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PICCOLA

GUIDA PER L’UTILIZZO DI WORDPRESS

ENTRARE NEL BLOG

Colleghiamoci  all’indirizzo  http://www.wordpress.com;  la  pagina  che  ci  troveremo  di  fronte  sarà  la 
seguente:  

Nel riquadro evidenziato, inseriamo nella casella superiore l’indirizzo E—Mail con cui ci siamo registrati a 
Wordpress,  e  in  quello  inferiore  la  password  che  abbiamo  scelto  durante  la  registrazione;  se  non  la 
ricordiamo, facciamo click su “Help” e seguiamo le indicazioni a video. 
Confermando con il tasto “Sign in” verremo portati alla schermata di accoglienza di Wordpress. 

 La  casella  “remember  me”  permette  di  memorizzare  le  credenziali  sul  computer  che  stiamo 
usando,  di  modo  da  non  doverle  ridigitare  ogni  volta  che  vogliamo  accedere  al  blog;  se  stiamo 
usando  computer  pubblici  o  comunque  condivisi  (ad  esempio,  un  Internet  point)  ricordiamoci  di 
togliere la spunta facendo un click su di essa, se presente. 

La schermata di accoglienza mostra, nella parte centrale della schermata, informazioni riguardo i blog che 
stiamo  seguendo  (se  ce  ne  sono)  oppure  una  lista  di  suggerimenti  nel  caso  fossimo  nuovi  utenti  di 
Wordpress; individuiamo in ogni caso il controllo “My blog” in alto a sinistra, poi facciamo click e verremo 
portati al pannello di amministrazione di Wordpress mostrato in figura. 

Da  qui  potremo  amministrare  il  nostro  blog;  notiamo  anche  il  pulsante  per  creare  un  nuovo  blog,  sulla 
destra. 

 
 Se  abbiamo  impostato  il  collegamento  automatico  a  Wordpress  (tramite  la  casellina  “Remember 
me”  di  poco  in  alto)  possiamo  richiamare  questa  pagina  collegandoci  al  nostro  blog,  quindi 
posizionando la freccetta del mouse sul controllo in alto a destra, dove comparirà il nome con cui ci 
siamo registrati, quindi selezionando “Gestisci i miei blog”...  

Questo elemento verrà chiamato pannello di controllo del blog. 

VISTA DEL BLOG E VISTA DELL’AMMINISTRAZIONE

La  distinzione  è  importante:  la  vista  del  blog  è  il  nostro  blog  appena  creato,  con  la  grafica  predefinita, 
vuoto; la vista dell’amministrazione invece, è il “dietro le quinte” che noi utilizziamo per amministrarlo. I 
pulsanti “Pagine” e “Articoli” accennati nella figura della pagina precedente rimandano entrambi alla vista 
dell’amministrazione, caratterizzata da un lungo menù a sinistra dello schermo, con molti comandi. 

 sarebbe bene tenere sempre aperte entrambe le viste, utilizzando le schede di Internet Explorer o 
Mozilla  Firefox,  in  modo  da  effettuare  cambiamenti  da  una  parte  e  vederli  subido  applicati 
dall’altra.  
 per vedere effettivamente i cambiamenti al blog, è necessario ricaricare ogni volta la vista del blog 
(nella scheda in cui è stata aperta). 

PAGINE E ARTICOLI

Una pagina è un elemento statico del nostro blog, che noi possiamo collegare ad un menù di navigazione 
per dare modo ai visitatori di puntare ad un contenuto sempre visibile: a differenza degli interventi, infatti, 
le pagine non sono datate, rimangono sempre visibili e non vengono sopravanzate da elementi più nuovi. 
Non invecchiano in altre parole, cosa che invece succede agli altri elementi del blog, vale a dire gli articoli o 
post:  il  post  è  quello  che  noi  scriviamo  sul  nostro  blog,  un  pensiero  estemporaneo,  un  avviso,  una 
segnalazione, comunque un qualcosa di temporaneo, “momentaneo”, che viene assegnato ad una data e 
mostrato da Wordpress in cascata, con gli interventi più “freschi” nella parte centrale del blog e quelli più 
vecchi in fondo. Si può decidere quanti interventi mostrare di seguito uno all’altro dalle proprietà del blog 
stesse. 

Per il momento non ci occuperemo ancora di modificare l’apparenza del blog, quello che viene detto tema: 
vedremo invece come fare a creare pagine e articoli così da iniziare subito con l’inserimento di contenuti 
nel blog! 


 
CREARE UNA PAGINA E UN MENÙ

Vediamo innanzitutto come fare a creare una pagina, e 
quindi un menù, perché senza il menù la pagina non può 
venire raggiunta dai nostri visitatori! 

Facciamo per prima cosa click su “Pages” (o “Pagine”, se 
abbiamo la lingua italiana) nella schermata del pannello 
di amministrazione: la schermata cambierà e Wordpress 
si posizionerà “dietro le quinte” del nostro blocg, quello 
che  in  gergo  viene  detto  backend.  Vedremo  comparire 
un menù laterale, focalizzato su una categoria chiamata 
“Pagine”  per  l’appunto:  questa  è  la  lista  di  tutti  i 
contenuti statici  del blog,  e non c’è limite al numero di 
pagine che possiamo avere. 

Vediamo in figura il pulsante “Aggiungi nuova”: facciamo 
click  su  di  esso  e  la  schermata  si  trasformerà  in  una 
specie  di  foglio  di  testo  elettronico,  simile  a  Microsoft 
Word (o OpenOffice): qui potremo scrivere il contenuto 
della  nostra  pagina  –  per  maggiori  info,  passare  alla 
sezione  “l’editor  di  Wordpress”  –  tramite  i  controlli; 
possiamo  assegnare  un  titolo  alla  pagina  stessa,  un  testo  in  grassetto,  corsivo,  sottolineato,  cambiare 
colore, allineare in diverse posizioni della pagina ecc...con l’accorgimento di selezionare, prima, il contenuto 
che vogliamo modificare proprio come faremmo in Word o OpenOffice. 

Quando abbiamo finito, ricordiamoci di fare click sul pulsante “Pubblica” a destra dello schermo (il pulsante 
diventa “Aggiorna” se stiamo modificando una pagina già creata in precedenza): se non facciamo click su 
questo  pulsante,  le  modifiche  al  blog  non  verranno 
salvate e la pagina non verrà creata...! 

 Nel  caso  in  cui  cercassimo  di  chiudere  la 


schermata  del  browser  (con  la  X  rossa  in  alto  a 
destra!) senza pubblicare o salvare le modifiche, 
il  blog  ci  informerà  dell’inconveniente 
avvisandoci  con  un  messaggio  a  schermo: 
potremo  quindi  decidere  se  proseguire  con 
l’operazione  oppure  tornare  alla  pagina  senza 
perdere nulla... 

A  proposito  di  modificare  le  pagine: 


dalla  schermata  che  riassume  l’elenco 
delle  nostre  pagine  (raggiungibile  dal 
menù laterale, alla voce “Pagine”, e poi 
“Tutte  le  pagine”)  sostando  con  la 
freccia  del  mouse  sopra  il  titolo  e 
scegliendo  “Modifica”:  verremo 

 
riportati  alla  schermata  del  foglio  di  testo  elettronico  da  cui  inserire  le  modifiche  desiderate.  Anche  qui 
dobbiamo ricordarci di salvare queste modifiche con il pulsante apposito, altrimenti avremo fatto il lavoro 
per niente...! Per esercizio creiamo ora altre due pagine con contenuto a piacere, assegniamo un titolo a 
ciascuna, e salviamole. 

Adesso dobbiamo creare il menù a cui collegare la pagina; 
sempre utilizzando i controlli laterali,  posizioniamoci sulla 
voce  “Aspetto”,  quindi  “Menù”;  noteremo  la  presenza,  in 
alto allo schermo, di due differenti linguette: “Edit menus” 
e “Manage locations”: la seconda ci permette di gestire il 
posizionamento dei menù, ovvero stabilire in quale punto 
del nostro blog appaiono (la collocazione dipende dal tema 
del  blog,  quelli  gratuiti  di  solito  hanno  una  sola 
collocazione,  in  alto  a  destra  o  sinistra,  sotto  il  titolo  del 
blog  stesso),  mentre  la  prima  ci  permette  di  creare  nuovi 
menù e modificare quelli già esistenti.  

Per creare un menù da zero – operazione necessaria se il blog è stato appena aperto, e per questo non ha 
un menù –dovremo fare click sul pulsante “Create a new menu” nella linguetta “Edit menus”, quindi fornire 
il  nome  del  menù  e  fare  click  sul  pulsante  “Crea  menù”;  successivamente  il  suo  posizionamento  verrà 
impostato passando alla linguetta “Manage locations”... 

Nella  figura  sopra,  i 


passaggi per punti; accanto 
la linguetta da cui agire per 
assegnare  la  posizione  al 
menù  “il  tema  che  uso  io 
ha  un  solo  spazio 
disponibile, e il mio menù è 
stato  chiamato  “Navbar” 
da me”.  
Quando avremo finito, facciamo click su “Salva le modifiche” e facciamo ritorno alla linguetta “Edit menus”: 
ci troveremo di fronte ad una videata divisa in due parti, dove l’area sinistra, precedentemente oscurata, 
sarà ora accessibile... 


