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GIOVANNI GIOLITTI. DO UT DES.

Primo ministro (detto della malavita)


appartenente ai liberal-democratici. Lo stato era in trasformazione e lui
decide di prendere il “comando” e gestire le riforme. Tutto il periodo con
lui al governo prende il nome di età e Italia giolittiana. Cambiamenti che
porta con il suo arrivo:

Ambito politico:

 SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE da 21 anni, se analfabeti da 30


 VOTI DEI CATTOLICI (patto Gentiloni)
 Per garantirsi la totalità dei voti, utilizza mezzi come la corruzione e
il clientelismo. Come fine principale vi era lui stesso: a lui
arrivavano voti, ai suoi intermediari vantaggi economici (o cariche
pubbliche) e ai votanti un lavoro, la scarcerazione e vari benefici

Ambito economico:

 SVILUPPO INDUSTRIALE con forti dazi e richieste di investimento al nord


 TRIANGOLO INDUSTRIALE Torino, Milano, Genova
 CONFINDUSTRIA tutela imprese e datori di lavoro
 Il meridione è arretrato rispetto al nord e per avvicinare le due situazioni, Giolitti fa costruire
l’acquedotto pugliese

Ambito sociale:

- ORARIO MASSIMO DI LAVORO 12 ore (donne), 11 (minori 15)


- LAVORO MINORILE da 9 a 12 anni
- LAVORO NOTTURNO regolato
- RIPOSO obbligatorio
- MATERNITÀ, MALATTIA E PENSIONE no licenziamenti
- DIRITTO DI SCIOPERO ACCOLTO
- CGIL articolo 1 costituzione + protezione
- Maggiore analfabetismo al sud

L’emigrazione rimane un problema in tutti e tre gli ambiti che sortisce effetti negativi come spopolamento,
allontanamento da patria sia astrattamente che concretamente; effetti positivi come le rimesse degli
emigranti.

NUOVA SUDDIVISIONE MONDIALE. Le conquiste coloniali suddividono il mondo diversamente da come era
già:

- AFRICA: dopo la guerra tra inglesi e boeri per la conquista delle colonie (con monocoltura) si dà
inizio a un ulteriore allontanamento tra bianchi e neri: l’apartheid. L’Italia conquista Eritrea,
Somalia (tenta ma fallisce l’Etiopia) e la Libia.
- ASIA: l’India è la principale colonia inglese: questi ultimi stabiliscono leggi uguali, obbligano scuola e
ospedali e coltivazione materie prime. La guerra dell’oppio tra Cina e Inghilterra, vinta da questi
ultimi, garantisce tè, seta e porcellane in cambio di oppio indiano. Poiché esso è una droga, i cinesi
decidono di bloccarne il commercio a causa degli effetti che scaturisce sulla popolazione e
ribellandosi, diventano una repubblica. Il Giappone monarchia costituzionale con esercito fisso e
industrializzazione.
- AMERICA: USA stato più industrializzato, più esteso e più economicamente sviluppato al modo.
PRIMA GUERRA MONDIALE. Combattuta tra triplice alleanza
(Germania, Austria, impero ottomano +) e triplice intesa
(Francia, Inghilterra, Russia + Giappone, Belgio, Serbia, Grecia,
Portogallo) fondate per pace e supporto in caso di guerra.
Vista come guerra-lampo.

Cause culturali:

- PATRIOTTISMO: l’attaccamento alla patria diventa


- NAZIONALISMO: che considera la propria patria
migliore e superiore rispetto alle altre.
 Pangermanesimo in Germania - supremazia
 Revanscismo in Francia - riconquista di territori persi nella
3GI (Alsazia e Lorena)
 Irredentismo in Italia - cacciare gli stranieri dalle loro terre
 Panslavismo nella penisola balcanica - liberarsi da
Austria e ottomani
che a sua volta diventa:
- IMPERIALISMO: che implica
- Razzismo: contro altre “razze”
- Antisemitismo: contro gli ebrei
- Militarismo: a favore di spese
militari

Cause economiche:

- Mancanza di materie prime


- Carenza di nuove colonie --> commercio

Cause politiche:

- Espansione o conquista: Austria-Ungheria, Russia,


Francia, Italia
- Paura e preoccupazione: Inghilterra (per supremazia marittimo-coloniale), Impero ottomano (per
declino e aspirazioni all’indipendenza)
Tutto si unisce in un’unica causa: l’attentato di Sarajevo
(Austria). Uno studente serbo approfitta della visita
dell’arciduca ed erede al trono Francesco Ferdinando
d’Asburgo e della moglie per ucciderli. L’Austria (con
appoggio della Germania) dichiara guerra alla Serbia nel
1914, accusandola di appoggio alla ribellione dei sudditi
slavi (bosniaci).

