel
Barré-Sinoussi e Luc Montagnier. I due
francesi hanno ricevuto il riconoscimento
per la scoperta del virus dell’immunode-
ficienza umana (HIV). «La scoperta è uno
dei prerequisiti per la comprensione mo-
derna della biologia delle malattie e delle
loro cure antivirali» ha spiegato l’Acca-
demia illustrando la motivazione dell’as-
segnazione del Nobel ai due ricercatori
francesi. «Inoltre [la scoperta] ha portato
allo sviluppo dei metodi per diagnostica-
re la malattia nei pazienti e per esaminare
i prodotti sanguigni, che hanno limitato la
diffusione della pandemia».
Il Premio Nobel per la chimica è stato
assegnato, dall’Accademia Reale Sve-
dese delle Scienze agli scienziati Osamu
Shimomura, Martin Chalfie e Roger Y.
Tsien per le loro scoperte sulle proteine
fluorescenti.
Il Premio Nobel per la letteratura 2008 è
stato assegnato dall’Accademia Svedese
allo scrittore francese Jean-Marie Gusta-
ve Le Clézio. La scelta del 68enne scrit-
tore per l’ambito premio è stata accolta
con grande gioia dal presidente Nicolas
Sarkozy, esprimendo «grande fierezza
per la ricompensa più prestigiosa che uno
scrittore possa ricevere». Il neo-Nobel ha
brevemente risposto: «Sono molto com-
mosso, è un grande onore per me». Pietro
Citati, insigne autore italiano e già vin-
citore del Premio Bagutta, Premio Stre-
ga e del Prix Médicis, ha criticato «una
scelta del tutto infelice» degli svedesi nel
riconoscere «un autore molto mediocre»
come Le Clézio.
È il finlandese Martti Oiva Kalevi Ah-
tisaari il Premio Nobel per la pace per
l’anno 2008. Il premio Nobel per la fisica
2008 è stato assegnato allo statunitense
Yoichiro Nambu e ai giapponesi Makoto
Numero 0 17
Kobayashi e Toshihide Maskawa, per le
ricerche compiute nel campo della fisica
subatomica. Gunnar Öquist, segretario
generale dell’Accademia Reale Svedese
delle Scienze ha illustrato le motivazio-
ni dei premi: il riconoscimento è andato
a Yoichiro Nambu, per la scoperta dei
meccanismi della rottura spontanea della
simmetria nella fisica subatomica.
I giapponesi Kobayashi e Maskawa, sono
stati premiati «per la scoperta dell’origi-
ne della rottura della simmetria che pre-
dice l’esistenza di almeno tre famiglie di
quark in natura».
Öquist ha spiegato che le ricerche con-
dotte sin dagli anni ‘60 dai tre scienziati
hanno permesso di chiarire alcuni mec-
canismi riguardanti il Big Bang, sotto-
lineando però che molto resta ancora da
scoprire a riguardo, augurandosi che gli
esperimenti condotti al CERN con l’LHC
possano dare un contributo alla ricerca.
Tanta amarezza però nella comunità dei
fisici per la mancata assegnazione del
Premio Nobel a Nicola Cabibbo, presi-
dente della Pontificia Accademia delle
Scienze, grande fisico italiano noto per
l’introduzione nella fisica delle particel-
le dell’angolo di Cabibbo. I suoi studi
sull’interazione debole, nati per spiegare
il comportamento delle particelle strane,
hanno permesso di formulare l’ipotesi
dell’esistenza di almeno tre famiglie di
quark.
Questa ipotesi fu utilizzata per spiega-
re, grazie all’introduzione della Matrice
CKM, la violazione della simmetria CP.
Pur tuttavia, dal momento che lo stesso
Cabibbo non si è pronunciato in merito
alla mancata assegnazione del nobel, né
ha voluto commentare l’episodio, mi pare
illegittimo e inopportuno dalla parte mia,
commentare il fatto avvenuto.
Paul Krugman, americano, “per la sua
analisi degli andamenti commerciali e
del posizionamento delle attività econo-
miche”, ha vinto Il Premio della Banca
di Svezia per le scienze economiche in
memoria di Alfred Nobel (comunemente
chiamato Premio Nobel per l’economia).
Questo premio non era previsto dal testa-
mento di Alfred Nobel, ma viene gestito
dalla Fondazione Nobel e consegnato
assieme agli altri premi. Il processo di
nomina inizia circa un anno prima del-
la consegna del premio, con l’invito da
parte dell’Accademia reale delle Scien-
18 Numero 0
ze svedese ad individui e organizzazioni
qualificate di suggerire candidati meri-
tevoli. Una commissione di 5-8 studiosi
invita esperti, sia svedesi che stranieri,
a stilare uno studio sui candidati ritenuti
più meritevoli. Tuttavia vi sono studiosi
che, nella storia come ora, si sono pro-
nunciati avversi al nobel per l economia.
Addirittura
L’economista svedese Gunnar Myrdal e
l’ex ministro delle finanze svedese Kjell-
Olof Feldt hanno sostenuto l’abolizione
del premio.
L’economista e scrittrice futurista Hazel
Henderson sostiene che il Premio per le
scienze economiche in memoria di Nobel
è fonte di un costante imbarazzo che sta
Mens sana in corpore sano
L a famosa locuzione latina «Mens
Sana in Corpore Sano» appartie-
ne alla satira X di Giovenale. L’in-
