Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Appunti di Fisica 3
A.S. 2021-2022
4 Moti relativi
Michele prof. Perini Fisica 4 / 160
5 Gravitazione
Il momento angolare
Il momento delle forze
Il momento angolare e forze centrali
Forza di gravitazione universale
Massa inerziale e gravitazionale
Leggi di Keplero
Newton e leggi di Keplero
Campo gravitazionale
Flusso
Teorema di Gauss
Energia gravitazionale
7 Gas
Gas ideali
Legge di Gay-Lussac
Legge di Charles
Legge di Boyle
Legge di Avogadro
Legge dei gas perfetti
Teoria cinetica dei gas
Energia cinetica dei gas e temperatura
Michele prof. Perini Fisica 6 / 160
Velocità e velocità media
8 Termodinamica I
Primo principio
Trasformazioni isocore
Trasformazioni isobare
Trasformazioni isoterme
Trasformazioni adiabatiche
Cicli
CV e C p
9 Termodinamica II
Clausius e Kelvin
Macchine termiche
Rendimento
Coefficiente di prestazione
Michele prof. Perini Fisica 7 / 160
Ciclo di Carnot
Teorema di Carnot
Entropia
Entropia e sua variazione
Secondo principio e probabilità
~
AB
~
v ~
v0
~
AB =
~
AB
~
AB
~
−v
3~
2
v
~
v
1~
2
v
~
−v Il prodotto di uno scalare
per un vettore modifica il
3~ modulo del vettore ed il
2
v
verso in caso di scalare
~
v negativo.
1~
2
v
v | = |α| |~
|α~ v|
~
b
d~
~
a
~
b b~⊥
γ ~
a
b~∥
π
Prodotto scalare, caso 2
<γ<π
π
Prodotto scalare, caso 2
<γ<π
π
Prodotto scalare, caso 2
<γ<π
~
b
b~⊥
γ ~
a
b~∥
π
Prodotto scalare, caso 2
<γ<π
Il prodotto scalare è una
operazione commutativa
~
che abbina a due vettori
b
b~⊥ uno scalare.
γ ~
a
a ·~
~ a · b~∥ =
b =~
b~∥
¯ ¯ ¯ ¯
¯~ ¯
a |· ¯~
a |· ¯b ∥ ¯ = |~
= − |~ b ¯ ·cos γ
¯ ¯
a ·~
~ a ⊥~
b =0↔~ b
In generale vale la relazione:
¯ ¯
~ ~ ~ ~ a | · ¯~
a · b = b · a = |~ b ¯ · cos γ
¯ ¯
~
c
~
b
γ
~
a
γ ~ a ×~
c =~ b
~
a ~
c ⊥~
a
c ⊥~
~ b
~
c
~
b
γ
~
a
c
−~
~
c
~
b
Il prodotto vettoriale è
γ anticommutativo.
~ ~
³ ´
~
a ~ ~ ~
c = a ×b = − b ×a
c
−~
a ×~
~ a ∥~
b =~0 ↔ ~ b
~
AB
x
Michele prof. Perini Fisica 20 / 160
Vettori Definizione algebrica
Un vettore può essere definito come una ennupla
ordinata sulla quale si definiscono le operazioni di
prodotto scalare-vettore e di somma.
y
B
¡ ¢
A xA, y A, zA
~
AB ¡ ¢
B xB , y B , zB
xB − x A
~ = yB − y A
AB
A zB − z A
x
Michele prof. Perini Fisica 20 / 160
Vettori Definizione algebrica
Due vettori sono equivalenti se hanno le medesime
rispettive componenti. Due vettori equivalenti
hanno lo stesso modulo, direzione e verso.
~
AB B
A B0
A~0 B 0
A0 x
Michele prof. Perini Fisica 21 / 160
Vettori Definizione algebrica
Due vettori sono equivalenti se hanno le medesime
rispettive componenti. Due vettori equivalenti
hanno lo stesso modulo, direzione e verso.
