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Eziologia e Sindromi

Eziologia: Ezio: causa e Logia: discorso

Sindrome: insieme di sintomi (Ippocrate padre della medicina li definisce come segnali, indizi del
comportamento individuale..l’ osservazione ci permette di capire quanto sono ricorrenti)

Patologia: pathos: malattia logia: studio-discorso

Bisogna discriminare i sintomi primari, indagare i sintomi secondari e derivati.

Condurre una diagnosi funzionale ecologica, sull’ intera persona (ecologia primaria e secondaria)

Le sindromi Qualitative: Disturbi cognitivi-Disturbi di apprendimento- Disturbo linguistico-Disturbo


spazio temporale e Disturbo motorio

Le sindromi quantitative: Minorazione- Deficit-Ritardo Mentale- Disabilità intellettive-Minorazioni


sensoriali- Dislalia organica.

Disturbi qualitativi: coinvolgono tutte quelle che sono le funzioni e i processi cognitivi, quindi tutto quello
che prevede una organizzazione, una proceduralità ( es: disturbo motorio è un disordine dell’ aspetto
motorio..nell’ eseguire le sequenze motorie, se nello schema corporeo che quida il movimento c’è caos,
disordine, avrò dei movimenti scordinati, disordinati.)

Con le sindromi qualitative vado ad indagare la qualità delle funzioni, con le sindromi quantitative invece
vado a quantificare la gravità, la minorità)

Nel caso del disturbo cognitivo, riguarda tutti i disturbi della mente..nel mettere in ordine un
informazione che io ricevo dall’ esterno e riesco a processarla. Un disturbo cognitivo può interessare la
memoria perché il bambino non riesce a mettere in ordine..un bambino che non riesce a raccontare una
azione passata,non utilizza i fattori temporali..racconti disconnessi, brevi e semplici.

Quantitative riguarda la minorazione, il deficit, la condizione in cui manca qualcosa, in questo caso
vengono utilizzati oggi i test di misurazione .

I disturbi qualitativi possono essere apprezzati ma non misurati..Apprezzati significa che possono essere
descritti, narrati, con quelli che sono gli strumenti qualitativi.. tutto ciò che può essere narrato( es:
qualità di un discorso..se si coglie il nesso logico).

Quindi i disturbi qualitativi hanno 1) bassa sensibilità misurativa 2) apprezzabili con stumenti qualitativi
(descritti e narrati) 3) diacronici 4) sincronici

Possono essere diacronici e sincronici

Sincronico: mi consente di descrivere ad oggi la condizione attuale del soggetto, la condizione del
disturbo, come si presenta oggi.

Diacronico: Evoluzione nel tempo, possono essere narrati e raccontati nella loro evoluzione..nel tempo.

Anamnesi: ricostruire la storia del soggetto. Osservazione degli esami funzionali ( come viene esercitata
quella funzione).
Classificazione dei sintomi

I sintomi sono esposti ad una condizione di varianza individuale, cioè in base ai cambiamenti dei quella
persona nel tempo.

I sintomi sono classificati in: PRIMARI-SECONDARI-DERIVATI E FALSI SINTOMI

SINTOMI PRIMARI: CI DICONO LA CONDIZIONE DI QUEL SOGGETTO ..CI INDICANO NETTAMENTE LA


CONDIZIONE DEL SOGGETTO..LA PATOLOGIA

SINTOMI SECONDARI: SONO ASPETTI E CARATTERISTICHE CHE CORREDANO I SINTOMI PRIMARI ..CI
CONSENTONO DI RESTRINGERE IL CAMPO DI QUELLE CHE POSSONO ESSERE LE PATOLOGIE O LE
SINDROMI ( LA CONSEGUENZA DEL SINTOMO PRIMARIO)

SINTOMI DERIVATI: HANNO CARATTERISTICHE DEI SINTOMI SECONDARI, MA SI ATTIVANO IN RELAZIONE


AI CONTESTI O COMPITI CHE L’ INDIVIDUO DEVE SVOLGERE. Es: situazione di nervosismo che in quel
momento l’ individuo sta vivendo.

FALSI SINTOMI:SONO COMPORTAMENTI CHE NON RIGUARDANO LA SINDROME, SONO ESPRESSIONI


FISIOLOGICHE E COMPORTAMENTALI CHE NON SONO CONNESSE ALLA PATOLOGIA O SINDROME..ES(un
falso sintomo può essere la velocità di lettura, la lettura compiuta molto velocemente, comporta degli
errori.. questi errori non indicano che lui abbia dislessia.) Nei falsi sintomi possono rientrare la paura di
sbagliare).

