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Intestino Libero 3
di Bernard Jensen
migliore di quello di intraprendere un’azione ferma e positiva. Le istruzioni che
seguono vi daranno l’opportunità di responsabilizzarvi al massimo in merito al
vostro livello di salute e di benessere. Con il miglioramento delle condizioni in-
testinali, avrete come risposta un lodevole rinvigorimento, energia e vitalità; un
buon investimento.
Il programma qui tracciato è appena l’inizio di un nuovo cammino. Quando
l’intestino si sarà liberato dall’accumulo di scorie, si passerà ad una fase suc-
cessiva. Rinunciare alle vecchie abitudini è molto difficile per la maggior parte
delle persone, ma è una condizione assolutamente indispensabile per un completo
recupero del benessere.
Il processo rigenerativo comincia quando correggiamo l’atteggiamento
rinunciatario e le abitudini. Potremo rigenerare il nostro organismo quando i
tessuti saranno disintossicati e in grado di assorbire dal cibo tutti i nutrienti e gli
elementi chimici che ci necessitano. Caffè e ciambelle non ci aiutano; zucche-
ro e pane bianco neppure. Se le vecchie abitudini non verranno modificate,
otterremo solo un risultato temporaneo.
Questo libro è stato ideato e messo a disposizione di coloro che vogliono as-
sumersi la grande responsabilità di ricercare e ottenere salute e benessere. Il pro-
gramma di disintossicazione di 7 giorni, descritto qui, è stato utilizzato da molte
persone, nella propria casa e senza problemi.
Roma non fu costruita in un giorno; neanche i risultati sono sempre evidenti
durante questo percorso. Possono occorrere mesi o anche anni per correggere
disturbi che hanno richiesto moltissimo tempo ad evidenziarsi. Quando sarà stata
raggiunta una corretta eliminazione, si è a metà del percorso. L’altra metà è la
ricostruzione dei tessuti danneggiati.
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PRUDENZA
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Capitolo 1
INTRODUZIONE AD UNA
MAGGIORE COSCIENZA NEI
RIGUARDI DELL’INTESTINO
DUE MIRACOLI
≪ Come fuori da sporchi letti di fango,
magnifici crescono i gigli.
Cosı̀ fuori dal declino della vita,
giunge vibrante la giovinezza!
E la giovinezza dell’età non è un miracolo più grande
dei gigli di un bianco puro cresciuti dal fango!≫.
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Qui viene presa in considerazione una delle prime cose che dovrà essere gestita
durante il programma di manutenzione organica; nessuno ha mai gestito una casa
o un terreno senza aver valutato prima il problema dello smaltimento dei rifiuti.
Anni fa, fu scoperto che molte delle malattie più diffuse derivavano da una ca-
renza igienica; la gente ne provocava l’insorgenza scaricando le urine e gli escre-
menti lungo le strade. Questa situazione, molto comune a quei tempi, era fonte di
epidemie in tutto il mondo.
In seguito, e in modi diversi, sono stati realizzati miglioramenti sanitari. Con
l’interramento delle fogne è stato eliminato il potenziale pericolo degli scarti or-
ganici; con il confezionamento dei cibi è aumentata l’igiene e con la bollitura,
la scottatura o fiammeggiandoli solamente, si interrompe l’effetto batterico che
potrebbe trasferirsi all’organismo. Constatiamo tuttavia che, per provvedere cor-
rettamente alle nostre evacuazioni, dobbiamo ricominciare dall’inizio. Dobbiamo
smettere di scaricare rifiuti in modo indiscriminato; dobbiamo interrompere le
condizioni malsane e gli effetti che minano la nostra salute.
Abbiamo un impianto sanitario nel nostro corpo, un pozzo nero, una fogna,
si fa per dire, e lo dobbiamo tenere pulito, correggendo in modo giudizioso la
sua flora batterica per non cadere nella disarmonia e nella malattia.
Questo libro vi darà preziose informazioni su come curare l’organismo sotto
il particolare aspetto dell’eliminazione intestinale. È mia abitudine di lavoro assi-
curarmi che, alla prima visita ad un paziente, tutti i canali escretori vengano messi
nelle condizioni di funzionare correttamente. Tentare di curare ogni sintomo
senza un efficiente sistema eliminativo risulterà futile.
Per poter spiegare questo programma, vi presenterò solo una piccola parte
dell’anatomia e della fisiologia del sistema digestivo e di eliminazione, ed alcune
cose di cui molti forse non sono informati perché generalmente non se ne parla.
Di solito non vogliono discutere dell’intestino e non sono sufficientemente infor-
mati sulle sue funzioni vitali, in modo da evitare le conseguenze di una gestione
scellerata.
Ma è tempo che si cominci a parlare di questa parte del corpo, che oggigiorno
necessita della massima cura.
Quando mangiamo cibi che non sono integrali, quando non sono crudi o non
contengono fibre a sufficienza per formare massa, stiamo favorendo i disturbi.
Inoltre l’intestino verrà coinvolto maggiormente in modo negativo quando da que-
sti cibi non ricaviamo il lubrificante e l’umidità necessaria. Noi sappiamo che la
nonna prestava sempre molta attenzione all’intestino; usava lo zolfo e la melassa
poiché erano i rimedi di quei tempi. Utilizzava pure dei clisteri per ripulirlo,
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se era bloccato. Nel passato la gente aveva più familiarità con i problemi
intestinali e sapeva come curarli.
Oggigiorno abbiamo dimenticato queste pratiche e molti stanno soffrendo
inutilmente, ammalandosi per questa incuria. Il nostro intento, con questo libro,
è di informare e di far comprendere ad ogni individuo le basi per una gestione in-
testinale corretta e dimostrare, con i risultati, quanto è possibile ottenere. Nessun
medico dovrebbe essere all’oscuro di queste cose e non dovrebbe utilizzare
altri metodi di cura prima di aver attivato i cinque canali di eliminazione
(pelle, linfa, reni, polmoni e in particolare l’intestino). A tal fine vi sottopon-
go le migliori e più importanti conoscenze attuali, che non implicano interventi
chirurgici e somministrazione di farmaci.
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Credo sia ragionevole chiederci perché non facciano ricerche per la preven-
zione del cancro.
Naturalmente sanno che l’alcool ha un effetto deleterio. Questa è una conclu-
sione scontata.
Essi non ci dicono ancora come prevenire questa malattia, come salvaguardar-
ci e cosa fare per ottenerne la remissione. Sono quindi convinto che per quanto
concerne la salute, dobbiamo aggirare il tutto e prendere una nuova direzione.
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i popoli con culture primitive usavano le erbe. Questi non avevano cognizioni
scientifiche, ma l’esperienza mostrava loro come procedere. Usavano ad esempio
infusi per i reni perché ne avevano constatato l’efficacia. In Messico utilizza-
vano un infuso di manzanita, mentre nel Caucaso di camomilla. Attualmente l’uso
specifico delle erbe è stato più o meno catalogato in modo da permetterci di cono-
scere l’effetto che queste hanno sugli organi specifici del corpo. Anche i clisteri
producono un effetto analogo. Non credo comunque che il nostro lavoro in questo
settore sia completato.
Una delle prime cose che di solito il medico dice è che i materiali tossici
non possono essere riassorbiti dall’intestino; una volta ne ero convinto. Mi
laureai con queste idee, ma ho constatato, nella pratica, che quando ci prendia-
mo cura di quest’organo utilizzando dei clisteri, rimane al suo interno una certa
quantità di acqua e immediatamente dopo, viene attivata dai reni un’abbondante
filtrazione. La persona urina abbondantemente. Iniziai a stupirmi di questo: è
possibile che l’acqua passi attraverso l’intestino e giunga ai reni senza caricarsi di
materiale di scarto lungo il percorso? Anni fa, come prassi, eseguivamo alla gente
le analisi delle urine e l’indicàno era uno degli elementi della nostra ricerca. Que-
sta sostanza rivela i materiali tossici assorbiti da alcune parti del corpo, di solito
dall’intestino, ed eliminati dai reni. Oggigiorno, durante le analisi urinarie, l’indi-
cano non viene più controllato. Infatti, aver cura dell’intestino non è considerata
una cosa essenziale. Nelle nostre università ho visto libri in cui si afferma che
una evacuazione ogni cinque giorni rientra nella norma. Tuttavia, la parola
normale nel linguaggio attuale non significa necessariamente salute!
1.5 DISINTOSSICAZIONE
La via per una salute migliore
Fra i metodi di cura odierni, la disintossicazione è spesso trascurata, trattata con
sufficienza, o sottostimata, a dispetto del fatto che tutti i professionisti del benes-
sere sono convinti che un corpo ammalato è un corpo intossicato. Gli acidi tossici
sono prodotti normalmente dal catabolismo cellulare e noi assimiliamo quantità
modificate di queste sostanze anche dall’aria che respiriamo, dal cibo che mangia-
mo e da altre risorse ambientali. Quando queste tossine sono eliminate dal corpo,
non provocano disturbi. Ma quando iniziano ad essere assimilate o prodotte più
velocemente di quanto sono espulse, o quando uno o più dei sistemi di elimina-
zione ha una funzionalità ridotta, ecco che sorge il problema. Sono convinto
che gli accumuli tossici nell’organismo creino le condizioni più adatte per lo
sviluppo della malattia.
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Capitolo 2
Al fine di familiarizzare meglio con lo scopo di questo libro, viene fornito un breve
ripasso sull’argomento. Per un’oculata gestione intestinale non è necessario essere
degli esperti. È di aiuto comunque comprendere le basi di anatomia e fisiologia
dell’intestino, al fine di una sua buona conduzione e per interiorizzare meglio il
messaggio che desidero condividere con voi. Come viene spesso sottolineato in
questo libro, l’intestino risponde in modo ideale alle leggi di un corretto stile di
vita. Ognuno dovrebbe essere conscio di queste leggi e seguirle perseverando.
Le ricompense in salute e immunità alle malattie saranno il valido premio per lo
sforzo fatto.
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crezioni provenienti dalla cistifellea (bile) e dal pancreas per fluire poi, attraverso
il canale pancreatico, nel duodeno.
I sali biliari, prodotti nel fegato e immagazzinati dalla cistifellea, dopo essere
entrati nell’intestino, si attivano come detergenti ad emulsionare gli acidi grassi e
i gliceridi, riducendoli a minuscole particelle che verranno assorbite dalle sue pa-
reti. Attraverso le secrezioni ormonali il tenue è in grado di controllare i processi
digestivi.
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scoli che, durante la contrazione, fanno raccogliere il colon verso l’alto e gli fanno
assumere una momentanea corrugazione che ne evidenzia la capacità estensiva. Il
colon termina nel retto e l’ano è la sua apertura verso l’esterno. Essa è mante-
nuta chiusa dal muscolo sfintere anale. La membrana mucosa interna al retto è
striata longitudinalmente nei suoi segmenti e crea un effetto come di scanalature.
Generalmente l’innervazione del colon è molto scarsa e gli impulsi sensoriali so-
no quindi molto deboli. La sua attività muscolare, di conseguenza, risulta poco
avvertita. Fa eccezione il retto, dove l’innervazione è maggiore e i dolori sono
associati a emorroidi o ad altri disturbi rettali.
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atto ulteriori studi al riguardo. Le proteine rimaste vengono scomposte dai batteri
in sostanze più semplici. I prodotti dell’attività batterica sono numerosi: l’indolo,
lo scadolo, il solfuro d’idrogeno, gli acidi grassi, il gas metano e il biossido di
carbonio. Alcune di queste sostanze sono molto tossiche e odorose, come quelle
che accompagnano le feci.
Il loro colore bronzeo è dovuto ai pigmenti di bile provenienti dal fegato. Se
invece hanno un aspetto pallido e gessoso, c’è un problema di secrezione bi-
liare e di incapacità digestiva. Quando le feci raggiungono il retto hanno un
contenuto di circa il 70% di acqua; il 30% del peso della massa è rappresentato
dai batteri, mentre il rimanente è costituito da residui di cibo, cellulosa, materiale
indigesto e cellule morte scartate dall’organismo.
Il tempo necessario al chimo per trasformarsi in feci, durante il suo percorso
dal cieco fino al retto, dipende dalla quantità di fibre presenti nel cibo e dal suo
contenuto in acqua. Una massa fecale più voluminosa si muove più rapidamente
quando vengono fornite le sostanze adatte per il lavoro dei muscoli intestinali.
Quelle molli e senza fibre invece, avanzano attraverso il colon con difficoltà. Se
il tempo di transito sarà più lungo, verrà riassorbita una maggior quantità
di acqua, rendendole compatte, dure e di difficile eliminazione. Trascurare
lo stimolo evacuativo, cosı̀ come nutrirsi con cibi carenti di fibre, condurrà
alla costipazione. I lassativi, assunti in aiuto, incrementano i liquidi trattenuti
nella massa fecale oppure agiscono come lubrificante per facilitarne il passaggio.
Molto spesso i lassativi sono dei composti irritanti o tossici che stimolano i
muscoli a contrarre le pareti intestinali, in modo spasmodico, per espellerli. È
molto facile diventare dipendenti da questi farmaci e distruggere di conseguenza
la funzionalità intestinale.
L’espulsione di feci liquide, o diarrea, può essere provocata dall’eccessivo uso
di lassativi, stress nervoso, infezioni, oppure dalla presenza di sostanze tossiche
nell’intestino.
Una sua corretta gestione invece incrementa l’efficienza del flusso e del rit-
mo naturale degli organi digestivi, provvedendo ad un funzionamento regolare,
efficiente e indolore, come è stato descritto in questo capitolo.
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Capitolo 3
AUTOINTOSSICAZIONE
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dunque in chicchi, non ridotti a farine.
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Negli anni passati abbiamo curato molti casi cronici; ne abbiamo osservato
le remissioni naturali grazie alla pulizia intestinale, alla quale attribuisco il
mio successo. Non prendiamo in cura, non consigliamo, né trattiamo pazienti
cancerosi. Raccomandiamo comunque a queste persone di andare da un medico.
I medici sono attrezzati per i casi gravi e molti di loro ora stanno considerando
l’opportunità di curare il colon in chiave olistica.
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Capitolo 4
COSTIPAZIONE
È un disturbo di cui tutti parlano, che di solito hanno sperimentato e per il quale
hanno speso molto denaro al fine di evitarlo o sconfiggerlo. L’anno scorso il valore
delle vendite di lassativi fu valutato circa 350 milioni di dollari. Questo problema
è dunque dilagante! Cosa sta succedendo?
Più di 70 milioni di americani soffrono di disturbi intestinali. La seconda
causa di morte negli U.S.A. è il cancro. Di questi, 100.000 ogni anno muoiono
di cancro al colon.
Ecco una citazione dell’American Cancer Society:
≪Si sono evidenziati in questi ultimi anni molti tumori al colon e si suppone
La colostomia è una procedura chirurgica che viene attivata nel caso in cui
l’intestino venga invaso da un riflusso di materiale dal colon e nel quale le funzioni
si siano interrotte.
Gli individui colostomizzati devono affrontare per il resto della vita l’e-
liminazione delle feci attraverso un orifizio artificiale, comunicante con una
specie di sacca che tengono appesa al corpo.
