Ambito politico:
Ambito economico:
Ambito sociale:
L’emigrazione rimane un problema in tutti e tre gli ambiti che sortisce effetti negativi come spopolamento,
allontanamento da patria sia astrattamente che concretamente; effetti positivi come le rimesse degli
emigranti.
NUOVA SUDDIVISIONE MONDIALE. Le conquiste coloniali suddividono il mondo diversamente da come era
già:
- AFRICA: dopo la guerra tra inglesi e boeri per la conquista delle colonie (con monocoltura) si dà
inizio a un ulteriore allontanamento tra bianchi e neri: l’apartheid. L’Italia conquista Eritrea,
Somalia (tenta ma fallisce l’Etiopia) e la Libia.
- ASIA: l’India è la principale colonia inglese: questi ultimi stabiliscono leggi uguali, obbligano scuola e
ospedali e coltivazione materie prime. La guerra dell’oppio tra Cina e Inghilterra, vinta da questi
ultimi, garantisce tè, seta e porcellane in cambio di oppio indiano. Poiché esso è una droga, i cinesi
decidono di bloccarne il commercio a causa degli effetti che scaturisce sulla popolazione e
ribellandosi, diventano una repubblica. Il Giappone monarchia costituzionale con esercito fisso e
industrializzazione.
- AMERICA: USA stato più industrializzato, più esteso e più economicamente sviluppato al modo.
PRIMA GUERRA MONDIALE. Combattuta tra triplice alleanza
(Germania, Austria, impero ottomano +) e triplice intesa
(Francia, Inghilterra, Russia + Giappone, Belgio, Serbia, Grecia,
Portogallo) fondate per pace e supporto in caso di guerra.
Vista come guerra-lampo.
Cause culturali:
Cause economiche:
Cause politiche:
L’Inghilterra, per rallentare l’ascesa della triplice alleanza, costituì un blocco navale, interrompendo l’arrivo
di rifornimenti e viveri per i nemici. Questi ultimi decisero di utilizzare una nuova strategia: il sottomarino. Il
nuovo mezzo, tramite proiettili esplosivi, faceva saltare in aria le navi in superficie.
Il conflitto riguardava più persone di quante si aspettassero: tutti gli “stati” della società erano colpiti e
anche gli stati a livello mondiale erano inclusi, sia direttamente che indirettamente. L’ultima cosa che si
potesse fare era scoraggiarsi, motivo per cui si fece uso della propaganda: essa affermava che il proprio
stato stava combattendo per il giusto e che i nemici erano in torto, aumentando così il numero di arruolati
volontari.
La triplice alleanza affermava che in caso di attacco, i componenti di tale alleanza, sarebbero dovuti
intervenire in supporto degli altri. Poiché erano stati i membri stessi a dichiarare guerra, l’Italia non si
sentiva costretta ad intervenire e si dichiarò neutrale. Quest’ultima è suddivisa in due:
- Neutralisti: suddivisi in socialisti (la guerra a danno dei lavoratori e del terzo stato), cattolici
(violazione leggi religiose e morali) e liberali (baratto con Austria territori-neutralità, non concesso)
- Interventisti: suddivisi in socialisti rivoluzionari (guerra --> possibilità di riforma), irredentisti
(guerra --> possibilità di liberazione dallo straniero), nazionalisti (Gabriele d’Annunzio attivo in
attività propagandistica) e futuristi.
La triplice intesa, promise non solo la completa unità di Italia, ma anche la Dalmazia e l’Istria, in caso di
vittoria. Così l’Italia decise di allearsi con l’intesa e firmò un patto a insaputa del re che avrebbe potuto
ostacolare la decisione (influenzata da propaganda e manifestazioni). Nel 1915 l’Italia dichiara guerra
all’Austria. Con a capo Luigi Cadorna, l’esercito mal equipaggiato era “pronto” per l’attacco. Una guerra
combattuta sulle alpi, con contadini italiani e soldati austriaci. Fu una delle dodici battaglie dell’Isonzo. Gli
italiani perdevano la vita per il freddo, per le malattie e presto divenne una guerra di posizione.
I tedeschi, vista la situazione statica della guerra, decidono di attaccare l’Intesa a Verdun. Quest’ultima,
manda una controffensiva sul fiume Somme e utilizza per la prima volta un carro armato. Cadorna decide di
continuare a tracciare la linea iniziata, attaccando sull’Isonzo e ricevendo come controffensiva una
spedizione punitiva per tradimento da parte dell’Italia. Malgrado ciò, la situazione non precipitò: l’Italia
conquistò Gorizia.
