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PIRANDELLO (1867-1936)

Vita
Pirandello nasce ad Agrigento (Girgenti), in Sicilia. Nasce in una famiglia agiata per cui ha la possibilità di studiare ciò
che gli piace. Studia prima a Palermo, poi a Roma ma si laurea in Germania. La sua laurea è in GLOTTOLOGIA cioè lo
studio storico delle lingue. Si sposa con una donna di famiglia benestante, è la figlia di un imprenditore che gestisce
una miniera di zolfo, da questo matrimonio nasceranno anche dei figli. Qualche anno dopo la moglie mostrerà dei
problemi di natura mentale. Nel 1903 le miniere di zolfo (zolfare) si allagheranno, subendo così una grande perdita
economica, questo ulteriore problema aggrava le condizioni della moglie per questo sarà chiusa, fino alla morte, in
una casa di cura. Tra 1904-1915 sono gli anni in cui la moglie è rinchiusa, lui andrà sempre a trovarla per mantenere
per sempre un legame. Vivendo questa situazione è costretto contemporaneamente a lavorare e scrivere le sue
opere. Nel 1904 su una rivista chiamata Antologia, pubblica «fu Mattia Pascal». Qualche anno dopo con il «Saggio
sull’umorismo» riceve una cattedra all’università di Roma. Sempre nel 1904 inizia a pubblicare sul corriere della sera
le sue Novelle. Un anno dopo scrive la sua prima opere teatrale e debutta come autore teatrale. Dagli anni dopo la
guerra si dedicherà di più al teatro e con l’opera «così se vi pare» avrà un grande riscontro. Nel 1921 scrive e mette in
scena «i 6 personaggi in cerca di autore» ma non ottiene un grande successo a Roma a differenza di Milano. Nel
1924 prende la tessera del PNF (partito nazionale fascista), dopo la morte di Matteotti. Nel 1929 sarà nominato
accademico d’Italia. Tuttavia però il regime Fascista non lo trova particolarmente amico perché non lo convince.
Perché aderisce e non lo abbandonerà?
Proviene da una famiglia di convinti Garibaldini, Pirandello pensa però che l’Italia abbia tradito gli obiettivi del
Risorgimento, quindi vede nel Fascismo una possibilità nel concluder quello che il Risorgimento aveva cominciato.
Nel 1934 vince il «Premio sulla Letteratura».
Gli ultimi 2 anni prima di morire dal 34 al 36 saranno anni tristi, scrive ad una donna raccontandole la situazione in
Italia ed Europa, forse già aveva capito quello che sarebbe avvenuto dopo.
TEATRO DI PIRANDELLO
Il teatro di Pirandello è un teatro diverso perché sconvolge un’altra volta tutto il sistema teatrale. Per lui è vero che il
teatro è finzione cioè recitato ma quello che l’attore recita non è diverso da quello che noi viviamo nella realtà. Per
questo elimina tutti gli elementi che dividono la scena con la realtà quindi il pubblico, es. sipario.
TEMI FONDAMENTALI DELLE SUE OPERE
Nelle sue opere troviamo sempre le stesse cose ma declinate in modo diverso.
1. Inganno della comprensione reciproca;
2. Relativismo cioè ognuno di noi ha molteplici personalità che convivono tra loro, a volte anche male;
3. Conflitto tra vita e forma cioè tra quello che realmente siamo e quello che la società si aspetta da noi.
OPERE
Saggio sull’umorismo
Tema: il cuore del saggio è l’avvertimento e il senso del contrario.
*umorismo= ridere davanti a qualcosa che ci sembra strano.
Storia: anziana che si concia come una ragazzina, in un primo impatto tutti la guarderebbero e riderebbero ma
Pirandello dice che attraverso una riflessione e un indagine più seria potremmo capire il perché lo fa. Quindi da
avvertimento passiamo a sentimento del contrario.
Possiamo così capire che a Pirandello interessa mettere su carta il dramma dell’uomo contemporaneo.
Linguaggio: lingua leggibile ma piena di cambiamenti anche questo rispecchia il tormento dei personaggi.
NOVELLE
Sono scritte dal 1922 fino a poco prima della sua morte e verranno poi pubblicate con il titolo di «novelle per un
anno». Nelle novelle troviamo tutte le tipologie umane in particolare personaggi che vivono situazioni estreme per la
società. Con le novelle Pirandello vuole presentare al pubblico tutte le patologie dell’uomo.
• La carriola;
• Il treno ha fischiato;
• L’esclusa 1901, novella paradossale, la protagonista è una donna additata male dalla società perché si dice che
tradisce il marito anche se non è così. Quando in qualche modo viene perdonata e ritorna a vivere con il marito, in
realtà lo aveva tradito davvero ma nel momento del loro distacco.
ROMANZI
• Fu Mattia Pascal;
• Uno nessuno centomila;
• I vecchi e i giovani è l’unico romanzo che un po’ si avvicina a quelli di Verga. Racconta di un contrasto tra 2
generazione, i vecchi che sono coloro che hanno partecipato alla conquista dell’Italia (spedizione dei mille) mentre
i giovani sono coloro che non accettano l’eredità lasciata dai primi.
• I quaderni di Serafino Gubbio operatore 1925, questo romanzo è come un diario di tutto quello che lui vive. Come
lavoro fa il regista ma lo vive male, perché si sente come uno che entra nella vita degli altri senza chiedere il
permesso. Successivamente i suoi pensieri si spostano non più sui fatti ma sullo strumento che è la macchina da
presa, affermando che è la macchina che ha bisogno di lui, mentre lui sparisce dietro di essa. La macchina diventa
uno strumento di oppressione proprio come oggi perché la meccanizzazione ci sta rendendo tutti schiavi.
OPERE TEATRALI
Tutta l’opera teatrale di Pirandello si trova in un unico testo «Maschera nuda».
• Pensaci Giacomini 1916;
• Il berretto a sonagli 1917;
• La patente da Iettatore 1918;
• Così è se vi pare, commedia complessa nella quale appiano le prime forme di novità del teatro di Pirandello. Tutta la
storia ruota sull’impossibilita di conoscere la verità delle cose. Racconta di un conflitto tra genero e suocera che si danno
del pazzo/a a vicenda perché il genero afferma che la figlia e morta e che a causa del dolore la rivede nella sua seconda
moglie, mentre la suocera afferma che il genero ha un amore ossessivo verso la moglie (figlia suocera) per cui le
impedisce di uscire e incontrare sua mamma (suocera). Una prima grande novità in scena è la presenza di una figura
femminile che quando esce ha sul volto un velo nero per cui non si capisce chi è.
• I 6 personaggi in cerca di autore, quest’opera da inizio ad una stagione teatrale. Non c’è più:
o Il sipario, entrate in un posto in cui viene messa in scena la storia come se ne facessimo parte anche noi;
Tema: mentre la compagnia teatrale fa le prove si alzano dal pubblico 6 persone, attori, identificati con il ruolo che hanno:
▪ Padre;
▪ Madre;
▪ Figlio;
▪ Figliastra;
▪ Bambina;
▪ Giovinetto.

