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LA

FAGGETA
A cura di Sergio Ruini
Per fare un albero,
ci vuole un seme ...
Per fare un seme,
ci vuole un albero...
Più alberi
fanno un bosco…
Un bosco di faggi
si chiama Faggeta.
Cos’è un faggio per
un micologo?
È uno degli alberi
che “produce” più funghi.
È micorrizato, saprofitato e
parassitato
da centinaia di specie fungine,
alcune delle quali
specie esclusive
il faggio è una delle piante più importanti
per il suolo boschivo italiano
Fagus sylvatica

Il Faggio appartiene alla


famiglia Fagaceae insieme
al Castagno e alle Querce
copre grandi superfici
in un
vasto
areale
italiano
(manca solo
in Sardegna
e
parzialmente
in Puglia e in
Sicilia)
Alpi 1800 m

Appennini 2000 m

riuscendo a vivere
fino a notevoli quote
Ci sono anche
delle varietà del
faggio che sono
però presenti
quasi solo in
parchi e giardini
var. purpurea
var. laciniata
var. pendula
il faggio può raggiungere
i 30-40 m d’altezza
e il suo tronco può passare il
metro e mezzo di diametro
Questo
tronco è
liscio
e di colore
grigio
chiaro
ed è quasi
sempre diritto
a volte è
cespitoso
il faggio è una delle piante
col maggior impianto
radicale
Le foglie sono ovali, con orlo
ondulato e
nervature
evidenti;

scure di
sopra e più
chiare di sotto
In autunno diventano dorate
i fiori
maschili e
F femminili
si trovano
sulla
stessa
pianta
(pianta
monoica)
M
quelli maschili sono grandi
1,5-2 cm e sono penduli e gialli
quelli femminili sono
ascellari e verdastri
Dai fiori femminili in aprile-
maggio si formeranno i frutti
che sono costituiti da
un frutto a cupola

(achenio)
che aprendosi libererà 1 o 2
semi chiamati “faggiole”
I faggi ogni 4-5 anni
fanno un’abbondante
produzione di frutti
e ogni 10-15
ne fanno addirittura
una eccezionale
(annata di pasciona),
pasciona
caratteristica comunque
comune a molte piante.
Da non confondere
con la produzione abnorme
dovuta a qualche malattia
delle piante che, sentendosi
minacciate, spingono le
stesse, per l’istinto
della conservazione,
ad una produzione
eccezionale di frutti.
È arrivato
l’autunno
cadono le ultime
foglie
l’albero rimane spoglio
ma in primavera
spuntano e si aprono
nuovamente le gemme
e le foglie ricoprono
nuovamente i rami
poi è la volta dei fiori,
maschili e femminili insieme,
e infine si formano
i frutti
che, in settembre-ottobre,
quando saranno maturi,
cadranno a terra e si
apriranno
per poi
germogliare
Osserviamo la prima evoluzione
di crescita:
germogliazione del seme
la pianticella
dopo una
settimana
dopo due settimane
dopo un mese
dopo due mesi
Ora è una giovane pianta
Finalmente la pianta
è diventata grande
e potrà fornire ottimo
e abbondante legname
per costruire mobili
e suppellettili
o servire
come
ottima
legna da
ardere
per le
fredde notti invernali
oppure servire
come pregiato legno per
l’affumicatura dei cibi
o per la loro cottura
nei forni a legna
Ma insieme a tante sue simili
formerà anche dei grandi boschi
che potranno essere un paradiso
per gli amanti dei funghi.
il faggio può vivere
fino a 300 anni
ma non si estingue
perché si riforma e si
riproduce continuamente
formando delle foreste
perenni, spesso miste
a delle conifere o ad
altre essenze arboree
acidooo, calcareooo:
per me pari sooon!

