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ARISTOTELE

Gli scritti: Gli scritti che ci sono pervenuti, utilizzati per l’insegnamento, si chiamano
ACROMATICI o ESOTERICI. In una FORMA DIALOGICA compose anche le
ESSOTERICHE ovvero scritti DESTINATI AL PUBBLICO dove si serve di MITI e
storie coinvolgenti.
Nei trattati SCOLASTICI il pensiero del filosofo appare SISTEMATICO e DEFINITO e
nei dialoghi si nota che ha subito CRISI e MUTAMENTI, infatti prima Aristotele
aderisce al pensiero di Platone, poi se allontana.

La differenza tra Platone e Aristotele: La differenza principale tra Platone e


Aristotele è tra l’eta CLASSICA e ELLENISTICA.
Prima differenza -> Platone ritene che lo scopo della filosofia e’ la politica.
Aristotele sostiene che la filosofia e’ fine a se stessa. Platone crede nella finalitá
della politica ma Aristotele ritiene che lo scopo della filosofia è la CONOSCENZA
DISINTERESSATA DEL REALE e vede il filosofo come un SAPIENTE DEDITO
ALLA RICERCA E ALL’INSEGNAMENTO.
Seconda differenza -> Primo Aristotele (come Platone) > 1. Che l’oggetto della
filosofia e’ il divino e 2. Che le scienze sono organizzare gerarchicamente.
Secondo Aristotele > le scienze sono una realta’ unitaria e sono organizzate in
maniera orizzontale. All’inizio come Platone, Aristotele pensava che l’oggetto
proprio della filosofia fosse il divino e che le scienze fossero organizzate
gerarchicamente ma nella maturitá del suo pensiero giunge a guardare il mondo con
un’ottica ORIZZONATALE E UNITARIA, ritiene infatti che la realtá si divide in
REGIONI e tutte le scienze insieme formano un’ENCICLOPEDIA DEL SAPERE.
Ruolo della Filosofia: La FILOSOFIA si differenzia dalle altre scienze perche essa
si interroga sull’ESSERE E LE REALTÁ IN QUANTO TALI. In questo modo la
filosofia è la SCIENZA PRIMA e appare come l’ANIMA UNIFICATRICE E
ORGANIZZATRICE DELLE SCIENZE poiche studia il loro COMUNE
FONDAMENTO. FILOSOFIA = REGINA DELLE SCIENZE. Al contario di Platone ha
una notevole passione per le SCIENZE NATURALI. La FILOSOFIA è
FONDAMENTALMENTE INUTILE IN QUANTO CONOSCENZA PURA E
DISINTERESSATA.
3 GRUPPI DI SCIENZE: TEORETICHE, PRATICHE E POIETICHE
TEORETICHE: hanno come oggetto il NECESSARIO (cio che non puo essere
diverso da com’è) e come scopo hanno la CONOSCENZA DISINTERESSATA
DELLA REALTÁ e come metodo quello DIMOSTRATIVO. Sono la METAFISICA,
FISICA E MATEMATICA
PRATICHE E POIETICHE: hanno come oggetto il POSSIBILE (cio che puo essere
diverso da com’è) e come scopo l’ORIENTAMENTO DELL’AGIRE e come metodo
un RAGIONAMENTO NON DIMOSTRATIVO. PRATICHE sono l’ETICA E POLITICA
e le POIETICHE sono ARTI E TECNICHE.
1. METAFISICA
4 definizioni: la METAFISICA studia LE CAUSE E I PRINCIPI PRIMI – L’ESSERE IN
QUANTO ESSERE – SOSTANZA – DIO in quanto SOSTANZA IMMOBILE.
Solo la metafisica considera l’essere in quanto tale. L’essere non è ne univoco ne
equivoco ma POLIVOCO ovvero noi ATTRIBUIAMO SIGNIFICATI DIVERSI DOVE
RICONOSCIAMO UN COMUNE SIGNIFICATO DI FONDO (SIGNIFICATI
ANALOGHI). Possono avere un RAPPORTO CAUSALE O DI POSSESSO O
PROPRIETÁ.