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La causa primaria della costipazione può essere riassunta come segue: ali-
mentazione scorretta, trascurare gli stimoli evacuativi, mancanza di attività fisica,
angosce emozionali e mentali, veleni esterni, farmaci e un inadeguato apporto di
acqua. Una nutrizione sbagliata, come abbiamo appena visto, è uno dei fattori
fondamentali che portano alla costipazione. Gli alimenti che hanno subito proces-
si di lavorazione, che sono devitalizzati, carenti in fibre e quindi non in grado di
fornire massa, non sono adatti ad incentivare la salute e il benessere. Ignorare lo
stimolo evacuativo, sia per le feci che per l’urina, contribuisce notevolmente
a congestionare le cellule, all’ autointossicazione e ad affliggere gli organi di
eliminazione. La mancanza d’esercizio fisico indebolisce il tono muscolare e in-
sieme ad un carente regime alimentare, lo rende flaccido e incapace di sostenere
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tenuti nel cibo, come i sali minerali o le vitamine, o dall’assenza delle difese
organiche di base, come la protezione naturale della flora interna. Quando
questo succede, i batteri tossici invadono il canale alimentare ed i veleni ge-
nerati vanno ad inquinare il flusso sanguigno, deteriorando e distruggendo
gradualmente ogni tessuto, ghiandole o organi del nostro corpo≫.
Sono assolutamente certo che ciò che il dott. Lane scoprı̀ attraverso le sue
esplorazioni chirurgiche è una descrizione veramente accurata del funzionamen-
to intestinale in relazione agli altri organi. Sappiamo che, per stare bene, ogni
organo o tessuto dipende dalle condizioni di salute di tutti gli altri. Nel momen-
to in cui un organo o un tessuto cede, l’intero organismo sarà condizionato. La
deficienza causata da malfunzionamenti intestinali verrà trasmessa ad ogni altra
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8:00 12:00
Colazione, subito dopo l’ingestione. Colazione, quattro ore dopo l’ingestio-
ne. Il cibo ha raggiunto l’ileo e la val-
vola ileocecale. La digestione e l’as-
sorbimento sono completati e il
residuo inutilizzato è pronto ad entrare
nel colon.
13:00 17:00
I residui della colazione passano nel Residui della colazione nel colon.
colon attraverso la valvola ileocecale. Il residuo del pranzo è pronto ad
Il pranzo è ora nello stomaco. entrare nel colon.
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18:00 21:00
Il residuo della colazione è per la Il residuo della colazione è nel colon
maggior parte nel colon discendente. sigmoideo, pronto per essere
Il residuo del pranzo entra nel colon scaricato.
mescolandosi con il residuo della Residuo del pranzo nel cieco, colon
colazione. ascendente e trasverso.
Cena appena terminata, nello Il residuo della cena è pronto ad
stomaco. entrare nel colon.
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Capitolo 5
SQUILIBRI DELL’INTESTINO
CRASSO
Le dilatazioni del colon, avvengono in conseguenza del ristagno fecale. Per va-
rie ragioni, esse possono accumularsi distendendo la parete intestinale che
di conseguenza potrà raggiungere notevoli proporzioni. Tutto ciò capita
di frequente nella porzione sigmoidea del colon, come conseguenza di un
restringimento del lume intestinale nella zona sottostante alla dilatazione.
Tale restringimento può essere causato da adesioni, spasmi, o condizioni
colitiche. Quando accade, la costipazione può diventare molto preoccupan-
te e dolorosa e ha un effetto deleterio sulla struttura e sulla funzionalità
intestinale.
La colite è uno stato irritativo intestinale che, come disturbo psicologico, è as-
sociato frequentemente all’angoscia. In realtà poche persone si rendono
conto dei benefici che si possono ottenere da uno stile di vita più calmo e
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Un intestino spastico è spesso associato alla colite. Voglio sottolineare che quan-
do la muscolatura intestinale o ogni altro muscolo è sovraffaticato, teso e
senza opportunità di riposare, entrerà in una condizione di spasmo. Lo
spasmo muscolare è un restringimento cronico delle fibre dovuto ad una
iperattività degli impulsi nervosi che ne controllano l’azione. I sintomi si
manifestano frequentemente con la costipazione alternata alla diarrea.
Lo stress mentale ed emozionale è, insieme con la tossiemia cronica e una
dieta carente, uno dei principali fra i fattori scatenanti.
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COLITI DIVERTICOLI
SPASMI STENOSI
Non ci dovrebbero essere dubbi sulla relazione tra le buone condizioni del trat-
to intestinale e il benessere del resto del corpo. Aver cura dell’intestino, correg-
gendo le proprie abitudini, è probabilmente la cosa più importante che una persona
può imparare durante la fase di recupero della salute. Alcune delle funzioni vitali
più importanti avvengono negli intestini. Per mezzo di questi, le cellule usurate
vengono eliminate permettendo la formazione di una nuova struttura di cellule.
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Alla clinica Battle Creeck, ebbi occasione di sentire dire dal dott. John Harvey
Kellogg che egli era a conoscenza di molti casi in cui certi interventi chirurgici
erano stati evitati grazie alla pulizia e alla rivitalizzazione intestinale. Egli
sosteneva che il 90% delle malattie nelle aree più civilizzate sono dovute ad una
deficienza del colon. Sir Arbuthnot Lane (M.D.), di Londra, ha dimostrato la
relazione tra la stasi intestinale e la malattia. Non lascia dubbi la serietà con la
quale valuta gli effetti dell’intossicazione intestinale, quando dice:
Oltre ai più noti esponenti mondiali del settore sanitario ed esperti sui proble-
mi intestinali, altre autorità hanno riconosciuto la necessità di un colon pulito ai
fini di una buona salute. Certi disturbi come appendiciti, infezioni alle tonsil-
le, al fegato, alla cistifellea, disfunzioni cardiache e dei vasi sanguigni, sinusiti,
artriti, reumatismi ecc., senza alcun dubbio hanno origine in un colon pigro. In
vari settori sono in aumento anche certe condizioni morbose che coinvolgono le
flessure, il retto e l’ano. Ci deve fare riflettere il numero di interventi chirurgici e
terapie riguardanti emorroidi, fistole, disturbi prostatici e tumori.
Molti anni fa, mentre frequentavo il National College a Chicago, furono ese-
guite delle autopsie su 300 cadaveri. Secondo l’anamnesi di queste persone, 285
avevano sostenuto di non essere costipate e di avere delle evacuazioni spontanee,
mentre le 15 rimanenti avevano ammesso di soffrire di tale disturbo. Alcune del
primo gruppo dichiaravano inoltre di aver avuto anche 5 o 6 evacuazioni al giorno;
tuttavia le autopsie rivelarono che, in alcuni casi, l’intestino aveva raggiunto circa
30 centimetri di diametro. Le pareti erano incrostate di scorie (in un caso vi
erano semi di arachidi) che vi stazionavano da moltissimo tempo. Questo ci
dimostra che la maggior parte dei pazienti che si presenta in uno studio medico
non sa se è costipato o no.
Alcuni pazienti credono che avendo tre evacuazioni al giorno soffrono di diar-
rea, mentre due evacuazioni settimanali sono normali. Un esempio fra i più
recenti è quello di una paziente che mi assicurava di evacuare normalmen-
te; aveva infatti degli stimoli spontanei ogni martedi e venerdı̀ mattina. La
maggior parte della gente, durante l’infanzia, non è stata educata a compren-
dere l’importanza di una adeguata evacuazione giornaliera e di dare ascolto
al richiamo naturale a svuotare il tratto rettale. Questa indifferenza all’urgen-
te richiamo può essere l’inizio della costipazione. Il dott. John Harvey Kellogg,
che ci ha dato molto della sua filosofia ed esperienza pratica, ha vissuto fino al-
l’età di 91 anni. Poiché più di ogni altro in questo paese ha svolto gran parte del
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CONFRONTO DI MORTALITÀ
PER MALATTIE ALL’APPARATO DIGESTIVO
Medici e chirurghi 50
Direttori d’albergo 45
Avvocati e notai 44
Marinai 43
Uomini del clero, preti, ministri 34
Macellai 30
Automobilisti, trasportatori 28
Agricoltori 25
Giardinieri 22
Guardie ferroviarie, facchini 20
Lavoratori agricoli 19
Media fra tutti i lavoratori 28
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La diverticolosi è una malattia del progresso che nasce dalle nostre scorrette
abitudini di vita.
Non è una questione di carenza di fibra per un giorno o due, ma quando questa
persiste per molti anni può portare alla diverticolite. La fretta quotidiana, l’insuf-
ficiente masticazione del cibo, frequentare locali fast food, nutrirsi con alimenti
privi di crusca (l’involucro, il rivestimento esterno), togliere la buccia a patate,
mele, pere, pesche e ortaggi, privano l’intestino della fibra e della massa ne-
cessaria. Tendiamo ad eliminare ciò che potrebbe essere introdotto nutrendoci
normalmente e che darebbe alla parete intestinale quell’esercizio che la preserva
dalla formazione di diverticoli. La gente sta cambiando, da una alimentazione a
base di frittelle, pasta e molti altri cibi industriali, è ora passata ad una dieta estre-
mamente integrale che ha provocato molti disturbi. Se questa sostituzione avverrà
lentamente e con gradualità, potremo favorire la diminuzione e l’eliminazione
dei disturbi dovuti ai diverticoli che si sono prodotti in molti anni di abitudini
alimentari sbagliate.
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sottoposti. Quello chimico è provocato dai batteri acidophilus, dagli acidi e dalle
putrefazioni. Per quello meccanico, abbiamo l’azione peristaltica e l’effetto gra-
vitativo sempre presente, che porta verso il basso ogni cosa. Quest’ultimo, infatti,
causa più problemi di quanto si possa immaginare.
Vi ricordate lo storico sbarco degli astronauti sulla luna? Li avete visti nelle
immagini televisive fare dei salti di oltre 3 metri sulla superficie lunare? Mentre
camminavano, rimbalzavano ad ogni passo a causa della gravità, che sulla luna
è minore che sulla terra. Quella terrestre crea parecchi problemi ai nostri organi.
Quando camminiamo o stiamo in piedi, il nostro corpo viene spinto verso il basso,
verso il terreno. Dobbiamo convivere con questa situazione che grava costante-
mente sui nostri organi vitali. Anche i dischi vertebrali vengono compressi, ma
sono certo che causerebbero pochi disturbi se vivessimo sulla luna, per lo scar-
so effetto gravitativo che questa esercita. Sulla terra li abbiamo per la gravità,
specialmente quando siamo stanchi.
Ho detto in precedenza che la stanchezza è l’inizio di ogni malattia, per il
modo in cui la gravità esercita il suo notevole effetto sull’organismo. Quando
siamo stanchi, iniziamo a perdere tono muscolare e questo porta facilmente
ad un abbassamento degli organi interni.
Anche le nostre spalle cominciano ad abbassarsi; possiamo incorrere in
una scoliosi, oppure sviluppare una deviazione alla spina dorsale. Il tessuto
corporeo più molle è quello del colon trasverso: esso è l’unico tessuto organico
che va da destra a sinistra. Se avesse una struttura ossea resterebbe nella sua
sede, ma dato che è un tessuto molto molle, a causa dell’effetto gravitazionale,
può prolassare o produrre un abbassamento del trasverso. Vi è quindi una nuova
malattia in arrivo: il suo nome è gravitosi. I sintomi sono i seguenti.
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Inoltre, abbiamo verificato che le donne hanno più cisti sulle ovaie che in
altre zone organiche. Vengono eseguite più isterectomie di ogni altro intervento
chirurgico, a causa della pressione che agisce contro le tube e non permette la
corretta circolazione del sangue nonché la rimozione del materiale tossico.
Ma le donne non sono gli unici soggetti a cui la pressione causa problemi; un
uomo con il prolasso avvertirà questo disturbo pressorio alla ghiandola prostatica.
Al centro di questa passa l’uretra, che è il canale nel quale l’urina fluisce dalla
vescica.
Quando una pressione agisce sulla prostata, la minzione è difficoltosa e si
instaura una ritenzione di urina che l’organismo è in grado di riassorbire. Que-
sto riassorbimento può dare inizio ad artriti e dolori alle giunture, specialmente
quando invecchiamo.
A questo punto, a causa del prolasso provocato dalla gravità terrestre, possia-
mo avere disturbi alla ghiandola prostatica, alla vescica, alle ovaie e all’utero.
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volti durante la fase evacuativa. Il vaso del w.c., ideato per questa funzione, è
l’invenzione più abominevole dell’era moderna. Sappiamo che gli indiani non
avevano problemi rettali; non avevano nessuna ragione per soffrire di emorroi-
di. Perché? Si accovacciavano per defecare. Se andate in Francia, Italia o in
Sud America, troverete a volte che il w.c. è un buco nel pavimento e vi dovrete
accovacciare.
Questa è la posizione evacuativa naturale, la sola durante la quale i nostri
organi interni sono nella loro corretta sede. Quando la si utilizza abitualmen-
te per l’evacuazione, non vi sono vene che sporgono dal retto.
Come aggravante a quanto sopra descritto, possiamo avere gas o feci dure.
Ogni qualvolta si verificano tali condizioni, c’è una pressione rettale in atto con
materiale fecale duro o un eccesso di gas.
Questi problemi vengono aggravati dalla fatica e dall’attrazione gravitazionale
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che tende a portare tutto verso il basso. È bene conoscere queste cose, in modo da
permettervi di prendere le contromisure adeguate.
Per superare l’effetto gravitativo quando o nel caso doveste sedervi su un
vaso w.c., ricordatevi di tenere le mani in alto, sopra la testa. Constaterete che
quando spingete verso il basso, lo sforzo sarà concentrato sui tessuti e sulle aree
rettali. È una contromisura che dovreste utilizzare sempre se continuerete a fare
uso del vaso w.c.. Sopra di questo, nella nostra clinica, tenevamo una corda da
afferrare durante lo stimolo evacuativo; in questo modo si mantenevano le
mani alzate in maniera confortevole.
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non hanno neanche la forza per camminare. Ciò che vogliono fare è andare a
letto. Non hanno energia o spirito a sufficienza per fare le proprie cose. Mentre
mi prendevo cura di loro, facendoli riposare e cambiando la loro dieta, notavo che
iniziavano a formarsi dei segni di guarigione nelle aree scure delle iridi.
Nel corso degli anni le correlazioni tra le condizioni intestinali e l’aspetto
dell’iride furono ripetutamente confermate.
IRIDE DESTRA
Fra i medici c’è molto cinismo sul valore dell’iridologia, ma spero che tutto
ciò cambi presto. Occorrono tre mesi per dimostrare la formazione di segni di
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IRIDE SINISTRA
guarigione nelle iridi (linee di calcio luteo) e durante una ricerca, il medico co-
mune è poco propenso ad attendere cosı̀ a lungo. Vuole vedere dei risultati rapidi;
esegue un test e nient’altro. Se in una settimana questi segni non si evidenziano,
non esistono. Io sono in grado di provare il contrario, ma è necessario attendere il
tempo sopra descritto.
L’iridologia si occupa dei cambiamenti del tessuto organico; esaminando le
iridi, “leggiamo” le sue condizioni e quelle della parete intestinale, ma non pos-
siamo rilevare direttamente la presenza dei depositi tossici. Il loro transito, inoltre,
verrà facilitato se la parete intestinale sarà in uno stato migliore. Utilizzando ci-
bi contenenti potassio e sodio, possiamo accelerare l’eliminazione degli acidi.
Abbiamo constatato che il magnesio rilassa l’intestino a coloro che soffrono
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condizioni riflesse causate da problemi intestinali. C’è una relazione ben defini-
ta fra certe condizioni organiche e intestinali; l’occhio ce la mostra. Per esempio,
esaminai una signora che aveva frequenti torcicolli (collo storto) e quando le dis-
si che volevo sistemarglielo, rifiutò dicendo che aveva ricevuto molti trattamenti
con il risultato di peggiorare la situazione. Non poteva sopportare che qualcuno
glielo toccasse ancora. Sono un chiropratico e ritenevo giusto utilizzare questa
tecnica per darle sollievo. Ero appena agli inizi dei miei studi di iridologia, ma
controllai i suoi occhi e vi notai una sacca scura. Quando le chiesi se aveva
disturbi all’intestino, mi rispose che ne soffriva da anni, da quando erano
iniziati i disturbi al collo. Ultimamente questi disturbi erano peggiorati. Le pre-
scrissi subito un clistere, ne fece tre in un’ora e mentre ero ancora presso
di lei, mi confermò di aver ottenuto un completo sollievo. Me ne andai sen-
za averle toccato il collo: mi ero solo preso cura del suo intestino. Questa fu
un’esperienza importante che non dimenticherò mai.