 
 

Il funzionamento è intuitivo: facciamo click su una delle caselline in corrispondenza dei nomi, che non sono 
altro  che  i  titoli  delle  pagine  create  come  mostrato  prima,  quindi  facciamo  click  su  “Aggiungi  al  menù”  e 
vedremo gli elementi comparire sulla destra, nell’area “Menù structure” come grandi rettangoli grigi. 

 La pagina “Home” viene creata automaticamente ed è un collegamento alla prima pagina del vostro 
blog,  dove  compariranno  i  vostri  post;  se  non  la  vedete,  fate  click  su  “Vedere  tutto”  per  farla 
apparire  e  amministrarla  come  spiegato.  Non  è  obbligatorio  usare  la  pagina  “Home”  nei  vostri 
menù...ma molti la usano! 

Possiamo  selezionare  più  di  una  casella,  e  riorganizzare  la  successione  degli  elementi  nel  menù 
semplicemente trascinando i rettangoli (una marca grigia mostrerà il posizionamento quando rilasceremo il 
tasto  del  mouse)  e  agire  sulle  caratteristiche  degli  elementi  facendo  click  sulla  piccola  freccia  a  forma  di 
triangolo presente sulla destra di ciascuno; tali proprietà comprendono, come possiamo vedere, l’etichetta 
di navigazione che ci permette di cambiare il titolo con cui la pagina viene collegata nel menù, e i comandi 
per spostarla di una posizione in alto o in basso nella scala senza ricorrere al trascinamento (più rapido). È 
anche presente il pulsante “Rimuovi” per eliminare un elemento dal menù, se cambiamo idea o per qualche 
motivo un bel giorno vogliamo toglierlo. 

Proviamo ora a trascinare un elemento sotto 
un  altro  elemento  del  menù,  in  modo  che  il 
rettangolo  “sporga”  come  mostrato  in 
figura...creeremo  un  menù  con 
sottocategorie:  dalla  visuale  del  blog, 
posizionando il mouse sul primo elemento del 
menù,  visualizzeremo  gli  elementi 
“dipendenti”...che  spariranno  quando  il 
mouse verrà spostato! 

Per vedere i cambiamenti al nostro blog, salviamo il menù col pulsante (se non l’abbiamo già fatto); quindi 
apriamo  l’indirizzo  del  blog  in  un’altra  scheda  del  browser:  il  menù  dovrebbe  essere  comparso,  nella 
posizione stabilita dal tema, e contenere collegamenti a tutte le pagine create finora. 


 
INSERIRE NUOVI ARTICOLI

Accanto  alle  pagine,  gli  articoli  (o  post)  sono  l’altra  componente  del  blog:  un  articolo  rappresenta  un 
intervento breve, un “qualcosa” che vogliamo comunicare ai visitatori del nostro blog, marcato con la data 
del giorno; anche se non ci sono limiti di parole alla sua lunghezza, sarebbe preferibile mantenere interventi 
brevi. 

 Sebbene sia possibile creare nuovi articoli “al volo” selezionando, dopo aver effettuato l’accesso, il 
controllo  in  alto  a  destra  sul  pannello  di  controllo  del  blog,  in  questo  modo  non  si  avranno  a 
disposizione  tutte  le  caratteristiche  del  foglio  di  testo  elettronico  messe  a  disposizione  da 
Wordpress; quindi è meglio non usarlo... 

Gli articoli vengono gestiti dalla sezione omonima del menù, ma possiamo raggiungerli direttamente dalla 
pagina  che  si  apre  quando  facciamo  l’accesso  a  Wordpress;  nel  primo  caso,  una  volta  raggiunto  il  menù, 
facciamo click su su “Articoli”, nel secondo selezioniamo il collegamento, in entrambi verremo portati alla 
pagina seguente, che mostra un elenco di tutti gli articoli inseriti nel blog: 

Il comando evidenziato, “Aggiungi nuovo”, ci permette di tornare al foglio elettronico di Wordpress, che è 
analogo a quello visto per le pagine (per altre info, consultare la sezione “L’editor di testo di Wordpress”); 
notiamo, proprio sotto il pulsante, l’elenco degli articoli divisi per appartenenza: 

1. Gli articoli pubblicati sono quelli salvati e visibili sul blog 
2. Gli articoli bozza sono quelli salvati ma non pubblicati, e quindi non visibili da altri se non da noi 
3. Gli  articoli  cestinati  sono  quelli  che  abbiamo  spostato  nel  cestino,  e  che  possiamo  recuperare  in 
qualsiasi momento se lo abbiamo fatto per sbaglio... 

Rimanendo nella pagina di composizione dell’articolo, capiamo 
subito come fare ad usare le sezioni elencate: infatti sulla destra 
vediamo  un  riquadro  coi  controlli  “Pubblica”  e  “Salva  bozza” 
che ci permettono di salvare e rendere consultabile un articolo, 
oppure  memorizzarlo  sul  blog  senza  che  altri  possano 
consultarlo (perché non  abbiamo ancora finito di scriverlo, ad 
esempio!).  Il  controllo  “Anteprima”  semplicemente  apre  la 
visuale del blog e ci mostra il nostro articolo, per farci un’idea di 
come verrà quando avremo finito! 
C’è anche un comando per cestinare un articolo, in rosso. 


 
Il  controllo  Twitter  rappresenta  un’altra  opzione  di  pubblicazione:  ci  consente,  se  abbiamo  un  account 
Twitter,  di  condividere  coi  nostri  follower  gli  interventi  sul  blog.  Consultare  la  sezione  “Impostazioni  del 
blog, condivisione e feedback” per ulteriori informazioni. 

Sono presenti altri controlli a lato della pagina: il riquadro “Format” stabilisce il tipo base di articolo, per ora 
lasciamo  su  “Generale”;  più  sotto  abbiamo  il  controllo  relativo  alle  categorie  e  ai  tags  (figura  a  destra) 
entrambi vuoti per il momento, ma comunque importantissimi (e che verranno trattati a breve). 

Quando abbiamo finito di scrivere un articolo, lo pubblichiamo col pulsante e chiunque potrà vederlo; dalla 
pagina dell’amministrazione che riassume tutti gli articoli, potremo intervenire per modificarlo o cestinarlo 
stazionando col mouse sul nome, come succedeva con le pagine (in caso di modifica, dalla pagina del foglio 
elettronico il pulsante “Pubblica” diventa invece “Aggiorna”). 

 Wordpress salva automaticamente a intervalli regolari gli articoli: se per qualche motivo il pulsante 
“Pubblica”  o  “Aggiorna”  diventasse  oscurato,  significa  che  sta  avvenendo  un  salvataggio 
automatico. Il pulsante torna accessibile dopo pochi secondi. 

Dalla stessa pagina degli articoli possiamo anche filtrare per mese di pubblicazione, e per categoria, oltre 
che  per  parola‐chiave:  cose  molto  utili  se  desideriamo  metter  mano  ad  un  articolo  in  particolare  e  ne 
abbiamo già scritti qualche migliaio... 

Ora  il  nostro  articolo,  per  essere  funzionale,  ha  ancora  bisogno  di  due  cose:  essere  associato  ad  una 
categoria e ad un insieme di tags, e questo è ciò di cui ci occuperemo nell’immediato seguito. 

COMMENTI E ARTICOLI

I  commenti  sono  interventi  che  i  visitatori  del  blog  possono  lasciare  ai  nostri  articoli  (e  pagine)  per  farci 
sapere cosa ne pensano! Per visualizzare i commenti, o inserirne noi stessi, dobbiamo fare click sul titolo 
dell’articolo stesso: apriremo così la visuale estesa di Wordpress dalla quale visualizzeremo l’elenco degli 
interventi e i controlli per rispondere o aggiungere contenuto. Consultare la sezione “Impostazioni del blog, 
condivisione e feedback” per ulteriori informazioni.  


 
CATEGORIE E TAGS

Una  categoria  è  un  raggruppamento  tematico  di  articoli:  tutti  gli  articoli  appartenenti  ad  una  stessa 
categoria  sono  in  qualche  modo  collegati,  e  il  blog  mette  a  disposizione  strumenti  per  rintracciare 
velocemente questi insiemi all’interno di una collezione di articoli che può essere molto grande. 
Per  gestire  le  nostre  categorie,  dal  menù  dell’amministrazione  facciamo  click  su  “Articoli”  e  poi  su 
“Categorie”; comparirà la schermata della figura: 

Ogni blog ha la categoria predefinita “Uncategorized”, vale a dire...non categorizzato, ed è dove il nostro 
articolo di prima è stato salvato. Il controllo “Aggiungi una nuova categoria” permette di inserire il nome di 
un  nuovo  raggruppamento,  dare  una  breve  descrizione  (se  lo  desideriamo)  e  quindi  confermare  col 
pulsante  “Aggiungi  una  nuova  categoria”,  più  in  basso;  così  facendo  al  categoria  verrà  mostrata  a  destra 
della schermata, dove c’è l’elenco delle categorie finora create.  

