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Chiaroveggenza

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La chiaroveggenza è la capacità di conoscere eventi, luoghi o oggetti, che possono
essere lontani (nel tempo o nello spazio) oppure nascosti, attraverso una percezione
extrasensoriale. Chi ne è dotato è chiamatochiaroveggente.

La parola deriva dal francese clairvoyance, «visione chiara», e questa dal latino
clarus, «chiaro» e videre, «vedere»; a seconda del contesto si può intendere sia alla
lettera come percezione di tipo visivo, sia in senso esteso come acquisizione
generica di conoscenza; in questo senso esteso è chiamata anche telestesia o
metagnomia.

La chiaroveggenza, come termine della parapsicologia, viene genralmente distinta


dalla divinazione poiché in quest'ultima le conoscenze provengono da una fonte La civetta è sin dall'antichità simbolo
soprannaturale come una divinità o un ente spirituale, mentre nella chiaroveggenza della chiaroveggenza, della capacità
di percepire la luce riflessa
provengono direttamente dalle capacità delsensitivo. Questa distinzione tuttavia non
nell'oscurità[1]
è sempre rispettata: sia nell'uso comune sia nell'uso letterario i termini
"chiaroveggenza" e "chiaroveggente" sono talvolta utilizzati anche per pratiche di
tipo divinatorio, come la chiromanzia o la cartomanzia; c'è chi addirittura li usa per indicare una spiccata perspicacia di tipo
[2].
intellettivo, che è però estranea sia alla chiaroveggenza sia alla divinazione

Indice
1 Storia
2 Note
3 Bibliografia
4 Voci correlate
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni

Storia
La credenza che esistano fenomeni di chiaroveggenza esiste da sempre in tutte le culture. In Occidente, uno dei primi chiaroveggenti
ad acquisire grande notorietà fu Nostradamus, nel 1555. Il mistico svedese Emanuel Swedenborg, nel XVIII secolo, suscitò perfino
l'attenzione di Kant, nell'opera I sogni di un visionario spiegati coi sogni della metafisica (1766). La chiaroveggenza era anche uno
dei fenomeni attribuiti ai pazienti diFranz Mesmer.

Durante l'epoca d'oro dello spiritismo, a cavallo tra XIX e XX secolo, numerosi medium affermavano di poter praticare la
chiaroveggenza, che è stata studiata scientificamente dalla Society for Psychical Research a partire dal 1882. Alcuni parapsicologi
ritengono che chiaroveggenza, telepatia e precognizione siano manifestazioni diverse di uno stesso fenomeno; tuttavia non è ancora
stata formulata una teoria soddisfacente di quale possa essere tale meccanismo[3], né tantomeno sono state trovate fino ad ora prove
scientifiche che tali fenomeni esistano davvero. D'altra parte, queste percezioni extrasensoriali possono essere pseudosensi, ed in tale
veste sono studiati nel campo della psichiatria come fenomeni deliranti nel disturbo schizotipico di personalità e nelle allucinazioni,
ma in tali casi evidentemente non si possono avere riscontri non casuali alle proprie percezioni allora meramente soggettive.

Alcuni medium e sensitivi, tra i quali l'olandese Gerard Croiset, studiato da Tenhaeff, direttore dell'Istituto di Parapsicologia
dell'Università Statale di Utrecht, hanno affermato di poter individuare attraverso la chiaroveggenza persone scomparse
(generalmente deceduti dei quali non è ancora stato ritrovato il cadavere). Nel corso del Novecento vi sono stati poi alcuni veggenti,
appartenenti a varie scuole e indirizzi di natura filosofica ed esoterica, come quello antroposofico, rosicruciano, o anche yogico-
orientale, che intendevano basarsi sulla percezione dei fenomeni extra-sensoriali per costruire una vera e propria scienza spirituale,
per spiegare cioè col metodo e il rigore dellascienza il mondo occulto.

