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IL CONTRACT RESIDENZIALE?

PASSARE DAL PRODUCT


ALL’INTERIOR DESIGN.
Il contract residenziale è il modello di business trainante nelle aziende del Sistema Casa. Cresce
nei mercati dove ci sono grandi investimenti immobiliari. Le aziende italiane si possono
strutturare con le migliori pratiche del contract business per cogliere l’opportunità di un
segmento in cui la domanda supera nettamente l’offerta.

Il contract rafforza l’alleanza tra committenza, progettisti e


fornitori
Le imprese italiane del Sistema Casa strutturano una nuova offerta per il settore residenziale
passando dal product all’interior design. Il contract business rafforza l’alleanza tra
committenza, progettista e aziende, e contribuisce all’evoluzione della manifattura con continue
possibilità di ricerca e innovazione . Quando non c’è sul mercato un elemento, un prodotto, una
finitura che serve per dare forma allo spazio, si disegna; è uno stimolo per il progettista ma anche
per l’azienda, che metterà in produzione qualcosa che non c’è.

La contaminazione del contract riguarda la gamma di prodotti concepiti ad hoc per il progetto,
ovvero il bespoke o custom-made, e quella di soluzioni seriali, che l’azienda fornitrice realizza
per il canale arredo-casa. Il fattore discriminate è il prezzo del bespoke. Ci sono articoli che si
prestano alla realizzazione su misura anche per un numero relativamente basso di quantità; altri,
come sedute e mobili imbottiti, richiedono investimenti iniziali talmente elevati da poter essere
ammortizzati solo con commesse ingenti.

Progettisti e fornitori dunque fanno squadra, alleandosi in un investimento comune a favore della
creatività e della sostenibilità. E la committenza? In questo processo, è necessario illustrare agli
investitori immobiliari che la realizzazione di un progetto di qualità crea vantaggi per tutti. Ne è
prova il fatto che hotel, o residence apartment, realizzati da aziende italiane o europee di qualità
sono continuamente fully booked.

Il chiavi in mano dell’interior design

Nelle realizzazioni “chiavi in mano”, oltre all’adeguatezza e alla capacità di risposta in termini di
qualità e tempistica dell’azienda produttrice, più di recente si stanno strutturando in un unica
realtà integrata produttori di arredo, di imbottiti e di illuminotecnica. Si tratta di un fenomeno
recente, evoluzione dello “storico” capitalismo italiano, reso possibile dai fondi di investimento a
cui spetta l’orientamento commerciale dagli evidenti aspetti positivi, soprattutto nel contract
business. Per seguirlo servono strutture dedicate, capacità tecniche, ancor più che produttive, e
una rete consolidata di partner a cui affidare parti della fornitura.

Le migliori pratiche del contract business

Per una corretta gestione delle commesse contract business sono necessarie delle specifiche
competenze e delle capacità tecnico-gestionali, e più in particolare:

• il project management per la gestione della commessa in modo organizzato e controllato;


• il corretto bilanciamento dell’outsourcing e dell’insourcing per garantire la flessibilità e
la prontezza nel gestire le modifiche dell’ultimo minuto;
• il controllo dei costi sommersi generati da una gestione imprecisa / scorretta dei dati di
progetto;
• l’utilizzo di tecnologie informatiche adeguate nella gestione e distribuzione dei dati e
delle informazioni;
• un marketing specifico per attirare gli investitori istituzionali, gli architetti, i developers
• una solidità finanziaria capace di sostenere la esecuzione della commessa.

A questo punto le sfide del presente riguardano il progetto di forme reali di customizzazione
flessibile, di messa a fuoco di nicchie nuove dei mercati, che obbligano a percorsi di ricerca e
innovazione, sostenibili da organizzazioni specializzate nel contract business.

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