tenzione del poeta, contemporaneo di
Tacito, è quella di mostrare come la
sanità dell’anima e la salute del corpo
siano le uniche richieste a cui l’uomo
dovrebbe aspirare, rendendosi conto
di come tutto ciò che lo circonda sia
effimero e distante dai veri valori.
L’espressione è poi diventata di gergo
comune, e ha interessato i più svariati
ambiti, compreso quello dello sport.
Trovare valore nello sport significa
oggi più di ieri combattere con gran-
de forza di volontà e spirito di sacri-
ficio gli squilibri pragmatici, narcisi-
stici della pubblicità e del business,
per amore del piacere sportivo che è
ricerca della vera felicità. Lo Sport
deve essere considerato come un
mezzo di propagazione di valori uni-
versali, come rispetto del prossimo,
sia che esso rappresenti un avversario
che un compagno di squadra; inoltre
ci insegna a lottare per ottenere ciò
che vogliamo, a cadere ma anche a
rialzarci, ancora più forti di prima e
proprio come succede nella vita, non
sempre raggiungiamo i nostri obbiet-
tivi, ma ciò che importa veramente
è lottare lealmente e fino in fondo:
Scienza
facendo diminuire il prestigio di tutti gli
altri premi. Sostiene inoltre che le teorie
degli economisti sono ipotesi in gran par-
te inverificabili e non possono essere pa-
ragonate a “scienze dure” quali la fisica o
la chimica.
Nonostante queste polemiche, tutte le
possibili amarezze per chi, pur meritando
la gloria, non la ottenne, e non la ottie-
ne, nonostante il fatto che il Nobel non
sia l’unico premio scientifico e neppure il
più ricco esistente, questo ha un’autorità
assoluta, quasi indiscutibile.
Quest’anno, ben due volte sono scoppiate
polemiche: per Robert Gallo escluso dal
Nobel per la Medicina assegnato per la
scoperta del virus Hiv e (come già detto)
“No pain no gain”. Dal punto di vista
scientifico l’associare “muscoli pieni
testa vuota” non sembra avere riscon-
tro, infatti lo sport praticato in modo
ragionevole aiuta il cervello perchè si
facilita il trasporto dell’ossigeno dai
polmoni fino a regioni più profonde
dell’organismo influenzando positi-
vamente anche l’attività cerebrale.
Altri aspetti positivi dell’attività fi-
sica fatta con costanza è l’aumento
dell’immaginazione, d’indipendenza,
lealtà e capacità di riflettere, capacità
di riconoscere e correggere i propri
limiti e difetti. Lo sport aumenta la
longevità è una specie di investi-
mento che noi facciamo per il nostro
futuro ed è forse l’investimento più
sicuro che dipende esclusivamente
da noi stessi e non è influenzato dai
mercati, borse, banche e quant’altro.
Lo sport quindi deve educare la men-
te, migliorare il corpo in sintonia con
uno stile di vita sano. Questi valori
vengono “fatti tremare” e messi alla
prova da quello che è oggi comune-
mente conosciuto come doping.
Le persone che scelgono questa stra-
da sono generalmente affascinate
dal successo, popolarità, ricchezza
o bellezza fisica ma raggiungere uno
di questi obiettivi in modo sleale non
Mercurio
per l’italiano Nicola Cabibbo, escluso dal
Nobel per la Fisica andato alle ricerche
sulle particelle elementari.
Però, alla fine, esclusi a parte, nessuno
scienziato al mondo (o quasi) ha il corag-
gio di sostenere che un Nobel sia sbaglia-
to o immeritato..
Ritengo tuttavia che faccia del bene anche
in senso più largo, andando a spostare,
per qualche tempo almeno, l’attenzione
delle persone su un tema, una ricerca, uno
scienziato, cosa che in un mondo sempre
più frettoloso, indifferente e inconsape-
vole (per scelta) delle problematiche glo-
bali, è senza dubbio ammirevole.’’
Alessandro Fiori
vuol dire vincere nella vita. Credo
infatti che chi sceglie di usare sostan-
ze che migliorano il proprio risultato
non ha fiducia nei propri mezzi, nelle
proprie capacità, e si arrende anco-
ra prima di iniziare, per la paura di
non riuscire a farcela. La morale è
che possiamo mentire ed imbrogliare
gli altri ma non possiamo imbroglia-
re noi stessi. Dopo tutto questo bel
discorso, spero di avervi invoglia-
to a fare un po’ di movimento e mi
permetto di consigliarvi il CUS che
presente le seguenti attività: altletica,
basket, tennis,  body building, dance
& musical, fitness, ginnastica dol-
ce, step e tonificazione, ballo latino/
americano, bachata, tango, salsa in
linea, salsa cubana, swing,  pilates,
hip hop, nuoto, taekwondo, rugby,
calcio, sci, windsurf, hockey, volley,
golf, subaquea.
Per ulteriori info potete contattore
la segreteria (Via Montezovetto
21a - tel. 010 3623001) dal lunedì a
venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle
14.30 alle 17.30, sabato dalle 9.30
alle 12.30.
Vi auguro Buone Vacanze e Buon
Sport a tutti!!!
Fabio Policarpo
 Cultura
Mercurio Numero 0 19

