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GEOGRAFIA ECONOMICO-

POLITICA E DEL TURISMO

Luis Navarrete Ruiz


ERASMUS
INDICE

2
RIASSUNTO
Capitolo II: GLI UOMINI SULLA TERRA 2

Capitolo IV MOVIMENTI MIGRATORI 3

1. MIGRAZIONI IN MASSA 3

2. MIGRAZIONI PER INFILTRAZIONI 4

3. MIGRAZIONI INTERNE 5

4. MIGRAZIONI TEMPORANEE 6

Capitolo VIII: LE SEDI RURALI 7

1. TIPO D’INSEDIAMENTO RURALE 7

2. LE CASE SPARSE E GLI AGGREGATI ELEMENTARI 7

3. IL VILLAGGIO, CENTRO DI VITA RURALE 7

8
SABIOTE
SITUAZIONE 8

POPOLAZIONE 9

ECONOMIA 10

ISTORIA 13

TRACCIATO URBANO 14

LE CASE 16

19
BIBLIOGRAFIA

RIASSUNTO
2
Capitolo II: GLI UOMINI SULLA TERRA

Possiamo definire Lecumene come lo spazio terrestre esteso


delle sue tecniche di sfruttamento del suolo, riesce ad abitare
durevolmente in normali condizioni di vita (il territorio in cui l’uomo
riesce a vivere, cibarsi, riprodursi). C’e un limite altrimetrico
dell’ecumene e un limite polare. Si chiama Anecumène l’insieme delle
aree permanentemente disabitate. Solo un quinto di terre emerse
sono senza uomini.

Le aree anecumeniche polari o esterne sono aree troppo fredde a


causa della posizione a latitudine elevata. Più varie ma meno esterse,
sono le aree anecumeniche interne (entro il corpo stesso
dell’Ecumene) le quali risultano disabitate perchè prive di acqua
(deserti), o perché troppo fredde a causa dell’altitudine (catene
montuose) o perché difficili da penetrare (grandi foreste e paludi).

Le aree anecumeniche polari o esterne sono l’artica e l’antartica.


Un esempio di aree anecumeniche interne sono il Tibet, Himalaya,
Ande, Alpi, Sahara, Kalahari, Vittoria (Australia)...

Il limiti fra Ecumene e Anecumène sono una fascia più o meno


lunga dove sono presenti gruppi di uomini senza abitazioni stabili
(nomade e transhumante). Questa fascia si chiama Subecumene. Il
Pericumene sono aree abitate ma per cause speciale (petrolio).

L’umanità è quasi tutta boreale. Il 90% della popolazione


mondiale e in l’emisferio boreale, supratutto nella zona temperata en
in quella sub-tropicale.

La densità demografica rispecchia il grado di occupazione del


territorio. Per densità della popolazione s’intende il rapporto tra il
numero degli abitanti e la superficie che essi occupano. La densità
della popolazione non rappresenta che un valore indicativo del grado
di occupazione del territorio e no npuò essere considerata come un
rapporto interpretativo o esplicativo. La densità dipende dall’entita
del reddito degli abitanti, clima, suolo, acque... In campo geografico
viene generalmente adottata la seguente graduatoria:

1.- Aree ad altissima densità, con più di 200 abitanti per kmq
(isola di Giava, Cina...)

2.- Aree ad alta densita, con più di 100 abitanti per kmq (Cina,
Giappone, zona indiana, zona dell’Europa centro-atlantica, valle del
Nilo...)

3.- Aree densamente popolate, da 50 a 100 ab. per kmq (Francia,


Svizzera, Italia, Michigan, Illinois, Indiana...)

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4.- Aree a mediocre densit’a, da 10 a 50 ab per kmq (peninsula
Iberica, peninsola Balcanica, Russia fino al 60º parallelo...)

5.- Aree a bassa densità, da 1 a 10 ab. per kmq (Siberia,


Canada...)

6.- Aree a bassissima densità, con meno di 1 ab per kmq (Foreste


boreali di conifere del Canada e della Russia...

Per sottopopolamente s’intende ogni occupazione di territorio a


livello inferiore al minimo di popolamento. Il minimo di popolamento è
quel numero di abitanti al di sotto del quale la capacità di lavoro
diventa insufficiente a trarre, dal’’ambiente in cui una collettività vive,
le risorse indispensabili a garantire la conservazione del gruppo.

Il sovrappopolamento si definisce come superamento del


massimo di popolemento. Si considerano sovrappopolati quei territori
in cui i beni prodotti non bastano a fornire adeguati mezzi di
zussistenza per tutta la popolazione.