il faggio può vivere


sia in ambiente
basico che acido
ed è amico di tantissimi funghi
Questi funghi,
nella quasi totalità,
sono indifferenti
all’acidità o alla basicità
del terreno

pH
5,5 – 8,0
ma alcuni di essi
amano fortemente
il calcareo

pH
+ 8,5
mentre alcuni lo
rifuggono

pH
- 4,5
Se noi vogliamo cercare
questi funghi specifici
dovremo imparare
a riconoscere
una faggeta
con terreno
acido
o
calcareo
Ci sono alcune piante del
bosco o del sottobosco che
possono aiutarci a
riconoscere il pH
del suolo. Alcune di queste
le vedremo tra poco
Dobbiamo però sapere che
le fronde rigogliose di
tanti faggi vicini tra loro
impediscono alla luce
di passare inibendo così
la crescita di altre piante
il fondo risulta allora
spoglio
o addirittura ricoperto
da uno strato di foglie,
spesso marcescenti
e molti funghi di piccole
dimensioni vi sono sepolti e
non sono visibili
Ma sapete cosa significa

pH ?
Potenziale d’idrogeno
(latino: pondus Hydrogenii)

“grado di acidità o di
alcalinità di una soluzione”
Per appurare il pH di un terreno
spesso bisogna ricorrere
alla misurazione strumentale.
Ci sono tante scale di raffronto
seguite dagli studiosi.
Una delle più classiche è questa:

0 – 3,5 ultra acido


3,6 – 6,5 acido
6,6 – 7,3 neutro
7,4 – 8,5 basico
8,6 – 14,0 fortemente basico
La più pratica è
invece questa:

0 – 6,9 acido
7,0 neutro
7,1 – 14 basico
Raffronti
curiosi
Acido cloridrico 1M 0
Acido di batteria 1,5
Succo gastrico 1,0 – 2,0
Succo di limone 2,4
Coca Cola 2,5
Aceto 2,9 – 3,0
Detergente antib. intimo 3,5
Succo di arancia 3,7 – 4,0
Succo di pomodoro 4,5
Pioggia acida 4,5 – 4,8
Birra 4,5 – 5,0
Caffè 5,0 – 5,5
Tè 5,5
Pelle sana 5,5
Acqua deionizzata 5,5 – 6,0
Acqua ossigenata 6,2
Burro 6,5
Latte 6,5 – 7,0
Saliva umana 6,5 – 7,5
Acqua pura 7,0
Acqua distillata a 25 °C 7,0
Sangue 7,4 – 8,0
Acqua di piscina 7,2 – 7,8
Acqua di mare 7,7 – 9,0
Albume 8,5
Saponi alcalini 9,0 – 10,0
Detersivo da bucato 10,0
Ammoniaca 11,5
Varechina 12,5
Lisciva 13,5
Idrossido di sodio 14,0
(soda caustica)
Sono
Faggete
acide
quelle con
Picea abies, Abies alba

abeti bianchi e rossi


Pinus strobus

pini strobi
Ilex aquifolium

agrifogli
Quercus cerris

cerri
Castanea sativa

castagni
Acer palmatum

aceri palmati
Rhododendron ferrugineum

rododendri ferruginei
felci
Dryopteris
filix-mas,
Polypodium,
Polystichum
Calluna vulgaris

brugo
Vaccinium myrtillus

mirtilli neri
Rosa pendulina

rosa alpina
Matricaria
camomilla

camomilla
Bellis perennis

margherite
Ranunculus

ranuncoli
Pyrola minor

piroletta minore
Dactyloriza maculata

concordia
Sono
Faggete
calcaree
quelle con
Crataegus

biancospini
Fraxinus

frassini
Acer campestre

aceri campestri
Sorbus aucuparia

sorbo degli uccellatori


Buxus sempervirens

macchie di bosso
Spartium,
Cytisus

ginestre
Rhododendron hirsutum

rododendro irsuto
Cyclamen purpurascens
ciclamini
Cephalanthera
damasonium

cefalantera bianca
Primula vulgaris
primule
Hepatica nobilis
erba trinità
Lilium
martagon

giglio martagone
Taraxacum
officinale

denti di leone
Plantago

lingue di cane
Ricordiamo anche
che
il terreno sabbioso
o con
lettiere marcescenti
è acido
e il
terreno argilloso
è alcalìno
Un terreno di
colore grigiastro
sarà argilloso
quindi sarà

calcareo
Un terreno di
colore rossastro
rivelerà
sgretolamento di arenarie
quindi sarà

acido
Ma vediamo
alcuni
dei tantissimi funghi
che vivono nei pressi
dei faggi
TARTUFI:
il faggio è amico di
Tuber melanosporum,