Alcuni mesi dopo, venne a farsi visitare un paziente con un grosso ascesso nel
collo. Lo guardai nelle iridi e notai un foro molto ampio e scuro, con all’interno
l’inizio del più bel segno di guarigione. Sapevo che non si possono avere questi
segni senza un cambiamento nella dieta; è quindi molto importante parlare di
alimentazione.
Mi riferı̀ che, mentre stava guidando la sua auto dietro un camion di agru-
mi, esso si era rovesciato spargendo arance sulla carreggiata. Fermatosi a
prestare soccorso, l’autista lo pregò poi di raccoglierne a piacimento. Riempı̀
di arance il baule dell’auto e con queste, nei 45 giorni seguenti, si fece delle
spremute.
Fu certamente una dieta disintossicante, ma le sole evacuazioni naturali
erano insufficienti a produrre una rapida espulsione dei materiali tossici ac-
cumulati da lungo tempo nel suo organismo; era necessario fare di più per il
suo intestino. L’ascesso al collo era stato provocato dal sovraccarico di ciò che
stava eliminando.
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distrugge i batteri amici più facilmente di ogni altra cosa. Questo vale anche per la
cioccolata e i cibi eccessivamente cotti. Dobbiamo lavorare per depurare l’orga-
nismo tramite una migliore nutrizione, facendo più esercizio fisico, cambiando le
nostre abitudini di vita e andando nella direzione migliore per il nostro benessere.
Qualcuno ci chiederà, ne sono certo, perché nei clisteri usiamo il caffè, se
distrugge l’acidophilus? Se una persona necessita di un clistere con del caffè,
è probabile che di acidophilus non ne abbia più, ma i benefici che ne otterrà
stimolando l’evacuazione saranno evidenti.
Dopo la pulizia, ricolonizzeremo l’intestino introducendo nuovamente la flora
batterica.
Questo richiede coraggio, determinazione, perseveranza e fede nel risultato,
invisibile ma definitivo. Seguendo la giusta via, osservando la natura come mo-
dello, ci renderemo conto che la nostra scelta ha potenzialità migliori per riportare
il benessere e la felicità.
La nostra scelta ci chiama a rinunciare alle vecchie, facili, tossiche abitudini,
prendendone di nuove, sconosciute, apparentemente difficili e strane. Cambiarle è
il compito più duro al mondo da realizzare. È come se noi fossimo fatti di gelatina
a rapida solidificazione, fresca ed arrendevole appena fuori dal barattolo, ma che
presto si trasforma in qualcosa di duro e fragile.
Rinunciare ad una vecchia abitudine comporta un senso di paura. Ci conforta
mantenerla, anche se riteniamo che ciò sia sbagliato. Un uccello in una mano vale
due in un cespuglio, ma se quello nella mano è un avvoltoio, questo può finire con
il mangiarvi, un giorno o l’altro.
Non commettete un suicidio intellettuale chiudendovi alle possibili alter-
native; dopo tutto se quello che conoscete e fate ora è da suicidio, allora sof-
frite di una mancanza di conoscenza e di saggezza; la risposta di salvezza ai
vostri problemi è da ricercare in ciò che è nuovo e poco familiare.
Alvin Toffler, in Future Shock, afferma in proposito che il compito attuale e
futuro dell’uomo è di adottare abilmente nuove idee ed abitudini, più in fretta di
quanto abbia fatto in passato. È pronto per questo? Potrà lasciare le vecchie,
errate abitudini con la rapidità e la fermezza necessarie, recuperando per gli errori
passati e presenti una alternativa corretta e vitale? Nessuno lo sa, siamo in piena
ricerca.
Non dovremmo accettare di introdurre nel nostro corpo ciò che non è in equili-
brio con la natura. Non possiamo migliorare l’ordine perfetto di Dio. È un suicidio
provarci. Non giova a nessuno scopo ed è distruttivo in tutti i modi. Ciò che è
naturale e crudo è la perfezione assoluta e reagisce nel migliore dei modi nel
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il lavoro del medico, è il compito che ha scelto di svolgere. Ciò non può essere
risolto in modo efficace o durevole in un organismo che sta cedendo a causa di un
accumulo interno di materiale tossico, l’autointossicazione.
Quando l’intestino si indebolisce, l’intero organismo entra in una crisi nutri-
zionale. Onde d’urto metaboliche fluiscono ad ogni cellula e tessuto.
Si dice spesso che tu sei ciò che mangi. Io dico che sei ciò che assorbi. Puoi
mangiare i cibi migliori e morire ugualmente di fame se i processi di digestione e
di assorbimento non funzionano correttamente.
Quando puliamo e rimuoviamo gli scarti tossici, nutriamo bene l’organismo in
modo salutare, con cibi vitali, e smettiamo di avvelenarci, il nostro corpo reagirà
riportando benessere e invertendo il processo di malattia.
Le persone che producono molti acidi non si rendono conto che sono maggior-
mente soggette ad una perdita di sodio e potassio, quest’ultimo necessario anche
ai muscoli. Tali elementi contenuti nella parete intestinale, hanno la funzione di
neutralizzare gli acidi ed eliminarli attraverso i tessuti dell’intestino e dello sto-
maco. La loro sottrazione giornaliera rende il tessuto della parete intestinale fra
i più maltrattati e in un costante stato di semicarenza. I più importanti di questi
elementi, dovrebbero essere costantemente reintegrati, altrimenti ne soffriremo le
conseguenze.
Oltre al sangue e agli elementi chimici, dobbiamo parlare di alcuni cibi che
forniamo al nostro organismo. L’utilizzo della crusca è molto in voga in que-
sto paese e avremmo sempre dovuto usarla. Perché era stata interrotta questa
abitudine? Abbiamo riflettuto e discusso molto sui “cibi spazzatura”.
Ci riferiamo ai pranzi scolastici, agli spuntini in ospedale assunti mentre
si è impegnati a migliorare le proprie condizioni di salute. Siamo consapevoli
che molte materie zuccherine contenute nelle bevande odierne rubano vitalità
all’organismo e producono alcuni elementi che si depositano nell’intestino.
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Capitolo 6
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Come possiamo evitare tutto ciò? Idealmente, non dovremmo mai giungere a
questa situazione e i nostri genitori dovrebbero insegnarci l’igiene intestinale
dall’infanzia. Dovrebbe essere una materia di conoscenza comune e una re-
sponsabilità del nostro governo renderla parte del sistema educativo. Vanno evita-
te le pratiche e i processi che contribuiscono ad instaurare uno stato degenerativo,
mentre vanno rieducate quelle che favoriscono gli abusi. Fino a quando questi
concetti non verranno compresi, dovremo affrontare i problemi nel migliore dei
modi, secondo la nostra convinzione e la nostra moralità. Possiamo cominciare
con una disintossicazione totale del tessuto, nella misura in cui questo metodo è
progredito. Rimuovere le sostanze tossiche dall’organismo non è un compito fa-
cile. Richiede lavoro, perseveranza e buona volontà per liberare ciò che è vecchio
e accogliere il nuovo.
I digiuni, le diete alternative, i clisteri, i lavaggi del colon, le erbe, i mas-
saggi e tutte le tecniche per riportare benessere, tentano in un modo o nell’altro
di fare la stessa cosa, liberare cioè l’organismo da alcune sostanze indesiderate,
prodotte da un atteggiamento negativo, da spasticità muscolare o, in particolare,
da un accumulo. Tutto ciò genera una disarmonia organica. La pulizia viscerale,
in qualsiasi programma, è un elemento essenziale per un benessere duraturo. I
residui tossici devono essere rimossi il più rapidamente possibile per fermare la
spirale discendente verso la malattia.
Otterremo i migliori risultati:
3. digiunando;
Questi principi dettati dal buon senso vanno trattati seguendo un certo ordine,
ma non è tutto. Procedere lentamente, ma con sicurezza nella giusta direzione
è il metodo migliore per avere successo. Non tentate di fare tutto in una
volta. Un eccessivo e repentino cambiamento causa disorientamento: un disturbo
conosciuto come ansia per ciò che accadrà.
Sarà un’esperienza migliore circondarvi di persone positive, ben informate su
queste cose e che hanno a cuore le vostre condizioni. Un coniuge o un genitore
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che non collabora può essere uno dei maggiori ostacoli a un buon risultato
perché tutto ciò richiede profondi cambiamenti di vita. Molta gente rinuncia
piuttosto che cambiare e per il resto della vita subirà le conseguenze della propria
decisione.
Una volta che l’intossicazione al colon, con la depurazione, l’evacuazione e
la correzione della dieta, sarà stata eliminata, l’organismo comincerà a reagire
ripulendo in profondità tutti i tessuti.
La reazione eliminativa, favorita dalla disintossicazione, da una nutrizione cor-
retta e vitale e da un atteggiamento mentale diverso, è una parte essenziale del pro-
cesso di risanamento. Come questo processo avanza, la casa si prepara a ricevere
nuovi ospiti. Lentamente, ma con certezza e con un costante incoraggiamento,
la flora intestinale si modificherà. L’ambiente putrefattivo, inizialmente alcalino
e altamente proteico, cambierà in uno più confortevole e pulito, dove regna pace
e armonia.
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Metchnicoff concluse che la loro longevità era dovuta solamente a questo tipo
di latte. Durante le sue ricerche, isolò un microbo a cui diede il nome di bacillus
bulgaricus, ricordando il grumo di caseina che usano i bulgari per acidificare il
latte appena munto delle loro mandrie; constatò che era molto rapido ed efficace
per la trasformazione. Tentò anche di impiantarlo nel tratto intestinale umano,
in modo da provocare la formazione di acido lattico e contrastare i microbi ma-
ligni che possono essere la causa di putrefazioni. L’esperimento, però, non ebbe
successo. Il bacillus bulgaricus è un parassita del latte. Molti batteri producono
acido lattico, ma pochi crescono bene nel canale alimentare.
Il tempo, l’osservazione e la sperimentazione hanno provato che il bacillus bul-
garicus non è vitale; questo significa che quando viene assunto, non si diffonde
nel tratto gastrointestinale, ma viene digerito, distrutto nello stomaco e nell’inte-
stino tenue e non raggiunge l’intestino crasso. Non arriva quindi al colon dove
necessita maggiormente e all’analisi delle feci non si trova.
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La presenza di bacilli acido-lattici nelle feci è la prova reale del loro valore
come rimedio per i disturbi al colon, in particolare alla costipazione. I bacilli
acido-lattici sono più di un centinaio, fra questi: bacillus yogurt, streptococcus
lacticus, thermophilus, lactobacillus adondolyticus, boas oppler bacillus, lacto-
bacillus lopersici, ecc., ma nessun altro, oltre l’acidophilus, prospera o può essere
impiantato nell’intestino crasso.
Il lactobacillus bifidus è il più diffuso nel colon dei neonati. Preserva il bimbo
da molti disturbi e malattie infantili, rendendolo immune per tutto il tempo che
verrà nutrito con il latte materno; per questo, il colon ha di norma una reazione
acida. Appena il bambino cresce e subentra un cambio di dieta, vengono aumen-
tate le proteine a discapito dei carboidrati e dello zucchero contenuto nel latte.
Come risultato, i batteri nemici come il bacillus coli, il b. wechii, il b. putreficus,
streptococci fecalis, ecc. inizieranno ad entrare nel colon.
Avverranno putrefazioni e fermentazioni; materiali tossici quali: indolo, scatolo,
fenolo, ammoniaca, solfato di fenile, ptomaina, pirrolo, cadaverina, isoamilea-
mina, etilamina, idrossido di fenile e altri veleni si diffonderanno nell’intestino
crasso.
Negli ultimi 50 anni sono stati sviluppati dei metodi per cambiare la natura
dei germi che vivono negli intestini. L’idea originale di Metchnikoff che il bacillus
bulgaricus ne fosse l’abitante più comune e che la sua presenza fosse sinonimo di
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Capitolo 7
METODI NATURALI E
TECNICHE PER IL
MIGLIORAMENTO
DELL’INTESTINO
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Quando si instaura una debolezza del tono muscolare, gli organi addominali
possono prolassare. Il cuore comincia a perdere tono e il sangue non può circo-
lare correttamente nel corpo. Contemporaneamente, arterie e vene non possono
contrarsi per aiutare il sangue a vincere la forza di gravità e a raggiungere il tessuto
cerebrale.
Ci sono persone che hanno provato di tutto per migliorare lo stato di salute, ma
i loro organi continuano a lavorare sotto tono. Non si rendono conto che la forza di
questi ultimi proviene dal loro cervello. Coloro che svolgono attività sedentarie
o restano in piedi a lungo senza camminare, hanno una irrorazione cerebrale
difficoltosa a causa degli organi stanchi che non riescono a forzare il sangue
in salita.
Negando la giusta irrorazione al tessuto cerebrale, ogni organo del nostro
corpo riporterà qualche sofferenza.
È dal cervello che il cuore riceve l’impulso per funzionare e continuare a far-
lo senza interruzione. Nessun organo può privarsi del suo controllo. Attribuisco
gran parte del mio successo nel campo sanitario alla convinzione che ho dell’im-
portanza di un corretto nutrimento del cervello. Al fine di riottenere una salute
perfetta, gli esercizi sulla tavola inclinata sono assolutamente necessari.
AVVERTENZE
Ci sono molti casi in cui l’uso della tavola è controindicato. È meglio quindi
consultare dei professionisti per non incorrere in esperienze negative, dovute so-
prattutto all’eccesso di zelo nell’affrontare il programma con troppo vigore e non
in modo graduale. Se non avete i muscoli addominali allenati, questi esercizi
vanno eseguiti lentamente, aumentandoli poi gradualmente, man mano che
vi sentirete più forti.
Non usate la tavola senza la supervisione di un medico, in caso di pressione
alta, emorragie, particolari condizioni tubercolari, cancro alle pelvi, appendiciti,
ulcere dello stomaco e degli intestini o in gravidanza.
Gli esercizi sulla tavola sono praticamente gli stessi che si eseguono da sdra-
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iati. Nel più importante di questi, si afferrano saldamente i bordi della tavola e
si portano le ginocchia oltre il petto. Con questo movimento, tutti gli organi
addominali verranno spinti a salire verso le spalle. Mantenendo la posizione,
si farà girare la testa da una parte all’altra, eseguendo delle rotazioni. In tale
modo, il sangue verrà forzato a circolare nelle aree congestionate della testa.
Meglio ancora se, in concomitanza, verrà trattenuto il respiro per dare modo allo
stomaco e agli organi addominali di salire verso le spalle.
Questi esercizi sono particolarmente adatti in caso di congestioni e infiamma-
zioni al di sopra delle spalle, nei disturbi ai seni frontali, agli occhi, perdita di
capelli, eczemi alla testa, problemi di udito e simili. È necessario esercitarsi ed
è consigliato anche in casi di disturbi cardiaci, fatica, scarsa memoria, paralisi e
vertigini. Inizialmente, durante gli esercizi, la tavola può essere posta con una
estremità (lato piedi) ad altezza di una sedia, ma nel caso provochi vertigini, la si
utilizzerà, per un breve periodo, più bassa.
