PELASGO Roberto
DANAO Anathol
SUPPLICE 1 Valeria
SUPPLICE 2 Camila
SUPPLICE 3 Alessia
SUPPLICE 4 Giorgia
SUPPLICE 1
Zeus, getta l’occhio su noi pellegrine
Imbarcate allo sbocco sabbioso del Nilo
SUPPLICE 2
Addio paese divino, terra rasente la Siria! Sbandate migriamo!
SUPPLICE3
Esiliate per scelta, fuggiamo dagli uomini, rifiutando le nozze empie coi figli d’Egitto
Danao, nostro padre, attuò, tra le scelte dolenti, la più fiera:
SUPPLICE 1 2 3
Migrare sull’arco del mare e ancorarci qui, sulle sponde di Argo
SUPPLICE1
O città, o terra, acqua limpida e dei del cielo, e voi, vendicatori che occupate le
tombe sottoterra e tu Zeus salvatore, accogliete questo stuolo di supplici
SUPPLICE 1 2 3
e ricacciate il fitto sciame di Egizi violenti
che pretendono nozze empie
contro la nostra volontà
SUPPLICE 1 preghiamo la collina argiva che la stirpe della sacra madre possa
sfuggire al giogo delle forzate nozze e che la pura figlia di Zeus, Atena, con tutte le
sue forze ci metta al sicuro. Oh tu vergine, proteggi le vergini!
DANAO
Figlie mie dovete essere prudenti.
Adesso dovete ascoltarmi,
vedo la polvere
muta messaggera di qualcuno che avanza.
SUPPLICE
Forse i capi di questa terra
vengono a scrutare chi siamo.
DANAO
Figliuole, per voi è più sicuro rimanere qui.
Guardate, è sacro agli Dei del paese.
SUPPLICE
L’altare rappresenta più di una fortezza,
è uno scudo infrangibile
DANAO
A sagge parole si accompagnino occhi sereni
Non mostrate arroganza nel parlare.
Siete straniere, fuggiasche e bisognose.
Il linguaggio orgoglioso non si addice ai deboli
RITO DI PURIFICAZIONE
Le supplici si spogliano dei veli, del turbante, degli strati che rappresentano i a
corazza, rendendosi fragili; si lavano, mentre Pelasgo arriva.
ENTRATA PELASGO
I ramoscelli sono il simbolo della supplica
PELASGO
Da dove venite, stuolo di donne?
Nulla avete di greco
Non portate le vesti di Argo
ma abiti esotici
Che audacia spingervi qui
senza avviso, senza padroni e senza araldo..
Qui giacciono dei ramoscelli, simbolo della supplica
deposti da voi presso gli dei riuniti,
secondo l’usanza delle supplici.
In questo siete concordi alla terra greca
per il resto sarebbero legittime molte supposizioni.
Dunque sentiamo.
TUTTE
Chi sei tu?
Un privato cittadino, un sacerdote
o il capo della città?
PELASGO
Sono Pelasgo
figlio di Palectone
nato da Gaia, la terra
e governo questa regione.
Da me prende il nome la stirpe dei Pelasgi
che coltivano questo suolo
Ora che siete informati sul mio conto
dimmi tu: di che sangue ti fregi?
TUTTE
dello stesso tuo sangue
PELASGO
Quello che dite non è credibile
straniere, a donne africane siete simili
SUPPLICE
Come te vantiamo origine argiva
PELASGO
come osate dirlo?
TUTTE
credici Re. Qui è la nostra radice, il ceppo della nostra stirpe
PELASGO
Favole!
DANAO
Sono figlie mie, di Danao
figlio di Belo
della stirpe della giovenca imbizzarrita che trovò pace
nella fertile terra del Nilo
PELASGO
Di cosa parli?
