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c=IT
Data: 2010.05.13 10:57:15 +02'00'
Caratteristiche e applicazioni
Andrea Valle
mario
Firmato digitalmente da
mario rossi
ND: cn=mario rossi, o=as,
ou=ad,
Caratteristiche e Applicazioni
1. Introduzione
Sulla scia della notevole evoluzione nei sistemi informatici a cui abbiamo assistito negli
"EPCF¥1%' ultimi anni, si sono diffuse varie tecnologie e soluzioni per la gestione elettronica dei
documenti. Il loro scopo è garantire maggiore efficienza rispetto alla tradizionale carta,
consentendo per esempio di sfruttare la trasmissione telematica e via Internet oltre che
di reperire e controllare in pochi secondi da un normale PC l’equivalente di migliaia di
Sommario pagine stampate.
1. Introduzione...................................................................2 Poche tecnologie però sono riuscite a mettere a punto un documento digitale equivalente
2. Il formato PDF per la firma digitale se non migliore del documento cartaceo. Tra queste spicca il formato Adobe PDF
e la marcatura temporale.......................................2
2.1 Caratteristiche distintive della firma
(Portable Document Format) affermatosi non solo grazie alla disponibilità di un
digitale nel formato PDF.....................................3 visualizzatore gratuito (il diffusissimo Adobe Reader reperibile virtualmente per
2.1.1 Disponibilità diffusa di un verificatore qualsiasi piattaforma informatica), ma soprattutto per un’ampia serie di caratteristiche e
gratuito....................................................................3 proprietà che ne fanno il formato ideale per la gestione elettronica dei documenti.
2.1.2 Accesso immediato al documento
Il PDF, nato oltre dieci anni fa come semplice formato documentale indipendente
firmato......................................................................3
2.1.3 Gestione di firme multiple..........................3
dalla piattaforma hardware e stampabile ad alta qualità, si è evoluto in un formato
2.1.4 Gestione dell’aspetto visivo della firma “intelligente” capace di rappresentare non solo testo e grafica ma anche dati, metadati e
digitale nel documento................................4 logica applicativa, con in più funzioni di sicurezza allo stato dell’arte che ne consentono
2.1.5 Possibilità di associare informazioni il controllo e ne accrescono l’affidabilità. Inoltre, in Italia, il formato Adobe PDF è
sul luogo e il motivo della firma..............4 stato riconosciuto come standard di riferimento per la firma digitale in seguito alla
2.1.6 Possibilità di controlli sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica
sulle caratteristiche di una firma............4
nella Pubblica Amministrazione) e Adobe Systems Inc. , avvenuta il 16 febbraio 2006, che
2.1.7 Garanzia di interoperabilità
riconosciuta a livello nazionale
individua nel formato i requisiti richiesti dall’articolo 12, comma 9 della Deliberazione
e internazionale..................................................4 CNIPA n. 4/2005, in particolare per quanto concerne la disponibilità pubblica e gratuita
2.1.8 Controllo implicito della dinamicità sia delle specifiche del formato sia di un prodotto di verifica quale Adobe Reader, il
del documento...................................................5 diffuso visualizzatore di file Adobe PDF.
2.1.9 Possibilità di associare una marca
Il quadro normativo della firma digitale in Italia è in realtà molto più ampio. In
temporale alla firma.........................................5
particolare, si segnalano le fonti seguenti:
2.1.10 PDF: un formato all-in-one ideale
per molteplici applicazioni.........................5 Il Codice dell’Amministrazione Digitale, entrato in vigore il 1° gennaio 2006,
■
3. In breve..............................................................................6 disciplina l’utilizzo dell’informazione digitale nelle PA: creazione, gestione e
3.1 F.A.Q.................................................................................6 conservazione, trasmissione e disponibilità. Per ulteriori informazioni, consultare:
www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Normativa/Leggi,_Decreti_e_Direttive/
La Deliberazione n. 4/2005 stabilisce le regole per il riconoscimento e la verifica del
■
documento informatico. Per ulteriori informazioni, consultare:
www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Normativa/Leggi,_Decreti_e_Direttive/
Il DPCM 13/01/2004 stabilisce le regole tecniche per la formazione, la trasmissione,
■
la conservazione, la duplicazione, la riproduzione e la validazione anche temporale
dei documenti informatici. Per ulteriori informazioni, consultare:
www.privacy.it/dpcm20040113.html
Alla pagina www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attivit%C3%A0/Firma_digitale del sito CNIPA è
possibile reperire informazioni generali sulla definizione di firma elettronica, firma
elettronica qualificata e firma digitale secondo quanto stabilito dalla normativa italiana
ed europea.