Si comincia con 5 minuti al giorno e gradualmente si aumenta il tempo di
permanenza, fino ad arrivare a 10 minuti. Gli esercizi si eseguono alle 15:00
circa del pomeriggio, e di nuovo prima di andare a letto.
Appena coricati, si consiglia di sollevare i glutei, in modo da permettere
agli organi di ritornare in posizione corretta.
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Bevete un bicchiere di succo ogni quattro ore durante la giornata. Nei due
giorni seguenti, solo frutta, che può essere fresca, come: uva, meloni, pomodori,
pere, pesche o prugne; oppure disidratata, come: prugne, fichi o pesche, messa a
bagno tutta la notte; oppure mele al forno.
Nei sei giorni seguenti la colazione sarà a base di agrumi. Fra questa e il
pranzo, altri tipi di frutta.
A pranzo, un’insalata di tre fino a sei tipi di verdure e due tazze di brodo
energetico. Qualora aveste appetito fra i pasti, potrete consumare altra frutta intera
o in succhi. La cena sarà composta da due o tre vegetali al vapore e due tazze di
brodo energetico. Prima di coricarsi è permesso bere del succo di frutta. Coloro
che desiderano recuperare una buona salute, dovranno attenersi scrupolosamente
alla dieta. Mangiate in modo abbondante, ma senza saziarvi.
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7.10 IL DIGIUNO
Digiunare è la via più rapida per dare inizio all’eliminazione organica e la
più veloce per espellere i materiali tossici. Viene eseguito a completo ripo-
so, fisico, psicologico e psichico. Quando lo lasciamo riposare, l’organismo
sviluppa tono e vitalità, più di quanto si ottiene con altri metodi. Credo che
il riposo sia una cura, perché ci dà la vitalità necessaria per scaricare ma-
teriali tossici ed eliminare scarti accumulati negli anni. Ci sono molti modi
per intraprendere un digiuno disintossicante; il migliore consiste nel bere mezzo
bicchiere di acqua ogni ora e mezza durante il giorno. Se fa caldo, a causa di
una traspirazione maggiore, potreste aver bisogno di consumarne di più. L’ acqua
va assunta fredda, ma non ghiacciata, e va bevuta a piccoli sorsi. Nei primi
giorni, fatevi quotidianamente un clistere, poi saltuariamente ogni due, tre o
quattro giorni, dipende dal tempo di digiuno. Riposate il più possibile. Se fa-
te escursioni o passeggiate, fatele su percorsi pianeggianti. Durante il digiuno
è importante non fare nulla di stancante.
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7.13 NOTA
C’è un metodo semplice per farvi ricordare le basi necessarie a mantenere un
buon movimento intestinale. Il cibo dovrebbe contribuire, in qualche modo, a
fornire F.L.U. all’intestino, ovvero: Fibra, Lubrificazione e Umidità. Queste
tre combinazioni provvedono a rendere ideale l’ambiente intestinale. La fibra
produce massa che facilita l’evacuazione, la lubrificazione provvede al transito
dei materiali nel tratto digestivo fino all’ano, l’umidità previene la disidratazione
delle feci e lo sviluppo della costipazione. Se il vostro cibo non contribuisce al
F.L.U., non mangiatelo!
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Capitolo 8
INTRODUZIONE AL PIÙ
AVANZATO SISTEMA DI
DEPURAZIONE DEL TESSUTO
Ho consigliato dei lavaggi del colon a persone che in seguito hanno eliminato
acini di uva che non mangiavano da nove mesi! Dove avevano questi acini?
Ho visto eliminare pop-corn a persone che non ne mangiavano da tre anni.
Dove li avevano? Noi li accumuliamo, con i materiali tossici, nelle membrane
mucose delle anse intestinali. È stato molto difficile per me credere che ciò
potesse accadere.
Poco tempo fa ho eseguito su di me questo processo avanzato di depurazione
e posso testimoniare gli incredibili risultati ottenuti. Per coloro che hanno l’a-
sma sarà di aiuto un intenso programma depurativo; per chi soffre di artrite, ho
notato progressi già nei primi dieci giorni. Posso raccontarvi di certi casi e dei
miglioramenti di cui beneficiano coloro che hanno curato l’intestino.
Questo significa tenere l’organismo pulito. ≪Disintossica e purifica te stesso
e io ti eleverò al trono del potere≫. L’energia che fluisce attraverso il nostro
corpo dipende dalla sua pulizia interna.
Vi porto l’esempio di un caso che mi impressionò molto. Una signora di circa
cinquant’anni stava eseguendo questo programma con referti dei trigliceridi a 938
mgldl (150200 normali) e del colesterolo a 348 mg/dl; dopo una settimana di
terapia, i valori precipitarono drasticamente a 253 mg/dl i trigliceridi e a 277 mg/dl
il colesterolo.
C’è una membrana che riveste gli ultimi 180 cm della mucosa dell’in-
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testino crasso. Non avrei mai creduto che questo tratto potesse caricarsi
cosı̀ pesantemente di muco nero e tossico, ma l’ho constatato personalmente
utilizzando il programma avanzato di depurazione.
In questo processo si utilizza una sostanza che produce massa nell’intestino.
Mescolata con acqua argillosa, viene poi assunta cinque volte al giorno, seguita
da una seconda bibita di aceto di sidro di mele, con miele. L’acqua calda veicola
il cibo e altro materiale nel colon, mentre ciò che è freddo si ferma nello stoma-
co. Questo è il motivo per il quale crediamo che cibi o bibite fredde non vadano
bene dopo i pasti; fermano infatti i processi digestivi a livello dello stomaco. Le
bevande calde invece proseguono verso l’intestino stimolandone le contrazioni.
Le istruzioni per il programma depurativo in 7 giorni saranno più dettagliate nel-
la prossima parte. Attualmente, ci sono metodi per rompere la membrana della
mucosa; ma come si è formato questo spesso strato? La digestione dei cibi
non avviene in modo corretto. Coloro che soffrono di tali disturbi hanno il
pancreas che non lavora bene, ma possono ottenere sollievo utilizzando pasti-
glie pancreatiche. Gran parte di questo spesso muco è prodotto dai cibi non
digeriti. Introducendo nell’organismo tali supplementi pancreatici, potrete ri-
mediare a ciò che in passato il pancreas avrebbe dovuto fare, quando l’organismo
era sovraccarico di carboidrati, zuccheri ecc. Aiuteranno a staccare il muco che
trattiene questi materiali e ad eliminarlo dalla parete intestinale. Ne sono
convinto perché l’ho constatato personalmente durante l’esecuzione di molti pro-
grammi di depurazione. Quando il fegato lavora bene e vi è una leggera atonia
intestinale, possiamo aiutarlo con pastiglie di barbabietole e, in aggiunta, delle
pastiglie di Spring Green o Green Life (di clorella o alfalfa). Durante questo pe-
riodo non vanno assunti alimenti. Prenderete solamente un po’ di succo insieme
ad un prodotto che crea massa, mescolato con acqua. Il cibo sarà sostituito da
una maggiore quantità di vitamine e minerali, in modo da non farvi avvertire la
fame; penso che la niacina sia di aiuto a tale scopo. Questa farà circolare meglio il
sangue negli organi e nella parete intestinale, mentre provocherà una momentanea
sensazione di calore e di rossore.
Durante questo primo programma depurativo, non si verificherà un eccessivo
calo ponderale. C’è un prodotto, chiamato calphonite1 (calcio-magnesio), che è
calcio colloidale e va utilizzato due volte al giorno, mattino e sera. Alla sera,
va aggiunto olio di fegato di merluzzo che aiuta a controllare e a fissare il cal-
cio nell’organismo. La calphonite è prodotta dalla raffinazione della calce e ha
un alto potere assorbente che promuove la dissoluzione del precipitato di calcio
depositato nelle articolazioni.
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Si fa riferimento al libro Dr. Jensen’s Guide To Better Bowel Care.
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occuperemo della causa del disturbo. Il corpo è una comunità di organi in sintonia
fra loro, che lavorano per il bene dell’essere umano.
Un breve cenno sulle colture batteriche intestinali prima di proseguire nella
storia. Mentre ero alla clinica Battle Creek, il dott. De Foe, che in Canada fece
nascere i famosi cinque gemelli Dionne, telefonò al dott. John Harvey Kellogg,
riferendo che stava perdendo due dei cinque gemelli a causa delle loro indigenti
condizioni intestinali. Il dott. Kellogg gli inviò immediatamente delle colture di
acidophilus e una settimana dopo il dott. De Foe lo informò dei notevoli progressi
ottenuti. Riteneva che il dott. Kellogg avesse salvato le loro vite con le colture.
Nella discussione sulle diete più adatte ai vari stadi di malattia, dobbiamo
essere sensibili nel comprendere a quale livello è compromessa la capacità
digestiva.
Per esempio, non possiamo dare subito un’insalata cruda ad una perso-
na che soffre di colite. Dobbiamo prima pulire e tonificare l’intestino, per
prepararlo ad una digestione e ad un assorbimento più efficiente.
Procedendo col programma di depurazione in 7 giorni, inizieremo nel mo-
do corretto. Per la ricostruzione del nostro corpo dobbiamo essere in grado di
assorbire i nutrienti, altrimenti andranno persi.
Quando l’assorbimento sarà migliorato, inizieremo gradualmente e lentamente
a portarlo al giusto regime alimentare. Possiamo usare brodi e minestre leggeri
all’inizio, quindi prodotti cotti a vapore, purea di vegetali e di frutta. Quando
l’intestino sarà più forte e in grado di trattare i materiali che producono massa, si
potranno utilizzare i vegetali crudi e le insalate liquefatte. Dobbiamo procedere
lentamente, ma sicuri attraverso il sistema di pulizia e rigenerazione del tessuto,
tenendo in mente che come c’è voluto molto tempo ad inquinare il nostro corpo,
fino al punto di ammalarci, altrettanto ne occorrerà per invertire il processo.
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questi metodi saranno testati e compresi meglio, potremo sperare nel loro utilizzo,
come cura, negli ospedali e negli ambulatori.
Per invertire il processo di malattia, dobbiamo rammentare la legge di gua-
rigione di Hering, la quale enuncia che tutte le malattie vengono curate da den-
tro a fuori, dalla testa in giù e in senso opposto a come i sintomi si sono pre-
sentati. Significa che dobbiamo fare ritorno per la stessa “traccia” seguita per
giungere alla malattia. Questa non può esistere se non vi è presenza di mate-
riale tossico nell’organismo e il primo gradino verso il benessere è quello della
disintossicazione.
Somministrare medicinali durante una malattia porterà ad un accumulo
tossico e quindi a problemi aggiuntivi. Anche se nel tempo potrà verificarsi un
temporaneo miglioramento, i residui di farmaci innalzeranno il carico tossini-
co organico. Ricordate che questo programma è inteso come parte di un sistema
di cura preventiva, nel quale si possono invertire le cattive abitudini. Non potremo
avere risultati durevoli e di qualità se continueremo nelle nostre abitudini distrut-
tive. È un programma per persone volonterose, che desiderano cambiare.
Con l’utilizzo delle pratiche rigenerative, daremo inizio ad un nuovo giorno che
porterà salute e una rinnovata vitalità.
In questo libro abbiamo sottolineato l’importanza della pulizia come veicolo
attraverso il quale la salute può essere recuperata e mantenuta.
La capacità del colon di abituarsi ai batteri nocivi, ai parassiti e ad altri peri-
colosi organismi, varia molto fra gli individui. Ciò che una persona è in grado di
trattenere nell’intestino senza conseguenze, può essere pericoloso per altri.
Uno dei vantaggi di questo sistema è che, a differenza di molte attrezzature
commerciali per terapie del colon, i residui da espellere non escono attraverso il
tubo.
La contaminazione, in tale modo, è mantenuta a livello di sicurezza. Per pre-
venire ogni possibile infezione è buona norma fare scorrere saltuariamente un
germicida all’interno del tubo, iniziando dal secchio.
Coprite inoltre con un coperchio il secchio per il colema onde evitare la
contaminazione da parte di aria, polvere, sporcizia o altro; lavatelo prima e
dopo ogni utilizzo. Un’altra considerazione importante da fare è di valutare la
qualità dell’acqua che utilizzerete.
L’acqua contaminata può causare dolorosi disturbi intestinali. Se intende-
te usare il colema con acqua di pozzo, assicuratevi che sia potabile attraver-
so un esame all’Ufficio d’igiene. Nel dubbio, è meglio prendere precauzioni,
sterilizzandola con la bollitura o con una filtrazione antibatterica.
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I trattamenti chimici non dovrebbero essere utilizzati, a meno che non vi sia
altra possibilità.
Il cloro, come agente sterilizzante, rende l’acqua sconsigliabile per un uso im-
mediato. Conservandola in un recipiente almeno una notte, si libererà dei vapori
e la loro presenza sarà minima al momento del colema.
Può succedere che l’acqua che usate per la terapia irriti l’intestino. Per alle-
viare il disturbo, vi suggeriamo di aggiungervi un decotto di semi di lino, che è
calmante, salutare e lubrificante.
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RINGRAZIAMENTI
I metodi per disintossicare e mantenere sano l’intestino sono stati studiati in modo
approfondito dal sig. V. E. Irons. Egli è uno dei massimi specialisti dei disturbi
intestinali e per 42 anni ha fatto ricerche per comprendere le funzioni e le ne-
cessità di un intestino in buona salute. Dirige la V.E. Irons Company di Natick,
Massachusetts, distributore dei prodotti VIT-RA-TOX. È un sostenitore convin-
to dell’uso di sostanze naturali, in quanto crede ciecamente che l’organismo abbia
la piena capacità di rigenerarsi da solo quando gliene viene data l’opportunità. La
sua lunga esperienza nel settore gli ha permesso di costatare che sono veramente
poche le persone con una funzione intestinale regolare.
Insieme al sig. Irons ho lavorato per molti anni e verificato, con l’iridologia,
che la base dei più comuni disturbi umani oggi è l’intestino. Averne cura è neces-
sario, però è solo una parte del percorso per riottenere una perfetta salute. Consi-
deriamo il sig. Irons uno dei nostri migliori amici: è una persona verso la quale ci
sentiamo in debito per le idee determinanti che ha profuso nell’elaborazione del
programma con il colema.
Dopo molti anni di utilizzo, riteniamo tuttora tale programma il più veloce, il
più facile e il meno complicato per la disintossicazione intestinale. Una cosa im-
portante da ricordare tuttavia è che molte persone non possono affrontare l’intero
programma in 7 giorni.
I pazienti gravemente ammalati e gli anziani saranno in grado di eseguirlo
per un giorno.
Kay Shaffer ha contribuito per molto tempo allo sviluppo di questo program-
ma, con sforzo e creatività.
È una lavoratrice instancabile nella gestione delle terapie di disintossicazione
intestinale e ha affiancato il sig. Irons per molti anni. Grazie a questo trattamen-
to, ha ottenuto notevoli risultati e ha visto le situazioni più incredibili invertire
favorevolmente il loro percorso.
Sylvia Bell è coautrice di questo libro insieme a me; ha lavorato costantemente
a tutte le terapie che abbiamo prescritto nella nostra clinica. È stata di grande aiuto
nel portare a compimento questo lavoro.
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gio Canada alle giungle del Sud America, di comprenderlo e procedere autono-
mamente, come aiuto per superare disturbi e malattie.
La pulizia del tessuto ci permette inoltre di raggiungere l’accumulo di
muco e catarro colloso, congestionato e indurito, di liquefarlo ed espellerlo
dall’organismo. Questo è l’inizio del programma.
L’ effettivo lavoro per riportare benessere verrà dopo, quando si ristabilirà
l’integrità del tessuto in un organismo più sano. Durante questo processo si veri-
ficheranno delle crisi depurative e saranno necessari sei mesi per giungere ad
una completa eliminazione. Tutto ciò porterà ad una maggiore pulizia e purezza
del tessuto, rendendolo capace di accogliere ed elaborare gli alimenti forniti.