DANAO
Qui, in questa terra di Argo viveva Io
Sacerdotessa di Era
SUPPLICE 1
Mentre tornava dal fiume paterno
l’aveva vista Giove
che le disse beato farai
lo sconosciuto che ti sposerà
SUPPLICE 3
ritìrati nell’ombra
di quei boschi profondi
e non temere
un Dio ti protegge
non un dio qualunque, ma io, Zeus,
che con mano potente
reggo lo scettro del cielo
DANAO
Ma lei fuggiva
SUPPLICE 1
e il Dio
nascosto un lungo tratto di terra con una distesa di nebbia
fermò la sua fuga
e le rapì l’onore
SUPPLICE 2
il loro amplesso fu scoperto da Era
Ma Giove, prevedendo l’arrivo della moglie
aveva mutato Io nelle forme di una giovenca
DANAO
e anche così è bella
SUPPLICE 1
Tanto che Era
lo affidò alla sorveglianza di Argo
cento occhi aveva tutt’intorno al suo capo
due alla volta riposavano a turno
In qualunque modo si sistemasse, sorvegliava Io
SUPPLICE
Ermes Agifonte lo uccise
mandato da Giove
SUPPLICE
e così era inviò un tafano a tormentarla
facendola fuggire per tutta la terra.
PELASGO
in quella corsa senza fine Io raggiunse il Nilo
E riprende l’aspetto di prima tornando qual’era
Cadonle i peli dal capo, le corna scemano
gli occhi impiccioliscono
il muso s’accorcia, le spalle e le mani tornano
e l’unghie si perdono
sciogliendosi in cinque ciascuna
della giovenca non resta più nulla se non il candore.
Conosco quel di cui dite
DANAO
Da Io, nativa di questa terra
discende la nostra stirpe.
ALTARE SACRO
PELASGO
capisco che antichi legami vi stringono a questo suolo.
Ma perché v’induceste a lasciare la casa paterna?
perché mi supplicate in nome degli Dei?
Quale sventura vi ha colpito?
SUPPLICE 1
O re dei Pelasgi, i mali degli uomini han vari colori,
sì che mai ne puoi trovare due di penne uguali.
Chi avrebbe immaginato che una fuga disperata
spingerebbe in Argo una stirpe già congiunta con voi,
migrata per avversione ai letti nuziali?
SUPPLICE 3
Per non diventare schiave della prole d’Egitto
Fuggiamo da matrimoni scandalosi
imposti a noi dai nostri cugini
contro il nostro volere
SUPPLICE 1
Sii pio nei nostri confronti, non tradirci
non consegnarci a loro
quando verranno a richiederci
PELASGO
Siete vittime di una cosa terribile
Ma varrebbe a intraprendere una nuova guerra
SUPPLICE 2
Ascoltaci con animo benigno
la Giustizia fa scudo a chi si batte per lei!
TUTTE (incazzose)
ascoltami principe d’Argo
E guardami
sono io supplice
fuggitiva e randagia
bestia braccata dai lupi
pellegrina in attesa
PELASGO
Non vorrei si spaccasse lo stato
SUPPLICE 1
Tu hai mente matura. Io nacqui dopo:
eppure devi ascoltarmi.
Se rispetti chi prega
grati saranno i sacrari divini
PELASGO
ma voi non sceglieste a rifugio il cuore della mia casa!
Se è una peste che macchia intero lo Stato, Argo s’unisca
elabori insieme la cura.
Riunirò a discussione la gente
TUTTE
sei tu lo stato, sei tu la gente
governi, senza rendere conto
Può tutto la tua semplice mossa
Dal tuo trono governi ogni cosa
PELASGO
Non posso aiutarvi senza espormi a rovina!
Né mi sorride umiliare il tuo grido.
Bloccato! l’angoscia, dentro, mi inchioda: decidere, non
decidere, affrontare la sorte
SUPPLICE 1
Zeus ha rancore per chi è sordo al parere di chi soffre
PELASGO
Non è saggio, è vero, disprezzare le vostre preghiere
Ma se i figli d’Egitto hanno potere su di voi
è legale in base alle leggi del vostro paese; chi può obiettare?
SUPPLICE 2
non voglio finire nel pugno
della prepotenza dei cugini
TUTTE
Alleati alla giustizia! Decidi!
PELASGO
Non posso risolvere il caso senza il parere del popolo.
Guai se dicessero: “ migranti accettasti e sfacesti lo Stato”
SUPPLICE 1
un consanguineo antenato ci scruta, lassù:
ago della bilancia, Zeus, libra imparziale
oltraggio sugli empi, purezza sui retti.
