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il Sirente
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il Sirente
Indice
38 iv. La ricerca
38 a) Il mito della ricerca “pura”
39 b) La commistione fra le diverse forme di ricerca
40 c) L’università come consulente delle istituzioni
41 d) La naturale “fuga dei cervelli”
45 v. I professori
45 a) La cooptazione come processo di selezione
47 b) Quale professore?
48 c) La interazione fra docenti ed il resto del sistema
50 d) Le metodologie didattiche
51 e) Cosa insegnare?
53 f) I corsi in lingua
56 g) Le valutazioni degli studenti
57 h) Una organizzazione senza gerarchie
68 vii. E i soldi?
68 a) I mendicanti nella città dell’oro
70 b) L’incomprensibile bilancio universitario
72 c) Le politiche di bilancio
73 d) Spesa statale, spesa individuale, spesa familiare
75 e) Una impresa a ciclo continuo
88 Conclusioni
91 Postilla
93 Appendice
Legge 30 dicembre 2010, n. 240
Norme in materia di organizzazione delle università,
di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo
per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario.
(in GU n. 10 del 14-1-2011 - Suppl. Ordinario n.11)
Introduzione
Il luogo comune
università, senza oneri a carico dello Stato e basato su una sana logica
di bilancio.
Dalla grande ed entusiasmante, sotto tanti aspetti, esperienza ame-
ricana si possono – e si devono – trarre molti ammaestramenti. Il primo
dei quali è quanto valore, non solo economico, si attribuisce all’istruzio-
ne; al giusto rapporto fra qualità dei servizi resi e loro corrispettivo eco-
nomico; la costante spinta verso il miglioramento; le valutazioni basate
sul merito dei singoli e delle istituzioni. Ma è bene evidenziarlo – tutto
ciò non è necessariamente una esclusiva di quel modello e lo si trova
anche, sotto forme diverse, in Europa ed in Italia.
In primo luogo va rimarcato che il sistema universitario statunitense
in larga misura ricalca un generale modello sociale che attribuisce ai
privati il compito di erogare taluni servizi sociali essenziali. L’università
non è diversa dalla scuola, dalla sanità, dalla previdenza. Nel complesso
gli americani non amano politiche fiscali redistributive e preferiscono
pagare meno tasse utilizzando i risparmi per acquistare quei servizi che
in Europa sono offerti dalla fiscalità generale. In questo c’è un consape-
vole esercizio della democrazia: se gli “have not” sono numericamente
superiori agli “have”, perché non votano per un modello social-demo-
cratico? Chiaramente i cittadini americani, soprattutto quelli che aspi-
rano ad un miglior tenore di vita, preferiscono wealth domani piuttosto
che welfare oggi.
E specularmente i cittadini europei altrettanto consapevolmente
hanno optato per una soluzione diversa. Ed è poco utile e credibile so-
stenere che si tratterebbe di scelte irrazionali e inefficienti, quando sono
compiute da qualche centinaio di milioni di persone, sotto cieli diversi e
liberi di votare e determinare il proprio governo.
Il modello americano trova poi le sue radici profonde in quell’etica
calvinista che ne plasmò le origini. Se da un lato occorre far fruttare
i talenti che si sono ricevuti, una volta che questi siano diventati una
fortuna la responsabilità morale impone di distribuirne una parte alla
comunità. E negli Stati Uniti restiamo sempre ammirati per i musei,
gli atenei, gli ospedali, i parchi, le fondazioni, nati dalla munificenza
privata e che svolgono compiti che in Europa vengono svolti dallo Stato.
A che cosa serve l’università 11
ogni madre pensa che la propria figlia sia – per dirla con parole di una
volta – immodesta, interessata solo ai divertimenti e ad amoreggiare
con detestabili coetanei senza né arte né parte. Ma, se davvero le cose
stessero così, l’umanità sarebbe avviata verso una inarrestabile regres-
sione, perdendo ogni conoscenza e capacità. Invece il percorso è inverso
e, col metro dei tempi lunghi, da mille anni in Europa ogni generazione
ha fatto dei passi avanti. Forse che gli inventori, i riformatori, i creatori
di nuove filosofie che hanno superato quelle del passato venivano da
un altro pianeta? Forse si tratta(va) di una eletta schiera che a dispetto
dell’imbarbarimento collettivo ha cambiato il corso della storia? Se si
giunge alla conclusione che i conflitti generazionali fanno parte della
nostra psiche e rispondono a meccanismi di autodifesa di chi si vede
franare il terreno sotto i piedi, è meglio lasciare talune ricorrenti lita-
nie alle deliziose commedie del Goldoni dove costituiscono l’anima del
divertimento.
Non c’è dunque nessun motivo per ritenere che gli odierni studenti
universitari siano più stupidi o svogliati di quelli di una o due generazio-
ni fa. Quello che non va non è la loro giovinezza bensì l’età che hanno
raggiunto le menti e gli occhi di chi li guarda.
Questo non vuole dire avere un atteggiamento concessivo o, peggio,
permissivo nei loro confronti. Anzi! Ma comporta valutare ciò che vera-
mente conta e non ciò che – se uno si guarda alle spalle – era il modo con
il quale si era visti dai propri genitori.
Uno dei più diffusi preconcetti è quello di trattare per un verso gli
studenti come dei soggetti inerti nella elargizione del sapere da parte
dei professori; e per altro verso, contemporaneamente, quasi mossi da
un senso di colpa, giustificare e legittimare ogni loro mancanza.
Ritenere che gli studenti siano, in partenza, capaci non implica che
essi debbano essere blanditi e vezzeggiati, né può eliminare la distan-
za fra chi sa e deve insegnare quel che sa e chi non sa e deve imparare.
Mentre la scuola è per definizione legale il luogo dell’obbligo, l’universi-
tà è il luogo della (auto)responsabilità. Il primo compito dei professori
è convincere gli studenti che ciò che stanno studiando è importante per
loro e per il loro futuro; che sono dei privilegiati rispetto alla stragrande
maggioranza dei loro coetanei che l’università non la vedranno mai o
che l’abbandoneranno; che quel che oggi costa uno in termini di fatica
domani costerà cento; che per ogni lezione che perdono buttano via i
soldi che hanno già pagato (in media fra i 2 e 3 euro per ora).
Il generale approccio oggi è, a dir poco, primitivo e prescinde del
tutto da come oggi si configura il rapporto di cittadinanza.
Gli studenti sono cittadini maggiorenni che pagano per ricevere
un servizio pubblico comprensivo di lezioni, esami, materiali didattici,
orientamento nelle varie fasi della loro carriera, servizi bibliotecari fisici
e digitali, spazi di studio, luoghi di incontro, di ristorazione, di attività
culturale e sportiva extra-curriculare. Valutarlo solo sui primi due profili
è davvero riduttivo.
Questo servizio pubblico si distingue da altri (come la sanità e i
trasporti) perché richiede una attiva cooperazione dei suoi destinata-
ri. Il servizio del docente è del tutto inutile se colui cui è rivolto non
studia. Alla fine della degenza il paziente, che lo voglia o no, viene
dimesso; alla fine del viaggio l’utente scende dal treno. Per lo studente
la fine del servizio dipende dal superamento delle prove volte ad ac-
certare che effettivamente abbia acquisito quelle conoscenze inerenti
al servizio stesso.
In questa necessaria interazione sta l’essenza del servizio universi-
tario: come fare in modo che lo studente possa effettivamente acquisire
ciò per cui ha pagato e che dall’esterno gli si richiede sappia?
18 Capitolo secondo
sono finiti, richiede in partenza una leale intesa fra chi eroga il servizio
educativo e chi lo sceglie fra tanti altri ed è messo in grado di valutarne
la qualità.
Occorre ribadire che la qualifica di utente attribuita agli studen-
ti non è né una concessione, né risponde ad una visione populistica
dell’università. Se il rapporto deve basarsi su una intesa leale, occorre
anche sgombrare il campo dal vergognoso inganno secondo cui qualsia-
si diplomato può iscriversi all’università.
È ovvio che questo sta bene allo stato-gabelliere il quale è contento
se cresce il numero di coloro che pagano le tasse universitarie, ed ancor
più contento se questi le pagano, ma non usufruiscono dei servizi offer-
ti, e dunque non aumentano in alcun modo il carico di lavoro.
Come pure sta bene allo stato-statistico il quale può ridurre il nume-
ro dei disoccupati inserendoli nella casella degli “studenti”.
Pare ormai entrato nella sfera di percezione anche dei più ottusi che
l’accesso libero all’università, camuffato dalle altisonanti e false parole
di “diritto allo studio”, costituisce, come tutte le politiche demagogiche,
il peggior nemico di chi, asseritamente, si dice di voler proteggere.
Il risultato di circa 40 anni di “accesso libero” è che coloro che all’in-
terno della classi sociali più svantaggiate non avevano nessuna, nean-
che lontana, attitudine allo studio universitario sono stati abbindolati a
comprare il biglietto di una lotteria che non avrebbero mai potuto vin-
cere, ed i cui ricavi sono andati a favore di coloro che, appartenendo a
classi economicamente e culturalmente meno svantaggiate, potevano in
qualche modo sopperire alle loro deficienze accademiche. I più poveri
dunque hanno pagato gli studi degli abbienti. Una semplice correlazio-
ne – ormai disponiamo di decenni di statistiche – fra scuola superiore di
provenienza ed abbandoni mostra come la politica dell’“accesso libero”
si è rivelata avere la credibilità del “venghino, venghino” dell’imbonitore
in una fiera di campagna. Che poi ci si lamenti della “mortalità studen-
tesca” quando si sono aperti i cancelli a tutti, è come prima scoraggiare
20 Capitolo secondo
g) Il ruolo dell’orientamento
Anche qui l’ingrediente lo offre la legge la quale prevede che nei test
di accesso venga attribuito un valore, fino al massimo di un quarto, ai
risultati conseguiti nella scuola superiore. Il che ovviamente crea una
spirale virtuosa fra scuola e università e sprona studenti e insegnanti
delle superiori a fare meglio.
Chiedere che l’università svolga una attività di orientamento all’in-
gresso – incoraggiando, indirizzando, dissuadendo – implica il rico-
noscimento che, per fortuna, gli studenti sono diversi fra di loro ed il
primo compito dell’educatore è cogliere le potenzialità racchiuse nelle
differenze, ma anche i limiti che ciascuno – foss’anche un genio – ha.
Una appropriata opera di orientamento prima della scelta univer-
sitaria si accompagna al servizio di orientamento in itinere. Accanto
ad attività ovvie – consigliare in ordine ad indirizzi, propedeuticità,
tesi – la sfida principale consiste nell’individuare precise azioni volte a
Gli studenti 21
h) L’esamificio
discenti. Se poi si ignora del tutto la legislazione che vieterebbe tale pra-
tica, lo studente prova, riprova, e riprova ancora l’esame come se fosse il
biglietto di una lotteria o un gratta-e-vinci. Alla fine con un po’ di fortu-
na, per sfinimento dell’esaminatore, o per carità cristiana ce la farà. Ma è
difficile che gli adepti di questa pratica si chiedano il senso di tutto ciò.
In un processo di trasmissione della conoscenza l’esame costituisce
solo un piccolo momento della valutazione. Questa dovrebbe avvenire
durante il corso, ed anche quando le classi sono particolarmente nume-
rose ed impediscono un rapporto diretto fra docente e discente esistono
tanti strumenti – come ad esempio le prove intermedie – che consento-
no di accertare il progresso (o il regresso) degli studenti.
La moltiplicazione degli appelli – un fenomeno tutto nazionale, che
trova equivalenti solo in sistemi che difficilmente potrebbero fungere da
modello – costituisce la negazione della didattica: suppone che questa
sia inutile o che, comunque, essa possa essere totalmente scissa tem-
poralmente dalla prova di esame che può avvenire a distanza di mesi o
di anni. Costituisce l’invito, l’incentivo a non frequentare, allo studente
“fai da te” che si organizza gli esami pescando dal menù tutti i pasticcini
e lasciando alla fine i piatti indigesti. Come se non ci fosse una modu-
larità nella costruzione delle conoscenze, come se si potesse studiare la
storia contemporanea prima di (o senza) quella medievale; l’astrofisica
prima della fisica; la patologia prima dell’anatomia e via discorrendo.
La resa alle richieste demagogiche di autoproclamate rappresentanze
studentesche costituisce il massimo incentivo a finire fuori corso (tanto
l’esame lo si può dare quando si vuole) con conseguenze negative su tut-
to il sistema, in primo luogo sui docenti i quali preferiscono controllare
che insegnare.
Occorre infatti considerare il non trascurabile effetto di “trascina-
mento” che il binomio frequenza al corso–esami produce su tutta la co-
orte degli iscritti ad un certo anno accademico. Non solo stimola una
positiva emulazione, ma genera delle prassi che diventano il sentiero
sul quale lo studente si incammina molto più facilmente in gruppo, che
isolato. E, soprattutto, consente di individuare con facilità lo studente
con difficoltà e proporre iniziative di sostegno e recupero.
Gli studenti 23
Se c’è un aspetto nel quale gli studenti italiani risultano indietro ri-
spetto a quelli di molti dei paesi europei (sicuramente a Germania e pa-
esi nordici; alla pari dei francesi, meglio di spagnoli e inglesi) è nella co-
noscenza di una lingua straniera. In quasi il 90% dei casi questa lingua è
l’inglese, sia perché prevalente nell’insegnamento delle scuole superio-
ri, sia perché è ormai diventata la lingua veicolare globale, soprattutto
per le giovani generazioni le quali vivono parte significativa della loro
giornata connessi alla rete, dove l’inglese è assolutamente dominante, a
partire dal linguaggio gergale.
Pare inutile sottolineare l’importanza delle lingue nella istruzione
universitaria: esse aprono a nuove culture, favoriscono la intercompren-
sione fra persone e comunità di nazionalità diverse e, soprattutto, co-
stituiscono un titolo preferenziale nel mondo del lavoro. Un laureato
con votazione finale modesta (ad es. 90/95) ma con buona conoscenza
24 Capitolo secondo
domanda non è oziosa, salvo che si ritenga che lo studente debba posse-
dere, oltre alla maturità, anche la virtù della continenza.
In realtà, il riferimento ai servizi igienici è, come si è detto, un pa-
radosso solo in apparenza. Essi costituiscono un indice dell’attenzione
che si rivolge all’utenza: se sono, letteralmente, dei cessi è difficile che
le aule, le biblioteche, gli spazi comuni possano essere trattati con mag-
giore cura.
Il problema è molto semplice: se l’università è organizzata attorno
all’offerta di servizi didattici è necessario che gli studenti ne possano
usufruire. Per fare questo è necessario “catturare” gli utenti rendendo
quanto meno non sgradevole la permanenza nei suoi ambienti. Non c’è
bisogno di elaborare teorie di psicologia del lavoro, per comprendere
che ciò che vale per qualunque lavoratore, vale almeno altrettanto per
lo studente, il cui “mestiere” è quello di applicarsi – non retribuito, ma
anzi, pagando – ad una occupazione intellettualmente impegnativa.
solo parziale non è la lista dei regali da chiedere a Babbo Natale: moltis-
sime università italiane soddisfano tutte queste esigenze. Il punto è che
se queste vengono scarsamente pesate nella valutazione degli atenei e
nella distribuzione delle risorse pubbliche è come se equiparassimo la
stamberga all’albero di lusso, la compagnia aerea sempre in ritardo con
quella quasi sempre puntuale.
In altre parole l’università considerata come un servizio va organiz-
zata come qualsiasi altro servizio che compete con altri e cerca di affer-
marsi sul mercato: e le strutture sono essenziali. Ma per la sua natura
di servizio pubblico essa richiede una particolare attenzione. La prima
attenzione è il rapporto con le amministrazioni locali: le università co-
stituiscono una ricchezza non solo per ciò che producono, ma perché
nella loro attività produttiva generano occupazione diretta ed indiretta
e caratterizzano il contesto urbano. Al tempo stesso richiedono spazi,
viabilità, trasporti. Se le due istituzioni si ignorano i risultati sono la-
sciati al caso. La cooperazione invece ha dato e dà risultati ottimi. La
seconda attenzione è verso la progettazione: è chiaro che se le attività
universitarie si svolgono in locali pensati con tutt’altra destinazione (ca-
serme, ospedali, uffici pubblici dismessi) i problemi saranno infiniti, dal
gelo invernale alle scale strette, dalla mancanza di insonorizzazione alla
disposizione labirintica. Un punto, fra i tanti e ovvi, andrebbe tenuto
a mente: l’esperienza universitaria è, in larga misura, collettiva. Crea
legami talvolta della durata di un corso, ma talvolta di una vita. Gli stu-
denti non sono la sommatoria aritmetica di tante individualità, ma una
comunità che agisce e reagisce in modi coerenti e prevedibili. La scelta e
l’organizzazione dello spazio in cui questa comunità si forma ed opera è
parte integrante della politica universitaria.