Paesi che si accorgevano della presenza del nemico


all’interno del proprio territorio lo cacciavano con
deportazioni (marce della morte) e genocidi.

I tedeschi tentarono di arrivare in Francia tramite il Belgio


(neutrale e impreparato), nessuno si aspettava che i belgi
resistessero, che i francesi si preparassero, che gli inglesi
affiancassero la Francia e che la Russia facesse altrettanto. La guerra da di movimento passò a di posizione.
Tedeschi e francesi scavarono trincee per potersi difendere senza avanzare. La Germania, trovandosi in
mezzo, dovette combattere con entrambe le potenze nemiche a Tannemberg e sui Laghi Masuri, vincendo
entrambe le battaglie.

L’Inghilterra, per rallentare l’ascesa della triplice alleanza, costituì un blocco navale, interrompendo l’arrivo
di rifornimenti e viveri per i nemici. Questi ultimi decisero di utilizzare una nuova strategia: il sottomarino. Il
nuovo mezzo, tramite proiettili esplosivi, faceva saltare in aria le navi in superficie.

NUOVI “OGGETTI DI SCENA”:

- Mitragliatrici: sparano 500 proiettili al minuto


- Artiglieria pesante: spara a km di distanza
- Baionetta: scontro corpo a corpo solo dopo aver fatto l’assalto alle trincee
- Maschere antigas: per proteggersi da armi chimiche

NUOVI “MEZZI DI SCENA”

- Carri armati: spostamento su terreno universale


- Aerei militari: per combattimenti e supervisione
- Sottomarini
- Armi chimiche: capaci, tramite il gas tossico contenuto, di bruciare pelle e organi

Il conflitto riguardava più persone di quante si aspettassero: tutti gli “stati” della società erano colpiti e
anche gli stati a livello mondiale erano inclusi, sia direttamente che indirettamente. L’ultima cosa che si
potesse fare era scoraggiarsi, motivo per cui si fece uso della propaganda: essa affermava che il proprio
stato stava combattendo per il giusto e che i nemici erano in torto, aumentando così il numero di arruolati
volontari.

La triplice alleanza affermava che in caso di attacco, i componenti di tale alleanza, sarebbero dovuti
intervenire in supporto degli altri. Poiché erano stati i membri stessi a dichiarare guerra, l’Italia non si
sentiva costretta ad intervenire e si dichiarò neutrale. Quest’ultima è suddivisa in due:

- Neutralisti: suddivisi in socialisti (la guerra a danno dei lavoratori e del terzo stato), cattolici
(violazione leggi religiose e morali) e liberali (baratto con Austria territori-neutralità, non concesso)
- Interventisti: suddivisi in socialisti rivoluzionari (guerra --> possibilità di riforma), irredentisti
(guerra --> possibilità di liberazione dallo straniero), nazionalisti (Gabriele d’Annunzio attivo in
attività propagandistica) e futuristi.
La triplice intesa, promise non solo la completa unità di Italia, ma anche la Dalmazia e l’Istria, in caso di
vittoria. Così l’Italia decise di allearsi con l’intesa e firmò un patto a insaputa del re che avrebbe potuto
ostacolare la decisione (influenzata da propaganda e manifestazioni). Nel 1915 l’Italia dichiara guerra
all’Austria. Con a capo Luigi Cadorna, l’esercito mal equipaggiato era “pronto” per l’attacco. Una guerra
combattuta sulle alpi, con contadini italiani e soldati austriaci. Fu una delle dodici battaglie dell’Isonzo. Gli
italiani perdevano la vita per il freddo, per le malattie e presto divenne una guerra di posizione.

