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Ricerca e sperimentazione

La fertirrigazione
del pomodoro da industria
ADRIANO BATTILANI
Consorzio di Bonifica Numerosi test
per il Canale Emiliano Romagnolo
effettuati negli ultimi anni
L’abbinamento della microirriga- dimostrano
zione e della fertirrigazione rappresen-
ta senza dubbio una delle maggiori in- che questa tecnica,
novazioni nella tecnica colturale del po-
abbinata
modoro da industria. Benché conosciu-
ta da anni, la microirrigazione non è alla microirrigazione,
stata sinora applicata diffusamente ne-
gli areali di produzione del Nord Italia, fa aumentare
rimanendo localizzata al Centro-Sud, le rese del 20-30%.
dove la necessità di razionalizzare l’uso
delle scarse risorse idriche ne ha favori-
to una più rapida espansione. Tab. 1 - Pomodoro da industria: restituzione idrica giornaliera
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Nell’ultimo biennio, tuttavia, si è per fenofase e per epoca di semina o trapianto.
assistito ad un forte risveglio di interes-
se nei confronti delle potenzialità della
fertirrigazione abbinata alla microirri- SEMINA/ PRIMI 2° PALCO 10% BACCHE 25% BACCHE 50% BACCHE
EPOCA
gazione, come importante fattore di in- TRAPIANTO FRUTTI CON FRUTTI ROSSE ROSSE ROSSE

cremento delle rese e della qualità del Semina 15 marzo 1,1 2,4 4,2 3,8 2,3 –
prodotto destinato all’industria di tra- Semina 30 aprile 1,8 3,3 4,4 3,7 2,1 –
sformazione. L’interesse delle associa- Trapianto 20 aprile 1,5 2,4 4,3 3,8 2,3 –
zioni dei produttori e delle industrie di Trapianto 10 maggio 1,8 3,3 4,4 3,8 2,1 –
trasformazione nei confronti della tec- Trapianto 30 maggio 2,5 3,3 4,5 3,8 2,1 –
nica è stato inoltre efficacemente sup-
portato dalle azioni dimostrative svolte nicamente ed in maniera ragionata l’in- idrico della coltura e delle caratteristi-
nell’ambito del regolamento Cee tera nutrizione idrico-minerale della che fisico-chimiche del suolo e dell’ac-
2078/92 presso le aziende sperimentali pianta. Ciò avviene utilizzando gli im- qua irrigua.
“Stuard” e “Tadini” e la cooperativa pianti microirrigui, che consentono di
Terremerse, con il coordinamento del realizzare una notevole precisione nella La gestione irrigua
Crpv e il supporto scientifico del Con- distribuzione del concime, sia come
sorzio di bonifica per il Canale emiliano tempestività di intervento che di quan- La stima del fabbisogno idrico
romagnolo (Cer). tità erogata. giornaliero della coltura deve essere
Parallelamente, la corretta gestione Va comunque sottolineato che la fatta con un buon grado di precisione. Il
dell’apporto idrico-nutrizionale al po- fertirrigazione rappresenta una tecnica calcolo di un bilancio idrico a livello
modoro da industria è stata oggetto di d’avanguardia in grado di fornire risul- aziendale resta la migliore soluzione
approfonditi studi nell’ambito del pro- tati produttivi e qualitativi di grande ri- per consentire alla fertirrigazione ed al-
getto Qualitom, finanziato dalla Comu- lievo ma, se mal gestita, altrettanto ca- la microirrigazione di esprimere al
nità europea e dalla Regione Emilia- Ro- pace di indurre squilibri nella crescita e massimo le proprie potenzialità. Nor-
magna, e delle attività di ricerca e speri- nella fruttificazione della coltura o sem- malmente, però, le informazioni richie-
mentazione condotte dallo stesso Cer. plicemente di costituire un aggravio ste per il calcolo del bilancio idrico so-
L’intensa attività svolta ha permes- dei costi senza alcun ritorno economi- no troppo dettagliate per la sua appli-
so di mettere a punto una gestione che, co. La gestione della fertirrigazione non cazione a livello aziendale, in assenza
con le necessarie semplificazioni dovu- deve quindi essere effettuata a prescin- di supporti di assistenza tecnica.
te all’esigenza di un facile utilizzo a li- dere da una buona conoscenza del- Una buona approssimazione delle
necessità idriche della coltura è comun-
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vello aziendale ed in assenza di suppor- l’ambiente agrario in cui si opera, ed in


ti informatici, permette di gestire armo- particolare dell’effettivo fabbisogno que ottenibile utilizzando le tabelle ri-
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Fig. 1 Per il pomodoro da industria deve es-