In questa prospettiva, l’attenzione verso l’organizzazione dell’attivi-
tà sportiva e la predisposizione degli impianti necessari non è affatto os-
sequio formale al trito detto mens sana in corpore sano. In un paese nel
quale la percentuale della popolazione, di qualsiasi età, dedita alle più
svariate attività sportive è altissima, è naturale che l’università sia uno
dei luoghi ove essa possa esplicarsi. Ma vi è soprattutto la funzione so-
cializzante - e, se si può usare il termine senza retorica, democratizzante
32 Capitolo terzo
Di qui alla redazione di “carte dei servizi” il passo è breve. Qui il con-
fronto con altre esperienze è davvero utile: in tutta Europa vi sono uni-
versità organizzate come in Italia e che rilasciano titoli di studio equi-
pollenti. In tutta Europa la stragrande maggioranza degli atenei è stata-
le ed è finanziata dalla fiscalità generale. In tutta Europa le università si
trovano a fronteggiare i problemi posti dalla scarsità di risorse rispetto
alla crescita della domanda di istruzione di qualità. In tutta Europa l’im-
porto percentuale delle risorse destinate all’università non è – nel lungo
periodo – molto diverso, come non molto diverse sono le “tasse” univer-
sitarie ed i salari di docenti e personale amministrativo. Non c’è dunque
alcuna ragione per la quale lo studente italiano debba ricevere meno
servizi - e di minor qualità – rispetto ad uno spagnolo, tedesco, inglese
o francese. Ed in effetti in larga misura è così. La migliore riprova, al di
I servizi e le strutture 35
Se, invece, si considera che gli studi universitari sono solo una tap-
pa di un processo continuo di apprendimento, ci si renderà conto che
l’università in minima parte deve insegnare “cose”, mentre il suo compi-
to principale è “insegnare ad imparare”: come apprendere qualcosa che
non si sa; quali fonti utilizzare; quanto tempo ed impegno sono neces-
sari; il rapporto fra sistema e particolare; le relazioni fra le diverse bran-
che del sapere.
Sempre nella visione dell’università come impresa di servizi non
è inutile sottolineare come questi siano in larga misura immateriali e
quindi facilmente fruibili attraverso le tecnologie digitali.
Si è già detto dell’e-learning. Ma nella società dell’informazione è
chiaro che non solo le lezioni possono essere veicolate dalla rete. Se si
considera la straordinaria penetrazione della telefonia mobile nel no-
stro paese e la quantità di servizi che vengono via via offerti senza costi
aggiuntivi è intuitivo comprendere come le comunicazioni fra atenei
e suoi iscritti siano fortemente facilitate. Ciò già avviene diffusamente
e segna una radicale semplificazione delle forme organizzative. Senza
considerare che, forse per la prima volta nella storia, assistiamo ad un
rovesciamento del tradizionale divario di conoscenze fra generazioni.
Solitamente chi è più anziano ha acquisito maggiori conoscenze; se
questo rimane in genere vero, con riguardo alle tecnologie digitale vale
l’opposto. Non occorre dunque “alfabetizzare” gli utenti, come solita-
mente avviene per altri servizi sociali o pubblici (nei trasporti, nelle pre-
stazioni sanitarie o previdenziali); gli studenti sono in genere molto più
avanzati rispetto alla maggior parte dei loro docenti e di una consistente
quota del personale amministrativo.
Da questo punto di vista si può prevedere – senza disporre di capa-
cità divinatorie – che l’università, inserita strategicamente nel processo
della formazione della conoscenza, è nella sua essenza in grado di co-
gliere appieno tutti i vantaggi, crescenti, dell’evoluzione tecnologica. E
non c’è bisogno di essere affetti da un inguaribile ottimismo per com-
prendere che le cose non potranno che migliorare: più servizi a minor
costo. È chiaro però che tutto ciò non avviene automaticamente, facen-
do affidamento semplice sulla forza della corrente dei megabit.
Capitolo quarto
La ricerca
verso il nord negli anni del boom economico. Qui ci si trova di fronte a
persone che, munite di un titolo di laurea, cercano non solo una occu-
pazione stabile, ma soprattutto uno stimolo intellettuale adeguato per
realizzare quanto hanno in mente. Ed è chiaro che trattandosi di perso-
ne intelligenti sono in grado di valutare rischi ed opportunità nel recarsi
all’estero in luoghi e contesti più appaganti. Perché non ci si straccia le
vesti se un nostro laureato trova subito lavoro a Wall Street, ed invece si
intonano canti funebri se è assunto al MIT? I “cervelli”, se funzionano,
è bene che scelgano strade diverse, e l’innovazione non sta solo nella
ricerca, ma anche nelle scelte di vita.
Si aggiunga a tutto ciò che la tanto deprecata “fuga dei cervelli” è
un fenomeno positivo sotto numerosi aspetti: in primo luogo perché
porta la specificità italiana, fatta di cultura ed inventività, all’interno di
istituzioni straniere. E solo chi non ha vissuto in contesti del genere può
trascurare le straordinarie qualità umane che la presenza italiana porta
in ambienti multiculturali. Ma non vi è solo una esportazione; i ricer-
catori italiani all’estero creano una rete di rapporti con la madre patria,
sottraggono taluni ambienti alla tentazione del provincialismo, offrono
opportunità di lavoro per altri giovani, spesso ritornano in Italia arric-
chiti di una preziosa esperienza che da noi non avrebbero fatto.
Insomma, se non è per guerra, persecuzioni o povertà, è bene che i
cervelli “fuggano”, perché dimostrano di voler funzionare e di non essere
succubi della “path dependency”. Semmai quel che va evitata è una cer-
ta pregiudiziale esterofilia che finisce per attribuire più valore all’attivi-
tà svolta presso una modesta università inglese che in un buon ateneo
italiano. E chiedersi, obiettivamente e caso per caso, il reale valore dei
“cervelli” che a tutti i costi si vogliono far “rientrare”.
Il problema è un altro, ma in qualche modo speculare: il modello
italiano è scarsamente attraente per ricercatori e studiosi stranieri sia
per le forti barriere amministrative all’accesso, sia per la non competiti-
vità dei salari. Legate a laboriose procedure concorsuali, imposte dalla
Costituzione (art. 98), riesce difficile spiegare ad uno straniero il perché
ci si mettano due, tre, quattro anni per assumere un professore di ruo-
lo. E forme di assunzione a tempo determinato sono solo per periodi
44 Capitolo quarto
b) Quale professore?
d) Le metodologie didattiche
e) Cosa insegnare?
f) I corsi in lingua
c) Un approccio “minimalista”
dettagli, dietro a ciascuno dei quali c’è una persona o un gruppo di per-
sone che di quel dettaglio hanno la responsabilità: dalla organizzazione
degli orari alla registrazione degli esami, dalla disponibilità dei testi e
dei materiali alla puntualità nelle lezioni e negli esami, dai tempi di
acquisizione di un libro nuovo a quelli di pagamento dei collaboratori
esterni, dalla gestione di un bando di gara alla organizzazione di tornei
sportivi. Fissato un quadro di tutela della sicurezza individuale, di cor-
retta gestione finanziaria, di prevenzione delle frodi, la gestione di una
istituzione non dipende da leggi ma da una attenta attività amministra-
tiva, e questa è dettata, dall’amor proprio e dal senso di responsabilità e,
occorrendo, da una appropriata politica di incentivi e disincentivi.
Ancorché questo approccio minimalista sia poco in sintonia con
quello epico-retorico delle “riforme”, al di là di ogni disquisizione ide-
ale, presenta numerosi vantaggi. In primo luogo esso mira a far com-
prendere che il successo ed il prestigio di una università non dipendono
dalla bacchetta magica del ministro, del governo o del parlamento, ma
dall’impegno di tutti coloro che ci lavorano ed il cui apporto, dal rettore
all’usciere, è altrettanto importante (e, volendo, dal punto di vista degli
studenti il secondo ben più del primo).
In secondo luogo, mentre le leggi sono precetti generali ed astrat-
ti rivolti al futuro ed il cui successo è difficilmente misurabile (manca
la controprova: occorrerebbe che gli atenei dalla A alla L applicassero
la “riforma” X, e quelli dalla M alla Z la “riforma” Y ), i dettagli sono
tutti misurabili, comparabili, aggregabili, rilevabili nel corso di anni. I
dettagli lasciano poco spazio alla retorica e per quanto rimanga vero il
detto del premier Gladstone secondo cui ci sono tre tipi di menzogne:
le bugie, le bugie sfacciate e le statistiche, chi arriva fra gli ultimi in
tutti i dettagli ha ben poco da imprecare contro l’avarizia del ministro
del tesoro, la congiuntura economica o il calo demografico. Infine l’at-
tenzione per i dettagli si concentra sul fare, semplice ed ordinato, anzi-
ché sul dire, spesso roboante e quasi sempre inconcludente. È ovvio che
– come per qualsiasi servizio – anche quello universitario occorre poi
pubblicizzarlo e “venderlo”, ma sulla base di fatti, non di chiacchiere o
slogan immaginifici. E questi fatti sono alla portata di tutti, facilmente
Riforme? No, grazie 65
governi dell’ultimo decennio alle prese con una difficile crisi della finan-
za e con la sacrosanta esigenza di ridurre la spesa pubblica. In questo
modo di anno in anno si sono dovute ridurre le uscite rendendo asfittica
ogni prospettiva di sviluppo. Se si ragiona nell’ottica di una impresa la
risposta è quella degli incentivi, in particolare sotto forma di co-finan-
ziamenti. Attualmente questi sono solitamente dei sussidi mascherati:
se invece si ipotizza un meccanismo in base al quale per ciascun euro
che l’ateneo riceve – a qualsiasi titolo dall’esterno (escluse ovviamente
le rette degli studenti) – lo stato contribuisce in una certa percentuale
ed entro certi limiti, si mette in moto una spirale virtuosa che spinge ad
uscire dalla mentalità della lamentazione pauperistica.
Ma anche in una prospettiva di riduzione delle spese, è possibile
utilizzare, incrociandoli, incentivi positivi e negativi: si tratta di fissare
degli obiettivi, realistici, sia in assoluto che rispetto ai dati precedenti e
sulla base del loro raggiungimento attuare i tagli che a questo punto non
sarebbero più generalizzati ma solleciterebbero significativi recuperi di
efficienza.
La politica degli incentivi da generale può agevolmente essere ap-
plicata nelle singole realtà: nelle facoltà, nei dipartimenti, negli uffici
di ateneo. Di certo non si vuole sostenere che nella pubblica ammini-
strazione la monetizzazione dei risultati è l’unica strada percorribile.
Quello cui si deve puntare è premiare il diffuso impegno esistente ed
incoraggiare il superamento delle sacche di abulia.
Il che comporta una intelligente politica delle relazioni industriali,
come in qualsiasi impresa che produce servizi, ma che in questo caso lo
fa nell’interesse della collettività e non del management o degli azioni-
sti. Ed è dalla scarsa attenzione a questo profilo – come se una università
fosse una amministrazione come tante altre – che nascono spinte corpo-
rative o di sostanziale elusione degli obblighi di lavoro.
Capitolo settimo
E i soldi?
c) Le politiche di bilancio
contributo delle famiglie, nel senso che è difficile che uno studente si in-
debiti per andare all’università, anche per le note strozzature all’accesso
al credito che, alla fin dei conti, non si sono rivelate totalmente negative.
Nel sistema italiano il ruolo delle famiglie è accentuato da due fat-
tori fra di loro correlati: per un verso la circostanza che i giovani italiani
lasciano il tetto familiare solo molto tardi rispetto ad altri paesi europei,
solitamente quando hanno un lavoro stabile e/o mettono su una famiglia
propria (le due cose spesso coincidono). Per altro verso vi è una scarsis-
sima mobilità studentesca, nel senso che, con il proliferare degli atenei
locali, vi è una forte propensione a svolgere gli studi nella città dove si
vive, o comunque ad una distanza da poter “pendolare”. Tale fenomeno si
collega al primo – la ritardata uscita dalla famiglia di origine - e rafforza
la contribuzione di quest’ultima al finanziamento degli studi universitari.
È un bene che l’istruzione universitaria in Italia sia finanziata, oltre
che dallo stato, anche dalle famiglie? Se l’alternativa è che gli studenti
si indebitino e che il sistema bancario si arricchisca è più efficiente la
prima soluzione non fosse altro perché risparmia sui costi di interme-
diazione finanziaria.
In realtà occorre volgere in positivo questo anomalo partenariato
pubblico-privato, considerando i complessivi vantaggi sociali che deri-
vano da un aumento della popolazione laureata. E al contrario dell’espe-
rienza americana nella quale si entra nel mercato del lavoro oberati da
debiti, immaginare, invece, dei crediti di imposta spendibili nei primi
anni dopo la laurea. In un sistema fortemente caratterizzato dalla fisca-
lità, questa, anziché scoraggiare forme di investimento privato (e quello
negli studi dei figli sicuramente lo è), può fungere da leva per incenti-
varle. La peculiarità del modello economico italiano, che vede l’organiz-
zazione familiare alla base sia del sistema delle piccole e medie imprese,
sia di uno dei tassi di propensione al risparmio più elevati nel mondo
occidentale, se pure ha in sè notevoli limiti (non ultimo il provinciali-
smo), costituisce una straordinaria (e spesso non valutata) ricchezza.
Un netto ed esplicito miglioramento dei servizi educativi accompagnato
da sgravi fiscali è in grado di giustificare, in primo luogo politicamente,
proporzionati aumenti di retta.
E i soldi? 75
due anni tutti gli atenei saranno impegnati nel complesso lavoro di
modifica dei propri statuti e dei connessi regolamenti. La legge as-
segna sei mesi, ma ove si considerino le molteplici fasi consultive e
deliberative, è difficile immaginare che per la approvazione di un te-
sto così articolato e fondamentale come lo statuto ci si possa mettere
meno tempo. A ciò si aggiunga l’anno di tempo per l’emanazione di
una serie di altri importanti provvedimenti da parte del Ministero ed
il biennio sta già stretto.
e) Dare i numeri
La norma sul limite temporale del mandato dei rettori è uno dei
tanti frutti di quella diffusa concezione dell’università come luogo di
84 Capitolo ottavo
g) I passi in avanti
*
Avvertenza:
- Il testo delle note pubblicate in fondo al testo della legge è stato redatto dall'am-
ministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo uni-
co delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del
Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,
approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n.1092, al solo fine di facilitare la lettura delle
disposizioni di legge modificate o alle quali è operato il rinvio. Restano invariati il valore
e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
94 Appendice
altresì svolgere attività didattica e di ri- 36 e 38 del decreto del Presidente della
cerca presso università o enti di ricerca Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, fer-
esteri, previa autorizzazione del rettore mo restando quanto previsto in mate-
che valuta la compatibilità con l’adem- ria dal decreto-legge 31 maggio 2010,
pimento degli obblighi istituzionali. In n. 78, convertito, con modificazioni,
tal caso, ai fini della valutazione delle dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. La
attività di ricerca e delle politiche di valutazione del complessivo impegno
reclutamento degli atenei, l’apporto didattico, di ricerca e gestionale ai fini
dell’interessato è considerato in propor- dell’attribuzione degli scatti triennali di
zione alla durata e alla quantità dell’im- cui all’articolo 8 è di competenza delle
pegno reso nell’ateneo di appartenenza. singole università secondo quanto sta-
13. Entro centoventi giorni dalla bilito nei regolamenti di ateneo. In caso
data di entrata in vigore della presente di valutazione negativa, la richiesta di
legge, il Ministero, di concerto con il attribuzione dello scatto può essere rei-
Ministero della salute, d’intesa con la terata dopo che sia trascorso almeno un
Conferenza permanente per i rapporti anno accademico. Nell’ipotesi di man-
tra lo Stato, le regioni e le province au- cata attribuzione dello scatto, la somma
tonome di Trento e di Bolzano, sentita corrispondente è conferita al Fondo di
la Conferenza dei presidi delle facoltà ateneo per la premialità dei professori e
di medicina e chirurgia riguardo alle dei ricercatori di cui all’articolo 9.
strutture cliniche e di ricerca trasla-
zionale necessarie per la formazione Art. 7.
nei corsi di laurea di area sanitaria (Norme in materia di mobilità
di cui alla direttiva 2005/36/CE del dei professori e dei ricercatori)
Parlamento europeo e del Consiglio,
del 7 settembre 2005, predispone 1. I professori e i ricercatori univer-
lo schema-tipo delle convenzioni al sitari possono, a domanda, essere col-
quale devono attenersi le università locati per un periodo massimo di cin-
e le regioni per regolare i rapporti in que anni, anche consecutivi, in aspet-
materia di attività sanitarie svolte per tativa senza assegni per lo svolgimento
conto del Servizio sanitario nazionale. di attività presso soggetti e organismi,
14. I professori e i ricercatori sono pubblici o privati, anche operanti in
tenuti a presentare una relazione trien- sede internazionale, i quali provvedo-
nale sul complesso delle attività didatti- no anche al relativo trattamento eco-
che, di ricerca e gestionali svolte, unita- nomico e previdenziale.