y
~
AB B
xB − x A
~ = yB − y A =
AB
zB − z A
A B0
xB 0 − x A0
A~0 B 0 = A~0 B 0 = y B 0 − y A 0
zB 0 − z A0
A0 x
Michele prof. Perini Fisica 21 / 160
Vettori Definizione algebrica
Modulo di un vettore
vx
Dato il vettore ~
v = v y il suo modulo è
vz
q
v | = v = v x2 + v y2 + v z2
|~
~
v
vy
~
v vx
vy
vx x
~
−v
3~
2
v
~
v
1~
2
v
~
−v
αv x
vx
3~
2
v v = α v y = αv y
α~
vz αv z
~
v
1~
2
v v | = |α| |~
|α~ v|
~
b
~
c
~
a
x
~
c =~a +~b=
ax bx
~ = ay + by =
b
~
c az bz
ax + bx
~
a = ay + by
x az + bz
Prodotto scalare
Prodotto scalare
Prodotto scalare
~ ~
a
b
γ
x
Prodotto scalare
y ax bx
a ·~
~ b = ay · by =
az bz
~ ~
a
b
γ
= ax bx + a y b y + az bz =
x
¯ ¯
a | · ¯~
= |~ b ¯ · cos γ
¯ ¯
= ax bx + a y b y + az bz
~
b
by
γ x
bx ~
a
Michele prof. Perini Fisica 28 / 160
Vettori Definizione algebrica
La definizione algebrica di prodotto scalare vede la
definizione geometrica come caso particolare, basta
inserire i vettori in un opportuno sistema di
riferimento e ricordare che i vettori sono invarianti
per traslazioni e il loro modulo anche per rotazioni.
y
ax bx
a ·~
~ b = 0 · by =
~
b 0 0
by
γ x ¯ ¯
a | · ¯~
a x b x = |~ b ¯ · cos γ
¯ ¯
bx ~
a
Michele prof. Perini Fisica 28 / 160
Vettori Definizione algebrica
Prodotto vettoriale
ax bx a y bz − az b y
a ×~
~ b = a y × b y = az bx − ax bz
az bz ax b y − a y bx
Perpendicolarità
a ×~ a ×~
³ ´ ³ ´
~ b ·~a =0↔~
a⊥ ~ b
~ ~ ~ ~
³ ´ ³ ´
~a ×b ·b = 0 ↔ b ⊥ ~a ×b
Anticommutatività
~ ~
³ ´
~
a ×b = − b ×~
a
Modulo
É sufficiente verificare l’identità:
¯ ¯ ¯ ¯
¯~
¯ ~ ¯
a | · ¯~
a × b ¯ = |~ b ¯ · si nγ
¯ ¯
´2 ³ ¯ ¯ ´2
~ ¯~ ¯
³
~a × b = a · ¯b ¯ · si nγ
|~ |
´2 ¯ ¯2
~ 2 ¯~ ¯
³
~a × b = |~ a | · ¯b ¯ · si n 2 γ
´2 ¯ ¯2 ¡
~ 2 ¯~ ¯
³
~a × b = a · ¯b ¯ · 1 − cos 2 γ
¢
|~ |
¢2 ¢2
+ (a z b x − a x b z )2 + a x b y − a y b x =
¡ ¡
a y bz − az b y
´2 ³ ´2 ¯ ¯2
2 ¯~ ¯
³
= a x2 + a 2y + a z2 2 2 2
a | · ¯b ¯ · cos 2 γ
· b x + b y + b z − |~
···
¯ ¯2
a |2 · ¯~
¢2
b ¯ · cos 2 γ = a x b x + a y b y + a z b z
¡
|~
¯ ¯
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 1s
0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 2s
1s
0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 3s
1s
2s
0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 4s
1s
2s
3s
0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 5s
1s
2s
3s
4s
0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 6s
1s
2s
3s
4s
5s
0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 7s
1s
2s
3s
4s
5s
6s
0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 8s
1s
2s
3s
4s
5s
6s
7s
0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
t = 9s
1s
2s
3s
4s
5s
6s
7s
8s
0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Cinematica del punto 1-D
Posizione
La posizione di un corpo può essere descritta da una
funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini
ad ogni istante di tempo una posizione.
tt==10s
1s
2s
3s
4s
5s
6s
7s
8s
9s
0s
−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
In simboli la posizione di un dato oggetto in un
certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:
x(t ).
