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Guarda le immagini. Secondo te cosa fa questo mostro?

La Pantàfica. Una perfida vecchietta che viene dall’Abruzzo

Più o meno a tutti sarà capitato, almeno una volta, di svegliarsi di soprassalto nel
cuore della notte, con il fiato corto, le gambe e braccia paralizzate e con la terribile
sensazione di non potersi muovere.
Per la scienza medica la spiegazione è scontata, si tratta di apnee notturne. Tuttavia,
una ricerca internazionale del 2015, ha rilevato che larga parte della popolazione
italiana sia propensa a dare una spiegazione soprannaturale alle paralisi nel sonno.
E di fatto, almeno per gli abruzzesi, la responsabilità della paralisi notturna è
attribuita alla Pantafica, il terrificante spettro di una donna, forse l’anima di una
suicida che torna sul luogo della propria morte, che si aggira silenziosa in casa nella
notte, con un lungo vestito bianco logoro, i capelli color della neve e il viso lungo e
appuntito, con al centro spaventosi occhi iniettati di sangue.
L’intento della Pantafica è di disturbare il sonno dei poveri dormienti, di solito
uomini: avvicinatasi al letto, si posiziona sul petto del malcapitato, acquattandosi
come un gatto e impedendogli in tal modo di respirare.
Con le mani ossute gli blocca la bocca e gli tiene immobilizzate le braccia e le gambe.
Il poveretto si sveglia terrorizzato, sentendosi paralizzato e soffocato, incapace di
respirare e parlare.
Nel buio ha una visione, forse un’allucinazione: vede solo due terribili occhi che lo
fissano e quando sembra abituarsi all’oscurità, ne scorge la sagoma, accovacciata su
di lui, cerca di muoversi e gridare, ma non ci riesce e all’improvviso la donna
spettrale scompare e lui riacquista i sensi.

I rimedi per tenere lontana la Pantafica

Poiché l’apparizione della Pantafica è un evento davvero traumatizzante e, per chi lo


vive, destinato a diventare un incubo ricorrente, se la si vuole tenere lontana la
tradizione popolare suggerisce vivamente di adottare alcuni rimedi.
La soluzione più semplice è di evitare di dormire in posizione supina, così lo spettro
non si potrà accomodare sul petto.
Altro rimedio è di rendere felice il fantasma lasciando accanto al letto una bottiglia
di vino: pare che la Pantafica ne sia ghiotta e, in tal modo, passerà la notte a
sbronzarsi.
Alcuni suggeriscono, invece, di lasciare ai piedi del letto un sacchetto pieno di
legumi o di sabbia: si dice che la Pantafica, come le streghe e i vampiri in generale,
abbia la mania ossessiva di contare le piccole cose e così sarà impegnata in tale
attività fino al sorgere del sole, senza disturbare il povero dormiente.
Quel che è certo è che bisogna evitare di farle trovare un coltello o un oggetto
appuntito piantato sul legno, poiché lo spettro si innervosirebbe e la farebbe pagare
allo sventurato muovendolo fino al sorgere del sole.
Infine, vi è un rimedio sicuramente vincente per chi ne avesse la possibilità: farle
trovare dei cavalli nei paraggi perché la Pantafica ha l’hobby di fare loro da
parrucchiera, intrecciandone la criniera!
Amici, siete avvisati: se la Pantafica volete evitare, sapete ora quali rimedi dovete
adottare!

Adattato da https://www.storialeggenda.it/la-leggenda-abruzzese-della-pantafica/

1. Che aspetto ha la Pantafica?


2. Qual è il suo intento?
3. Qual è la reale spiegazione di questo fenomeno?
4. Quali sono i modi per tenere lontana la Pantafica?
5. Che cosa non bisogna mettere vicino al letto? Perché?

1. Abbina le parole sottolineate nel testo alle loro definizioni

 Movimento improvviso della persona, scatto, salto


 Sinonimo di fantasma
 Qualcosa che va oltre i limiti della percezione e della conoscenza umana o
terrena
 Impedire a qualcuno di respirare, fino a provocarne la morte
 Arresto volontario o patologico della respirazione
 Sinonimo di goloso
 Persona che si viene a trovare, senza colpa, in una situazione spiacevole
 Gravemente rovinato dal tempo o dal lungo uso
 Sinonimo di ubriacarsi
 Mettersi giù per riposarsi o nascondersi
 Restringersi, ripiegarsi in un piccolo spazio
 Profilo di un oggetto o di una persona, immagine senza contorni
 Insieme di peli sulla testa di un cavallo o di un leone
 Disteso sulla schiena, a pancia in su (il contrario è prono)
 Situazione patologica in cui la fantasia viene percepita come realtà
 Riuscire a vedere
 Girare intorno, vagare
 Favorevole, ben disposto
 Detratto da un conto, oppure banale o talmente certo che non servono altre
parole
 Introdotto tramite un’iniezione oppure arrossato a causa del sangue
 Nei dintorni, nelle vicinanze
 Sottilmente malvagio e crudele

2. Ti è mai capitato di provare una paralisi notturna? Se sì, che spiegazione


ti sei dato-a? Se no, che cosa faresti se ti succedesse?

3. Prova a immaginare la storia della Pantafica. Cosa le è successo? Perché


si comporta così? Scrivi la sua storia utilizzando le parole imparate durante
la lezione (MASSIMO 150 PAROLE)
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