mente alla richiesta di attribuzione del- 2. Il collocamento in aspettati-
lo scatto stipendiale di cui agli articoli va di cui al comma 1 è disposto dal
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 117
concorsi indetti fino alla data di en- conseguente rivalutazione del tratta-
trata in vigore della presente legge, mento iniziale;
come determinato dagli articoli 36, 38 c) possibilità, per i professori e i
e 39 del decreto del Presidente della ricercatori nominati secondo il regi-
Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, se- me previgente, di optare per il regime
condo le seguenti norme regolatrici: di cui al presente comma.
a) trasformazione della progres- 4. I regolamenti di cui al presente
sione biennale per classi e scatti di sti- articolo sono adottati su proposta del
pendio in progressione triennale; Ministro, sentito il Ministro dell’eco-
b) invarianza complessiva della nomia e delle finanze.
progressione;
c) decorrenza della trasforma- Art. 9.
zione dal primo scatto successivo a (Fondo per la premialità)
quello in corso alla data di entrata in
vigore della presente legge. 1. È istituito un Fondo di ateneo
2. È abrogato il comma 3 dell’arti- per la premialità di professori e ricer-
colo 3-ter del decreto-legge 10 novem- catori tenuto conto di quanto previsto
bre 2008, n. 180, convertito, con modifi- dall’articolo 1, comma 16, della legge 4
cazioni, dalla legge 9 gennaio 2009, n. 1. novembre 2005, n. 230, cui affluiscono
3. Entro sei mesi dalla data di en- le risorse di cui all’articolo 6, comma
trata in vigore della presente legge, 14, ultimo periodo, della presente leg-
il Governo adotta un regolamento ai ge. Ulteriori somme possono essere
sensi dell’articolo 17, comma 2, della attribuite a ciascuna università con
legge 23 agosto 1988, n. 400, per la ri- decreto del Ministro, in proporzione
modulazione, senza nuovi o maggiori alla valutazione dei risultati raggiunti
oneri per la finanza pubblica, della effettuata dall’ANVUR. Il Fondo può
progressione economica e dei relativi essere integrato dai singoli atenei an-
importi, anche su base premiale, per che con una quota dei proventi delle
i professori e i ricercatori assunti ai attività conto terzi ovvero con finan-
sensi della presente legge, secondo le ziamenti pubblici o privati. In tal
seguenti norme regolatrici: caso, le università possono prevedere,
a) abolizione del periodo di straor- con appositi regolamenti, compensi
dinariato e di conferma rispettivamen- aggiuntivi per il personale docente e
te per i professori di prima fascia e per i tecnico amministrativo che contri-
professori di seconda fascia; buisce all’acquisizione di commesse
b) eliminazione delle proce- conto terzi ovvero di finanziamen-
dure di ricostruzione di carriera e ti privati, nei limiti delle risorse del
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 119
tenuto a dare esecuzione alle richieste legge 9 gennaio 2009, n. 1. Il calcolo de-
istruttorie avanzate dal collegio. gli squilibri finanziari dei singoli atenei
6. È abrogato l’articolo 3 della leg- può tenere conto delle specificità delle
ge 16 gennaio 2006, n. 18. università sede di facoltà di medicina
e chirurgia collegate ad aziende ospe-
Art. 11. daliere nate da ex policlinici a gestione
(Interventi perequativi per diretta, escludendo ogni intervento per
le università statali) il ripiano di eventuali disavanzi previsto
dall’articolo 5, comma 4, lettere g), h),
1. A decorrere dal 2011, allo scopo di i), l) e m), della presente legge.
accelerare il processo di riequilibrio del- 2. Il Ministro provvede con pro-
le università statali e tenuto conto della prio decreto alla ripartizione della
primaria esigenza di assicurare la coper- percentuale di cui al comma 1.
tura delle spese fisse di personale di ruo-
lo entro i limiti della normativa vigente, Art. 12.
una quota pari almeno all’1,5 per cento (Università non statali
del fondo di finanziamento ordinario e legalmente riconosciute)
delle eventuali assegnazioni destinate
al funzionamento del sistema universi- 1. Al fine di incentivare la cor-
tario è destinata ad essere ripartita tra le relazione tra la distribuzione delle
università che, sulla base delle differen- risorse statali e il conseguimento di
ze percentuali del valore del fondo di fi- risultati di particolare rilievo nel cam-
nanziamento ordinario consolidato del po della didattica e della ricerca, una
2010, presentino una situazione di sot- quota non superiore al 20 per cento
tofinanziamento superiore al 5 per cen- dell’ammontare complessivo dei con-
to rispetto al modello per la ripartizione tributi di cui alla legge 29 luglio 1991,
teorica del fondo di finanziamento or- n. 243, relativi alle università non
dinario elaborato dai competenti orga- statali legalmente riconosciute, con
nismi di valutazione del sistema univer- progressivi incrementi negli anni suc-
sitario. L’intervento perequativo viene cessivi, è ripartita sulla base di criteri,
ridotto proporzionalmente laddove la determinati con decreto del Ministro,
situazione di sottofinanziamento derivi sentita l’ANVUR, tenuto conto degli
dall’applicazione delle misure di valu- indicatori definiti ai sensi dell’articolo
tazione della qualità di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge 10 no-
5 della presente legge e all’articolo 2 vembre 2008, n. 180, convertito, con
del decreto-legge 10 novembre 2008, n. modificazioni, dalla legge 9 gennaio
180, convertito, con modificazioni, dalla 2009, n. 1.
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 121
conseguimento del titolo, gli obietti- 3 luglio 1998, n. 210, come sostituito
vi formativi e il relativo programma dalla lettera a) del medesimo comma
di studi, la durata, il contributo per 1 del presente articolo.
l’accesso e la frequenza, il numero, le 3. All’articolo 2, primo comma,
modalità di conferimento e l’importo della legge 13 agosto 1984, n. 476, e
delle borse di studio di cui al comma successive modificazioni, sono appor-
5, nonché le convenzioni di cui al tate le seguenti modificazioni:
comma 4»; a) al primo periodo, dopo le parole:
b) al comma 5, lettera c): «è collocato a domanda» sono inserite
1) le parole: «comunque non in- le seguenti: «, compatibilmente con le
feriore alla metà dei dottorandi» sono esigenze dell’amministrazione,»;
soppresse; b) sono aggiunti, in fine, i seguen-
2) dopo le parole: «borse di studio ti periodi: «Non hanno diritto al con-
da assegnare» sono inserite le seguen- gedo straordinario, con o senza asse-
ti: «e dei contratti di apprendistato di gni, i pubblici dipendenti che abbiano
cui all’articolo 50 del decreto legislati- già conseguito il titolo di dottore di
vo 10 settembre 2003, n. 276, e succes- ricerca, né i pubblici dipendenti che
sive modificazioni, da stipulare»; siano stati iscritti a corsi di dottorato
c) dopo il comma 6 è inserito il per almeno un anno accademico, be-
seguente: neficiando di detto congedo. I conge-
«6-bis. È consentita la frequenza di straordinari e i connessi benefici in
congiunta del corso di specializzazio- godimento alla data di entrata in vi-
ne medica e del corso di dottorato di gore della presente disposizione sono
ricerca. In caso di frequenza congiun- mantenuti».
ta, la durata del corso di dottorato è
ridotta ad un minimo di due anni»; Art. 20.
d) è aggiunto, in fine, il seguente (Valutazione tra pari per
comma: la selezione dei progetti di ricerca)
«8-bis. Il titolo di dottore di ricer-
ca è abbreviato con le diciture: “Dott. 1. Con decreto del Presidente del
Ric.” ovvero “Ph. D.”». Consiglio dei ministri, da emanare,
2. La disposizione di cui al nume- di concerto con il Ministro e con il
ro 1) della lettera b) del comma 1 del Ministro della salute, entro sessanta
presente articolo acquista efficacia a giorni dalla data di entrata in vigore
decorrere dalla data di entrata in vi- della presente legge, si provvede, a va-
gore del decreto del Ministro di cui lere sulle risorse finanziarie, umane e
al comma 2 dell’articolo 4 della legge strumentali disponibili a legislazione
130 Appendice
fanno parte dei comitati di selezione nomina i componenti del CNGR de-
di cui al comma 1 dell’articolo 20 e co- termina le indennità spettanti ai suoi
ordina le attività dei comitati suddet- componenti.
ti; subentra alla commissione di cui 4. Il CNGR definisce le proprie
all’articolo 3, comma 1, del decreto regole di organizzazione e funziona-
del Ministro dell’istruzione, dell’uni- mento ed elegge al proprio interno
versità e della ricerca 26 marzo 2004, il presidente, a maggioranza dei due
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale terzi dei suoi componenti. I dipen-
n. 173 del 26 luglio 2004, nonché alla denti pubblici possono essere collo-
commissione di garanzia prevista per cati in aspettativa per la durata del
i programmi di ricerca di interesse mandato. I componenti del CNGR
nazionale. Le predette commissioni restano in carica per un triennio e non
sono soppresse dalla data in cui sono possono essere nuovamente nomina-
nominati i componenti del CNGR. ti prima che siano trascorsi almeno
Con specifici accordi di programma cinque anni. Essi cessano automatica-
dotati di adeguata copertura degli mente dalla carica al compimento del
oneri da essi derivanti, il CNGR può settantesimo anno di età. Se uno dei
provvedere all’espletamento delle componenti cessa dalla carica prima
procedure di selezione dei proget- della scadenza del proprio mandato,
ti o programmi di ricerca attivati da il componente che viene nominato in
enti pubblici o privati. Nell’esercizio sostituzione resta in carica per la du-
delle sue funzioni, il CNGR si avva- rata residua del mandato. Il predetto
le delle risorse umane, strumentali componente è scelto dal Ministro nel-
e finanziarie del Ministero relative lo stesso elenco di cui al secondo pe-
alle attività contemplate dal presente riodo del comma 1.
comma. 5. In sede di prima applicazione,
3. La spesa per il funzionamen- mediante sorteggio, sono individuati
to del CNGR e per i compensi re- due componenti del CNGR che du-
lativi alle procedure di selezione e rano in carica due anni e tre compo-
valutazione dei progetti di ricerca è nenti che durano in carica tre anni. Il
compresa nell’ambito dei fondi ri- CNGR predispone rapporti specifici
guardanti il finanziamento dei pro- sull’attività svolta e una relazione an-
getti o programmi di ricerca, per un nuale in materia di valutazione della
importo massimo non superiore al ricerca, che trasmette al Ministro, il
3 per cento dei predetti fondi, senza quale cura la pubblicazione e la diffu-
nuovi o maggiori oneri per la finanza sione dei rapporti e delle relazioni del
pubblica. Il decreto del Ministro che CNGR.
132 Appendice
non può in ogni caso superare i dodici lavoro autonomo o dipendente, fermi
anni, anche non continuativi. Ai fini restando i requisiti richiesti. I con-
della durata dei predetti rapporti non tratti a titolo gratuito, ad eccezione di
rilevano i periodi trascorsi in aspetta- quelli stipulati nell’ambito di conven-
tiva per maternità o per motivi di sa- zioni con enti pubblici, non possono
lute secondo la normativa vigente. superare, nell’anno accademico, il 5
per cento dell’organico dei professori
Art. 23. e ricercatori di ruolo in servizio presso
(Contratti per attività di l’ateneo.
insegnamento) 2. Fermo restando l’affidamento a
titolo oneroso o gratuito di incarichi di
1. Le università, anche sulla base insegnamento al personale docente e
di specifiche convenzioni con gli enti ricercatore universitario, le università
pubblici e le istituzioni di ricerca possono, altresì, stipulare contratti a
di cui all’articolo 8 del regolamento titolo oneroso, nell’ambito delle pro-
di cui al decreto del Presidente del prie disponibilità di bilancio, per fare
Consiglio dei ministri 30 dicembre fronte a specifiche esigenze didattiche,
1993, n. 593, possono stipulare con- anche integrative, con soggetti in pos-
tratti della durata di un anno accade- sesso di adeguati requisiti scientifici e
mico e rinnovabili annualmente per professionali. Il possesso del titolo di
un periodo massimo di cinque anni, a dottore di ricerca, della specializzazio-
titolo gratuito o oneroso, per attività ne medica, dell’abilitazione, ovvero di
di insegnamento al fine di avvaler- titoli equivalenti conseguiti all’estero,
si della collaborazione di esperti di costituisce titolo preferenziale ai fini
alta qualificazione in possesso di un dell’attribuzione dei predetti contratti.
significativo curriculum scientifico o I contratti sono attribuiti previo esple-
professionale, che siano dipendenti tamento di procedure disciplinate con
da altre amministrazioni, enti o im- regolamenti di ateneo, nel rispetto
prese, ovvero titolari di pensione, ov- del codice etico, che assicurino la va-
vero lavoratori autonomi in possesso lutazione comparativa dei candidati e
di un reddito annuo non inferiore a la pubblicità degli atti. Il trattamen-
40.000 euro lordi. I predetti contratti to economico spettante ai titolari dei
sono stipulati dal rettore, su proposta predetti contratti è determinato, entro
dei competenti organi accademici. tre mesi dalla data di entrata in vigore
I contratti a titolo gratuito possono della presente legge, con decreto del
essere stipulati esclusivamente con Ministro, di concerto con il Ministro
soggetti in possesso di un reddito da dell’economia e delle finanze.
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 135
data di entrata in vigore della presente data di entrata in vigore della presen-
legge, sono stabiliti i criteri e le mo- te legge in materia di assunzione in
dalità di attuazione delle presenti di- servizio, fino alla adozione dei regola-
sposizioni e sono altresì individuati i menti di cui all’articolo 18, comma 1.
soggetti destinatari. 3. All’articolo 1, comma 4, del
4. Per le finalità del presente arti- decreto-legge 10 novembre 2008, n.
colo è autorizzata la spesa di 2 milioni 180, convertito, con modificazioni,
di euro annui a decorrere dall’anno dalla legge 9 gennaio 2009, n. 1, dopo
2012 e fino all’anno 2017. il quinto periodo è inserito il seguen-
5. All’onere derivante dalle dispo- te: «Si procede altresì direttamente al
sizioni di cui al presente articolo si sorteggio nell’ipotesi in cui il numero
provvede mediante corrispondente dei professori ordinari appartenenti
riduzione del Fondo per interventi al settore scientifico disciplinare og-
strutturali di politica economica, di getto del bando è inferiore a quattro».
cui all’articolo 10, comma 5, del de- 4. Coloro che hanno conseguito
creto-legge 29 novembre 2004, n. 282, l’idoneità per i ruoli di professore as-
convertito, con modificazioni, dalla sociato e ordinario possono comun-
legge 27 dicembre 2004, n. 307. que essere destinatari di chiamata ai
6. Il Ministro dell’economia e del- sensi della legge 3 luglio 1998, n. 210,
le finanze è autorizzato ad apportare, fino al termine del periodo di durata
con propri decreti, le occorrenti varia- dell’idoneità stessa previsto dall’arti-
zioni di bilancio. colo 1, comma 6, della legge 4 novem-
bre 2005, n. 230. In tale ipotesi e nel
Art. 29. caso di idoneità conseguita all’esito
(Norme transitorie e finali) delle procedure di valutazione com-
parativa, bandite ai sensi dell’articolo
1. Fermo restando quanto previsto 12, comma 2, del decreto-legge 31 di-
dal comma 2 del presente articolo, a cembre 2007, n. 248, convertito, con
decorrere dalla data di entrata in vigo- modificazioni, dalla legge 28 febbraio
re della presente legge, per la copertu- 2008, n. 31, e successive modificazio-
ra dei posti di professore ordinario e ni, e dell’articolo 4-bis, comma 16, del
associato, di ricercatore e di assegni- decreto-legge 3 giugno 2008, n. 97,
sta di ricerca, le università possono convertito, con modificazioni, dalla
avviare esclusivamente le procedure legge 2 agosto 2008, n. 129, nei no-
previste dal presente titolo. vanta giorni successivi alla delibera-
2. Le università continuano ad av- zione, da parte dell’università che ha
valersi delle disposizioni vigenti alla indetto il bando, di voler effettuare
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 141
18. All’articolo 66, comma 13, del 7 agosto 1990, n. 245, e quanto a 50 mi-
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, lioni di euro per ciascuno degli anni
convertito, con modificazioni, dalla 2012 e 2013, mediante corrispondente
legge 6 agosto 2008, n. 133, e succes- riduzione delle proiezioni, per l’anno
sive modificazioni, il secondo periodo 2012, dello stanziamento del fondo
è sostituito dal seguente: «Ciascuna speciale di parte corrente, iscritto, ai
università destina tale somma per una fini del bilancio triennale 2010-2012,
quota non inferiore al 50 per cento nell’ambito del programma «Fondi
all’assunzione di ricercatori e per una di riserva e speciali» della missione
quota non superiore al 20 per cento «Fondi da ripartire» dello stato di pre-
all’assunzione di professori ordinari». visione del Ministero dell’economia
19. In attuazione di quanto di- e delle finanze per l’anno 2010, allo
sposto dagli articoli 6, comma 14, e 8 scopo parzialmente utilizzando l’ac-
della presente legge, e fermo restando cantonamento relativo al Ministero
quanto previsto dall’articolo 9, com- dell’istruzione, dell’università e della
ma 21, del decreto-legge 31 maggio ricerca. Il Ministro dell’economia e
2010, n. 78, convertito, con modifi- delle finanze è autorizzato ad appor-
cazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. tare, con propri decreti, le occorrenti
122, è autorizzata la spesa di 18 milio- variazioni di bilancio.
ni di euro per l’anno 2011 e di 50 mi- 20. Agli studiosi impegna-
lioni di euro per ciascuno degli anni ti all’estero che abbiano svolto per
2012 e 2013. Con decreto del Ministro, chiamata diretta autorizzata dal
adottato di concerto con il Ministro Ministero nell’ambito del program-
dell’economia e delle finanze entro ma di rientro dei cervelli un perio-
quarantacinque giorni dalla data di do di ricerca e di docenza nelle uni-
entrata in vigore della presente legge, versità italiane, il servizio prestato
sono indicati criteri e modalità per è riconosciuto per i due terzi ai fini
l’attuazione del presente comma con della carriera e per intero, a domanda
riferimento alla ripartizione delle ri- e con onere a carico del richiedente,
sorse tra gli atenei e alla selezione dei ai fini del trattamento di quiescenza
destinatari dell’intervento secondo e previdenza. Al relativo onere, pari
criteri di merito accademico e scien- a euro 340.000 annui a decorrere
tifico. Al relativo onere si provvede, dall’anno 2011, si provvede mediante
quanto a 18 milioni di euro per l’anno corrispondente riduzione dell’auto-
2011, mediante corrispondente ridu- rizzazione di spesa di cui all’artico-
zione dell’autorizzazione di spesa di lo 5, comma 1, della legge 19 ottobre
cui all’articolo 17, comma 2, della legge 1999, n. 370.