Michele prof. Perini Fisica 36 / 160
Cinematica del punto 1-D
∆x = x(t ) − x(0) = v t
0 t
Michele prof. Perini Fisica 39 / 160
Cinematica del punto 1-D
x(t )
∆x
∆t v = ∆x
∆t
x(0)
t
0 t
∆v = v(t ) − v(0) = at
0 t
Michele prof. Perini Fisica 43 / 160
Cinematica del punto 1-D
Grafico v-t e accelerazione nel moto rettilineo
uniformemente accelerato:
v
v(t )
∆v
∆t a = ∆v
∆t
v(0)
t
0 t
Michele prof. Perini Fisica 44 / 160
Cinematica del punto 1-D
Grafico v-t e posizione nel moto rettilineo
uniformemente accelerato:
v
v(t )
v(0)
∆x = v(t )+v(0)
2
t t
0 t
Michele prof. Perini Fisica 45 / 160
Cinematica del punto 1-D
x
h
~
g t=0
0
Le equazioni del moto di un corpo che cade a partire
da fermo da una certa altezza h da terra sono:
g
x(t ) = − t 2 + h
2
v(t ) = −g t
Michele prof. Perini Fisica 48 / 160
Cinematica del punto 1-D
x
h x(0) = h
v(0) = 0
~
g t=0
a(t ) = −g
0
Le equazioni del moto di un corpo che cade a partire
da fermo da una certa altezza h da terra sono:
g
x(t ) = − t 2 + h
2
v(t ) = −g t
Michele prof. Perini Fisica 48 / 160
Cinematica del punto 1-D
∆x
x(t 1 )
∆t
v [t1 ;t2 ] = ∆x
∆t
t
t1 t2
∆v
v(t 1 )
∆t
a [t1 ;t2 ] = ∆v
∆t
t
t1 t2
R t2
∆x = t1 v(t )d t
t
t1 t2
R t2
∆v = t1 a(t )d t
t
t1 t2
~
v
~
v
~
v
~
v
Velocità:
v x (t )
d~
s
~ )=
v(t = v y (t )
dt
v z (t )
~ ) è tangente alla
v(t
~
v
traiettoria in ogni punto
della stessa.
~
v
~
v
~
a
~
a
~
v ~
a
~
v
Michele prof. Perini Fisica 55 / 160
Cinematica del punto 2-D e 3-D
Accelerazione:
~
v
a x (t )
d~
v
~ )=
a(t = a y (t ) =
dt
~
a a z (t )
~
a ~∥ + a~⊥
=a
l’accelerazione può essere
sempre decomposta nella
~
v ~
a
somma di una
accelerazione parallela e
~
v una perpendicolare alla
velocità.
Michele prof. Perini Fisica 55 / 160
Cinematica del punto 2-D e 3-D
Moto parabolico
Moto parabolico
Moto parabolico
y
v y (0) v(0)
t=0
v x (0)
~
g
Moto parabolico
y
v y (0) v(0)
t=0
½
x(t ) = v x (0)t
g
y(t ) = − 2 t 2 + v y (0)t + y(0)
v x (0) g v y (0)
y =− x2 + x + y(0)
~ 2v x2 (0) v x (0)
g
~
v
y Pγ ~c
a P x
xP
Accelerazione centripeta
Un punto in moto circolare subisce una
accelerazione che si puó decomporre in una
componente tangenziale (a t ) e in una radiale (ac ).
La componente radiale è detta accelerazione
centripeta:
v2
ac =
r
γ
r A0
Ar 0
Periodo e frequenza
Il periodo (T ) è il tempo impiegato dal punto P a
compiere un giro di circonferenza. La frequenza ( f )
è il numero di giri effettuati dal punto P in un certo
intervallo di tempo:
n n 1
f = = =
∆t nT T
l’unità di misura della frequenza è l’Hertz ( H z )
oppure s −1 .
Velocità angolare 1D
Velocità angolare media:
γ(t 2 ) − γ(t 1 ) ∆γ
ω[t1 ;t2 ] = =
t2 − t1 ∆t
γ(t 2 ) − γ(t 1 ) d γ
ω(t ) = lim =
t 2 →t 1 t2 − t1 dt
Accelerazione angolare 1D
Accelerazione angolare media:
ω(t 2 ) − ω(t 1 ) ∆ω
α[t1 ;t2 ] = =
t2 − t1 ∆t
ω(t 2 ) − ω(t 1 ) d ω
α(t ) = lim =
t 2 →t 1 t2 − t1 dt
v =rω
at = r α
Sulla velocità angolare valgono le relazioni:
v 2πr 2π
ω= = = = 2π f
r Tr T
α(t ) = α
ω(t ) = αt + ω(0)
1
γ(t ) = αt 2 + ω(0)t + γ(0)
2
Michele prof. Perini Fisica 66 / 160
Cinematica del punto Moto circolare: leggi orarie
Le definizioni di velocità angolare e accelerazione
angolare solo formalmente identiche alle definizioni
di velocità e accelerazione, valgono quindi le leggi
del moto:
Moto circolare
uniformemente Moto circolare uniforme:
accelerato:
α(t ) = 0
α(t ) = α
ω(t ) = ω(0) = ω
ω(t ) = αt + ω(0)
1 γ(t ) = ωt + γ(0)
γ(t ) = αt 2 + ω(0)t + γ(0)
2
Michele prof. Perini Fisica 66 / 160
Dinamica del punto Principi della dinamica
Quantità di moto
La quantità di moto di un corpo è p ~ = m~v . Per gli
osservatori inerziali un corpo non soggetto a forze
mantiene costante la sua quantità di moto. L’effetto
dell’azione di una forza su un corpo è proprio quello
di far variare nel tempo la sua quantità di moto.