Tuber aestivum,

Tuber borchii
e di tutti gli altri tartufi
ad esclusione di
Tuber
magnatum !
(Tartufo bianco d’Alba)
FUNGHI
che crescono
su parti
di faggio
su corteccia

Ascocoryne sarcoìdes
su corteccia
Ascotremella fagìnea
su corteccia

Auricularia mesenterica
su corteccia
Bjerkàndera adusta
su faggiole

Flammulaster carpophìlus
ai piedi

Meripìlus gigànteus
su foglie
marce

Mycena polyadelpha
su tronco e rami
Oudemansiella mùcida
alla base del tronco

Fomes fomentarius
alla base del tronco

Ganoderma applanatum
su faggiole

Xylaria carpòphila
su radici interrate

Dendropolyporus umbellatus
su radici interrate

Sparassis brevipes
su legno

Trametes versicolor
ATTENZIONE

non è un fungo
Sulle foglie del faggio
capita di trovare delle
piccole galle appuntite
larva
Sono il ricettacolo di un
insetto dittero fitofago
Qui vediamo il bruco
e qui l’insetto: Mikiola fagi
FUNGHI
del faggio
che amano il
CALCAREO
alcuni amano
solo il faggio
ma altri si possono
trovare anche nei pressi
di altre piante
Amanita battàrrae
Boletus càlopus
Boletus dupaìnii
Boletus fechtnérii
Boletus junquìlleus
Boletus luridus
Boletus satanas
Boletus torosus
Cantharellus cibarius var. pàllens
Clavariadelphus pistillaris
Cortinarius praestans
Cortinarius rufoolivaceus
Entoloma sinuatum
Helvella pithyòphila
Hohenbuehelia auriscalpium
Lactarius cremor
Lactarius piperatus
Lycoperdon echinatum
Russula alutacea
Russula laeta
Russula pallidospora
Russula vesca
Tricholoma pardinum
Craterellus cornucopioìdes
FUNGHI
del faggio
che amano
L’ACIDO
o sono
INDIFFERENTI
alcuni amano
solo il faggio
ma altri si possono
trovare anche nei pressi
di altre piante
Boletus aestivalis
Boletus appendiculatus
Boletus edulis
Boletus pinòphilus
Boletus regius
Boletus rhodopurpureus
Boletus rhodoxanthus
Cantharellus friesii
Coprinopsis picàcea
Cortinarius alboviolaceus
Cortinarius bolaris
Cortinarius bulliardii
Cortinarius cinnabàrinus
Cortinarius elegantissimus
Cortinarius largus
Cortinarius orellanus
Cortinarius tophaceus
Cortinarius violaceus
Cortinarius coerulescens
Cortinarius traganus
Entoloma rhodopolium
Gýmnopus hariolorum
Gyròporus cyanescens
Hebeloma radicosum
Hygrophorus agathosmus
Hygrophorus eburneus
Hygrophorus marzuolus
Hygrophorus poetarum
Hymenopellis radicata
Inòcybe patouillardii
Lactarius acris
Lactarius blennius
Lactarius pallidus
Lactarius glaucescens
Lactarius subdulcis
Lactarius vellereus
Laeticutis cristata
Marasmius alliaceus
Marasmius torquescens
Marasmius wynneae
Mycena pelianthìna
Ramaria flava
Ramaria botrytis
Ramaria formosa
Ramaria sanguinea
Russula aurea
Russula curtipes
Russula cyanoxantha
Russula faginea
Russula fellea
Russula laurocerasi
Russula lepida
Russula mairei
Russula olivacea
Russula romellii
Strobilomyces strobilaceus
Tricholoma atrosquamosum
Tricholoma sciodes
Xeròcomus pruinatus
NON SOLO
FUNGHI
Nelle faggete
amano vivere
anche
la salamandra macchiata
il picchio verde
il picchio rosso
lo scoiattolo
il cervo
il capriolo
il cinghiale
A proposito di
cinghiali,
attenzione agli
incontri inaspettati
Obelix e Asterix
S e rg io Ruini
vi ring razia pe r
la c orte s e
atte nzione

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