Aristotele vede l’essere come ACCIDENTE, CATEGORIA, VERO, POTENZA E
ATTO
CATEGORIE = (ONTOLOGICO) DETERMINAZIONI GENERALISSIME CHE OGNI
ESSERE HA E NON NE PUO FARE A MENO: sostanza, qualitá, quantitá, relazione,
l’agire, subire, dove, quando, avere, giacere. (LOGICO) MODI IN CUI L’ESSERE SI
PREDICA DELLE COSE.
Tra tutte le categorie la piu importante è la SOSTANZA perche tutte le altre la
presuppongono. Questo dimostra che l’essere non è ne univoco che equivoco
perche l’essere puo esprimere una sostanza o qualche aspetto di questa. La
sostanza e’ il polo unificante.
Aristotele spiega l’ESSERE con il PRINCIPIO DI NON-CONTRADDIZIONE in 2 modi.
1. È IMPOSSIBILE AFFERMARE E AL TEMPO STESSO NEGARE UN
MEDESIMO PREDICATO (es. mangia e non mangia) RELATIVAMENTE A
UN MEDESIMO SOGGETTO. (LOGICO)

2. È IMPOSSIBILE CHE UN DETERMINATO ESSERE SIA E INSIEME NON


SIA QUELLO CHE È (ONTOLOGICO)
SOSTANZA = INDIVIDUO CONCRETO CHE FUNGE DA SOGGETTO REALE E
SOGGETTO LOGICO--- TODE TI (QUESTO QUI) > e’ la natura necessaria di
ogni essere.
TODE TI = ENTE AUTONOMO. Tutte queste sostanze formano un SINOLO ovvero
un’UNIONE INDISSOLUBILE DI FORMA E MATERIA.
Forma > la natura propria di una cosa > cio’ che la cosa e’
Materia > cio’ di cui di una cosa e’ fatta
SOSTANZA = È IL QUESTO QUI OVVERO IL SINOLO (unione indissolubile)
CONCRETO DI FORMA E MATERIA / La FORMA e’ cio’ CHE FA SI CHE IL
SINOLO SIA QUELLO CHE È.
Dalla sostanza all’essenza si deve distinguere l’ACCIDENTE che designa una
QUALITÁ CHE UNA COSA PUO E NON PUO AVERE.
La CONOSCENZA e SCIENZA nascono dalla MERAVIGLIA e consistono nel
RICERCARE LA CAUSA DELLE COSE che sono di 4 tipi: MATERIALE (cio di cui
una cosa è fatta), FORMALE (essenza necessaria di una cosa), EFFICIENTE (cio
che da inizio a un mutamento/ movimento), FINALE (scopo).
Nei PROCESSI NATURALI la causa FORMALE, EFFICIENTE, FINALE sono UNA
COSA SOLA. Nei PROCESSI ARTIFICIALI sono DISTINTI tra loro.
CAUSE = SPECIFICAZIONE DELLA SOSTANZA. Con queste teorie accusa Platone
perche essendo le IDEE FUORI DALLE COSE QUINDI NON SI CAPISCE COME
POSSANO ESSERNE LA CAUSA. Il PRINCIPIO DELLE COSE RISIEDE NELLA
COSE STESSE.
Le cause si collegano con il problema del DIVENIRE. Essa è un passaggio da un
certo tipo di essere a un altro tipo. DIVENIRE = MODALITÁ DELL’ESSERE
Il divenire lo identifica anche con il MOVIMENTO: LOCALE (spostamento),
QUALITATIVO (cambiamento di una caratteristica), QUANTITATIVO
( accrescimento o diminuzione), SOSTANZIALE (nascita e morte)
I primi 3 avvengono in una sostanza che resta IMMUTATA (socrate è e resta
socrate)/ il quarto rigurda la SOSTANZA
Il DIVENIRE NELLA SOSTANZA lo spiega con il concetto di POTENZA E ATTO:
POTENZA=POSSIBILITÁ DI ASSUMERE UNA FORMA/ ATTO=REALIZZAZIONE
DELLA CAPACITÁ DELLA POTENZA (es. pulcino e’ l’atto dell’uovo, e la potenza
della gallina > quindi una stessa cosa puo’ essere sia atto che potenza).