L’angolo del libro...

a cura di Giovanni Piaggio
Sotto la pelle di Michel faber
Una storia strana e misteriosa come poche altre, i segreti si svelano
pian piano e il lettore un po’ per volta entra in un vero incubo. Isser-
ly, come un animale da preda, gira in lungo e in largo per le strade
deserte delle Higlands in cerca di autostoppisti maschi, è sola, è bel-
la, è decisamente pericolosa. Un romanzo coinvolgente e ricco di colpi di scena, Faber conduce con maestria
la sua storia e ci fa sempre più immedesimare nei personaggi, ma non nelle vittime... Una bella storia su ciò
che fa la differenza, merita di essere letto e stimola la mente a guardare le cose, una volta tanto, da un ounto
di vista un po’ nuovo.

L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono

Una favola semplice, quasi una parabola, che parla di uomo, della sua costanza e della sua pace. Jean Giono,
in una delle sue passeggiate in Provenza, incontra una persona indimenticabile, un uomo semplice che vivendo
in modo semplice e con azioni semplici riuscirà a fare grandi cose.
Morale? “Gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione.” Un libro
piacevole e scorrevole, la classica lettura da momenti di pace, domenica mattina in spiaggia o al parco..

Il lupo di mare di Jack London

Un bellissimo libro ambientato e tutto inscenato in mare a fine ‘800, uomini vivono, fati-
cano, muoiono in mare, si lanciano all’avventura per passione, per bisogno o per sfortuna...
E’ così che un intellettuale benestante buono a nulla ‘’ che non si è mai retto sulle sue gambe ‘’ diventa un
uomo. Una bella storia che mette a confronto in modo spietato due realtà opposte e contemporanee, l’ una il
contrario dell’altra, ma bisognose entrambe della loro nemesi. Cervello e cultura fine a loro stessi o azione e
vita senza morale e riflessione? Forse il cervello senza il corpo non serve a niente, ma un uomo senz’anima è
un animale. Un libro scorrevole e avvincente, un classico romanzo d’avventura per ragazzi che vi farà passare
momenti piacevoli.

Prima esecuzione di Domenico Starnone

Un libro particolare, quello che si legge non è un racconto compiuto, ma una storia in via di costruzione, anzi,
in esecuzione.
La narrazione è piacevole e lo svolgersi dei fatti interessante, un modo finalmente un po’ diverso di affacciarsi
sugli anni ‘60\’70 e su ciò che ne è scaturito. Dove sono finiti gli ideali? Li si può seguire, apprezzare, abbando-
nare, attaccare, ma si può anche arrivare a uccidere per un ideale? E’ facile parlare, ma poi mettiamo in pratica
quello che diciamo? E, ancora più importante, gli insegnanti, le persone influenti si rendono conto del peso delle
loro parole?Un libro, finalmente, diverso dal solito.