I tedeschi, vista la situazione statica della guerra, decidono di attaccare l’Intesa a Verdun. Quest’ultima,
manda una controffensiva sul fiume Somme e utilizza per la prima volta un carro armato. Cadorna decide di
continuare a tracciare la linea iniziata, attaccando sull’Isonzo e ricevendo come controffensiva una
spedizione punitiva per tradimento da parte dell’Italia. Malgrado ciò, la situazione non precipitò: l’Italia
conquistò Gorizia.

Conflitti interni per prezzi elevati sui viveri e scarsi salari, indebolirono ancor più la popolazione.

- Le donne dovettero sostituire gli uomini nei lavori “maschili”. Il lavoro in fabbrica femminile fu una
vera e propria rivoluzione. In campo si occupavano di comunicazioni e di cura dei feriti. Al termine
della guerra, cercarono in tutti i modi di conquistare stessi diritti degli uomini.
- Gli operai, scioperarono come protesta alla guerra, fecero manifestazioni e contemporaneamente
si diffusero epidemie.
- I soldati sono stanchi della guerra e per non essere mandati a combattere si recano danni fisici in
aggiunta a quelli psicologici dovuti alla guerra stessa. I tribunali dovettero prendere provvedimenti
per rallentare questo processo: la decimazione fu il più frequente.

Nel 1917, alla triplice intesa si uniscono gli Stati Uniti: durante l’attacco sottomarino tedesco, una nave
americana era stata colpita, portandosi via parecchie vittime.

Nel 1917, in Russia:

 Ci furono due rivoluzioni:


febbraio: i contadini insorsero a San Pietroburgo
- lo zar inviò le truppe contro la folla ma i soldati si allearono con il popolo e lo zar
Nicola II dovette abdicare.
- si diffusero in Russia i soviet, cioè i consigli, che venivano eletti sui luoghi di lavoro
e difendevano i diritti dei lavoratori:
- distribuzione delle terre ai contadini
- riduzione dell’orario di lavoro.
 Nei soviet vi erano diverse correnti:
- menscevichi --> graduali riforme
- bolscevichi --> rivoluzione immediata
- socialisti rivoluzionari --> diritti dei contadini
- Nasce un governo repubblicano guidato dal socialista rivoluzionario appoggiato anche dai
menscevichi Kerenskij, che fece grandi riforme:
- abolizione pena di morte
- abolizione censura
- con l’impoverimento del paese, Kerenskij perse il potere e presero il sopravvento i bolscevichi
guidati da Lenin che aveva tre obiettivi:
- terminare la guerra
- distribuire la terra ai contadini
- affidare tutto il potere ai soviet
TESI DI APRILE
 Ottobre 1917 i bolscevichi aiutati dai più
importanti soviet occuparono la sede del governo
(palazzo d’inverno a San Pietroburgo), tutte le
banche e gli edifici pubblici.
- Nasce il nuovo governo (Consiglio
dei commissari del popolo) che
mette in atto gli obiettivi di Lenin.
- L’economia del paese cambiò
enormemente: le banche, le
ferrovie e la flotta mercantile
vennero nazionalizzate
- fu ridotto l’orario di lavoro grazie ai soviet che controllavano tutte le fabbriche
- Fu introdotta la parità dei sessi
- fu nominata l’Assemblea costituente.
 Nel mese di marzo 1918 il governo russo firma una pace con gli imperi centrali: Finlandia, Estonia,
Lettonia, Polonia e Ucraina.
 A luglio entra in vigore una nuova costituzione che conferma tutto il potere ai soviet degli operai.
 Il partito bolscevico diventa il partito Comunista e impone una dittatura eliminando tutti gli
oppositori:
- Togliendo la libertà di stampa
- reintroducendo la pena di morte.
 Scoppia una guerra civile: l’armata bianca (formata da controrivoluzionari nostalgici dello zar) e
appoggiata da francesi, inglesi e giapponesi; l’armata rossa guidata dal rivoluzionario Trockij. Il
governo prese provvedimenti chiamati comunismo di guerra: venne sottratto ai contadini il frutto
del loro lavoro lasciando solamente quanto serviva alla loro sopravvivenza; i contadini risposero
riducendo la produzione ed iniziò una grande carestia. Dopo tre anni di lotta nei quali il popolo si
schierò con l’armata rossa, fu sconfitta l’armata bianca ed i bolscevichi riconquistarono alcuni
territori. Per non correre il rischio del ritorno dello zar al potere, tutta la famiglia Romanov fu
giustiziata.

