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Fabio Mavelli
Dipartimento di Chimica – Università degli Studi di Bari
SCIENZA
DEI MATERIALI
Chimica Fisica
III Lezione
Dipartimento di Chimica
Università degli Studi di Bari
20 aprile 2015
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Chimica Fisica – Dr. Fabio Mavelli
Dipartimento di Chimica – Università degli Studi di Bari
Espansione libera
3
E E
dE dV dT 0
V T T V
Ma poiché la temperatura del bagno resta costante dT=0, e quindi affinchè risulti dE=0 deve
essere:
E
dE 0 0
V T
In maniera del tutto analoga, esprimendo l’energia E(p,T) come funzione di pressione e
Temperatura si dimostra
dT 0
E E dp 0
E
dE dp dT 0 0
p T T P p T
L’energia di un gas ideale è funzione solo della temperatura e non della pressione né del
volume
E E
E gas E T 0
ideale V T P T
dE
dE dT CV dT
dT
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dH d ( E pV ) dE d ( pV )
dE CV dT
Sostituendo Eq. di Mayer
d pV d nRT nRdT
dH CV dT nRdT CV nR dT CP dT
dH
dH dT C P dT
dT
H H
L’entalpia di un gas ideale è H gas H T 0
V T P T
funzione solo della temperatura
ideale
Gas Reali
6
cp
Sostanza Stato
J/(kg·K)
Acqua liquido 4186
Aria (secca) gassoso 1005
T = 273.15 p=1bar =0.9869atm (salvo diversa indicazione).
Per i solidi il valore coincide col calore specifico a volume costante
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Esercizio
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(A) Si calcoli la quantità di calore necessaria per far aumentare di un grado la temperatura
di 5dm3 di acqua e di aria a pressione ambiente assumendo che l’aria abbia una
composizione percentuale molare di 80%N2 e 20%O2.
(calore specifico dell’acqua è 4186 J/(Kg K), calore specifico dell’aria secca 1005 J/(Kg K a
0.0°C)
Sapendo che la densità dell’acqua liquida è circa 1.0Kg/dm3
m pV 1 .0 5 .0
pV nRT RT maria PM 6.43g
PM RT 0.082 273.15
dove PM rappresenta il peso molecolare medio della miscela gassosa:
Esercizio
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per cui il calore necessario per far variare di un grado 5 litri di aria è:
Q 6 .5
DT 3.0 10 4 K
c o
p , H 2O l mH 2Ol 4186 5.0
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gas reali
espansione libera e adiabatica 9
E
E E T V T 1 E
dE dV dT 0
V T T V V E E CV V T
T V
questo implica che una eventuale variazione di energia dovuta ad una variazione di
temperatura dT deve essere compensata dalla variazione di energia dovuta alla variazione di
volume dV.
La termodinamica statistica dimostra che la temperatura di un sistema è legata all’energia
cinetica delle molecole, mentre una variazione del volume del sistema porta ad una
variazione della distanza media fra le molecole stesse e quindi ad una variazione
dell’energia potenziale, per cui:
durante l’espansione libera di un gas reale la variazione dell’energia cinetica deve
compensare la variazione dell’energia potenziale delle molecole del sistema.
Misura di mJT
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0.28
p1 p2
0.26
D T/D p (K / atm)
0.24
T DT
m JT lim
0.22
p2
V2 0.2 p H Dp 0 Dp
T2
0.18
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4
|D p| atm
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Esercizio
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-DT (K) 0.101 0.205 0.297 0.403 0.504 0.599 0.710 0.803 0.914 1.005
-Dp(atm) 0.41 0.81 1.22 1.63 2.03 2.44 2.85 3.25 3.66 4.07
Misura di mJT
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Per prima cosa dimostriamo che questa trasformazione avviene ad entalpia costante
(isoentalpica).
Calcoliamo la variazione di energia sfruttando il I principio della DE E2 E1 Q L
termodinamica:
Poiché la trasformazione è adiabatica il calore scambiato è nullo Q0
Il lavoro totale compiuto dal sistema sarà la somma Vf Vf
del lavoro di compressione (>0) compiuto sul
volume alla sinistra del setto più quello di
L pex dV pex dV pex DV
espansione (<0) compiuto alla destra del setto Vi Vi
p1 p2
V1 V2
p1 T1 p2 T2 p2
Per cui il lavoro totale compiuto dal sistema diventa: L Lsx Ldx p1V1 p2V2
Nota Bene: il setto poroso assicura che la caduta di pressione avvenga solo al suo interno e che il flusso di
gas avvenga in condizioni di equilibrio: flusso laminare non turbolento.