DISORGANIZZAZIONE NEUROLOGICA

Il sistema neurologico, funziona, ma è disorganizzato..

Nel tempo questa disorganizzazione neurologica si è espressa come:

Lesione cerebrale minima- disfunzione cerebrale minima-disorganizzazione neurologica-danno cerebrale


minimo- disconnessione interemisferica-disfunzione cerebellare- disfunzione esecutive.

La disfunzione neurologica è una condizione in cui quando non ci sono danni organici, lesioni,
infiammazioni del sistema nervoso centrale si parla di disorganizzazione neurologica.

In questo caso non ci son strumenti di misurazione che possono apprezzarli.

Abbiamo detto che le sindromi qualitative non sono soggette a quoziente intellettivo o test di
misurazione.

La disorganizzazione neurologica come viene concepita negli anni

Si inizia a parlare di lesione cerebrale minima per poi passare a disfunzione e disorganizzazione.

Si parla di lesione cerebrale minima all’ inizio del ‘900 quando viene utilizzato per esprimere dei disturbi
lievi che presentano indizi minimi (tutti quei segni che non possono essere misurati e provengono da
quelli che vengono considerati traumi lievi o danni lievi, in fase perinatale, quindi durante la gestazione,
oppure successivi al parto, come nel caso dell’anossia con perdita d’ossigeno dovuta al cordone
ombelicale che poteva essere stretto intorno al collo).

Poiché le lesioni minime sono le più difficili da scoprire, non si conoscono strumenti di misurazione per
poterle individuare.
Delecato infatti ci dice che è stato dimostrato che il fattore più comune della lesione cerebrale lieve
erano i problemi di percezione..c’è una difficoltà evidente nel modo in cui il bambino percepiva il mondo,
attraverso occhi orecchie e pelle.

La disfunzione è dei primi anni del ‘900..viene fatta una distinzione- la lesione riportava quelli che erano
dei danni organici alla struttura, in questo caso non si parlava di danni che potevano essere misurati con
le strumentazioni ma si parla di DISFUNZIONE, dove il prefisso dis.. dignifica disordine, disordine delle
funzioni. DISFUNZIONE CEREBRALE MINIMA indica una manifestazione anomala ma lieve ma pervasiva
perché pervade a livello globale le funzioni, tutte le aree del soggetto. Parliamo della funzione motoria,
sensoriale e cognitiva.

Disturbi dell’apprendimento (lettura frammentata, calcolo compromesso, scrittura). La lettura è sempre


una azione motoria. Difficoltà nell’ immaginazione, nella percezione, comportamenti impulsivi, difficoltà
nel controllo dell’attenzione, disordine motorio.

Cause: alterazioni genetiche, irregolarità biochimiche (trasmissione informazioni tra i due emisferi,
neurotrasmettitori) disconnessione interemisferica (recisione del corpo calloso per trattare l’epilessia che
provoca una disconnessione delle info che viaggiano tra i due emisferi), lesioni cerebrali perinatali,
deprivazioni sensoriali (Mancato sviluppo reti neuronali e sinapsi causato dalle deprivazioni).

Quindi le cause possono essere dovute a: alterazioni genetiche (sindrome Down, oppure da irregolarità
biochimica, che riguarda la trasmissione dell’informazione tra i due emisferi). Questi scambi elettrici
possono essere alterati dai neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, nel caso in cui questi
neurotrasmettitori funzionano male c’ è un mancato controllo delle funzioni psichiche che generano poi
iperattività, ipercinesia, disturbo dell’attenzione e DSA.

La deprivazione sensoriale come nel caso di ambienti di vita che prevedono deprivazione dal punto di
vista relazionale o sensoriale di poter sviluppare quelle che sono le strutture cognitive, la rete neuronale,
le sinapsi.

Nella disfunzione cerebrale minima rientrano:

1. Disturbi iperattivi
2. Disturbi dell’attenzione
3. Labilità emotiva, impulsività (scarso controllo, dei processi di autoinibizione)
4. Mancanza di coordinamento generale
5. Disordine della memoria e del pensiero
6. Disturbi nella lettura, scrittura, ortografia, aritmetica
7. Disturbi del linguaggio e udito
8. Segni neurologici equivoci e irregolarità elettroencefalica

Quindi nell’ ipercinesia c’è un sovraccarico, un eccesso di movimento che poi diventerà incontrollato,
mancando la parte inibitoria, assume comportamenti di diffrazione o difficoltà nel superare le
frustrazioni. Es: bambino che sale le scale in maniera precipitosa o lenta sostando su un gradino alla
volta o saltando di volta in volta o in coppia. Parliamo di un bambino che alterna velocità a lentezza.

