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Capitolo 8 La struttura dell’atomo


Esiste uno stretto legame tra luce e struttura elettronica della materia: la luce pre-
senta sia comportamento ondulatorio sia corpuscolare. Alcuni fenomeni possono
essere spiegati con entrambi, altri solo con uno dei due.

Comportamento corpuscolare: la luce è composta da pacchetti di Comportamento ondulatorio: la luce è un particolare tipo di
energia elettromagnetica, detti fotoni, aventi energia E 5 h ? v⋅ onda elettromagnetica, dovuta a una rapidissima oscillazione
e massa nulla. Per la relazione E 5 m ? c2, il pacchetto di energia di cariche elettriche.
può essere considerato una manifestazione della massa e quindi il Come le onde meccaniche, la luce dà luogo a riflessione,
fotone, pur avendo massa nulla, possiede quantità di moto. rifrazione e diffrazione, ma, a differenza di queste, si propaga
nel vuoto e viaggia a velocità costante.

Louis De Broglie capì che qualunque corpo materiale ha la caratteri-


stica intrinseca di manifestare sia un comportamento ondulatorio sia Gas rarefatti sottoposti a carica elettrica emettono uno spettro
un comportamento corpuscolare. discontinuo, caratterizzato da righe colorate a frequenze defi-
h
Comedimostra l’equazione di De Broglie: λ 5 , ciò accade nite, analoghe a quelle che si osservano se si fa passare luce
m?v
bianca in un’ampolla piena di gas che la assorbe. Le righe di
in realtà solo con le particelle molto piccole, come l’elettrone. Un
emissione e le righe di assorbimento relative a un particola-
fascio di elettroni può essere infatti diffratto.
re gas rarefatto, coincidono, come si spiega utilizzando il
Le onde di De Broglie sono associate solo al corpo in movimento.

modello di Bohr:
L’equazione di Schrödinger Focalizzando l’attenzione sul l’elettrone percorre de-
descrive l’onda associata singolo elettrone, non è possibile terminate orbite circolari
all’elettrone per l’atomo di idro- prevedere il cammino che seguirà alle quali corrisponde
geno. Ha come soluzione altre quando si avrà la diffrazione del un determinato valore
dell’energia (orbite – –
equazioni: le funzioni d’onda, fascio. La parte della chimica-fisica – – – –
indicate con la lettera , che che descrive il comportamento quantizzate). – – –
Quando un atomo +
descrivono l’ampiezza dell’on- di elettroni, fotoni e altre particel-
da associata, in funzione delle le microscopiche basandosi su assorbe un fotone,
coordinate spaziali x, y, z e del leggi statistiche è detta meccanica quest’ultimo cede tutta
tempo. Si caratterizzano per la quantistica. la sua energia a uno de-
presenza dei numeri quantici Il principio di indeterminazione di gli elettroni, che passa a
(numeri che specificano il valo- Heisenberg, poi, evidenzia che la uno stato energetico più
re di una proprietà dell’elettro- precisione con cui si può misurare elevato, e la differenza
ne). A ciascuna terna di numeri la posizione di una particella è fra l’energia dell’orbita
quantici corrisponde una par- inversamente proporzionale alla di partenza e di arrivo è uguale all’energia del fotone assor-
ticolare funzione d’onda detta precisione con cui si può misurare bito. Se invece l’atomo emette un fotone, l’elettrone passa a
orbitale. la sua quantità di moto. un’orbita di livello energetico inferiore.

I numeri quantici sono: 2, quadrato della funzione d’onda, esprime la densità di proba-
n, numero quantico principale, definisce l’energia dell’elettrone; bilità di trovare l’elettrone, ed è tanto maggiore, quanto minore è
può assumere valori interi positivi. la distanza dal nucleo
l, numero quantico secondario, definisce il sottolivello energetico Se si considerano tutti i punti caratterizzati dalla stessa probabilità
di un orbitale e la forma delle superfici di contorno; 0 ≤ l ≤ n21 (95%-99%) di trovare l’elettrone e si individuano le superfici che si
m, numero quantico magnetico, definisce il numero di orbitali di delineano nello spazio, si ottengono le superfici di contorno, che
ciascun sottolivello; 2l ≤ m ≤ 1l hanno forme diverse a seconda del valore assunto dal numero
1 quantico secondario l (sferica per gli orbitali s a l = 0; a doppio
ms, numero quantico magnetico di spin che assume valore 1 o
2 lobo per gli orbitali p a l = 1; a quattro lobi per gli orbitali d che
1
2 a seconda di come l’elettrone si orienta in un campo hanno l = 2).
2
magnetico disomogeneo.

Lo stato elettronico di un atomo polielettronico è descritto dalla configurazione elettronica (insieme degli orbitali necessari per descrivere
i suoi elettroni) secondo il procedimento dell’Aufbau: si distribuiscono gli elettroni negli orbitali di minore energia disponibili. Per il principio
di esclusione di Pauli, due elettroni in uno stesso orbitale devono avere spin antiparalleli. La disposizione più stabile è quella con il massimo
numero di elettroni spaiati con lo stesso spin (regola di Hund).

Valitutti, Tifi, Gentile Le idee della chimica seconda edizione © Zanichelli 2009

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