Si noti che in precedenza la forza era stata definita
a partire dall’effetto di deformazione degli oggetti, i
due effetti possono verificarsi contemporaneamente
(i corpi puntiformi però non modificano la loro
forma).
Michele prof. Perini Fisica 68 / 160
Dinamica del punto Principi della dinamica
~i =~0 → ~i = cost~ant e
X X
→ dp p
i i
Prima:
m2
m1 v2
v1
Prima: Dopo:
m2 m1 + m2
m1 v2
v1 v
Prima: Dopo:
m2 m1 + m2
m1 v2
v1 v
v~2 x
v~1
m1 m2
Michele prof. Perini Fisica 73 / 160
Dinamica del puntoConservazione della quantità di
moto
Esempio conservazione della quantità di moto 2D:
Prima:
m1 m2
Michele prof. Perini Fisica 73 / 160
Dinamica del puntoConservazione della quantità di
moto
~
v
x
m1 + m2
~
v ~dopo = (m 1 + m 2 )~
p v=
x µ ¶
vx
= (m 1 + m 2 )
vy
m1 + m2
~
F
A ~∥
γF ~
AB B
~ · AB
L AB = F ~ = F · AB · cos γ = F
~∥ · AB
~
F~∥
d~sF
~
d~s ∥ B
A
d~sF
~
∥
Z B
L AB = ~ · d~
F s
A
RB
L AB = A F∥d s
A B
Michele prof. Perini Fisica 77 / 160
Dinamica del punto Energia
Energia
L’energia è la capacità di compiere un lavoro.
Esistono diverse forme di energia. Di seguito ci
occuperemo dell’energia legata alla velocità
(cinetica) e di quella legata alla posizione
(potenziale).
L’unità di misura del lavoro e dell’energia è il Joule
(J).
h
F~g A
x
F~e
B
1 1
Z
∆Ue = UeB −Ue A = − F~e d~
l = k (∆l B )2 − k (∆l A )2
A 2 2
1
Ue = k (∆l )2
2
Michele prof. Perini Fisica 83 / 160
Dinamica del punto Energia
Grafichiamo Fe in funzione di ∆l :
Fe
k∆l B
∆l
A B
Michele prof. Perini Fisica 84 / 160
Dinamica del punto Energia
Forze conservative
L AB + L B A = 0 → L AB − L AB = 0 → ∆K + ∆U = 0 →
→ K B − K A +UB −U A = 0 → K A +U A = K B +UB
A B
Potenza
La potenza è il lavoro nell’unità di tempo:
dL F ~ d~s
P= = ~ ·~
=F v
dt dt
L’unità di misura della potenza è il Watt (W).
~ = AB
Le posizioni (caso generale): AP ~ + B~P
zA P
zB
yA
A
xA xB B
yB
zA P
zB
yA
A
yB
xA B
xB
B P
A
zA P
zB
yA
A
yB
xA B
xB
B P
A
xB
xA
A B ≡P
yB
B ≡P
L’osservatore A descrive il
B ≡P moto di P come un moto
circolare, la velocità di P
(secondo A) continua a
A cambiare direzione ed
eventualmente verso e
modulo. Secondo
l’osservatore B, P è
fermo.
yA
xB
xA
A B ≡P
yB
B ≡P
B ≡P L’osservatore A descrive il
moto di P come un moto
circolare, l’accelerazione
A di P (secondo A) è di tipo
centripeto. Secondo
l’osservatore B, P è
fermo.
zA P
zB
yA
A
xA xB B
yB
zA P
zB
yA
A
xA xB B
yB
~
v
m
~
r
x
O
I è il momento d’inerzia
di m .
