Sei sulla pagina 1di 16

ANTINCENDIO…alcune nozioni

Altezza ai fini antincendi degli edifici civili


Altezza massima misurata dal livello inferiore dell'apertura più alta dell'ultimo piano
abitabile e/o agibile, escluse quelle dei vani tecnici, al livello del piano esterno più basso.
Carico d'incendio
Potenziale termico della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio, ivi compresi
i rivestimenti dei muri, delle pareti provvisorie, dei pavimenti e dei soffitti. Convenzionalmente
è espresso in chilogrammi di legno equivalente (potere calorifico inferiore 4.400 Kcal/kg)

Compartimento antincendio
Parte di edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco predeterminata e
organizzato per rispondere alle esigenze della prevenzione incendi

Resistenza al fuoco
Attitudine di un elemento da costruzione (componente o struttura) a conservare (secondo un
programma termico prestabilito e per un tempo determinato) in tutto o in parte: la stabilità R, la
tenuta E, l'isolamento termico I .

La sigla REI è seguita da un numero


Indica il tempo di resistenza al fuoco
30-60-90-1200
Filtro a prova di fumo
Vano delimitato da strutture con resistenza al fuoco
REI non inferiore a 60', dotato di due o più porte
munite di congegni di autochiusura con resistenza al
fuoco REI non inferiore a 60', con camino di
ventilazione di sezione non inferiore a 0,10 mq
sfociante al di sopra della copertura dell'edificio
Oppure: mantenuto in sovrapressione ad almeno 0,3
mbar, anche in condizioni di emergenza
Oppure: con aperture libere di superficie con
esclusione di condotti
Distanza di sicurezza esterna
Esterna: Valore minimo, stabilito dalla norma, delle distanze misurate orizzontalmente tra il
perimetro in pianta di ciascun elemento pericoloso di una attività e il perimetro del più vicino
fabbricato esterno alla attività stessa o di altre opere pubbliche o private oppure rispetto ai confini
di aree edificabili verso le quali tali distanze devono essere osservate.

Interna :Valore minimo,


stabilito dalla norma, delle
distanze misurate
orizzontalmente tra i
rispettivi perimetri in pianta
dei vari elementi pericolosi
di una attività.

Protezione Valore minimo,


stabilito dalla norma, delle
distanze misurate
orizzontalmente tra il
perimetro in pianta di
ciascun elemento pericoloso
di una attività e la
recinzione (ove prescritta)
ovvero il confine dell'area
su cui sorge l'attività stessa.
4
Capacità di deflusso o di sfollamento
Numero massimo di persone che, in un sistema di vie d'uscita, si assume possano defluire
attraverso una uscita di <<modulo uno>> che si assume uguale a 0,60 m, esprime la
larghezza media occupata da una persona Tale dato, stabilito dalla norma, tiene conto
del tempo occorrente per lo sfollamento ordinato di un compartimento.

Massimo affollamento ipotizzabile


Numero di persone ammesso in un compartimento; é determinato dal prodotto della
densità di affollamento (persone/m2) per la superficie lorda del pavimento

5
Scala di sicurezza esterna
Scala totalmente esterna, rispetto al fabbricato servito, munito di
parapetto regolamentare e di altre caratteristiche stabilite dalla
norma
Scala a prova di fumo
Scala in vano costituente compartimento antincendio avente
accesso per ogni piano - mediante porte di resistenza al fuoco
almeno REI predeterminata e dotate di congegno di autochiusura Scala protetta
- da spazio scoperto o da disimpegno aperto per almeno un lato su Scala in vano costituente
spazio scoperto dotato di parapetto a giorno compartimento antincendio
avente accesso diretto da ogni
piano, con porte di resistenza
al fuoco REI predeterminata e
dotate di congegno di
autochiusura

esterna
interna
Mezzi antincendio
• Estintori portatili e carrellati

• Impianti fissi di spegnimento manuali o automatici (idranti, naspi, sprinkler ad acqua,


a CO2, a gas estinguente, a saturazione, ecc.)
Classificazione degli estintori
• Vengono classificati in base alla classe del fuoco e alla loro
capacità estinguente.
• Infatti sono sperimentati su fuochi di diversa natura classificati in
base al tipo di combustibile
• Classe “A” incendio di solidi
• Classe “B” incendio di liquidi
• Classe “C” incendi di gas
• Classe “D” incendi di metalli
• La scelta dell'estintore va fatta in base al tipo di incendio
ipotizzabile nel locale da proteggere.

Su ciascun estintore sono indicate le classi dei fuochi ed i


focolai convenzionali che è in grado di estinguere (esempio:
34A 233 B-C).

Per norma gli estintori devono essere di colore rosso e


riportare una etichetta con le istruzioni e le condizioni di
utilizzo.