Il programma non è solamente un lavaggio del colon, è molto di più. Noi
lo chiamiamo colema perché è una combinazione fra un clistere [enema in
inglese, N.d.T.] e un lavaggio del colon.
Comporta molto più che prendersi cura dell’intestino. Dobbiamo preparare
i canali organici di eliminazione per poter effettuarne la pulizia. Se stimoliamo
l’organismo a depurarsi, dobbiamo permettere al sistema eliminativo di elaborare
il materiale da scaricare. È necessario che le vecchie sostanze tossiche fluisca-
no non soltanto dagli intestini, ma da tutti i canali: polmoni, bocca, naso,
orecchie, pelle, reni, linfa e vagina. La maggior parte di questi canali emunto-
riali dovrebbe essere preparata e supportata ad espellere i flussi depurativi. Per
far fronte a tale necessità, consiglio caldamente di familiarizzare con questo pro-
cedimento, studiando il mio libro intitolato: Doctor-Patient Handbook [Manuale
Medico-Paziente, N.d.T] che spiega in dettaglio le crisi di guarigione.
Chi ha utilizzato questo metodo ha notato una notevole eliminazione di feci.
Una paziente, ad esempio, dopo aver evacuato spontaneamente, evacuò di nuovo
utilizzando il colema; e fece lo stesso un’ora dopo!
Molte persone credono di non essere costipati evacuando una volta al giorno.
Prima di questa funzione corporale, i più sfortunati trattengono anche 10 pasti!
Li accumulano nelle dilatazioni e nelle zone intestinali con diverticoli.
Il trattamento con il colema idraterà il materiale fecale rendendolo più morbido
prima dell’espulsione. Ciò ridarà tono e riattiverà quella parte intestinale alterata
e ipoattiva. Abbiamo avuto alcune persone che temevano di aver perso parte
dei loro intestini a causa della forma, colore, consistenza e odore di ciò che
usciva.
Non credevano ai loro occhi nel vedere lo spesso rivestimento della muco-
sa, cosı̀ ripugnante, denso e dall’aspetto cordiforme. Non è piacevole pensare
di trattenere queste cose nell’intestino perché sono il seme della malattia e della
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dovrebbero includere: analisi delle urine, conteggio dei globuli sanguigni, PBI,
SMA-24, esame fecale acido/alcalino, ricerca batterica degli acidophilus, radio-
grafie quando servono e ogni altro esame utile a evidenziare la condizione del
tessuto o il cambiamento funzionale avvenuto durante il trattamento. Ogni parti-
colare debolezza organica o sistema ipoattivo dovrebbe essere controllato e valu-
tato frequentemente, a discrezione del medico, in modo tale da seguire da vicino
il paziente.
AVVERTENZE
8.9 INTEGRATORI
DESCRIZIONE DELLE LORO PROPRIETÀ
Per ragioni specifiche, durante la terapia vengono usati i prodotti di seguito elenca-
ti. Per permettervi di apprezzarne l’utilizzo, viene inclusa una breve spiegazione.
Aceto di sidro di mele: è molto ricco di potassio e va bene per alleviare le con-
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Olio di fegato di merluzzo: provvede alla lubrificazione e aiuta il fegato nel suo
lavoro disintossicante. Contiene le vitamine A e D, necessarie per una
buona evacuazione.
Pancreatina: è una delle sostanze che aiuta ad allentare e a fare scendere il rive-
stimento di muco; è un digestivo molto efficace (oppure, enzimi digestivi:
concentrato di pancreatina di provenienza animale e altre sostanze).
Pastiglie di barbabietole: leggero lassativo che lavora bene sul fegato, promuo-
vendone la sua disintossicazione.
Semi di lino: sono eccellenti produttori di massa e, nei casi di coliti ulcerose, for-
niscono un benefico infuso lenitivo, da aggiungere all’acqua per il colema.
Sono inoltre un buon lubrificante intestinale. Una delle soluzioni che posso-
no essere adottate quando vi sono dei casi difficili come le coliti, è proprio
il tè di semi di lino.
Oltre a questo, potete aggiungere all’acqua del colema un cucchiaino o più
di clorofilla liquida.
Essa può essere utilizzata inoltre anche per via orale, aggiungendone un
cucchiaino ad una tazza di infuso di semi di lino, tre volte al giorno, in
caso di grandi quantità di gas, condizioni spastiche, coliti ecc.
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8.10.1 Attrezzatura
• Tavola del colema e accessori.
• Sedia robusta o sgabello per sostenere il lato testa della tavola del colema
(optional).
• Barattolo vuoto con coperchio da circa 1/2 litro per la bibita disintossicante.
8.10.2 Materiale
• Un litro circa di soluzione germicida.
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RICETTA
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8.12.3 INTEGRATORI
È molto più pratico predisporre gli integratori necessari all’inizio di ogni giornata.
Separateli in quattro contenitori, uno per ogni intervallo.
Riferitevi alla tabella oraria per le modalità. La posologia è diversa fra il
primo, il secondo e il terzo giorno. Dal terzo al settimo non varia. I seguenti inte-
gratori verranno assunti ad ogni intervallo. La posologia giornaliera sarà quattro
volte questa quantità.
PRIMO GIORNO :
• Green Life 12 past. ogni volta (12 past. di alga clorella oppure 8 past. di
alfalfa).
• Niacina 50 mg ogni volta (1 past. o la dose preferita).
• Olio di germe di grano 1 capsula ogni volta.
• Vitamina C 100 mg, 2 past. ogni volta.
• Pancreatina 6 past. ogni volta (4 past. di enzimi digestivi).
• Barbabietola 2 past. ogni volta.
• Alga Dulse 1 past. ogni volta.
SECONDO GIORNO :
• Green Life 18 past. ogni volta (18 past. di alga Clorella oppure 8 past. di
alfalfa).
• Niacina 100 mg ogni volta (2 past. o la dose preferita).
• Olio di germe di grano 1 capsula ogni volta.
• Vitamina C 100 mg, 2 past. ogni volta.
• Pancreatina 6 past. ogni volta (4 past. di enzimi digestivi).
• Barbabietola 2 past. ogni volta.
• Alga Dulse 1 past. ogni volta.
• Clorofilla, 1 cucchiaino in un bicchiere di acqua.
TERZO GIORNO :
• Green Life 24 past. ogni volta (18 past. di alga Clorella oppure 8 past. di
alfalfa).
• Niacina 150 fino a 200 mg ogni volta (3-4 past. o la dose preferita).
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TABELLA ORARIA
SPAZZOLARE LA PELLE
7:00 Bevanda depurativa (vedere pagine precedenti).
8:30 Integratori e bevanda di semi di lino, 2 cucchiai di calphonite
(calcio-magnesio).
10:00 Bevanda depurativa.
11:30 Integratori con tisana o succo diluito.
13:00 Bevanda depurativa.
14:30 Integratori con tisana.
16:00 Bevanda depurativa.
17:30 Integratori e bevanda di semi di lino.
19:00 Bevanda depurativa.
Prima di andare a letto: 2 cucchiai di calphonite (calcio-
magnesio), 1 cucchiaio di olio di fegato di merluzzo.
(Andate a letto non più tardi delle 21:30).
Come potete vedere, gli integratori vengono assunti 1 e 1/2 ora dopo le bevan-
de per la disintossicazione.
La prima sera del programma, alle 19:30, eseguirete il primo colema.
In seguito ne farete 2 al giorno: il primo alle 7:30 e il secondo alle 19:30.
RIPOSATE 1/2 ora dopo ogni colema.
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8.13 IL COLEMA
Il segreto di questo programma di disintossicazione consiste nell’eseguire un
particolare tipo di clistere chiamato “colema”, per due o anche tre volte al
giorno.
Durante la terapia, si giace in modo confortevole su una tavola detta tavola del
colema.
L’attrezzatura non è molto costosa. Ad una estremità, la tavola ha un foro che
verrà posizionato sopra alla tazza del w.c. Inoltre, si utilizza un contenitore da
16-20 litri da agganciare in alto, all’asta della doccia o altro.
Da questo recipiente, un tubo in gomma permetterà all’acqua di fluire fino alla
piccola cannula di materiale plastico inserita nel retto.
Questa cannula è più piccola di un dito mignolo e l’eliminazione fecale può
avvenire senza effettuarne la rimozione. Cosı̀, mentre l’acqua fluisce all’interno,
tutto il materiale tossico fecale uscirà, finendo nel gabinetto. L’esecuzione del
programma comprende due colema al giorno. Inizialmente pensavo che questa
terapia avrebbe potuto indebolire l’intestino, ma ho constatato che come l’acqua
entra, l’eliminazione viene facilitata e la parete intestinale ne beneficia, tonifican-
dosi. Non è in discussione il modo in cui fate fluire l’acqua nel l’intestino, quanto
lo riempite, oppure per quanto tempo riuscite a trattenerla; ma dovete espellere
quando ne sentite la necessità: questo è ciò che tonifica la parete intestina-
le. La tavola del colema, con gli annessi, rappresenta un passo avanti per chi è
interessato ad ottenere un miglioramento nei propri processi salutari. Non solo
permette un trattamento del colon a casa, ma facilita soprattutto una pianificazio-
ne del programma, risparmiando tempo e responsabilizzandovi in prima persona.
Questa attrezzatura è leggera e poco costosa, facile da riporre e anche da traspor-
tare durante i viaggi. Tagliando la tavola in due parti e inserendovi delle cerniere,
potrete riporla in una borsa da viaggio adatta ai più comuni sistemi di trasporto.
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Per poter utilizzare il tubo, dovrete prima riempirlo. Questo è possibile mettendo-
ne la parte terminale che va al secchio sotto ad un rubinetto.
Fatevi entrare l’acqua in modo che superi la parte ad “U” del tubo, alzatelo
quindi verso l’alto per permettere all’acqua di scendere e a questo punto chiudete
il passaggio mettendo la pinzetta che interrompe il flusso.
Ripetete l’operazione precedente e, completato il riempimento, sarà pronto per
l’uso.
L’intento è di far sı̀ che l’acqua, fluendo nella parte più lunga del tubo verso la
tavola, ne trascini altra dal secchio attraverso la parte ad “U”.
Per mantenerlo pieno, chiudetelo prima che il secchio sia completamente vuo-
to. In questo modo, all’occorrenza, non dovrete ripetere l’operazione iniziale.
Un altro metodo di utilizzare il secchio è quello di inserire, in un piccolo foro
alla sua base, un raccordo di plastica e su di questo una estremità del tubo, mentre
l’altra andrà alla tavola del colema.
Sono pochi i prodotti che posso elencarvi in merito. Primo fra tutti, potete aggiun-
gere mezzo litro di caffè. Questo aiuta a far scendere la bile dal fegato e, stimo-
lando la parete intestinale, ad espellere velocemente il materiale tossico. Potete
anche utilizzare acqua argillosa, la quale ha un intenso effetto sulle membrane di
muco, allentandole e permettendo un rilascio più veloce.
Naturalmente questa procedura va ripetuta due volte al giorno, per sette giorni.
Terminata la settimana di terapia, seguirà il programma di mantenimento per sette
settimane.
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Sono certo che tutte le tavole mostrate nelle foto sono adatte allo scopo. Ven-
gono prodotte da varie aziende e c’è quindi un’ampia possibilità di scelta. Per
quanto ci riguarda, da quando questo programma è stato istituito, utilizziamo il
modello della Colema Board Inc.
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MASSIMA CAUTELA
Non inserite la cannula rettale oltre i 7,5 cm. La distanza fra l’ano
e la curva intestinale, dove la flessura sigmoidale si congiunge al
retto, è solamente di 12,5 cm nella maggior parte delle persone e
meno per altre. Premendo la cannula più in profondità, potreste
creare una irritazione nella parete intestinale. Il secchio della
soluzione per il colema può essere appeso ad un gancio, all’asta
della doccia, messo sopra al lavandino o all’armadietto. La parte
di scarico della tavola può essere posta sopra ad un secchio di
circa 20 litri e il lato opposto su di una sedia, oppure interamente
all’interno della vasca da bagno con il secchio sotto l’apertura
di scarico. Questa estremità della tavola può essere sistemata
sopra la tazza del w.c..
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Potete utilizzare un preparato per irrigazione rettale, da spremere con una peretta
da bambini. Per le coliti, o se avete perdite di sangue, usate 1 tazza di tè di
semi di lino e 2 cucchiai di clorofilla liquida, oppure usate da 3 a 5 pastiglie
polverizzate di Green Life (alga Clorella) con la maggior quantità di acqua che
riuscite a trattenere.
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sali di Epsom
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PRIMO GIORNO
Colazione. Carote tagliuzzate e leggermente appassite.
SECONDO GIORNO
Colazione. Frutta fresca o frutta secca idratata; cereale o uovo alla coque.
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TERZO GIORNO
SCHEDA
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BEVANDA DISINTOSSICANTE
INTEGRATORI
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COLEMA
RIPOSO
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dophilus. Naturalmente durante il giorno potete assumerlo per via orale. Tutti noi
siamo carenti di batteri amici, ma lo siamo ancor di più quando eseguiamo
frequentemente dei colema. Altre sostanze utilizzabili con l’irrigazione sono:
olio d’aglio con acqua, tisana di semi di lino, clorofilla liquida e pastiglie di Green
Life (Clorella) disciolte in acqua. L’acqua argillosa è uno stimolante, da utiliz-
zare occasionalmente. Può essere utilizzato anche del gel di aloe vera e acqua
per lenire i tessuti infiammati del colon. Tutte le irrigazioni verranno eseguite a
temperatura corporea; il retto espellerà più rapidamente l’acqua fredda.
Alcuni medici consigliano di utilizzare yogurt o siero di latte nelle irrigazioni;
questi sono ottimi, ma quando si fanno dei trattamenti con il colema, sono con-
vinto che i migliori sono solamente quelli menzionati sopra. Irrigazioni con siero
di latte possono aiutare ad eliminare l’eccessiva presenza di gas nell’intestino. Ir-
rigazioni di aceto e acqua vanno bene per espellere acidi e germi. L’olio di
aglio, invece, può aiutare i bambini ad eliminare i vermi.
DOMANDA – L’intestino può migliorare con i colema e l’acqua raggiungerà
il tenue?
RISPOSTA – Credo che l’intestino crasso riceva ottimi benefici con questa
terapia; inoltre si irrobustisce. La sua tonicità si diffonderà a tutto l’intestino. La
maggior difficoltà nella sua cura, però, riguarda la parte ascendente, dove giunge
il materiale tossico. Con il miglioramento del tono intestinale, anche le vostre
evacuazioni si intensificheranno e vi sarà un calo del materiale tossico; in questo
modo il tessuto ne beneficerà.
DOMANDA – I diverticoli possono regredire?
RISPOSTA – Questo disturbo rappresenta una combinazione fra qualità inte-
stinale ereditata e dieta o abitudini alimentari scorrette. La situazione può essere
migliorata con i colema, l’alimentazione, degli esercizi adeguati e usando la tavola
inclinata.
DOMANDA – Perché mi sento debole, soprattutto dopo il colema?
RISPOSTA – I colema sono dei trattamenti depurativi e il corpo lavora per ri-
muovere i materiali tossici. Questo è il motivo della debolezza e dell’importanza
di riposare per mezz’ora dopo ogni colema.
DOMANDA – Dobbiamo continuare con aceto e miele ai pasti quando andre-
mo a casa?
RISPOSTA – Assumerete fibre, aceto e miele due volte al giorno, mattino e
sera, quando avrete terminato il digiuno. Questo dovrà continuare per molti mesi.