144 Appendice
Commissione di cui all’articolo 13, cura an- misurazione della performance, dotata
nualmente la realizzazione di indagini sul delle risorse necessarie all’esercizio delle
personale dipendente volte a rilevare il li- relative funzioni.
vello di benessere organizzativo e il grado 10. Il responsabile della struttura
di condivisione del sistema di valutazione tecnica permanente deve possedere una
nonché la rilevazione della valutazione specifica professionalità ed esperienza
del proprio superiore gerarchico da parte nel campo della misurazione della perfor-
del personale, e ne riferisce alla predetta mance nelle amministrazioni pubbliche.
Commissione. 11. Agli oneri derivanti dalla costitu-
6. La validazione della Relazione sul- zione e dal funzionamento degli organi-
la performance di cui al comma 4, lettera smi di cui al presente articolo si provvede
c), è condizione inderogabile per l’accesso nei limiti delle risorse attualmente desti-
agli strumenti per premiare il merito di nate ai servizi di controllo interno.»
cui al Titolo III. - Si riporta il testo del comma 1,
7. L’Organismo indipendente di va- dell’art. 6, del decreto-legge 21 aprile 1995,
lutazione è costituito da un organo mo- n. 120, convertito, con modificazioni, dal-
nocratico ovvero collegiale composto da la legge 21 giugno 1995, n. 236 Pubblicato
3 componenti dotati dei requisiti stabiliti nella Gazz. Uff. 22 aprile 1995, n. 94 e
dalla Commissione ai sensi dell’articolo convertito in legge, con modificazioni,
13, comma 6, lettera g), e di elevata pro- dall’art. 1, comma 1, L. 21 giugno 1995, n.
fessionalità ed esperienza, maturata nel 236 recante disposizioni urgenti per il fun-
campo del management, della valutazione zionamento delle università.»:
della performance e della valutazione del Art. 6. - «1. Le università deliberano i
personale delle amministrazioni pubbli- propri statuti e regolamenti, ai sensi della
che. I loro curricula sono comunicati alla legge 9 maggio 1989, n. 168, nel rispetto
Commissione di cui all’articolo 13. delle norme di cui al decreto legislativo 3
8. I componenti dell’Organismo in- febbraio 1993, n. 29, all’articolo 5 della leg-
dipendente di valutazione non possono ge 24 dicembre 1993, n. 537, e al presente
essere nominati tra soggetti che rivestano decreto, inderogabilmente entro un anno
incarichi pubblici elettivi o cariche in par- dalla data di entrata in vigore della legge di
titi politici o in organizzazioni sindacali conversione del presente decreto, decorso
ovvero che abbiano rapporti continuativi il quale non possono accedere ai finanzia-
di collaborazione o di consulenza con le menti oggetto degli accordi di programma
predette organizzazioni, ovvero che ab- di cui alla citata legge n. 537 del 1993 e al
biano rivestito simili incarichi o cariche o decreto-legge 31 gennaio 1995, n. 26, con-
che abbiano avuto simili rapporti nei tre vertito, con modificazioni, dalla legge 29
anni precedenti la designazione. marzo 1995, n. 95. Gli statuti degli atenei
9. Presso l’Organismo indipendente stabiliscono anche la composizione degli
di valutazione è costituita, senza nuovi organi collegiali, assicurando la rappre-
o maggiori oneri per la finanza pubblica, sentanza degli studenti in misura non in-
una struttura tecnica permanente per la feriore al 15 per cento.»
150 Appendice
Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008, sede universitaria ai fini del supporto tec-
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 86 nico e amministrativo.
dell’11 aprile 2008, con l’obiettivo priorita- 3. I comitati, oltre alle funzioni di cui
rio di sostenere lo sviluppo delle profes- all’articolo 2, comma 3, lettera c), provve-
sioni tecniche a livello terziario, mediante dono al coordinamento delle iniziative in
le specializzazioni richieste dal mondo materia di programmazione degli accessi
del lavoro, con particolare riferimento alle all’istruzione universitaria, di orientamen-
piccole e medie imprese.» to, di diritto allo studio, di alta formazione
- Il testo dell’art. 3, del regolamento di professionale e di formazione continua e
cui al Presidente della Repubblica 27 gen- ricorrente, di utilizzazione delle strutture
naio 1998, n. 25 (Regolamento recante di- universitarie, nonché al coordinamento
sciplina dei procedimenti relativi allo svi- con il sistema scolastico, con le istituzioni
luppo ed alla programmazione del sistema formative regionali, con le istanze econo-
universitario, nonché ai comitati regionali miche e sociali del territorio.»
di coordinamento, a norma dell’articolo - Per il testo dell’articolo 1-ter del de-
20, comma 8, lettere a) e b), della L. 15 creto legge 31 gennaio 2005, n. 7, converti-
marzo 1997, n. 59) è il seguente: to, con modificazioni, dalla legge 31 marzo
«Art. 3. - 1. I comitati regionali di 2005, n. 43 si veda nelle note all’art. 2.
coordinamento sono costituiti dai rettori
delle università aventi sede nella stessa Note all’art. 4
regione, dal presidente della giunta regio-
nale o da un suo delegato, nonché da un - Il testo dell’art. 8 della legge 2 di-
rappresentante degli studenti se nella re- cembre 1991, n. 390 (Norme sul diritto agli
gione hanno sede fino a due atenei, da due studi universitari) è il seguente:
rappresentanti se ivi hanno sede fino a tre «Art. 8. - 1. Le regioni determinano
atenei e da tre per un numero di atenei la quota dei fondi destinati agli interven-
nella regione superiore a tre, eletti dalla ti per il diritto agli studi universitari, da
componente studentesca dei senati acca- devolvere annualmente all’erogazione di
demici e dei consigli di amministrazione borse di studio per gli studenti iscritti ai
delle università della regione, riunita in corsi di diploma e di laurea nel rispetto dei
seduta comune. Nella regione Trentino- requisiti minimi stabiliti ai sensi dell’arti-
Alto Adige si istituiscono due comitati colo 4 e secondo le procedure selettive di
provinciali di coordinamento, ciascuno cui all’articolo 7, comma 1, lettera c). Le
di essi composto dal presidente della pro- regioni possono anche trasferire i predetti
vincia autonoma, o da un suo delegato, fondi alle università, affinché queste prov-
dai rettori delle università della provincia vedano ad erogare le borse.»
e dai rappresentanti degli studenti delle - Il comma 603 dell’art. 1 della legge
medesime, determinati ai sensi del pre- 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni
sente comma. per la formazione del bilancio annuale e
2. I comitati eleggono nel loro seno pluriennale dello Stato -legge finanziaria
il rettore che li presiede ed individuano la 2007) è il seguente:
152 Appendice
«603 Tutti i collegi universitari ge- alla determinazione degli effetti finan-
stiti da fondazioni, enti morali, nonché ziari derivanti dai decreti legislativi, la
enti ecclesiastici che abbiano le finalità di quantificazione degli stessi è effettuata al
cui all’articolo 1, comma 4, primo periodo momento dell’adozione dei singoli decre-
della legge 14 novembre 2000, n. 338, ed ti legislativi. I decreti legislativi dai qua-
iscritti ai registri delle prefetture, sono li derivano nuovi o maggiori oneri sono
equiparati ai collegi universitari legal- emanati solo successivamente all’entrata
mente riconosciuti.» in vigore dei provvedimenti legislativi che
- Il comma 1, lettera l-quater dell’art. stanzino le occorrenti risorse finanziarie.
10, del testo unico delle imposte sui red- A ciascuno schema di decreto legislativo
diti di cui al decreto del Presidente del- è allegata una relazione tecnica, predi-
la Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 sposta ai sensi del comma 3, che dà conto
(Approvazione del testo unico delle im- della neutralità finanziaria del medesimo
poste sui redditi), come modificato dalla decreto ovvero dei nuovi o maggiori one-
presente legge, è il seguente: ri da esso derivanti e dei corrispondenti
«l-quater) le erogazioni liberali in de- mezzi di copertura.»
naro effettuate a favore di università, fon- - L’articolo 20 della legge 15 marzo
dazioni universitarie di cui all’articolo 59, 1997, n.59 (Delega al Governo per il confe-
comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. rimento di funzioni e compiti alle regioni
388, del Fondo per il merito degli studenti ed enti locali, per la riforma della Pubblica
universitari e di istituzioni universitarie Amministrazione e per la semplificazione
pubbliche, degli enti di ricerca pubbli- amministrativa) è il seguente:
ci, ovvero degli enti di ricerca vigilati dal «Art. 20. - 1. Il Governo, sulla base di
Ministero dell’istruzione, dell’università e un programma di priorità di interventi,
della ricerca, ivi compresi l’Istituto supe- definito, con deliberazione del Consiglio
riore di sanità e l’Istituto superiore per la dei Ministri, in relazione alle proposte
prevenzione e la sicurezza del lavoro, non- formulate dai Ministri competenti, sentita
ché degli enti parco regionali e nazionali.» la Conferenza unificata di cui all’articolo
8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.
Note all’art. 5 281, entro la data del 30 aprile, presenta
al Parlamento, entro il 31 maggio di ogni
- Il testo del comma 2, dell’art. 17 del- anno, un disegno di legge per la sempli-
la legge 31 dicembre 2009, n. 196 (Legge ficazione e il riassetto normativo, volto a
di contabilità e finanza pubblica.) è il definire, per l’anno successivo, gli indiriz-
seguente: zi, i criteri, le modalità e le materie di in-
«2. Le leggi di delega comportanti tervento, anche ai fini della ridefinizione
oneri recano i mezzi di copertura neces- dell’area di incidenza delle pubbliche fun-
sari per l’adozione dei relativi decreti le- zioni con particolare riguardo all’assetto
gislativi. Qualora, in sede di conferimento delle competenze dello Stato, delle regio-
della delega, per la complessità della ma- ni e degli enti locali. In allegato al disegno
teria trattata, non sia possibile procedere di legge è presentata una relazione sullo
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 153
stato di attuazione della semplificazione e previsti dal comma 2 del presente artico-
del riassetto. lo, nell’ambito dei principi stabiliti dalla
2. Il disegno di legge di cui al comma legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive
1 prevede l’emanazione di decreti legisla- modificazioni;
tivi, relativamente alle norme legislative d) eliminazione degli interventi am-
sostanziali e procedimentali, nonché di ministrativi autorizzatori e delle misure
regolamenti ai sensi dell’articolo 17, com- di condizionamento della libertà contrat-
mi 1 e 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, tuale, ove non vi contrastino gli interessi
e successive modificazioni, per le norme pubblici alla difesa nazionale, all’ordine
regolamentari di competenza dello Stato. e alla sicurezza pubblica, all’amministra-
3. Salvi i principi e i criteri direttivi zione della giustizia, alla regolazione dei
specifici per le singole materie, stabiliti mercati e alla tutela della concorrenza,
con la legge annuale di semplificazione e alla salvaguardia del patrimonio cultura-
riassetto normativo, l’esercizio delle dele- le e dell’ambiente, all’ordinato assetto del
ghe legislative di cui ai commi 1 e 2 si at- territorio, alla tutela dell’igiene e della sa-
tiene ai seguenti principi e criteri direttivi: lute pubblica;
a) definizione del riassetto normativo e) sostituzione degli atti di autoriz-
e codificazione della normativa primaria zazione, licenza, concessione, nulla osta,
regolante la materia, previa acquisizione permesso e di consenso comunque de-
del parere del Consiglio di Stato, reso nel nominati che non implichino esercizio
termine di novanta giorni dal ricevimen- di discrezionalità amministrativa e il cui
to della richiesta, con determinazione dei rilascio dipenda dall’accertamento dei
principi fondamentali nelle materie di le- requisiti e presupposti di legge, con una
gislazione concorrente; denuncia di inizio di attività da presentare
a-bis) coordinamento formale e da parte dell’interessato all’amministra-
sostanziale del testo delle disposizioni zione competente corredata dalle attesta-
vigenti, apportando le modifiche neces- zioni e dalle certificazioni eventualmente
sarie per garantire la coerenza giuridica, richieste;
logica e sistematica della normativa e per f) determinazione dei casi in cui le
adeguare, aggiornare e semplificare il lin- domande di rilascio di un atto di consen-
guaggio normativo; so, comunque denominato, che non im-
b) indicazione esplicita delle norme plichi esercizio di discrezionalità ammini-
abrogate, fatta salva l’applicazione dell’ar- strativa, corredate dalla documentazione
ticolo 15 delle disposizioni sulla legge in e dalle certificazioni relative alle caratte-
generale premesse al codice civile; ristiche tecniche o produttive dell’attività
c) indicazione dei principi generali, da svolgere, eventualmente richieste, si
in particolare per quanto attiene alla in- considerano accolte qualora non venga
formazione, alla partecipazione, al con- comunicato apposito provvedimento di
traddittorio, alla trasparenza e pubblicità diniego entro il termine fissato per cate-
che regolano i procedimenti amministra- gorie di atti in relazione alla complessità
tivi ai quali si attengono i regolamenti del procedimento, con esclusione, in ogni
154 Appendice
e delle finanze, previa acquisizione del Con effetto dalla stessa data sono abrogate
parere della Conferenza unificata di cui le norme, anche di legge, regolatrici dei
all’articolo 8 del decreto legislativo 28 procedimenti.