DIVENIRE=PASSAGGIO DA POTENZA A ATTO “ENTELECHIA” (= la realizzazione)
L’ATTO HA UNA PRIORITÁ (gnoseologica = per conoscere la potenza dobbiamo
conoscere l’atto/ cronologica= l’atto avviene prima della potenza/ ontologica= l’atto e’
la causa e la potenza e’ il fine) RISPETTO ALLA POTENZA (la conoscenza della
potenza presuppone quella dell’atto)
Oltre le cause e il movimento si presuppone anche la CAUSA EFFICIENTE(da inizio
al divenire) e CAUSA FINALE(fine). Ció che è forma diventa materia quindi una
stessa cosa puo essere considerata sia forma che materia ma questa CATENA NON
È INFINITA perche da un lato si trova la MATERIA PRIMA la quale è assolutamente
priva di determinazioni (non qualcosa che è fuoco o acqua ma qualcosa che puo
diventare fuoco o acqua). Quesa MATERIA MADRE non si puo ne conoscere ne
constatare di fatto.
Teoria sull’esistenza di Dio: Aristotele fornisce una prova dell’esistenza di Dio con
la teoria del movimento inteso come possibilita di assumere nuove forme. Tutto ció
che è in moto deve essere mosso da altro e visto che non si puo risalire fino
all’infinito, si presuppone un principio assolutamente primo e immobile che si
identifica come PRIMO MOTORE IMMOBILE (DIO).
DIO = ATTO PURO il quale non ha possibilita di movimento. Aristotele ritiene che
l’universo e il movimento siano eterni percio’ considera anche Dio ETERNO. Dio fa
muovere le cose come CAUSA FINALE. La storia dell’universo ha come protagonisti
la MATERIA PRIMA che tende verso la FORMA E PERFEZIONE, e Dio. Tutto
questo significa che l’universo è uno SFORZO DELLA MATERIA VERSO DIO, UN
DESIDERIO INCESSANTE DI “PRENDERE FORMA”. Infatti, non è tanto Dio che
ordina il mondo ma è il mondo stesso che si AUTO-ORDINA. Dio gode
continuamente della VITA DELL’INTELLIGENZA alla quale l’uomo si eleva per brevi
periodi ed essendo perfetto PENSA ALLA PERFEZIONE STESSA dunque dio sará
un PENSIERO DI PENSIERO. Ritiene pero che ci siano molteplici cieli e quindi è
come se ammettesse che ci siano molteplici divinitá (MONOTEISMO ESIGENZIALE).
2. Logica
LOGICA=ANALITICA= modalitá di ragionamento delle scienze. Sono di 3 tipi:
LOGICA DEL CONCETTO, PROPOSIZIONE, SILLOGISMO. Tra le forme della
realtá e quelle del pensiero esiste un rapporto necessario.
Secondo Aristotele gli oggetti del discorso sono i CONCETTI che si dispongono su
una scala dal PIU AL MENO UNIVERSALE in un RAPPORTO DI GENERE E
SPECIE. Ogni concetto è specie di un concetto piu universale e genere di un
concetto meno universale.
SPECIE= MAGGIOR NUMERO DI CARATTERISTICHE, MINOR NUMERO DI
INDIVIDUI
GENERE= MINOR NUMERO DI CARATTERISTICHE, MAGGIOR NUMERO DI
INDIVIDUI
Quindi LA COMPRENSIONE (insieme di caratteristiche di un concetto) E
ESTENSIONE (numero di enti a cui fa riferimento un concetto) sono
INVERSAMENTE PROPORZIONALI. Con la MASSIMA COMPRENSIONE E
MINIMA ESTENSIONE arriviamo alla SPECIE INFIMA la quale è la SOSTANZA
PRIMA = non puo’ mai esistere in un altro/ puo essere usato solo come soggetto.