DOMANDA – Ho notato che il mio cuore ha un battito accelerato; può essere
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. . . come una foglia nel vento. . .
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. . . come una foglia nel vento. . .
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. . . come una foglia nel vento. . .
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. . . come una foglia nel vento. . .
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di Bernard Jensen
REGOLE ALIMENTARI
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. . . come una foglia nel vento. . .
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di Bernard Jensen
cattive compagnie.
Andate a letto al tramonto, alle 21:00 al più tardi, se siete molto stanchi,
affaticati o incapaci di svolgere il vostro lavoro con forza e vigore. Se siete am-
malati, dovete riposare di più. Dormite dove circola bene l’aria, lontano dalle
città. Non portate a letto i vostri problemi, li risolverete al mattino.
PRIMA DI COLAZIONE
Appena alzati, almeno mezzora prima di colazione, bevete dei succhi naturali non
zuccherati di uva, ananas, prugne, fichi, mele o ciliegie nere.
Si può utilizzare clorofilla liquida, nella misura di 1 cucchiaino in un bicchiere
di acqua tiepida. Potete farvi un brodo, una bevanda con lecitina se lo desiderate.
Mescolate 1 cucchiaino abbondante di polvere di brodo vegetale, 1 cucchiaio
di granuli di lecitina e scioglieteli poi in un bicchiere di acqua calda.
Fra il succo di frutta e la colazione, seguite questo programma: spazzolate la pelle,
fate esercizi profondi respiri o cantate.
Doccia: iniziate con l’acqua calda e terminate con quella fredda fino a rendere il
respiro rapido. Non fatela appena alzati.
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Intestino Libero 142
di Bernard Jensen
COLAZIONE
Frutta cotta, un carboidrato e una bevanda salutare oppure due frutti, una proteina
e una bevanda. (I carboidrati e le bevande sono elencate con i suggerimenti per il
pranzo). Frutta sciroppata come: albicocche non solforate, prugne e fichi. Altra
frutta come: meloni, uva, pesche, pere, bacche o mele al forno, può essere cospar-
sa con qualche arachide oppure con del burro di noci.
Quando è possibile, usate frutta di stagione.
LUNEDÌ
Albicocche secche reidratate
Fiocchi di avena/integratori
Infuso di steli di avena
Uova se le desiderate
In alternativa:
Fette di pesche
Formaggio fresco/integratori
Infuso di erbe
MARTEDÌ
Fichi freschi
Fiocchi di mais/integratori
Tisana di barba di mais
Uova o burro di noci se lo desiderate
In alternativa:
Purea di mele e more selvatiche
Uovo sodo/integratori
Tisana di erbe
MERCOLEDÌ
Pesche secche reidratate
Cereale: miglio/integratori
Infuso di alfalfa e menta
Aggiungete le uova, formaggio o burro
di noci se li desiderate
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Intestino Libero 143
di Bernard Jensen
In alternativa:
Fette di pesche noci e mele
Yogurt/integratori
Infuso di erbe
GIOVEDÌ
Prugne o altra frutta secca
Cereale: frumento integrale/integratori
Tisana di steli di avena
In alternativa:
Pompelmo e mandarini cinesi
Uovo in camicia/integratori
Tisana di erbe
VENERDÌ
Fette di ananas fresco con cocco grattugiato
Cereale: grano saraceno/integratori
Infuso di menta piperita
In alternativa:
Mele al forno, cachi
Mandorle naturali tritate/latte con acidophilus/integratori
Infuso di erbe
SABATO
Muesli con banane e datteri
Panna/integratori
Caffè di tarassaco o infuso di erbe
DOMENICA
Composta di mele cotte e uvetta passita
Polenta di segale/integratori
Infuso di barba di mais
In alternativa:
Melone e fragole
Formaggio fresco/integratori
Infuso di erbe
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di Bernard Jensen
Frutta secca reidratata: coprite con acqua fredda, portate ad ebollizione e lasciate
riposare tutta la notte. Per l’uvetta passita, può bastare versarvi sopra del-
l’acqua bollente. Questa, ucciderà eventualmente tutti gli insetti e le loro
uova.
Chicchi interi di cereali: per cucinarli correttamente e con il minor calore
possibile, cuoceteli a bagnomaria o con un thermos da cottura.
Integratori: (da aggiungere a cereali o frutta) farina di semi di girasole, riso
brillato, germe di grano, farina di semi di lino (circa un cucchiaio di ognuno).
Si può cospargerli con un po’ di alga Dulse e della polvere da brodo.
10:30. Brodo di verdure, succo di verdure o di frutta.
PRANZO
Insalata cruda o, come consigliato, uno o due carboidrati, con una bibita naturale.
Per la preparazione delle insalate prendete suggerimenti dal ricettario e guida alla
nutrizione del dott. Jensen: Vital Food for Total Health4
NOTA
Se state seguendo una dieta ridotta, fate uso ogni giorno di uno solo dei sette
cereali, variandoli quotidianamente.
Pomodori (agrume), lattuga (a foglia verde, solo del tipo romana), sedano, cetrio-
lo, germogli, peperoni verdi, avocado, prezzemolo, crescione, indivia, cipolla (z)
e cavolo (z)5 .
CARBOIDRATI
Farina gialla di granoturco, patate al forno, banane al forno (oppure molto ma-
ture), orzo (cibo invernale), riso scuro cotto a vapore o riso selvatico, miglio
4
Cibi genuini per il Benessere, N.d.T.
5
“z” indica l’alimento che contiene zolfo
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Intestino Libero 145
di Bernard Jensen
(come cereale), banana o zucca al forno, fiocchi d’avena, farina di cereali inte-
grale, pane di granaglie macinate grossolanamente (frumento integrale, segale,
soia, granoturco, focaccine di crusca, tortine di riso soffiato).
BEVANDE CONSIGLIATE
Brodo di verdura, zuppa, sostituti del caffè, siero di latte, latte intero, tisane di
steli d’avena, di menta piperita, di mirtillo, di papaia o altre bevande genuine.
LUNEDÌ
Insalata di ortaggi
Piccoli fagioli Lima,
patate cotte
Infuso di menta verde
MARTEDÌ
Insalata di ortaggi con maionese leggera
Asparagi cotti al vapore
Banane mature o riso non brillato al vapore
Brodo di verdure o infuso di erbe
MERCOLEDÌ
Un piatto di insalata con panna acida
Fagioli verdi cotti e/o zucca al forno
Pane di granoturco
Infuso di sassofrasso
GIOVEDÌ
Insalata con condimento alla francese
Zucchine al forno e okra
Pannocchia bollita
Crackers di segale
Siero di latte o infuso d’erbe
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di Bernard Jensen
VENERDÌ
Insalata
Peperone verde al forno ripieno di melanzana e pomodori
Patata al forno e/o focaccina di crusca
Zuppa di carote o infuso di erbe
SABATO
Insalata
Rape al vapore e foglie verdi di rapa
Patata dolce al forno
Infuso di erba gattaia
DOMENICA
Insalata con limone e olio d’oliva
Orzo intero al vapore
Zuppa di sedano
Bietole al vapore
Infuso di erbe
Usatene molte, a foglia verde. Scegliete quattro o cinque ortaggi fra i seguenti:
foglie di lattuga, crescione, spinaci, foglie di bietole, prezzemolo, germogli di
alfalfa, cavoli, cardi novelli, erbe, altri tipi a foglia verde, cetrioli, germogli di soia,
cipolle, peperoni verdi, pianta del pepe, carote, rape, zucchini, asparagi, sedano,
okra, ravanelli ecc.
15:00. Bevanda salutare, succo o frutta.6
CENA
Insalata cruda, due verdure cotte, una proteina e un brodo o bibita naturale, se lo
desiderate.
6
Vital Foods for Total Health, Nature’s Own Cookbook di Bernard Jensen D.C., è una guida
completa all’alimentazione. Troverete tabelle guida per vitamine e minerali, tabelle acido-base
con istruzioni dettagliate per le corrette combinazioni e per assicurarvi un giusto equilibrio giorna-
liero, affinché possiate ottenere e mantenere una buona salute. Questo libro mostra come cuocere,
preparare e servire cibi sani.
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di Bernard Jensen
Verdure cotte: piselli, carciofi, carote, bietole, rape, spinaci, cime di bietole, fa-
giolini, melanzane, zucchini, zucca estiva, broccoli (z), cavolfiori (z), cavoli (z),
cavolini di Bruxelles (z), cipolle (z), oppure altri ortaggi che non siano patate7 .
BEVANDE
PROTEINE
Una volta a settimana: pesce bianco sogliola, halibut, trota o trota di mare. Per
i vegetariani: utilizzate fagioli di soia, fagioli Lima, formaggio fresco, semi di
girasole e altri semi, anche burro di semi, burro di noci, bevande di latte di noci
o uova.
Due volte alla settimana: formaggio fresco o altri formaggi teneri.
Tre volte alla settimana: carne, solo di tipo magro; mai di maiale, grassa o
trattata. Se siete vegetariani: usate dei sostituti della carne o proteine vegetali.
Una volta alla settimana: uovo in omelette.
Se assumete una proteina a cena, è permesso un dolce naturale, ma non è
consigliato. Non mangiate mai proteine e carboidrati insieme (notate come
vengono sempre separati). Potete scambiare il pasto di mezzogiorno con quello
serale, seguendo però lo stesso regime.
Occorre una certa pratica per preparare cibi naturali crudi e, in genere, abbia-
mo più tempo la sera. Questo è il motivo per il quale a pranzo viene consiglia-
ta una semplice insalata. Se mangiate dei tramezzini, accompagnateli con delle
verdure.
LUNEDÌ
Insalata sedano e carote a dadini
Spinaci cotti a vapore
Omelette
Brodo di verdure
7
“z”, significa che contengono zolfo
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MARTEDÌ
Insalata
Cime di bietole cotte
Bistecca o polpetta di macinato di manzo
Cavolfiori
Infuso di consolida maggiore
MERCOLEDÌ
Formaggio fresco
Bastoncini di formaggio
Mele, pesche, uva, noci
Cocktail concentrato di mele
GIOVEDÌ
Insalata
Bietole al vapore
Melanzane al forno
Fegato alla griglia con cipolle
Frullato di cachi
Infuso di menta
VENERDÌ
Insalata con olio di oliva e limone
Verdure miste al vapore
Barbabietole
Pesce al vapore con spicchio di limone
Zuppa di porri
SABATO
Insalata
Fagiolini cotti
Zucca estiva al forno
Carote con sottiletta di formaggio
Zuppa di crema di lenticchie
Pesca fresca in gelatina o con crema di mandorle
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Intestino Libero 149
di Bernard Jensen
DOMENICA
Insalata
Carote a dadini e piselli al vapore
Gelatina di carne e pomodoro
Coscia di agnello arrosto
Salsa di menta
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Intestino Libero 150
di Bernard Jensen
ziano con la rimozione delle tossine e delle oscurità nell’iride. La vera guari-
gione è un processo di pulizia e ricostruzione. È un ideale che dobbiamo coltivare
costantemente.
Senza ideali ci ammaliamo, invecchiamo o moriamo prematuramente. Sia
benvenuto lo spurgo catarrale; è un modo naturale per espellere i veleni dal-
l’organismo. Decidete quale strada volete percorrere: quella soppressiva o quella
eliminativa. Tutto dipenderà dalla vostra scelta.
Ippocrate diceva:
≪Datemi una manifestazione febbrile ed io curerò ogni malattia≫.
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Capitolo 9
CASISTICA E TESTIMONIANZE
Dott. R. Sono certo di questo. Inoltre, quando si digiuna e si hanno delle eva-
cuazioni, ci si disintossica; la natura spreme la sua spugna, riversando le
tossine nel tratto intestinale, dal quale è in grado di eliminarle con questo
brillante metodo.
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Intestino Libero 154
di Bernard Jensen
Dott. R. Mai. Nei miei 50 anni di esperienza con attrezzature per la pulizia del
colon, non ho mai visto niente di simile.
Dott. J. Non le sembra che, insieme alla nutrizione, fornisca le basi per ricomin-
ciare?
Dott. J. Bene, penso sia stato un dono del cielo portarla qui, oggi, a vedere tutto
questo, all’età di 78 anni e dopo 50 di pratica medica. Sono nella sua stessa
situazione, oltre i 70 anni e vedo ciò che prima mi era precluso. Perché
nessuno me ne ha mai parlato? Non avverte le stesse sensazioni anche per
il programma di depurazione?
Dott. R. Ne sono certo. È un orizzonte che si apre. Dà una nuova dimensio-
ne a ciò in cui credi, la convinzione che il funzionamento intestinale e la
tossiemia sono problemi veramente reali è costante.
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Intestino Libero 155
di Bernard Jensen
Dott. R. Mai!
9.2 CASISTICA
9.2.1 1° PAZIENTE
Il paziente accusa disturbi ad una gamba e a un piede; ulcere (aperte, che spurgano
e parzialmente con croste, sul calcagno, sul collo e sull’esterno della caviglia del
piede destro; le stesse ulcere sul calcagno e sul collo del piede sinistro) e caviglie
gonfie. I disturbi alla gamba sono iniziati due anni prima della visita. Erano stati
curati in precedenza senza successo da molti medici. Le ulcere sono peggiorate.
Il paziente non è in grado di calzare le scarpe da oltre un anno. Non può indossare
le calze da tre settimane a causa dell’incremento suppurativo delle ulcere. La
pressione del sangue è 80-58, mani e piedi sono freddi.
ANAMNESI.
Diarree molto intense nei precedenti sette anni e mezzo. Sette o otto stimoli inte-
stinali al giorno. Nessun sollievo dalle medicazioni e prescrizioni farmaceutiche.
Ricoverato per una calcolosi renale acuta, nel gennaio 1976 (quattro anni fa) i me-
dici gli consigliano di affidarsi ad un chirurgo. Rifiuta l’intervento, si cura da solo
e, su consiglio della moglie, assume vitamine e integratori per due mesi. Da allo-
ra non si sono verificate altre coliche da calcoli renali. (Gli esami di laboratorio
mostrano il livello di creatina entro i limiti, a 0,6 mg/ dl). Nell’anamnesi familiare
vi sono stati disturbi ai piedi. Il nonno paterno era morto di cancrena, apparsa
inizialmente al piede destro; le diagnosi mediche includevano l’indurimento delle
arterie, bassa pressione sanguigna e diabete. Dopo l’amputazione della gamba
destra, la cancrena apparve sul piede sinistro. Amputazione della gamba sinistra,
seguita da ricorrenti cancrene ad entrambi i moncherini. La madre del pazien-
te aveva sofferto di gonfiori alla caviglia destra durante le calde estati degli stati
medio-ccidentali. I medici ritenevano che il problema fosse causato dalle sue con-
dizioni cardiache. Il paziente fa notare che i fratelli e le sorelle soffrivano di vene
varicose come il nonno paterno. La madre e un fratello erano poi morti di coli-
te. Un medico che lo aveva visitato (un agopuntore) aveva diagnosticato che i suoi
problemi ai piedi erano provocati dalla colite, motivando che il figlio maschio ere-
dita i problemi della madre mentre la figlia eredita quelli del padre. Il paziente non
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Intestino Libero 156
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fece nessuna cura, poiché il medico ipotizzò solamente questa diagnosi. Nel 1976
gli venne fatto un esame completo, con ECG, radiografie al torace, i soliti esami
di laboratorio e molte biopsie allo stomaco. Il referto medico fu negativo per il
cancro. Non fu trovato nulla di anormale ad eccezione dei calcoli renali che lo
indussero a venire qui. Il paziente soffre da molto tempo di problemi circolatori.
ANALISI IRIDOLOGICA.