 Il  controllo  “Parent”  inizialmente  è  vuoto;  quando  iniziamo  a 


creare  nuove  categorie,  esse  vengono  aggiunte  in  una  lista  a 
scomparsa  (vedi  figura  a  destra)    che  è  accessibile  dal  pulsante 
stesso,  ed  è  utile  per  creare  raggruppamenti  all’interno  di  altri 
raggruppamenti, ovvero sottocategorie. 

In  pratica:  creando  anche  soltanto  una  categoria,  le  successive  potranno 
essere  fatte  dipendere  da  questa  e  i  loro  articoli  apparterranno  ad 
entrambe! Se le categorie B, C e D, in altre parole, sono sottocategorie di 
A,  gli  articoli  di  B,  C  e  D  saranno  anche  articoli  di  A  (ma  non  vale  il 
viceversa:  gli  articoli  di  A  non  saranno  anche  articoli  di  B,  C  e  D).  Questo 


 
serve sostanzialmente per finalità di ordinamento e strutturazione delle informazioni nel nostro blog. 

Nella figura riportata, ad esempio, “Conserve” e “Dolci” sono sottocategorie (in gergo, “categorie‐figlie”) di 
“Ricette”  e  vengono  mostrate,  nel  menù,  lievemente  rientrate  verso  destra  sotto  il  nome  della  categoria 
che le contiene (in gergo,la “categoria‐padre”).  
Possiamo creare un raggruppamento semplicemente selezionando una categoria‐padre dal menù “Parent” 
in fase di creazione di una nuova categoria: confermando la scelta, creeremo la dipendenza. 

 nella  schermata  a  destra  della  pagina  delle  categorie,  gli  elementi  figli  di  altri  elementi  vengono 
preceduti da un certo numero di trattini orizzontali: eh si, perché è possibile creare sottocategorie 
di sottocategorie (nipoti, pronipoti, ecc...) con il medesimo principio, semplicemente selezionando 
come “Parent” una categoria già inserita all’interno di un’altra! 

Stazionando  col  mouse  sopra  il  nome  di  una 


categoria, compariranno i pulsanti per cancellarla o 
modificarla  (vale  a  dire,  cambiare  nome, 
descrizione  e  padre);  lasciamo  stare  la  “Modifica 
veloce”  e  diciamo  che  il  comando  “Visualizza” 
permette  di  mostrare  gli  elementi  di  quella 
categoria, vale a dire gli articoli in visuale blog! 

I tags sono simili alle categorie: si tratta di parole‐chiave utilizzate dai visitatori per la ricerca di contenuti 
nel nostro blog, e si amministrano dal solito menù alla voce “Articoli” e poi “Tags”: 

L’elemento indicato con tag cloud è l’insieme dei nostri tag in una visualizzazione grafica, che mostra più 
ingranditi  quelli  che  sono  associati  a  più  articoli;  per  aggiungere  o  modificare  tags,  le  modalità  sono 
identiche a quelle delle categorie. 
 
 ...come sembra abbastanza logico aspettarsi, non possiamo creare tags figli di altri tags... 


 
Ora  che  abbiamo  creato  qualche  categoria  e  tag,  possiamo 
tornare al nostro articolo e associarlo a questi elementi! Apriamo 
la pagina degli articoli, quindi posizioniamo il moue sopra il titolo 
dell’articolo  che  abbiamo  creato,  quindi  scegliamo  “Modifica”. 
Dalla  pagina  del  foglio  di  testo,  a  destra,  troviamo  i  controlli 
mostrati  in  figura  a  sinistra:  le  categorie  si  selezionano  da 
caselline,  i  tags  si  scrivono  (inserendo  le  prime  lettere  di  un  tag, 
Wordpress mostrerà tutti i tag che iniziano con quelle lettere) e si 
separano con delle virgole. 

 L’inserimento  dei  tags  è  scomodo,  se  non  altro  perché 


dobbiamo ricordarci a memoria il loro nome! 
 La voce “scegli un tag tra quelli più utilizzati” richiamerà 
la tag cloud permettendoci di scegliere con più facilità. 

I “recommended tags”, non mostrati in figura ma poco più sotto, 
sono semplicemente delle parole‐chiave che Wordpress crea per 
noi in base al contenuto del nostro articolo: io non li ho mai usati, 
ma possono essere utili. 

Possiamo,  come  si  nota,  aggiungere  al  volo  nuove  categorie  o 


nuovi  tag,  nel  primo  caso  facendo  click  sul  collegamento  in  blu, 
nel  secondo  caso...semplicemente  scrivendo  nella  casellina  un  tag  che  non  abbiamo  ancora  utilizzato;  io 
tendo  ad  evitare  questo  metodo  perché  lo  trovo  disordinato,  in  ogni  caso.  Allo  stesso  modo  possiamo 
cancellare  tags  assegnati  facendo  click  sulle  piccole  “X”  accanto  a  ognuno,  o  categorie,  demarcando  le 
caselle. Ogni modifica va salvata usando il pulsante “Aggiorna” nel riquadro “Pubblica” più in alto. 

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L’EDITOR DI WORDPRESS

L’inserimento  dei  contenuti  negli  articoli  o  nelle  pagine  di  un  blog  avviene  tramite  una  specie  di  foglio 
elettronico  in  stile  Word  (o  OpenOffice),  che  traduce  la  formattazione  comune  (grassetto,  corsivo 
sottolineato,  allineamento  del  testo,  colore,  inserimento  di  immagini  ecc...)  in  codice  HTML:  questo  è  il 
modo con cui vengono scritte le pagine dei siti Internet, ma non è necessario conoscerlo per poter inserire 
contenuti in Wordpress. 

Il foglio elettronico ha questa interfaccia: 

Il contenuto dell’intervento viene inserito nel grande riquadro bianco sottostante le due righe dei comandi, 
esattamente  come  in  Word  abbiamo  una  barretta  verticale  (cursore)  da  cui  escono  le  lettere,  e  che  può 
venire  riposizionata  con  un  click  del  mouse  (o  l’uso  delle  frecce  direzionali)  per  effettuare  inserimenti  o 
cancellazioni di testo. 
Il  riquadro  rosso  evidenzia  gli  strumenti  di  formattazione,  identici  a  quelli  di  un  qualsiasi  foglio  di  testo 
elettronico, che vengono applicati ad un testo selezionato: prima bisogna selezionare le parole o le righe a 
cui desideriamo applicarli, in caso contrario Wordpress li applicherà soltanto alla parola su cui è posizionato 
il cursore. Sulla prima riga, da sinistra verso destra, abbiamo i controlli per: 

 grassetto,  corsivo  e  barrato  (traccia  una  linea  orizzontale  a  metà  delle  parole,  come  una 
cancellatura) 
 elenchi puntati e numerati 
 blockquote  (il  simbolo  delle  virgolette  grosse:  fa  comparire  un  testo  con  rientro  sinistro  in 
grassetto, separato prima e dopo da spaziatura bianca) 
 allineamento del testo a sinistra, al centro e a destra rispetto ai margini 
 inserimento  o  eliminazione  di  collegamenti  Internet  (vedi  seguito),  che  si  attivnao  soltanto  se 
abbiamo selezionato un contenuto  
 il tasto more (vedi seguito) che permette di spezzare in due il contenuto di un articolo per evitare di 
creare una paginata troppo lunga di testo 
 il  controllo  per  attivare  o  disattivare  il  controllo  ortografico:  analogamente  a  Word,  gli  errori 
vengono evidenziati ed è possibile fare click destro sugli stessi per richiamare un menù di correzioni 
automatiche tra cui scegliere 
 il comando per mandare il foglio di  testo a schermo intero, utile  sui computer con  poco spazio a 
video per riuscire a vedere meglio il testo  

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 nell’ellisse blu, il comando che serve a far comparire anche la seconda riga di comandi del foglio di 
testo: se ne vedete una sola, fate click su questo pulsante e apparirà anche la seconda. 

Sulla seconda riga abbiamo invece, sempre da sinistra verso destra: 

 un  menù  per  far  comparire  differenti  scelte  di  testi  preformattati,  molto  utili  se  desideriamo 
inserire dei titoli di grandezza differente (qui chiamati testate: la testata non è altro che un titolo, 
fate delle prove per vedere l’effetto sul contenuto inserito!) 
 il sottolineato e il giustificato 
 il controllo per colorare il testo (quello con la A maiuscola e la riga sotto): facendo clisk compare 
una tavolozza di colori da assegnare a una selezione di testo 
 comandi  per  inserire  testo  senza  formattazione  o  formattato  da  Word  (le  “cartelline”, 
rispettivamente, con la lettera T e W) 
 comando per rimuovere la formattazione esistente da una selezione (quello a forma di gomma) 
 comando per inserire simboli particolari (identici a Word) 
 comandi per aumentare o ridurre il rientro sinistro: a differenza di Word non abbiamo i rientri di 
prima riga o sporgenti, ma solo quelli sinistri, vale a dire che tutte le righe di un paragrafo (o di più 
paragrafi  selezionati)  vengono  scostate  dal  margine  sinistro  di  un  dato  spazio  ad  ogni  click  sul 
pulsante 
 comandi di Annulla e Ripeti 

Tutti questi comandi, come in Word, hanno delle scorciatoie che è possibile evidenziare, insieme col nome 
del  comando  stesso,  stazionando  per  un  secondo  con  la  freccia  del  mouse  sopra  i  singoli  tasti!  Molte 
scorciatoie  sono  analoghe  a  quelle  già  conosciute  a  chi  sa  usare  Word  in  italiano  (CTRL+Z  per  annullare), 
altri  sono  differenti  perché  si  allineano  a  quelle  della  versione  in  inglese  di  Word  stesso  (CTRL+B  per  il 
grassetto). Il modo migliore per imparare a usarli è provare. 