Pomodoro da industria: le curve di assorbimento dei cinque ser considerata una asportazione di 2,5
principali elementi nutritivi della pianta chilogrammi di azoto per tonnellata di
(in percentuale sul totale delle asportazioni). prodotto, 2,29 chilogrammi di anidride
fosforica (1 chilogrammo di fosforo),
25 4,8 chilogrammi di biossido di potassio
Azoto
Fosforo (4 chilogrammi di potassio), 5,3 chilo-
20 Potassio grammi di ossido di calcio (3,8 chilo-
Magnesio grammi di calcio) e 0,7 chilogrammi di
15 Calcio ossido di magnesio (0,4 chilogrammi di
magnesio).
%

10 Una gestione mirata dell’apporto


nutrizionale azotato può essere fatta
5
anche utilizzando l’analisi fogliare ese-
guita direttamente in campo con meto-
diche differenti (Spad, Cardy, titolazio-
0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 ne del succo del picciolo o della foglia)
settimane dall’emergenza o dal trapianto e di semplice applicazione.
La grande potenzialità della fertirri-
gazione consiste principalmente nella
possibilità di collocare in forma pronta-
mente assimilabile e con precisione nel
tempo e nello spazio l’esatta quantità e
portate nei disciplinari di produzione che sui bollettini provinciali. Le piogge forma chimica dei nutrienti necessari al
52 integrata della Regione Emilia-Roma- interferiscono con la gestione irrigua e raggiungimento degli obbiettivi di resa
gna (tab. 1). Nella tabella viene indicata devono essere valutate come indicato e qualità che ci si prefigge. Spesso, pur-
la restituzione idrica giornaliera in mil- nel box pubblicato a pag. 53. troppo, la gestione della tecnica fertirri-
limetri per le più comuni epoche di se- Tra gli aspetti più trascurati nella gua è stata lasciata alla sensibilità ed al-
mina e trapianto. Il valore riportato rap- gestione dell’irrigazione figura senza l’esperienza dell’agricoltore che, se
presenta il consumo medio giornaliero dubbio la progettazione dell’impianto non adeguatamente supportate, pos-
per una pianta in quella fase di sviluppo sono risultare insufficienti.
irriguo e fertirriguo. L’adozione di mate-
e nelle condizioni climatiche del perio- Gli apporti idrico-nutrizionali abbi-
riali non idonei può rendere pressoché
do in cui normalmente viene raggiunta. nati ad una gestione empirica dell’irri-
nulla l’efficacia dell’intervento di fertir-
La gestione della microirrigazione, gazione, non essendo stati mirati ad un
rigazione o causare notevoli danni alla
effettuata sulla base dei dati tabellari, preciso strato di terreno esplorato dalle
coltura od all’ambiente. La manichetta
risulta molto semplice: radici, spesso collocano i nutrienti al di
forata tradizionale, ad esempio, a cau-
* suoli sabbiosi: intervenire ogni sotto della zona di assorbimento radi-
sa della nota disomogeneità di distri-
volta che la somma dei valori di restitu- cale, riducendone sensibilmente l’effi-
buzione dell’acqua non si presta ad es-
zione idrica è uguale o superiore a 6 cacia od addirittura causandone la per-
sere usata efficacemente per la fertirri- dita per dilavamento con le ben note
millimetri;
gazione. La fertirrigazione attraverso gravi conseguenze sul piano ambienta-
* suoli franco, franco-limoso, ar-
impianti per aspersione, in particolare le ed economico.
gilloso, argillo-limoso: intervenire
le barre, non è tecnicamente impossibi-
ogni volta che la somma dei valori di re-
le, ma risulta di difficile realizzazione.
stituzione idrica dei tre giorni prece- I fattori
denti, in cui non sono intervenute irri- da considerare
gazioni, è superiore a 3 millimetri. Il fabbisogno
La prima irrigazione dovrebbe es- di nutrienti Per ottimizzare l’efficacia della fer-
sere effettuata quando il contenuto idri- tirrigazione e, in pratica, per garantirsi il
co residuo nei primi 50 centimetri di La Regione Emilia-Romagna ha massimo ritorno economico dell’inve-
terreno, misurato mediante tensiome- messo a punto da tempo degli stru- stimento è necessario quindi avvalersi
tri, watermark, o stimato mediante un menti per la stima del fabbisogno in di bilanci idrici e nutrizionali e disporre
bilancio idrico, è circa del 60%. La ge- azoto, fosforo e potassio all’interno dei di mezzi tecnici adeguati. Di grande im-
stione idrica proposta si prefigge di suoi disciplinari di produzione integra- portanza sono anche la modalità e la
mantenere il livello dell’acqua disponi- ta. La stima del reale fabbisogno della frequenza di distribuzione dell’appor-
bile alla coltura nello strato di terreno coltura sulla base di una produzione at- to nutrizionale.
esplorato dalle radici approssimativa- tesa, consente di ridurre il quantitativo La modalità di distribuzione è lega-
di fertilizzanti da apportare, aumentan-
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mente tra il 60 ed il 70%. Il momento di ta al ritmo di assorbimento del nutrien-