Conflitti interni per prezzi elevati sui viveri e scarsi salari, indebolirono ancor più la popolazione.
- Le donne dovettero sostituire gli uomini nei lavori “maschili”. Il lavoro in fabbrica femminile fu una
vera e propria rivoluzione. In campo si occupavano di comunicazioni e di cura dei feriti. Al termine
della guerra, cercarono in tutti i modi di conquistare stessi diritti degli uomini.
- Gli operai, scioperarono come protesta alla guerra, fecero manifestazioni e contemporaneamente
si diffusero epidemie.
- I soldati sono stanchi della guerra e per non essere mandati a combattere si recano danni fisici in
aggiunta a quelli psicologici dovuti alla guerra stessa. I tribunali dovettero prendere provvedimenti
per rallentare questo processo: la decimazione fu il più frequente.
Nel 1917, alla triplice intesa si uniscono gli Stati Uniti: durante l’attacco sottomarino tedesco, una nave
americana era stata colpita, portandosi via parecchie vittime.
Con il ritiro della Russia, l’Austria si era concentrata sul fronte italiano, battendo definitivamente le dodici
battaglie dell’Isonzo. La sconfitta di Caporetto, causata da errate strategie dei comandanti e di Cadorna,
costrinse l’Italia ad arretrare. Con il totale fallimento del comandante, si decise di eleggerne un altro:
Armando Diaz. Egli riorganizzò completamente l’esercito, promise premi ai soldati e alle famiglie che
vivevano in zone di guerra.
Nel 1918 Francia, Inghilterra e Stati Uniti mandarono un’offensiva alle truppe austro-tedesche,
obbligandole ad una ritirata.
L’esercito asburgico si dissolve, crolla la monarchia austriaca e si costituisce una repubblica. Idem Germania
e Turchia.
LO STATO SOVIETICO. Nacque una nuova politica economica per ristabilire un equilibrio destabilizzato dal
comunismo di guerra, abbandonato da Lenin. La NEP aumentò il numero di kulaki.
1922 --> Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) con capitale Mosca. Ciò consenti una
rivalutazione dello stato russo considerato retrogrado, permettendo la firma di accordi commerciali che
consistevano nella produzione di materiali in cambio di macchinari.
L’URSS era uno stato federale. Ogni repubblica aveva una propria autonomia, ma doveva sottostare ad
alcune decisioni prese a Mosca.
- Diritto di voto non universale, come argomento una lista unica con voto palese
- Nuova costituzione affermava che il maggior organo legislativo era il Soviet supremo
- Partito comunista unico ammesso e, con il segretario come leader supremo (Stalin), controllava
tutta la vita del paese
- Istruzione fino ai 15 anni (+ produzione – letteratura)
- Matrimonio solo unione civile
- Parità dei generi
- Nuove forme d’arte (approfondimento)
1924 --> con la morte di Lenin, si scatenò una lotta per la successione al suo trono:
- Stalin --> rafforzare la rivoluzione della Russia (stato socialista), socialismo in un solo paese
- Trockij --> espandere la rivoluzione ad altri paesi, rivoluzione permanente
Con la vittoria di Stalin, Trockij fu costretto all’esilio e dopo qualche tempo venne assassinato in Messico da
un incaricato del vincitore.
Con le nuove metodologie ci fu un calo notevole della condizione degli operai: i beni di consumo
diminuirono, le ore aumentarono e lo stipendio si basava sulla produzione e non sul totale delle ore (lavoro
a cottimo). A causa del focus sulle industrie e sull’economia, l’agricoltura restò piuttosto arretrata e venne
imposta la collettivizzazione delle terre, eliminando le fattorie “autonome” sottoponendole a una
collettività (kolchoz) inaccettabile e rifiutata. Per tutti gli oppositori ci furono punizioni come arresto,
fucilazione o deportazione. La ‘prima’ classe degli operai si estinse e il prorogato scontro comportò
disastrose carestie. Vista la situazione, Stalin concesse piccole terre da coltivare individualmente.
- Propaganda --> culto della personalità, padre della patria (capo e autorità indiscutibile)
- Repressione --> aiuto della Ceka (polizia)
- Terrore --> brutta fine per coloro in disaccordo
Per non avere più persone che lo contraddicessero anche minimamente, si servì di processi pubblici
chiamati grandi purghe, in cui qualsiasi persona (dai suoi avversari ai generali dell’armata rossa) veniva
giustiziata. Se quel qualcuno non veniva ucciso, veniva deportato nei Gulag (campo di lavoro forzato) che
verranno poi definiti un ‘arcipelago’.