Sopra la prima riga dei comandi abbiamo due linguette, “Visuale” e “Text”, che discuteremo nella sezione 
“l’editor testuale”, e il pulsante per l’inserimento delle immagini accanto a quello per i moduli di contatto e 
i  sondaggi  (spiegati  nella  sezione  “Temi  e  Widgets”);  questa  è  un’altra  funzionalità  importante  di 
Wordpress: avere articoli fatti di solo testo, infatti, non è molto accattivante...per contro usare le immagini 
– senza naturalmente esagerare! – oltre che permetterci di mandare il nostro messaggio con più chiarezza, 
rende i nostri contenuti più piacevoli da leggere! 

Wordpress  ci  permette  di  incorporare  immagini  nei  nostri  articoli  semplicemente  fornendo  un  indirizzo 
Internet  a  cui  sono  localizzate  (in  gergo,  un  URL):  proviamo  a  fare  una  ricerca  su  Gogle  Immagini,  poi 
facciamo click su una qualsiasi, e dalla nuova schermata che si aprirà scegliamo “Visualizza immagine”: ciò 
che comparirà nella barra degli indirizzi del browser (cioè il punto dove normalmente scriviamo il nome del 
sito che vogliamo aprire!) sarà il collegamento all’immagine:  

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In alternativa possiamo caricare sul blog immagini presenti sul nostro computer – come fotografie scattate 
con la macchina digitale! – con una sola accortezza: il limite massimo di caricamento per l’uso gratuito di 
Wordpress è di 3 gigabyte. 

 Le  dimensioni  delle  immagini,  tipicamente  in  Kilobyte  (Kb),  più  raramente  in  Megabyte  (Mb) 
vengono  mostrate  facendo  click  col  tasto  destro  del  mouse,  scegliendo  “Proprietà”  e  guardando 
alla voce “Dimensione”. 
 Un Gigabyte è dato da 1.024 (milleventiquattro) Megabyte, e da 1.0242 = 1.048.576 Kilobyte, quindi 
il conto è abbastanza facile farlo... 

Le  immagini  vengono  amministrate  dalla  galleria  dei  media  accessibile  dal  solito  menù  laterale  alla  voce 
“Media”  e  poi  “Libreria”;  dall’editor  di  testo,  facciamo  click  sul  pulsante  “Aggiungi  media”  dopo  aver 
posizionato  il  cursore  nel  punto  in  cui  vogliamo  che  l’immagine  compaia  (proprio  come  in  Word)  e  ci 
troveremo di fronte alla schermata seguente: 

Le frecce marcano due elementi di interesse... 

Prima  di  tutto,  la  voce  “Selezionare  file”  permette  di  aprire  una 
nuova finestra da cui scegliere un file da caricare sul nostro spazio 
Wordpress  direttamente  dal  computer  di  casa:  dovremo  cercarla 
fra le varie posizioni sul computer, proprio come faremmo in Word, 
quindi selezionarla e fare click su “Apri”: Wordpress si posizionerà 
sulla  galleria  dei  files  caricati  selezionando  l’ultimo  aggiunto,  e 
potremo vedere, sulla sinistra dello schermo, un menù consultabile 
con  la  barra  di  scorrimento  che  contiene  dei  controlli  utili  ad 
impostare  l’allineamento  dell’immagine  nella  pagina,  le  sue 
dimensioni  (se  è  troppo  grande  Wordpress  prova  a  scalarla  in 
automatico,  proponendoci  tre  impostazioni:  piccola,  media  e 
grande)e la sua didascalia  (non è obbligatoria).  Il pulsante “Insert 
into  post”  permette  di  caricare  l’immagine  nel  nostro  articolo  o 
pagina,  mentre  il  pulsante  “Cancellare  definitivamente”  permette 
di eliminarla se abbiamo cambiato idea...! 
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La  seconda  alternativa  è  l’inserimento  mediante  URL:  facendo  click  sul  controllo,  Wordpress  aprirà  una 
schermata in cui dovremo incollare un indirizzo di immagine nella prima casella lunga in alto (prelevato ad 
es. dalla ricerca immagini di Google, come mostrato prima; vedremo apparire una miniatura dell’immagine, 
se  l’indirizzo  è  valido!)  e  impostare,  anche  qui,  proprietà  di  allineamento  e  dimensioni  raggiungibili 
scendendo con la barra di scorrimento nella pagina: 

In entrambi i casi, i controlli dell’immagine incorporano anche la proprietà “Link to” che, per impostazione 
predefinita,  fa  in  modo  che  facendo  click  sull’immagine,  la  stessa  venga  aperta  in  un’altra  scheda  del 
browser, da sola. Se non desideriamo questo comportamento marchiamo la scelta “nessuna”. 

 Il controllo “set featured image” inoltre permette di associare un’immagine all’articolo di modo che 
essa  venga  ad  essere  un  “identificativo”  dell’articolo  stesso.  L?immagine  associata  comparirà  in 
miniatura accanto al titolo dell’articolo stesso. 

Facendo  click  su  “Media”  nel  menù  di  amministrazione  del  blog  avremo  accesso,  inoltre,  alla  libreria  dei 
contenuti caricati senza per forza essere nel foglio di testo: vedremo quindi le nostre immagini, ma non solo 
(perché è anche possibile collegare ai propri articoli documenti Word o .pdf!) ciascuna associata all’articolo 
o alla pagina in cui viene usata, e gli stessi strumenti di ricerca e filtro che avevamo già visto nel caso degli 
articoli: 

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La visuale è disposta su più pagine, come già gli articoli, consultabili mediante le frecce sotto la casella di 
ricerca. Evidenziato è il pulsante “Aggiungi nuovo”, che permette di caricare sul nostro spazio Wordpress 
una immagine prelevata dal computer secondo le modalità che abbiamo appena discusso. 
 
 Consultare la libreria dei media di tanto in tanto è utile, ad esempio per fare pulizia periodica dei 
contenuti non più utili (dato che lo spazio a disposizione è limitato). 

Inserita  che  abbiamo  l’immagine,  essa  comparirà  nel  nostro 


contenuto  e  potremo  modificarla  sostando  con  la  freccia  del 
mouse su di essa e poi facendo click sul controllo nell’angolo 
superiore sinistro, come mostrato in figura a fianco. 

La finestra che si aprirà è divisa in due linguette; nella prima, 
“Modifica  immagine”,  possiamo  per  prima  cosa 
ridimensionare  l’immagine  secondo  scatti  predefiniti  di 
scalamento,  quindi  impostare  l’allineamento  nella  pagina  (la  scelta  destra  o  sinistra  è  analoga  al  layout 
“Incorniciato”  di  Word  per  quanto  riguarda  il  comportamento  del  testo,  che  in  tal  caso  “scorre”  intorno 
all’immagine)  e  cambiare  titolo,  testo  alternativo  (una  proprietà  usata  dai  browser:  se  non  riescono  a 
visualizzare  l’immagine  stessa,  stampano  nello  spazio  bianco  il  titolo)  e  didascalia,  oltre  che,  alla  casella 
“URL link”, stabilire un eventuale collegamento da aprire facendo click sull’immagine. 

...ricordiamoci  sempre  di  salvare  le  modifiche  col  pulsante  “Aggiorna”,  quando  abbiamo  finito,  sennò 
perderemo ogni aggiornamento effettuato! 

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In  “Impostazioni  avanzate  link”  abbiamo  la  possibilità  di  intervenire  sulla  stilizzazione  avanzata 
dell’immagine utilizzando i comandi CSS, se li conosciamo; ecco la schermata: 

Anche  in  assenza  di  competenze  tecniche,  tuttavia,  possiamo  impostare  da  caselle  alcune  proprietà 
dell’immagine, come la presenza o assenza di bordo (se non scrivete 0 nella casella, Wordpress inserirà un 
bordo  spesso  intorno  all’immagine,  davvero  antiestetico)  e  l’ammontare  di  spaziatura  orizzontale  o 
verticale,  vale  a  dire  lo  stacco  bianco  che  viene  lasciato  fra  l’immagine  e  il  testo  che  eventualmente  la 
circonda... 

 Nel  caso  di  immagini  allineate  a  destra  o  a  sinistra,  è  bene  sempre  impostare  un  ammontare  di 
spazio orizzontale non inferiore a 10. 

Inserendo  valori  nelle  caselle,  come  possiamo  vedere  in  figura,  la  voce  “Stili”  si  riempirà  con  la  codifica 
tradotta automaticamente da Wordpress. Non è necessario sapere il significato di questi codici, anche se ad 
alcuni potrebbe essere familiare. 

