Il mistero della croce è un mistero d’amore, è un abisso di misericordia
che si esprime nel darsi totale e reciproco della Trinità: il Padre ha tanto amato il mondo da DARE il suo Figlio Unigenito; il Figlio Gesù Cristo è venuto nel mondo per servire e DARE la sua vita in abbondanza; lo Spirito è il DATORE di questa vita soprannaturale che sgorga dal costato trafitto del Cristo. Questo mistero d’amore è al contempo un mistero di bellezza, che risplende al suo massimo grado nella Croce, nella bellezza capovolta di un Re sconfitto, la cui logica non è quella del dominio, ma della tenerezza. E la croce è il simbolo di questo amore portato alla perfezione assoluta. Commentando il salmo 103, Agostino scrive: «Perché anche nella croce egli aveva bellezza? Perché la follia di Dio è più sapiente degli uomini; e la debolezza di Dio è più forte degli uomini. Noi crediamo dunque che Cristo si presenti sempre bello. Bello nel seno della Vergine, dove non perdette la divinità e assunse l’umanità; bello quando nacque fanciullo, mentre succhiava il latte ed era portato in braccio. E’ bello in cielo e in terra; bello nei miracoli, bello nei supplizi; bello nell’invitare alla vita, bello nel non curarsi della morte; bello nella croce, bello nel sepolcro, bello nel cielo». «Pulcher in ligno» scrive Agostino nel suo latino anch’esso bello. E mi piace qui richiamare anche il testo dell’antico Responsorio della Sacra Spina composto da Mons. A. De Fidio per il prodigio del 25 marzo 1932: «Christi dolorum conscia, salve corona gloriae; gemmis et auro pulchrior, vincens coronas syderum». Anche qui la corona di spine è bella, addirritra vince la bellezza della corona selle stelle… E’ qui che s’interseca la bellezza di Dio e quella degli uomini. Rachmaninov, pianista e compositore russo vissuto a cavallo tra l’ottocento e il nocevento, di cui oggi ascolteremo due composizioni per pianoforte e violino, scrive nel suo diario: «Lo scopo della musica è creare bellezza. E la vera bellezza nasce dal cuore e si rivolge al cuore. Oggi il cuore sta per diventare atrofizzato: non lo si usa più. Ben presto sarà diventato una semplice curiosità». A tutti l’augurio di saper aprire il cuore alla bellezza del Cristo sfigurato e della musica che amplifica i sentimenti di ogni cuore.