Con il ritiro della Russia, l’Austria si era concentrata sul fronte italiano, battendo definitivamente le dodici
battaglie dell’Isonzo. La sconfitta di Caporetto, causata da errate strategie dei comandanti e di Cadorna,
costrinse l’Italia ad arretrare. Con il totale fallimento del comandante, si decise di eleggerne un altro:
Armando Diaz. Egli riorganizzò completamente l’esercito, promise premi ai soldati e alle famiglie che
vivevano in zone di guerra.

Nel 1918 Francia, Inghilterra e Stati Uniti mandarono un’offensiva alle truppe austro-tedesche,
obbligandole ad una ritirata.

L’esercito asburgico si dissolve, crolla la monarchia austriaca e si costituisce una repubblica. Idem Germania
e Turchia.

Nel 1918 termina definitivamente la Grande Guerra.

LO STATO SOVIETICO. Nacque una nuova politica economica per ristabilire un equilibrio destabilizzato dal
comunismo di guerra, abbandonato da Lenin. La NEP aumentò il numero di kulaki.

1922 --> Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) con capitale Mosca. Ciò consenti una
rivalutazione dello stato russo considerato retrogrado, permettendo la firma di accordi commerciali che
consistevano nella produzione di materiali in cambio di macchinari.
L’URSS era uno stato federale. Ogni repubblica aveva una propria autonomia, ma doveva sottostare ad
alcune decisioni prese a Mosca.

- Diritto di voto non universale, come argomento una lista unica con voto palese
- Nuova costituzione affermava che il maggior organo legislativo era il Soviet supremo
- Partito comunista unico ammesso e, con il segretario come leader supremo (Stalin), controllava
tutta la vita del paese
- Istruzione fino ai 15 anni (+ produzione – letteratura)
- Matrimonio solo unione civile
- Parità dei generi
- Nuove forme d’arte (approfondimento)

1924 --> con la morte di Lenin, si scatenò una lotta per la successione al suo trono:

- Stalin --> rafforzare la rivoluzione della Russia (stato socialista), socialismo in un solo paese
- Trockij --> espandere la rivoluzione ad altri paesi, rivoluzione permanente

Con la vittoria di Stalin, Trockij fu costretto all’esilio e dopo qualche tempo venne assassinato in Messico da
un incaricato del vincitore.

1927--> industrializzazione forzata per rendere il paese una potenza militare:

- Economia – privata --> nelle mani dello stato


- NEP --> piani quinquennali: ogni cinque anni si riprogrammavano agricoltura e industria. Vantaggio
per grandi infrastrutture. Ciò consentì anche un aumento di alfabetizzazione (tramite la costruzione
delle scuole popolari) e permise all’URSS di diventare il secondo stato al mondo in ambito
industriale.
- Nuove costruzioni --> scuole professionali e sostegno ricerche scientifiche. Istruzione e sanità
gratuite. Diritto a casa e pensione garantito.

Con le nuove metodologie ci fu un calo notevole della condizione degli operai: i beni di consumo
diminuirono, le ore aumentarono e lo stipendio si basava sulla produzione e non sul totale delle ore (lavoro
a cottimo). A causa del focus sulle industrie e sull’economia, l’agricoltura restò piuttosto arretrata e venne
imposta la collettivizzazione delle terre, eliminando le fattorie “autonome” sottoponendole a una
collettività (kolchoz) inaccettabile e rifiutata. Per tutti gli oppositori ci furono punizioni come arresto,
fucilazione o deportazione. La ‘prima’ classe degli operai si estinse e il prorogato scontro comportò
disastrose carestie. Vista la situazione, Stalin concesse piccole terre da coltivare individualmente.

Stalin impose un regime dittatoriale basandosi su vari metodi:

- Propaganda --> culto della personalità, padre della patria (capo e autorità indiscutibile)
- Repressione --> aiuto della Ceka (polizia)
- Terrore --> brutta fine per coloro in disaccordo

Per non avere più persone che lo contraddicessero anche minimamente, si servì di processi pubblici
chiamati grandi purghe, in cui qualsiasi persona (dai suoi avversari ai generali dell’armata rossa) veniva
giustiziata. Se quel qualcuno non veniva ucciso, veniva deportato nei Gulag (campo di lavoro forzato) che
verranno poi definiti un ‘arcipelago’.

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