SOSTANZE SECONDE = SPECIE E GENERI IN CUI LE SOSTANZE PRIME
RIENTRANO.
SOLO LE SOSTANZE PRIME SONO SOSTANZE IN SENSO PROPRIO.
GENERI SOMMI = MASSIMA ESTENSIONE E MINIMA COMPRENSIONE
LOGICA DELLE PROPOSIZIONI ->ENUNCIATI APOFANTICI= FRASI CHE
COSTITUISCONO ASSERZIONI PROPOSIZIONE= ENUNCIATO DICHIARATIVO
Le proposizioni possono essere denominate AFFERMATIVE, NEGATIVE,
UNIVERSALI, PARTICOLARI, SINGOLARI
Il rapporto tra le proposizioni viene spiegato nel QUADRATO DEGLI OPPOSTI (fatto
dai medievali) dove puo essere:
• CONTRARIA: QUANTITATIVAMENTE IDENTICHE, QUALITATIVAMENTE
DIVERSE (UNIV. AFF E UNIV. NEG)
• CONTRADDITTORIA: DIVERSE SIA QUANT. CHE QUALIT. (UNIV. AFF. E
PART. NEG)
• SUB-CONTRARIA: QUANT. ID. E QUALIT. DIV (PART. AFF E PART. NEG)
• SUB-ALTERNA: QUANT DIV. QUALIT ID. (UNIV. AFF. PART. AFF) -> tutti
gli uomini sono bianchi=alcuni uomini sono bianchi mentre viceversa no
PROPOSIZIONI CONTRARIE = NON POSSONO ESSERE ENTRAMBE VERE MA
ENTRAMBE FALSE SI
PROPOSIZIONI CONTRADDITTORIE = NECESSARIAMENTE UNA VERA E
L’ALTRA FALSA
PROPOSIOZIONI SUB-CONTRARIE = ENTRAMBE VERE MA NON ENTRAME
FALSE
Modi della Predicazione > il predicato cio’ che si afferma o nega di un soggetto. Le
modalitá vengono distinti con ASSERZIONE (a e’ b), POSSIBILITÁ (a e’ possibile sia
b), NECESSITÁ (a e’ necessario che sia b)
1)La VERITÁ È NEL PENSIERO 2) LA MISURA DELLA VERITÁ È L’ESSERE
(non l’essere). Un discorso e’ vero solo quando rispecchia la realta’ ontologica.
Si deduce che quindi il linguaggio per Aristotele è convenzionale ma si riferisce alle
affermazioni dell’anima che costituisce immagini comuni per tutti.
Logica del Ragionamento: NOI RAGIONIAMO QUANDO PASSIAMO DA GIUDIZI
A ALTRE PROPOSIZIONI CHE SIANO TRA LORO COLLEGATE E SONO CAUSA
DI ALTRE.
Il SILLOGISMO È IL RAGIONAMENTO PER ECCELLENZA E SI HANNO 3
ESTREMI: MAGGIORE, MINORE, MEDIO
Il termine mag. e min appaiono anche nella conclusione grazie all’unione del termine
medio
Le caratteristiche del sillogismo sono il CARATTERE MEDIATO E LA SUA
NECESSITÁ.
In base alla posizione del termine medio si distinguono varie FIGURE che sono la
PRIMA FIGURA (soggetto mag, pred min), SECONDA FIGURA (pred.), TERZA
FIGURA (sogg). Si puo aggiungere una QUARTA (pred. Mag, sogg min)
Il sillogismo perfetto è della prima figura. La validitá si vede nel SILLOGISMO
SCIENTIFICO attraverso ASSIOMI, PRINCIPIO DI IDENTITÁ E PRINCIPIO DEL
TERZO ESCLUSO ma NON SONO SUFFICIENTI quindi ci stanno dei PRINCIPI
PROPRI DELLE SINGOLE SCIENZE con una lista di DEFINIZIONI.