... il film
a cura di Giulia Valle
Lezione 21 di Alessandro Baricco
Di registi che hanno basato un loro film sulle opere di Alessandro Baricco ce ne sono stati diversi. Ad esem-
pio Tornatore con “La Leggenda del pianista sull’Oceano”, tratto dal monologo teatrale “900”, e “Seta”,
dal romanzo omonimo, di Francois Girard. Secondo la critica, però, nessuno di questi registi è riuscito a
rendere adeguatamente in arte cinematografica la scrittura di puro surrealismo tipica di Baricco. Ciò non
accade per “Lezione 21”, film che non è stato tratto da nessun’opera letteraria, ma debutto di Baricco
stesso come regista e sceneggiatore. Il protagonista è il geniale ed eccentrico professor Killroy, il quale,
durante le sue lezioni, ha la mania di “smontare” opere letterarie da lui ritenute sopravvalutate. In Lezione
21, quella che dà il titolo al film e ritenuta la più coinvolgente dai suoi studenti, prende appunto di mira la
Nona Sinfonia di Beethoven. A questo intreccio si unisce la storia di Martha, la sua studentessa più affezionata e dotata, e quella del
compositore Peeters, trovato morto assiderato ancora abbracciato al suo violino. In che modo questi personaggi e le loro vicende
confluiscano lo si scopre guardando il film. Mentre il cast è quasi interamente straniero, il set, contrariamente alle iniziali intenzioni
dell’autore che aveva pensato andare a girare in Inghilterra, è tutto nostrano: le scene innevate sono state riprese in Trentino, quelle
teatrali sono state girate a Mantova. Per chi volesse farsi un’idea dello stile immaginifico di Baricco, segnalo il trailer che si può
trovare semplicemente digitando “lezione 21” su Youtube. Per chi invece volesse recarsi a vederlo in sala, buona visione!
20 Numero 0 Intrattenimento Mercurio

PAROLIERE
P I L L O L A A H G E L I T E O T A G E F
I A N I S O I M I A N I L O C L I T E C A
P P L A S M A S E A N D I D R O G E N O P
E P T O E B I D F C C I O O L E D N E M L
T S D N M F O O N O G T B P T N A H A M A
T E C A I O E R E A S E I A A M O O S I S
A A M P L H T L O L C F D N R M L L T F M
A T E E T N T A I A I O O E A T I I O R A
C H A I M E N A L O S N D R I P A N T C A
E D O M T S I P N O T L A D O C H R A I O

R U B I D I O P A D I G L I O N E N A D O
ACE ACNE ACETILCOLINA ACTINA ADP ANEMIA ARTO ATOMO BORO COLON
DALTON DERMA DHT DNA DOPAMINA ECG ELIO EME EPIFISI ETILE FEGATO
FOSFORO FSH GH IDROGENO ILEO ISTMO LITIO LH MENDEL
MIOSINA NAD PADIGLIONE PH PILLOLA PIPETTA PLACEBO
PLASMA RAME RUBIDIO SODA TARA TNT

CRUCIFARMA
ORIZZONTALI
1. Le ghiandole che secernono adrenalina – 6. Il sangue
per i dottori – 8. Attira le cariche elettriche negative –
9. Il sodio del chimico – 13. Principio di entropia –
1 2 3 4 5 6 7
15. Un acido usato come disossidante- 19. Iniziali di
alluminio e simbolo di potassio - 21. Rivestimento di
varia forma e natura, che circonda o ricopre visceri –
22. Il cromo – 23. Inizio di oncologia – 24. Fuoriuscita
di un viscere, o di una sua parte, dalla cavità naturale
8 9 10 11
che in condizioni normali lo contiene – 26. Antigene
carcinoembrionario – 27. Le prime di cetirizina – 28.
12 13 Fluoro e Carbonio – 29. Emoglobina - 30. Piloro senza
poro – 31. Europio e disprosio – 32. Le dispari in elio
– 33. Principio di isotopo – 35. Depressione presente
14 15 16 17 18 sulla superficie di un organo pieno, corrispondente in
genere al punto di entrata o di uscita di vasi sanguiferi
19 20 21
o linfatici – 37. Reticolo endoplasmatico – 38. Le
consonanti in radio – 39. Ossigeno e fosforo – 40.
Berillio – 41. Principio di biologia.
22 23 24 25 VERTICALI
2. Osso dell’avambraccio – 3.Una sostanza proibita
per i ciclisti – 4. Un termine farmaceutico – 5. Ha
26 27 28
carica positiva o negativa – 6. Inizio di encefalo –
7.L’osmio del chimico – 10. C’è quella carbonica
29 30 31 32 – 11. Farmaci ipnogeni – 12. Rapido movimento
involontario – 14. Area cutanea circoscritta che
mostra un’alterazione del colorito – 16. Prefisso per
33 34 35 36 37 38 orecchio – 17. I calcoli…più dolorosi – 18. Ca – 20. Il
ciclo formato da reazioni biochimiche che realizza la
39 40 41
trasformazione di carboidrati, grassi e proteine – 24.
Anestetico dall’odore inconfondibile - 25. HA – 34.
Delimita l’oro – 36. Ormone luteinizzante.

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