inizio delle irrigazioni viene indicato an- done considerevolmente l’efficienza. te da parte della pianta.
Nella figura 1 sono riportate le cur-
ve di assorbimento, espresse come
percentuale del totale delle asportazio-
COME GESTIRE LE PIOGGE
Indicativamente sono da considerarsi nulle le piogge inferiori a 5 milli-
ni, per i cinque principali elementi. Il
metri.
pomodoro è caratterizzato da un anda-
mento quasi parallelo nell’assorbimen- Le piogge superiori ai 5 millimetri vanno divise per il valore dalla restitu-
to dell’azoto e del potassio, con un pic- zione idrica della fenofase per ottenere il numero di giorni di sospensio-
co di assorbimento che si colloca nor- ne dell’irrigazione.
malmente tra la quinta e la nona setti- Eventi temporaleschi con intensità di pioggia oraria maggiore di 15 mil-
mana dal trapianto, in corrispondenza limetri (lettura al pluviometro/durata del temporale in ore) sono da rite-
con la fase di rapido sviluppo vegetati- nersi utili al 50%.
vo ed inizio della fioritura.
L’assorbimento del fosforo, come calcio od un concime complesso con fila alla semina od al trapianto sotto for-
si è detto, avviene principalmente nelle calcio e magnesio dalla settima alla no- ma di fosfato mono o biammonico.
prime settimane e rimane poi costante na settimana dal trapianto, ponendo la La frequenza di distribuzione è so-
a livelli molto bassi per tutta la restante debita attenzione al rischio di occlusio- stanzialmente legata alla struttura del
parte del ciclo vegetativo. Il magnesio ne degli erogatori che ne consegue. terreno: quanto più questo risulta sciol-
viene assorbito principalmente nella Per quanto riguarda il fosforo, con- to, tanto più deve essere elevata. Ope-
fase prefiorale e durante tutto il periodo siderata la modesta richiesta da parte rando su terreni fortemente sabbiosi,
di fioritura con un picco alla sesta e set- della coltura, il picco di assorbimento ricchi di scheletro o con franco di colti-
tima settimana. Le maggiori quantità di nelle prime settimane dopo il trapianto vazione particolarmente ridotto e sub-
calcio sono invece necessarie nella fa- o l’emergenza e la scarsa mobilità del- strato drenante o falda elevata, così co-
se di allegagione ed ingrossamento l’elemento nel suolo se ne consiglia la me nelle colture fuori suolo, la frequen-
della bacca. localizzazione in solchi a circa 8-10 cen- za ottimale può arrivare ad essere di
Gli apporti per via fertirrigua di cal- timetri di profondità in prossimità della
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più volte al giorno. In questi casi l’auto-
cio e fosforo non sono frequenti. Nel mazione dell’impianto diviene indi-
caso del calcio, perché le acque irrigue
emiliano-romagnole ne sono forte-
Q uando si applica la pratica della
fertirrigazione è di fondamentale impor-
spensabile. Normalmente si consiglia
una frequenza settimanale su terreni
mente dotate, al punto da costituire argillo-limosi ed un intervento ogni
spesso un impedimento all’uso di alcu- tanza impiegare acque di buona qua- due-quattro giorni su terreni sabbiosi.
ni tipi di fertilizzanti in fertirrigazione. lità; se si utilizzano acque di pozzo o di Per il pomodoro da industria il pe-
Se si rendesse necessario apportare
fosso è necessario filtrarle. riodo di fertirrigazione non deve supe-
(Foto Arch. Crpv)
calcio è possibile utilizzare nitrato di rare la 10-12ª settimana dal trapianto o