Degna di nota è infine la possibilità di ridimensionare a piacere l’immagine inserendo dei valori di larghezza 
e  altezza  nella  caselle  (l’unità  di  misura  è  il  pixel);  il  problema  è  che  Wordpress,  qui,  non  ridimensiona 
mantenendo le proporzioni, cosa che invece faceva nello scalamento “a scatti” che trovate anche qui nella 
parte superiore della finestra. Per evitare di deformare l’immagine bisogna avvalersi di un calcolatore che, 
data una larghezza e un’altezza originali, e una nuova larghezza, calcoli in automatico l’altezza (o viceversa): 
in rete ce ne sono, anche i programmi di fotoritocco permettono di farlo. 
 

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L’EDITOR TESTUALE

Se per qualche ragione desideriamo vedere come sono fatti i comandi che gestiscono la formattazione dei 
contenuti – vale a dire i codici HTML – dobbiamo posizionarci nel foglio elettronico “solo testo”accessibile 
mediante la linguetta “text” in alto  destra, sopra le righe dei comandi, accanto alla dicitura “Visuale” che 
invece rappresenta il foglio elettronico standard: 

Ci  sono  due  situazioni  soltanto,  in  realtà,  nelle  quali  vorremo  utilizzare  questa  modalità  decisamente  più 
scomoda e meno amichevole (almeno per chi non ci è abituato)... 

La  prima  è  la  seguente:  vogliamo  cambiare  la  suddivisione  del  testo  nell’articolo  o  nella  pagina,  il  tipo  di 
carattere, e/o la dimensione. In questo caso i comandi che dobbiamo conoscere sono due: 

 Prima di tutto, inserire il codice  <br/> o andare a capo in modalità “Text” causerà un salto di una 
sola riga, e non di due come invece succede se si va a capo nell’area “Visuale”: questo perché, nel 
secondo caso, Wordpress crea un nuovo blocco di testo (paragrafo) invece di limitarsi ad andare a 
capo...! 
 Ciò detto, facciamo conoscenza con il comando che viene utilizzato per delimitare i blocchi di testo: 
esso è rappresentato dalla coppia  <p> e  </p>, qualsiasi contenuto venga inserito fra questi due 
simboli  viene  considerato  come  appartenente  al  medesimo  paragrafo  e  condivide  la  stessa 
formattazione  (lo  stesso  allineamento  per  esempio,  lo  stesso  carattere,  la  stessa  dimensione 
ecc...). 

Per  regolare  il  comportamento  dei  paragrafi  in  modo  più  flessibile  di  quanto  non  ci  permetta  il  foglio 
visuale,  dobbiamo  inserire  dopo  la  p  la  parola‐chiave  style=  seguita  da  un  elenco  di  attributi  e  valori 
standard  dell’HTML,  separati  da  spazio  e  punto  e  virgola,  e  racchiusi  tra  virgolette  doppie.  Si  presenta  di 
seguito una lista dei più comuni e utili (il simbolo | significa “oppure”, segno che di tutte le parole‐chiave 
riportate, bisogna sceglierne solo una a seconda dell’effetto che si vuole ottenere!): 

1. text-align: left | right | center | justify  permette  di  allineare  il  contenuto  del 
blocco di testo (rispettivamente) a sinistra, destra, centro pagina e giustificato 
2. font-family: verdana | arial | eccetera  permette  di  cambiare  il  tipo  di  carattere: 
bisogna ovviamente conoscere il nome del carattere stesso, ma su Internet si trovano molti elenchi 
di caratteri comuni disponibili sotto Windows, che vi possono aiutare. Sono in molti casi i nomi che 
trovate anche dentro Word, in ogni caso... 
3. font-size:[numero]px | percentuale  permette  di  specificare  una  dimensione  alternativa 
per il carattere: possiamo indicare un numero, fatto seguire dalle lettere px (senza spazi!) per avere 
un  comportamento  come  quello  di  Word  o  OpenOffice,  oppure  indicare  una  percentuale  per 
richiedere un riscaldamento rispetto la dimensione predefinita (ad esempio: 50% riduce l’altezza e 
la larghezza delle lettere della metà mentre 200% le raddoppia entrambe) 

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4. color: red | blue | black | nomeColore | codiceColore  permette  di  cambiare 
colore al contenuto del blocco: possiamo indicare un nome di colore in inglese, oppure un codice di 
colore  in  formato  esadecimale  (qualcosa  del  tipo  #00FF2E):  in  quest’ultimo  caso,  su  Internet 
esistono delle tabelle colorimetriche in cui trovare un gran numero di codici (ne esistono più di 60 
milioni di diversi!) 

Complicato? Solo in parte; la scritta: 

<p style=”text-align:center; font-size:25px; color: red”>TITOLO!</p>

...stampa  la  parola  “TITOLO!”  al  centro  della  pagina,  in  dimensione  Word  25,  con  il  tipo  di  carattere 
predefinito,  assegnando  un  colore  rosso.  Facendo  le  opportune  prove,  utilizzare  questi  comandi  diventa 
facile. Notare in ogni caso come tutto sia racchiuso tra virgolette doppie, e come i differenti attributi siano 
separati da un punto e virgola e, dopo, da uno spazio. Bisogna che tutto sia scritto così altrimenti l’effetto 
non va.. 

L’altra eventualità nella quale potrete voler ricorrere all’editor testuale, è quella in cui vi troverete, talvolta, 
inserendo una immagine al fondo di uno scritto: Wordpress non vi fornirà più lo spazio per scrivere, dopo, 
se non ci avete pensato voi a mantenerlo andando a capo due volte prima di inserire l’immagine. In questa 
situazione,  posizionatevi  nell’editor  testuale  e  semplicemente  inserite  una  coppia  di  <p>  e  </p>  dopo  il 
codice automaticamente scritto per l’immagine stessa, avendo cura di mettere anche un inizio di contenuto 
nel paragrafo (sennò tornando al visuale lui lo fa sparire!). Ora potete proseguire nella scrittura, potendo 
anche formattare coi comandi già esaminati il nuovo blocco di testo! 

COME FARE A SPEZZARE IN DUE UN ARTICOLO

Direttamente  collegata  alle  considerazioni  di  cui  sopra  è  la 


funzione  “more”,  che  ci  permette  di  inserire  un  break  point  nei 
nostri articoli così da visualizzare, sulla pagina principale del blog, 
soltanto  la  loro  anteprima:  ciò  è  molto  utile  quando  abbiamo 
scritto articoli lunghi e non desideriamo che essi tolgano visibilità 
agli altri interventi del blog, costringendo inutilmente i visitatori a 
scorrere  con  l  rotellina  verso  il  basso  per  lasciarsi  alle  spalle 
qualcosa che hanno già letto! 

Il  break  point  è  rappresentato,  in  Wordpress,  dal  tag  more  accessibile  dalla  prima  riga  dei  comandi 
dell’editor in modalità visuale, giusto a sinistra del controllo ortografico: 

Per  usarlo,  prima  dobbiamo  posizionare  il  cursore  nel  punto  in  cui  vogliamo  interrompere  l’anteprima: 
quindi  facciamo  click  sul  comando  e  vedremo  comparire,  in  quel  punto,  una  riga  orizzontale  tratteggiata 
con la scritta “more” tutta a destra. 

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Per  personalizzare  il  messaggio  con  cui  Wordpress  divide  l’articolo,  posizioniamoci  in  modalità  “text”  e 
individuiamo  il  tag  more;  quindi  semplicemente  inseriamo,  dopo  la  parola‐chiave,  un  messaggio 
personalizzato: 

Così come mostrato in figura, il blog visualizzerà le parole “leggi il resto” invece del messaggio predefinito, 
quando l’anteprima arriva alla fine; se il visitatore fa click sul collegamento verrà trasportato ad una nuova 
pagina in cui potrà visualizzare l’articolo completo. 

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INSERIRE LINK E COLLEGAMENTI NEI MESSAGGI

Altra  idea  possibile  con  l’editor:  per  inserire  collegamenti  a  siti  esterni  nei  nostri  messaggi  (in  gergo, 
collegamenti  ipertestuali  o  semplicemente  link)  selezioniamo  una  parola  o  frase  in  uno  dei  nostri  post  o 
pagina, quindi facciamo click sul decimo pulsante contato da sinistra, alla prima riga dei comandi del foglio 
elettronico (quello che sembra un anello di catena): si aprirà la schermata seguente: 

La freccia evidenzia il pulsante da usare; nel riquadro con la scritta “URL” dovremo incollare l’indirizzo del 
sito  da  collegare  al  documento,  copiato  dalla  barra  del  browser,  mentre  in  “Titolo”  potremo  scrivere  un 
titolo  per  il  collegamento,  che  apparirà  se  il  visitatore  sosta  con  la  freccia  del  mouse  sul  collegamento 
stesso. Non è obbligatorio metterlo. 
Ora guardiamo la casellina subito sotto: se la marchiamo, quando il visitatore farà click sul link il nuovo sito 
si aprirà  in una nuova scheda del browser; altrimenti, il sito sostituirà la visuale del blog. 

 Penso sia sempre meglio aprire i collegamenti in nuove schede, così il visitatore non è costretto a 
riaprire il blog se vuole continuare a leggerlo, dopo aver visitato il sito esterno...! 

