Il libro "la guerra dei mondi” ed è stato scritto da
Herbert George Wells, mentre l’editore è Mursia ed è stato pubblicato nel 1979 a Milano. Viene rappresentato la storia dell’invasione marziana.
Tutto inizia con l’avvistamento di alcuni lampi
provenienti da Marte. Visti solamente dal protagonista, a cui non gli viene dato un nome dall’autore. Egli riesce a intravederli grazie a un telescopio dell’Otters haw. Subito dopo l’avvistamento, lo comunica immediatamente al suo compagno Ogilvy, un astronomo, che la pensa diversamente da lui e non crede assolutamente che questi inspiegabili lampi siano un’indicazione o un avvertimento della vita su Marte. I lampi continuano per diverse notti. Dopo qualche giorno ci fu una stella cadente che si schiantò vicino alla casa del nostro narratore. Questo fenomeno attirò l’attenzione di molte persone e così anche lui si precipito a controllare l’accaduto. Vide un oggetto di metallo di forma cilindrica e pensò immediatamente che provenisse da Marte e dopo averlo osservato attentamente decise di tornare a casa per pensare a cosa potesse essere. In seguito decise di ritornare nuovamente al luogo per analizzarlo meglio. Quando arrivò, vide il cilindro aprirsi e uscire una sostanza viscida, fu così che vide per la prima volta i marziani. Avevano grandi dimensioni e mentre cominciavano ad alzarsi, si gonfiavano e catturavano la luce dentro di sé. Il protagonista decide di scappare e di mettersi al sicuro nascondendosi nel bosco. Subito dopo vide un gruppo di uomini, tra cui anche Ogilvy, che comisserò l’errore di avvicinarsi al cilindro con in mano una bandiera bianca ma questi furono inceneriti all'istante da un raggio laser. Il narratore fugge di nuovo a casa sua, dove racconta a sua moglie cosa avesse visto. Poco dopo arrivarono le forze militari ma nel fra tempo ci fu l’arrivo anche di un secondo cilindro che causo scontri e combattimenti. Il giorno dopo il protagonista capì che l’essere umano non avrebbe resistito alla forza dei marziani e decise di mandare sua moglie a est, con la speranza che lì sarebbe stata più al sicuro. Per mettere in atto il suo intento avrebbe utilizzato un carro trainato da cavalli, affittato da un alberghiero, portando con sé alcuni dei suoi averi. Dopo aver compiuto la missione, il narratore ripercorre i suoi passi per restituire il carro ma al suo ritorno assiste a una scena terrificante. Vide un treppiede, alto più delle case abbattere la città, calpestando tutto quello che si trovasse davanti. Il narratore si mise nuovamente in fuga, riuscendo a trovare una barca per andare verso a Londra. Durante il viaggio però il narratore cominciò a sentirsi male e quindi riuscì ad arrivare solo a Walton dove incontra anche un curato che diventerà il suo compagno di viaggio per le settimane seguenti. Il protagonista cominciò in seguito a raccontare la storia di suo fratello, uno studente di medicina, che mentre cercava di scappare dall’invasione, vide due donne che stavano per essere rapinate e decise di aiutarle. Per il suo gesto fu ricompensato perché si guadagnò un posto nella loro carrozza e partirono insieme per raggiungere la costa del sud-orientale. In seguito il pony venne sfortunatamente sequestrato ma nonostante questo riescono a raggiungere la costa, dove unirono il loro denaro per andare a Ostenda. Nel frattempo che il narratore raccontava, insieme al curato andavano in giro per trovare delle scorte di cibo. Trovano fortunatamente una casa dove decisero di fermarsi per riposarsi ma all’improvviso il cilindro si schianta vicino, facendoli perdere i sensi. Dopo essersi ripresi si accorgono che i marziani si trovavano fuori dalla casa e decisero di nascondersi tra le macerie. Fuggiti dal pericolo il rapporto fra il narratore e il curato cominciò a peggiorare e così si separarono. Il narratore cominciò a camminare verso Londra dove incontrò un artigliere. Lo informò della tragedia che li stava circondando, che si stava facendo sempre più espansiva e gli parlò anche del suo piano di nascondersi nelle fogne ma lui rifiutò e continuò il suo viaggio. Mentre proseguiva vide corpi sparsi ovunque e in lontananza vide una macchina da combattimento. Camminando pensò a tutto quello he gli fosse successo con anche il pensiero che la sua adorata moglie fosse morta e questo non riusciva a sopportarlo. Decise di togliersi la vita e di mettere fine al suo dolore, cominciò quindi ad avvicinarsi e sorpreso vide che il marziano al suo interno era morto come tutti gli altri marziani. La loro morte era causata da batteri dell’ambiente terrestre, ai quali i loro sistemi non erano preparati a questo riscontro, dove solo gli umani ne sono immuni. Quando il protagonista tornò a casa, scoprì che sua moglie era sopravvissuta. Dopo la ricostruzione della città, egli decise di tenersi pronto ai futuri attacchi dei marziani.
Personalmente il libro non mi ha preso abbastanza,
però mi piace ciò che vuole trasmettere ossia che l’uomo non è l’unico essere vivente a dominare la terra, che ci possono essere altre forme di vita in altri pianeti,
solo che noi non ne siano ancora consapevoli né a
conoscenza, solo perché la scienza non riesce a fornire delle prove concrete sul loro avvistamento. Sarà possibile che non esistano altri Esseri sotto varie forme?