Capitolo IV: MOVIMENTI MIGRATORI

Adesso andiamo a parlare dell'emigrazione in generale e dei tipi di migrazioni che


esistono e le ripercussioni che hanno potuto avere.

1. MIGRAZIONI IN MASSA

a) Migrazioni: tipi diversi nel tempo e nello spazio


Per incominciare, possiamo dire che Ásia rappresentò una carta fondamentale in
popolare il moderato Ántico.
L'Europa lo farebbe con l'Impero Romano ma soprattutto a partire dal secolo XV.
Molte migrazioni obbligarono ad altri a cercare terre più lontane e perfino a volte
a cercare terre per rifugiarsi degli attacchi di quelli stessi immigranti. Alcuni esempi
chiari di questo furono: La montagna del Libano, o il rifugio del Berberí, etc.
Il mezzo di trasporto ha favorito molto l'immigrazione per lavoro. Avendo mezzi
per trasportarsi di un posto in un altro, le migrazioni sono state maggiori. Nell'Emirato
Arabo, il 85 percento della popolazione attiva è straniero.
Ora passiamo a parlare del tipo di emigrazione ed alcuna delle sue conseguenze
nei seguenti punti.

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b) Migrazioni di popoli
Gli indoeuropei iniziarono nel millennio II a.C migrazioni in due fronti:
- Per l'est arrivarono dal Punjab e per l'ovest finirono in Europa centrale fino ad
arrivare dalla Spagna.
Le migrazioni di paesi germanici ebbe una gran importanza nella formazione del
quadro etnico dell'Europa.
Ed infine, dobbiamo menzionare che in Spagna, come in Italia, le migrazioni non
ebbero tanto effetto come in altre zone, e dette migrazioni ebbero meno influenza
etnica.

c) Migrazioni coatte
Possiamo parlare di due tipi di emigrazioni in questo comma che sono i seguenti:
- Emigrazioni per obbligo (schiavi)
- Emigrazioni per la guerra.
In quanto alle emigrazioni per obbligo dobbiamo menzionare gli schiavi. Un
chiaro esempio di queste emigrazioni forzose è quello che sorse dietro la scoperta
dall'America dove gli schiavi erano sfruttati.
Ed in quanto alle emigrazioni per guerre, le persone emigravano cercando zone
dove Lei non vedesse affettati ed a causa della post-guerra (fame, povertà, eccetera).

2. MIGRAZIONI PER INFILTRAZIONI

a) Gli Europei alla conquista dei nuovi continenti


L'Europa comincia a conquistare territori come per esempio America, Australia e
finisce per penetrare in Africa ed Asia.
Le migrazioni moderne più importanti sono:
- Il popolamento del Nuovo Mondo.
- Il popolamento dell'Australia e Nuova Zelanda.
Le prime colonizzazioni europee furono spagnole e portoghesi ed un tempo più
tardi, quelle colonizzazioni furono portate a capo anche per gli inglesi ed i francesi.
La principale ragione delle emigrazioni era l'eccesso di popolazione nel paese
natale o paese di provenienza.

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Infine, dietro l'I Guerra Mondiale, Stati Uniti, dovette chiudere le frontiere in
quanto all'immigrazione dovuto alla quantità di persone che pretendevano di entrare nel
paese.

b) Migrazioni internazionali
La principale caratteristica delle migrazioni internazionali è che si oltrepassano le
frontiere politiche tra stati, non suolo le frontiere fisiche.
Esistono grandi emigrazioni verso la Francia dietro l'I Guerra Mondiale che arrivò
alla numerosa cifra di due milioni di stranieri in appena 10 anni.

3. MIGRAZIONI INTERNE

a) La ricerca di equilibrio: bonifica e colonizzazione


Le emigrazioni in un ambiente dove non esistono grandi differenze razziali, sono
dovute a ragioni economiche e sociali: la gente cerca uscire dalla povertà e cercano il
benessere.
Non è facile calcolare il numero di immigranti in ogni paese né trovare il paese
del quale provengono detti immigranti. Per calcolare detto numero, si usa il tasso di
immigrazione o il tasso di emigrazione che è la relazione (espressa in migliaia) tra il
numero di immigranti o emigranti in un anno ed il totale di abitanti.
Per sapere il grado di attrazione di un determinato posto si calcola l'indice
migratorio.
E d'altra parte, abbiamo le migrazioni nazionali, che normalmente sono provocate
per la ricerca di un'altra forma di vita. Un cambiamento di città a zona rurale o un
cambiamento di montagna a pianura, etc.

b) Spopolamento montano e spopolamento rurale


Gli spopolamenti di montagna sono un fenomeno generale in tutta la Terra, ma
dove più si è notato è nelle montagne dell'Europa occidentale e meridionale.
Esempi di questi spopolamenti sono:
- Massiccio gli Centri Francese.
- Egli Alpi con Italia ed Austria.
Gli spopolamenti rurali interessano ora anche al vecchio e nuovo continente.