agosto 1997, n. 281, e, successivamente, 8. I regolamenti di cui al comma 2
dei pareri delle Commissioni parlamenta- si conformano, oltre ai principi di cui al
ri competenti che sono resi entro il termi- comma 4, ai seguenti criteri e principi:
ne di sessanta giorni dal ricevimento della a) trasferimento ad organi monocra-
richiesta. tici o ai dirigenti amministrativi di funzio-
6. I regolamenti di cui al comma 2 ni anche decisionali, che non richiedono,
sono emanati con decreto del Presidente in ragione della loro specificità, l’esercizio
della Repubblica, previa deliberazione in forma collegiale, e sostituzione degli or-
del Consiglio dei Ministri, su proposta del gani collegiali con conferenze di servizi o
Presidente del Consiglio dei Ministri o del con interventi, nei relativi procedimenti,
Ministro per la funzione pubblica, di con- dei soggetti portatori di interessi diffusi;
certo con il Ministro competente, previa b) individuazione delle responsabili-
acquisizione del parere della Conferenza tà e delle procedure di verifica e controllo;
unificata di cui all’articolo 8 del decreto c) soppressione dei procedimenti che
legislativo 28 agosto 1997, n. 281, quan- risultino non più rispondenti alle finalità e
do siano coinvolti interessi delle regioni agli obiettivi fondamentali definiti dalla le-
e delle autonomie locali, del parere del gislazione di settore o che risultino in con-
Consiglio di Stato nonché delle compe- trasto con i principi generali dell’ordina-
tenti Commissioni parlamentari. I pareri mento giuridico nazionale o comunitario;
della Conferenza unificata e del Consiglio d) soppressione dei procedimenti che
di Stato sono resi entro novanta giorni comportino, per l’amministrazione e per
dalla richiesta; quello delle Commissioni i cittadini, costi più elevati dei benefici
parlamentari è reso, successivamente ai conseguibili, anche attraverso la sostitu-
precedenti, entro sessanta giorni dal- zione dell’attività amministrativa diretta
la richiesta. Per la predisposizione degli con forme di autoregolamentazione da
schemi di regolamento la Presidenza del parte degli interessati, prevedendone co-
Consiglio dei Ministri, ove necessario, munque forme di controllo;
promuove, anche su richiesta del Ministro e) adeguamento della disciplina so-
competente, riunioni tra le amministra- stanziale e procedimentale dell’attivi-
zioni interessate. Decorsi sessanta giorni tà e degli atti amministrativi ai principi
dalla richiesta di parere alle Commissioni della normativa comunitaria, anche so-
parlamentari, i regolamenti possono esse- stituendo al regime concessorio quello
re comunque emanati. autorizzatorio;
7. I regolamenti di cui al comma 2, f) soppressione dei procedimenti che
ove non diversamente previsto dai decreti derogano alla normativa procedimentale
legislativi, entrano in vigore il quindicesi- di carattere generale, qualora non sussi-
mo giorno successivo alla data della loro stano più le ragioni che giustifichino una
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. difforme disciplina settoriale;
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 157
secondo criteri e metodologie comuni alle e della ricerca il quale concede o rifiu-
diverse amministrazioni individuati con ta il nulla osta alla nomina previo parere
decreto del Presidente del Consiglio dei del Consiglio universitario nazionale.
ministri.» Nell’ambito delle relative disponibilità di
- Il comma 9, dell’articolo 1 della legge bilancio, le università possono altresì pro-
4 novembre 2005, n. 230 (Nuove disposi- cedere alla copertura dei posti di profes-
zioni concernenti i professori e i ricerca- sore ordinario mediante chiamata diretta
tori universitari e delega al Governo per il di studiosi di chiara fama. A tali fini le
riordino del reclutamento dei professori università formulano specifiche proposte
universitari), come modificato dalla pre- al Ministro dell’istruzione, dell’università
sente legge, è il seguente: e della ricerca il quale concede o rifiuta il
«9 Nell’ambito delle relative dispo- nulla osta alla nomina, previo parere di
nibilità di bilancio, le università possono una commissione, nominata dal Consiglio
procedere alla copertura di posti di pro- universitario nazionale, composta da tre
fessore ordinario e associato e di ricerca- professori ordinari appartenenti al setto-
tore mediante chiamata diretta di studiosi re scientifico-disciplinare in riferimento
stabilmente impegnati all’estero in attività al quale è proposta la chiamata. Il rettore,
di ricerca o insegnamento a livello univer- con proprio decreto, dispone la nomina
sitario da almeno un triennio, che ricopro- determinando la relativa classe di stipen-
no una posizione accademica equipollen- dio sulla base della eventuale anzianità di
te in istituzioni universitarie o di ricerca servizio e di valutazioni di merito.»
estere, ovvero che abbiano già svolto per - Il testo dell’articolo 2 del decreto-
chiamata diretta autorizzata dal Ministero legge 10 novembre 2008, n. 180, conver-
dell’istruzione, dell’università e della ri- tito, con modificazioni dalla legge 9 gen-
cerca nell’ambito del programma di rien- naio 2009, n.1 (Disposizioni urgenti per
tro dei cervelli un periodo di almeno tre il diritto allo studio, la valorizzazione del
anni di ricerca e di docenza nelle universi- merito e la qualità del sistema universita-
tà italiane e conseguito risultati scientifici rio e della ricerca), come modificato dalla
congrui rispetto al posto per il quale ne presente legge, è il seguente:
viene proposta la chiamata, ovvero di stu- «Art. 2 (Misure per la qualità del siste-
diosi che siano risultati vincitori nell’am- ma universitario). - 1 A decorrere dall’an-
bito di specifici programmi di ricerca di no 2009, al fine di promuovere e sostenere
alta qualificazione, identificati con decre- l’incremento qualitativo delle attività delle
to del Ministro dell’istruzione, dell’uni- università statali e di migliorare l’efficacia
versità e della ricerca, sentiti l’Agenzia e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse,
nazionale di valutazione del sistema uni- una quota non inferiore al 7 per cento del
versitario nazionale, finanziati dall’Unio- fondo di finanziamento ordinario di cui
ne europea o dal Ministro dell’istruzione, all’articolo 5 della legge 24 dicembre 1993,
dell’università e della ricerca. A tali fini le n. 537, e successive modificazioni, e del
università formulano specifiche proposte fondo straordinario di cui all’articolo 2,
al Ministro dell’istruzione, dell’università comma 428, della legge 24 dicembre 2007,
160 Appendice
per i professori e per i ricercatori dalle ri- compiti di tutorato e di didattica integra-
spettive norme, sono conferiti a titolo gra- tiva. Ad essi è attribuito il titolo di pro-
tuito. Le supplenze e gli affidamenti che fessore aggregato per l’anno accademico
superino i predetti limiti possono essere in cui essi svolgono tali corsi e moduli. Il
retribuiti esclusivamente con oneri a cari- titolo è conservato altresì nei periodi di
co degli ordinari stanziamenti dello stato congedo straordinario per motivi di stu-
di previsione del Ministero dell’università dio di cui il ricercatore usufruisce nell’an-
e della ricerca scientifica e tecnologica, no successivo a quello in cui ha svolto tali
fatta salva la possibilità di quanto previ- corsi e moduli. Lo stesso titolo è attribu-
sto dal quinto comma dell’articolo 9 del ito, per il periodo di durata dell’incarico,
decreto del Presidente della Repubblica 11 ai ricercatori reclutati come previsto al
luglio 1980, n. 382. comma 7, ove ad essi siano affidati corsi
8. L’istituto del contratto previsto dal o moduli curriculari.»
D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382, e dal D.P.R. - Il testo degli articoli 2 e 3 del d.lgs 27
10 marzo 1982, n. 162, si estende ai corsi luglio 1999, n. 297 (Riordino della discipli-
di diploma universitario. Per i professori na e snellimento delle procedure per il so-
a contratto sono rispettate le incompati- stegno della ricerca scientifica e tecnologi-
bilità di cui all’articolo 13 del decreto del ca, per la diffusione delle tecnologie, per la
Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, mobilità dei ricercatori)è il seguente:
n. 382, e successive modificazioni.» «Art. 2 (Soggetti ammissibili). - 1.
- Il comma 11 dell’articolo 1 della legge Sono soggetti ammissibili agli interventi
4 novembre 2005, n. 230 (Nuove disposi- di cui al presente titolo:
zioni concernenti i professori e i ricerca- a) le imprese che esercitano le attivi-
tori universitari e delega al Governo per il tà di cui all’articolo 2195 del codice civile,
riordino del reclutamento dei professori numeri 1) e 3);
universitari), come modificato dalla pre- b) le imprese artigiane di produzione
sente legge, è il seguente: di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;
«11. Ai ricercatori, agli assistenti del c) i centri di ricerca con personalità
ruolo ad esaurimento e ai tecnici laure- giuridica autonoma promossi dai soggetti
ati di cui all’articolo 50 del decreto del di cui alle lettere a) e b);
Presidente della Repubblica 11 luglio d) società, consorzi e società consor-
1980, n. 382, che hanno svolto tre anni di tili comunque costituite, con partecipa-
insegnamento ai sensi dell’articolo 12 del- zione in ogni caso superiore al 50 per cen-
la legge 19 novembre 1990, n. 341, nonché to, ovvero al 30 per cento se hanno sede
ai professori incaricati stabilizzati, sono in aree depresse, da imprese e centri di
affidati, con il loro consenso e fermo re- ricerca di cui alle lettere a), b) e c), nonché
stando il rispettivo inquadramento e trat- eventualmente da altri soggetti tra: uni-
tamento giuridico ed economico, corsi e versità, enti di ricerca, ENEA, ASI, società
moduli curriculari compatibilmente con di assicurazione, banche iscritte all’albo
la programmazione didattica definita dai di cui all’articolo 13 del decreto legislati-
competenti organi accademici nonché vo 1° settembre 1993, n. 385, intermediari
164 Appendice
finanziari iscritti nell’elenco generale di generale di cui all’articolo 106 del decreto
cui all’articolo 106 del decreto legislativo legislativo 1° settembre 1993, n. 385, fon-
1° settembre 1993, n. 385, fondi mobiliari di mobiliari chiusi istituiti con legge 14
chiusi istituiti con legge 14 agosto 1993, n. agosto 1993, n. 344, società finanziarie per
344, società finanziarie per l’innovazione l’innovazione e lo sviluppo istituite con
e lo sviluppo istituite con l’articolo 2 della l’articolo 2 della legge n. 317 del 5 ottobre
legge 31 luglio 1991, n. 317, fondi mobilia- 1991, fondi mobiliari chiusi di cui all’arti-
ri chiusi di cui all’articolo 37 del decreto colo 37 del decreto legislativo 24 febbraio
legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, inter- 1998, n. 58, intermediari finanziari iscritti
mediari finanziari iscritti all’albo di cui all’albo di cui all’articolo 107 del decreto
all’articolo 107 del decreto legislativo 1° legislativo 1° settembre 1993, n. 385;
settembre 1993, n. 385; f) università, enti di ricerca anche
e) società di recente costituzione ov- a carattere regionale, ENEA ed ASI per i
vero da costituire, finalizzate all’utilizza- casi di cui alle lettere d) ed e) e al comma
zione industriale dei risultati della ricerca, 2, nonché per le attività di cui all’artico-
per le attività di cui all’articolo 3, comma 1, lo 3, comma 1, lettera c), numero 2 e per
lettera b), numero 1, con la partecipazione attività, proposte in collaborazione con i
azionaria o il concorso, o comunque con soggetti di cui alle lettere a), b), c), d), e),
il relativo impegno di tutti o alcuni tra i di ricerca e di alta formazione tecnologica
seguenti soggetti: finalizzate agli obbiettivi di cui all’articolo
1) professori e ricercatori universitari, 1, comma 1;
personale di ricerca dipendente da enti di f-bis) i parchi scientifici e tecnologici
ricerca, ENEA e ASI, nonché dottorandi istituiti con legge regionale.
di ricerca e titolari di assegni di ricerca 2. I soggetti industriali possono pre-
di cui all’articolo 51, comma 6, della leg- sentare i progetti di cui all’articolo 3,
ge 27 dicembre 1997, n. 449, sulla base di comma 1, lettera a), numeri 1, 2 e 3, non-
regolamenti delle università e degli enti ché comma 1, lettera d), numero 2, anche
di appartenenza, che ne disciplinino la congiuntamente con università, enti di
procedura autorizzativa e il collocamento ricerca, ENEA ed ASI. Nel caso di progetti
in aspettativa ovvero il mantenimento in relativi ad attività svolte nelle aree depres-
servizio o nel corso di studio, nonché le se del paese, la partecipazione finanziaria
questioni relative ai diritti di proprietà in- dei soggetti industriali non può essere
tellettuale e che definiscano le limitazioni inferiore al 30 per cento dell’impegno fi-
volte a prevenire i conflitti di interesse con nanziario previsto. Per progetti relativi ad
le società costituite o da costituire; attività svolte nelle restanti aree del paese
2) soggetti di cui alle lettere a), b), c), la predetta percentuale non può essere in-
d) e f); feriore al 51 per cento.
3) società di assicurazione, banche 3. I soggetti di cui al comma 1 accedo-
iscritte all’albo di cui all’articolo 13 del de- no agli interventi di cui al presente titolo
creto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, esclusivamente se hanno stabile organiz-
intermediari finanziari iscritti nell’elenco zazione sul territorio nazionale.»
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 165
- Il comma 16, dell’articolo 1 della leg- - Il testo dell’articolo 87 del regio de-
ge 4 novembre 2005, n. 230 è il seguente: creto 31 agosto 1933, n. 1592 (Approvazione
«16. Resta fermo, secondo l’attua- del testo unico delle leggi sull’istruzione
le struttura retributiva, il trattamento superiore) è il seguente:
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 173
concerto dai Ministri della pubblica istru- legge, ovvero da disposizioni dei commi
zione, del lavoro e della previdenza sociale da 96 a 119 del presente articolo. I decre-
e dell’università e della ricerca scientifica ti di cui al presente comma determinano
e tecnologica, sentita la Conferenza unifi- altresì:
cata di cui al decreto legislativo 28 agosto a) con riferimento ai corsi di cui al
1997, n. 281, sono definiti le condizioni di presente comma, accorpati per aree omo-
accesso ai corsi dell’IFTS per coloro che genee, la durata, anche eventualmente
non sono in possesso del diploma di scuo- comprensiva del percorso formativo già
la secondaria superiore, gli standard dei svolto, l’eventuale serialità dei predetti
diversi percorsi dell’IFTS, le modalità che corsi e dei relativi titoli, gli obiettivi for-
favoriscono l’integrazione tra i sistemi for- mativi qualificanti, tenendo conto degli
mativi di cui all’articolo 68 e determinano sbocchi occupazionali e della spendibilità
i criteri per l’equipollenza dei rispettivi a livello internazionale, nonché la previ-
percorsi e titoli; con il medesimo decreto sione di nuove tipologie di corsi e di titoli
sono altresì definiti i crediti formativi che universitari, in aggiunta o in sostituzione
vi si acquisiscono e le modalità della loro a quelli determinati dagli articoli 1, 2, 3,
certificazione e utilizzazione, a norma comma 1 e 4, comma 1, della legge 19 no-
dell’articolo 142, comma 1, lettera c), del vembre 1990, n. 341, anche modificando
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112». gli ordinamenti e la durata di quelli di cui
al decreto legislativo 8 maggio 1998, n. 178,
Note all’articolo 15 in corrispondenza di attività didattiche di
base, specialistiche, di perfezionamento
- Il testo del comma 95 e seguenti scientifico, di alta formazione permanen-
dell’articolo 17 della legge 15 maggio 1997, te e ricorrente;
n. 127 è il seguente: b) modalità e strumenti per l’orienta-
«95. L’ordinamento degli studi dei mento e per favorire la mobilità degli stu-
corsi universitari, con esclusione del dot- denti, nonché la più ampia informazione
torato di ricerca, è disciplinato dagli ate- sugli ordinamenti degli studi, anche attra-
nei, con le modalità di cui all’articolo 11, verso l’utilizzo di strumenti informatici e
commi 1 e 2, della legge 19 novembre 1990, telematici;
n. 341, in conformità a criteri generali defi- c) modalità di attivazione da parte di
niti, nel rispetto della normativa comuni- università italiane, in collaborazione con
taria vigente in materia, sentiti il Consiglio atenei stranieri, dei corsi universitari di
universitario nazionale e le Commissioni cui al presente comma, nonché di dotto-
parlamentari competenti, con uno o più rati di ricerca, anche in deroga alle dispo-
decreti del Ministro dell’università e della sizioni di cui al Capo II del Titolo III del
ricerca scientifica e tecnologica, di concer- decreto del Presidente della Repubblica 11
to con altri Ministri interessati, limitata- luglio 1980, n. 382.
mente ai criteri relativi agli ordinamenti 96. Con decreti del Ministro dell’uni-
per i quali il medesimo concerto è previsto versità e della ricerca scientifica e tecno-
alla data di entrata in vigore della presente logica, emanati sulla base di criteri di
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 175
ricerca scientifica e tecnologica 3 novem- restando il limite del 90 per cento ai sensi
bre 1999, n. 509 è il seguente: della normativa vigente.»
«3. Gli studi compiuti per conseguire - Per il testo dell’articolo 1-ter del de-
i diplomi universitari in base ai previgen- creto-legge 31 gennaio 2005, n. 7, converti-
ti ordinamenti didattici sono valutati in to con modificazioni dalla legge 31 marzo
crediti e riconosciuti dalle università per 2005 n, 43 si veda nelle note all’articolo 2.
il conseguimento della laurea di cui all’ar-
ticolo 3, comma 1. La stessa norma si ap- Note all’articolo 19
plica agli studi compiuti per conseguire i
diplomi delle scuole dirette a fini speciali - Il testo dell’articolo 4 della legge 3
istituite presso le università, qualunque luglio 1998, n. 210 (Norme per il recluta-
ne sia la durata.» mento dei ricercatori e dei professori uni-
versitari di ruolo), come modificato dalla
Note all’articolo 18 presente legge, è il seguente:
«Art. 4 (Dottorato di ricerca). - 1. I
- La legge 9 maggio 1989, n. 168 re- corsi per il conseguimento del dottorato
cante: «Istituzione del Ministero dell’uni- di ricerca forniscono le competenze ne-
versità e della ricerca scientifica e tecnolo- cessarie per esercitare, presso università,
gica» è pubblicata nella Gazz. Uff. 11 mag- enti pubblici o soggetti privati, attività di
gio 1989, n. 108, S.O. ricerca di alta qualificazione.