Questo è il caso della bradichemia lentezza nell’autoregolazione, perché dietro ad un soggetto


impulsivo c’è sempre lentezza perché non riesce a controllare ed a autoinibirsi in tempoed è per
questo che diviene impulsivo. Poi disturbi della lettura, scrittura, ortografia, aritmetica. Nell’
ortografia avremo una scrittura incomprensibile, una scrittura caratterizzata da lettere slegate..o
lettere molto grandi o piccole che occupano molto più del quadretto, oppure sono microscopiche.
Già da lì vediamo se c’ è un disordine spaziale.

Disturbo del linguaggio, porta ad una lentezza ad una perdita di fluidità, c’ è un linguaggio molto
ristretto economicizzato, molto spesso sostituito dal linguaggio non verbale

Disordine della memoria e del pensiero perché nella memoria e nel pensiero ci si muove nello spazio
e nel tempo. Devo pianificare l’azione ordinarla, metterla in sequenza, in ordine e dopo a metterla in
pratica..

Disfunzione cerebrale minima

Cause:

1. Alterazioni genetiche
2. Irregolarità biochimiche
3. Disconnessione interemisferica
4. Lesioni cerebrali perinatali
5. Deprivazioni sensoriali

Organizzazione neurologica

In questo caso ci concentriamo su come queste funzioni sono organizzate e funzionano

E’ una teoria sviluppata ai primi del ‘900..riguarda quella che è l’ organizzazione neurologica,
parliamo sempre del cervello, dove all’ interno di esso ogni parte non è vista come singolo elemento.
Da qui la frase: TUTTO PARTE DEL TUTTO, perché sono tutte le parti che rappresentano l’ intero.

L’ organizzazione è data soprattutto dalla plasticità del cervello, plasticità che è presente fin da subito
soprattutto nei primi 3 mesi di vita e comincia a terminare verso i 6 anni e mezzo.

Una volta che è terminata non si potranno acquisire le fasi delle tappe evolutive dei due /tre anni (es.
Victor che è stato ritrovato all’età di 8 anni, ormai il cervello aveva perso la sua plasticità neuronale)

L’azione di Itard è stata un’azione abilitativa perché è andato ad attivare funzioni che già Victor
aveva: la motricità e l’ha resa funzionale. Però dal punto di vista del linguaggio, non riuscirà mai a
formulare delle frasi intere e complete ma riuscirà ad acquisire qualche parola.

Queste prime interpretazioni vengono date a quelle che sono le reti dei neuroni...all’inizio si pensa
che le connessioni che avvengono all’ interno delle reti, siano del tutto casuali, ad oggi si ritiene che
le reti hanno un numero di connessioni elevatissimo e non sono casuali ma sono organizzate(come
delle mappe-sistemi). Le connessioni tra neuroni e le sinapsi sono quelle che regolano il
funzionamento dell’encefalo e della corteccia. Le sinapsi sono ponti di collegamento tra due neuroni
che permettono lo scambio delle informazioni sottoforma di impulso elettrico. Da qui c’è un flusso di
scambi che proviene dall’ emisfero destro e sinistro che determinano la motricità e l’organizzazione
spazio temporale.

Si inizia a pensare che la disfunzione sia a carico di quello che è il reticolo corticale, cioè che si trovi
all’ interno dei flussi, degli scambi interemisferici…se questi scambi, questi flussi vengono disturbati,
si genera una interruzione delle funzioni. Questo lo possiamo vedere nel mancino contrariato che è
stato educato ad essere destro..l’ andare controcorrente porta a lentezza negli scambi interemisferici
che comporta flussi lenti ma non impediti...la funzione viene esercitata ma non in maniera ottimale.
Si inizia a considerare questo disordine come NEURODISORGANIZZAZIONE

La DISORGANIZZAZIONE COMPROMETTE:

1. Prestazioni motorie
2. Grafomotricità
3. Organizzazione spazio temporale
4. Lettura, scrittura, calcolo
5. Comprensione dei problemi

5.Le prime difficoltà risiedono proprio in questa funzione di riordinare i dati estrarli dal testo...metterli in
colonna ..oppure capire qual’ né il dato superfluo che non deve essere utilizzato.

E’ una questione che riguarda sempre il disturbo spazio temporale. Anche per il calcolo c’ è un disordine
spazio temporale... i bambini incolonnano male, i numeri sono scomposti, uno si trova più in alto e l’altro
più in basso..le righe sono sfalsate anche qui c’è un disordine spazio temporale…anche nell’
incolonnamento dei numeri, viene compiuto un sistema crociato. Perché devo sempre scrivere il numero
e andare a capo..trovare la linea dove scrivere di nuovo e andare a capo.

