Comportamento corpuscolare: la luce è composta da pacchetti di Comportamento ondulatorio: la luce è un particolare tipo di
energia elettromagnetica, detti fotoni, aventi energia E 5 h ? v⋅ onda elettromagnetica, dovuta a una rapidissima oscillazione
e massa nulla. Per la relazione E 5 m ? c2, il pacchetto di energia di cariche elettriche.
può essere considerato una manifestazione della massa e quindi il Come le onde meccaniche, la luce dà luogo a riflessione,
fotone, pur avendo massa nulla, possiede quantità di moto. rifrazione e diffrazione, ma, a differenza di queste, si propaga
nel vuoto e viaggia a velocità costante.
modello di Bohr:
L’equazione di Schrödinger Focalizzando l’attenzione sul l’elettrone percorre de-
descrive l’onda associata singolo elettrone, non è possibile terminate orbite circolari
all’elettrone per l’atomo di idro- prevedere il cammino che seguirà alle quali corrisponde
geno. Ha come soluzione altre quando si avrà la diffrazione del un determinato valore
dell’energia (orbite – –
equazioni: le funzioni d’onda, fascio. La parte della chimica-fisica – – – –
indicate con la lettera , che che descrive il comportamento quantizzate). – – –
Quando un atomo +
descrivono l’ampiezza dell’on- di elettroni, fotoni e altre particel-
da associata, in funzione delle le microscopiche basandosi su assorbe un fotone,
coordinate spaziali x, y, z e del leggi statistiche è detta meccanica quest’ultimo cede tutta
tempo. Si caratterizzano per la quantistica. la sua energia a uno de-
presenza dei numeri quantici Il principio di indeterminazione di gli elettroni, che passa a
(numeri che specificano il valo- Heisenberg, poi, evidenzia che la uno stato energetico più
re di una proprietà dell’elettro- precisione con cui si può misurare elevato, e la differenza
ne). A ciascuna terna di numeri la posizione di una particella è fra l’energia dell’orbita
quantici corrisponde una par- inversamente proporzionale alla di partenza e di arrivo è uguale all’energia del fotone assor-
ticolare funzione d’onda detta precisione con cui si può misurare bito. Se invece l’atomo emette un fotone, l’elettrone passa a
orbitale. la sua quantità di moto. un’orbita di livello energetico inferiore.
I numeri quantici sono: 2, quadrato della funzione d’onda, esprime la densità di proba-
n, numero quantico principale, definisce l’energia dell’elettrone; bilità di trovare l’elettrone, ed è tanto maggiore, quanto minore è
può assumere valori interi positivi. la distanza dal nucleo
l, numero quantico secondario, definisce il sottolivello energetico Se si considerano tutti i punti caratterizzati dalla stessa probabilità
di un orbitale e la forma delle superfici di contorno; 0 ≤ l ≤ n21 (95%-99%) di trovare l’elettrone e si individuano le superfici che si
m, numero quantico magnetico, definisce il numero di orbitali di delineano nello spazio, si ottengono le superfici di contorno, che
ciascun sottolivello; 2l ≤ m ≤ 1l hanno forme diverse a seconda del valore assunto dal numero
1 quantico secondario l (sferica per gli orbitali s a l = 0; a doppio
ms, numero quantico magnetico di spin che assume valore 1 o
2 lobo per gli orbitali p a l = 1; a quattro lobi per gli orbitali d che
1
2 a seconda di come l’elettrone si orienta in un campo hanno l = 2).
2
magnetico disomogeneo.
Lo stato elettronico di un atomo polielettronico è descritto dalla configurazione elettronica (insieme degli orbitali necessari per descrivere
i suoi elettroni) secondo il procedimento dell’Aufbau: si distribuiscono gli elettroni negli orbitali di minore energia disponibili. Per il principio
di esclusione di Pauli, due elettroni in uno stesso orbitale devono avere spin antiparalleli. La disposizione più stabile è quella con il massimo
numero di elettroni spaiati con lo stesso spin (regola di Hund).
Valitutti, Tifi, Gentile Le idee della chimica seconda edizione © Zanichelli 2009