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Misura di mJT
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DE E2 E1 Q L 0 p1V1 p2V2
E2 p2V2 E1 p1V1
H 2 H1
la trasformazione è quindi isoentalpica.
Espressione mJT
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H H
dH dp dT 0
p T T p
da cui possiamo ricavare
H
p
dT T 1 H
m JT
dp H H C p p T
T p
E dimostrare che per un gas ideale mJT è nullo se e solo se:
H
0 m JT 0
p T
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mJT dp dT Gas
T >0 <0 <0 si raffredda
m JT
p H 0 <0 =0 comportamento ideale T costante
<0 <0 >0 si riscalda
Il comportamento del gas reale dipende dalle condizioni
iniziali di pressione e temperatura. Entro la zona azzurra
il coefficiente di Joule Thomson risulta positivo al di fuori
risulta negativo. La temperatura corrispondente alla curva
limite rappresenta la temperatura di inversione del
gas ad una data pressione. T di inversione
Ad una data pressione, quindi, l'espansione di un gas può
avvenire raffreddandosi se la temperatura del gas è
all’interno dell’intervallo dii valori delle temperature di
inversione inferiore e superiore.
La maggior parte dei gas reali a pressione e temperatura
ambiente cadono all’interno dell’intervallo delle
temperature di inversione quindi si raffreddano
espandendosi. La variabilità dei valori della temperatura
di inversione è legata all'entità delle interazioni molecolari
esistenti nei gas reali.
Esercizio
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Sapendo che il coefficiente di Joule-Thomson può anche essere espresso come segue:
p
1 H 1 T V
m JT V T
C p p T C p p
V T
si dimostri che per un gas reale che segue l’equazione di van der Waals risulta:
1 2a
m JT b
C p RT
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Esercizio
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Si calcolino i valori dei coefficienti di Joule-Thomson a 25°C per i seguenti gas: CO2, He e
N2, che seguono l’equazione di van der Waals:
1 2a
m JT b
c p RT
sapendo che:
CO2 He N2
cp J/(mole K) 37.085 20.670 26.952
Risultati
CO2 He N2
mJT K/atm 0.687 -0.104 0.284
Grandezze termodinamiche
Dipendono dalle dimensioni del sistema e sono additive
Estensive Es.: volume, numero di moli, energia, entalpia, capacità
termica
Non dipendono dalle dimensioni del sistema e non sono
additive
Intensive
Es.: temperatura, pressione, composizione, calori
specifici
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Per trasformare una grandezza estensiva in intensiva basta dividerla per una variabile
estensiva, ad esempio, la capacita termica di un composto puro (5 kg di acqua liquida
C=20.93 kJ/K) può essere trasformata nel corrispondente calore specifico e calore molare
dividendo per la massa o per il numero di moli:
C 20.93 kJ
cm 4.186
m 5 kgK
n
M
V
Consideriamo ad esempio il caso del volume di un sistema idrostatico (PVT) formato da più
componenti. Il valore di V potrà essere espresso, grazie all’esistenza dell’equazione di stato
come funzione di pressione, temperatura e numero di moli dei diversi componenti:
V p, T , n1 , n2 ,...nN
Se aumento di k volte le dimensioni del sistema anche il volume aumenta dello stesso
fattore:
NRT
V p, T ,2 N 2V p, T , N 2
p
dove N n1 n2 ... nN
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Funzioni Omogene
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Funzioni Omogene
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f f f
f x, y, z ,... x y z ...
x y z
Il valore di una funzione omogenea di grado 1 nel punto (x,y,z,…) e dato dalla sommatoria
dei prodotti delle sue derivata parziali moltiplicate per la variabile di derivazione
n f x1 , x2 ,..xn
f x1 , x2 ,..xn
In generale:
xj
j 1 x j
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Funzioni Omogene
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Con un ragionamento del tutto analogo applicato al caso delle funzioni omogene di grado
m=0
d f d kx f d ky f d kz f f f
f kx, ky, kz,... ... x y z ...