È anche presente una casella di ricerca: possiamo inserire un tag e Wordpress farà una ricerca tra i nostri 
contenuti mostrando una lista di risultati e permettendoci di creare un collegamento a un altro articolo del 
blog (in gergo, link interno al sito); in assenza di ricerca, lo stesso Wordpress ci mostra rimandi agli ultimi 
contenuti inseriti nel blog.  
Confermiamo con “Aggiungi link” o facciamo click su “Annulla” per tornare indietro: se confermiamo, il link 
apparirà come una parola sottolineata e colorata d’arancione nel testo del foglio elettronico. 

Per modificare un link già inserito selezioniamo le parole e facciamo click di nuovo sul pulsante a forma di 
anello, riaprendo la schermata spiegata un attimo fa; invece, per eliminare un link, selezioniamo le parole 
associate  e  facciamo  click  sul  pulsante  immediatamente  accanto,  che  ha  la  forma  di  un  anello  di  catena 
rotto a metà. 

20 
 
TEMI E WIDGETS

Il tema del blog è la grafica di sfondo delle nostre pagine, quello che cambia l’apparenza del blog stesso; 
esistono  moltissimi  temi  differenti  su  Wordpress,  la  maggior  parte  dei  quali  a  pagamento,  e  la  galleria  si 
può aprire facendo click sulla voce “Aspetto”, quindi “Temi”; del menù di amministrazione: 

Nella  pagina  che  si  apre,  vediamo  in  alto  il  tema  corrente  del  nostro  blog,  con  tre 
pulsanti di utilità; il tasto “Personalizza” permette di passare alla vista del blog, con 
un pannello sulla destra che riporta una serie di comandi differenti per ogni tema, 
utili a modificare alcuni aspetti del blog (come la scelta dei colori usati, l’immagine di 
sfondo – chiamata “BG image”, il menù di navigazione usato). Importante è la voce 
“Front”,  che  ci  permette  di  sceglier  se  mostrare,  come  pagina  iniziale  del  nostro 
blog, l’insieme degli ultimi articoli inseriti oppure una pagina fissa, e “Titolo del sito” 
che  invece  ci  permette  di  aggiungere  un  titolo  e  un  sottotitolo  (“motto”) 
all’intestazione di ogni schermata del nostro blog. 

 La voce “Custom design”  è una funzionalità a pagamento che ci garantisce 
più  controllo  sulla  grafica  del  blog,  permettendoci  di  modificarla  anche 
sostanzialmente tramite l’accesso ai fogli di stile CSS. 

Come  già  nelle  funzioni  precedenti,  dobbiamo  fare  click  sul  pulsante  “Salva”,  al 
fondo del menù, per confermare le modifiche; facendo click su “Annulla” torneremo 
alla vista dell’amministrazione. 

Il pulsante “Impostazioni tema” della figura in alto dà accesso ad altre impostazioni 
caratteristiche del tema, e per questo differenti da un tema all’altro, che si possono 
impostare in modo molto intuitivo (nella maggior parte dei casi, riguarda altre scelte 
di colori del tema). 

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Prima  di  passare  ai  widget  notiamo  ancora,  nella  schermata  dei  temi,  l’elenco  di  tutti  i  possibili  temi  di 
Wordpress,  con  uno  strumento  di  utilità  per  ricercarli  in  ordine  alfabetico,  oppure  per  suddivisione  (più 
popolari, nuovi, e “premium”, cioè a  pagamento); per ciascun  tema, di  cui viene fornita la miniatura, noi 
possiamo scegliere di visualizzare l’anteprima – quindi applicarlo al nostro blog per vedere qual è la resa, 
salvo poi scartarlo se non ci piace – oppure passare subito all’applicazione: 

I “Dettagli” che vediamo non sono altro che la descrizione del tema, in inglese, che ci mostra quali sono le 
sue caratteristiche. 

I widget sono l’altra importante alternativa per la personalizzazione: si tratta di piccole utilità che possiamo 
incorporare nel nostro blog e fare apparire in una colonna appositamente riservata (sidebar) a destra dello 
schermo (anche se alcuni temi potrebbero organizzarla in un’altra posizione), raggiungibili mediante la voce 
“Aspetto” e poi “Widget” del menù di amministrazione:  

 
22 
 
Come  notiamo  dalla  figura,  nella  parte  centrale  della  schermata  viene 
mostrato un elenco dei widget disponibili, ciascuno assegnato a un piccolo 
simbolo di punto interrogativo: stazionando col mouse su di esso, faremo 
comparire  delle  informazioni  sul  tipo  di  widget  e  sul  suo  funzionamento. 
Per  inserire  un  widget  nel  blog  dovremo  individuarlo  nell’elenco,  quindi 
fare  click  su  di  esso  col  tasto  sinistro  del  mouse  e  trascinarlo  nell’area 
marcata  come  “sidebar”:  possiamo  variare  l’ordine  con  cui  i  widget 
compaiono semplicemente trascinandoli prima o dopo altri già presenti. 

Ogni  widget  ha  un  certo  numero  di  opzioni,  che  si  possono  impostare  facendo  click  sull’immagine 
dell’ingranaggio: le opzioni dipendono dai singoli widget, sono comunque abbastanza intuitive. I widget più 
utili sono, a parere di chi scrive, i seguenti: 

 Archivi:  per  poter  permettere  ai  visitatori  di  consultare  i  nostri  articoli  con  una  suddivisione 
mensile; il widget crea dei collegamenti con mesi e anni di pubblicazione, facendo click l’utente può 
visualizzare tutti i post che sono stati inviati in un dato mese di un dato anno. È possibile avere una 
visuale a lista di mesi, oppure un menù a discesa che li incorpora tutti quanti al suo interno (utile se 
il nostro blog è in attività da un po’ e non vogliamo un elenco lunghissimo) 
 Categorie:  analogo  agli  archivi,  permette  di  visualizzare  tutti  i  post  appartenenti  ad  una 
determinata categoria.   
 Cerca:  una  casella  di  ricerca  per  permettere  ai  visitatori  di  inserire  delle  parole‐chiave  e  fare 
ricerche nel blog; la ricerca fa riferimento sia ai tag che ai contenuti degli articoli. 
 Immagine  e  Testo:  permettono  di  isnerire,  rispettivamente,  una  immagine  o  un  contenuto 
testuale/HTML; nel primo caso viene richiesto di fornire l’URL dell’immagine e di stabilire o meno 
un  collegamento  a  una  risorsa  esterna,  che  viene  aperta  se  facciamo  click  sull’immagine  stessa 
(possiamo usarla per collegarci a un sito, invece che inserire un link!) mentre nel secondo possiamo 
realmente  inserire  qualsiasi  cosa,  utilizzando  le  potenzialità  del  linguaggio  HTML:  per  quanto  ne 
sappiamo  noi  (vedi  sezione  “l’editor  di  Wordpress”)  utilizzeremo  questo  widget  per  caricare  del 
contenuto testuale formattato e colorato, ad esempio un avviso importante ai visitatori... 
 La  mia  comunità:  permette  di  mostrare  le  immagini  di  profilo  delle  persone  che  apprezzano  il 
nostro blog, e hanno deciso di seguirci...vale a dire, essere aggiornate via mail sui nostri nuovi post 
e  sui  commenti  che  vengono  inviati  ai  nostri  interventi;  possiamo  decidere  se  mostrare  un 
campione  più  o  meno  ampio  della  nostra  popolazione  di  fans:  l’immagine  associata  ad  ognuno 
viene  stabilita  dalle  opzioni  di  personalizzazione  del  blog  (vedi  sezione  “impostazioni  del  blog, 
condivisione e feedback”). 
 Follow button: direttamente collegato al discorso sopra, permette di inserire un collegamento che 
permette a un utente di sottoscrivere il nostro blog, coi vantaggi elencati (avviso via mail di nuovi 
post  e  commenti);  la  cosa  è  pressoché  identica  all’uso  dei  feed  RSS  (vedi  sezione  “feed  e 
Wordpress”) 
 Tag  cloud:  permette  di  mostrare,  nella  colonna  laterale  del  blog,  una  “Nuvola”  di  tags,  dove 
vengono  scritti  più  in  grande  quelli  associati  al  maggior  numero  di  articoli;  il  funzionamento  è 
identico a quello delle categorie, permettendo all’utente di visualizzare i nostri contenuti in base ai 
tag. 

23 
 
FEED RSS E WORDPRESS

I feed RSS sono un meccanismo di Internet Explorer e Mozilla Firefox, che permettono di sottoscrivere un 
abbonamento (gratuito) ad un sito in modo da essere automaticamente avvisati via E‐Mail quando il sito 
promuove  nuovi  contenuti;  sono  una  cosa  diversa  dal  pulsante  “Follow”  di  poco  sopra,  perché  se  sei  un 
sostenitore del blog, il tuo nome apparirà visibile al proprietario del blog stesso...mentre se usi i feed, lui 
non saprà che lo stai seguendo. 

 Inoltre  i  feed  non  sono  esclusiva  dei  blog:  molti  siti,  specie  quelli  commerciali,  li  adottano  allo 
stesso modo... 

Molti  temi  permettono  di  sottoscrivere  un  abbonamento  feed  al  blog:  se  in  qualche  parte  della  grafica 
notiamo un’icona arancione con tre linee al suo interno, allora il tema permette di farlo... 