- La Carta europea dei ricercatori, al- 2. I corsi di dottorato di ricerca sono
legata alla raccomandazione n. 2005/251/ istituiti, previo accreditamento da parte
CE della Commissione è pubblicata nella del Ministro dell’istruzione, dell’univer-
Gazz. Uff. dell’Unione Europea L75 del sità e della ricerca, su conforme parere
22.3.2005 p. 67. dell’Agenzia nazionale di valutazione
- Il testo del comma 105, dell’artico- del sistema universitario e della ricerca
lo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (ANVUR), dalle università, dagli istituti di
(Disposizioni per la formazione del bilan- istruzione universitaria ad ordinamento
cio annuale e pluriennale dello Stato (leg- speciale e da qualificate istituzioni italia-
ge finanziaria 2005) è il seguente: ne di formazione e ricerca avanzate. I corsi
«105. A decorrere dall’anno 2005, le possono essere altresì istituiti da consorzi
università adottano programmi trienna- tra università o tra università ed enti di
li del fabbisogno di personale docente, ricerca pubblici e privati di alta qualifica-
ricercatore e tecnico-amministrativo, zione, fermo restando in tal caso il rilascio
a tempo determinato e indeterminato, del relativo titolo accademico da parte
tenuto conto delle risorse a tal fine stan- delle istituzioni universitarie. Le modalità
ziate nei rispettivi bilanci. I programmi di accreditamento delle sedi e dei corsi di
sono valutati dal Ministero dell’istruzio- dottorato, quale condizione necessaria ai
ne, dell’università e della ricerca ai fini fini dell’istituzione e dell’attivazione dei
della coerenza con le risorse stanziate nel corsi, e le condizioni di eventuale revoca
fondo di finanziamento ordinario, fermo dell’accreditamento, nonché le modalità
178 Appendice
didattica sussidiaria o integrativa che non a corsi di dottorato per almeno un anno
deve in ogni caso compromettere l’attività accademico, beneficiando di detto con-
di formazione alla ricerca. La collabora- gedo. I congedi straordinari e i connessi
zione didattica è facoltativa, senza oneri benefici in godimento alla data di entrata
per il bilancio dello Stato e non dà luogo in vigore della presente disposizione sono
a diritti in ordine all’accesso ai ruoli delle mantenuti.
università. Il periodo di congedo straordinario
8-bis. Il titolo di dottore di ricerca è è utile ai fini della progressione di car-
abbreviato con le diciture: «Dott. Ric.» ov- riera, del trattamento di quiescenza e di
vero «Ph. D.» previdenza.»
- Il testo dell’articolo 2 della legge 13
agosto 1984, n. 476 (Norma in materia di Note all’articolo 20
borse di studio e dottorato di ricerca nelle
Università), come modificato dalla pre- - L’articolo 12 del decreto legislativo
sente legge, è il seguente: 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della
«Art. 2. Il pubblico dipendente am- disciplina in materia sanitaria, a norma
messo ai corsi di dottorato di ricerca è dell’articolo 1 della L. 23 ottobre 1992, n.
collocato a domanda, compatibilmente 421) è il seguente:
con le esigenze dell’amministrazione, in «Art. 12 (Fondo sanitario nazionale).
congedo straordinario per motivi di studio - 1. Il Fondo sanitario nazionale di parte
senza assegni per il periodo di durata del corrente e in conto capitale è alimentato
corso ed usufruisce della borsa di studio interamente da stanziamenti a carico del
ove ricorrano le condizioni richieste. In bilancio dello Stato ed il suo importo è an-
caso di ammissione a corsi di dottorato di nualmente determinato dalla legge finan-
ricerca senza borsa di studio, o di rinun- ziaria tenendo conto, limitatamente alla
cia a questa, l’interessato in aspettativa parte corrente, dell’importo complessivo
conserva il trattamento economico, pre- presunto dei contributi di malattia attri-
videnziale e di quiescenza in godimento buiti direttamente alle regioni.
da parte dell’amministrazione pubblica 2. Una quota pari all’1% del Fondo
presso la quale è instaurato il rapporto sanitario nazionale complessivo di cui al
di lavoro. Qualora, dopo il conseguimen- comma precedente, prelevata dalla quota
to del dottorato di ricerca, il rapporto di iscritta nel bilancio del Ministero del teso-
lavoro con l’amministrazione pubblica ro e del Ministero del bilancio per le parti
cessi per volontà del dipendente nei due di rispettiva competenza, è trasferita nei
anni successivi, è dovuta la ripetizione capitoli da istituire nello stato di previsio-
degli importi corrisposti ai sensi del se- ne del Ministero della sanità ed utilizzata
condo periodo. Non hanno diritto al con- per il finanziamento di:
gedo straordinario, con o senza assegni, i a) attività di ricerca corrente e finaliz-
pubblici dipendenti che abbiano già con- zata svolta da:
seguito il titolo di dottore di ricerca, né i 1) Istituto superiore di sanità per le
pubblici dipendenti che siano stati iscritti tematiche di sua competenza;
180 Appendice
parte indistinta, ma non concorrono ai rotativo, che opera con le modalità conta-
fini della determinazione del tetto mas- bili di cui al soppresso Fondo speciale per
simo di indebitamento. Tali quote sono la ricerca applicata. La gestione del FAR è
utilizzate esclusivamente per finanziare articolata in una sezione relativa agli in-
attività sanitarie. Per le regioni a statuto terventi nel territorio nazionale e in una
speciale e le province autonome le rispet- sezione relativa ad interventi nelle aree
tive quote confluiscono in un apposito ca- depresse. Al FAR affluiscono, a decorrere
pitolo di bilancio». dall’anno 2000, gli stanziamenti iscrit-
- Il comma 870, dell’articolo 1 della leg- ti nello stato di previsione del Ministero
ge 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni dell’università e della ricerca scientifica e
per la formazione del bilancio annuale e tecnologica all’unità previsionale di base
pluriennale dello Stato (legge finanziaria 4.2.1.2. «Ricerca applicata».
2007) è il seguente: 2. Il Ministro del tesoro, del bilancio e
«870. Al fine di garantire la massima della programmazione economica è auto-
efficacia degli interventi nel settore della rizzato ad apportare, con propri decreti, le
ricerca, è istituito, nello stato di previsio- occorrenti variazioni di bilancio.»
ne del Ministero dell’università e della ri- - I commi 814 e 815 dell’articolo 1 del-
cerca, il Fondo per gli investimenti nella la legge 27 dicembre 2006, n. 296 sono i
ricerca scientifica e tecnologica (FIRST). seguenti:
Al Fondo confluiscono le risorse annuali «814. A decorrere dall’anno 2007,
per i progetti di ricerca di interesse na- nell’ambito delle risorse di cui all’auto-
zionale delle università, nonché le risorse rizzazione di spesa recata dall’articolo 12
del Fondo per le agevolazioni alla ricerca, del decreto legislativo 30 dicembre 1992,
di cui all’articolo 5 del decreto legislativo n. 502, come determinata dalla Tabella
27 luglio 1999, n. 297, del Fondo per gli C allegata alla presente legge, una quota
investimenti della ricerca di base, di cui non inferiore al 5 per cento relativamente
all’articolo 104 della legge 23 dicembre al 2007 e al 10 per cento a partire dal 2008
2000, n. 388, e, per quanto di competenza è destinata, ai progetti di ricerca sanitaria
del Ministero dell’università e della ricer- svolta dai soggetti di cui all’articolo 12-bis,
ca, del Fondo per le aree sottoutilizzate di comma 6, del citato decreto legislativo n.
cui all’articolo 61 della legge 27 dicembre 502 del 1992, presentati da ricercatori di
2002, n. 289, e successive modificazioni». età inferiore ai quaranta anni e previa-
- Il testo dell’articolo 5 del decre- mente valutati, secondo la tecnica di va-
to legislativo 27 luglio 1999, n. 297 è il lutazione tra pari, da un comitato. Detto
seguente: comitato è composto da ricercatori, di
«Art. 5. Fondo agevolazioni per la nazionalità italiana o straniera, di età in-
ricerca. feriore ai quaranta anni, operanti, almeno
1. Le attività di cui all’articolo 3 sono per la metà, presso istituzioni ed enti di
sostenute mediante gli strumenti di cui ricerca non italiani e riconosciuti di livello
all’articolo 4 a valere sul Fondo per le age- eccellente sulla base di indici bibliome-
volazioni alla ricerca (FAR), a carattere trici, quali l’impact factor ed il citation
182 Appendice
29. Il contributo alla Gestione separa- quello del contributo dovuto per l’anno
ta di cui al comma 26 è dovuto nella misura di riferimento, l’eccedenza è computata
percentuale del 10 per cento ed è applicato in diminuzione dei versamenti, anche di
sul reddito delle attività determinato con acconto, dovuti per il contributo relativo
gli stessi criteri stabiliti ai fini dell’imposta all’anno successivo, ferma restando la fa-
sul reddito delle persone fisiche, quale ri- coltà dell’interessato di chiederne il rim-
sulta dalla relativa dichiarazione annuale borso entro il medesimo termine previsto
dei redditi e dagli accertamenti definitivi. per il pagamento del saldo relativo all’an-
Hanno diritto all’accreditamento di tut- no cui il credito si riferisce. Per i soggetti
ti i contributi mensili relativi a ciascun che non provvedono entro i termini sta-
anno solare cui si riferisce il versamento i biliti al pagamento dei contributi ovvero
soggetti che abbiano corrisposto un con- vi provvedono in misura inferiore a quella
tributo di importo non inferiore a quello dovuta, si applicano, a titolo di sanzione,
calcolato sul minimale di reddito stabilito le somme aggiuntive previste per la gestio-
dall’articolo 1, comma 3, della legge 2 ago- ne previdenziale degli esercenti attività
sto 1990, n. 233, e successive modificazioni commerciali.
ed integrazioni. In caso di contribuzione 31. Ai soggetti tenuti all’obbligo con-
annua inferiore a detto importo, i mesi di tributivo di cui ai commi 26 e seguenti si
assicurazione da accreditare sono ridotti applicano esclusivamente le disposizioni
in proporzione alla somma versata. I con- in materia di requisiti di accesso e calco-
tributi come sopra determinati sono attri- lo del trattamento pensionistico previsti
buiti temporalmente dall’inizio dell’anno dalla presente legge per i lavoratori iscritti
solare fino a concorrenza di dodici mesi per la prima volta alle forme di previdenza
nell’anno. Il contributo è adeguato con successivamente al 31 dicembre 1995.
decreto del Ministro del lavoro e della pre- 32. Con decreto del Ministro del la-
videnza sociale di concerto con il Ministro voro e della previdenza sociale di concerto
del tesoro, sentito l’organo di gestione con il Ministro del tesoro, l’assetto orga-
come definito ai sensi del comma 32. nizzativo e funzionale della Gestione e del
30. Con decreto del Ministro del lavo- rapporto assicurativo di cui ai commi 26 e
ro e della previdenza sociale, di concerto seguenti è definito, per quanto non diver-
con i Ministri delle finanze e del tesoro, samente disposto dai medesimi commi, in
da emanare entro il 31 ottobre 1995, sono base alla legge 9 marzo 1989, n. 88, al de-
definiti le modalità ed i termini per il creto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, e
versamento del contributo stesso, preve- alla legge 2 agosto 1990, n. 233, e successi-
dendo, ove coerente con la natura dell’at- ve modificazioni ed integrazioni, secondo
tività soggetta al contributo, il riparto criteri di adeguamento alla specifica disci-
del medesimo nella misura di un terzo plina, anche in riferimento alla fase di pri-
a carico dell’iscritto e di due terzi a cari- ma applicazione. Sono abrogate, a decor-
co del committente dell’attività espletata rere dal 1° gennaio 1994, le disposizioni di
ai sensi del comma 26. Se l’ammontare cui ai commi 11, 12, 13, 14 e 15 dell’articolo 11
dell’acconto versato risulta superiore a della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 185
33. Il Governo della Repubblica è de- iscritti alla gestione separata. La misura
legato ad emanare, entro dodici mesi dalla della predetta prestazione è pari al 50 per
data di entrata in vigore della presente leg- cento dell’importo corrisposto a titolo di
ge, norme volte ad armonizzare la disci- indennità per degenza ospedaliera previ-
plina della gestione «Mutualità pensioni», sto dalla normativa vigente per tale cate-
istituita in seno all’INPS dalla legge 5 mar- goria di lavoratori. Resta fermo, in caso di
zo 1963, n. 389, con le disposizioni recate degenza ospedaliera, il limite massimo in-
dalla presente legge avuto riguardo alle dennizzabile di centottanta giorni nell’ar-
peculiarità della specifica forma di assi- co dell’anno solare. Per la certificazione e
curazione sulla base dei seguenti principi: l’attestazione dello stato di malattia che
a) conferma della volontarietà dia diritto alla predetta indennità si ap-
dell’accesso; plicano le disposizioni di cui all’articolo
b) applicazione del sistema 2 del decreto-legge 30 dicembre 1979, n.
contributivo; 663, convertito, con modificazioni, dalla
c) adeguamento della normativa legge 29 febbraio 1980, n. 33, e successive
a quella prevista ai sensi dei commi 26 modificazioni. Ai lavoratori di cui al pre-
e seguenti, ivi compreso l’assetto au- sente comma si applicano le disposizioni
tonomo della gestione con partecipa- in materia di fasce orarie di reperibilità e
zione dei soggetti iscritti all’organo di di controllo dello stato di malattia di cui
amministrazione.» all’articolo 5, comma 14, del decreto-legge
- Il testo del comma 788, dell’articolo 12 settembre 1983, n. 463, convertito, con
1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 è il modificazioni, dalla legge 11 novembre
seguente: 1983, n. 638, e successive modificazioni.
«788. A decorrere dal 1° gennaio 2007, Ai lavoratori di cui al presente comma,
ai lavoratori a progetto e categorie assimi- che abbiano titolo all’indennità di mater-
late iscritti alla gestione separata di cui nità, è corrisposto per gli eventi di parto
all’articolo 2, comma 26, della legge 8 ago- verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2007
sto 1995, n. 335, non titolari di pensione un trattamento economico per congedo
e non iscritti ad altre forme previdenziali parentale, limitatamente ad un periodo
obbligatorie, è corrisposta un’indennità di tre mesi entro il primo anno di vita del
giornaliera di malattia a carico dell’IN- bambino, la cui misura è pari al 30 per
PS entro il limite massimo di giorni pari cento del reddito preso a riferimento per
a un sesto della durata complessiva del la corresponsione dell’indennità di mater-
rapporto di lavoro e comunque non in- nità. Le disposizioni di cui al precedente
feriore a venti giorni nell’arco dell’anno periodo si applicano anche nei casi di ado-
solare, con esclusione degli eventi mor- zione o affidamento per ingressi in fami-
bosi di durata inferiore a quattro giorni. glia con decorrenza dal 1° gennaio 2007. Le
Per la predetta prestazione si applicano i prestazioni di cui al presente comma sono
requisiti contributivi e reddituali previsti finanziate a valere sul contributo previsto
per la corresponsione dell’indennità di de- dall’articolo 84 del testo unico delle di-
genza ospedaliera a favore dei lavoratori sposizioni legislative in materia di tutela e
186 Appendice
data di entrata in vigore della legge di con- decreto del Presidente della Repubblica
versione del presente decreto, sentito il 11 luglio 1980, n. 382, fermo restando il
Consiglio universitario nazionale.» superamento delle prove di ammissione.