dk kx dk ky dk kz dk x y z
d
f x, y, z ,... 0
dk
ottengo:
f f f
x y z ... 0
x y z
La somma del prodotto delle derivata parziale moltiplicata per la variabile di derivazione è
sempre nulla:
n f x1 , x2 ,..xn
In generale:
xj 0
j 1 x j
V p, T , n1 , n2 ,...nN
Consideriamo adesso il differenziale del volume per un sistema a composizione variabile:
V V V V V
dV dp dT dn1 dn2 ... dnN
p T , n j T p ,n j n1 p ,T ,n j1 n2 p ,T ,n j2 nN p ,T ,n j N
V 20
vi
ni p ,T ,n ji 19.5
V(n , n )
2
1
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Il volume parziale molare del componente i-esimo può anche essere definito come una
variazione del volume DV dovuta all’aggiunta di una mole del componente i-esimo (Dni=1) ad
un sistema di dimensioni infinita a p e T costanti la cui composizione rimane quindi costante
prima e dopo l’aggiunta
ni p ,T ,n ji
componente i-esimo per un sistema di dimensione infinita
in cui il volume parziale molare non varia durante
l’aggiunta
Esempio
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Il volume molare dell’acqua pura è di 18 cm3/mol, ossia una mole di acqua 18 cm3
occupa un volume di 18cm3.
18 cm3
+ 18 cm3 Se aggiungo una mole di acqua ad un sistema
costituito solo da acqua il volume totale del sistema
risulterà aumentato di 18cm3.
acqua
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V V V N
dV p ,T dn1 dn2 ... dnN vi dni
n1 p ,T ,n j1 n2 p ,T ,n j2 nN p ,T ,n j N i 1
poiché il volume è una grandezza estensiva, ossia una funzione omogenea di grado 1,
conoscendo i valori parziali molari di tutti i costituenti del sistema ad una data pressione e
temperatura T e per una data composizione molare allora è possibile ricavare il valore del
volume totale del sistema:
N
V vi p, T , n1 , n2 ,...nN ni
i 1
Esercizio
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V°acq V°EtOH
Il grafico al lato rappresenta l’andamento dei
volumi parziali molari di una miscela acqua/etanolo
in funzione della frazione molare di etanolo a 25°C
e 1atm.
Utilizzando il grafico si ricavi il volume totale di un
sistema ottenuto mescolando 30ml di acqua a 70ml
di etanolo.
Per prima cosa ricaviamo i valori dei numero di
moli corrispondenti a 30ml di acqua e 70ml di
EtOH.
Possiamo leggere rispettivamente sull’asse di
sinistra il volume molare dell’acqua pura:
v°acq=18cm3/mol, e sull’asse di destra quello
dell’etanolo: v°EtOH=58.4cm3/mol.
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Esercizio
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Per far questo scriviamo l’espressione del volume totale del sistema ad una N
fissata T e p come sommatoria dei prodotti dei volumi parziali molari dei V vi ni
singoli costituenti per i relativi numeri di moli i 1
La derivata del membro di sinistra restituisce il volume parziale molare
del k-esimo costituente: * V vk
nk p ,T ,n jk
mentre la derivata del membro di destra restituisce:
N N
N
N N
nk
v n n
i 1
i i
i 1
vi ni ni
i 1 nk
vi vi ni ni
nk i 1 nk
vi vi
i 1 nk
ni
k
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N N
v n n
i i i vi vk #
nk i 1 i 1 nk
ed uguagliando il membro di N
N
sinistra (*) con il membro di
destra (#):
vk ni
nk
vi vk si ottiene: n
i 1
i
nk
vi 0
i 1
vi vk N
Utilizzando la relazione:
nk ni
nell’equazione derivata in precedenza n
i 1
i
nk
vi 0
N vk
Si ottiene infine che: n
i 1
ni 0
i p ,T , n
j i
che mostra come il volume parziale molare 𝒗𝒌 del k-esimo componente sia una
funzione omogena di grado 0 e quindi una proprietà intensiva del sistema. Questa
dimostrazione può essere ripetuta tal quale per tutti gli altri componenti ed il risultato ottenuto
è comunque del tutto generale.
N Yk
Le grandezze parziali molari sono proprietà
intensive di un sistema termodinamico
n
i 1
ni 0
i p ,T , n
j i
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In conclusione
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