Si alzano e vanno verso il palco perché vorrebbero che questi attori mettessero in scena il loro dramma. Gli attori e il
corpo comico accettano di fare questa cosa, ma risulterà un po’ più difficile del previsto perché gli stessi 6
personaggi diranno di non ritrovarsi in loro perché non si distingue la verità dei fatti dalla finzione. Arriviamo alla
conclusione che il dramma dell’esistenza non si può mettere in scena perché esso stesso è scena.
Storia: una famiglia vive una serie di problemi che incideranno sulla coesione familiare. La Madre e il Padre hanno in
comune il Figlio però ad un certo punto la Madre va a vivere con un altro uomo, il segretario del marito, con il quale
avrà dei figli, Figliastra, Bambina, Giovinetto. Dopo molti anni il Padre va in una casa di appuntamenti, dove c’era la
Figliastra, figlia avuta con il segretario. La Madre cerca in tutti i modi di evitare questo rapporto, riuscendoci. Per far
si che queste situazioni non ricapitino più, il Padre ricostruisce la famiglia che però è sua solo a metà. Il Figlio non la
prende bene per questo si estranea, mentre la Bambina giocando in piscina annega e il Giovinetto pieno di sensi di
colpa perché non la riesce a salvare si spara.

• L’Enrico Quarto, il protagonista in seguito di un incidente perde la memoria ma con il tempo la riacquisisce ma non
lo dirà mai alla famiglia perché vuole sgamare i complotti della famiglia. Quando arriva il momento della verità il
dramma diventa colossale.
POESIA DEL 900
Cambia non solo il tema ma proprio l’idea dell’arte.
ERMETISMO è una corrente poetica difficile da capire. Il fondatore è Salvatore Quasimodo ma in qualche modo
collegarono a questa corrente anche Ungaretti e Montale. Quasimodo è un poeta siciliano, ha scritto una raccolta di
poesie «Obue Sommerso». Obue è uno strumento a fiato che indica l’armonia, se lo rendo inutilizzabile freno la
possibilità di arrivare all’armonia. L’immagine può essere paragonata da un senso di solitudine, questo è quello che
Quasimodo vede nella figura del poeta.
Poesia Quasimodo: ognuno è solo sul cuore della terra, trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera.
In queste poche parole si deve concentrare un significato sostanziale, infatti dietro ce un lavoro di ricerca delle
parole molto profondo.
Significato: pur essendo insieme agli altri se non ci riusciamo a far capire, siamo soli. Dobbiamo cogliere quell’attimo
di gioia in qualsiasi momento perché è destinato a finire presto.

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