- Il testo del comma 6, dell’articolo Le università possono fissare il numero
51, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 massimo dei titolari di assegno ammes-
(Misure per la stabilizzazione della finan- si a frequentare in soprannumero i corsi
za pubblica)è il seguente: di dottorato. Il titolare in servizio presso
«6. Le università, gli osservatori amministrazioni pubbliche può essere
astronomici, astrofisici e vesuviano, gli collocato in aspettativa senza assegni. Agli
enti pubblici e le istituzioni di ricerca di assegni di cui al presente comma si appli-
cui all’articolo 8 del decreto del Presidente cano, in materia fiscale, le disposizioni di
del Consiglio dei ministri 30 dicembre cui all’articolo 4 della legge 13 agosto 1984,
1993, n. 593, e successive modificazioni n. 476, e successive modificazioni e inte-
e integrazioni, l’ENEA e l’ASI, nonché il grazioni, nonché, in materia previdenzia-
Corpo forestale dello Stato, nell’ambito le, quelle di cui all’articolo 2, commi 26 e
delle disponibilità di bilancio, assicu- seguenti, della legge 8 agosto 1995, n. 335,
rando, con proprie disposizioni, idonee e successive modificazioni e integrazioni.
procedure di valutazione comparativa e Per la determinazione degli importi e per
la pubblicità degli atti, possono conferire le modalità di conferimento degli asse-
assegni per la collaborazione ad attività di gni si provvede con decreti del Ministro
ricerca. Possono essere titolari degli asse- dell’università e della ricerca scientifica e
gni dottori di ricerca o laureati in posses- tecnologica. I soggetti di cui al primo pe-
so di curriculum scientifico professionale riodo del presente comma sono altresì au-
idoneo per lo svolgimento di attività di ri- torizzati a stipulare, per specifiche presta-
cerca, con esclusione del personale di ruo- zioni previste da programmi di ricerca, ap-
lo presso i soggetti di cui al primo periodo positi contratti ai sensi degli articoli 2222
del presente comma. Gli assegni hanno e seguenti del codice civile, compatibili
durata non superiore a quattro anni e pos- anche con rapporti di lavoro subordinato
sono essere rinnovati nel limite massimo presso amministrazioni dello Stato ed enti
di otto anni con lo stesso soggetto, ovvero pubblici e privati. Gli assegni e i contratti
di quattro anni se il titolare ha usufrui- non danno luogo a diritti in ordine all’ac-
to della borsa per il dottorato di ricerca. cesso ai ruoli dei soggetti di cui al primo
Non è ammesso il cumulo con borse di periodo del presente comma.»
studio a qualsiasi titolo conferite, tranne - Il testo dell’articolo 4 della legge 30
quelle concesse da istituzioni nazionali o novembre 1989, n. 398 (Norme in mate-
straniere utili ad integrare, con soggiorni ria di borse di studio universitarie) è il
all’estero, l’attività di ricerca dei titolari di seguente:
assegni. Il titolare di assegni può frequen- «Art. 4 (Borse di studio per attività
tare corsi di dottorato di ricerca anche in di ricerca post-dottorato). - 1. Nell’ambito
deroga al numero determinato, per ciascu- dei finanziamenti di cui all’articolo 7,
na università, ai sensi dell’articolo 70 del le università possono conferire borse di
188 Appendice
studio ai laureati in possesso del titolo della legge 23 ottobre 1992, n. 421, per un
di dottore di ricerca conseguito in Italia periodo massimo di un biennio oltre i li-
o all’estero per lo svolgimento di attività miti di età per il collocamento a riposo
di ricerca post-dottorato. Il conferimento per essi previsti. In tal caso è data facoltà
avviene per programmi correlati alle esi- all’amministrazione, in base alle proprie
genze delle attività di ricerca svolte nelle esigenze organizzative e funzionali, di ac-
strutture dell’ateneo. cogliere la richiesta in relazione alla par-
2. Le modalità di conferimento e con- ticolare esperienza professionale acquisita
ferma delle borse e i limiti di età per poter- dal richiedente in determinati o specifici
ne usufruire sono stabiliti con decreto del ambiti ed in funzione dell’efficiente anda-
rettore, previa deliberazione del senato mento dei servizi. La domanda di tratteni-
accademico. mento va presentata all’amministrazione
3. Le commissioni giudicatrici devono di appartenenza dai ventiquattro ai dodici
essere composte da professori straordina- mesi precedenti il compimento del limite
ri, ordinari ed associati e presiedute da un di età per il collocamento a riposo previsto
professore ordinario. Di tali commissioni dal proprio ordinamento. I dipendenti in
possono far parte i ricercatori confermati. aspettativa non retribuita che ricoprono
4. I borsisti di cui al presente arti- cariche elettive presentano la domanda
colo possono partecipare, previa auto- almeno novanta giorni prima del compi-
rizzazione, a progetti di ricerca, coerenti mento del limite di età per il collocamento
con i programmi di cui al comma 1, svolti a riposo.
anche all’estero presso enti di ricerca ed 1-bis. Per le categorie di personale
università. di cui all’articolo 1 della legge 19 febbraio
5. Le borse di studio di cui al comma 1981, n. 27, la facoltà di cui al comma 1 è
1 hanno durata biennale, sono sottoposte estesa sino al compimento del settanta-
a conferma allo scadere del primo anno e cinquesimo anno di età.»
non sono rinnovabili.»
Note all’articolo 26
Note all’articolo 25
- Il testo del comma 1, dell’articolo
- Il testo dell’articolo 16 del decreto le- 1, del decreto-legge 14 gennaio 2004, n.
gislativo 30 dicembre 1992, n. 503 (Norme 2 (Disposizioni urgenti relative al tratta-
per il riordinamento del sistema previ- mento economico dei collaboratori lin-
denziale dei lavoratori privati e pubblici, guistici presso talune Università ed in ma-
a norma dell’articolo 3 della L. 23 ottobre teria di titoli equipollenti), convertito, con
1992, n. 421) è il seguente: modificazioni, dalla legge 5 marzo 2004,
«Art. 16 (Prosecuzione del rapporto n. 63, è il seguente:
di lavoro). - 1. È in facoltà dei dipenden- «Art. 1 (Ex lettori di madre lingua
ti civili dello Stato e degli enti pubblici straniera).
non economici di permanere in servizio, - 1. In esecuzione della sentenza pro-
con effetto dalla data di entrata in vigore nunciata dalla Corte di Giustizia delle
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 189
Comunità europee in data 26 giugno 2001 laurea o titolo universitario straniero ade-
nella causa C-212/99, ai collaboratori lin- guato alle funzioni da svolgere, e di idonea
guistici, ex lettori di madre lingua stra- qualificazione e competenza, con contrat-
niera delle Università degli studi della to di lavoro subordinato di diritto privato
Basilicata, di Milano, di Palermo, di Pisa, a tempo indeterminato ovvero, per esi-
La Sapienza di Roma e de L’Orientale di genze temporanee, a tempo determinato.
Napoli, già destinatari di contratti stipu- Fino alla stipulazione del primo contratto
lati ai sensi dell’articolo 28 del decreto collettivo l’entità della retribuzione, il re-
del Presidente della Repubblica 11 luglio gime di impegno e gli eventuali obblighi
1980, n. 382, abrogato dall’articolo 4, com- di esclusività sono stabiliti dal consiglio di
ma 5, del decreto-legge 21 aprile 1995, n. amministrazione delle università, attra-
120, convertito, con modificazioni, dalla verso la contrattazione decentrata con le
legge 21 giugno 1995, n. 236, è attribuito, rappresentanze sindacali rappresentative
proporzionalmente all’impegno orario dei collaboratori ed esperti linguistici.
assolto, tenendo conto che l’impegno pie- 3. L’assunzione avviene per selezione
no corrisponde a 500 ore, un trattamento pubblica, le cui modalità sono disciplinate
economico corrispondente a quello del dalle università secondo i rispettivi ordi-
ricercatore confermato a tempo definito, namenti. Le università, nel caso in cui si
con effetto dalla data di prima assunzione, avvalgano della facoltà di stipulare i con-
fatti salvi eventuali trattamenti più favo- tratti di cui al comma 2, hanno l’obbligo
revoli; tale equiparazione è disposta ai soli di assumere prioritariamente i titolari
fini economici ed esclude l’esercizio da dei contratti di cui all’articolo 28 del de-
parte dei predetti collaboratori linguisti- creto del Presidente della Repubblica 11
ci, ex lettori di madre lingua straniera, di luglio 1980, n. 382, in servizio nell’anno
qualsiasi funzione docente.» accademico 1993-1994, nonché quelli ces-
- L’articolo 4 del decreto-legge 21 sati dal servizio per scadenza del termine
aprile 1995, n. 120 (Disposizioni urgenti dell’incarico, salvo che la mancata rinno-
per il funzionamento delle università), vazione sia dipesa da inidoneità o da sop-
convertito, con modificazioni, dalla legge pressione del posto. Il personale predetto,
21 giugno 1995, n. 236 è il seguente: ove assunto ai sensi del presente comma,
«Art. 4. - 1. A decorrere dal 1° gen- conserva i diritti acquisiti in relazione ai
naio 1994, le università provvedono alle precedenti rapporti.
esigenze di apprendimento delle lingue e 4. Le università procedono annual-
di supporto alle attività didattiche, anche mente, sulla base di criteri predeterminati
mediante apposite strutture d’ateneo, isti- dagli organi competenti secondo i rispet-
tuite secondo i propri ordinamenti. tivi ordinamenti, alla verifica dell’attività
2. In relazione alle esigenze di cui al svolta. La continuità del rapporto di la-
comma 1, le università possono assumere, voro è subordinata al giudizio sulla veri-
compatibilmente con le risorse disponibili fica dell’attività svolta con riguardo agli
nei propri bilanci, collaboratori ed esperti obblighi contrattuali. Resta fermo che
linguistici di lingua madre, in possesso di la riduzione del servizio deliberata dai
190 Appendice
idonei, tenuto conto anche di tutti gli in- 28 febbraio 2008, n. 31, le parole: «fino
crementi dei contingenti e di tutte le riser- al 31 dicembre 2008» sono sostituite dal-
ve previste dalle lettere a), b), c), d) ed e) le seguenti: «fino al 31 dicembre 2009» e
del comma 5, deve in ogni caso avvenire le parole: «entro il 30 giugno 2008» sono
nel rispetto dei limiti e delle procedure sostituite dalle seguenti: «entro il 30 no-
di cui all’articolo 51, comma 4, della legge vembre 2008».
27 dicembre 1997, n. 449, e all’articolo 1, Resta fermo quanto previsto dall’arti-
comma 105, della legge 30 dicembre 2004, colo 66 del decreto-legge 25 giugno 2008,
n. 311.» n. 112. Alle procedure indette dopo il 30
- Il comma 2 dell’articolo 12 del decre- giugno 2008 si applica il disposto dell’ar-
to-legge 31 dicembre 2007, n. 248 (Proroga ticolo 1, comma 2-bis, del decreto-legge 31
di termini previsti da disposizioni legisla- gennaio 2005, n. 7, convertito, con modifi-
tive e disposizioni urgenti in materia fi- cazioni, dalla legge 31 marzo 2005, n. 43.»
nanziaria), convertito, con modificazioni, - Il comma 14, dell’articolo 1 della leg-
dalla legge 31 dicembre 2007, n. 248, è il ge 4 novembre 2005, n. 230 è il seguente:
seguente: «14. Per svolgere attività di ricerca e di
«2. In attesa della definizione ed at- didattica integrativa le università, previo
tuazione della disciplina delle procedure espletamento di procedure disciplinate
di reclutamento dei professori universitari con propri regolamenti che assicurino la
di prima e seconda fascia, fino al 31 dicem- valutazione comparativa dei candidati e
bre 2009 continuano ad applicarsi, relati- la pubblicità degli atti, possono instaura-
vamente a tale reclutamento, le disposi- re rapporti di lavoro subordinato tramite
zioni della legge 3 luglio 1998, n. 210, e del la stipula di contratti di diritto privato a
decreto del Presidente della Repubblica 23 tempo determinato con soggetti in pos-
marzo 2000, n. 117; gli organi accademici sesso del titolo di dottore di ricerca o equi-
delle università, nell’ambito delle rispet- valente, conseguito in Italia o all’estero, o,
tive competenze, possono indire, entro il per le facoltà di medicina e chirurgia, del
30 novembre 2008, le relative procedure di diploma di scuola di specializzazione, ov-
valutazione comparativa.» vero con possessori di laurea specialistica
- Il testo del comma 16, dell’artico- e magistrale o altri studiosi, che abbiano
lo 4-bis del decreto-legge 3 giugno 2008, comunque una elevata qualificazione
n. 97 (Disposizioni urgenti in materia di scientifica, valutata secondo procedure
monitoraggio e trasparenza dei meccani- stabilite dalle università. I contratti hanno
smi di allocazione della spesa pubblica, durata massima triennale e possono esse-
nonché in materia fiscale e di proroga di re rinnovati per una durata complessiva di
termini) convertito in legge, con modifi- sei anni. Il trattamento economico di tali
cazioni, dalla L. 2 agosto 2008, n. 129 è il contratti, rapportato a quello degli attuali
seguente: ricercatori confermati, è determinato da
«16. All’articolo 12, comma 2, del ciascuna università nei limiti delle compa-
decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, tibilità di bilancio e tenuto conto dei criteri
convertito, con modificazioni, dalla legge generali definiti con decreto del Ministro
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 193
la pubblicità degli atti e dei giudizi for- cento aggiuntiva rispetto al contingente
mulati dalle commissioni giudicatrici; di cui alla lettera a), numero 1), ai profes-
per ciascun settore disciplinare deve co- sori incaricati stabilizzati, agli assistenti
munque essere bandito almeno un posto del ruolo ad esaurimento e ai ricercatori
di idoneo per quinquennio per ciascuna confermati che abbiano svolto almeno tre
fascia; anni di insegnamento nei corsi di studio
2) l’eleggibilità, ogni due anni, da par- universitari. Una ulteriore quota dell’1
te di ciascun settore scientifico-disciplina- per cento è riservata ai tecnici laureati già
re, di una lista di commissari nazionali, ammessi con riserva alla terza tornata dei
con opportune regole di non immediata giudizi di idoneità per l’accesso al ruolo
rieleggibilità; dei professori associati bandita ai sensi del
3) la formazione della commissione decreto del Presidente della Repubblica
di ciascuna valutazione comparativa me- 11 luglio 1980, n. 382, e non valutati dalle
diante sorteggio di cinque commissari na- commissioni esaminatrici;
zionali. Tutti gli oneri relativi a ciascuna d) nelle prime quattro tornate dei
commissione di valutazione sono posti a giudizi di idoneità per la fascia dei profes-
carico dell’ateneo ove si espleta la proce- sori associati di cui alla lettera a), numero
dura, come previsto al numero 1); 1), l’incremento del numero massimo di
4) la durata dell’idoneità scientifica soggetti che possono conseguire l’idoneità
non superiore a quattro anni, e il limite scientifica rispetto al fabbisogno indicato
di ammissibilità ai giudizi per coloro che, dalle università è pari al 100 per cento del
avendovi partecipato, non conseguono medesimo fabbisogno;
l’idoneità; e) nelle prime due tornate dei giudi-
b) sono stabiliti i criteri e le modalità zi di idoneità per la fascia dei professori
per riservare, nei giudizi di idoneità per la ordinari di cui alla lettera a), numero 1),
fascia dei professori ordinari, una quota l’incremento del numero massimo di sog-
pari al 25 per cento aggiuntiva rispetto al getti che possono conseguire l’idoneità
contingente di cui alla lettera a), numero scientifica rispetto al fabbisogno indicato
1), ai professori associati con un’anzianità dalle università è pari al 100 per cento del
di servizio non inferiore a quindici anni, medesimo fabbisogno.
compreso il servizio prestato come profes- 6. A decorrere dalla data di entrata
sore associato non confermato, maturata in vigore della presente legge sono bandi-
nell’insegnamento di materie ricomprese te per la copertura dei posti di professore
nel settore scientifico-disciplinare oggetto ordinario e professore associato esclusi-
del bando di concorso o in settori affini, vamente le procedure di cui al comma 5,
con una priorità per i settori scientifico- lettera a). Sono fatte salve le procedure di
disciplinari che non abbiano bandito con- valutazione comparativa per posti di pro-
corsi negli ultimi cinque anni; fessore e ricercatore già bandite alla data
c) nelle prime quattro tornate dei giu- di entrata in vigore del decreto legislativo
dizi di idoneità per la fascia dei professori di attuazione della delega di cui al com-
associati è riservata una quota del 15 per ma 5 e, comunque, non oltre il 30 giugno
196 Appendice
2006, nel rispetto dei limiti di cui all’arti- procedere alla copertura di posti di profes-
colo 51, comma 4, della legge 27 dicembre sore ordinario e associato e di ricercatore
1997, n. 449, e all’articolo 1, comma 105, mediante chiamata diretta di studiosi sta-
della legge 30 dicembre 2004, n. 311. I can- bilmente impegnati all’estero in attività di
didati giudicati idonei, e non chiamati a ricerca o insegnamento a livello universi-
seguito di procedure già espletate, ovvero tario da almeno un triennio, che ricoprono
i cui atti sono approvati, conservano l’ido- una posizione accademica equipollente in
neità per un periodo di cinque anni dal istituzioni universitarie estere, ovvero che
suo conseguimento. La copertura dei po- abbiano già svolto per chiamata diretta
sti di professore ordinario e di professore autorizzata dal Ministero dell’istruzione,
associato da parte delle singole università, dell’università e della ricerca nell’ambito
mediante chiamata dei docenti risultati del programma di rientro dei cervelli un
idonei, tenuto conto anche di tutti gli in- periodo di almeno tre anni di ricerca e di
crementi dei contingenti e di tutte le riser- docenza nelle università italiane e conse-
ve previste dalle lettere a), b), c), d) ed e) guito risultati scientifici congrui rispetto
del comma 5, deve in ogni caso avvenire al posto per il quale ne viene proposta
nel rispetto dei limiti e delle procedure la chiamata. A tali fini le università for-
di cui all’articolo 51, comma 4, della legge mulano specifiche proposte al Ministro
27 dicembre 1997, n. 449, e all’articolo 1, dell’istruzione, dell’università e della ri-
comma 105, della legge 30 dicembre 2004, cerca il quale concede o rifiuta il nulla osta
n. 311. alla nomina previo parere del Consiglio
7. Per la copertura dei posti di ricer- universitario nazionale.
catore sono bandite fino al 30 settembre Nell’ambito delle relative disponi-
2013 le procedure di cui alla legge 3 luglio bilità di bilancio, le università possono
1998, n. 210. In tali procedure sono valuta- altresì procedere alla copertura dei posti
ti come titoli preferenziali il dottorato di di professore ordinario mediante chia-
ricerca e le attività svolte in qualità di asse- mata diretta di studiosi di chiara fama.
gnisti e contrattisti ai sensi dell’articolo 51, A tal fine le università formulano specifi-
comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. che proposte al Ministro dell’istruzione,
449, di borsisti postdottorato ai sensi della dell’università e della ricerca il quale con-
legge 30 novembre 1989, n. 398, nonché cede o rifiuta il nulla osta alla nomina,
di contrattisti ai sensi del comma 14 del previo parere di una commissione, no-
presente articolo. L’assunzione di ricer- minata dal Consiglio universitario nazio-
catori a tempo indeterminato ai sensi del nale, composta da tre professori ordinari
presente comma è subordinata ai medesi- appartenenti al settore scientifico-disci-
mi limiti e procedure previsti dal comma plinare in riferimento al quale è proposta
6 per la copertura dei posti di professore la chiamata. Il rettore, con proprio de-
ordinario e associato. creto, dispone la nomina determinando
8. (abrogato). la relativa classe di stipendio sulla base
9. Nell’ambito delle relative dispo- della eventuale anzianità di servizio e di
nibilità di bilancio, le università possono valutazioni di merito.