La  posizione  di  questa  icona  dipende  dal  tema;  se  non  c’è,  possiamo  comunque  abbonarci  al  blog 
utilizzando  il  feed  reader  di  Explorer  o  di  Firefox:  nel  primo  caso,  lo  troviamo  localizzato  sulla  barra  dei 
comandi in alto (se non ci fosse, facciamo click destro col mouse in un qualsiasi punto libero sulla barra dei 
menù, e scegliamo la voce omonima dal piccolo riquadro che apparirà).  

Facendo ora click sul pulsante del feed verremo trasportati ad una nuova visuale del blog, o sito che ospita 
il  feed  stesso:  tutta  la  grafica  scomparirà  e  ci  ritroveremo  davanti  ad  un  elenco  a  tabella  che  mostra  i 
contenuti  come  articoli  semplici  dotati  di  titolo;  sulla  desta  dello  schermo  è  inoltre  presente  un  menù  di 
elementi... 

Il collegamento “Sottoscrizione al feed” vi permetterà di abbonarvi al sito: se ci fate click vedrete comparire 
una  piccola  finestra  in  cui  vengono  richieste  le  proprietà  da  assegnare  al  collegamento  che  verrà  creato; 

24 
 
possiamo  lasciare  tutte  le  impostazioni  predefinite, 
se non sappiamo come  modificarle, avendo cura di 
marcare  la  casellina  “Aggiungi  alla  barra  dei 
preferiti”:  così  facendo  Explorer  creerà  un’icona  in 
alto  nella  videata,  che  sarà  colorata  di  nero 
ogniqualvolta  nel  sito  collegato  uscirà  nuovo 
contenuto (se non lo facciamo, dobbiamo andare a 
cercare il collegamento dal menù “Preferiti”). 
Per completare, confermiamo con “Sottoscrivi”. 

A  questo  punto  il  programma  va  a  cercare  nuovi 


feed  ogni  volta  che  lo  accendete,  oppure  ogni 
quarto  d’ora;  facendo  click  sull’icona  del  feed 
(contrassegnata  col  nome  scelto  in  fase  di  creazione)  vedrete  l’elenco  dei  primi  dieci  articoli  sul  sito 
collegato:  quelli  in  grassetto  sono  articoli  nuovi.  Ogni  articolo  è  accessibile  facendo  click  sul  suo  nome: 
Explorer vi porterà direttamente alla pagina relativa! 

Se volete eliminare un feed basta fare click su di esso col tasto destro, scegliere “Elimina” e confermare. 

Ancora due osservazioni sul menù laterale nella pagina di sottoscrizione: semplicemente, esso permette di 
organizzare i feed con una utilità di filtro secondo le categorie del blog, oppure di ordinarli secondo autore, 
data e/o titolo. Possiamo anche fare delle ricerche nei feed con il riquadro in alto: Wordpress, come scelta 
predefinita,  mostra  soltanto  i  primi  dieci  articoli  pubblicati  (vedere  sezione  seguente  per  modificare 
l’impostazione) dunque sarebbe meglio utilizzare le funzioni di ricerca del blog... 

25 
 
IMPOSTAZIONI DEL BLOG, CONDIVISIONE E FEEDBACK

La  sezione  “Impostazioni”  del  menù  di  amministrazione, 


riportata  a  fianco,  ci  da  accesso  ad  una  serie  di  caratteristiche 
molto  utili  per  personalizzare  alcune  degli  aspetti  più  generali 
del  blog;  in  “Generali”  ad  esempio  troviamo  comandi  per 
cambiare  il  titolo  e  sottotitolo  del  nostro  blog,  oltre  a  poter 
specificare il formato della data, dell’ora, il giorno di inizio della 
settimana, ecc... 

“Scrittura”  e  “Lettura”  invece  regolano  la  gestione  dei 


contenuti:  la  sezione  “Scrittura”  ci  permette  di  assegnare  una 
categoria  predefinita  ai  nostri  articoli  (utile  se  non  ne 
assegniamo  nessuna  in  fase  di  composizione)  oltre  a  contenere 
le  opzioni  per  la  pubblicazione  via  E‐Mail  e  l’utilizzo  della 
caratteristica “Pubblicalo!”, un programmino che ci permette di 
selezionare  elementi  nelle  pagine  dei  siti  che  visitiamo  e  usarli 
per comporre pagine e articoli; in “Lettura” invece possiamo stabilire cosa mostrare sulla pagina iniziale del 
blog – se gli ultimi post o una pagina fissa – decidere quanti articoli mostrare di seguito sul blog e nei feed 
(quelli  che  eccedono  il  limite  saranno  mostrati  con  l’utilizzo  di  un  pulsante  che  appare  alla  fine  della 
videata)  oltre  alla  possibilità  di  personalizzare  il  messaggio  che  viene  inviato  agli  utenti  che  decidono  di 
seguire il nostro blog. 

”Discussione”  ci  permette  di  amministrare  le  impostazioni  relative  ai  commenti:  possiamo  p.  es.  fare  in 
modo che soltanto gli utenti registrati a Wordpress possano commentare e/o che debbano inserire il loro 
indirizzo E‐Mail per farlo, oppure possiamo scegliere se moderare i commenti (vale a dire, confermare noi 
stessi ogni commento prima che venga mostrato sul sito) e regolare l’invio di comunicazioni alla casella di 
posta elettronica quando i commenti stessi vengono inviati sui post, da noi o dagli utenti. Possiamo anche 
creare  una  blacklist,  vale  a  dire  un  elenco  di  parole  che,  se  rilevate  nei  commenti,  li  bloccheranno 
automaticamente  evitando  la  loro  comparsa  (spam).  Nel  seguito,  in  questa  stessa  sezione  della  guida, 
mostreremo come fare a riepilogare i commenti e moderarli (modifica, cancellazione). 

“Condivisione”  ci  permette  di 


collegare  al  nostro  blog 
un’applicazione  esterna,  come 
vediamo  in  figura;  facendo  click  sul 
pulsante  “Connetti”  accanto  alle 
immagini  delle  applicazioni 
riconosciute,  ci  verrà  richiesto  di 
inserire  i  nostri  dati  di  accesso  e  poi 
un’autorizzazione  a  permettere  che 
Wordpress  legga  i  nostri  dati  dai  siti 
esterni.  È  necessario,  perché  la  cosa 
funzioni,  avere  un  profilo  registrato 
su  uno  di  questi  siti:  un  profilo 
Facebook  o  Twitter,  un  account 
Google+  ecc...quindi  per  prima  cosa 
26 
 
dovremo completare la registrazione si questi siti, e poi tornare qui ed 
effettuare  il  collegamento.  Ad  esempio,  nel  caso  di  Twitter  possiamo 
far comparire nel menù laterale del nostro blog la cosiddetta timeline, 
cioè un elenco di tutti i nostri interventi...tra cui comparirà anche, per 
ogni  post  inviata  dopo  aver  incorporato  il  profilo  in  Wordpress,  un 
collegamento diretto al nostro blog! 

Come  vediamo  in  figura,  è  presente  un  pulsante  per  permettere  ai 
visitatori  di  diventare  nostri  follower  su  Twitter,  oltre  che  un 
collegamento  diretto  per  ogni  post  e  un  richiamo  agli  altri  twit:  se 
andassimo sul sito di Twitter, alla pagina dedicata a noi, vedremmo un 
elenco del tutto identico. La corrispondenza è nei due sensi. 

Per  creare  una  twitter  timeline,  prima  di  tutto  colleghiamo  il  blog  al 
nostro profilo Twitter nella sezione “Condivisione”; quindi dalla sezione 
“Aspetto”  e  poi  “Widgets”  selezioniamo  il  componente  “Twitter 
timeline”, trasciniamolo sulla destra (come mostrato nella sezione che 
parla  dei  widget)  nella  posizione  desiderata,  e  poi  facciamo  click  sulla 
rotellina  a  forma  di  ingranaggio:  individuiamo  allora  l’elemento 
mostrato  in  figura  sottostante,  facciamo  click  e  verremo  rimandati  al 
sito di Twitter (eventualmente dovremo inserire le nostre credenziali per accedere al profilo). 

Da qui, una volta entrati nel profilo, dovremo creare 
un  elemento  da  incorporare  nel  blog;  si  aprirà  la 
pagina  mostrata  sotto,  non  dovremo  fare  altro  che 
cliccare sul pulsante “Crea widget” e otterremo una 
sequenza  di  numeri  che  rappresenta  l’identificativo 
del nostro elemento twitter, che verrà usato dal blog 
per  mostrare  i  nostri  twit;  questo  numero  dovrà 
venire  incollato  nella  casella  opportuna  delle 
proprietà del widget “Twitter timeline” su Wordpress. 