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La popolazione rurale discende sempre di più in tutto il mondo. Una causa di ciò è
la ricerca di lavoro in città con più sviluppo industriale.
È differente lo spopolamento anche secondo il paese del che parliamo. Lo
spopolamento è più basso in India, Cinga o Brasile, dovuto alla deficienza di
macchinario ed al lavoro di opera. In questi paesi la manodopera è fondamentale.

c) L’urbanesimo è un fenomeno generale


L'urbanistica è un fenomeno molto esteso e che ha una stretta relazione con le
migrazioni e con le differenze tra città e paesi. Un esempio di ciò si dà in Italia, con la
differenza tra città e paese, montagna e pianura, eccetera, che si manifesta in questo
paese nella differenza tra nord e sud poiché nel nord esiste una gran urbanistica
industriale.
Qui radica la gran emigrazione dell'Italia del sud al nord. L'Italia del sud è
l'affezionata al settore secondario e terzo (floricoltura, olivi, vigneti, viticoltura,
eccetera).
La relazione di immigranti di Nord a Sud e di Sud a Nord è di 200000 emigranti
del sud verso il nord e di 75000 emigranti del nord al sud.

4. MIGRAZIONI TEMPORANEE
a) Alpeggio e transumanza
Un altro tipo di emigrazione è il relazionato con compiti o lavori temporanei e
lavori agrari, come per esempio la vita pastorale. Queste migrazioni normalmente sono
alla montagna o la pianura, con clima relativamente lieve per l'inverno.
Parlando dei lavori temporanei o per stazioni, con questo sorge il passo dalla
proprietà comune alla proprietà privata.
Infine, con questi lavori ed emigrazioni, dobbiamo parlare della transumanza, che
consiste nel lavoro agricolo che si realizza per stagioni in ambienti complementari ma
che sono lontani. Questo tipo di lavoro normalmente non attrae alla popolazione.

b) Migrazioni stagionali
Come menzionavamo prima, i lavori agricoli stanno caratterizzati essenzialmente
per stazioni. Questo si va oggigiorno riducendo grazie alla meccanizzazione
dell'agricoltura. Per esempio, molto italiani in inverno andavano a lavorare all'Argentina
approfittando degli investimenti stagionali. Ma coi progressi tecnici, ogni volta è meno
necessaria l'arrivo di immigranti per realizzare questo tipo di lavori.
Dobbiamo dire anche che il ritmo stagionale è caratterizzato in gran parte per
l'attività turistica, poiché il flusso della clientela fa che sia molto necessaria la
manodopera in zone turistiche come nella costa, spiaggia, etc.
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c) Spostamenti pendulari
Normalmente gli spostamenti di popolazione sono soggetti allo squilibrio tra zone
deboli e forti poiché la gente cerca lavoro in zone più prosperi e si ha bisogno di
manodopera. Se tra la zona forte ed il debole esiste una gran distanza, questo si tradursi
in spostamenti di popolazione.
Se la distanza non è maggiore di 60-80 km, la manodopera normalmente si muove
dal posto di residenza al lavoro senza arrivare a muoversi definitivamente. Di lì il nome
di migrazioni pendolari perché vanno sempre e vengono.

Capitolo VIII: LE SEDI RURALI

1. TIPI D’INSEDIAMENTO RURALE


L’insediamento rurale è il miglior indicatore del proceso storico di occupazione
del suolo, le due chiavi d’analisi dell’insediamento rurale sono l’accentramento e la
dispersione. L’insediamento accentrato corresponde a una organizzazione sociale forte,
tiene gli uomini tra loro e responde al loro bisogno di assistenza reciproca, di protezione
e di sicurezza. Il concetto di dispersione è necesariamente relativo, vale in funzione
delle condizioni e delle tecniche di collegamento.