Zone scure nell’area intestinale che indicano una ipoattività, con consistenti depo-
siti di tossine. Debolezza inerente le aree renali. Le ghiandole surrenali ipoattive
indicano che i reni e i surreni sono sovraccarichi a causa del sangue carico di
tossine provenienti da un intestino ipoattivo. Area delle gambe in ipofunzione.
Circolazione ed innervazione mediocri che, insieme all’ipoattività nella zona
delle gambe, indicano un deposito di tossine in questi tessuti.
PROGRAMMA.
All’inizio del regime dietetico del paziente, vennero eliminati i cibi fritti, ridot-
ta l’assunzione di carne, aumentate le insalate crude e aggiunti molti integratori.
Egli racconta: ≪L’intestino è migliorato in modo considerevole. . . con riduzione
degli stimoli intestinali, da sette a otto al giorno, a due solamente. I piedi sfor-
tunatamente sono peggiorati≫. Fu quindi inserito nel programma di depurazione
in 7 giorni, che includeva due colema al giorno, mattino e sera. (I colema non
sono impegnativi come i lavaggi del colon, ma sono più efficaci dei clisteri). Il
semidigiuno comprendeva brodo, tisane, vitamine, integratori nutrizionali e suc-
co mescolato a fibre e acqua argillosa. Un impacco di argilla e aloe vera veniva
applicato esternamente sulle gambe. Il quarto giorno, il paziente fece notare: ≪Il
gonfiore alla mia caviglia destra è sparito, ora essa è normale. Le desquamazioni e
le croste su piedi, caviglie, collo dei piedi e calcagni iniziano a staccarsi. Ritengo
che vi sia il 60-70% di miglioramento. Sono pieno di gioia per i risultati otte-
nuti≫. Al nostro esame della situazione mostrava un forte incremento delle aree
ulcerate attorno ai piedi. Il paziente utilizzava la spazzola per la pelle e impacchi
di acqua fredda sul corpo. L’obiettivo era di migliorare la circolazione e la forza
vitale. Venivano utilizzate le alghe Dulse per stimolare la tiroide, DRENC per
migliorare la circolazione e sostanze pancreatiche per dissolvere il consistente
rivestimento di muco nell’intestino. L’eliminazione di questo muco, dopo che
ebbe termine il programma di depurazione del tessuto, fu un passo importante
per il progressivo miglioramento nell’assimilazione dei nutrienti dal cibo. Dopo i
sette giorni di cura, i piedi del paziente erano migliorati notevolmente. Le ulcera-
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di Bernard Jensen
zioni non spurgavano più. Il miglioramento della pelle iniziava ad essere evidente.
Il paziente aveva lavorato duramente, cooperando pienamente con il programma.
Quando chiesi la sua opinione sui risultati ottenuti in questo ciclo di cura, il
paziente rispose: ≪È quasi un miracolo! Mia moglie e la mia famiglia stentano a
credere ai loro occhi quando vengono a farmi visita≫.
Il paziente fu informato della necessità di cambiare le abitudini e gli alimen-
ti che di solito utilizzava, optando per una nutrizione migliore, con esercizi di
mantenimento per portare un beneficio generale alla salute ed evitare ulteriori ul-
cerazioni alle gambe. Gli fu riferito che aveva un anno di lavoro davanti a sé.
Benché di primo mattino le caviglie ora siano normali, verso le undici o mezzo-
giorno il gonfiore riappare, specialmente al piede destro. Il giorno del suo ritorno
a casa, il paziente fu in grado di calzare in modo confortevole le scarpe per la
prima volta dopo più di un anno!
9.2.2 2° PAZIENTE
ANAMNESI.
Sette anni fa sviluppò i primi sintomi della psoriasi. Iniziarono con la desquama-
zione del cuoio capelluto e del viso sotto la barba.
Queste condizioni peggiorarono progressivamente fino a tre anni fa, quando
le unghie delle dita iniziarono a mostrare infossature e grinze. Un anno più tardi,
iniziò a manifestarsi il diabete e il paziente dovette assumere insulina.
Sei mesi dopo, l’artrite. I primi sintomi furono del liquido nel ginocchio e
infiammazioni al gomito. Un medico gli diagnosticò un’artrite da psoriasi. Il
paziente ebbe modo di constatare che la medicina occidentale non poteva aiutarlo.
Assumeva 20 aspirine al giorno per attenuare i dolori artritici e iniezioni di
insulina per il diabete, mentre la psoriasi continuava ad espandersi. Iniziò
quindi a entrare in depressione e a disperare.
ANALISI IRIDOLOGICA.
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PROGRAMMA.
RISULTATI.
9.2.3 3° PAZIENTE
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di Bernard Jensen
9.2.4 4° PAZIENTE
Oggi è arrivata una chiamata telefonica da una paziente che fa uso del colema.
Mi riferisce che ai primi di novembre 1980, iniziò a respirare in modo affan-
noso, a tossire e ad avere dolori in tutto il corpo. Questi erano alcuni dei problemi
avuti in passato e che stavano riaffiorando.
Nell’agosto 1979 ebbe un forte raffreddore con affanno respiratorio. Ad otto-
bre dovette ricoverarsi in ospedale, a New York, per una bronchite; a novembre
ebbe nuovamente lo stesso problema, arrivando al punto di non riuscire più ad
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Intestino Libero 160
di Bernard Jensen
accudire suo figlio. Nel febbraio 1980 venne qui per un trattamento depurativo;
ne affrontò un secondo, seguito dal programma di mantenimento. Quando i pro-
blemi avuti in precedenza riapparvero, interruppe l’utilizzo di cibi solidi ed iniziò
ad usare solamente brodo di bucce di patate e zuppa di verdure; durante questo
periodo eseguı̀ due colema al giorno. Dopo due giorni, stava già molto meglio e
queste condizioni proseguono tuttora. ≪Dite al dottore che ringrazio Dio per il
colema≫.
9.2.5 5° PAZIENTE
Ciò che segue è una lettera ricevuta da una paziente, la signora B.F., la quale si
era sottoposta ad un ciclo di trattamento con il colema nell’aprile 1980.
Questo è il suo racconto: ≪Sto buttando giù queste note per informarVi che
il ciclo di depurazione del tessuto, eseguito la prima settimana di aprile, mi ha
liberato dalle cisti al seno che mi avevano creato seri problemi. Spero di incon-
trare il dott. Jensen al seminario sulla nutrizione che terrà a New Lebanon, New
York, questa estate, dal 21 al 28 di luglio. Conto di essere in grado di guidare per
quel giorno e, se possibile, di poter essere visitata dal dott. Jensen. Egli ha voluto
aiutarmi e sarà quindi in grado di notare i progressi che ho fatto da quando ho
seguito il regime di cura con il colema≫.
9.2.6 6° PAZIENTE
Nei giorni scorsi ho ricevuto una telefonata da uno dei miei amici più cari, il quale
ha avuto in cura un’anziana signora di circa 70 anni. La paziente, negli ultimi due
anni, soffriva di artrite e, l’anno scorso, ha subito un intervento di asportazione
chirurgica della milza. Non riuscivano altrimenti a tenere controllati i globuli
sanguigni. Dopo l’intervento, ebbe un periodo tranquillo, ma poi i dolori artritici
ritornarono nuovamente. Aveva dolori intensi e diffusi in tutto il corpo, a tal punto
da dover essere ricoverata all’ospedale, dove non riuscirono a scoprire nulla di
allarmante. Le radiografie non evidenziarono nulla, ma i dolori erano talmente
insopportabili che, ad un ulteriore esame all’intestino, trovarono un’ostruzione.
Alla sua morte, i medici accertarono che il decesso era stato causato da uno
shock septico. Questo non è insolito, poiché segue gli stessi percorsi già osservati
su molte altre persone.
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di Bernard Jensen
9.2.7 7° PAZIENTE
9.2.8 8° PAZIENTE
Madre, ventisei anni, da tre anni le hanno diagnosticato una sclerosi multipla.
Non ha ricevuto nessuna speranza di superare questa malattia. Non hanno consi-
gliato nulla, né una dieta, né raccomandazioni nutrizionali e neanche le han-
no fatto un po’ di coraggio. Il professionista che segue il suo caso le ha riferito
che non ci sono trattamenti che possono aiutarla e che deve accettare e convivere
con tali condizioni.
Con questa prognosi, non avendo più nulla da perdere, ha lavorato con il nostro
metodo di cura e ci ha riferito che ora ha più vitalità, si sente meglio e anche
i suoi nervi ne hanno ricevuto beneficio. Digerisce bene e le sue condizioni
intestinali sono migliorate.
9.2.9 9° PAZIENTE
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di Bernard Jensen
Questa persona soffre di una forte flatulenza e le radiografie mostrano una grave
presenza di diverticoli nel colon. Ha subito un intervento ad un rene per rimuo-
vere dei grossi calcoli e gli è stato riferito la presenza di una massa anomala molto
estesa. A causa di ciò, ha perso ogni desiderio di vivere.
La sua pressione sanguigna è alta (188-120), ha forti disturbi digestivi, attacco
cardiaco e gotta; attualmente sta assumendo dei farmaci. Non fuma e non beve
alcool. Un clistere con del bario ha evidenziato che il numero dei diverticoli è
triplicato in un anno.
All’esame iridologico, mostra larghe e profonde lesioni scure nelle aree del
colon; in quelle renali, una grave ipoattività.
I medici hanno deciso di asportargli sezioni di intestino in quanto non cono-
scono altri rimedi.
Egli è arrivato da noi con questi disturbi. Inserito nel trattamento di depura-
zione del tessuto in 7 giorni, ha raggiunto in breve tempo dei buoni risultati. Al
terzo giorno, è riuscito ad avere, dopo molti anni, la prima notte di sonno decente.
La flatulenza ora si è ridotta in modo considerevole. Il paziente sostiene che non
si sentiva cosı̀ bene da molti anni. È grato per la nuova possibilità di vita ed è
molto ottimista nel voler continuare il programma. L’opportunità di invertire il
suo processo degenerativo gli ha dato la speranza che prima gli era preclusa.
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Intestino Libero 164
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Dopo i trattamenti ricevuti molti mesi fa, i disturbi di stomaco sono scomparsi e
la digestione è migliorata. Non abbiamo ricevuto notizie negative dai casi trattati
con questo programma.
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Capitolo 10
CONCLUSIONE
≪Il corpo dovrebbe far causa alla mente prima che una corte lo
giudichi per danni, essa potrebbe riconoscere che la mente è stata
un inquilina dannosa nei riguardi del padrone di casa≫.
PLUTARCO, Saggi
165
Intestino Libero 166
di Bernard Jensen
≪L’abbazia di Westminster fu iniziata dal re Lucius, nel 170 d.C. I muri delle sue
volte interne sono completamente ricoperti da monumenti di illustri defunti. In una delle
lastre marmoree più piccole – molto più interessante di quelle in marmo pregiato dedicate
a principi e poeti – vi è scritto: “Thomas Parr, della contea di Salopp, nato nel 1483 d.C.
visse sotto il regno di dieci re: Edoardo IV, Edoardo V, Riccardo III, Enrico VII, Enrico
VIII, Edoardo VI, Maria, Elisabetta, Giacomo I, Carlo I. Qui morı̀ il 15 novembre 1635,
all’età di 152 anni”. Prima che Parr fosse sepolto in Westminster, la sua storia fu esami-
nata con cura. Il registro parrocchiale del suo villaggio nativo dimostra che fu battezzato
nel 1483. Documenti legali e di corte, testimoniano che egli ereditò una piccola fattoria
da suo padre nel 1560 e che prese moglie tre anni più tardi, a ottant’anni. Si sposò
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nuovamente nel 1605, all’età di centoventidue anni. Superati centotrenta anni, rivolse
suppliche alla Corte per l’accusa di essere il padre di un figlio illegittimo. Per tutta la
vita fece il contadino. Notizie della sua longevità giunsero al re che, per indagare sulla
sua eccezionale età, lo invitò a palazzo. Pan trascorse a palazzo reale i suoi ultimi giorni.
La storia racconta che, per le sue facoltà ancora integre e la prodigiosa memoria, divenne
un intrattenitore ineguagliabile. Non meravigliamoci: quante reminescenze poteva avere
un uomo che era vissuto sotto dieci regni! Dopo la sua morte, il dott. Harvey, che scoprı̀
la circolazione del sangue, per ordine di re Carlo, ne fece l’autopsia, per ricercare la
causa di tale longevità. Il grande chirurgo compilò il suo referto in latino, ancora con-
servato, dichiarando che Parr era morto di indigestione acuta provocata da inconsuete
lussurie. Tutti gli organi di questo anziano uomo erano in condizioni perfette e Harvey
descrive che il suo colon era in posizione normale e, a confronto di altri, come quello di
un bambino. Alcuni microbiologi dei giorni nostri riferiscono che il coscienzioso referto
di Harvey rivela i segreti della longevità di Parr, perché la descrizione minuziosa del suo
intestino prova che la flora protettiva congenita non era stata persa≫.
Oggi è un nuovo giorno. Non dovremo riporre gli scheletri negli armadi an-
cora per molto e neppure basarci su informazioni di 2° o anche di 12° grado;
possiamo scegliere in quale grado di coscienza vogliamo vivere. La frase utiliz-
zata nella campagna sulla distrofia muscolare “Il vostro cambiamento è la chiave
per la cura”, è di un portento maggiore di quanto pensiamo. Mi piacerebbe da-
re alle persone un paio di forbici invisibili e poi chiedere: ≪Cosa rappresentano
per voi?≫, usate quelle forbici invisibili, tagliate, siate liberi. Sciogliete, lasciate
andare. Egli mi condusse presso le acque quiete. . . ≫. Sapete dov’è la quiete?
Liberatevi dalla confusione e dalle turbe mentali per quanto vi è accaduto in pas-
sato. State calmi. . . consapevoli. . . prendetevi un po’ di tempo. . . cercate in voi
stessi chi siete. . . procedete con un cartello sulle spalle in cui è scritto: “nuova
gestione!”.
Andate incontro al nuovo giorno con uno spirito rinnovato!
1
Il vaso di Pandora – Cosa mangiare e perché, N.d.T
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Appendice A
Clistere. Introduzione di una soluzione nel retto e colon. Viene eseguito per sti-
molare la motilità intestinale e provoca uno svuotamento della sua parte
terminale.
Colostro. Secrezione dal seno prima dell’inizio del vero allattamento, che inizia
due o tre giorni dopo il parto. Questa secrezione contiene principalmente
siero e corpuscoli bianchi del sangue. Viene chiamato “primo latte”.
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Intestino Libero 169
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Indicàno. Sale di potassio di solfato di indossile; si trova nel sudore e nelle urine,
si forma quando i batteri intestinali convertono il triptofano in indolo.
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Indolo. Sostanza solida, cristallina, che è presente nelle feci. È il prodotto della
decomposizione batterica del tnptofano ed è in larga misura responsabile
del loro odore.
Nelle ostruzioni intestinali, esso viene assorbito ed eliminato nell’urina sot-
to forma di indicàno.
Lassativo. Alimento o sostanza chimica che agisce liberando gli intestini; (fa-
cilita il transito del suo contenuto al momento di defecare); aiuta quindi
a prevenire e a risolvere la costipazione. I lassativi possono agire irritan-
do la mucosa intestinale, aumentando l’azione peristaltica, lubrificandone
le pareti, rendendo più soffice il contenuto intestinale con una maggiore
ritenzione di acqua e un aumento della massa fecale.
Linfa. Fluido alcalino che circola nei vasi linfatici e nella cisterna del chilo. Di
solito è chiaro, trasparente, un fluido incolore. Nei vasi che drenano gli
intestini, esso può apparire color latte a causa della presenza dei grassi
assorbiti.
