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RELAZIONE SULLA PROGETTAZIONE DEL LOGO

Da tempo, ormai, sono il presidente di un’associazione del tutto apolitica dal nome
“Rinascimento”, che si occupa della sana divulgazione di cultura rinascimentale, e ho
intenzione di portare quest’iniziativa senza alcun fine di lucro ai massimi storici.
Per raggiungere questo obiettivo ho ovviamente bisogno di sostegno – sia morale che di
altra natura –, ma andiamo con ordine. Innanzitutto ho bisogno di un logo per la mia
associazione e si dà il caso che io l’abbia già realizzato. Ho pensato sin da subito a
qualcosa di molto semplice e diretto, ma che al contempo possa essere d’effetto e
accattivante. Così, cercando su motori di ricerca, frugando tra alcuni libri sui principali
artisti del periodo rinascimentale (Da Vinci, Botticelli, …), ho trovato ciò che
desideravo. Si tratta della pavimentazione di piazza del Campidoglio a Roma, il cui
progetto è stato realizzato proprio da Michelangelo! Corrisponde tra l’altro ai parametri
di ricerca che avevo prefissato: un disegno semplice, armonioso, interessante, singolare,
e così via.
Ho realizzato il disegno tecnico del progetto di Michelangelo direttamente al computer,
grazie al programma “Sketchup”. Successivamente, ho utilizzato il programma
Microsoft Publisher per aggiungere i caratteri principali (“Associazione culturale”, il
nome dell’associazione, il sottotitolo). A tal proposito mi preme esternare le
motivazioni della scelta del sottotitolo, che è una sentenza di Appio Claudio Cieco –
illustre oratore romano di età repubblicana – che rispecchia a pieno la mentalità romana:
“Homo faber fortunae suae”, ovvero “l’uomo è l’artefice della propria sorte”. Come ho
lasciato intendere, la scelta di questa sentenza come sottotitolo non è casuale. Infatti,
l'espressione “homo faber” venne riscoperta e rivalutata dagli umanisti del XIV secolo,
assurgendo a ideale della nuova umanità nell'Italia rinascimentale e nelle corti europee.
L' “homo faber” rappresentava un sapere non più fine a sé, ma che racchiudeva anche
un potere: un sapere cioè non solo contemplativo ma funzionale all'azione, attore e
costruttore del mondo, in virtù della centralità che l'anima umana assumeva
nell'universo. Tenendone collegati gli estremi opposti, il cielo e la terra, il macrocosmo
e il microcosmo, l'uomo è definito infatti da Ficino vera “copula mundi”, poiché scopre
la loro segreta e occulta analogia e li riunifica grazie alla forza dell'amore.
Infine, un particolare da sottolineare è il seguente. Al centro della piazza del
Campidoglio sorge la statua equestre dell’imperatore-filosofo Marco Aurelio,
diventando il fulcro del complesso progetto della piazza stessa. Filosofo poiché con
Marco Aurelio lo stoicismo, corrente filosofica e spirituale, sale al trono imperiale di
Roma. Egli riteneva, come Seneca ed Epitteto, che la filosofia si fondasse sul ritiro
dell’anima in se stessa, cioè sull’introspezione. Egli dice:
Guarda dentro di te: dentro di te è la fonte del bene sempre capace di zampillare, se sempre
saprai scavare in te stesso.
(Marco Aurelio, Ricordi, VII, 59)
Di seguito illustro i passaggi del processo ideativo e attuativo della creazione del
prodotto finale.
Dopo aver aperto il programma ho
cominciato a disegnare 12 circonferenze
aventi in comune il centro, e la differenza
del raggio di una circonferenza e quella
successiva è sempre 2. Ogni 15° ho
tracciato le rette in cui stanno i diametri
delle circonferenze.

Dopo aver tracciato i segmenti in figura


sono risultate visibili quelle figure
geometriche che compaiono nella figura a
destra, pertanto ho cancellato le
precedenti costruzioni.

Dopo aver colorato le figure


geometriche che si erano formate sono
giunto alla conclusione del disegno.
N.B. Per semplificare il tutto ho
preferito lavorare su circonferenza e
dopo, per dare l’effetto di ovale, ho
messo in prospettiva il disegno
definitivo.
Infine, ho utilizzato Microsoft Publisher per aggiungere il resto e il seguente è il
risultato finale.

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