2. LE CASE SPARSE E GLI AGGREGATI ELEMENTARI


La casa isolata tipica è quella posta all’interno del podere coltivato dalla familia
contadina che la abita: la casa vive, in sostanza, coi prodotti del fondo cui presiede. La
struttura della casa può talvolta manifestare qualche adattamento al substrato naturale
specialemente per quanto riguarda l’architettura e il materiale edilizio. L’entita degli
edifici rustici e la loro collocazione rispetto all’abitazione vera e propia danno luogo a
vari tipi di case rurali che si possono ricondurre a due categorie principali: le forme
unitarie e le forme complesse. Le case isolate sono talvolta sparpagliate senza alcun
ordine, ed allora va a pennello la denominazione di case sparse.

3. IL VILLAGGIO, CENTRO DI VITA RURALE


I villaggi sono centri rurali, cioè abitati da comunità essenzialmente contadine, la
cui vita è imperniata sulla utilizzazione del suolo. Possono essere classificati secondo
diversi punti di vista. Sembra tuttora valido il método d’analisi in base a tre aspetti
fondamentali: il sito, l’origine e la forma. La distribuzione dei centri è generalmente
connessa alla distribuzione della popolazione, alcuni centri che grazie alla posizione
favorevole tendono ad ingrandirsi progressivamente. Il villaggio a struttura spazieggiata
è un mosaico di appezzamenti recintati in cui, oltre all’abitazione e al rustico, sono
compresi piccoli orti e frutteti familiari. La vita del villaggio è per definizione
8
imperniata sull’attività agrícola: tuttavia una parte della popolazione ricava i suoi mezzi
di sostentamento da attività semplicemente ausiliare dell’agricoltora, soprattutto
artigianali e commerciali.

SABIOTE
SITUAZIONE

La Spagna è situata nella penisola


iberica, nella zona sud-occidentale del
continente europeo, in pieno Ecumène.
Comprende tra i 35 e 45 gradi di
latitudine nord. Al sud di questo paese, in
Andalusia, a 38 gradi di latitudine nord
(38°4? N, 3°18? O) ed a 840m sul livello
del mare si trova Sabiote.
Sabiote è un paese citato nel punto
più alto della zona conosciuta come La
Collina per essere un terreno elevato
esistente tra le valli dei fiumi Guadalimar e Guadalquivir. Questo ultimo, a sua volta,
separa le catene montagnose dai Sistemi Betici (al sud, dove si trova Sierra Nevicato) di
Sierra Bruno (al nord). all'interno della collina, esiste un acquifero che ha fornito di
acqua al paese dalla fondazione di questo e che deriva all'esterno per differenti fonti e
sorgenti come La Governatrice o La Porta del Canale.
Il clima esistente nella zona è Mediterraneo con alcuni tratti di alta montagna, per
essere un paese relativamente elevato e di interno. Questo clima fa possibile una vita
gradevole la maggior parte dell'anno e l'utilizzo del suolo per l'agricoltura.

9
POPOLAZIONE

Sabiote conta su 4308 abitanti (secondo il censimento di 2006). Il termine


municipale occupa un'area di 12'3 km²; pertanto, la densità di popolazione è di 35'52
abitanti per km². Il numero di abitanti ha continuato a decrescere man mano che la
Spagna si è sviluppata provocando la diminuzione della natalità ed all'emigrazione
verso zone più prosperi.
La densità è mezza come succede nel resto della Spagna, la quale, in paragone col
paese vicina Francia, occupano quasi la stessa superficie ma quasi questa ultima gli
piega in numero di abitanti. La ragione di
questo forte contrasto di densità, radica nel
ritardo rassegnato per la Spagna nell'epoca
industriale e nell'epoca della dittatura,
come nell'attuale invecchiamento della
popolazione. Ugualmente, possiamo
apprezzare un contrasto simile dentro la
propria Spagna, tra le province più
sviluppate del nord e centro della penisola
e le province del sud e sudovest ma
stagnanti.
Sui movimenti migratori, storicamente si sono andati sostituendo principalmente i
paesi che abitarono Sabiote, dovuto alle conquiste e riconquiste del territorio, come fu il
caso dell'espulsione degli arabi in tempi dei Re Cattolici. Già nella storia recente, i
principali movimenti migratori potremmo riassumerli in 3: l'emigrazione di Sabioteños
allo straniero dopo la guerra civile, l'emigrazione attuale verso le città e l'immigrazione
di famiglie provenienti dal nord dell'Africa, Sud-America e l'est dell'Europa,
principalmente Rumanía. Questi ultimi movimenti si prodursi di forma estiva
(nell'epoca di raccolta dell'oliva) o permanente.