Una definizione si ottiene predicando il GENERE PROSSIMO E LA SUA
DIFFERENZA SPECIFICA (categorie=generi sommi =indefinibili). Le definizioni si
ottengono per INDUZIONE (dal part. al gen.) la quale pero’ NON È PER FORZA
VERA. Quindi ci sta anche la DEDUZIONE che va DAL GENERALE AL
PARTICOLARE.
Queste ultime derivano dall’INTELLETTO (come gli assiomi) e dal potere di
INTUIZIONE RAZIONALE. Questa si ottiene GRADUALMENTE e quindi
l’ESPERIENZA HA UN VALORE PREPARATORIO PER L’INTELLETTO.
La scienza si identifica come SAPERE DELLE ESSENZE FONDATE SULLA
INTUIZIONE INTELLETTUALE A CONTATTO CON L’ESPERIENZA. Tutto questo è
in relazione con la DIMOSTRAZIONE.
La DIALETTICA si fonda sul PROCEDIMENTO RAZIONALE MA NON
DIMOSTRATIVO -> SILLOGISMO DIALETTICO.
I suoi principi sono PROBABILI e quindi sono dei ragionamenti deboli. In quest’
ambito si trovano i PROBLEMI perche possono avere 2 risposte contraddittorie.
SILLOGISMI ERESTICI -> APPARENTEMENTE PROBABILI
RETORICA -> ARTE DI PRODURRE DISCORSI CONVINCIENTI. Partono da
premessi PROBABILI che possono essere nel tempo omessi -> ENTIMEMA
La retorica deve tener conto anche degli ASPETTI EMOZIONALI. Ha una
DESTINAZIONE CONCRETA DI MATRICE POLITICA
Lui sottolinea la debolezza di essa e cerca di abbandonarla dicendo che si realizza
la FINALITÁ NATURALE quando si riesce a far prevalere il vero con il discorso
argomentato
3. Fisica
Le sostanze in movimento costituiscono l’oggetto della FISICA che viene chiamata
anche filosofia seconda. La fisica per Arisitotele è una TEORIA DEL MOVIMENTO
(le sostanze sono classificate in base al tipo di movimento) che sono di 4 tipi:
SOSTANZIALE (generare o corrompere), QUALITATIVO (mutare o alterare),
QUANTITATIVO (aumentare o diminuire), LOCALE (movimento fondamentale)
MOVIMENTO LOCALE: CIRCOLARE (segue sempre la stessa direzione), DAL
CENTRO DEL MONDO VERSO L’ALTO, DALL’ALTO VERSO IL CENTRO DEL
MONDO.
L’ETERE (elemento che compone i corpi celesti) è l’unico a muoversi di movimento
circolare.
Teoria dei luoghi naturali > Per spiegare i MOVIMENTI DEI CORPI SEMPLICI
ricorre alla TEORIA DEI LUOGHI NATURALI. Ognuno dei 4 elementi (terra, acqua,
aria e fuoco) ha una sua collocazione e se viene allontanato esso tende a ritornarvi
con un moto naturale. I loro luoghi naturali sono determinati dal PESO. Al centro ci
sta la TERRA e intorno acqua, aria e fuoco. Sopra il fuoco ci sta la luna.
Niente si muove a caso ma con uno scopo. I corpi inanimati tendono a raggiungere
il loro luogo naturale metre quelli animati cercano di raggiungere la loro FORMA
PERFETTA (ENTELECHIA).
L’UNIVERSO FISICO È PERFETTO, FINITO, UNICO ED ETERNO PERCHE NON
MANCA DI NULLA (altezza, larghezza, profondita’). Se esso è perfetto è anche finito.
LA SFERA DELLE STELLE FISSE segna i LIMITI DELL’UNIVERSO. Quindi non
possono esistere altri mondi.
ETERNO quindi non ha ne inizio ne fine, ma si PROLUNGA INDEFINITAMENTE
NEL TEMPO.
