Le origini: Russia a Ucraina condividono un passato che abbraccia più di mille anni di storia. Da quando Kiev ( attuale capitale Ucraina) era al centro del primo stato slavo RUS' DI KIEV, luogo di nascità sia della Russia che dell' Ucraina. Nel 988 d.C. Vladimir I, Gran Principe di Kiev, accettò la religione cristiana ortodossa. DA QUESTO MOMENTO IN POI RUSSIA E UCRAINA DIVENNERO UN PAESE UNITARIO.
dipinto del XIX secolo raffigura sovrano Vladimir I, che
sceglie il cristianesimo ortodosso come la nuova religione di Stato. Cosa accadde dopo? 1249: le invasioni mongole distruggono completamente Kiev, e il territorio Ucraino venne spartito fra varie potenze come l'impero polacco- lituano, l'impero ottomano, l'Austria e l'impero russo. Ma i più grossi traumi che l’Ucraina ha sofferto sono avvenuti nel XX secolo. Nel 1917 dopo la rivoluzione comunista, in Ucraina scoppia una guerra civile tra la reppubblica dei "rossi"(bolscevichi) e quella dei "bianchi" (anticomunsti).
Soltanto nel 1922 con la vittoria dei rossi, l'Ucraina
entra a far parte dell'Unione Sovietica. L’Urss, anche nota come Unione Sovietica fu ufficialmente costituita il 30 dicembre 1922, cinque anni dopo la Rivoluzione comunista del 1917. Essa portó in Russia alla caduta dell’impero degli zar e alla conquista del potere da parte del Partito comunista guidato da Lenin. La Russia non era più un impero ma una federazione che riuniva quattro repubbliche principali (Russia, Ucraina, Georgia e Bielorussia) e circa 25 altre repubbliche di etnie diverse.
Lo stemma era la falce (i contadini) e il
martello (gli operai) che erano diventati il suo simbolo dopo la Rivoluzione bolscevica. Vi si aggiunse dopo la stella, simbolo dello Stato. Nel periodo successivo alla Seconda guerra mondiale, l’Urss continuò la sua crescita economica e industriale, ma il contrasto politico con gli Stati Uniti e le tensioni della guerra fredda spinsero il governo sovietico a potenziare soprattutto l’apparato militare, sprecando un’enorme quantità di risorse. L'Unione Sovietica entrò in un periodo di forte crisi. Il progressivo crollo dei regimi socialisti alleati dell’Urss, verificatosi nel corso del 1989 in Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Germania orientale e Romania, peggiorò il clima di tensione economica e politica nelle singole repubbliche che componevano lo stato sovietico. Esse, a partire dalle tre piccole repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania), cominciarono a proclamare la propria indipendenza dal governo centrale. Il 31 dicembre 1991 : L’Urss cessa di esistere definitamente dopo circa settant’anni. Nei primi anni ’30 Gli ucraini ebbero il diritto di usare la loro lingua e anche quello di staccarsi dall’Urss, ma solo in teoria, perché in quel Paese tutto il potere politico ed economico era in mano al Partito comunista, guidato prima da Lenin e poi da Iosif Stalin. Lo stesso Stalin costrinse con la forza I contadini ucraini a dare allo Stato, provocando tra il 1932 e il 1933 una carestia per cui morirono di fame milioni di persone. Successivamente, Stalin importò un grande numero di russi e altri cittadini sovietici per aiutare a ripopolare la parte orientale del Paese. Il governo dell’Urss avviò una radicale riforma del sistema economico e industriale, uno stato fondato sulla giustizia, l’uguaglianza e la fratellanza tra i lavoratori. 1991, l’Ucraina diventa una nazione indipendente, ma il paese era completamente disunito. gli ucraini erano divisi tra quelli che guardavano a ovest, sperando di potere entrare nell’Unione Europea, e quelli che volevano mantenere un legame stretto con la Russia. Queste fratture sono diventate evidenti durante la Rivoluzione arancione del 2004, che ha visto migliaia di ucraini marciare a supporto di una maggiore integrazione da parte dell’Europa. L’attuale crisi risale al novembre del 2013, quando il presidente ucraino filorusso Viktor Janukovych decise di non firmare un accordo di libero scambio e di associazione politica con l’Unione Europea, scegliendo invece di rafforzare i legami con la Russia. Nel centro di Kiev, in piazza Maidan, scoppiarono violente proteste: decine di migliaia di ucraini scesero in strada chiedendo le dimissioni di Janukovych, considerato il principale responsabile della grave crisi economica in atto e scatenando una durissima repressione da parte delle forze governative 2014: le truppe di Putin occuparono la Crimea, poi annessa alla Russia via referendum, e intervennero anche nella regione orientale del Donbass, dove furono create le due piccole repubbliche di Donetsk e Lugansk, formalmente indipendenti, ma legata a Mosca. Gli scontri cessarono a settembre, con l’accordo di pace firmato a Minsk da Russia e Ucraina migliorando le relazioni tra Mosca e l’Occidente. , ma la crisi è rimasta latente e ha inasprito le relazioni tra la Russia e Occidente. Dalla fine della Guerra , la NATO si è allargata verso est accogliendo alcuni Paesi dell'ex Patto di Varsavia, un tempo Stati dell'URSS. Mosca ritiene che ciò abbia messo a rischio la propria sicurezza nazionale. L’Ucraina, pur non essendo membro della NATO, non ha mai nascossto le sue intenzioni di farne parte e ritiene che Mosca non possa impedirle di costruire alleanze con l’Occidente.