...riepiloghiamo  con  ordine;  questa  è  la  pagina  che  si  apre  –  in  una  nuova  scheda  del  browser  –  facendo 
click sul collegamento “create a widget at Twitter.com” mostrato sopra, nell’ipotesi che abbiamo già fatto 
log‐in nel nostro profilo Twitter (sennò ci viene chiesto di dare le credenziali): 

  

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La freccia rossa evidenzia il pulsante da usare, e quella che segue è la videata che compare facendo click sul 
pulsante;  notiamo  che  è  possibile  impostare  alcune  caratteristiche  del  widget  Twitter  (altezza,  color  dei 
collegamenti ai twit, opzioni per mostrare/nascondere le risposte e le immagini allegate, ecc...) mediante 
controlli molto intuitivi: 

Per fare effettivamente comparire il nostro widget nel blog, osserviamo la barra indirizzi del nostro browser 
e individuiamo una sequenza di numeri nella posizione mostrata: 

La sequenza dopo la parola widgets/ è quella cercata: questi numeri vanno inseriti nella casella “Widget 
ID” nelle proprietà del widget di Wordpress: 

Prima di chiudere la schermata di Twitter, naturalmente dovremo anche fare click su “Salva modifiche”; se 
tutto è andato bene dovremmo vedere la nostra timeline nella barra laterale del blog. 

Proseguiamo;  degna  di  nota  è  ancora  la  sezione  “Bacheca”,  al  collegamento  “Home”:  da  qui  possiamo 
avere una panoramica dei contenuti del blog, dello spazio utilizzato e disponibile per i nostri media (che è 

28 
 
limitato nel caso di un profilo Wordpress gratuito!), delle statistiche delle visite, degli ultimi articoli inseriti 
e dei commenti che i visitatori hanno lasciato, oltre a poter intervenire, in quest’ultimo caso, per effettuare 
la loro eventuale moderazione. 

Vediamo che il blog distingue i commenti in 3 categorie: approvati, in sospeso e spam; i commenti possono 
venire  approvati  in  modo  automatico,  come  è  stato  detto  parlando  delle  impostazioni  del  blog,  oppure 
venire  impostati  per  la  moderazione  “una  tantum”:  in  tal  caso,  un  nuovo  visitatore  per  poter  ottenere 
l’accesso  al  blog  deve  prima  vedersi  approvato  un  commento,  dopodiché  tutti  i  successivi  interventi 
verranno ammessi; i commenti “in sospeso” vengono raccolti sotto la categoria omonima. 

Facendo  click  sul  collegamento  accanto  ai  numeri,  verremo  trasportati  ad  un  elenco  di  commenti,  che 
comprende  anche  il  collegamento  all’articolo  collegato:  sostando  con  la  freccetta  del  mouse  sopra 
ciascuno, ci verrà data la possibilità di modificare (edit) il contenuto o di cestinare il commento! 

29 
 
Possiamo  anche,  come  vediamo,  non  approvare  il  commento  (finirà  nella  categoria  “in  sospeso”  fino  a 
nuovo ordine), dare una risposta oppure inserirlo nella categoria spam, vale a dire commento indesiderato: 
il blog stesso, in questo modo, si occuperà di bloccare ulteriori commenti futuri da parte di quel mittente. 

 Va detto che è possibile modificare rapidamente i commenti anche dagli articoli del blog, se siamo 
collegati al nostro profilo Wordpress. 

Facendo click sul titolo dell’articolo infatti, apriremo la visuale estesa con la lista dei commenti; vedremo 
ora  comparire,  al  fondo  dell’articolo,  un  collegamento  “Modifica”  (il  posizionamento  varia  a  seconda  del 
tema): facendo click si aprirà la finestra di modifica del contenuto. 

L’elenco  dei  commenti  recenti  è  disponibile  nella  videata  iniziale  della  voce  “Home”  di  “Bacheca”:  le 
modalità per gestirlo sono le stesse che abbiamo spiegato poco sopra. 

La  voce  “Sondaggi”  ci  permette  di  effettuare  alcune  impostazioni  per  quanto  riguarda  l’inserimento  di 
sondaggi nei nostri post, per raccogliere informazioni dai visitatori su questioni che ci stanno a cuore; come 
possiamo  vedere,  da  questa  sezione  è  possibile  regolar  il  comportamento  dei  sondaggi  stessi,  oltre  che 
impostare una scadenza, modificare lo stile del sondaggio, della visualizzazione, e limitare i voti multipli (se 
desideriamo rendere il più difficile possibile per uno stesso visitatore votare due volte, marchiamo la voce 
“Cookie e indirizzo IP). 

 
30 
 
Possiamo  anche,  se  lo  desideriamo,  creare  un  nuovo 
account per la gestione dei sondaggi invece di usare quello 
predefinito di Wordpress (che dovrebbe venire riconosciuto 
automaticamente). 
Per  creare  effettivamente  il  nostro  sondaggio,  spostiamoci 
sulla  sezione  “Feedback”  e  poi  “Sondaggi”  del  menù  di 
amministrazione;  in  alto  vediamo  il  pulsante  “Aggiungi 
nuovo”, e in basso una lista dei sondaggi che abbiamo già creato: 

Facendo click su “Aggiungi nuovo” verremo portati alla pagina di creazione del sondaggio da cui possiamo 
stabilire  un  titolo  per  il  sondaggio  (da  inserire  dove  c’è  scritto  “New  poll”),  uno  stile  grafico  e  una 
dimensione  di  visualizzazione  da  una  galleria  di  anteprime,  e  delle  risposte,  quante  ne  vogliamo;  sulla 
sinistra  abbiamo  le  opzioni  che  abbiamo  già  visto  nella  sezione  spiegata  poco  sopra,  e  altre  (che  ci 
permettono ad esempio di bloccare i commenti al sondaggio) 

 
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Il  pulsante  “Salva  sondaggio”  a  destra  ci  permetterà  di  memorizzare  il  sondaggio  appoggiandoci  al  sito 
www.polldaddy.com;  facendo  click  vedremo  comparire  un  codice  come  quello  mostrato,  nella  casellina 
giusto sotto il titolo: 

Questo  codice  verrà  usato  per  incorporare  il  sondaggio  nei  nostri  post.  Facciamo  ora  click  sul  pulsante 
accanto alla casellina per venire portati alla maschera di composizione degli articoli che già conosciamo; il 
codice tra parentesi quadre è il rimando al nostro sondaggio, possiamo semplicemente scrivergli l’articolo 
intorno! 
Selezionando  inoltre  il  comando 
“Inserisci  sondaggio”  verremo  portati 
alla  libreria  dei  sondaggi  creati,  per 
sceglierne  un  altro:  il  procedimento 
per  inserirlo  è  lo  stesso,  si  seleziona 
con  una  casellina  (possiamo  anche 
inserirne più di uno in un colpo solo!) 
e  si  conferma  con  il  comando 
“Incorpora  nell’articolo”  che  compare 
stazionando  col  mouse  sul  nome  del 
sondaggio. Per eliminare un sondaggio basta cancellare il codice associato, parentesi quadre incluse. 

Come si vede, possiamo anche modificare i sondaggi con il comando associato: ciò ci riporterà alla finestra 
delle  impostazioni  del  sondaggio  stesso.  Possiamo  anche  cancellare  un  sondaggio  dalla  libreria,  il  che  lo 
renderà indisponibile per l’inserimento in qualsiasi articolo oltre a eliminarlo in quelli dove c’è già. 

Un altro comando utile per gestire i sondaggi è il tasto “Polldaddy.com Dashboard” che permette di aprire 
un  collegamento  al  sito  di  polldaddy  per  modificare  alcune  impostazioni  non  raggiungibili  da 
Wordpress...come ad esempio le voci in italiano dei sondaggi. 

32 
 
Per  farlo  dovremo  autorizzare  il  sito  esterno  a  collegarsi  al  nostro  profilo  Wordpress;  una  volta  fatto 
questo,  dal  collegamento  “Dashboard”    (  o  “Cruscotto”  se  abbiamo  la  traduzione  in  italiano)  potremo 
accedere alla lista di sondaggi creati con Wordpress... 

Infine,  stazionando  sul  nome  del  sondaggio  con  la  freccia  del  mouse,  e  facendo  click  su  “Design  poll”, 
avremo accesso alle proprietà, fra cui quelle per personalizzare i messaggi che il visitatore legge (raccolte 
sotto la voce “edit language”): 

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INDICE
 
ENTRARE NEL BLOG ....................................................................................................................................... 1 
VISTA DEL BLOG E VISTA DELL’AMMINISTRAZIONE ...................................................................................... 2 
PAGINE E ARTICOLI ........................................................................................................................................ 2 
CREARE UNA PAGINA E UN MENÙ ................................................................................................................ 3 
INSERIRE NUOVI ARTICOLI ............................................................................................................................. 6 
COMMENTI E ARTICOLI ................................................................................................................................. 7 
CATEGORIE E TAGS ........................................................................................................................................ 8 
L’EDITOR DI WORDPRESS ............................................................................................................................ 11 
L’EDITOR TESTUALE ..................................................................................................................................... 17 
COME FARE A SPEZZARE IN DUE UN ARTICOLO .......................................................................................... 18 
INSERIRE LINK E COLLEGAMENTI NEI MESSAGGI ........................................................................................ 20 
TEMI E WIDGETS .......................................................................................................................................... 21 
FEED RSS E WORDPRESS .............................................................................................................................. 24 
IMPOSTAZIONI DEL BLOG, CONDIVISIONE E FEEDBACK ............................................................................. 26 
 

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