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Praticamente c’era una specie di scantinato di un edificio molto lussuoso e io, te e altre
persone eravamo in questo scantinato che sembrava un po la guardaroba del teatro alla
Scala, cioè ne bello e ne brutto ma dove la gente lasciava i vestiti con i quali era arrivata ,
noi compresi, per prenderne altri.
Mentre stavamo in fila, io, te e altra gente parlavamo e osservavamo le rifiniture di questo
spazio (come detto un po sotto) come se fosse ancora in ristrutturazione, cioè uno spazio
semi-interrato destinato a essere in futuro una cosa forse anche lussuosa ma allo stato
attuale ancora in lavorazione.
Finito questo scambio di abiti dove noi lasciamo i nostri e ‘’loro’’ ci danno il loro ci
ritroviamo vestiti di bianco, come gli arabi e veniamo condotti in uno spazio molto ampio,
tipo una mega sala di un mega palazzo in via di fare arredo.
Poi ad un certo momento questo attrezzo di colore grigio e della misura di un trapano si
inciampa proprio quando dovevamo tracciare una linea mediane che avrebbe diviso
perfettamente questo spazio in due.
In quel esatto istante fuori da questo palazzo succede qualcosa e tu mi dici che dobbiamo
scappare via perche è molto tardi e non abbiamo tempo.
Questa specie di treno va poi come a luna park in una specie di montagne russe e allora
io inizio ad avere paura, volevo scendere ma non potevo. Entriamo in una specie di
galleria che era una spirale e tutto diventa molto piccolo alla misura di una scala a spirale
che andava dal primo al secondo piano, ma noi eravamo già a piedi, non c’era più nessun
treno.
Arriviamo di nuovo in una specie di semi-interrato dove c’erano delle sale una dietro l’altra
come dei vagon, ma erano dei bar e ristoranti dove alla sera doveva essere una festa e
noi eravamo li in anticipo e io non ero preparata con i vestiti giusti. Tu mi dici che non c’è
problema perche hai ordinato tutto e per la sera siamo a posto.
Poi c’è una scena finale che ci troviamo di nuovo in un altro scantinato , tutto in pietra
come una cantina di vini e c’era una scala che andava verso su , io corro verso quella
scala dove vedevo una luce e tu eri rimasto indietro, volevi muoverti ma non potevi
perche avevi ai piedi legate 2 teste da donna. Io capisco che non ti posso aiutare, ti lascio
li e vado verso questa luce che si intravedeva dalla scala in pietra.
Mi sono svegliata e mi sembrava come se arrivassi di là, come se tutto questo sogno
troppo chiaro fosse vero…ci ho messo tutto il giorno a pensarlo e a capirlo…
Non so cosa vorrebbe dire esattamente .Qualcosa vorrebbe dire di sicuro, perche non è
normale che cosi da niente io faccio questo sogno dove sei proprio te (che tra l’altro non ci
si vede e non ci si sente da anni….)