Popolazione totale 2006 4.129


Popolazione uomini 2006 2.100
Popolazione donne 2006 2.029
Popolazione in nucleo 2006 4.129
Popolazione in disseminato 2006 0
Percentuale di popolazione minore di 20 anni 2006 20,85%
Percentuale di popolazione maggiore di 65 anni 2006 23,57%
Incremento relativo della popolazione 2009 +2,1%
Numero di stranieri 2006 23
Principale provenienza degli stranieri residenti 2006 Rumanía
Percentuale che rappresenta rispetto al totale di stranieri 2006 43,48%
Emigranti 2005 58
Immigranti 2005 73
Nati vivi per residenza materna 2005 41
Deceduti per posto di residenza 2005 37
10
Matrimoni per posto dove fissano la residenza 2005 11

In quanto alla
distribuzione della
popolazione sull'area urbana di
Sabiote, se suolo prendiamo in
considerazione la zona abitata,
vediamo che la popolazione si
sente relativamente dispersa.
Questo si deve soprattutto al tipo di abitazioni (consistente quasi nella sua totalità in
case unifamiliari di varie piante) ed all'assenza di blocchi di piani.

ECONOMIA

Storicamente, la principale occupazione dei Sabioteños si è basata sul settore


primario, principalmente l'agricoltura del cereale, benché si lavorasse anche nell'olivo e
la vite. Attualmente cugina dominantemente la coltivazione dell'olivo e, in minore
misura, il settore della costruzione, gravemente dannato per l'attuale crisi. Il modo di
coltivazione tradizionale è stato quello di terreno arido, gradualmente sostituito per
l'irrigazione per gocciolamento nel caso dell'olivo. L'impiego di agricoltura intensiva,
come di prodotti fitosanitarios in eccesso rappresenta un grave pericolo per la salute del
suolo, per quello che le autorità competenti hanno incominciato già a prendere dosate.
La zona di coltivazione occupa quasi tutto il campo visibile e, come già ho detto,
quasi tutto sono perfino olivi a livello provinciale. Suolo alcuni pendii ripidi di
montagne ed alcuni sponde del fiume rimangono senza coltivare. Gli appezzamenti si
presentano a modo di mosaico con pezzi di estensione e forma variabile, ma in molto
pochi casi possono considerarsi latifondi di un solo proprietario. Per differenziare gli
appezzamenti, gli agricoltori non utilizzano nessun tipo di barriera o muro, ma piantano
le file di olivi in differenti direzioni e coltivano in un modo o nell'altro la terra creando
quello che si chiama il cambiamento di lavoro. In alcuni zone, esistono case isolate
destinate all'alloggio dei lavoratori agricoli ed allevatori o costruite come seconda
abitazione dei proprietari chiamate fattorie, alcuni di gran antichità, come a-ben zagara
dell'epoca araba.
L'esistenza di città prossime dove l'industria ed il commercio sono consolidati, fa
che questi due settori siano secondari in Sabiote. In quanto ai settore servizi, il ricco
patrimonio culturale di Sabiote ed il recente incremento dell'interesse per il turismo di
interno ha provocato la costruzione e restaurazione di abitazioni con l'oggetto di
utilizzarli come alloggio rurale, oltre al miglioramento dei servizi turistici..

Cultivos Herbáceos. Año 2005


Superficie 1.018

Principal cultivo de regadío Espárrago


11
Principal cultivo de regadío 2 Has.

Principal cultivo de secano Trigo

Principal cultivo de secano 636 Has.

Cultivos Leñosos. Año 2005


Superficie 8.293

Principal cultivo de regadío Olivar aceituna de aceite

Principal cultivo de regadío 4.412 Has.

Principal cultivo de secano Olivar aceituna de aceite

Principal cultivo de secano 3.727 Has.

Establecimientos con actividad económica. Año 2005


Sin empleo conocido 5

Menos de 5 trabajadores 181

Entre 6 y 19 trabajadores 20

De 20 a más trabajadores 1

Total establecimientos 207

Transportes
Vehículos turismos. 2003 1.158

Autorizaciones de transporte: taxis.


2
2006

Autorizaciones de transporte:
33
mercancías. 2006

Autorizaciones de transporte: viajeros.