Negazione del vuoto: SPAZIO VUOTO NON ESISTE > perche’ lo spazio dipende
sempre da un corpo > IL LUOGO è sempre LUOGO DI QUALCOSA. Il luogo si puo
vedere come un RECIPIENTE IMMOBILE.
Il TEMPO si lega al DIVENIRE, perche se ci fosse un mondo di entita’ immutabili il
tempo non servirebbe ( Se nel mondo tutto fosse immutabile allora sarebbe inutile
l’esistenza del tempo). Il TEMPO È LA MISURA DEL DIVENIRE DELLE COSE.
3.1 Psicologia
PSICOLOGIA = PARTE DELLA FISICA. Studia L’ANIMA CHE È LA FORMA
INCORPORATA NELLA MATERIA.
ANIMA = SOSTANZA CHE INFORMA E VIVIFICA IL CORPO. Ha 3 funzioni:
FUNZIONE VEGETATIVA (capacita di nutrirsi e riprodursi), SENSITIVA (articola
nella sensibilita’ e capacita’ di movimento), INTELLETTIVA (propria solo dell’uomo).
TEORIA DELLA CONOSCENZA: oltre ai 5 sensi ci sta un SENSO COMUNE che
ha la FUNZIONE DI COSTITUITRE LA COSCIENZA DELLA SENSAZIONE ( sentire
di sentire) E PERCEPIRE LE DETERMINAZIONI SENSIBILI COMUNI A PIU SENSI
( percepire quello che viene percepito dagli altri sensi)
SENSAZIONE = OGETTO SENSIBILE CHE VIENE PERCEPITO (udire un suono
coincide con il suono)
SENSO DIVERSO DA IMMAGINAZIONE. L’immaginazione PUO FONDERE
MOLTEPLICI IMMAGINI DI OGGETTI -> IMMAGINE GENERALE ->
ANTECEDENTE SENSIBILE DELL’UNIVERSO (CONCETTO) che viene alla luce
con L’INTELLETTO
FACOLTÁ CHE CONTIENE IN ATTO TUTTE LE VERITA’ E TUTTI GLI
INTELLIGIBILI (CONCETTI) -> INTELLETTO ATTIVO il quale FA PASSARE IN
ATTO LE VERITA’ CHE NELL’INTELLETTO POTENZIALE RISULTANO SOLO IN
POTENZA.
4. Etica
IL FINE dell’AGIRE umano appare BUONO quindi DESIDERABILE. Tutti i beni
dipendono dal BENE SOMMO (cio’ che viene desiderato per se’ stesso) e questo
fine e’ la FELICITA’.
Il compito della vita umana e’ la VITA DELLA RAGIONE quindi l’uomo sara’ felicese
vivra’ secondo la ragione e questo costituisce la VIRTU’ UMANA. QUINDI
INDAGINE DELLA FELICITA’ = INDAGINE DELLA VIRTU’
La virtu’ e’ collegata al piacere perche essa perfeziona e accompagna qualsiasi
attivita’ umana. I BENI ESTERIORI FACILITANO LA VITA VIRTUOSA. LA VIRTU’ E
MALVAGITA’ DIPENDONO DAGLI UOMINI E DALLE LORO SCELTE. QUESTO
PRINCIPIO IN SE DEI PROPRI ATTI VIENE CHIAMATO “LIBERO”. Le scelte che fa
l’uomo sono CONDIZIONATE DALLA NATURA E DALLE CARATTERISTICHE DEL
SUO SOGGETTO.
2 tipi di virtu’: VIRTU ETICHE (dominio della ragione sugli impulsi sensibili) E
DIANOETICHE (esercizio stesso della ragione).
VIRTU ETICHE: disposizione a scegliere il giusto mezzo adeguato alla nostra natura.
Il GIUSTO MEZZO ci rende virtuosi nei comportamenti. Una virtu etica e’ la
GIUSTIZIA che viene intesa come VIRTU INTERA E PERFETTA.
Sulla giustizia e’ fondato IL DIRITTO PRIVATO E PUBBLICO.