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Linfocita. Cellula linfatica o corpuscolo bianco del sangue, senza granuli cito-
plasmatici. Sono normalmente il 20-50% del totale delle cellule bianche.
Muco. Fluido viscido secreto dalle membrane mucose e dalle ghiandole, compo-
sto di mucina, leucociti, sali inorganici, acqua e cellule epiteliali.
Retto. Parte più bassa dell’intestino crasso, lungo 12,7 cm circa, fra la flessura
sigmoidea e il canale anale.
Stasi. Ristagno del flusso naturale o dei fluidi come sangue e urina, o delle fun-
zioni intestinali.
Valvola ileocecale. Muscolo sfintere la cui funzione è di chiudere l’ileo nel punto
dove l’intestino tenue si innesta nel colon ascendente. Previene il riflusso di
materiale alimentare verso l’intestino tenue.
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Appendice B
VARIE
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NOTE: Non abbiamo curato e neanche preteso di curare ogni malattia con
il nostro programma di depurazione del tessuto. Sosteniamo solamente che è
un efficace mezzo di pulizia intestinale. Le seguenti testimonianze sono state
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B.2 TESTIMONIANZE
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Non avevo nessuno che potesse darmi consigli, nessuno nella mia zona che sapes-
se qualcosa a riguardo. Inutile dirlo, imparai questo duro cammino. Quei 7 giorni
di digiuno furono seguiti da 7 giorni di depurazione intensa e poi dal programma
di mantenimento del dott. Jensen. Non riuscivo a ricordare una sensazione cosı̀
bella da molto tempo. La mia energia era al massimo, ritornò il colore alla
pelle e gli occhi iniziarono a ritornare di nuovo blu. Durante la depurazione è
consigliato il riposo, ma siccome lavoravo in proprio, quelle settimane furono le
più intense della mia carriera. Avevo molta energia e non volevo riposare. Pratico
ballo latino-americano e da sala e durante i tre sabato sera del periodo di depura-
zione, ho ballato dalle 20:00 alla 1:00 del mattino successivo senza sosta.
Dopo la prima settimana mi fu chiesto se ero stata in Florida perché mi vedevano
riposata e con un bel colore.
I medici che mi seguono sono stupiti e meravigliati dal mio recupero, specialmen-
te per la remissione dei noduli al seno. Ora sto andando da un chiropratico invece
che dai medici, perché essi mi hanno detto che sto lavorando bene con questo me-
todo e che non mi occorrono altri appuntamenti con loro. Quando raccontai agli
amici cosa stavo facendo, ci fu un certo panico, furono prodighi di buoni consigli
su ciò che dovevo e non dovevo fare. Dissero che non mi faceva bene stare senza
cibo; che mi sarei sentita debole; che sarei dimagrita troppo; che sarei invecchiata
e anche morta. Ammisero che sembravo veramente in forma, ma continuarono a
fare pressioni. Ho dovuto farmi forza convincendomi che stavo facendo la cosa
giusta.
Dal gennaio 1982, ho eseguito 6 depurazioni intense (metodo Jensen). Quando
inizio a sentirmi letargica e dolorante, so di avere un altro accumulo di tossi-
ne. Dopo il 6° giorno del trattamento depurativo, in genere inizio ad essere stanca
e desidero fermarmi (prendo soprattutto degli integratori), ma quando vedo ciò
che sto eliminando, sono motivata a continuare. Se è possibile ottenere la re-
missione dei noduli al seno, riportare il colore blu ai miei occhi, avere una
pelle meravigliosa, tonificata e con un bel colore, energia in abbondanza e un
benessere generale, allora posso e devo fare ciò che è necessario≫ .
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depurazione del tessuto, persi circa l’80% della desquamazione. Questo non mi
era mai capitato prima. Fui felice di avere una piccola crisi depurativa durante il
programma in 7 giorni nella clinica del dott. Jensen. Quando iniziò la febbre,
l’emicrania, e il dolore agli occhi, feci un colema ed eliminai molto muco
e altro materiale di scarto. Mi sentii molto meglio, ma più tardi ritornarono.
Rifeci il trattamento e questa volta espulsi uno o due litri di materiale fecale,
liberandomi dai sintomi. Quella notte espulsi muco dagli occhi, con un leggero
dolore, ma senza febbre ed emicrania≫.
attacco cardiaco e il braccio sinistro era rimasto paralizzato. Giunsi alla clinica
in auto, guidata da mia moglie. Stavo seduto in posizione reclinata, non potevo
alzarmi senza subire forti dolori di stomaco e avevo il viso contratto da un lato
come se stirassi la bocca verso l’alto. Solamente pochi giorni prima mi alzavo
al mattino contrariato perché la vita sembrava senza valore. In quattro giorni fui
in grado di entrare nella doccia da solo, di stendermi sulla tavola del colema,
e scendere senza assistenza. Riuscivo anche ad andare in giro senza l’aiuto del
bastone. Iniziai a svegliarmi felice al mattino e riuscivo a sollevarmi da una
posizione reclinata senza dolore. Le mie gambe sembravano più snelle, meno
gonfie. Mi era difficile credere alla quantità di materiale che mi era uscito
durante il colema. Verso la fine del programma avevo come una sensazione di
leggera sensibilità al braccio sinistro paralizzato. Negli ospedali e nelle case di
cura non mi ero sentito mai cosı̀ bene, ma in clinica, durante il programma di
depurazione del tessuto, il mio benessere è aumentato costantemente≫.
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rata fino alla remissione; la causa non fu mai chiarita e furono trattati solamente i
sintomi. Poco tempo dopo mi capitò di sentire parlare del programma di depura-
zione del tessuto del dott. Jensen. Lessi il suo libro, che ne trattava l’argomento
in modo specifico, e ne ricavai l’opinione che ogni cosa aveva un senso. Iniziai
il programma nel dicembre 1982. Le evacuazioni furono incredibili durante
i primi 7 giorni di depurazione. Da allora, ho fatto altri due cicli di depura-
zione di 7 giorni e, fra questi, il programma di mantenimento. I risultati furono
sorprendenti. Per poco tempo ancora avvertii dei gonfiori sotto le ascelle e sotto
l’inguine. Il respiro si schiarı̀. Avvertivo quanto il mio corpo fosse diventato più
sciolto. Gli occhi diventarono più luminosi e la pelle più soffice e liscia. Le vene,
che si evidenziavano nelle gambe, erano scomparse. Raramente soffro di depres-
sioni come prima. I capelli e le unghie sono in condizioni sempre migliori. Ora
lo so, fintanto che mi nutrirò nel modo giusto e manterrò pulito il mio colon, non
avrò più alcuna malattia degenerativa!≫.
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ad un anno molto stressante, erano risaliti a 1.403 mg/dl. Ritornai quindi al pro-
gramma di depurazione e il livello precipitò a 325 mg/dl.
Mi sono resa conto che c’è molto lavoro da fare, ma resto piacevolmente sorpresa
per la rapidità con cui il livello dei trigliceridi scende rapidamente quando seguo
il programma depurativo in 7 giorni≫.
PRIMA . . . . . . E DOPO
Il caso conferma il valore del programma di depurazione del tessuto e ciò che
può fare. È una dimostrazione di come il nuovo tessuto sostituisce quello vecchio,
il risultato di un buon programma di nutrizione e un corretto stile di vita.
22 Aprile 1988
≪ Caro dott. Jensen, sono stato una settimana al suo ranch ad Escondido nel mese
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Donna, costipazione
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Uomo, psoriasi
Quest’uomo, affetto da psoriasi, era andato per tutta la vita da medici e aveva
speso 7.000 dollari in visite specialistiche, prima di provare la depurazione del
tessuto. Braccia e gambe sanguinavano periodicamente, era stato un forte be-
vitore di alcolici. Non eseguı̀ l’intero programma depurativo in 7 giorni, ma le
sue condizioni migliorarono notevolmente usando fibra, bentonite e la tavola del
colema.
La paziente raccontò di soffrire da molti anni a causa di una fistola all’utero che
i medici non erano in grado di curare. Iniziò il programma di 7 giorni come
ultima speranza, ma al 5° si fermò. Il suo racconto: ≪Il dolore era scomparso, non
riuscivo a ricordare l’ultima volta in cui mi ero sentita libera dal dolore; avevo
dimenticato cosa significasse stare bene≫.
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J.E.W.
≪ Una soluzione ragionevole per una buona salute≫. M.K.M.
≪Lo ritengo necessario per la maggior parte dei miei conoscenti. Avendo stu-
diato a lungo questo argomento, ho la sensazione che, pur nella sua semplicità, è
efficace. Non dimenticherò questo periodo della mia vita≫. R.A.
≪Mi sento più positivo e pieno di speranza. Imparerò ciò che manca nella mia
dieta e seguirò i consigli≫. C.M.
Dopo questo programma, mi sento pieno di energia! Il mio corpo sta bene,
≪
pressione), come in gabbia, non sapevo gestire bene la mia vita. (Dopo una set-
timana di programma) Sono stata molto soddisfatta del programma. È eccellen-
te!≫D.D.H.
≪Prima di iniziare il programma mi sentivo stanca, avevo problemi a cammi-
nare, ero dolorante. Al termine, ero meno gonfia, camminavo meglio e i dolori
alle giunture erano diminuiti. Questo programma è la salvezza. Ho incontrato
molte persone meravigliose. Mille grazie a tutti per il sostegno morale≫. K.M.
Prima del programma avevo necessità di imparare a gestire l’intestino, a de-
≪
purare il tessuto ecc. Sapevo di aver bisogno di migliorare la mia salute o in breve
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potesse aiutarmi per vari sintomi che riscontravo (seno dolorante, fibrocistico),
ritenzione idrica, scarsa energia, facile aumento di peso, disagi alle giunture e,
occasionalmente, torcicollo ed emicrania. Questi influivano sul mio carattere e
sul mio atteggiamento. Dopo il programma mi sono sentita meglio! I seni ora
sono più morbidi, meno doloranti, l’addome più piccolo, l’energia resta scarsa, è
ancora evidente la ritenzione idrica e non ho perso molto peso≫. H.F.
≪Ho iniziato il programma perché ero molto stanca; avevo problemi ad una
gamba e all’anca; nessuno sapeva come aiutarmi. I medici dicevano che stavo
bene, ma io sapevo che non era cosı̀. Ritenevo che il programma fosse adatto
a me. Al termine, avevo imparato come curarmi. Se non avessi visto quanto
eliminato, non avrei mai creduto provenisse dal mio corpo. Sono in attesa di
una crisi depurativa. Il programma è meraviglioso. La gente crede che io sia
fuori di testa. Niente di più vero, sono felice!≫. E.L.W.
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Appendice C
LE FOTOGRAFIE
(Il dott. Jensen ha fatto personahnente tutte le fotografie che appaiono qui di se-
guito, durante i suoi studi clinici). Nelle seguenti pagine osserverete dei risultati
veramente insoliti ottenuti con il programma avanzato di depurazione del tessu-
to. Noterete che le testimonianze non provengono tutte dallo stesso paziente, ma
mostrano le vie di spurgo di molti individui.
Se una fotografia può valere mille parole, sicuramente questi casi lo dimo-
strano, perché parlano da soli. Non ho sperimentato nessun altro metodo che si
possa paragonare a questo per i risultati ottenuti. È veramente il più grande passo
avanti nella battaglia per sconfiggere la tossiemia e l’autointossicazione. Nel-
le prime tre pagine vedrete i risultati di come il programma di depurazione in 7
giorni riesca ad invertire un caso ostinato di ulcerazione ai piedi e alle caviglie.
Per maggiori dettagli, fate riferimento a CASISTICA, 1° paziente per l’anamnesi
del caso. La prima foto di ogni pagina è stata eseguita il primo giorno di trat-
tamento; la seconda il quarto giorno e la terza il settimo giorno del programma
di disintossicazione. I risultati sono straordinari. Nelle pagine seguenti, vedre-
te la scioccante testimonianza di ciò che è stato espulso e raccolto attraverso
i lavaggi con il colema. Chi poteva supporre che tutto ciò potesse accumularsi
all’interno del corpo umano? Queste sostanze potrebbero essere la sorgente di
disturbi, malattie e salute cagionevole?
È un accumulo di materiale che va dall’aspetto gelatinoso a quello duro, simile
alla gomma di una ruota da camion; dal chiaro, al nero come il catrame; dal
recente al vecchio e morbigeno; dal frammentato al tipo a “corda”, da 100-120
cm, il tutto con un odore di sostanze veramente putride.
Notate come i filamenti di muco hanno assunto la forma dell’intestino, con
anse, striature, strozzature e diverticoli. È veramente un fenomeno incredibile.
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Indice
COPERTINA 1
PREFAZIONE 2
197
3 AUTOINTOSSICAZIONE 23
3.1 ESPERIENZE DI COLONTERAPIA . . . . . . . . . . . . . . . 26
4 COSTIPAZIONE 29
4.1 CIÒ CHE ENTRA NON SEMPRE ESCE . . . . . . . . . . . . . 35
4.2 FISIOLOGIA DELL’INTESTINO . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
4.3 ELIMINAZIONE DELLE VECCHIE SCORIE . . . . . . . . . . 37
4.4 Percorso del cibo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
10 CONCLUSIONE 165
B VARIE 172
B.1 CONFERENZE DI CHIRURGIA MEDICA
SULL’IMPORTANZA DELL’APPARATO
INTESTINALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172
B.2 TESTIMONIANZE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174
B.3 ALTRI CASI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181
B.4 ALCUNI COMMENTI DEI PAZIENTI
CHE HANNO UTILIZZATO QUESTO
PROGRAMMA DI DEPURAZIONE
DEL TESSUTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 182
Sono stati anche digitalizzati, tra gli altri, i libri che seguono e scaricabili con
eMule durante i week-end. Tutti eccellenti. Cercali ...
Diversi libri sono dedicati al DIGIUNO, un rimedio che non costa nulla ...
approfondisci! Chissà, potrà esserti utile.
Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco del Prof. Arnold Ehret (Pre-
gevole per tante intuizioni valide e per quanto è scritto sul digiuno ma AT-
TENZIONE: la dieta di Ehret non vale per chiunque, con qualunque costitu-
zione fisica ... e lui inoltre non distingue a seconda della costituzione fisica,
non parla di canali energetici nel corpo, non sa nulla di prana/etere, non par-
la delle qualità energetiche dei diversi alimenti ... e questa dieta presuppone
comunque che si accompagni al digiuno e lunghi bagni di sole ... meglio
leggere anche qualche libro sulla dieta macrobiotica, prima di cacciarsi nei
guai).
Il digiuno può salvarti la vita del dr. Herbert SHELTON (uno dei migliori li-
bri sull’argomento). Tante malattie gravi, incurabili per la medicina uffi-
ciale, possono essere guarite semplicemente digiunando e in breve tempo.
Occorre forza di volontà.
202
Assistenza igienica ai bambini del dr. Herbert SHELTON
La Facile Combinazione degli Alimenti del dr. Herbert SHELTON [molto im-
portante combinare correttamente i cibi]
Tumori e Cancri del dr. Herbert SHELTON, c’è anche una critica feroce ma
onesta sulla cosidetta ricerca scientifica in campo oncologico (era il 1950)
tutt’oggi attualissima. Si parla anche di errate diagnosi. Non ci fanno una
bella figura i medici. Shelton era un Igienista Naturale, non un Medico.
La scoperta del Vangelo Esseno della Pace descrive come Szekely ha scoperto
il Vangelo Esseno della Pace.
Latte e Formaggio, rischi e allergie per adulti e bambini di Claudio Corvino [con-
tro la disinformazioni della lobby dei produttori di latte & derivati]