5
2006

Vehículos matriculados. 2006 98

Vehículos turismos matriculados. 2006 51

Turismo
Restaurantes. 2009 3

Hoteles. 2009 2

12
Casas Rurales. 2009 4

Plazas en hoteles.
80
2009

Plazas en C.Rurales.
30
2009

Otros indicadores
Inversiones realizadas en nuevas
149.498€
industrias. 2005

Oficinas bancarias. 2006 4

Consumo de energía eléctrica. 2005 19.424

Consumo de energía eléctrica


6.969
residencial. 2005

Líneas telefónicas. 2006 1.157

Líneas ADSL en servicio. 2006 190

Renta familiar disponible por


Entre 8.300 y 9.300€
habitante. 2003

Variación de la renta familiar Entre el 10% y el


disponible por habitante. 2003 16%

Mercado de Trabajo
Paro registrado. Mujeres. 2006 79

Paro registrado. Hombres. 2006 69

Paro registrado. Extranjeros. 2006 0

Contratos registrados. Mujeres. 2006 861

Contratos registrados. Hombres. 2006 2.065

Contratos registrados. Indefinidos. 2006 37

Contratos registrados Temporales 2006 2.889

Contratos registrados. Extranjeros. 2006 140

Trabajadores eventuales agrarios


77
subsidiados: mujeres. 2005

13
Trabajadores eventuales agrarios
85
subsidiados: hombres. 2005

Catastro. Año 2005


IBI de naturaleza urbana:
3.301
Número de recibos

IBI de naturaleza rústica.


3.066
Número titulares catastrales

Número de parcelas catastrales:


704
solares

Número de parcelas catastrales:


2.443
parcelas edificadas

IRPF. Año 2004


Número de declaraciones (2004) 1.583

Rentas del trabajo (2004) 9.015.579,60€

Rentas netas en estimación


1.159.544,30€
directa (2004)

Rentas netas en estimación


5.264.691,80€
objetiva (2004)

Otro tipo de rentas (2004) 961.093,30€

Renta neta media declarada


10.360,65€
(2004)

Impuestos de Actividades Económicas. Año 2005


Situaciones de alta en actividades
249
empresariales

Situaciones de alta en actividades


16
profesionales

Situaciones de alta en actividades


0
artísticas

ISTORIA

14
Prima di descrivere la tipo distribuzione degli edifici in Sabiote, è
necessario fare una piccola rassegna storica per comprendere la cosa
migliore.

Sabiote è un paese millenario caratterizzato maggiormente


attualmente per la sua eredità medievale e rinascimentale. Villaggi dell'età
di bronzo furono i primi a lasciare orma nelle sue terre, posteriormente
colonizzate per i Tiri di Gades. Fenici e cartaginesi trovarono anche rifugio in
questa terra, fino ad essere questi ultimi sconfitti per Roma. Durante questa
epoca, la cittadina ricevè il
nome di Iulia Salerebbe e
fu il principale nucleo di
popolazione della colonia
romano saláriense, quello
che gli permise di coniare
moneta. Dopo l'invasione
barbara in tempi romani, il
paese fu ripopolato dagli
arabi, i quali alzarono sulle
fortificazioni romane una
cittadella ed accerchiarono il paese con forti muraglie delle quali buona
parte segue in piede.

Fernando III il Santo riconquistò Sabiote agli arabi. Questo Re gli


proporzionò la giurisdizione il cui codice del secolo XIII si conserva e suo
figlio, Alfonso X il Saggio, gli concedè il titolo di Molto Leale Villa.
Posteriormente, il dominio di Sabiote fu aggiudicato all'Ordine di Calatrava e
dopo comprato per Francisco dei Cobos in 1531, il quale restaurò l'antica
cittadella, trasformandola nel maestoso castello che possiamo osservare
oggi, dichiarato monumento appartenente al Tesoro Artistico Nazionale ed il
palazzo-forza più importante della Spagna. Ugualmente, si costruì un
convento, vari palazzi e si restaurò il recinto murato, considerato nei nostri
giorni unito Storico-artistico. Da allora, lo splendore della cittadina fu
decadendo. Il castello cambiamento varie volte di padrone, fino a rimanere
disabitato e relegato a compiere le funzioni di granaio e recinto. Per fortuna,
Sabiote ha recuperato il suo edificio più emblematico, il quale si sta
restaurando per alloggiare eventi culturali e visite turistiche.

TRACCIATO URBANO

Una volta fatto questo percorso per la storia del paese, sarà facile identificare le
differenti zone del piano urbano di Sabiote, come l'epoca della sua costruzione.
Come succede con la maggior parte degli insediamenti in Europa, nella
morfologia della cittadina si distingue il centro storico dove si trovano il municipio, la
chiesa ed il resto di edifici principali. Tuttavia, nel caso di Sabiote, il centro storico non
concorda col centro urbano come è di sperare; questo si deve a che le caratteristiche
orografiche non lo permettono e dovuto a ciò il paese si è andato estendendo durante
l'unico versante della collina che lo permette.