Michele prof. Perini Fisica 103 / 160
Gravitazione Il momento delle forze
~
F
m
~
r
x
O
~
−F r
m2
1 I pianeti seguono
orbite ellittiche con il
Sole in uno dei due
fuochi dell’ellisse
1 I pianeti seguono
orbite ellittiche con il
Sole in uno dei due
fuochi dell’ellisse
2 I pianeti mantengono
una velocità areolare
costante
1 I pianeti seguono
orbite ellittiche con il
Sole in uno dei due
fuochi dell’ellisse
2 I pianeti mantengono
una velocità areolare
costante
p
3 T =k r3
Michele prof. Perini Fisica 108 / 160
Gravitazione Newton e leggi di Keplero
mP
mS
mP
mS
mS
mS 2 La forza gravitazionale è
una forza centrale quindi
si conserva il momento
angolare
mS 2 La forza gravitazionale è
una forza centrale quindi
si conserva il momento
angolare
2π
p
3 T = pG·m · r3
S
mP
rA SA
mS α
rA
β
rB rB
SB
mP
mS
r FG
FG = m P ω2 r
µ ¶2
mP mP mS 2π
mS G = m P r
r2 T
r FG
2π p
T=p · r3
G · mS
Campo gravitazionale
Una massa M modifica le caratteristiche dello
spazio ad essa circostante, in modo tale che, una
eventuale seconda massa m risenta una forza di
attrazione gravitazionale:
~
F
~
g=
m
nel caso di una massa M puntiforme si ha:
M
g =G
r2
Michele prof. Perini Fisica 113 / 160
Gravitazione Flusso
~
S
~
v
α
~
S
~
v
α
ΦS (~ v ·~
v) = ~ S = v · S · cos α
m2
m1
m3
~
g ~
g
M R r
~
g
~
g
~
g ~
g Φd e f i ni zi one = ΦG auss
M R r
~
g 4
~
g −g · 4πr 2 = −4πG πr 3 · ρ
3
4
g = πGρr
3
~
g ~
g
M R r
~
g
~
g
r m1m2
U = −G
r
z
r~ixy
mi
B ~
ri
N
~ ~ ~i =
X
L= ri × p
i =1
z N
r~ mi ~
r i × v~i =
X
ixy =
mi i =1
B ~
ri N
mi ~ ω×~
X
= r i × (~ ri ) =
y i =1
N
m i · r i2x y ~
ω=
X
=
i =1
x N
=~
ω m i · r i2x y = I~
ω
X
i =1
z
r~ixy
mi
B ~
ri
N N
~i = ~ ~i =
X X
M ri × F
i =1 i =1
z N
r~ mi ~ ~i =
X
ixy = ri × a
mi i =1
B ~
ri N
mi ~ α×~
X
= r i × (~ ri ) =
y i =1
N
m i · r i2x y ~
α=
X
=
i =1
x N
=~
α m i · r i2x y = I ~
α
X
i =1
y N
~ i =~0 ↔
X
M
i =1
x ~ ω = costante
L = I~
z
R
y
Disco: I = 12 M R 2
x
z
R
y
Cilindro pieno: I = 12 M R 2
x
Michele prof. Perini Fisica 128 / 160
Cenni di dinamica dei corpi rigidi Rotazione
Alcuni momenti d’inerzia rispetto all’asse z
Descrizione I
z
R
y
Sfera cava sottile: I = 23 M R 2
x
z
R
y
Sfera piena: I = 25 M R 2
x
y
Asta sottile: I = 12
1
M L2
x
y
Asta sottile: I = 13 M L 2
x
t (°C)
−273, 15°C
p0
p = p0 + t
273, 15
t (°C)
−273, 15°C
t (°C)
−273, 15°C
V0
V = V0 + t
273, 15
t (°C)
−273, 15°C
V (m 3 )
pV = p i Vi
V (m 3 )
Legge di Avogadro
In 22,4 litri di gas, anche diversi, alla pressione di 1
atmosfera e alla temperatura di 0°C è presente una
mole di molecole di gas.