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 197
la funzione pubblica, sentiti la CRUI e il anni 1999 e 2000 non sia superiore a quello
CUN e previo parere delle Commissioni dell’anno precedente maggiorato del tasso
parlamentari competenti per materia e programmato di inflazione. Il Ministro
per le conseguenze di carattere finanzia- dell’università e della ricerca scientifica e
rio, da rendere entro trenta giorni dalla tecnologica procede annualmente alla de-
data di trasmissione dei relativi schemi. terminazione del fabbisogno finanziario
Decorso tale termine, i decreti legisla- programmato per ciascun ateneo, sentita
tivi possono essere comunque emanati. la Conferenza permanente dei rettori del-
Ciascuno degli schemi di decreto legisla- le università italiane, tenendo conto degli
tivo deve essere corredato da relazione obiettivi di riequilibrio nella distribuzione
tecnica ai sensi dell’articolo 11-ter, comma delle risorse e delle esigenze di razionaliz-
2, della legge 5 agosto 1978, n. 468, e suc- zazione dell’attuale sistema universitario.
cessive modificazioni. Saranno peraltro tenute in considerazione
24. Ulteriori disposizioni correttive le aggiuntive esigenze di fabbisogno fi-
ed integrative dei decreti legislativi di cui nanziario per gli insediamenti universitari
al comma 5 possono essere adottate, con previsti dall’articolo 9, D.P.R. 30 dicembre
il rispetto degli stessi principi e criteri di- 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
rettivi e con le stesse procedure, entro di- n. 50 del 29 febbraio 1996.
ciotto mesi dalla data della loro entrata in 2. Il Consiglio nazionale delle ricer-
vigore. che, l’Agenzia spaziale italiana, l’Istitu-
25. Dall’attuazione delle disposizioni to nazionale di fisica nucleare, l’Istituto
della presente legge non devono deriva- nazionale di fisica della materia, l’Ente
re nuovi o maggiori oneri per la finanza per le nuove tecnologie, l’energia e l’am-
pubblica.» biente concorrono alla realizzazione degli
- Si riporta il testo dell’articolo 51, del- obiettivi di finanza pubblica per il triennio
la legge 27 dicembre 1997, n. 449 (Misure 1998-2000, garantendo che il fabbisogno
per la stabilizzazione della finanza pubbli- finanziario da essi complessivamente ge-
ca) Pubblicata nella Gazz. Uff. 30 dicem- nerato nel 1998 non sia superiore a 3.150
bre 1997, n. 302, S.O., come modificato miliardi di lire, e per gli anni 1999 e 2000
dalla presente legge: non sia superiore a quello dell’anno prece-
«Art. 51 (Università e ricerca). - 1. Il dente maggiorato del tasso programmato
sistema universitario concorre alla realiz- di inflazione. Il Ministro del tesoro, del bi-
zazione degli obiettivi di finanza pubblica lancio e della programmazione economi-
per il triennio 1998-2000, garantendo che ca, sentiti i Ministri dell’università e della
il fabbisogno finanziario, riferito alle uni- ricerca scientifica e tecnologica e dell’in-
versità statali, ai policlinici universitari a dustria, del commercio e dell’artigianato,
gestione diretta, ai dipartimenti ed a tutti procede annualmente alla determinazio-
gli altri centri con autonomia finanziaria ne del fabbisogno finanziario program-
e contabile, da esso complessivamente ge- mato per ciascun ente.
nerato nel 1998 non sia superiore a quello 3. Le disposizioni di cui agli articoli 7
rilevato a consuntivo per il 1997, e per gli e 9 del decreto legislativo 7 agosto 1997,
200 Appendice
n. 279, sono estese a partire dal 1° gennaio statali definiscono e modificano gli orga-
1999 alle università statali, sentita la nici di ateneo secondo i rispettivi ordi-
Conferenza permanente dei rettori delle namenti. A decorrere dal 1° gennaio 1998
università italiane. Il Ministro del tesoro, alle università statali e agli osservatori
del bilancio e della programmazione eco- astronomici, astrofisici e vesuviano si ap-
nomica determina, con proprio decreto, le plicano, in materia di organici e di vincoli
modalità operative per l’attuazione delle all’assunzione di personale di ruolo, esclu-
disposizioni predette. sivamente le disposizioni di cui al presen-
4. Le spese fisse e obbligatorie per il te articolo.
personale di ruolo delle università statali 6. (abrogato).
non possono eccedere il 90 per cento dei 7. Ai fini dell’applicazione della pre-
trasferimenti statali sul fondo per il finan- sente legge, per enti di ricerca o per enti
ziamento ordinario. Nel caso dell’Univer- pubblici di ricerca si intendono i sog-
sità degli studi di Trento si tiene conto an- getti di cui all’articolo 8 del decreto del
che dei trasferimenti per il funzionamento Presidente del Consiglio dei ministri 30
erogati ai sensi della legge 14 agosto 1982, dicembre 1993, n. 593, e successive modi-
n. 590. Le università nelle quali la spesa ficazioni e integrazioni, nonché l’ENEA.
per il personale di ruolo abbia ecceduto All’ASI si applicano esclusivamente le di-
nel 1997 e negli anni successivi il predet- sposizioni di cui ai commi 2 e 6 del pre-
to limite possono effettuare assunzioni di sente articolo, fatto salvo quanto disposto
personale di ruolo il cui costo non superi, dall’articolo 5.
su base annua, il 35 per cento delle risorse 8. (omissis).
finanziarie che si rendano disponibili per 9. A partire dall’anno 1998, il Ministro
le cessazioni dal ruolo dell’anno di riferi- del tesoro, del bilancio e della program-
mento. Tale disposizione non si applica mazione economica su proposta del
alle assunzioni derivanti dall’espletamen- Ministro dell’università e della ricerca
to di concorsi già banditi alla data del 30 scientifica e tecnologica trasferisce, con
settembre 1997 e rimane operativa sino a proprio decreto, all’unità previsionale di
che la spesa per il personale di ruolo ecce- base «Ricerca scientifica», capitolo 7520,
da il limite previsto dal presente comma. dello stato di previsione del Ministero
5. Al comma 3 dell’articolo 5 della leg- dell’università e della ricerca scientifica e
ge 24 dicembre 1993, n. 537, dopo le pa- tecnologica, al fine di costituire, insieme
role: «a standard dei costi di produzione alle risorse ivi già disponibili, un Fondo
per studente» sono inserite le seguenti: «, speciale per lo sviluppo della ricerca di
al minore valore percentuale della quota interesse strategico, da assegnare al fi-
relativa alla spesa per il personale di ruolo nanziamento di specifici progetti, un
sul fondo per il finanziamento ordinario». importo opportunamente differenziato e
Sono abrogati i commi 10, 11 e 12 dell’arti- comunque non superiore al 5 per cento di
colo 5 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, ogni stanziamento di bilancio autorizza-
nonché il comma 1 dell’articolo 6 della to o da autorizzare a favore del Consiglio
legge 18 marzo 1989, n. 118. Le università nazionale delle ricerche, dell’Agenzia
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 201
europea ovvero di soggetti privati. A de- in deroga alle disposizioni sulla contabili-
correre dalla data di entrata in vigore del tà generale dello Stato;
presente decreto le diarie per le missioni b) la nomina e la durata in carica dei
all’estero di cui all’art. 28 del decreto-legge componenti dell’organo direttivo, scelti
4 luglio 2006, n. 223, convertito con legge anche tra qualificati esperti stranieri, e le
4 agosto 2006, n. 248, non sono più do- relative indennità, prevedendo che, ferma
vute; la predetta disposizione non si ap- restando l’applicazione delle disposizioni
plica alle missioni internazionali di pace vigenti in materia di collocamento a ripo-
e a quelle comunque effettuate dalle Forze so, la carica di presidente o di componente
di polizia, dalle Forze armate e dal Corpo dell’organo direttivo può essere ricoperta
nazionale dei vigili del fuoco. Con decreto fino al compimento del settantesimo anno
del Ministero degli affari esteri di concer- di età.»
to con il Ministero dell’economia e delle - Si riporta il testo del comma 13
finanze sono determinate le misure e i dell’articolo 66 del decreto-legge 25 giu-
limiti concernenti il rimborso delle spese gno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per
di vitto e alloggio per il personale inviato lo sviluppo economico, la semplificazione,
all’estero. A decorrere dalla data di entrata la competitività, la stabilizzazione della
in vigore del presente decreto gli articoli finanza pubblica e la perequazione tribu-
15 della legge 18 dicembre 1973, n. 836 e 8 taria), convertito, con modificazioni, dalla
della legge 26 luglio 1978, n. 417 e relative legge 6 agosto 2008, n. 133, come modifi-
disposizioni di attuazione, non si appli- cato dalla presente legge:
cano al personale contrattualizzato di cui «13. Per il triennio 2009-2011, le uni-
al D.Lgs. n. 165 del 2001 e cessano di ave- versità statali, fermi restando i limiti di
re effetto eventuali analoghe disposizioni cui all’articolo 1, comma 105, della legge
contenute nei contratti collettivi.» 30 dicembre 2004, n. 311, possono pro-
- Si riporta il testo del comma 140, cedere, per ciascun anno, ad assunzioni
dell’articolo 2, del decreto-legge 3 ottobre di personale nel limite di un contingente
2006, n. 262, convertito, con modificazio- corrispondente ad una spesa pari al cin-
ni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, quanta per cento di quella relativa al per-
come modificato dalla presente legge: sonale a tempo indeterminato comples-
«140. Con regolamento emanato ai sivamente cessato dal servizio nell’anno
sensi dell’articolo 17, comma 2, della leg- precedente. Ciascuna università destina
ge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del tale somma per una quota non inferiore al
Ministro dell’università e della ricerca, pre- 50 per cento all’assunzione di ricercatori
vio parere delle competenti Commissioni e per una quota non superiore al 20 per
parlamentari, sono disciplinati: cento all’assunzione di professori ordina-
a) la struttura e il funzionamento ri. Fermo restando il rispetto dei predetti
dell’ANVUR, secondo principi di impar- limiti di spesa, le quote di cui al periodo
zialità, professionalità, trasparenza e pub- precedente non si applicano agli Istituti di
blicità degli atti, e di autonomia organiz- istruzione universitaria ad ordinamento
zativa, amministrativa e contabile, anche speciale. Sono fatte salve le assunzioni dei
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ricercatori per i concorsi di cui all’artico- progressione automatica degli stipendi, gli
lo 1, comma 648, della legge 27 dicembre anni 2011, 2012 e 2013 non sono utili ai fini
2006, n. 296, nei limiti delle risorse resi- della maturazione delle classi e degli scatti
due previste dal predetto articolo 1, com- di stipendio previsti dai rispettivi ordina-
ma 650. Nei limiti previsti dal presente menti. Per il personale di cui all’articolo 3
comma è compreso, per l’anno 2009, an- del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
che il personale oggetto di procedure di e successive modificazioni le progressioni
stabilizzazione in possesso degli specifici di carriera comunque denominate even-
requisiti previsti dalla normativa vigente. tualmente disposte negli anni 2011, 2012 e
Nei confronti delle università per l’anno 2013 hanno effetto, per i predetti anni, ai
2012 si applica quanto disposto dal comma fini esclusivamente giuridici. Per il perso-
9. Le limitazioni di cui al presente comma nale contrattualizzato le progressioni di
non si applicano alle assunzioni di perso- carriera comunque denominate ed i pas-
nale appartenente alle categorie protette. saggi tra le aree eventualmente disposte
In relazione a quanto previsto dal presente negli anni 2011, 2012 e 2013 hanno effetto,
comma, l’autorizzazione legislativa di cui per i predetti anni, ai fini esclusivamente
all’articolo 5, comma 1, lettera a) della leg- giuridici.»
ge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente il - Il comma 2, dell’articolo 17 della leg-
fondo per il finanziamento ordinario delle ge 7 agosto 1990, n.245 (Norme sul piano
università, è ridotta di 63,5 milioni di euro triennale di sviluppo dell’università e per
per l’anno 2009, di 190 milioni di euro per l’attuazione del piano quadriennale 1986-
l’anno 2010, di 316 milioni di euro per l’an- 1990) è il seguente:
no 2011, di 417 milioni di euro per l’anno «2. Per gli anni 1990-1992 la spesa è
2012 e di 455 milioni di euro a decorrere determinata, per la parte corrente, in lire
dall’anno 2013.» 48.500 milioni per l’anno 1990, lire 128.500
- Il testo dell’articolo 9, comma 21, del milioni per l’anno 1991 e lire 148.500 milio-
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, con- ni per l’anno 1992, e per la parte in conto
vertito, con modificazioni, dalla legge 30 capitale in lire 50.000 milioni per l’anno
luglio 2010, n. 122 è il seguente: 1990, lire 130.000 milioni per l’anno 1991 e
«21. I meccanismi di adeguamento lire 150.000 milioni per l’anno 1992. A de-
retributivo per il personale non contrattua- correre dal 1993 le quote annue, rispettiva-
lizzato di cui all’articolo 3, del decreto legi- mente di parte corrente e di parte capitale,
slativo 30 marzo 2001, n. 165, così come pre- sono determinate dalla legge finanziaria
visti dall’articolo 24 della legge 23 dicembre ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera
1998, n. 448, non si applicano per gli anni c), della legge 5 agosto 1978, n. 468, come
2011, 2012 e 2013 ancorché a titolo di accon- sostituito dall’articolo 5 della legge 23 ago-
to, e non danno comunque luogo a succes- sto 1988, n. 362. A decorrere dal 1996 le
sivi recuperi. Per le categorie di personale quote di spesa annuali sono determinate
di cui all’articolo 3 del decreto legislativo dalla legge finanziaria ai sensi della lettera
30 marzo 2001, n. 165 e successive modifi- d) del citato comma 3 dell’articolo 11 della
cazioni, che fruiscono di un meccanismo di legge n. 468 del 1978.»
204 Appendice
finito di produrre il 30 gennaio 2011 dai lavoratori della Editrice il Sirente, Via Fonte di Sotto, 1 - 67020 Fagnano Alto (AQ)
La “riforma Gelmini” dell’Università è
fresca di stampa. Il volume di Vincenzo
Zeno-Zencovich costituisce un primis-
simo commento “a caldo” di una legge
di cui molto si è discusso e che, negli
ultimi mesi, ha sollevato intense po-
lemiche. Ma soprattutto il volume indica
il percorso che l’università italiana, a
prescindere dalle innovazioni legisla-
tive, deve seguire – ed in larga misura
sta già seguendo – per fornire servizi
didattici di elevata qualità, in linea con
l’importanza internazionale del nostro
paese. Si tratta di un ideale vademe-
cum per valorizzare il grande potenziale
rappresentato dai docenti, dagli stu-
denti e dal personale universitario, con
particolare attenzione alla difficile, ma
non drammatica, situazione finanziaria
degli atenei italiani.
Il volume pubblica in appendice il testo
della Legge 30 dicembre 2010, n. 240.
€ 18,00