VIRTU DIANOETICHE: esercizio stesso della ragione, arte, saggezza, intelligenza,
scienza e sapienza. ARTE = PRODUZIONE, SAGEZZA = AZIONE, INTELLIGENZA
= COGLIERE PRINCIPI, SCIENZA = CAPACITA’ DIMOSTRATIVA (APODITTICA),
SAPIENZA = GRADO PIU ALTRO DELLA SCIENZA. La sagezza riguarda le cose
umane e la sapienza le cose piu alte e universali.
La felicita’ piu alta consiste nella VIRTU PIU ALTA QUINDI NELLA SAPIENZA
( espressione piu’ alta della scienza e unione di scienza e intelligenza). Il sapiente
basta a se’ stesso ed egli vive una vita superiore a quella umana (VITA TEORETICA)
AMICIZIA = VIRTU O CONGIUNTA CON LA VIRTU. Essa e’ essenziale nella vita e
allo stesso tempo e’ una cosa bella. Ci sono 3 tipi di amicizia: UTILITA’/ PIACERE
( amico ricerca l’utile o il piacere) , VIRTU’ ( amicizia fondata sul bene). Soltanto
coloro che vivono in INTIMITA’ DI RAPPORTI possono esercitare l’amicizia.
L’amicizia PRESUPPONE UNA SOSTANZIALE UGUAGLIANZA TRA GLI INDIVIDUI.
Gli amici bastano tanti quanti sufficienti a vivere in intimita’.
5. Politica
Lo STATO ha come scopo l’ESISTENZA MATERIALMENTE E SPIRITUALMENTE
FELICE (questo perche’ non basta a se stesso), infatti schiavi e animali non possono
fare politica. Aristotele ritiene inoltre che ci sono degli schiavi per natura in quanto
incapaci di virtu’ piu elevate.
3 forme di governo: MONARCHIA, ARISTOCRAZIA, POLITIA (governo della
moltitudine). Ci sono subentrate anche la TIRANNIDE, L’OLIGARCHIA E
DEMOCRAZIA (forme degenerate di governo). Aristotlele preferisce la politia che
ritiene sia LA VIA DI MEZZO TRA OLIGARCHIA E DEMOCRAZIA.
Per avere un governo buono lo stato deve provvedere alla PROSPERITA’
MATERIALE, ALLA VITA VIRTUOSA E FELICE DEI CITTADINI, NUMERO DI
CITTADINI, SITUAZIONE GEOGRAFICA, INDOLE DEI CITTADINI, FUNZIONI BEN
DISTRIBUITE, COMANDO DEGLI ANZIANI, EDUCAZIONE. Il filosofo esclude la
comunanza delle donne e della prosperita’.
6. Estetica e Poetica
UNA COSA BELLA = REALIZZA PIENAMENTE IL SUO SCOPO/ FINE CHE
COINCIDE CON LA FORMA
TRATTI ESTERIORI DELLA BELLEZZA: ORGANICITA’ (insieme organico e
strutturato in maniera armoniosa), ORDINE (corretta disposizione delle parti),
MISURA (adeguate dimensioni). Con questi si riferisce anche all’ADEGUATEZZA
della FORMA di un oggetto.
ARTE = PRODUZIONE DI UN OGGETTO = IMITAZIONE
IMITAZIONE = TRAGEDIA->illustrazione dell’unita’ dell’azione tragica -> deve
svolgersi in continuita’. Essa imita il VEROSIMILE e quindi costituisce l’ANALOGO
DELL’UNIVERSALITA’- > ARTE = RAPPRESENTAZIONE DELL’ESSENZA DELLE
COSE. La tragedia LIBERA L’ANIMA DELLO SPETTATORE DALLE PASSIONI
RAPPRESENTATE (come la musica). Questa CATARSI (PURIFICAZIONE dalle
emozioni negative) si puo intendere o come PURIFICAZIONE DELLE PASSIONI IN
SENSO ETICO O LIBERAZIONE PSICOLOGICA TEMPORANEA DALLE PASSIONI
O COME “SCARICA” EMOZIONALE DALLE PASSIONI NOCIVE.

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