15
I paesi antichi seppero approfittarsi di questa enclave da dove si scorge tutta la
provincia, quello che significa, tra altre cose, una maggiore protezione fronte nemici.
Nel tracciato attuale, i resti visibili più antichi che si conservano, benché suoli di un
modo vestigiale, procedono dell'epoca romana. Parliamo del castttello (ricostruito e
modificato per arabi e cristiani) della che suolo rimane una torre e di un piccolo
frammento della Via Salaria.
Più notevolmente possiamo apprezzare la
zona costruita sotto la dominazione araba,
consistente nei resti dell'antica cittadella che fanno
parte del castello-palazzo (1), le muraglie,
l'orientazione delle chiese (8, 30) verso la Meca ed
il quartiere dell'Albaicín (14), caratterizzato per il
tracciato disuguale e quasi labirintico delle sue
strette strade, dove si conserva lo stile
architettonico arabo nei portici delle facciate, nei
pati interni e nella calce delle pareti. Una
caratteristica molto comune nei bianchi paesi
dell'Andalusia.
A
partire dalla
riconquista
Cristiana
fino ad
avanzato il

rinascimento, il paese si allarga, si costruiscono palazzi, le moschee si trasformano in


chiese e si rafforzano le muraglie, creando così il particolare profilo di Sabiote. Come
può osservarsi, in questa epoca il centro della cittadina lo compongono la chiesa
principale (8) ed una piazza centrale da dove partono radialmente le strade ed attorno a
si eressero il quale i palazzi delle famiglie più ricche ed influenti di Sabiote (9, 10, 11,
12 e 13), oltre agli edifici governativi. Fu anche durante il rinascimento, quando il paese
crebbe definitivamente fuori delle muraglie e quando Francisco dei Cobos restaurò e
rimodellò la cittadella allo stile italiano trasformandola nell'attuale palazzo-forza (1).
Come dato curioso, sta dire che in questo periodo il paese arrivò ad avere più di 10
tempii, distribuiti tanto dentro come fuori della muraglia.
Durante i secoli posteriori (XVIII-XIX) appena la disposizione degli edifici
cambiò. Solo si costruì un eremo lontano dal centro, si rimodellarono alcuni casone e si
16
ampliarono le strade fosse delle muraglie. Finalmente, nell'ultimo tratto di storia, le
modificazioni portate a capo nella mappa del paese possono osservarsi con chiarezza,
poiché consistono nel prolungamento del paese verso l'ovest, con strade disposte più
regolarmente dove si distinguono installazioni moderne.

LE CASE

La forma delle abitazioni del centro storico segue alcuni modelli caratteristici,
comuni alla maggioranza del resto di paesi e casali della provincia.
Le case dell'albaicín, si distinguono per essere edifici di piccola altezza, di due
piante come massimo, con le pareti della facciata ed i pati interni fatti in mattone crudo
e pietra coperta di calce. La struttura della
porta, sorprendentemente bassa, questo
sopportata per un'architrave di legno ed in
occasioni due stipiti ornamentali fioriti con
motivi mudéjar ad entrambi i lati della
porta, questa ultima fabbricata in legno. Le
finestre e balconi normalmente sono piccoli,
con una grata di acciaio verso fuori nel caso
delle finestre ed una ringhiera nel caso dei
balconi (entrambi gli elementi normalmente
si adornavano con piante e fiori). La
distribuzione delle stanze è molto variabile,
tenendo in conto l'irregolarità degli
appezzamenti e le continue modificazioni effettuate negli edifici. Si è arrivato perfino a
dare il caso di case di due piante che montano la sua seconda pianta sulla prima pianta
della casa annessa. In generale, i soggiorni li conformano un'anticamera, salone, patio
interno, cucina, toilette abbastanza rudimentali e camere da letto nella pianta superiore,
ma inoltre possono esistere stalle o recinti utilizzati per la bimba di animali, granai e
cantine per l'olio ed il vino. I materiali utilizzati sono sempre pietra, legno e mattone
crudo. La calce e la pietra servono come termoisolante, conservando la casa fredda in
estate. Nel caso del suolo, esistevano grandi lastre di pietra a modo di pavimento.
Ovviamente, oggigiorno rimangono poche case che non abbiano riformato
completamente il suo interno, per forza o per estetica. Anche cosí, la struttura essenziale
di quartiere arabo si conserva, quello che lo trasforma nella seconda albaicín più
importante della Spagna, dopo il quartiere omonimo ubicato a Granada.

Se usciamo dall'albaicín, senza abbandonare il recinto murato, osserviamo che le


case crescono in altezza ed in maestosità. Sono edifici maggiormente rinascimentali,
benché alcuni siano di epoche posteriori o di nuova costruzione.

