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5. Pendolo
1 Introduzione
L'esperienza si propone di misurare sperimentalmente la forza di richiamo di un pendolo. Nel dettaglio si vuole veri ? care che: Per
spostamenti angolari inferiori a θ < 350 la forza di richiamo di un pendolo è di tipo elastico quindi del tipo
F = −kx Per spostamenti angolari superiori a θ > 350 si attende di veri ? care un'andamento
del tipo:
F = kx + bx n
con n = 3 atteso
Si vuole inoltre veri ? care la dipendenza della costante elastica dalla lunghezza. In particolare la seguente relazione di
proporzionalità
k ∝1 L
Dove L è la lunghezza del pendolo
Dall'esame di un diagramma di corpo libero si ricava che la forza di richiamo (la componente della forza peso che tende a portare
il pendolo in posizione di equilibrio) è
mat = −mgsin(θ) con at accelerazione tangenziale
Segue che sviluppando il seno in serie di Taylor abbiamo che:
θ3 mat = −mg(θ − 3! + ...)
Per angoli inferiori a 350, ricordando che x = Lθ e arrestandoci al primo ordine nello sviluppo in serie otteniamo la prima formula.
Per angoli come superiori a 350 e arrestandoci al secondo ordine nello sviluppo in serie otteniamo la seconda formula e dunque si
chiarisce il signi ? cato di n = 3.
1

2 Esperienza 2
2 Esperienza
2.1 Descrizione dell'apparato sperimentale
Nell'esperimento è stato utilizzato un pendolo semplice ( ? lo di nylon e una massa sferica) agganciato a un sostegno su cui è
montato un goniometro. Montata coassialmente al sostegno del pendolo e munita di un indice ad un suo estremo, per misurare gli
angoli sul goniometro, abbiamo un asta metallica. La lunghezza del pendolo è di poco inferiore all'asta. All'altro estremo dell'asta è
montato un braccio ortogonale all'asta su cui è ? ssata una carrucola. Alla massa del pendolo è agganciato per mezzo di una vite
forata un secondo ? lo di nylon che passando per la gola della carrucola arriva ad un piattello su cui verranno collocate le masse.
La posizione di tale ? lo è ortogonale alla posizione di equilibrio del pendolo semplice. Segue la ? gura:
2.2 Procedura di misurazione La procedura di misurazione consiste nel:
• Posizionare l'asta in modo che l'indice inidichi su goniometro un angolo di 150.
• Aggiungere delle masse campione sul piattello in modo tale che il ? lo si disponga parallelamente all'asta.
osservazione: il sistema è ora in equilibrio: la forza peso dovuta alle masse del piattello (e il piattello stesso) è uguale e contraria
alla forza di richiamo del pendolo. In formule:
Mtotaleg = mat ≃ −mgθ
• A questo punto vengono e ? ettuate misure ripetute aumentando di cinque gradi il valore dell'angolo sino a 350.

3 Dati sperimentali 3
Vengono tabulate quindi due misure: angolo e forza. Si procede poi:
• Variando la lunghezza del pendolo accorciandolo di 10cm ogni volta.
• Ripetendo la procedura di misurazione.
• Con il pendolo accorciato verrà fatto variare l'angolo sino a 750/850 in modo da veri ? care la non linearità tra forza e
spostamento.
3 Descriviamo di seguito come sono state considerate alcune incertezze:
Dati sperimentali • Le masse campione sono state assunte senza incertezza.
• L'errore nella determinazione della massa del piattello è dovuto esclusiva- mente alla risoluzione della bilancia di sensibilità 1g.
• Il valore dell'accelerazione di gravità è stato assunto supponendo che sia a ? etto da errore trascurabile.
• La lunghezza del pendolo si misura con un metro la cui sensibilità risulta 1mm.
Successiva alla presentazione dei dati sperimentali discuteremo come è stata e ? ettuata l'analisi degli errori.
3.1 Prima misura • Lunghezza asta L = 50.3 ± 0.5cm
• Ricordiamo che l'incertezza sulla massa è 5 × 10−4kg. • L'errore sulla forza è stato trascurato come verrà esplicitato nella
sezione
3.3.1. Veri ? chiamo per via gra ? ca l'andamento lineare cercato:
θ(rad)
±δθ(rad)
x(m)
±δx (m)
m(pesi+supporto)(Kg)
F(N)
k ± δk
0.262
0.018
0.132
0.019
0.0137
0.134
1.02 ± 0.15
0.349
0.018
0.176
0.019
0.0177
0.173
0.99 ± 0.11
0.436
0.018
0.219
0.019
0.0222
0.215
0.98 ± 0.09
0.524
0.018
0.263
0.019
0.0257
0.252
0.96 ± 0.07
0.611
0.018
0.307
0.019
0.0292
0.286
0.93 ± 0.06

3 Dati sperimentali 4
Il coe ? ciente k è stato ricavato in due modi: coe ? ciente della retta di re- gressione e media dei valori calcolati.
3.2 Seconda misura • Lunghezza asta: 40.3 ± 0.5cm
Veri ? chiamo la linearità:
Forniamo i due valori di k:
kr =0.96N m
k = 0.98 ± 0.03 N m
θ(rad)
±δθ(rad)
x(m)
±δx (m)
m(pesi+supporto)(Kg)
F(N)
k ± δk
0.262
0.043
0.106
0.018
0.0127
0.1246
1.18 ± 0.17
0.349
0.043
0.141
0.018
0.0172
0.1687
1.20 ± 0.12
0.436
0.043
0.176
0.018
0.0208
0.2040
1.22 ± 0.10
0.524
0.043
0.211
0.018
0.0247
0.2423
1.15 ± 0.08
0.611
0.043
0.246
0.018
0.0287
0.2815
1.14 ± 0.07
kr =1.16N m
k = 1.17 ± 0.02 N m

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