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dall’emergenza. In caso di pioggia l’ap- mento con l’azoto, per aumentarne l’as- sostanziali perdite in termini di residuo
porto fertilizzante previsto va comun- sorbimento da parte delle radici. ottico. Acidità, colore e viscosità riman-
que distribuito utilizzando il minimo Le forme di magnesio più adatte gono invariati. Il mantenimento di un
volume irriguo necessario a garantirne all’uso in fertirrigazione sono il nitrato buon equilibrio idrico-nutrizionale con-
l’uniforme distribuzione. L’interruzione di magnesio ed il solfato di magnesio. sente alla pianta di svilupparsi al me-
degli apporti nutritivi o la loro concen- Sono disponibili fertilizzanti che abbi- glio, risultando meno soggetta agli
trazione nel momento successivo alla nano l’apporto di magnesio con quello stress ambientali. Attraverso una atten-
pioggia possono facilmente provocare di calcio in dosi molto contenute. Di ta gestione degli apporti azotati, unita-
alterazioni del ritmo di crescita e frutti- buona efficacia, specie per aumentare mente ad un monitoraggio del conte-
ficazione o delle caratteristiche qualita- la resistenza o la risposta della pianta a nuto residuo in azoto pronto nel terre-
tive della bacca. condizioni ambientali critiche, è l’ap- no, sembrerebbe inoltre possibile in
porto per via fertirrigua di amminoacidi parte risolvere il problema dell’accu-
I fertilizzanti azotati che possono
od umati.
essere utilizzati sono essenzialmente mulo di nitrati nelle bacche.
nitrato di potassio e nitrato ammonico. Non bisogna comunque essere
Limitatamente alle prime settimane è
Buone potenzialità preda di facili entusiasmi: in ambienti
possibile utilizzare urea o miscele di nel medio periodo sub-umidi, come quelli della pianura pa-
urea e nitrato di potassio. Il fosforo può Le numerose esperienze speri- dana, è possibile che in alcune annate
essere distribuito sotto forma di fosfato mentali e dimostrative portate a termi- frequenza e distribuzione delle piogge
mono o bi-ammonico, o meglio ancora, ne negli ultimi anni hanno ampiamen- estive riducano od addirittura annullino
di acido fosforico, contribuendo così al- te dimostrato le potenzialità della tecni- i positivi effetti della gestione fertirrigua.
l’abbassamento del pH della soluzione ca fertirrigua in abbinamento alla mi- I vantaggi della tecnica in termini pro-
circolante, che è normalmente elevato croirrigazione. duttivi, qualitativi, ambientali ed econo-
per effetto delle acque e dei terreni tipi- Se correttamente gestita, questa mici vanno dunque considerati nell’arco
54 ci dell’Emilia-Romagna. Il potassio è tecnica arriva a fornire incrementi pro- del medio periodo e non sulla scorta dei
opportuno venga distribuito in abbina- duttivi dell’ordine del 20-30%, senza risultati della singola annata. 쏔

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