3. In breve
Ad oggi, la soluzione PDF per la firma digitale non ha eguali in nessun altro formato per
quanto riguarda l’usabilità e le funzionalità.
Il formato PDF si affianca al P7M il quale, essendo l’unico formato in uso in Italia fino
al febbraio 2006, ha guadagnato una posizione di leadership indiscutibile in quanto a
diffusione, anche favorito dal non essere necessariamente associato ai prodotti di uno
o più fornitori, venendo implementato attraverso vari tool di sviluppo tra cui anche
alcune librerie open source. Il CNIPA stesso però prevede nei prossimi anni la graduale
diffusione del formato PDF per la rappresentazione di firme digitali proprio in virtù delle
sue caratteristiche esclusive che soddisfano parecchi requisiti non supportati dal formato
P7M. Bisogna però segnalare che per potere scambiare documenti pdf firmati con una
Pubblica Amministrazione è necessario che essa comunichi ufficialmente tale possibilità,
anche sul proprio sito web.
3.1 F.A.Q.
Si fa spesso una certa confusione tra i termini “formato PDF”, “Adobe Acrobat” e
“documenti PDF” (prodotti o manipolati da Adobe Acrobat e da altri software), o quanto
meno li si considera la stessa cosa. Le tre entità sono invece decisamente distinte, anche se
presentano punti in comune. È vero per esempio che Adobe Acrobat produce documenti
in formato PDF, ma è altrettanto vero che un file PDF prodotto da un’altra applicazione
(o addirittura “scritto a mano”) può essere profondamente differente dai PDF di Adobe
Acrobat.
Qualsiasi caratteristica che non sia inclusa nelle specifiche del formato PDF, ma
particolare o addirittura esclusiva di Adobe Acrobat non va vista come una proprietà
generale del formato, ma solo come una sua possibile applicazione. Le domande e
risposte che seguono rappresentano una sintesi di quesiti e osservazioni che sono state
raccolte tra gli utenti e che si ritiene opportuno chiarire ed approfondire per contribuire
alla diffusione della conoscenza su un argomento così specifico come la firma digitale
che sempre più diventa argomento di discussione anche tra non esperti di tecnologia o
diritto.
D: La firma di file inclusi in una busta PKCS#7 comporta l’aggiunta al file originario
di circa 4 Kbyte. Per la firma in un file PDF vengono aggiunti almeno 16 Kbyte più un
ulteriore carico, se si utilizza anche il simbolo grafico (immagine della firma), che varia in
funzione della risoluzione e dei colori impiegati. In casi estremi, il “peso” del documento
può dunque aumentare di diverse centinaia di Kbyte, è vero?
R: Quest’affermazione necessita di chiarimenti.
La firma nel PDF è tecnicamente un PKCS#7 di tipo “detached”, perciò equivalente
al formato P7M (qui chiamato “busta PKCS#7”) dal punto di vista computazionale.
Le eventuali differenze possono essere ricondotte al fatto che Adobe Acrobat prevede
l’inserimento nell’oggetto PKCS#7 di tutta la catena completa dei certificati, operazione
non necessariamente svolta da altri programmi che generano file firmati in formato
P7M. In realtà questa operazione è facoltativa nel formato PDF ed è quindi possibile
produrre PDF firmati nativamente dalle dimensioni sostanzialmente equivalenti a quelle
di un PDF firmato in P7M.
Il simbolo grafico aggiunge al file la sua dimensione, ma questo è ovvio se si vuole
ottenere una funzione così utile e accattivante, del resto assolutamente facoltativa
secondo il formato PDF (ed anche con Acrobat). Va, infine, sdrammatizzata questa
affermazione, in quanto, molto spesso, a parità di caratteristiche grafiche un documento
in formato pdf è di dimensioni inferiori a quelle del formato originario, per cui le cose si
possono ritenere ampiamente compensate.
D: Apporre più firme allo stesso documento può apparire una pratica alquanto
complessa e complicata. Innanzitutto, le firme successive modificano il file e la verifica
della prima firma è comunque possibile, ma potrebbe essere fuorviante per utenti poco
esperti. Particolari opzioni di firma impediscono di aggiungerne altre. Le firme sono solo
ricorsive, ovvero non è possibile la firma congiunta e paritetica permessa invece nella
busta PKCS#7 che ha un “content” unico ed una zona per le firme. è così?
Per ulteriori informazioni sulla firma digitale con il formato Adobe PDF, consultare:
www.adobe.com/it/firmadigitale
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