Ora i piatti son pari, sospesi. E tu
esiti a fare giustizia?
Le Supplici se ne vanno.
PELASGO
Duello mortale…o con loro...o con gli altri..
sono chiglia inchiodata ai paranchi marini.
Ma un sangue che è il nostro...no..
Quanto vorrei essere cieco, non esperto veggente di pena.
Sono entrato nel precipizio profondo della sventura!
Bisogna calarsi sul fondo, scandagliare il pensiero,
laggiù è il rimedio.
Chiara è la pupilla, non ebbra: di uno che fruga l’abisso.
devo pensare a una fine serena: sono in ansia per Argo, poi
per me stesso. Non voglio ferro e fuoco su Argo!
Né che mi si pianti in cuore, maligno il Rimorso.
E’ plumbea presenza, t’annienta, non puoi redimerti mai,
neppure defunto, nel Nulla…
DANAO
Sia saggio il consiglio, ma sappi che le mie figlie sconteranno in base al tuo agire
SUPPLICE 1
Ti arrovelli dunque? sotto i tuoi occhi la brutalità scellerata incombe su di noi
PELASGO
La lingua scocca dove non deve, fitte che scuotono forte dentro chi ode.
SUPPLICE 1
Ascoltami!!! Ora suggello la mia richiesta pietosa.
PELASGO
T’ascolto, nulla mi sfugge
SUPPLICE 1
Abbiamo fasce e cinture che stringono le nostre vesti
PELASGO
strumento bellissimo
SUPPLICE 1
pensa... è lì la chiave di tutto
PELASGO
che stai per dire
SUPPLICE 1
Se non ci accordi un impegno fedele…
PELASGO
trovi in quei lacci la chiave…a che fare?
SUPPLICE 1
arricchire gli dei di speciali pendagli votivi
PELASGO
sii più chiara
SUPPLICE 1
se non vuoi impegnarti con noi
ci impiccheremo, subito, alle statue degli dei
PELASGO
Ferme!
Tu! ( a Danao) padre venerando di queste giovani donne
abbraccia subito le frasche, posale su ogni braciere dei potenti padroni di Argo. che
ognuno in città, scorga l’emblema del vostro viaggio
e la mia scelta non abbia contrasti
piace alla piazza criticare il governo.
Ma il popolo può farsi indulgente con voi
per l’oltraggio brutale dei maschi.
DANAO
Non ha prezzo, per noi, l’incontro con chi,
umano, ci offre asilo
Esce
PELASGO
Io radunerò gli uomini d’Argo.
Preparo il paese a darti soccorso
Si allontana
TUTTE
Corre verso Pelasgo E noi?
PELASGO
Passa quaggiù, dove l’area sacra si spiana
TUTTE
Può farci da scudo?
PELASGO
Non vi lascio agli artigli di uccelli da preda.
TUTTE
Non meravigliarti se temo. Ho un incubo dentro, e rilutto
PELASGO
Ti sia augura bene: solo di bene dovresti parlare
Voi pregate gli dei cittadini.
Io vado. Convinzione sia mia scudiera.
SUPPLICE 1
Sorelle
Dirigiamoci ai pubblici altari, culla dei numi.
Ci guardi dall’alto Zeus protettore
Nelle mani le supplici fronde
adorne di nivei serti
posate sull'altare solenne
come spaurite colombe sotto un volo di falchi
è senza macchia l’uccello che si ciba di un altro uccello
è immacolato chi sposa contro il rifiuto della donna?
Nel mentre, le Supplici riportano le fronde all’altare in processione e si dirigono
verso la zona sacra.
ZONA SACRA
Arriva Danao da lontano
DANAO
Figlie, fatevi forza. Buoni, per noi, i decreti presi dal popolo
SUPPLICE 2
Padre, sii benedetto! Narraci tutto.
DANAO
Ecco la legge: ( apre una pergamena) “Ci trapiantiamo su questo suolo, padroni di
noi stessi immuni da agguati. Qui è il nostro rifugio solenne. Se si tenta un atto di
forza, sia la morte civile, l’esilio ufficiale per chi, cittadino, rifiuta soccorso”.