Legge di Avogadro
In 22,4 litri di gas, anche diversi, alla pressione di 1
atmosfera e alla temperatura di 0°C è presente una
mole di molecole di gas.
y
t =0
v~x
x
L
Gas Teoria cinetica dei gas
y
t =0
v~x
x
L
Gas Teoria cinetica dei gas
y
t=
t=∆t0/2
v~x v~x
x
L
Gas Teoria cinetica dei gas
y
t=
t=∆t0/2
x
L
Gas Teoria cinetica dei gas
y
t t= ∆t
t==∆t
0/2
x
L
Gas Teoria cinetica dei gas
y
t t= ∆t
t==∆t
0/2
x
L
Gas Teoria cinetica dei gas
y
t t= ∆t
t==∆t
0/2
Fx 1 2mv x
p= = · =
v~x v~x v~x v~x L 2 ∆t L2
v x 2mv x mv x2
= · = 3 →
x 2L L2 L
L pV = mv x2
in definitiva si ha:
N mv 2
pV =
3
Michele prof. Perini Fisica 140 / 160
Gas Teoria cinetica dei gas
in definitiva si ha:
N mv 2
pV =
3
Michele prof. Perini Fisica 140 / 160
Gas Teoria cinetica dei gas
L<0 L>0
Sistema termodinamico
Q <0
L’energia interna (U ) di un
L<0 L>0
sistema termodinamico è
Sistema termodinamico funzione dello stato
termodinamico del sistema,
dipende cioè solo da pressione,
volume e temperatura del
Q <0
sistema.
A
V (m 3 )
B
V = cost
∆U = Q − L
∆U = nC V (TB − T A ) − 0
A
V (m 3 )
A B
V (m 3 )
p = cost
A B ∆U = Q − L
∆U = nC p (TB − T A ) − p (VB − V A )
V (m 3 )
B
V (m 3 )
B V (m 3 )
pV γ = cost
A Cp
γ=
CV
∆U = Q − L
∆U = 0 − L
B V (m 3 )
V (m 3 )
∆U = Q − L
0 =Q −L
Il lavoro è l’area
all’interno
3
del ciclo.
V (m )
∆U = nC p ∆T −p∆V → nC V ∆T = nC p ∆T −nR∆T →
5
→ CV = C p − R → C p = R
2
Michele prof. Perini Fisica 149 / 160
Termodinamica II Clausius e Kelvin
Secondo principio della termodinamica:
enunciato di Clausius
É impossibile realizzare una trasformazione il cui unico
risultato sia il passaggio di calore da un corpo a temperatura
più bassa ad uno a temperatura più alta.
Macchine termiche
Macchine termiche
Macchine termiche
T+
Q+
L− L+
Macchina termica
Q−
T−
Macchine termiche
T+
Q+ Una macchina termica è un
dispositivo fisico o teorico in
grado di scambiare calore
L− L +(assorbirne o cederne) e lavoro
Macchina termica
(produrne o subirne) con
l’ambiente circostante. Per
Q− poter funzionare in modo
continuo le macchine termiche
T− devono essere cicliche.
L
Macchina termica
Q−
T−
T+
−Q +
L
Macchina frigorifera
Q−
T−
Ciclo di Carnot
Ciclo di Carnot
Ciclo di Carnot
p(P a)
D
B V (m 3 )
A
Ciclo di Carnot
p(P a) AB: isoterma a
temperatura T−
C BC: adiabatica
CD: isoterma a
temperatura T+
DA: adiabatica
D Rendimento del ciclo di
Carnot:
B V (m 3 )
T−
A ηC = 1 −
T+
Michele prof. Perini Fisica 154 / 160
Termodinamica II Teorema di Carnot
Rendimento massimo macchine termiche:
teorema di Carnot
L+
Macchina termica
Q−
T−
Michele prof. Perini Fisica 155 / 160
Termodinamica II Teorema di Carnot
Rendimento massimo macchine termiche:
teorema di Carnot
Il rendimento di una
T+ macchina termica che
Q+ lavori tra una temperatura
massima T+ e una minima
L+ T− è sempre inferiore o
Macchina termica uguale al rendimento di
un ciclo di Carnot tra le
medesime temperature:
Q−
T−
T− η ≤ ηC = 1 −
T+
Michele prof. Perini Fisica 155 / 160
Termodinamica II Entropia
Trasformazioni reversibili
Una trasformazione è detta reversibile se in ogni
istante è possibile definire in modo univoco
pressione, volume e temperatura di tutto il sistema
termodinamico, affinché ciò avvenga la
trasformazione deve avvenire in tempi molto lunghi.
Universo
Termodinamica II Entropia e sua variazione
Sistema
Ambiente
Universo
-
Termodinamica II Secondo principio e probabilità
-
Termodinamica II Secondo principio e probabilità
-
Termodinamica II Secondo principio e probabilità
-
Termodinamica II Secondo principio e probabilità
-
Termodinamica II Secondo principio e probabilità