« Alcuni poteri occulti sono indispensabili per l'investigazione diretta delle condizioni anteriori alla nascita e
posteriori alla morte dell'uomo, ma nessuno deve disperare di acquistare tali cognizioni per non aver ancora
sviluppato poteri occulti. Come l'uomo può imparare molte cose sull'Africa senza esserci andato
personalmente, leggendo le descrizioni degli esploratori che vi sono stati, così egli può visitare i regni
superfisici, se ha acquistato il potere di farlo, o può leggere frattanto ciò che altri, in possesso di tale potere,
hanno riferito come risultato della loro investigazione. »

(Max Heindel , La cosmogonia dei Rosacroce , pag. 8, 1909-1920 )


L'antroposofo Rudolf Steiner distingue tre gradi della visione chiaroveggente, progressivamente più alti, cioè quelli
dell'immaginazione, dell'ispirazione, e infine dell'intuizione. Chiunque a suo dire può elevarsi a questi gradi, praticando ripetutamente
l'«esercizio della Rosacroce» da lui descritto ne La scienza occulta, che allena a slegare la vita dell'anima dalle impressioni dei sensi:
per raggiungere il primo livello dell'immaginazione, egli prospetta l'immagine del verde delle piante, puro e rasserenante, col quale
riempire la mente e il cuore. Il praticante dovrebbe poi immergersi nella visione di passioni e bramosie insoddisfatte di un uomo,
contenute nel suo sangue rosso. I due colori contrapposti, col verde sotto e il rosso sopra, vanno quindi congiunti a formare una rosa,
che rappresenta la purificazione di quelle passioni. Componendo infine l'immagine seria e gravosa di una croce nera, che di quelle
brame animalesche simboleggia la morte, le si vedranno risorgere come forze divine facendo fiorire dal centro della croce sette rose
rosse.[4]

Note
1. ^ Bruno Cerchio, Simbologia Astrologica, p. 77, Roma, Mediterranee, 1981. «La civetta è l'uccello che non sopporta
la luce del sole ma è in rapporto con la luna; in questo si contrappone all'aquila che fissa il sole a occhi aperti. Lo
scrittore esoterista franceseRené Guénon individua simbolicamente la "conoscenza razionale" nella luce riflessa
(lunare) e la "conoscenza intuitiva" nella luce diretta (solare)» (Lucrezia De Domizio Durini, Arturo Schwarz. Il
coraggio della verità: correlazioni empatiche, § 2.2, Lindau, 2015).
2. ^ chiaroveggenza, chiaroveggente, telestesia, metagnomia , in Il Vocabolario Treccani, Roma, Istituto
dell'Enciclopedia Italiana, 1992.
3. ^ Massimo Inardi, Giovanni Iannuzzo, "Parapsicologia realtà contestata - La documentata risposta dei parapsicologi
a Piero Angela e ai critici", Milano, SugarCo, 1981
4. ^ Rudolf Steiner, La scienza occulta nelle sue linee generali(http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Rudolf%20Stein
er%20-%20La%20Scienza%20Occulta.pdf)(1910), pp. 138-139, trad. di E. De Renzis ed E. Bataglini, Bari, Laterza,
1947.

Bibliografia
Piero Cassoli, La parapsicologia, Xenia, 2001
Ugo Dettore, Paranormale - Dizionario enciclopedico, Milano: Arnoldo Mondadori Editore, 1992
(EN ) Martin Gardner, How Not To Test a Psychic: Ten Years of Remarkable Experiments With Renowned Clairvoyant
Pavel Stepanek, Buffalo, N.Y.: Prometheus Books, 1989
Massimo Polidoro, L'illusione del paranormale

Voci correlate
Cristalloscopia
Divinazione
Precognizione
Retrocognizione
Telepatia
Parapsicologia

Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o suchiaroveggenza
Wikizionario contiene il lemma di dizionario «chiaroveggenza»

Collegamenti esterni
Chiaroveggenza, in Thesaurus del Nuovo soggettario, BNCF.
Chiaroveggenza sull'Enciclopedia del CICAP
(EN ) Clairvoyance sul Dizionario scettico

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