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I palazzi rinascimentali mostrano
una facciata semplice dove prevale la
linea retta e la simmetria; le finestre e
balconi sono alti e la porta principale,
fatta in legno, è fiorita con colonne e
rilievi di motivi classici e florares.
Nell'interno, può avere fino a tre piante
ed un patio in occasioni delimitato per il
resto dei soggiorni (patio andaluso) o per
un chiostro, come succede col patio del
convento. Le sale sono ampie e
luminose, disposte regolarmente durante
un corridoio, con alcuni stanze che a suo
tempo servì per alloggiare i lavoratori, stalle, toilette e cantine sotterranee. I materiali
continuano ad essere pietra e legno, benché sparisca il mattone crudo e la calce. In
quanto al resto delle case rinascimentali di minore volume, seguono la disposizione
regolare propria dell'epoca. Sono case di medio volume o antichi palazzi divisi.
All'interno di alcune di esse, si conservano resti di antiche chiese e palazzi, che servono
come muri od ornamenti delle nuove case. Nella storia recente, tornò ad utilizzare la
calce in alcuni facciate rinascimentali, benché ciò supponesse l'occultamento di blasoni
e rilievi che si stanno rimettendo attualmente.

Le casone barocche, sono simili ai rinascimentali, ma sono molto minori in


numero, più austere, con le facciate più strette, gli ornamenti più sovraccarico ed i
soffitti più bassi. I materiali continuano ad essere appena pietra e legno e la disposizione
dell'interno della casa varia della disposizione
tipica rinascimentale con patio interno. Si
danno vari casi di case principalmente
rinascimentali, ma fiorite con elementi
barocci, ma in questi casi, solo l'arredamento
procede di quell'epoca.
Ci sono anche esempi di case del secolo
XIX e principi del XX. La cosa più
caratteristica di questi è che i materiali
discendono molto in qualità, benché dentro
rimangono alcuni vestigia di edificazioni più
antiche.

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Il resto di case all'interno del recinto murato, sono di nuova costruzione,
completamente rimodellate ed adattate alle nuove tecnologie. Sono costruite di mattone,
cemento e cemento e non c'è un interno predefinito. Orbene, la facciata deve essere
bianca o di pietra e le porte di legno affinché l'ambiente non si veda affettato.
Anche le muraglie e torrioni di Sabiote fanno
parte di alcuni edifici. Possono apparire facendo parte
della facciata, attraversandoli o demarcando certe parti
della casa nel caso dei torrioni, all'interno dei quali può
avere camere da letto, saloni, o semplicemente scale.
Questo ha permesso di mantenere in piede la
maggioranza della forza benché alcuni tele si sentono
nascoste, come già ho detto, dentro le proprie case.
Se usciamo dalle muraglie, troviamo alcuni
palazzi rinascimentali e barocci, oltre ad edifici
emblematici come il municipio, la Chiesa di Santa
María ed il convento annesso a lei. Il resto di
edificazioni, corrispondono già con la nostra epoca e
non rispondono a nessun canone concreto. Sono case unifamiliari di varie piante,
costruite su un piano più o meno regolare e fatte di mattone e cemento principalmente.
Una menzione speciale merita la piazza di tori, del S.XIX con la sabbia di piana
circolare è come abitudine, ma integrata col resto di abitazioni della mela.
Esistono caratteristiche comuni a tutte le abitazioni del centro storico, come è la
ribasso inclinazione dei tetti, all'essere un territorio dove appena nevica e dove la
stazione di pioggia è più o meno marcata ed i pati interni più o meno grandi, per
sfruttare al massimo le ore di sole che sono abbastanza in Andalusia.

BIBLIOGRAFIA
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• P. DAGRADI, “uomo ambiente società, introduzione alla geografia
umana”, temas II, IV y VIII, Patron, Bologna 1995.

• GINES DE LA JARA TORRES NAVARRETE, “Historia de la muy leal


e ilustre villa de Sabiote”, 1997.

• www.sabiote.com

• Mapa obtenido del nuevo folleto turístico de Sabiote.

• http://wikanda.jaenpedia.es/wiki/Sabiote

• http://www.librosvivos.net/smtc/PagPorFormulario.asp?
TemaClave=1008&est=5

• http://serrano.iespana.es/serrano/pueblos/images/sabiote.jpg

• http://bo.kalipedia.com/geografia-espana/tema/andalucia.html?
x=20080728klpgeodes_1.Kes

• Dati ottenuti del Sistema di Informazione Multiterritorial dell'Andalusia

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