SUPPLICE 1
Sorelle
intoniamo a Zeus il canto
E’ tempo di pregare per Argo:
favorevoli voti, a ripagare favori.
Lunga vita ad Argo
Lunga vita!!!
MUSICA
RITO PROPIZIATORIO
SUPPLICE 1
Zeus accogli la nostra nuova supplica
che peste umana non spopoli questo paese
aggressore non faccia cruenta la guerra
SUPPLICE 2 3
Siano salvi i cittadini
da Ares omicida
Sorrida Apollo alla forza di Argo
SUPPLICE 1
Zeus trasformi in giardino felice
questo nobile suolo, di somma giustizia
Danao saluta le supplici ed esce- si cambierà d’abito per fare l’araldo- le supplici
escono e si dirigono verso la riva; il pubblico non le vede; suono di allarme.
PELASGO
Dall’altura, culla di supplici, avvisto la barca.
Le vele, la prua, al timone la gente nemica rema a ritmo costante
SUPPLICE 1
Che incubo, uno scatto e le navi sono qui
SI abbrevia lo spazio del tempo
l’angoscia diventa delirio
razza d’Egitto furiosa ingorda di sangue
in chiglie compatte varcano l’acqua
una folla di argivi lo attende
nel sole a picco rovente
SUPPLICE 2
Una sventura si abbatte su di noi
Santità d’altare non conta , per loro
signore della città proteggici.
PELASGO
vedo….
Vedo l’Araldo corro a serrare gli eserciti…
SUPPLICE 1
La violenza nemica
merita la tua occhiata tremenda, Zeus
Ceppo d’Egitto - intollerabile- ci bracca
maschi rapaci sui passi di donna
fuggitiva in delirio di grida
SUPPLICE 2
AHHH! Vorrei essere trofeo per le cagne!
Pasto per i rapaci
Corri, Morte!
Precedi la notte che mi farà sposa
SUPPLICE 1
Tu pirata
razziatore
SUPPLICE 2
non tornerò mai con te a vedere quel flusso ( il Nilo) gravido di male
TUTTE
Principe! Pelasgo! E’ finita per noi!
PELASGO
Forestieri! Cosa vi viene in mente, sfregiare la gente pelasga!
T’illudi che sia terra di donne?
Non prenderai le donne. Sfiorale ancora e gemerai senza attendere troppo
Il mio nome che serve? Verrà la sua ora, e ben lo saprete tu e i tuoi seguaci
le donne puoi anche condurle. Ma solo se inclini, con il sorriso nel cuore
Argo ha sancito che senza consenso non si cede questo gruppo di donne
Chiodo passante, martellato di qua e di là: nessuno lo smuove.
Ora spostati svelto dal tiro dei miei occhi
MUSICA
L’Araldo si allontana; mentre Pelasgo parla, le Supplici riprendono le loro cose (veli,
bagagli, etc).
Ora donne, riprendete coraggio
Entrate nella rocca munita
Dentro abbondano case che sono di tutti.
Laggiù vi è concesso fermarvi tra mura dorate di agi, in mezzo a molte famiglie
Se altro è il vostro piacere, v’è concesso di scegliere stanza isolate.
Tra le offerte cogliete la più gradita
Garante sarò io stesso, e con me tutta Argo.
SUPPLICE 1 2 3
Rigoglio di bene ti compensi del bene
maestà dei Pelasgi
SUPPLICE 2
Se sente parlare straniero, ogni lingua critica, scatta
Sull’emigrante, è svelta a scattare la mente maligna
SUPPLICE 1
Solo bene, ci tocchi!
Vogliamo la lode, non la ciarla maligna
dei nostri vicini.
SUPPLICE 3
Lassù Artemide intatta mi segua con occhio benigno.
SUPPLICE 1
Un sussulto solo mi annebbia il cuore:
vedo raffiche ostili e lotte per le donne in fuga
Già una volta i predoni varcarono il mare
Inesorabile futuro!
SUPPLICE 2
Immenso infinito la mente di Zeus:
nulla esiste al di là
Non conosci che porta il domani.
SUPPLICE 1
Gente forestiera subisce l’esame del tempo.
Un pò di bene si mescoli al male,
perfino due punti di male su tre
mi contento. Che giustizia
esegua il giudizio.