8
Posizionamento degli estintori
• Debbono essere sempre posti nella
massima evidenza, in modo da essere
individuati immediatamente,
preferibilmente vicino alle scale od agli
accessi.
• Gli estintori dovranno essere • Per dimensionarne il numero, tenere conto:
posizionati alle pareti, mediante idonei
attacchi che ne consentano il facile – Del numero dei piani (non meno di un
estintore a piano)
sganciamento
– Della superficie in pianta
Tipo Superficie protetta da un estintore per classe di – Dello specifico pericolo di incendio,
rischio – Della distanza che una persona deve
Basso Medio Elevato percorrere per utilizzare un estintore (non
13A-89B 100 mq. - -
superiore a 30 m.)
21A-113B 150 mq. 100 mq. -
34A-144B 200 mq. 150 mq. 100 mq.
55A-233B 250 mq. 200 mq. 200 mq.
Impianto fisso di estinzione

• Insieme di sistemi di alimentazione, di valvole, di condutture e di erogatori per


proiettare o scaricare un idoneo agente estinguente su una zona d'incendio. La
sua attivazione ed il suo funzionamento possono essere automatici o manuali
• Idranti o Sprinker
Rete idrica antincendio Norma UNI 10779
• Parti principali:
– Alimentazione-Riserva Idrica
– Pompe
– Tubazioni
– Idranti
– Naspi
– Attacchi autopompa
– Lance e manichette

11
Impianti Antincendio a IDRANTI (UNI 10779)
AREA DI Protezione Protezione Durata con
RISCHIO INTERNA ESTERNA tutti gli
apparecchi
contemporan.
operativi
2 idranti* DN 45 con 120 litri/min e
pressione residua non inferiore a 2
Area di Livello 1 bar
Non prevista  30 min
(rischio basso) Oppure
4 naspi* con 35 litri/min e pressione
residua non inferiore a 2 bar
3 idranti* DN 45 con 120 litri/min e UNI 45 - portata 120
pressione residua non inferiore a 2 4 attacchi* DN 70 con
Area di Livello 2 bar 300 litri/min cadauno e
l/min, pressione residua
 60 min
(rischio medio) Oppure pressione residua non all’ingresso non minore di
4 naspi* con 60 litri/min e pressione inferiore di 3 bar
residua non inferiore a 3 bar 0,2 MPa
4 idranti* DN 45 con 120 litri/min e 6 attacchi* DN 70 con UNI 70 - portata 300 l/min
300 litri/min cadauno e
pressione residua non inferiore a 2
pressione residua non
pressione 0,3 MPa
bar
inferiore di 4 bar.
In presenza di impianto
Oppure
di spegnimento
Area di Livello 3
automatico si possono  120 min
(rischio alto) installare esternamente 4
idranti da 70 mm e
6 naspi* con 60 litri/min e pressione calcolare la riserva idrica
residua non inferiore a 3 bar di tutto l’impianto per
una durata di 90 minuti
invece di 120 minuti

* oppure tutti gli apparecchi installati se il numero è inferiore a quello indicato

Le reti idriche con naspi


Lancia a Manichetta dispongono di tubazioni
getto UNI 45 in gomma avvolte su
pieno tamburi girevoli e sono
UNI 45 provviste di lance da 25
mm. con getto regolabile
Lancia a (pieno o frazionato) con
getto Manichetta portata di 35 lt/min a 0,2
variabile UNI 70 MPa e 60 lt/min a 0,3
UNI 45 e MPa.
UNI 70
Alimentazione
• La presenza della vasca di
disgiunzione è necessaria ogni
qualvolta l'acquedotto non
garantisca continuità di
erogazione e sufficiente
pressione.
• In tal caso le caratteristiche
idrauliche richieste agli
erogatori vengono assicurate
in termini di portata e
pressione dalla capacità della
riserva idrica e dal gruppo di
pompaggio.
Gruppo pompe antincendio
• Il gruppo pompe antincendio deve essere installato nel rispetto delle norme UNI 10779 e
UNI 9490
• Ubicato in locali compartimentati REI 120 e accessibili dall’esterno
Tubazioni
• Nei tratti fuori terra devono essere metalliche (acciaio o ghisa)
• La pressione nominale dei componenti non deve essere inferiore alla pressione massima
che il sistema può raggiungere e comunque non minore a 1,2 MPa.
• Nei tratti interrati possono essere anche in PTN ma con le pressioni nominali conformi a
quelle sopra dette.
Dimensione minima delle diramazioni

Elementi alimentati Diametro normale diramazioni


Naspi Due o più attacchi UNI 25 ≥ 32 mm

Idranti Due o più idranti UNI 45 ≥ 50 mm

Idranti Due o più attacchi UNI 70 ≥ 80 mm

• La velocità di flusso nelle tubazioni non deve essere maggiore di 10 m/s salvo in tronchi di
lunghezza limitata (si consiglia una velocità di 2-3 m/s).
• La pressione cinetica può essere trascurata nel dimensionamento dell’impianto
Impianto automatico di rivelazione d'incendio
• Insieme di apparecchiature destinate a rilevare, localizzare e segnalare
automaticamente un principio di incendio
Pulsante di
allarme
manuale

Trasferimento di
allarme
Rivelatori

Quadro di Controllo e
Segnalazione
Alimentazione
elettrica
Dispositivo di esterna
allarme

Potrebbero piacerti anche