Leggere è motricità, il segno grafico è motricità, devo spostarmi da sinistra a destra, devo sapermi
orientare nello spazio e nel tempo. Devo sapermi orientare nello spazio e nel tempo. E’ una lentezza che
se non viene esercitata porta all’atonia.

Lo stesso avviene anche nella lettura, il segno grafico è motricità…devo spostarmi nello spazio e nel
tempo…lettura sillabata…frammentata. La lettura a scomparsa con il foglio posto sul testo che fa
scorrere..permette al soggetto di non sillabare e guardare nella globalità. Il trattamento spinge alla
velocità e fluidità..

Disfunzione cerebellare

Il cervelletto è un organo sequenzializzatore, un organo che gestisce la motricità, l’equilibrio, il busto, lo


schema corporeo.

Vie nervose:

Ascendenti verso l’alto

Discendenti verso il basso

Le vie nervose ascendenti vanno verso l’alto ed elaborano le informazioni sensoriali, cioè le informazioni
che derivano dai sensi.

Quelle che vanno verso il basso sono quelle che controllano il movimento e l’azione che viene messa in
pratica.

Il cervelletto partecipa al coordinamento motorio, parliamo del coordinamento dei muscoli del capo,
degli arti, e del coordinamento cognitivo che prevede una successione in maniera ordinata all’ interno del
tempo e dello spazio. Ciò che entra in gioco è lo schema corporeo e sequenze motorie. Ciò che entra in
gioco è lo schema corporeo e l’immaginazione.

Ciò che entra in gioco è lo schema corporeo e l’ immaginazione.

Immaginazione, in cui metto in ordine, sequenzializzo l’azione, e se tutti i processi arrivano in maniera
funzionale, io riesco a riproporre quell’azione in maniera corretta.
Il cervelletto svolge tutte queste funzioni:

Sequenzializzazione

Organizzazione

Pianificazione

Coordinazione temporale

Controllo dei riflessi

Il cervelletto corrisponde all’ area sinistra del cervello in cui ci sono le funzioni motorie e temporali del
linguaggio, l’area di Brocà mentre nell’ area sinistra corrisponde l’emisfero destro dove ci sono le aree
motorie parietali per l’apprendimento motorio.

In entrambi gli emisferi subentrano delle cellule che si chiamano cellule di Purkinje che hanno la funzione
di essere cellule inibitorie che permettono il controllo e riescono ad organizzare e pianificare l’azione.

Dalla corteccia motoria parte il movimento ma è il cervelletto che coordina il movimento nello spazio e
nel tempo. Il cervelletto mi permette di poter controllare i riflessi durante le sequenze motorie.

Alla disfunzione cerebellare appartiene anche la teoria magnocellulare

C’è una migrazione improvvisa di quelle che sono le cellule magnocellulari..C’è una migrazione
improvvisa di quelle che sono le magnocellule. Queste magnocellule si diramano si distanziano e si
allungano. Può essere anche dovuto ad un errore genetico. Quindi abbiamo detto che dal punto di vista
del cervelletto, se non ci sono dei danni, si tratta di disordine delle funzioni.

La disfunzione del cervelletto mi porta ad un disordine esecutivo, spaziale e temporale. Un disordine che
si ripercuote su quella che è la personalità, sul linguaggio e motricità che vanno di pari passo e sulla
disorganizzazione della temporalità.

Teoria della disfunzione cerebellare

Ci sono delle magnocellule- cellule grandi-che prima erano tutte insieme si distanziano e si diradano e si
distanziano. Questa migrazione che avviene improvvisamente può avere alla base un errore genetico,
che influisce sulla disfunzione cerebellare, disfunzione come disordine delle funzioni.

Il cervelletto è responsabile anche della costruzione degli automatismi. Gli automatismi sono quei
comportamenti..che io metto in pratica in maniera automatica. Io non penso più a come faccio quella
azione. Se la lettura è sillabato ho un automatismo errato. Si può costruire un automatismo serrato
attraverso la velocità. Gli automatismi non si attuano in maniera lenta ma veloce. Anche la respirazione è
un automatismo.

Quindi La disfunzione Cerebellare è legata alla teoria magnocellulare

La disfunzione cerebellare porta a: disordini esecutivi, alterata cognizione spazio temporale, alterazione
della personalità, disordine del linguaggio, disorganizzazione della temporalità.

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